
Sette persone che lavoravano per la ong Usa World Central Kitchen sono morte dopo un attacco aereo israeliano. Il fondatore: "Il mio cuore spezzato, Israele si fermi". E' stato "un tragico caso in cui le nostre forze involontariamente hanno colpito innocenti nella Striscia di Gaza": così Netanyahu. Migliaia di manifestanti in serata hanno raggiunto la casa del primo ministro israeliano a Gerusalemme. I mediatori nei negoziati al Cairo hanno "formulato, con l'aiuto dell'Egitto, una proposta aggiornata" per Hamas
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Sette persone che lavoravano per la ong statunitense World Central Kitchen (CHI ERANO) sono state uccise in un attacco aereo israeliano (LE IMMAGINI). Il fondatore dell'organizzazione umanitaria, lo chef ispano-americano Jose Andres, si è detto disperato per la morte di 7 operatori della sua ong uccisi: "Oggi abbiamo perso molti dei nostri fratelli e sorelle in un attacco aereo dell'Idf, l'esercito israeliano, a Gaza. Il mio cuore è spezzato. Il governo israeliano deve fermare queste uccisioni indiscriminate".
E' stato "un tragico caso in cui le nostre forze involontariamente hanno colpito innocenti nella Striscia di Gaza". Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, che è stato dimesso dall'ospedale Hadassah dopo l'intervento di ernia.
Migliaia di manifestanti sono riusciti a superare i cordoni di sicurezza posti dalla polizia israeliana e hanno raggiunto l'ingresso della casa del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ad Aza Road, a Gerusalemme.
I mediatori nei negoziati al Cairo hanno "formulato, con l'aiuto dell'Egitto, una proposta aggiornata" per Hamas. Lo ha fatto sapere l'ufficio dello stesso premer israeliano. "Israele - ha continuato - si aspetta che i mediatori lavorino di più con Hamas per promuovere negoziati a favore di un'intesa".
Un drone armato di origine sconosciuta ha colpito una zona aperta a nord di Eilat, probabilmente in Giordania, al di fuori del territorio israeliano. Lo ha fatto sapere il portavoce militare. L'Autorità israeliana aeroportuale ha precisato che l'aeroporto di Ramon non è stato colpito.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto
- Cos'è Hamas
- Le cause del conflitto
- Cos'è Hezbollah
- Cosa sono i kibbutz
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World Central Kitchen, cos’è e dove opera la Ong di aiuti alimentari colpita a Gaza
Sette operatori dell'organizzazione non governativa statunitense sono stati uccisi in un raid dell'Idf nella Striscia. Fondata nel 2010 dallo chef José Andrés e dalla moglie dopo il terremoto ad Haiti, l'Ong si occupa di fornire pasti e aiuti in seguito a disastri naturali, oppure in zone di conflitto. Ha operato in scenari post sisma, uragani, incendi. Negli ultimi mesi ha fornito milioni di pasti a Gaza anche con consegne marittime grazie a un corridoio da Cipro. L'APPROFONDIMENTO
Gaza, chi sono gli operatori della ong World Central Kitchen uccisi in raid israeliano
L'organizzazione ha fatto sapere che le vittime dell'attacco "provenivano da Australia, Polonia, Regno Unito” e che tra di loro c’erano “un cittadino con doppia nazionalità americana e canadese e un palestinese". Netanyahu: "Un tragico caso in cui le nostre forze hanno colpito senza intenzione gente innocente nella Striscia". IL FOCUS
Proteste davanti alla Knesset, 'via Netanyahu e ostaggi a casa'
Media: blitz dei manifestanti davanti alla casa di Netanyahu
Dalla Knesset i manifestanti antigovernativi sono arrivati stasera in un parco giochi dall'altra parte della strada rispetto alla casa del premier Benyamin Netanyahu. La polizia ha sgomberato i manifestanti, trascinando via le persone. Lo riportano i media israeliani. Il sito di notizie Walla riporta che diversi manifestanti sono stati arrestati per essere interrogati, in mezzo al caos. Sembra anche che la polizia abbia arrestato una persona sospettata di aver lanciato una torcia accesa contro un agente a cavallo.
Attacco a consolato Iran a Damasco, Khamenei: "Puniremo Israele"
Mentre dal ministro della Difesa israeliano Gallant arriva quello che per molti è un riferimento a quanto successo - "stiamo lavorando ovunque per impedire il rafforzamento dei nostri nemici" - la Guida Suprema iraniana assicura che “il malevolo regime di Israele sarà punito per mano dei nostri coraggiosi uomini”. L'Ue invita a “mostrare moderazione” per non portare a “un’ulteriore escalation” in Medioriente. LEGGI L'ARTICOLO
Mo: centinaia manifestano alla Knesset, 'via Netanyahu e ostaggi a casa'
Centinaia di manifestanti israeliani stanno protestando, per il terzo giorno consecutivo, davanti alla Knesset, il Parlamento israeliano, a Gerusalemme. Chiedono il rilascio immediato degli ostaggi ancora nella Striscia di Gaza, le dimissioni del premier Benjamin Netanyahu e le elezioni generali. Durante la marcia per le strade attorno alla Knesset sono stati alzati cartelli con la scritta "riportateli a casa" e "fermate la guerra".
Mo: Pentagono, 'chiarito a Iran che Usa estranei ad attacco Damasco'
Il Pentagono ha contattato l'Iran il giorno dopo il raid aereo contro il consolato di Teheran a Damasco e ha chiarito che non è coinvolto nell'attacco. Lo ha spiegato la portavoce del Pentagono Sabrina Singh dicendo che "abbiamo spiegato molto chiaramente all'Iran, attraverso canali privati, che non siamo responsabili dell'attacco avvenuto a Damasco". Singh ha aggiunto che, ''data la forte tensione nella regione, volevamo rendere molto chiaro, anche attraverso canali privati, che gli Stati Uniti non erano coinvolti nell’attacco a Damasco''. Secondo gli Stati Uniti, è Israele ad avere la responsabilità dell'attacco. Ma, allo stesso tempo, la portavoce ha detto che ''non siamo stati informati dagli israeliani del loro attacco o dell'obiettivo previsto del loro attacco a Damasco".
La Bbc pubblica i nomi dei 3 operatori britannici uccisi a Gaza
La Bbc rivela i nomi dei tre operatori umanitari britannici uccisi nell'attacco aereo israeliano contro un convoglio umanitario a Gaza: sono John Chapman, James Henderson e James Kirby.
Harvard, calano le iscrizioni: "Colpa delle proteste studentesche contro Israele"
Secondo il New York Times, la reputazione della più antica università statunitense sarebbe stata compromessa da mesi di “turbolenze” legate alla guerra in Medioriente, culminate poi nella lettera di alcuni studenti in cui si affermava che Israele “era interamente responsabile” degli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023. Rispetto alle quasi 57mila domande dell'anno scorso, quest'anno l'ateneo del Massachusetts ha registrato 54mila iscrizioni, con un calo del 5%. LEGGI L'ARTICOLO
Mo: manifestanti superano sicurezza e raggiungono casa Netanyahu
Migliaia di manifestanti sono riusciti a superare i cordoni di sicurezza posti dalla polizia israeliana e hanno raggiunto l'ingresso della casa del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ad Aza Road, a Gerusalemme. Lo riferiscono i media israeliani che condividono i video della marcia. Sventolando bandiere israeliane e tenendo alte le torce, i manifestanti hanno chiesto le dimissioni del premier, nuove elezioni e un accordo che possa riportare in patria gli ostaggi ancora trattenuti nella Striscia di Gaza. In testa ai manifestanti ci sono proprio i familiari degli ostaggi.
Manifestazione davanti alla Knesset, polizia disperde la folla
Nuova manifestazione anti-Netanyahu stasera davanti alla Knesset. Durante la protesta, la polizia ha lanciato delle bombolette puzzolenti e ha disperso violentemente alcuni dei manifestanti, tra cui Ayala Metzger, nuora di Yoram Metzger, tenuto ostaggio a Gaza. Lo riporta Haaretz. La polizia ha trascinato con forza Metzger dopo averle permesso di passare attraverso alcuni blocchi. Metzger si è rivolta a Netanyahu dicendo: "Abbiamo avuto fiducia in te per mezzo anno e non è successo nulla. Tu hai tempo ma gli ostaggi hanno esaurito il tempo".
Zahedi, chi era il comandante dei pasdaran iraniani ucciso in raid israeliano a Damasco
Mohamad Reza Zahedi, 63 anni, era la figura di collegamento tra il suo Paese e i miliziani di Hezbollah, nonchè il leader più anziano del Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche iraniane. La sua morte rappresenta una delle perdite più significative per l'Iran. IL PROFILO
Scuse del presidente israeliano Herzog per i 7 operatori uccisi
Il presidente israeliano, Isaac Herzog, si è scusato per la morte di sette dipendenti dell'Ong americana World Central Kitchen (Wck), uccisi nella Striscia di Gaza da attacchi israeliani. "Il presidente Herzog ha espresso la sua profonda tristezza e le sue sincere scuse per la tragica morte del team Wck, ieri sera nella Striscia di Gaza, e ha inviato le sue condoglianze alle loro famiglie e ai loro cari", secondo un comunicato stampa della presidenza, che ha aggiunto di aver parlato con il fondatore della Ong, lo chef ispano-americano José Andres.
