L'Ucraina ha bisogno di "denaro fresco" per poter vincere la guerra e occorre un nuovo quadro per fornire gli aiuti militari in modo che siano "prevedibili" e "costanti". Così il segretario generale della Nato Stoltenberg. Putin, in riferimento alla strage del Crocus, ribadisce la necessità di andare oltre gli esecutori materiali, ovvero gli "estremisti islamici", per arrivare ai "beneficiari di quel crimine". Zelensky: "Russia mobiliterà 300mila uomini entro giugno"
"Oggi abbiamo affrontato la preparazione del summit di luglio, partendo dall'Ucraina", ha dichiarato il segretario generale Nato Jens Stoltenberg. "Questo è un momento decisivo. Gli ucraini non sono a corto di coraggio, stanno terminando le munizioni. Dobbiamo aumentare subito il nostro supporto e far sì che sei durevole".
La Francia smentisce di aver espresso una "disponibilità a dialogare" con Mosca della guerra in Ucraina nel colloquio telefonico tra i ministri della Difesa francese Sebastien Lecornu e russo Serghei Shoigu. Il ministro russo ha affermato nella telefonata di "essere pronto a riprendere il dialogo sull'Ucraina" ma "la Francia non ha accettato né proposto alcunché" su questo tema, ha sottolineato l'entourage di Lecornu, smentendo le affermazioni di Mosca secondo cui i due ministri si sarebbero mostrati "disposti a dialogare" sulla guerra.
La Russia scoverà e punirà gli sponsor che stanno dietro all'attacco terroristico al Crocus City Hall. L'avvertimento viene dal presidente Vladimir Putin, che torna quindi ad affermare la necessità di andare oltre gli esecutori materiali, già riconosciuti come "estremisti islamici", per arrivare ai "beneficiari di quel crimine". Una tesi già avanzata nei giorni successivi all'attentato, costato 144 morti e rivendicato dall'Isis. Ma per il quale il capo del Cremlino ha evocato una responsabilità di Kiev.
Gli approfondimenti:
- Siglato accordo Italia-Ucraina: i punti dell'intesa
- Ucraina, quali sono i Paesi che forniscono più aiuti a Kiev?
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- Linea baltica, accordo di difesa antirusso tra Estonia, Lettonia e Lituania. Cosa sapere
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F-16 all'Ucraina, Putin minaccia la Nato: "Saranno obiettivi legittimi". Cosa può accadere
Il capo del Cremlino ha avvisato l'Occidente che i jet inviati da alcune nazioni europee verranno colpiti "ovunque si trovino", quindi anche in aeroporti non ucraini. Sale dunque sempre di più il rischio di escalation: ecco i possibili scenari nei prossimi mesi. IL FOCUS
Parigi: "Nessuna disponibilità a dialogo con Mosca su Kiev"
La Francia smentisce di aver espresso una "disponibilità a dialogare" con Mosca della guerra in Ucraina nel colloquio telefonico tra i ministri della Difesa francese Sebastien Lecornu e russo Serghei Shoigu. Lo riferisce una fonte del governo di Parigi all'Afp. Il ministro russo ha affermato nella telefonata di "essere pronto a riprendere il dialogo sull'Ucraina" ma "la Francia non ha accettato né proposto alcunché" su questo tema, ha sottolineato l'entourage di Lecornu, smentendo le affermazioni di Mosca secondo cui i due ministri si sarebbero mostrati "disposti a dialogare" sulla guerra
Attentato a Mosca, le fake news che attribuiscono la responsabilità all’Ucraina
Dopo l'attentato a Mosca rivendicato dall'Isis, circolano deepfake e foto decontestualizzate che mirano a dimostrare la tesi promossa dalla Russia secondo cui Ucraina e paesi occidentali sarebbero coinvolti nell’attentato. L'ANALISI
Mosca: con Parigi disponibilità a dialogare sull'Ucraina
Il ministro della Difesa russo Serghei Shoigu e il suo omologo francese Sebastien Lecornu hanno discusso della possibilità di colloqui sul conflitto ucraino. Lo riferisce il ministero russo dopo la telefonata tra i due ministri. "È stata rilevata la disponibilità al dialogo sull'Ucraina. I punti di partenza potrebbero basarsi sull'iniziativa di pace di Istanbul", ha affermato il ministero. "Riguardo alle precedenti dichiarazioni dell'Eliseo sull'invio di militari francesi in Ucraina, Shoigu ha sottolineato che l'attuazione di questi piani causerà problemi alla stessa Francia", si legge nella nota citata dalla Tass
Tensione Nato-Russia, tre navi da guerra di Putin sono nel Mediterraneo. Cosa sappiamo
Pochi giorni fa alcune unità della Marina di Mosca sono state avvistate nei pressi di Pantelleria, nel canale di Sicilia. Le ragioni del viaggio sono ignote, ma sembra che siano dirette a est, prima in Egitto e poi in Siria, dove c’è una stazione russa di rifornimento e dove possono portare rinforzi per le difese militari del presidente Assad. COSA SAPPIAMO
Cameron, 'con Kiev vicina Alleanza mai stata più forte'
"La Nato non è mai stata più forte. Con l'Ucraina più vicina che mai all'Alleanza, dobbiamo darle il sostegno di cui ha bisogno per vincere la guerra. Ciò significa spendere di più, produrre di più e fornire di più alla difesa". Lo ha dichiarato sul social X il ministro degli Esteri britannico, David Cameron, nella settimana in cui si celebra il 75mo anniversario della Nato.
