
L'Ucraina ha bisogno di "denaro fresco" per poter vincere la guerra e occorre un nuovo quadro per fornire gli aiuti militari in modo che siano "prevedibili" e "costanti". Così il segretario generale della Nato Stoltenberg. Putin, in riferimento alla strage del Crocus, ribadisce la necessità di andare oltre gli esecutori materiali, ovvero gli "estremisti islamici", per arrivare ai "beneficiari di quel crimine". Zelensky: "Russia mobiliterà 300mila uomini entro giugno"
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"Oggi abbiamo affrontato la preparazione del summit di luglio, partendo dall'Ucraina", ha dichiarato il segretario generale Nato Jens Stoltenberg. "Questo è un momento decisivo. Gli ucraini non sono a corto di coraggio, stanno terminando le munizioni. Dobbiamo aumentare subito il nostro supporto e far sì che sei durevole".
La Francia smentisce di aver espresso una "disponibilità a dialogare" con Mosca della guerra in Ucraina nel colloquio telefonico tra i ministri della Difesa francese Sebastien Lecornu e russo Serghei Shoigu. Il ministro russo ha affermato nella telefonata di "essere pronto a riprendere il dialogo sull'Ucraina" ma "la Francia non ha accettato né proposto alcunché" su questo tema, ha sottolineato l'entourage di Lecornu, smentendo le affermazioni di Mosca secondo cui i due ministri si sarebbero mostrati "disposti a dialogare" sulla guerra.
La Russia scoverà e punirà gli sponsor che stanno dietro all'attacco terroristico al Crocus City Hall. L'avvertimento viene dal presidente Vladimir Putin, che torna quindi ad affermare la necessità di andare oltre gli esecutori materiali, già riconosciuti come "estremisti islamici", per arrivare ai "beneficiari di quel crimine". Una tesi già avanzata nei giorni successivi all'attentato, costato 144 morti e rivendicato dall'Isis. Ma per il quale il capo del Cremlino ha evocato una responsabilità di Kiev.
Gli approfondimenti:
- Siglato accordo Italia-Ucraina: i punti dell'intesa
- Ucraina, quali sono i Paesi che forniscono più aiuti a Kiev?
- Guerra Ucraina, il nuovo piano Usa per Kiev: aiuti ma senza riconquista territori occupati
- Linea baltica, accordo di difesa antirusso tra Estonia, Lettonia e Lituania. Cosa sapere
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F-16 all'Ucraina, Putin minaccia la Nato: "Saranno obiettivi legittimi". Cosa può accadere
Il capo del Cremlino ha avvisato l'Occidente che i jet inviati da alcune nazioni europee verranno colpiti "ovunque si trovino", quindi anche in aeroporti non ucraini. Sale dunque sempre di più il rischio di escalation: ecco i possibili scenari nei prossimi mesi. IL FOCUS
Parigi: "Nessuna disponibilità a dialogo con Mosca su Kiev"
La Francia smentisce di aver espresso una "disponibilità a dialogare" con Mosca della guerra in Ucraina nel colloquio telefonico tra i ministri della Difesa francese Sebastien Lecornu e russo Serghei Shoigu. Lo riferisce una fonte del governo di Parigi all'Afp. Il ministro russo ha affermato nella telefonata di "essere pronto a riprendere il dialogo sull'Ucraina" ma "la Francia non ha accettato né proposto alcunché" su questo tema, ha sottolineato l'entourage di Lecornu, smentendo le affermazioni di Mosca secondo cui i due ministri si sarebbero mostrati "disposti a dialogare" sulla guerra
Attentato a Mosca, le fake news che attribuiscono la responsabilità all’Ucraina
Dopo l'attentato a Mosca rivendicato dall'Isis, circolano deepfake e foto decontestualizzate che mirano a dimostrare la tesi promossa dalla Russia secondo cui Ucraina e paesi occidentali sarebbero coinvolti nell’attentato. L'ANALISI
Mosca: con Parigi disponibilità a dialogare sull'Ucraina
Il ministro della Difesa russo Serghei Shoigu e il suo omologo francese Sebastien Lecornu hanno discusso della possibilità di colloqui sul conflitto ucraino. Lo riferisce il ministero russo dopo la telefonata tra i due ministri. "È stata rilevata la disponibilità al dialogo sull'Ucraina. I punti di partenza potrebbero basarsi sull'iniziativa di pace di Istanbul", ha affermato il ministero. "Riguardo alle precedenti dichiarazioni dell'Eliseo sull'invio di militari francesi in Ucraina, Shoigu ha sottolineato che l'attuazione di questi piani causerà problemi alla stessa Francia", si legge nella nota citata dalla Tass
Tensione Nato-Russia, tre navi da guerra di Putin sono nel Mediterraneo. Cosa sappiamo
Pochi giorni fa alcune unità della Marina di Mosca sono state avvistate nei pressi di Pantelleria, nel canale di Sicilia. Le ragioni del viaggio sono ignote, ma sembra che siano dirette a est, prima in Egitto e poi in Siria, dove c’è una stazione russa di rifornimento e dove possono portare rinforzi per le difese militari del presidente Assad. COSA SAPPIAMO
Cameron, 'con Kiev vicina Alleanza mai stata più forte'
"La Nato non è mai stata più forte. Con l'Ucraina più vicina che mai all'Alleanza, dobbiamo darle il sostegno di cui ha bisogno per vincere la guerra. Ciò significa spendere di più, produrre di più e fornire di più alla difesa". Lo ha dichiarato sul social X il ministro degli Esteri britannico, David Cameron, nella settimana in cui si celebra il 75mo anniversario della Nato.