Israele, la foto di una vittima di Hamas vince un premio: è polemica
Lo scatto premiato ritrae il corpo martoriato di Shani Louk, la ragazza israeliana con nazionalità tedesca uccisa dai miliziani di Hamas dopo il rapimento del 7 ottobre. Il premio per quella foto è stato contestato da molti sui social, ma non da Nissim Louk, padre della ragazza, che su Ynet si è detto contento che lo scatto sia stato inserito tra quelli presi in esame e poi premiato. "E' una delle immagini più importanti degli ultimi 50 anni", ha detto. LEGGI L'ARTICOLO
Guterres: "196 operatori umanitari uccisi a Gaza, è inconcepibile"
"I devastanti attacchi aerei israeliani che hanno provocato la morte dei sette volontari di World Central Kitchen portano il numero degli operatori umanitari uccisi in questo conflitto a 196, compresi più di 175 membri del nostro staff Onu. Questo è inconcepibile". Lo ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres.

©Ansa
Israele-Hamas, cosa c'è da sapere sul conflitto in corso
Con la situazione sul campo che è in costante evoluzione, abbiamo deciso di raccogliere qui di seguito alcune informazioni che permettano di farsi un'idea del contesto più ampio in cui gli eventi di queste settimane si inseriscono. L'APPROFONDIMENTO
Usa :"Non abbiamo nulla a che fare con il raid a Damasco"
Gli Usa non hanno "nulla a che fare" con il raid sul consolato iraniano a Damasco: lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby.
Casa Bianca: "Indagine completa sul raid su Wck a Gaza"
Gli Usa si aspettano un'indagine ampia e completa sull'uccisione degli operatori umanitari di Word Central Kitchen e che sia accertata la responsabilità in modo appropriato: lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby, riferendo che una indagine preliminare dovrebbe essere già stata conclusa da Israele e che gli Usa premeranno perchè l'alleato faccia di più per proteggere gli operatori umanitari.
Casa Bianca: "Indignati per il raid su Wck a Gaza"
Gli Stati Uniti sono "indignati" per il raid che ha ucciso sette operatori umanitari della World Central Kitchen a Gaza: lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby. "Siamo rimasti indignati nell'apprendere di un attacco dell'Idf che ieri ha ucciso un certo numero di operatori umanitari civili dalla World Central Kitchen", ha detto Kirby.
Biden chiama capo Wck: "Gli operatori umanitari vanno protetti"
Joe Biden ha chiamato il capo della World Central Kitchen Jose Andres per esprimere le condoglianze per la morte dei suoi collaboratori in un attacco israeliano e ha detto che renderà chiaro a Israele che gli operatori umanitari vanno protetti. Lo ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby.
Cameron chiama Katz: "Raid inaccettabile, Israele spieghi"
Il governo Tory britannico, tradizionale alleato d'Israele, alza i toni delle sue critiche allo Stato ebraico per le conseguenze delle azioni militari nella Striscia di Gaza palestinese dopo la conferma dell'identificazione di tre cittadini del Regno Unito fra i 7 operatori umanitari uccisi nel raid israeliano che ha colpito un convoglio dell'ong americana Wck (World Central Kitchen) mentre portava aiuti alimentari. Il ministro degli Esteri, lord David Cameron, ha fatto sapere di aver chiamato l'omologo israeliano Israel Katz per ammonirlo che Londra considera "completamente inaccettabile" quanto accaduto. La conversazione è stata resa nota a margine della convocazione dell'ambasciatore d'Israele a Londra al Foreign Office per protesta, primo gesto del genere da 12 anni. "Israele - ha rincarato Cameron - deve urgentemente spiegare come questo sia avvenuto e assicurare cambiamenti importanti (nei suoi comportamenti) per garantire la sicurezza dei volontari che portano aiuti". A stretto giro è poi uscita una dichiarazione del premier Rishi Sunak diffusa da Downing Street nella quale si afferma che a Gaza "ci sono stati troppi morti" e si ribadisce la richiesta di "una pausa umanitaria immediata" degli attacchi "affinché gli ostaggi possano uscire e più aiuti possano arrivare nella regione". Parole che arrivano dopo che un documento di Cameron sollecitato nei giorni scorsi dalla presidente (Tory) della commissione Esteri della Camera dei Comuni ha evocato esplicitamente una situazione di fame e di carestia indotta nella Striscia.

©Ansa
Guerra a Gaza, cosa prevede la risoluzione Onu per il cessate il fuoco: il testo
Il documento approvato dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è vincolante per gli Stati membri, ma Israele ne ha già ignorati altri in passato. La risoluzione condanna gli attacchi ai civili e i rapimenti, ma non cita mai direttamente Hamas. LEGGI L'ARTICOLO
Sánchez: "Cessate il fuoco a Gaza e liberazione degli ostaggi"
Faccio un appello alla fine definitiva delle ostilità e alla liberazione di tutti gli ostaggi. E' urgente che si esegua il cessate il fuoco che ha reclamato il Consiglio di Sicurezza dell'Onu la scorsa settimana con un mandato obbligatorio. Ed è imprescindibile che sia permanente". Da Amman, nel primo dei tre giorni di un tour in Medio Oriente che lo porterà anche in Arabia Saudita e Qatar, il premier spagnolo, Pedro Sánchez ha alzato la voce per esigere che Israele metta fine alle ostilità. E "chiarisca le circostanze del brutale attacco", che ha provocato la morte di 7 lavoratori umanitari della Ong World Central Kitchen (Wck) nella Striscia. Sánchez guida "la linea dura contro Israele nella Ue", rileva El Pais, dopo che il leader socialista ha reclamato "chiarimenti" sull'attacco alla Ong umanitaria, rinnovando i toni aspri nei confronti di Netanyahu tenuti durante un recente viaggio in Israele e alla frontiera di Rafah, in Egitto, che provocarono una crisi diplomatica fra Madrid e Tel Aviv. La Spagna ha annunciato il riconoscimento dello Stato di Palestina prima di giugno, mentre spinge sugli stati arabi per quello dello Stato di Israele, in funzione della soluzione dei due Stati. La drammatica crisi di Gaza è stata al centro dell'incontro avuto da Sanchez ad Amman con il re di Giordania Abdallah II, servito per ribadire l'urgenza di far arrivare gli aiuti umanitari sulla Striscia. La Spagna appoggia i corridoi marittimi, ma insiste sulla priorità di assicurare l'accesso di aiuti alla Striscia per via terrestre, segnala la Moncloa. Ad Amman, accompagnato dai responsabili della Unrwa, il premier socialista ha visitato una scuola per bambine dell'Agenzia per i rifugiati palestinesi, finanziata anche con i 24 milioni di euro che Madrid destinerà quest'anno all'organizzazione dell'Onu. nel campo profughi di Jabal Al Hussein, creato nel 1952 e che accoglie ancora oggi oltre 30.000 palestinesi. Nel rilevare l'importanza di mantenete un finanziamento adeguato alla Unrwa, Sánchez ha ricordato che "a 150 km di distanza si sta vivendo una tremenda catastrofe" rispetto alla quale "la comunità internazionale non può restare impassibile".
Marco Mancini, l'ex agente segreto a Sky TG24: "Bisogna catturare Sinwar a Gaza"
Dall'inizio carriera nella squadra speciale dei carabinieri guidata dal Generale Dalla Chiesa, fino ai 35 anni trascorsi nell'intelligence del nostro Paese. L'ex 007, che ha da poco pubblicato un libro intitolato "Le regole del gioco", si racconta. Soffermandosi anche sulla guerra in Medio Oriente, il rischio di attentati in Italia e il cyberterrorismo di origine russa L'INTERVISTA
Banca Mondiale: "Danni della guerra a Gaza per 18,5 mld di dollari"
Un rapporto congiunto della Banca Mondiale e delle Nazioni Unite stima in quasi 18,5 miliardi di dollari il costo dei danni alle infrastrutture critiche di Gaza tra ottobre e gennaio, lo scrive il Times of Israel. Il rapporto provvisorio sui danni, che si basa su dati di telerilevamento, rileva che il 72% di questo costo deriva dai danni alle abitazioni. Si stima che nella Striscia ci siano 26 milioni di tonnellate di macerie che dovranno essere sgomberate. Secondo il rapporto, il 92% delle strade primarie di Gaza è stato distrutto o danneggiato.
Usa: cuore spezzato per Wck, operatori umanitari siano protetti
"Gli operatori umanitari devono essere protetti mentre svolgono il loro lavoro salvavita, a Gaza e in ogni conflitto. Punto". Lo ha detto l'ambasciatrice americana all'Onu, Linda Thomas-Greenfield, commentando l'uccisione dei volontari di World Central Kitchen a Gaza da un attacco israeliano. "Il mio cuore è spezzato per Wck e per l'intera comunità umanitaria, che ha sopportato così tanto dolore e perdite durante questo conflitto", ha aggiunto.
Unrwa, cosa è e come funziona l'agenzia Onu per i palestinesi
È stata per molto tempo un'ancora di salvezza vitale nella Striscia di Gaza e motivo di contesa con Israele, molto prima che alcuni dipendenti dell'agenzia fossero accusati di essere coinvolti nell'assalto di Hamas del 7 ottobre scorso. LEGGI
Tajani: 'Israele faccia chiarezza sugli operatori uccisi'
"Esprimo cordoglio alle famiglie degli operatori di WCKitchen che hanno perso la vita a Gaza. Chiediamo anche noi a Israele di fare chiarezza: rispetto del diritto umanitario e tutela civili sono prioritari. Il Governo continua a lavorare per cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi". Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
Onu: 'Lasciate lavorare in sicurezza i volontari a Gaza'
Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, ha offerto le sue condoglianze alle famiglie dei sette operatori di World Central Kitchen rimasti uccisi a Gaza da un attacco israeliano. "Il messaggio è: 'Lasciate gli operatori umanitari fare il loro lavoro in sicurezza'", ha detto il portavoce del Palazzo di Vetro, Stephane Dujarric. "I rischi per gli operatori umanitari ci sono da mesi, questo è solo un esempio molto visibile dei pericoli che corrono ogni giorno a Gaza", ha aggiunto.