Vasyl Malyuk, chi è il capo degli 007 ucraini accusato da Mosca per la strage al Crocus
Secondo le autorità russe, che insistono sulla pista ucraina, il numero uno del Servizio di sicurezza di Kiev sarebbe dietro all'attentato alla sala concerti, rivendicato dall'Isis. Il militare, 41 anni, ha raccontato in un'intervista che i suoi uomini, nel corso della guerra, hanno anche agito in territorio russo con una rete di agenti segreti e infiltrati. Affermazioni che hanno fatto scattare il mandato d'arresto di Mosca. IL PROFILO
Mattarella: ancora più impegno contro aggressione russa
"Si avverte con forza l'esigenza di lavorare tutti con ancora maggiore impegno per porre fine alla ingiustificabile aggressione della Federazione Russa all'Ucraina, un Paese indipendente e sovrano. Si tratta di un conflitto che mette in discussione i principi fondamentali del multilateralismo, della pari dignità e della libertà di ogni Paese. Gli effetti destabilizzanti di questo conflitto colpiscono duramente tutti i continenti". Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel brindisi in occasione della cena di Stato in Costa d'Avorio.
Sindrome dell'Avana, "c'è Mosca dietro gli strani malesseri degli agenti Usa": l'inchiesta
Secondo un'indagine di un gruppo di giornalisti investigativi, la causa dei misteriosi malesseri comparsi per la prima volta fra i diplomatici americani nella capitale di Cuba sarebbe "un'arma energetica usata da un'unità d'intelligence russa di sabotaggio, la Gru 29155". Mosca nega qualsiasi coinvolgimento. LEGGI L'ARTICOLO
Cremlino: falsa l'accusa di Zelensky sulla nuova mobilitazione
Il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov ha negato le accuse del presidente ucraino Volodymyr Zelensky secondo cui le autorità russe si stanno preparando a mobilitare 300.000 persone entro il primo giugno. "Non è vero", ha detto Peskov a Interfax.
Romania, iniziati i lavori della nuova base Nato più grande d'Europa: cosa sappiamo
La struttura sarà realizzata vicino a Costanza, città nella parte sud-orientale del Paese, sulle rive del Mar Nero. Sorgerà nei pressi dell'attuale base militare “Mihail Kogalniceanu”, che verrà ampliata a circa 2.800 ettari. Arriverà a ospitare fino a 10.000 militari, con le loro famiglie e il personale di supporto essenziale. Stanziati 2,5 miliardi di euro. Il progetto non piace alla Russia di Putin. L'APPROFONDIMENTO
Lukashenko: "La Bielorussia si sta preparando alla guerra"
"Se vuoi la pace, preparati alla guerra", ha detto il premier bielorusso, aggiungendo che il suo Paese "non ha bisogno di minacciare nessuno". Il portavoce dell'Ue per la politica estera Stano: "Stiamo lavorando per rendere l'Europa attrezzata per affrontare le minacce che provengono da persone come lui". LEGGI L'ARTICOLO
Telefonata tra i ministri della Difesa francese e russo
Il ministro francese della Difesa, Sébastien Lecornu, e quello russo Serghei Shoigu hanno avuto un colloquio telefonico, il primo da ottobre del 2022. Parigi ha assicurato a Mosca la "disponibilità della Francia a scambi più intensi con l'obiettivo di lottare il più efficacemente contro il terrorismo", riferisce un comunicato del ministero francese. Sull'attentato del 22 marzo a Mosca, rivendicato dall'Isis, Lecornu ha confermato che "la Francia non dispone di alcuna informazione che consenta di stabilire un collegamento fra questo attentato e l'Ucraina" e ha lanciato un appello alla Russia a "cessare ogni strumentalizzazione".