Vasyl Malyuk, chi è il capo degli 007 ucraini accusato da Mosca per la strage al Crocus
Secondo le autorità russe, che insistono sulla pista ucraina, il numero uno del Servizio di sicurezza di Kiev sarebbe dietro all'attentato alla sala concerti, rivendicato dall'Isis. Il militare, 41 anni, ha raccontato in un'intervista che i suoi uomini, nel corso della guerra, hanno anche agito in territorio russo con una rete di agenti segreti e infiltrati. Affermazioni che hanno fatto scattare il mandato d'arresto di Mosca. IL PROFILO
Mattarella: ancora più impegno contro aggressione russa
"Si avverte con forza l'esigenza di lavorare tutti con ancora maggiore impegno per porre fine alla ingiustificabile aggressione della Federazione Russa all'Ucraina, un Paese indipendente e sovrano. Si tratta di un conflitto che mette in discussione i principi fondamentali del multilateralismo, della pari dignità e della libertà di ogni Paese. Gli effetti destabilizzanti di questo conflitto colpiscono duramente tutti i continenti". Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel brindisi in occasione della cena di Stato in Costa d'Avorio.
Sindrome dell'Avana, "c'è Mosca dietro gli strani malesseri degli agenti Usa": l'inchiesta
Secondo un'indagine di un gruppo di giornalisti investigativi, la causa dei misteriosi malesseri comparsi per la prima volta fra i diplomatici americani nella capitale di Cuba sarebbe "un'arma energetica usata da un'unità d'intelligence russa di sabotaggio, la Gru 29155". Mosca nega qualsiasi coinvolgimento. LEGGI L'ARTICOLO
Cremlino: falsa l'accusa di Zelensky sulla nuova mobilitazione
Il portavoce presidenziale russo Dmitry Peskov ha negato le accuse del presidente ucraino Volodymyr Zelensky secondo cui le autorità russe si stanno preparando a mobilitare 300.000 persone entro il primo giugno. "Non è vero", ha detto Peskov a Interfax.
Romania, iniziati i lavori della nuova base Nato più grande d'Europa: cosa sappiamo
La struttura sarà realizzata vicino a Costanza, città nella parte sud-orientale del Paese, sulle rive del Mar Nero. Sorgerà nei pressi dell'attuale base militare “Mihail Kogalniceanu”, che verrà ampliata a circa 2.800 ettari. Arriverà a ospitare fino a 10.000 militari, con le loro famiglie e il personale di supporto essenziale. Stanziati 2,5 miliardi di euro. Il progetto non piace alla Russia di Putin. L'APPROFONDIMENTO
Lukashenko: "La Bielorussia si sta preparando alla guerra"
"Se vuoi la pace, preparati alla guerra", ha detto il premier bielorusso, aggiungendo che il suo Paese "non ha bisogno di minacciare nessuno". Il portavoce dell'Ue per la politica estera Stano: "Stiamo lavorando per rendere l'Europa attrezzata per affrontare le minacce che provengono da persone come lui". LEGGI L'ARTICOLO
Telefonata tra i ministri della Difesa francese e russo
Il ministro francese della Difesa, Sébastien Lecornu, e quello russo Serghei Shoigu hanno avuto un colloquio telefonico, il primo da ottobre del 2022. Parigi ha assicurato a Mosca la "disponibilità della Francia a scambi più intensi con l'obiettivo di lottare il più efficacemente contro il terrorismo", riferisce un comunicato del ministero francese. Sull'attentato del 22 marzo a Mosca, rivendicato dall'Isis, Lecornu ha confermato che "la Francia non dispone di alcuna informazione che consenta di stabilire un collegamento fra questo attentato e l'Ucraina" e ha lanciato un appello alla Russia a "cessare ogni strumentalizzazione".