Onu condanna attacco a rappresentanza Iran a Damasco
Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres "condanna" l'attacco alla rappresentanza iraniana a Damasco. Lo riporta il suo portavoce, Stephane Dugarric. Guterres, ha aggiunto il portavoce, "ribadisce che va sempre rispettato il principio dell'inviolabilita' degli edifici diplomatici e consolari e del personale, in accordo con la legge internazionale".
Le salme dei volontari uccisi a Gaza trasportate in Egitto
Una fonte al valico di Rafah ha rivelato che 6 salme dei volontari dell'organizzazione World Central Kitchen (Wck) rimasti uccisi in un bombardamento a Gaza sono state trasportate in Egitto. Saranno poi rimpatriate in aereo, nei rispettivi Paesi, dall' aeroporto di Al-Arish, nel Nord Sinai. Delle 7 vittime, una era palestinese e la salma è rimasta a Gaza.
Duda: 'Non doveva accadere, raid su Wck deve essere spiegato'
"È con profondo dolore che ho appreso della morte nella Striscia di Gaza dei volontari dell'organizzazione World Central Kitchen, tra cui un cittadino polacco. I miei pensieri sono con i loro cari". Lo ha scritto su X il presidente polacco Andrzej Duda sottolineando che "questa tragedia non sarebbe mai dovuta accadere e deve essere spiegata". "Queste persone coraggiose hanno cambiato il mondo in meglio con il loro servizio e la loro dedizione agli altri", aggiunge Duda nel post.
Amministrazione Biden in contatto con fondatore Wck Andrés
L'Amministrazione Biden è in contatto con il fondatore di World Central Kitchen, José Andrés, così come con il governo israeliano a tutti i livelli e all'Onu, in seguito all'uccisione, in un raid israeliano, di sette cooperanti, rende noto Cnn, citando fonti del governo americano. I contatti sono iniziati subito dopo la notizia dell'attacco, e sono proseguiti nella notte e questa mattina.
Bbc cita l'Aid Worker Security Database : 'Oltre 200 operatori umanitari uccisi a Gaza da inizio guerra'
Sono oltre 200 gli operatori umanitari uccisi a Gaza dal 7 ottobre. I sette operatori della Wck, uccisi ieri sera da un raid israeliano nella Striscia, si aggiungono al già drammatico bilancio dell'Aid Worker Security Database, che aveva segnalato almeno 196 vittime. Tra loro - ricorda la Bbc citando i dati - 174 lavoravano per le Nazioni Unite, mentre l'organizzazione umanitaria Medici Senza Frontiere afferma che almeno cinque membri del loro staff, insieme a diversi famigliari sono stati uccisi.
Ong Usa Anera interrompe attività a Gaza
L'Ong americana Anera ha annunciato la sospensione delle operazioni a Gaza alla luce dell'uccisione di sette operatori umanitari di World Central Kitchen. "L'uccisione degli operatori umanitari della Wck, avvenuta meno di un mese dopo l'uccisione, ancora inspiegabile, del membro dello staff di Anera Mousa Shawwa, insieme alla perdita di numerosi altri operatori umanitari e delle loro famiglie, ha portato il nostro
team a concludere che fornire aiuti in modo sicuro non e' piu'
fattibile. Per la sicurezza del nostro personale e delle loro
famiglie, stiamo sospendendo il lavoro di Anera a Gaza", ha ha
fatto sapere l'organizzazione. L'Ong ha fornito una media di 150.000 pasti al giorno in collaborazione con Wck, milioni di cure mediche e migliaia di altri beni di prima necessità.
Unicef: sconvolti da uccisione team di World Central Kitchen
"Tutti noi dell'Unicef siamo sconvolti dall'uccisione di un team di World Central Kitchen che lavorava per portare cibo a bambini e famiglie affamate a Gaza. I nostri pensieri sono rivolti alle loro famiglie e ai loro colleghi. Le vite degli operatori umanitari e delle persone che assistono devono essere sempre protette!". Lo afferma la direttrice generale dell'Unicef Catherine Russell su X.
Berlino: 'Israele indaghi a fondo sull'attacco contro Wck'
La Germania ha esortato Israele a condurre un'indagine approfondita sull'attacco che ha ucciso sette operatori dell'organizzazione benefica americana World Central Kitchen a Gaza. "Il governo israeliano deve indagare su questo terribile incidente in modo rapido e approfondito", ha scritto la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock su X. "Gli operatori umanitari devono essere in grado di svolgere il loro importante lavoro in sicurezza, in tutto il mondo così come a Gaza. Chiediamo nuovamente al governo israeliano di garantire misure per ridurre il conflitto. Non si può permettere che accadano incidenti come questo".
Volontari uccisi a Gaza, Gb convoca ambasciatore d'Israele
Il governo britannico ha convocato l'ambasciatore israeliano a Londra dopo l'uccisione di 7 volontari, fra cui tre cittadini britannici, colpiti a morte da un raid contro un convoglio dell'ong americana Wck che portava aiuti alimentari nella Striscia di Gaza ormai alla fame. Lo riferisce il Foreign Office. Il gesto di protesta viene presentato come una sollecitazione allo Stato ebraico a dare risposte sull'accaduto e a consentire un'indagine indipendente.
Parigi: 'Ferma condanna del raid israeliano contro Wck'
Il capo della diplomazia francese Stéphane Séjourné ha espresso la "ferma condanna" della Francia dopo "l'attacco israeliano che ha provocato la morte di sette operatori umanitari" della ong americana World Central Kitchen a Gaza. "Proteggere gli operatori umanitari è un imperativo morale e legale a cui tutti devono attenersi", ha affermato Séjourné durante una conferenza stampa con il segretario di Stato americano Antony Blinken, prima di aggiungere: "Niente giustifica una tale tragedia".
La Turchia condanna l'attacco di Israele a Damasco
"Condanniamo l'attacco israeliano contro l'ambasciata iraniana a Damasco". Lo dichiara il ministero degli Esteri di Ankara in un comunicato che accusa Tel Aviv di violare il diritto internazionale. "Siamo preoccupati che questa azione possa degenerare in un conflitto nell'intera regione", si legge nel comunicato, in cui si invitano "tutte le parti interessate ad agire con buon senso e moderazione e a rispettare il diritto internazionale".
Litvak: 'Tra Israele e Iran crisi rischia di finire fuori controllo'
Ne Israele, né l'Iran vogliono un conflitto diretto. Ma ''potrebbe esserci una escalation'', un momento ''in cui una parte colpisce più duramente dell'altra'' con il risultato che venga ''perso il controllo della situazione''. Lo ha spiegato ad Adnkronos Meir Litvak, docente di Storia del Medio Oriente ed esperto di Iran all'università di Tel Aviv. Ma se questo scenario rientra in quello della possibilità, ciò che ''è quasi certo'' è che ''l'Iran tenterà di reagire'' agli attacchi israeliani. ''C'è una grande probabilità di ritorsioni iraniane'', ritiene Litvak, mentre dalla parte di Israele quello che si aspetta è che ''è possibile che ci sia il desiderio di intensificare la battaglia contro Hezbollah''. E questo ''perché l’attuale guerra di logoramento che si svolge al confine settentrionale avvantaggia Hezbollah e il costo per Israele è alto''.
Ma ci sono delle linee rosse che non verranno superate, ovvero ''Israele non attaccherà il territorio iraniano a meno che l'Iran non sferri un attacco importante contro Israele dal suo territorio'', precisa l'analista. ''Israele non attaccherà gli impianti nucleari iraniani senza il via libera degli Stati Uniti'', aggiunge. E ancora: ''Israele non attaccherà obiettivi civili in Iran a caso, a differenza di Hezbollah che mira a obiettivi civili israeliani''. In ogni caso ''sia Israele sia l’Iran negli ultimi mesi sono stati impegnati in un conflitto controllato. L’Iran ha utilizzato Hezbollah per sferrare attacchi contro Israele e Israele ha cercato per sette anni di bloccare le spedizioni di armi dall’Iran a Hezbollah attraverso la Siria. Le due parti sono state attente a non trasformare il conflitto in una guerra su vasta scala'', ha sottolineato.
Ex ostaggi: 'Tutte le donne molestate sessualmente, abusi anche sugli uomini'
"Non importa come cerchi di addolcirli, tutte hanno subito abusi sessuali". Lo ha dichiarato con le lacrime agli occhi e tremando l'ex ostaggio Maya Regev, durante un dibattito sulla situazione delle donne ancora tenute in ostaggio da Hamas nella Striscia di Gaza, in una riunione alla Knesset. Un'altra ex ostaggio, Sharon Aloni-Cunio, ha esortato il parlamento a non dimenticare anche gli uomini tenuti in prigionia, affermando che subiscono abusi terribili.