Nato, 'condanniamo l'uccisione degli operatori delle Ong a Gaza'
"Quello che vediamo a Gaza è una catastrofe umanitaria. Condanniamo l'attacco agli operatori umanitari e accogliamo il fatto che Israele ha detto che indagherà sull'accaduto. Allo stesso tempo accogliamo gli sforzi della Gran Bretagna, degli Usa e di tanti Alleati per facilitare una sorta di cessate il fuoco e una soluzione politica al conflitto". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in conferenza stampa dopo la prima giornata della ministeriale degli Esteri dell'Alleanza.
Stoltenberg, 'sul fondo per Kiev ancora nessuna decisione'
"Serve une una struttura di supporto di lungo termine e programmabile per l'Ucraina" ma "non scendo nei dettagli del fondo" da 100 miliardi per Kiev. "ne stiamo parlando con l'Ucraina, non è per la loro sicurezza ma per la nostra". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg sottolineando che sul fondo "non è stata presa alcuna decisione finale".
Nato, 'aiutare Kiev, non è a corto di coraggio ma di munizioni'
"Oggi abbiamo affrontato la preparazione del summit di luglio, partendo dall'Ucraina. Questo è un momento decisivo. Gli ucraini non sono a corto di coraggio, stanno terminando le munizioni. Dobbiamo aumentare subito il nostro supporto e far sì che sei durevole. Tutti gli Alleati hanno concordato sulla necessità di sostenere l'Ucraina in questo momento decisivo. C'è una unità di intenti". Lo ha detto in conferenza stampa il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. "Oggi abbiamo concordato di andare avanti con la pianificazione di un ruolo maggiore della Nato nel coordinare l'assistenza e la formazione in materia di sicurezza. I dettagli prenderanno forma nelle prossime settimane", ha aggiunto Stoltenberg.
Estorsione, minacce e intimidazioni, come i russi reclutano spie Kiev
Estorsioni, minacce di uccidere i parenti e gli ostaggi, intimidazioni dirette e violenze. Sono i metodi che i funzionari russi stanno mettendo in atto per reclutare spie ucraine. Lo denuncia il Servizio di sicurezza ucraino (Sbu), come riporta il Washington Post che ha visionato filmati, scambi di documenti e di messaggi. E che cita in particolare il caso di un agente russo che ha rivolto un ultimatum a un soldato ucraino, i cui genitori sono stati torturati nella loro abitazione nell'Ucraina orientale occupata dai russi: avvelenare gli alti ufficiali di Kiev a Zaporizhzhia, pena ulteriori sofferenze inflitte alla famiglia. Il soldato ucraino ha accettato, ma il suo piano di avvelenare l'acqua destinata al comando militare ucraino nel sudest è stato sventato, lui accusato di tradimento e ora rischia l'ergastolo.
Oltre ai soldati ucraini, i russi hanno utilizzato l'estorsione anche per tirare dalla loro parte persone comuni, senza alcuna formazione o esperienza nello spionaggio. A loro, si legge in una nota dello Sbu, è stato ad esempio chiesto di segnalare i movimenti dei militari ucraini o di confermare, ad esempio, che un missile avesse colpito il suo obiettivo. Ai soldati è stato invece chiesto, tra l'altro, di fornire informazioni sulla loro unità militare, su quali fossero i compiti, chi faceva parte della struttura di comando e foto delle loro posizioni. Il tutto da inviare al Servizio di sicurezza federale russo, o Fsb, tramite Telegram. Con tanto di istruzioni per non essere scoperti.
Tajani, 'a ministeriale Nato parliamo di fondo da 100 mld dollari'
Dell'idea di istituire un fondo pluriennale dedicato agli aiuti per l'Ucraina da "100 mld" di dollari "parleremo oggi" alla ministeriale Esteri della Nato. "Esamineremo questa idea di Jens Stoltenberg, capiamo bene che cosa significa nei contenuti". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Bruxelles durante un forum organizzato dall'agenzia Ansa. "E' ovvio - ha aggiunto - che siamo tutti favorevoli a sostenere l'Ucraina, la sua indipendenza e il diritto internazionale, ricordando che non siamo in guerra con la Russia".