Nato, 'condanniamo l'uccisione degli operatori delle Ong a Gaza'
"Quello che vediamo a Gaza è una catastrofe umanitaria. Condanniamo l'attacco agli operatori umanitari e accogliamo il fatto che Israele ha detto che indagherà sull'accaduto. Allo stesso tempo accogliamo gli sforzi della Gran Bretagna, degli Usa e di tanti Alleati per facilitare una sorta di cessate il fuoco e una soluzione politica al conflitto". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in conferenza stampa dopo la prima giornata della ministeriale degli Esteri dell'Alleanza.
Stoltenberg, 'sul fondo per Kiev ancora nessuna decisione'
"Serve une una struttura di supporto di lungo termine e programmabile per l'Ucraina" ma "non scendo nei dettagli del fondo" da 100 miliardi per Kiev. "ne stiamo parlando con l'Ucraina, non è per la loro sicurezza ma per la nostra". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg sottolineando che sul fondo "non è stata presa alcuna decisione finale".
Nato, 'aiutare Kiev, non è a corto di coraggio ma di munizioni'
"Oggi abbiamo affrontato la preparazione del summit di luglio, partendo dall'Ucraina. Questo è un momento decisivo. Gli ucraini non sono a corto di coraggio, stanno terminando le munizioni. Dobbiamo aumentare subito il nostro supporto e far sì che sei durevole. Tutti gli Alleati hanno concordato sulla necessità di sostenere l'Ucraina in questo momento decisivo. C'è una unità di intenti". Lo ha detto in conferenza stampa il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. "Oggi abbiamo concordato di andare avanti con la pianificazione di un ruolo maggiore della Nato nel coordinare l'assistenza e la formazione in materia di sicurezza. I dettagli prenderanno forma nelle prossime settimane", ha aggiunto Stoltenberg.
Estorsione, minacce e intimidazioni, come i russi reclutano spie Kiev
Estorsioni, minacce di uccidere i parenti e gli ostaggi, intimidazioni dirette e violenze. Sono i metodi che i funzionari russi stanno mettendo in atto per reclutare spie ucraine. Lo denuncia il Servizio di sicurezza ucraino (Sbu), come riporta il Washington Post che ha visionato filmati, scambi di documenti e di messaggi. E che cita in particolare il caso di un agente russo che ha rivolto un ultimatum a un soldato ucraino, i cui genitori sono stati torturati nella loro abitazione nell'Ucraina orientale occupata dai russi: avvelenare gli alti ufficiali di Kiev a Zaporizhzhia, pena ulteriori sofferenze inflitte alla famiglia. Il soldato ucraino ha accettato, ma il suo piano di avvelenare l'acqua destinata al comando militare ucraino nel sudest è stato sventato, lui accusato di tradimento e ora rischia l'ergastolo.
Oltre ai soldati ucraini, i russi hanno utilizzato l'estorsione anche per tirare dalla loro parte persone comuni, senza alcuna formazione o esperienza nello spionaggio. A loro, si legge in una nota dello Sbu, è stato ad esempio chiesto di segnalare i movimenti dei militari ucraini o di confermare, ad esempio, che un missile avesse colpito il suo obiettivo. Ai soldati è stato invece chiesto, tra l'altro, di fornire informazioni sulla loro unità militare, su quali fossero i compiti, chi faceva parte della struttura di comando e foto delle loro posizioni. Il tutto da inviare al Servizio di sicurezza federale russo, o Fsb, tramite Telegram. Con tanto di istruzioni per non essere scoperti.