Il dibattito, al quale non ha partecipato nessun ministro ma solo tre membri della coalizione, è stato avviato su iniziativa dei parenti degli ostaggi. Madri e sorelle dei prigionieri stavano fuori dalla sala con le foto dei loro parenti, alcune indossavano magliette macchiate di sangue. La madre di Liri Albag, una soldatessa di 19 anni tenuta prigioniera da Hamas, ha detto all'inizio della discussione: "Le nostre figlie soffrono quotidianamente tormenti lì. Sono danneggiate fisicamente ed emotivamente. Tutti coloro che prendono decisioni devono capire che ogni giorno assistiamo allo stupro che avviene a Gaza. Queste ragazze subiscono uno stupro quotidiano e tutti lo ignorano. Sento Liri chiedere aiuto ogni giorno: 'Mamma, salvami'. L'anima di Liri è ferita, non parlo più del corpo. E voi tacete e andate in vacanza?", ha aggiunto la donna riferendosi alla pausa primaverile della Knesset che inizierà il 7 aprile.
Tre britannici e un americano tra volontari uccisi a Gaza
Sono tre i cittadini britannici uccisi con altri 4 operatori umanitari nel raid israeliano che ha colpito un convoglio dell'ong americana Wck mentre portava aiuti nella Striscia di Gaza. Lo riferiscono i media del Regno Unito citando fonti della stessa ong, dopo che inizialmente si era parlato di un cittadino britannico tra le vittime. Gli altri volontari colpiti a morte risultano essere un cittadino con doppia cittadinanza di Usa e Canada, un palestinese, un polacco e un'australiana.
Haaretz: 'A colpire i veicoli Wck un drone con 3 razzi'
Un drone dell'esercito israeliano ha sparato ripetutamente al convoglio di aiuti del Wck dopo che "i soldati hanno pensato che terroristi armati fossero nel gruppo". Lo ricostruisce un rapporto di Haaretz che cita fonti anonime della sicurezza a conoscenza dell'accaduto. Secondo lo stesso giornale, "un drone Hermes 450 ha tirato tre missili in rapida successione" nonostante sul tetto dei veicoli fosse chiaramente indicato che appartenevano al Wck. La decisione - ha proseguito il rapporto - è stata presa da un'unità a guardia del percorso di trasporto degli aiuti.
Guterres condanna il raid a Damasco: 'Evitare escalation'
Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, "condanna" l'attacco contro l'Iran a Damasco e riafferma che "il principio dell'inviolabilità delle sedi e del personale diplomatico e consolare deve essere rispettato in ogni caso in conformità con il diritto internazionale". In una nota del portavoce, Stephane Dujarric "invita tutti gli interessati a esercitare la massima moderazione ed evitare un'ulteriore escalation. Qualsiasi errore di calcolo potrebbe portare a un conflitto più ampio in una regione già instabile, con conseguenze devastanti per i civili".
Medici al Guardian: 'Cecchini israeliani prendono di mira bimbi'
Medici impegnati a Gaza hanno detto al quotidiano britannico Guardian che sempre più bambini - ma anche anziani e civili non combattenti in generale - arrivano in ospedale con ferite provocate da un singolo colpo alla testa o all'addome. L'esame delle ferite, e le testimonianze raccolte da chi li ha portati in ospedale, li hanno portati a concludere che sono stati "deliberatamente presi di mira da cecchini israeliani". Tra le testimonianze, il giornale cita la dottoressa Fozia Alvi, che ora si trova in Canada, e racconta di come, durante un turno all'European hospital a Gaza sud, si trovò sulle barelle due bambini con ferite al volto e a cui era stata praticata una tracheotomia. "Chiesi all'infermiera, che cosa gli è successo? Lei rispose che erano stati portati due ore prima. Avevano ferite provocate da proiettili sparati alla testa. Dovevano avere sette o otto anni". "Non potevano parlare. Erano paraplegici. E non erano gli unici. Ho visto bambini con ferite provocate da cecchini alla testa e al petto. Non erano combattenti. Erano bambini", dice. I minori sono un terzo dei 32mila e più uccisi a Gaza dagli israeliani, secondo il ministero della Sanità di Gaza retto da Hamas. Nove medici sentiti dal Guardian hanno detto che la maggior parte dei bambini morti e feriti sono stati colpiti da schegge o ustionati nei bombardamenti. Altri erano finiti sotto alle macerie. Ma i dottori hanno anche parlato del numero crescente di bambini giunti con una sola ferita provocata da un proiettile di grosso calibro. Esperti Onu e anche il quotidiano israeliano Haaretz, scrive ancora il Guardian, hanno riferito che i militari aprono il fuoco contro civili in cerca di riparo; il giornale ha scritto che ciò avviene regolarmente in zone designate come "di combattimento". L'esercito israeliano ha "seccamente respinto" queste accuse. Il Guardian riferisce poi altre testimonianze che proverebbero l'azione dei tiratori scelti contro i bambini, e ha visionato le tac che mostrano le ferite dei singoli proiettili. La dottoressa Alvi afferma: "Questa non è una guerra normale. La guerra in Ucraina ha ucciso 500 bambini in due anni, quella a Gaza oltre 10.000 in meno di cinque mesi. Abbiamo già visto altre guerre, ma questo lascia una macchia scura sulla nostra umanità".
Blinken: 'Israele faccia di più per proteggere innocenti'
Israele dovrebbe "fare di più per proteggere le vite dei civili innocenti". Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken a Parigi.
Blinken chiede indagine imparziale sul raid su Wck a Gaza
Gli Stati Uniti chiedono "un'indagine rapida e imparziale" sull'attacco aereo israeliano che ha ucciso sette operatori umanitari dell'ong World Central Kitchen a Gaza. Lo ha affermato il segretario di Stato Usa Antony Blinken a Parigi.
World Central Kitchen, cos’è e dove opera la Ong di aiuti alimentari colpita a Gaza
Sette operatori dell'organizzazione non governativa statunitense sono stati uccisi in un raid dell'Idf nella Striscia. Fondata nel 2010 dallo chef José Andrés e dalla moglie dopo il terremoto ad Haiti, l'Ong si occupa di fornire pasti e aiuti in seguito a disastri naturali, oppure in zone di conflitto. Ha operato in scenari post sisma, uragani, incendi. Negli ultimi mesi ha fornito milioni di pasti a Gaza anche con consegne marittime grazie a un corridoio da Cipro. L'APPROFONDIMENTO
Le condoglianze di Israele ai membri del World Central Kitchen uccisi a Gaza
Iran: "Usa responsabili dell'attacco di Israele a Damasco"
Ali Shamkhani, consigliere militare della Guida suprema dell'Iran Ali Khamenei, ha affermato che la "responsabilità diretta" del raid attribuito a Israele contro l'edificio consolare dell'ambasciata iraniana a Damasco è degli Stati Uniti. "Il regime sionista, agendo come un esercito per conto degli Usa nella regione, ha commesso un atto sciocco attaccando il consolato dell'Iran a Damasco. Se Washington fosse stata a conoscenza delle intenzioni di Israele non ha alcuna incidenza sulla responsabilità diretta degli Stati Uniti per questo crimine e le sue conseguenze", ha scritto Shamkhani sul suo account X.
Medio Oriente, Lapid in Usa prossima settimana: focus su ostaggi e rapporti strategici
Il leader dell'opposizione israeliana Yair Lapid si recherà la prossima settimana a Washington per discutere di come ''rafforzare la relazione strategica Israele-Usa, riportare gli ostaggi in patria e del ruolo di Israele nella regione''. Lo ha reso noto l'ufficio di Lapid senza indicare chi l'ex premier incontrerà negli Stati Uniti.
Onu: "Quasi 200 operatori umanitari uccisi a Gaza da ottobre"
Sono circa duecento, secondo le Nazioni Unite, gli operatori umanitari uccisi nella Striscia di Gaza da quando, lo scorso 7 ottobre, è iniziata la rappresaglia di Israele per l'attacco subito da Hamas. Lo ha dichiarato in una nota Jamie McGoldrick, coordinatore delle Nazioni Unite per gli aiuti umanitari a Gaza. ''Non è un incidente isolato'' l'uccisione di sette operatori umanitari in un raid aereo israeliano, ha aggiunto, spiegando che ''almeno 196 umanitari sono stati uccisi'' nell'enclave palestinese da ottobre al 20 marzo. ''Si tratta di quasi del triplo delle vittime registrato in un singolo conflitto in un anno'', ha aggiunto.
Per McGoldrick l'enclave palestinese ''è diventata uno dei luoghi più pericolosi e difficili al mondo in cui lavorare. Non è rimasto alcun posto sicuro a Gaza''.

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Save the Children: "A Gaza deperito 1 bimbo su 3 sotto i due anni"
Nel Nord della Striscia di Gaza 1 bambino su 3 sotto i due anni soffre di deperimento, la forma più grave di malnutrizione: stime che sono raddoppiate rispetto a gennaio. Lo denuncia Save the Children che comunica come più di 400 attacchi da ottobre, hanno messo fuori uso 26 dei 36 ospedali di Gaza, limitato l'accesso di medicinali e forniture, con ricadute letali sull'assistenza sanitaria. L'Organizzazione in una nota chiede l'attuazione immediata del cessate il fuoco e l'ingresso nella Striscia di attrezzature mediche, forniture, operatori e medicinali salvavita per evitare che altri bambini vengano uccisi dalla malnutrizione e dalle malattie. I bambini malnutriti a Gaza - prosegue il comunicato - non ricevono il cibo e le cure mediche di cui hanno bisogno per sopravvivere, perché il cibo è bloccato a ogni passo, il sistema sanitario distrutto e le famiglie riferiscono che i loro figli soffrono di gravi perdite di peso, debolezza e desquamazione cutanea. I 346.000 bambini sotto i cinque anni presenti nella Striscia sono quelli a più alto rischio di malnutrizione, mentre la situazione già catastrofica si deteriora rapidamente. Nel Nord si stima che 1 bambino su 3 sotto i due anni soffra di deperimento, la forma più grave di malnutrizione, rispetto a 1 bambino su 6 a gennaio, secondo il Global Nutrition Cluster, un gruppo di organizzazioni umanitarie focalizzate sulla nutrizione.
Gaza, 7 operatori di ong Usa uccisi in raid israeliano. VIDEO
Sunak: "Stabilire la piena responsabilità dell'attacco agli operatori umanitari"
"È necessario stabilire la piena responsabilità" dell'attacco mortale a Gaza degli operatori umanitari della World central kitchen. Lo ha affermato il primo ministro britannico Rishi Sunak durante una visita a un asilo nido, dicendosi "scioccato e rattristato" dall'uccisione di almeno un operatore britannico. "Chiaramente ci sono domande a cui è necessario rispondere", ha aggiunto il premier.
Oms: "L'ospedale di al-Shifa totalmente distrutto"
"L'ospedale di al-Shifa è totalmente distrutto. L'assedio di 2 settimane da parte di Israele del più grande complesso medico di Gaza lo ha reso totalmente non operativo". Lo afferma l'Organizzazione mondiale della sanità, aggiungendo che "distruggere al-Shifa significa strappare il cuore al sistema sanitario".
"Era il luogo a cui le persone si rivolgono per il tipo di assistenza fornita da un sistema sanitario davvero buono e che noi in tutte le nostre società ci aspettiamo di ricevere in caso di necessità", ha detto la portavoce dell'Oms Margaret Harris.

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Della Longa (Ficr): "A Gaza non c'è posto sicuro né per civili né per operatori umanitari"
"La situazione è più che disperata e nella Striscia di Gaza non c'è un posto sicuro né per gli operatori umanitari né per i civili". Lo afferma all'Adnkronos Tommaso Della Longa, portavoce della Federazione Internazionale di Croce Rossa e di Mezzaluna Rossa (Ficr), dopo la notizia della morte dei sette operatori umanitari della ong World central kitchen, uccisi in un raid israeliano. "Non conosco la dinamica del caso specifico, non ho informazioni al riguardo e non lavoriamo con questa organizzazione. Ovviamente la linea di base - sottolinea Della Longa - è che gli operatori umanitari sono protetti: è un obbligo non solo morale ma anche legale secondo il diritto internazionale umanitario. Nessun operatore umanitario dovrebbe mai rischiare la vita o essere ferito mentre sta facendo il suo lavoro".
"Nella Striscia di Gaza, proprio pochi giorni fa, abbiamo dovuto aggiornare di nuovo il conto dei colleghi uccisi: dall'inizio del conflitto abbiamo perso 18 colleghi, di cui 15 della Mezzaluna Rossa Palestinese e 3 della Stella Rossa di David in Israele", osserva Della Longa.
"E' l'icona di dove questo conflitto è arrivato - continua - Fin dal principio gli operatori umanitari, gli ospedali, le ambulanze non sono protetti né rispettati. Ciò è assolutamente inaccettabile". Il portavoce dalla Ficr ricorda il collega "ucciso giorni fa mentre stava nel nostro ospedale. Un luogo che dovrebbe essere considerato un santuario da tutte le parti in conflitto e invece, dopo l'ospedale di Gaza City, abbiamo dovuto chiudere anche quel secondo ospedale". I due nosocomi, conclude Della Longa, "erano sostanzialmente sotto assedio, nessuno poteva entrare o uscire, non c'erano né acqua né cibo. Questo significa per migliaia di persone non avere accessibilità a qualsiasi tipo di cura, la mancanza di antibiotici e di farmaci".
Vaez (Crisis Group): "Raid a Damasco? Per Israele situazione win-win"
L'Iran non vuole uno scontro diretto "con il suo nemico regionale molto più forte", ma stavolta non può astenersi dal rispondere all'uccisione a Damasco del generale dei Guardiani della Rivoluzione, Mohammad Reza Zahedi, se non vuole perdere la sua 'presa' su Iraq, Siria e Libano. Lo afferma Ali Vaez, direttore dell' 'Iran Project' presso International Crisis Group (Icg), secondo cui Israele vede l'attacco al compound diplomatico dell'Iran a Damasco come una situazione "win-win".
L'analista ritiene che la Repubblica islamica non abbia "né la capacità né la volontà di uccidere alti ufficiali militari israeliani" data anche la sua "riluttanza ad entrare in uno scontro militare diretto" con lo Stato ebraico. Ma, prosegue, "non può permettersi di non rispondere a questo attacco, che ha oltrepassato il limite prendendo di mira una struttura diplomatica iraniana". Secondo l'esperto dell'Icg, se Teheran non reagirà allora "non sarà più in grado di sostenere la sua presenza militare in Siria, Libano e Iraq. Non avrà un rifugio sicuro da nessuna parte".
Israele: "Drone si schianta in Giordania a 200 metri dal confine"
Le autorità israeliane hanno confermato che un drone si è schiantato in una zona della Giordania a 200 metri dal confine israeliano di Eilat. Non è ancora chiaro da dove il velivolo provenisse. Gli Houthi hanno lanciato missili e droni nel sud di Israele e ieri un drone decollato probabilmente dall’Iraq ha colpito una base navale israeliana a Eilat.
L'Autorità aeroportuale israeliana ha smentito le prime notizie secondo cui sarebbe stato colpito l'aeroporto di Eilat-Ramon.
Attacco a consolato Iran a Damasco, Khamenei: "Puniremo Israele"
Mentre dal ministro della Difesa israeliano Gallant arriva quello che per molti è un riferimento a quanto successo - "stiamo lavorando ovunque per impedire il rafforzamento dei nostri nemici" - la Guida Suprema iraniana assicura che “il malevolo regime di Israele sarà punito per mano dei nostri coraggiosi uomini”. L'Ue invita a “mostrare moderazione” per non portare a “un’ulteriore escalation” in Medioriente. LEGGI L'ARTICOLO
Netanyahu ammette: "Cooperanti colpiti involontariamente"
Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha ammesso che l'esercito israeliano ha ucciso "involontariamente" i sette operatori umanitari della World Central Kitchen (Wck) morti in un raid nella Striscia di Gaza. "Purtroppo, negli ultimi giorni si e' verificato un tragico caso in cui le nostre forze hanno colpito involontariamente persone innocenti nella Striscia di Gaza", ha detto Netanyahu in un messaggio di gratitudine all'equipe medica che lo ha operato per un'ernia. Il primo ministro, già dimesso, ha ribadito che l'incidente verrà indagato in modo approfondito e si è giustificato dicendo che cose del genere "succedono in guerra". "Faremo tutto il possibile affinchè ciò non accada di nuovo", ha poi assicurato. Poco prima, l'esercito israeliano aveva annunciato che un'entità militare indipendente, il Fact-Finding and Assessment Mechanism, indagherà sull'attacco, che da oggi ha portato la Ong Wck a sospendere le sue operazioni nella regione.

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Netanyahu dimesso dall'ospedale: "Purtroppo abbiamo colpito degli innocenti"
E' stato "un tragico caso in cui le nostre forze involontariamente hanno colpito innocenti nella Striscia di Gaza" il raid israeliano in cui sono rimasti uccisi sette operatori internazionali dell'ong World Central Kitchen. Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, che è stato dimesso dall'ospedale Hadassah dopo l'intervento di ernia. "Questo accade in guerra ed indagheremo fino in fondo. Siamo in contatto con i governi coinvolti e faremo di tutto affinché ciò non accada di nuovo", ha aggiunto.
Michel: "Fermare il massacro dei civili e indagare sull'attacco a Wck"
"È necessario già da molto tempo fermare il massacro di civili innocenti e di operatori umanitari. Dovrebbe esserci un'indagine e i responsabili dovrebbero essere chiamati a rispondere delle loro azioni". Lo scrive su X il presidente del Consiglio europeo Charles Michel in merito alla morte degli operatori della ong statunitense World Central Kitchen.
Sale a 13 morti il bilancio dell'attacco al consolato dell'Iran a Damasco
Il bilancio degli attentati attribuiti a Israele, che ieri hanno distrutto il consolato iraniano a Damasco, è salito a 13 morti, tra cui sette membri delle Guardie rivoluzionarie iraniane, ha riferito la televisione iraniana. "Nell'attacco effettuato dal regime sionista contro il consolato dell'ambasciata iraniana nella capitale siriana, sono stati uccisi sette iraniani e sei siriani", ha affermato la tv della Repubblica islamica. Un bilancio precedente parlava di 11 vittime.
Hamas: "A Gaza quasi 33 mila morti e oltre 75 mila feriti"
Il ministero della Salute di Gaza, gestito da Hamas, ha riferito che dall'inizio della guerra ci sono stati nella Striscia almeno 32.916 morti e 75.494 feriti. Nelle ultime 24 ore almeno 71 persone hanno perso la vita.