Tajani, 'a ministeriale Nato parliamo di fondo da 100 mld dollari'
Dell'idea di istituire un fondo pluriennale dedicato agli aiuti per l'Ucraina da "100 mld" di dollari "parleremo oggi" alla ministeriale Esteri della Nato. "Esamineremo questa idea di Jens Stoltenberg, capiamo bene che cosa significa nei contenuti". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Bruxelles durante un forum organizzato dall'agenzia Ansa. "E' ovvio - ha aggiunto - che siamo tutti favorevoli a sostenere l'Ucraina, la sua indipendenza e il diritto internazionale, ricordando che non siamo in guerra con la Russia".
Zelensky, da gennaio ricevuti 400 milioni di aiuti da Helsinki
"Dall'inizio dell'anno, l'Ucraina ha ricevuto 400 milioni di euro in aiuti militari dalla Finlandia, ed entro la fine dell'anno tale importo aumenterà in modo significativo grazie ad almeno due pacchetti di aiuti". Lo ha annunciato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante un briefing congiunto con il presidente della Finlandia Alexander Stubb a Kiev. Lo riferisce Ukrinform. Zelensky ha poi ringraziato Helsinki per il nuovo pacchetto di difesa: "Sono grato per le garanzie di continuo sostegno militare e finanziario da parte della Finlandia al nostro Paese" Il leader ucraino ha precisato che si è discusso anche della fornitura di sistemi di difesa aerea "per proteggere l'Ucraina e il nostro popolo dai missili, dai droni e dai terroristi russi". Stubb è arrivato oggi a Kiev dove ha firmato, insieme a Zelensky un accordo bilaterale di sicurezza della durata di 10 anni. Inoltre, Stubb ha annunciato che la Finlandia stanzierà il 23/esimo pacchetto di aiuti all'Ucraina per 188 milioni di euro, che comprende sistemi di difesa aerea e munizioni di grosso calibro.
Kuleba, dateci subito ogni missile Patriot disponibile
"L'Ucraina è attualmente l'unico Paese al mondo che si difende dagli attacchi di missili balistici quasi ogni giorno. Ciò significa che tutte le batterie 'Patriot' disponibili nel mondo che possono essere fornite all'Ucraina devono essere consegnate al più presto. Non c'è posto più importante per loro". Lo scrive su X il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, che si trova a Bruxelles per partecipare alla ministeriale Nato. Kuleba sta avendo una serie di incontri bilaterali con le sue controparti, tra cui Polonia, Spagna e Danimarca.
Ucraina, amb. Zazo incontra presidente del Centro Libertà civili
"L'ambasciatore d'Italia in Ucraina, Pier Francesco Zazo, ha incontrato Oleksandra Matviichuk, presidente del Centro per le Libertà Civili. L'organizzazione è premio Nobel per la Pace nel 2022. Massimo supporto all'impegno della società civile per il rafforzamento della democrazia e la tutela dei diritti umani in Ucraina". Lo afferma su X l'ambasciata italiana a Kiev.
Zelensky: "Russia mobiliterà 300mila uomini entro giugno"
''La Russia si sta preparando a mobilitare altri 300mila soldati entro il primo giugno'' da inviare in Ucraina. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel corso di una conferenza stampa congiunta con il suo omologo finlandese Alexander Stubb a Kiev. Lo riporta la Interfax-Ukraine. ''Al momento non posso confermare quante persone sono mobilitate in Ucraina'', ha aggiunto Zelensky, secondo il quale ''non è necessario mobilitare 500mila persone'', come aveva proposto il suo ex capo di Stato Maggiore, il generale Valery Zaluzhny. Intanto, però, lo stesso Zelensky sta lavorando per aumentare il numero di uomini pronti a scendere in campo per fronteggiare i militari russi. Nelle scorse ore, infatti, il leader ucraino ha firmato una legge che abbassa a 25 anni, dai precedenti 27, l'età minima per essere arruolati.
I Vescovi: "Siamo stanchi, a Zelensky abbiamo esposto le nostre ansie"
“Il Presidente ci ha fatto gli auguri per la Pasqua e ci ha ringraziato per il nostro supporto, qualunque tipo di supporto. Soprattutto per il lavoro e il servizio dei cappellani nell'esercito militare”. Lo ha detto il presidente della Conferenza episcopale ucraina, mons. Vitaly Skomarovskyi, in un’intervista al Tg2000, dopo l'incontro di ieri con il presidente Zelensky e la situazione nel Paese. Per la pace, ha concluso mons. Skomarovskyi, “prima di tutto, possiamo farci aiutare da persone che non perdono la speranza e, nonostante questa guerra, continuano, così a lungo, pregare per noi. Poi le persone che ci sostengono e le forniscono l'assistenza materiale possibile. Ognuno al suo posto. Probabilmente tutti hanno una certa influenza. È chiaro che è passato così tanto tempo e c'è una certa stanchezza, ma credetemi, penso che noi siamo più stanchi”.
Presidente Finlandia da Zelensky, firmato accordo su difesa
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e quello finlandese Alexander Stubb hanno firmato un accordo di cooperazione in materia di sicurezza e di sostegno a Kiev nel lungo periodo. Lo ha annunciato il leader finlandese su 'X'. ''Grazie a Zelensky per il caloroso benvenuto a Kiev. Abbiamo avuto un colloquio approfondito sul forte e continuo sostegno della Finlandia all'Ucraina, sulla prospettiva europea più ampia e sulla formula di pace dell'Ucraina, che la Finlandia sostiene con tutto il cuore'', ha scritto Stubb in un tweet. ''Il presidente Zelensky mi ha anche aggiornato sulla situazione attuale in prima linea. Il mio messaggio è soprattutto questo: la Finlandia è con voi, per tutto il tempo necessario'', ha aggiunto.
Ucraina, Tajani: "La sosteniamo, ma non invieremo un soldato a combattere"
L'Italia è favorevole "a sostenere l'Ucraina e la sua indipendenza. Siamo tutti pronti a difendere il diritto internazionale, lo abbiamo fatto in questi due anni e continueremo a farlo senza esitazioni, almeno per quanto riguarda l'Italia, ricordando che non siamo in guerra con la Russia e che non invieremo un soldato italiano a combattere in Ucraina, perché un conto è difendere il diritto alla libertà e all'indipendenza dell'Ucraina", un altro conto è "fare la guerra alla Russia". Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Bruxelles.
Patrushev: "Attacco al Crocus riconducibile ai servizi di Kiev"
"L'attacco terroristico al Crocus City Hall, alla periferia di Mosca, può essere fatto risalire ai servizi speciali ucraini ed è risaputo che il regime di Kiev è completamente controllato dagli Stati Uniti". Lo ha detto il segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolay Patrushev. "Stanno cercando di convincerci che l'atto terroristico non è stato commesso dal regime di Kiev ma da sostenitori dell'ideologia islamica radicale, forse da membri del ramo afghano dello Stato islamico", ha dichiarato Patrushev al 19esimo incontro annuale dei massimi funzionari della sicurezza degli Stati membri della Sco (Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai).
"Tuttavia, è molto più importante stabilire tempestivamente chi è la mente e lo sponsor di questo crimine orribile. Le tracce portano ai servizi segreti ucraini. Tuttavia, tutti sanno bene che il regime di Kiev non è indipendente ed è completamente controllato dagli Stati Uniti. Bisogna tenere presente che l'Isis e Al-Qaeda e altri gruppi terroristici sono stati creati da Washington", ha sottolineato Patrushev.
"Gli autori di questa sparatoria di massa e anche i loro complici sono stati arrestati mentre tentavano di attraversare il confine di stato russo dove la parte ucraina aveva preparato una finestra per la loro fuga", ha sottolineato l'alto funzionario della sicurezza russo.
Ucraina, Stoltenberg: "Gli alleati decidano rapidamente sugli aiuti e anche gli Usa"
"E' importante che gli alleati prendano decisioni rapidamente" sugli aiuti all'Ucraina, "inclusi gli Stati Uniti d'America". Lo sottolinea il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, a Bruxelles a margine della ministeriale Esteri.
Ucraina, Tajani: "La sosteniamo, ma non invieremo un soldato a combattere"
L'Italia è favorevole "a sostenere l'Ucraina e la sua indipendenza. Siamo tutti pronti a difendere il diritto internazionale, lo abbiamo fatto in questi due anni e continueremo a farlo senza esitazioni, almeno per quanto riguarda l'Italia, ricordando che non siamo in guerra con la Russia e che non invieremo un soldato italiano a combattere in Ucraina, perché un conto è difendere il diritto alla libertà e all'indipendenza dell'Ucraina", un altro conto è "fare la guerra alla Russia". Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Bruxelles.