Cameron: "Israele dia spiegazione trasparente e completa"
Boldrini: "Netanyahu punta a una guerra su vasta scala"
"Dopo aver ucciso 171 operatori dell'Unrwa, l'agenzia dell'Onu che si occupa dei profughi palestinesi dal 1949, ieri sera l'esercito israeliano ha freddato 7 operatori umanitari di diverse nazionalità in forze alla ong World Center Kitchen che distribuisce pasti e generi alimentati. Il convoglio, i cui spostamenti erano concordati con l'Idf, è stato colpito mentre lasciava il magazzino di Deir al-Balah. E il parlamento israeliano ha votato una legge per oscurare Al Jazeera, l'unica emittente internazionale che trasmette da Gaza e mostra al mondo il livello di morte e distruzione nella Striscia. Una censura gravissima che si aggiunge al divieto di ingresso nella Striscia che il governo di Tel Aviv impone agli altri media, in violazione del diritto di informare e di essere informati che è alla base di qualsiasi democrazia". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo. "Nelle stesse ore - aggiunge - l'aviazione israeliana colpiva in Siria il consolato iraniano e poco prima bombardava in Libano, colpendo osservatori dell'Onu che collaborano con Unifil, fino alla valle della Bekaa. Netanyahu sta destabilizzando l'intera regione portando l'area verso un'escalation che rischia di trasformarsi in una guerra su vasta scala. La stessa società civile è tornata a riempire le piazze per chiedere le dimissioni del governo israeliano. Chi può, in buona fede, sostenere che l'obiettivo di Natanyahu sia liberare gli ostaggi o combattere il terrorismo?".
Israele: "Al Cairo formulata proposta aggiornata ad Hamas"
I mediatori nei negoziati al Cairo hanno "formulato, con l'aiuto dell'Egitto, una proposta aggiornata" per Hamas. Lo ha fatto sapere l'ufficio del premer israeliano Benyamin Netanyahu aggiungendo che la delegazione israeliana guidata dallo Shin Bet e dall'Idf tornerà nel pomeriggio in patria alla fine dei colloqui. "Israele - ha continuato - si aspetta che i mediatori lavorino di più con Hamas per promuovere negoziati a favore di un'intesa".
Ministro degli Esteri di Israele: "Indagine sull'incidente al team Wck"
Autorità israeliane "qualificate" indagheranno sull' "incidente" a Gaza che ha visto protagonisti gli operatori dell'ong World Central Kitchen, sette dei quali hanno perso la vita in un raid israeliano. Lo ha indicato sul social X il ministro degli Esteri dello Stato ebraico, Israel Katz, che ha espresso le sue condoglianze alle famiglie degli operatori uccisi a Gaza. "Le Idf e i decisori stanno facendo e faranno di tutto per prevenire danni ai civili", ha assicurato il ministro, secondo cui dai risultati dell'indagine saranno tratte le "conclusioni necessarie per garantire la sicurezza e l'incolumità degli operatori umanitari in futuro".
Idf: "Il portavoce Daniel Hagari, ha espresso le più sentite condoglianze all'intero gruppo del World Central Kitchen"
Parolin: "In Israele e Palestina le speranze ci sono"
"In Israele e Palestina le speranze ci sono. Ci sono delle trattative, non si è interrotto ogni dialogo anche se è un dialogo e sono delle trattative che avanzano con grande difficoltà e resistenze. Davvero speriamo, ed è l'auspicio, che le posizioni radicali non prevalgano sulla moderazione che caratterizza esponenti dell'una e dell'altra parte". Lo afferma il segretario di Stato Vaticano, cardinale Pietro Parolin, in un'intervista pubblicata oggi su Il Piccolo e Messaggero Veneto.
La speranza, osserva Parolin, è che nel caso di Israele e Palestina "si possa arrivare a stabilire questo sistema dei due Stati che secondo noi è l'unica maniera per poter vivere in pace, sicuri nei propri confini, e in collaborazione reciproca.
Poi c'è tutto il discorso dello status di Gerusalemme che è un altro punto delicato".
Parolin sottolinea come "stiamo vivendo una Pasqua di guerra" e auspica la liberazione dei prigionieri, in Ucraina come in Palestina e in Israele: "Il Santo Padre l'ha ricordato più volte in maniera esplicita - dice - che ci sono degli scambi di liste; che la Santa Sede si fa tramite, mediatore di liste di prigionieri da una parte e dall'altra affinché venga presa in considerazione la loro situazione e possano essere liberati. È un lavoro avviato da tempo e che speriamo possa produrre sempre più frutti".
Rispetto all'annuncio di Putin per la mobilitazione di altri 140mila soldati, aggiunge, "mi ha profondamente addolorato perché evidentemente sono segni che vanno in senso contrario a quella che dovrebbe essere la ricerca della pace". "È un momento difficile questo - conclude - perché la guerra va avanti da due anni con vittime, distruzioni, lutti e lacrime. Speravamo che si potesse intravedere un cammino ma non perdiamo la speranza e cerchiamo di lavorare in maniera discreta, fuori dai riflettori, perché si possa arrivare a qualche passo in avanti".
Gallant: "Lavoriamo ovunque contro i nemici di Israele"
"Stiamo lavorando ovunque per impedire il rafforzamento dei nostri nemici". Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant in un intervento in Commissione alla Knesset in un primo indiretto riferimento all'attacco a Damasco contro un comandante dei pasdaran iraniani. "Il nostro obiettivo - ha aggiunto - è esigere un prezzo molto alto per qualsiasi azione contro Israele".
Presidenza Ue: "Inaccettabili attacchi agli operatori a Gaza"
"Gli operatori umanitari svolgono un lavoro essenziale e devono essere protetti, proprio come i civili. Troppi di loro sono vittime del conflitto a Gaza.
Anche in guerra ci sono delle regole. Tutte le parti devono rispettarle. Atti di questo genere sono inaccettabili". Lo scrive su X la ministra degli Esteri del Belgio - alla guida della presidenza di turno dell'Ue -, Hadja Lahbib, commentando la morte degli operatori della ong statunitense World Central Kitchen uccisi in un raid aereo israeliano a Gaza.
WCKitchen, Feijoo esprime appoggio per "irreparabile perdita"
Il leader del Partito Popolare spagnolo, Alberto Nunez Feijoo, ha espresso oggi il suo appoggio allo chef spagnolo-americano José Andres per "l'irreparabile perdita sofferta nel suo accampamento a Gaza" dopo l'attacco subito dalla Ong World Central Kitchen sulla Striscia, in cui sono morti almeno 7 lavoratori umanitari.
"World Central Kitchen, come dice José, è una fratellanza preparata per portare alimenti dove più c'è bisogno, dimostrando coraggio e generosità", ha scritto Feijoo in un messaggio sul social X. WCKitchen ha annunciato la sospensione delle operazioni a Gaza, dopo la conferma che almeno 7 lavoratori sono rimasti uccisi "in un attacco delle Forze di Difesa di Israele".
Von der Leyen omaggia operatori WCKitchen: "Fondamentali a Gaza"
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha reso omaggio in un post su X agli "operatori umanitari della ong statunitense World Central Kitchen che hanno perso la vita a Gaza".
"WCK è un partner fondamentale per alleviare le sofferenze della popolazione di Gaza, anche convogliando il cibo attraverso il corridoio marittimo", ha evidenziato von der Leyen, porgendo le sue "più sentite condoglianze alle loro famiglie e ai loro amici".
Cameron, "profondo sgomento" per morte operatori Wck a Gaza
Intervenendo su X (ex Twitter) il ministro degli Esteri britannico David Cameron ha sottolineato il "profondo sgomento" rispetto a quanto successo e affermato che Londra ha esortato Israele a "fornire una spiegazione completa e trasparente" sull'attacco aereo con la richiesta di "indagare immediatamente". Nonostante la ong Usa abbia parlato di un britannico fra le vittime, Cameron nelle sue dichiarazioni usa il plurale: "Si dice che cittadini britannici siano stati uccisi, stiamo lavorando urgentemente per verificare queste informazioni e forniremo pieno sostegno alle loro famiglie". E ancora: "Si tratta di persone che lavorano per fornire aiuti fondamentali a coloro che ne hanno un disperato bisogno. È essenziale che gli operatori umanitari siano protetti e possano svolgere il loro lavoro".
Ministero Sanità Hamas: "Bilancio dei morti sale a 32.916"
Il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha dichiarato martedì che almeno 32.916 persone sono state uccise nel territorio durante gli oltre cinque mesi di guerra tra Israele e i militanti palestinesi. Il bilancio comprende almeno 71 morti nelle ultime 24 ore, ha dichiarato il ministero, aggiungendo che 75.494 persone sono state ferite nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra, quando i militanti di Hamas hanno attaccato Israele il 7 ottobre.
Cremlino: "A Damasco atto di aggressione di Israele"
Un atto di aggressione" e una "violazione della legge internazionale": così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dalla Tass, ha definito il bombardamento israeliano di ieri sul consolati iraniano a Damasco.
Khamenei: "Puniremo Israele per l'attacco a Damasco"
Il malevolo regime di Israele sarà punito per mano dei nostri coraggiosi uomini. Lo ha affermato la Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, promettendo una reazione di Teheran per il raid contro l'edificio consolare dell'ambasciata iraniana a Damasco, attribuito a Israele. Li faremo pentire per questo crimine, ha aggiunto Khamenei, come riporta la tv di Stato iraniana.
Idf: "Drone ha colpito a nord di Eilat, fuori da Israele"
Un drone, di origine sconosciuta, ha colpito un'area aperta - probabilmente in Giordania - al di fuori del territorio israeliano a nord di Eilat. Lo ha fatto sapere il portavoce militare. Una fonte ufficiale del comune di Eilat ha spiegato che il drone ha colpito un'area a circa 200 metri dal confine. L'Autorità israeliana aeroportuale ha precisato che l'aeroporto di Ramon non è stato colpito.