Guerra in Ucraina, danneggiato 80% produzione elettrica. VIDEO
Kyiv Independent: "Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha avuto una telefonata con il primo ministro giapponese Fumio Kishida. Si è discusso anche di cooperazione economica"
Lavrov nei prossimi giorni in Cina, parlerà anche di Ucraina
Il conflitto in Ucraina e la situazione nella regione dell'Asia-Pacifico saranno fra i temi trattati durante una visita nei prossimi giorni a Pechino del ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, che incontrerà il suo omologo cinese Wang Yi . Lo ha annunciato oggi la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. I capi delle diplomazie russa e cinese discuteranno anche "una vasta serie di questioni relative alla cooperazione e interazione bilaterale sullo scenario internazionale", ha aggiunto la portavoce, citata dalla Tass.
Tajani: "Oggi parleremo del fondo Nato all'Ucraina"
Del fondo Nato da 100 miliardi per l'Ucraina "ne parleremo oggi al Consiglio Atlantico. E' ovvio che siamo tutti favorevoli all'indipendenza dell'Ucraina e a difendere il diritto internazionale. Noi continueremo a farlo, ricordando che non invieremo un soldato a combattere perché non siamo in guerra con la Russia". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo al Forum organizzato dall'Ansa in collaborazione con l'Eurocamera, 'L'Europa che verrà'. "Per una difesa comune dell'Ue serve tempo ma bisogna andare in quella direzione", ha aggiunto.
Stoltenberg: "L'Ucraina diverrà membro Nato, è questione di quando non se"
L'Ucraina "diverrà un membro della Nato. E' questione di quando, non di se". Lo dice il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, a margine della ministeriale Esteri della Nato a Bruxelles.
Stoltenberg: "La Russia preme sul fronte, i ritardi degli aiuti hanno conseguenze sul campo di battaglia"
"Mi compiaccio del fatto che gli alleati continuino a consegnare grandi quantità di armi, munizioni ed equipaggiamenti all'Ucraina, ma il Paese ha necessità urgenti: ogni ritardo nel fornire sostegno ha conseguenze sul campo di battaglia". Lo sottolinea il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, a margine della ministeriale Esteri a Bruxelles. "Dobbiamo cambiare dinamica - continua - assicurando una assistenza prevedibile nel campo della sicurezza all'Ucraina, con meno contributi volontari e più con impegni Nato, meno con offerte a breve termine e più con impegni" a lungo termine. "Pertanto - prosegue - i ministri discuteranno di come la Nato possa assumere maggiori responsabilità per coordinare la consegna di equipaggiamento militare e l'erogazione di addestramento per l'Ucraina, ancorando tutto questo all'interno di un robusto quadro Nato. Discuteremo anche di un impegno finanziario pluriennale per sostenere gli aiuti" all'Ucraina nella guerra contro la Russia.
Cremlino: "Allarme Usa su Crocus? Cose che riguardano i servizi"
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, non ha commentato oggi un articolo del Washington Post secondo il quale gli Usa avevano avvertito Mosca di un possibile attacco al Crocus City Hall. "Questa non è un'area di nostra competenza perché tali scambi di informazioni avvengono attraverso i canali dei servizi speciali e le informazioni sono trasmesse direttamente da servizio a servizio", ha affermato Peskov, citato dalle agenzie russe. Il quotidiano americano, citando dirigenti Usa protetti dall'anonimato, ha scritto che Washington aveva avvisato Mosca che il Crocus City Hall era un potenziale obiettivo di un attacco terroristico più di due settimane prima della strage rivendicata poi dall'Isis. Finora, invece, fonti russe hanno detto che gli allarmi provenienti dagli Stati Uniti su un possibile attentato nella capitale erano troppo generici per aiutare a prevenire l'assalto.
Stoltenberg: "Mosca aiuta Pyongyang-Teheran sul nucleare"
"Gli amici della Russia in Asia sono fondamentali per la continuazione della guerra: la Cina sostiene l'economia di guerra della Russia e in cambio Mosca ipoteca il suo futuro a Pechino. La Corea del Nord e l'Iran consegnano ingenti forniture di armi e munizioni e Pyongyang e Teheran in cambio ricevono tecnologia e forniture russe che avanzano le loro capacità missilistiche e nucleari". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg aprendo la ministeriale esteri.