Gb chiede con urgenza spiegazioni su morte operatori Wck a Gaza
Il Regno Unito tramite il Foreign Office ha chiesto "con urgenza" alle autorità israeliane di fornire dettagli sulla morte dei sette operatori, incluso un cittadino britannico, della ong statunitense World Central Kitchen (Wck) uccisi in un raid aereo dello Stato ebraico a Gaza. E' quanto si legge in una nota diffusa dal ministero britannico degli Esteri. Mentre in un'intervista alla Bbc la ministra Gillian Keegan, titolare dell'Istruzione, ha ricordato come più volte Londra "aveva esortato Israele a fare di più per proteggere i civili, ma anche per consentire l'arrivo degli aiuti a Gaza".
Sarà autorità indipendente a indagare su attacco ong
Sarà un organismo di esperti indipendenti, il Meccanismo di inchiesta e valutazione dei Fatti, a indagare sull'attacco in cui sono morti sette operatori umanitari della ong World Central Kitchen a Gaza. Lo ha detto l'esercito israeliano. Il portavoce delle Forze di difesa israeliane, Daniel Hagari, ha aggiunto in un messaggio di aver parlato personalmente con lo chef Josè Andres, fondatore del gruppo umanitario, per esprimergli le sue condoglianze per la morte dei lavoratori. "Apriremo un'indagine per esaminare questo grave incidente. Questo ci aiuterà a ridurre il rischio che un evento simile si ripeta".
Wck, movimenti del convoglio erano coordinati con l'Idf
La squadra World Central Kitchen stava viaggiando in "una zona senza scontri a bordo di due auto blindate marchiate con il logo WCK". Lo scrive sul suo sito la stessa Ong sottolineando che "nonostante il coordinamento dei movimenti con l'Idf, il convoglio è stato colpito mentre lasciava il magazzino di Deir al-Balah, dove la squadra aveva scaricato più di 100 tonnellate di aiuti alimentari umanitari portati a Gaza lungo la rotta marittima".
Le Chiese di Gerusalemme chiedono tregua immediata
Tregua immediata nella striscia di Gaza. La chiedono all'unisono le Chiese d'Oriente e Occidente in un messaggio diffuso da Gerusalemme in occasione della Pasqua, che viene celebrata in queste settimane a seconda del calendario liturgico di ciascuna. I responsabili delle Chiese riconoscono pienamente "l'intensa sofferenza che ci circonda qui in Terra Santa, così come in tante altre parti del mondo" e denunciano nuovamente "tutte le azioni violente nell'attuale guerra devastante, in particolare quelle dirette contro civili innocenti". Ugualmente i leader religiosi ribadiscono il loro appello "per un cessate il fuoco immediato e prolungato". Guardando soprattutto alla Striscia di Gaza, pur senza nominarla espressamente, si chiede "la rapida distribuzione degli aiuti umanitari; il rilascio di tutti i prigionieri; il libero accesso di medici e personale medico completamente attrezzati per curare i malati e i feriti; e l'apertura di negoziati facilitati a livello internazionale volti a porre fine e superare l'attuale ciclo di violenza".
Media, un drone degli Huthi ha colpito la zona di Eilat
Un drone armato proveniente dallo Yemen ha colpito una zona meridionale di Israele tra l'aeroporto Ramon e il porto di Eilat sul Mar Rosso. Non si registrano vittime. Lo riferiscono media panarabi, secondo cui il drone potrebbe esser stato lanciato dagli Huthi yemeniti filo-iraniani.
Hezbollah promette 'punizione e vendetta' per raid su Damasco
Il 'partito di Dio' libanese Hezbollah ha promesso "punizione e castigo" per il raid israeliano che ha preso di mira il compound diplomatico dell'Iran a Damasco e causato la morte di un importante generale dei Guardiani della Rivoluzione
"Questo crimine dimostra che il nemico israeliano continua ad essere stolto nel credere che, liquidando i dirigenti, possa fermare l'ondata ruggente della resistenza popolare. Certamente, questo crimine non passerà senza che il nemico riceva punizione e vendetta", ha assicurato il gruppo sciita, secondo quanto riporta la rete televisiva libanese Al Manar, vicina a Hezbollah. Secondo il gruppo libanese, questo raid darà "maggiore determinazione a resistere e affrontare" un nemico "arrogante e assetato di sangue".
Media, forze filo-Iran attaccano base Usa in Siria
Un drone militare lanciato da forze irachene filo-iraniane in Siria ha preso di mira la base militare Usa in Siria, a Tanf, al confine con Iraq e Giordania. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria a conferma di quanto affermato da altri media locali. Secondo le fonti, il drone è stato abbattuto in volo dalla contraerea Usa e non ci sono stati né vittime né danni.
Mosca a Israele, "basta azioni militari provocatorie"
Mosca ha condannato l'attacco al consolato iraniano in Siria e ha invitato Israele - ritenuto da più parti responsabile dell'azione - a cessare iniziative "del tutto inaccettabili". "Condanniamo fermamente questo attacco alla missione consolare iraniana in Siria", ha affermato il ministero degli Esteri russo. "Tali azioni aggressive da parte di Israele sono assolutamente inaccettabili e devono essere fermate", si legge in una nota. "Esortiamo la leadership israeliana ad abbandonare la pratica di azioni militari provocatorie sul territorio della Siria e di altri Paesi vicini", si legge. Sul suo canale Telegram, l'ambasciata russa a Teheran ha bollato il raid a Damasco come "violazione dei fondamenti del diritto internazionale, ma può anche provocare un'ulteriore escalation in Medio Oriente, le cui conseguenze sono imprevedibili".
Unicef, video Al Shifa prova l'assenza di luoghi sicuri a Gaza
"Il video di morte e carneficina ad Al Shifa testimonia l'assenza di luoghi sicuri a Gaza. Mentre la carestia sta devastando la Striscia e i bambini hanno bisogno di cure mediche urgenti, gli ospedali vengono distrutti condannando un'intera popolazione a morti lente e strazianti. Questo deve finire immediatamente". Lo scrive sul suo profilo X Adele Khodr, direttrice regionale dell'Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa. L'Unicef continua a chiedere un cessate il fuoco umanitario immediato e un accesso umanitario senza restrizioni per consentire agli aiuti di raggiungere i bambini e le famiglie in difficoltà, salvare vite umane e prevenire ulteriori sofferenze.
Usa, da Israele nessuna risposta su attacco a Rafah
Gli Stati Uniti non hanno ricevuto da Israele "alcuna risposta concreta" rispetto all'operazione militare che le forze dello Stato ebraico hanno annunciato sulla città di Rafah, centro di frontiera tra la Striscia di Gaza e l'Egitto dove sono ammassati più di un milione di civili palestinesi. Lo riporta il Time of Israel, che cita fonti informate rispetto la riunione svoltasi in video alla presenza di rappresentanti israeliani e americani. "Gli Stati Uniti non hanno ricevuto alcuna risposta", ha dichiarato la fonte al quotidiano israeliano. Nel comunicato congiunto emesso dai due Paesi gli Stati Uniti avevano espresso "preoccupazione per le azioni in corso a Rafah", mentre il consigliere per la Sicurezza nazionale di Israele, Tzachi Hanegbi, ha dichiarato che lo Stato ebraico "terra' in considerazione le preoccupazioni espresse dalla Casa Bianca". Le parti dovrebbero tenere un nuovo incontro all'inizio della prossima settimana.
Gaza, chi sono gli operatori umanitari della World Central Kitchen uccisi in un raid
L'organizzazione ha fatto sapere che le vittime "provenivano da Australia, Polonia, Regno Unito” e che tra di loro c’erano “un cittadino con doppia nazionalità americana e canadese e un palestinese" LEGGI
Parolin, speranze ci sono pur fra difficoltà e resistenze
"In Israele e Palestina le speranze ci sono. Ci sono delle trattative, non si è interrotto ogni dialogo anche se è un dialogo e sono delle trattative che avanzano con grande difficoltà e resistenze. Davvero speriamo, ed è l'auspicio, che le posizioni radicali non prevalgano sulla moderazione che caratterizza esponenti dell'una e dell'altra parte". Lo ha detto il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, in una intervista a Il Piccolo di Trieste in edicola oggi. Riferendosi poi a timori di un possibile radicalismo della situazione ha detto: "Io ho paura di queste posizioni quando sembra che qualche cosa si possa ottenere e c'è sempre qualcuno che mette la bomba che fa scoppiare tutto ed impedisce di concludere. Io spero che nel caso di Israele e della Palestina - e questa e' la soluzione che la Santa Sede ha sempre proposto - che si possa arrivare a stabilire questo sistema dei due Stati che secondo noi è l'unica maniera per poter vivere in pace, sicuri nei propri confini, e in collaborazione reciproca. Poi c'è tutto il discorso dello status di Gerusalemme che è un altro punto delicato".
Varsavia chiede spiegazioni a Israele per attacco a ong
Il governo di Varsavia ha chiesto spiegazioni a Israele dopo l'attacco nella Striscia di Gaza alla ong World Central Kitchen, in cui sono morti 7 operatori umanitari, tra i quali anche uno polacco.