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Kiev: "Attacco russo nella regione di Sumy, una vittima"
Un attacco missilistico russo sulla regione nordorientale di Sumy ha provocato un morto e due feriti, ha riferito l'amministrazione militare regionale citata da Ukrinform. "Oggi alle 09,25 i russi hanno lanciato un attacco missilistico sulla comunità di Krasnopillia. Una persona è stata uccisa. Due residenti della comunità - un padre e il figlio di quattro anni - sono rimasti feriti", si legge in una nota.
Cremlino: "Elevare l'allerta contro i raid ucraini"
La Russia deve elevare il livello di allerta dei suoi servizi di sicurezza di fronte agli attacchi sul suo territorio da parte dell'Ucraina, che "continua la sua aggressiva politica terrorista". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in relazione all'attacco compiuto ieri con droni contro impianti industriali nella repubblica del Tatarstan, oltre mille chilometri dalla frontiera ucraina. "E' necessario intensificare la mobilitazione e l'allerta di tutti i nostri servizi competenti e l'adozione di misure aggiuntive per garantire la sicurezza, ciò che viene fatto", ha detto il portavoce, citato dall'agenzia Ria Novosti. Secondo fonti russe, nell'attacco di ieri è stato tra l'altro colpito un dormitorio di studenti, dove sono stati registrati 13 feriti.
Stoltenberg: "A Kiev servono più risorse e aiuti stabili"
L'Ucraina ha bisogno di "denaro fresco" per poter vincere la guerra e serve un nuovo quadro per fornire gli aiuti militari a Kiev in modo che siano "prevedibili" e "costanti". Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg aprendo la ministeriale esteri e confermando che i ministri oggi inizieranno a discutere il fondo da 100 miliardi e una struttura di coordinamento Nato. "Dobbiamo affidarci meno ai contributi volontari e più agli impegni dell'alleanza, meno alle offerte a breve termine e più agli impegni pluriennali", ha aggiunto. "Mosca deve capire che non può raggiungere i suoi obiettivi sul campo di battaglia".
Zelensky: "Solo nel mese di marzo, i terroristi russi hanno utilizzato oltre 400 missili di vario tipo, 600 droni Shahed e oltre 3.000 bombe aeree guidate contro l’Ucraina"
Mosca: "Arruolamenti aumentati dopo la strage al Crocus"
Il ministero della Difesa russo sostiene che dopo la strage del Crocus City Hall il numero delle persone che vogliono arruolarsi nell'esercito russo sia "aumentato in modo significativo" e che negli ultimi dieci giorni circa 16.000 persone abbiano firmato contratti di arruolamento per combattere nell'invasione dell'Ucraina. In una nota pubblicata sul suo sito web, il dicastero sostiene inoltre che "la maggior parte" degli aspiranti militari abbia "indicato come motivo principale per la conclusione del contratto il desiderio di vendicare le vittime della tragedia avvenuta il 22 marzo 2024 nella regione di Mosca". Secondo il ministero, oltre 100.000 persone avrebbero firmato contratti di arruolamento nell'esercito russo dall'inizio dell'anno. Le dichiarazioni del ministero della Difesa russo non sono verificabili in maniera indipendente né per quanto riguarda i numeri né per quanto riguarda il motivo degli arruolamenti. Le parole del dicastero sono però legate alla narrazione ufficiale del governo di Mosca, che sulla strage rivendicata dall'Isis sostiene, senza finora fornire prova alcuna, che ci sia una presunta "pista ucraina". Diversi osservatori temono che il Cremlino voglia tentare di incolpare in qualche modo l'Ucraina per tentare di giustificare un'eventuale escalation nella guerra.
Kiev, un bambino di 11 anni ucciso dalle bombe russe a Kharkiv
Un bambino di 11 anni è morto in seguito alle gravi ferite riportate durante un un bombardamento russo nel distretto di Kupyansky, nella regione orientale di Kharkiv. Anche il padre, di 58 anni, è stato ucciso nella'ttacco dell'esercito del Cremlino. Lo rende noto su Telegram il governatore Oleg Sinegubov, citato da Ukrainska Pravda.
"Kiev, entro giugno faremo saltare in aria il ponte di Crimea"
Una fonte dell'intelligence militare ucraina ha riferito al Guardian che "nella prima metà del 2024 sarà messo in atto il terzo tentativo per far saltare in aria il ponte di Kerch", che collega la Crimea annessa unilateralmente da Mosca dieci anni fa alla Russia. "La sua distruzione è inevitabile", ha riferito la fonte. Per Kiev, il ponte è un simbolo odiato dell'annessione del Cremlino. La sua distruzione rafforzerebbe la campagna dell'Ucraina per liberare la Crimea e solleverebbe il morale dentro e fuori dal campo di battaglia, dove le forze di Kiev si trovano in forte difficoltà. Non è chiaro come si svilupperebbe l'attacco ucraino e ci sono seri dubbi sulla capacità del Gur di portare a termine un'operazione speciale contro un obiettivo così ben difeso e ovvio. Ma il Gur ritiene di potercela fare: "Lo faremo nella prima metà del 2024", ha detto un funzionario, aggiungendo che Kyrylo Budanov, capo della principale direzione dell'intelligence, ha già "la maggior parte dei mezzi per raggiungere questo obiettivo". Il piano sarebbe stato approvato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Il Papa: "Tanti ragazzi morti nella pazzia della guerra"
Il Papa, al termine dell'udienza generale, ha mostrato un rosario e un Vangelo di un giovane soldato ucraino morto in guerra. "Io vorrei fare in questo momento un po' di silenzio tutti, pensando a questo ragazzo e a tanti altri come lui morti in questa pazzia della guerra. La guerra distrugge sempre. Pensiamo a loro e preghiamo", ha detto Papa Francesco.
Azienda elettrica ucraina ha perso 80% della produzione
Dopo gli attacchi russi del 22 e 29 marzo, l'azienda elettrica ucraina Dtek ha perso l'80% della sua capacità di produzione: lo ha scritto su Telegram la stessa azienda. "Cinque nostre centrali termoelettriche su 6 sono gravemente danneggiate. La situazione è estremamente difficile...", si legge nel post a cui è accompagnato un video che mostra la ditruzione all'interno di una delle centrali colpite dall'esercito russo.
"Grande rischio che le linee del fronte ucraino crollino"
Secondo alti ufficiali ucraini che hanno prestato servizio sotto il generale Valery Zaluzhny il quadro militare è cupo: c'è il grande rischio che le linee del fronte crollino ovunque i generali russi decidano di concentrare la loro offensiva. Lo riferisce Politico. "Non c'è nulla che possa aiutare l'Ucraina adesso perché non esistono tecnologie in grado di compensare l'Ucraina per la grande massa di truppe che la Russia scaglierà contro di noi. Noi non disponiamo di queste tecnologie e neanche l'Occidente le ha in numero sufficiente", hanno detto le fonti.
Kiev, 18 feriti in un raid russo a Dnipro, tra loro 5 bambini
"È di diciotto feriti il bilancio di un attacco missilistico russo lanciato oggi sulla città di Dnipro" nel centro-sud dell'Ucraina. Lo ha reso noto Serhii Lysak, capo dell'amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk, riporta l'Ukrainska Pravda. Secondo la stessa fonte, "12 dei feriti sono stati ricoverati in ospedale, tra cui cinque bambini", ma non sono in pericolo di vita. Lysak è andato a trovare i feriti in ospedale e ha pubblicato le foto della sua visita su Telegram.
Zelensky: "La giustizia sia più forte delle mura del Cremlino"
La comunità internazionale deve assicurarsi che ogni aggressore deve poi pagare: lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervenuto in video alla conferenza ministeriale all'Aja per 'Ripristinare la giustizia per l'Ucraina'. "La giustizia - ha detto ancora, citato da Ukrinform - è la linea dalla quale può partire il movimento verso la pace sicura. Le armi infatti danno protezione fisica, ma è la giustizia che ristabilisce il senso di sicurezza alle vita che era stata difesa con l'uso delle armi. E' la giustizia porta anche un senso di prevedibilità nelle relazioni globali. Ogni potenziale aggressore dovrebbe sapere cosa lo aspetta se distrugge la pace. E' la giustizia che può assicurare che questo avvenga", ha detto Zelensky, ricordando il secondo anniversario della strage di Bucha, di cui non si conoscono ancora i nomi di tutte le vittime, "simbolo per tutto il mondo della malvagità russa". Perseguire chi aggredisce la pace e commette crimini serve "perché chiunque vada al potere dopo Putin sappia che la giustizia è più forte delle mura del Cremlino. Solo il nostro lavoro comune può garantire questo", ha concluso Zelensky