Sunar chiede riconoscere Palestina prima riunione CdS Onu
In Spagna, il portavoce di Sumar, Ernest Urtasun, ha chiesto al premier Pedro Sanchez, che l'annunciato riconoscimento dello Stato palestinese da parte del Paese iberico venga approvato dal Consiglio dei ministri prima delle elezioni europee e della prossima riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Urtasun ha sottolineato in un'intervista a Radio Nacional che è importante che il riconoscimento annunciato da Sanchez avvenga prima delle elezioni del 9 giugno e, soprattutto, del dibattito che si svolgerà nelle prossime settimane nel Consiglio di Sicurezza dell'Onu sull'ingresso della Palestina come Stato membro delle Nazioni Unite. "Un riconoscimento da parte della Spagna prima che abbia luogo questo dibattito sarebbe importante perché darebbe un impulso a questa risoluzione", ha sottolineato il ministro della Cultura, che ha anche notato come la Spagna avrebbe dovuto riconoscere lo Stato palestinese già da molto tempo e che potrebbe farlo unilateralmente. Urtasun ha aggiunto che il Consiglio dei ministri potrebbe adottare la decisione "in qualsiasi momento", e che esiste già un ampio accordo parlamentare in questo senso da parte del Congresso dei deputati.
Gaza, 7 operatori di ong Usa uccisi in raid israeliano
Almeno sette persone che lavoravano per la ong statunitense “World Central Kitchen” dello chef José Andres sono state uccise in un raid aereo dell'esercito israeliano. A comunicarlo, lo stesso chef dell’organizzazione IL VIDEO
Sanchez, 'Spagna potrebbe riconoscere lo Stato palestinese entro l'estate'
Il governo spagnolo prevede di riconoscere lo Stato palestinese prima dell'estate. Lo ha confermato il premier Pedro Sánchez in un colloquio informale con i giornalisti che lo hanno accompagnato nel suo viaggio ufficiale in Medio Oriente, aggiungendo che la decisione sarà presa dal Consiglio dei ministri e, successivamente, sarà presentata al Congresso. Sánchez ha sottolineato di ritenere che l'unico modo per garantire la pace e la sicurezza nella regione nella guerra aperta tra Israele e Hamas sia il riconoscimento della Palestina.
Il capo dell’esecutivo spagnolo ha espresso fiducia che, in seguito alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu che sostiene un imminente cessate il fuoco durante la celebrazione del Ramadan, nelle prossime settimane si verificheranno importanti cambiamenti “a livello multilaterale” che potrebbero lasciare il posto ad un nuovo orizzonte. E ha apertamente indicato “questo semestre” come il lasso di tempo in cui si dovrà affrontare il riconoscimento della Palestina.
Sánchez ha ricordato che il suo governo è in grado di fare il passo verso il riconoscimento della Palestina purché siano soddisfatte due "condizioni": che la Spagna non sia lasciata sola su questa strada e che serva alla soluzione definitiva della guerra a Gaza. Con questo primo passo, il primo ministro spagnolo esorta i suoi omologhi, l'irlandese Leo Varadkar, il maltese Robert Abela e lo sloveno Robert Golob, che hanno mostrato la loro disponibilità a seguire le sue orme purché questo "possa dare un contributo positivo e le circostanze sono quelle giuste", per accompagnare l'esecutivo spagnolo in una scommessa che lui stesso ha difeso personalmente davanti al presidente israeliano Benjamin Netanhayu.
Borrell e Lenarcic condannano raid contro operatori Ong
L'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, e il commissario per la Gestione delle crisi, Janez Lenarcic, condannano i raid israeliani in cui sono stati uccisi gli operatori di World Central Kitchen a Gaza. "Condanno l'attacco e sollecito un'indagine. Nonostante tutte le richieste di protezione dei civili e degli operatori umanitari, assistiamo a nuove vittime innocenti. Cio' dimostra che la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu, che chiede un cessate il fuoco immediato, un pieno accesso umanitario e una protezione rafforzata dei civili, deve essere immediatamente attuata", scrive Borrell su X. "Condanno l'ennesimo attacco mortale contro gli operatori umanitari in Gaza. Ciò deve finire. Ora", conferma Lenarcic sempre su X.
Attacco a Damasco: Iran, 'decideremo come punire l'aggressore'
"La Repubblica islamica dell'Iran, riservandosi il diritto di prendere contromisure, decide il tipo di reazione e punizione dell'aggressore". Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, parlando dei raid contro l'edificio consolare dell'ambasciata iraniana a Damasco, attribuito a Israele. "Questa azione dovrebbe essere condannata nel modo più fermo dalla comunità internazionale e le Nazioni Unite e dovrebbero essere intraprese le azioni necessarie contro l'aggressore", ha aggiunto Kanani, come riporta Irna, descrivendo l'attacco come una grave violazione dei regolamenti diplomatici, soprattutto la Convenzione di Vienna sulle Relazioni Diplomatiche del 1961.
Sanchez, 'inorridito morte lavoratori umanitari WCKitchen'
Il premier spagnolo Pedro Sanchez si è detto "inorridito" per la morte di sette lavoratori umanitari del World Central Kitchen in un attacco aereo a Gaza. "Ho appena dato allo chef José Andres le mie più sincere condoglianze e tutto l'affetto e appoggio per la sua squadra", ha scritto Sanchez in un messaggio in X inviato al cuoco spagnolo fondatore della Ong umanitaria. "La vostra solidarietà, altruismo e impegno per chi più ne ha bisogno è motivo di orgoglio" ha aggiunto il leader socialista nell'assicurare alla WCKitchen che "il Governo di Spagna è con voi".
Israele prosegue offensiva nel Sud Gaza, distrutte armi
L'esercito israeliano continua la sua offensiva a Khan Younis, nel Sud della Striscia di Gaza, e nelle ultime 24 ore ha attaccato "25 obiettivi terroristici", tra cui diversi depositi di armi. Nelle ultime 24 ore, "i caccia dell'Air Force hanno colpito 25 obiettivi terroristici, tra cui magazzini e altre infrastrutture", ha fatto sapere un portavoce dell'esercito.
Raid su consolato iraniano a Damasco, saliti a 11 i morti
E' salito a undici il numero delle vittime del raid attribuito a Israele contro il consolato iraniano a Damasco. Lo ha riferito l'Osservatorio siriano pei i diritti umani, mentre la Guardia rivoluzionaria iraniana, citata da Tasnim, ha confermati che tra i morti ci sono sette membri della Forza Quds dei Pasdaran, i generali Muhamad Reza Zahedi e Muhamad Hadi Haj Rahimi, e cinque consiglieri militari.
Cina condanna attacco a consolato iraniano a Damasco
La Cina ha condannato gli attacchi aerei, attribuiti a Israele, che hanno distrutto il consolato iraniano a Damasco, aggiungendo di essere contraria a "qualsiasi azione che porti a un'escalation delle tensioni". "La Cina condanna l'attacco", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, aggiungendo che "la sicurezza delle istituzioni diplomatiche non può essere violata e la sovranità, l'indipendenza e l'integrità territoriale della Siria devono essere rispettate".
Raisi, a Damasco 'crimine codardo, non sarà senza risposta'
Il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha condannato l'attacco israeliano al complesso consolare del suo paese a Damasco, affermando che "il crimine codardo non rimarrà senza risposta". "Dopo ripetute sconfitte e fallimenti davanti alla fede e la volontà dei combattenti del Fronte della Resistenza, il regime sionista ha messi in agenda gli omicidi ciechi", ha detto Raisi sul sito web del suo ufficio.
World Central Kitchen, cos’è e dove opera la Ong di aiuti alimentari colpita a Gaza
Sette operatori dell'organizzazione non governativa statunitense sono stati uccisi in un raid dell'Idf a Gaza. Fondata nel 2010 dallo chef José Andrés e dalla moglie dopo il terremoto ad Haiti, l'organizzazione si occupa di fornire pasti e aiuti in seguito a disastri naturali, oppure in zone di conflitto. Ha operato in scenari post sisma, uragani, incendi. Negli ultimi mesi ha fornito milioni di pasti a Gaza anche con consegne marittime grazie a un corridoio da Cipro LE IMMAGINI
Casa Bianca "turbata", indagine rapida su morte staff ong
Gli Stati Uniti sollecitano un'indagine "rapida" sulla morte degli operatori umanitari della World Central Kitchen a Gaza. Adrienne Watson, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, ha scritto sui social media: "Abbiamo il cuore spezzato e profondamente turbati dall'attacco che ha ucciso gli operatori umanitari di World Central Kitchen a Gaza. Gli operatori umanitari devono essere protetti mentre forniscono aiuti che sono disperatamente necessari, e invitiamo Israele a indagare rapidamente su quanto accaduto".
Raid su Damasco, Usa hanno comunicato a Iran di non essere coinvolti
Gli Stati Uniti hanno informato l'Iran di "non essere coinvolti" e di non essere stati messi al corrente da Israele del raid su un compound diplomatico a Damasco in cui è rimasto ucciso un importante generale dei Guardiani della Rivoluzione, Mohammad Reza Zahedi. Lo riporta Axios, citando un funzionario statunitense.
Secondo il portale di notizie, un portavoce del consiglio di Sicurezza nazionale ha assicurato che gli Stati Uniti "non sono stati coinvolti nell'attacco e non ne erano stati messi a conoscenza". Un alto funzionario americano ha precisato che gli Usa "hanno comunicato questo direttamente all'Iran".
Media, giovedì Sullivan vedrà Mbs in A. Saudita
Il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, incontrerà giovedì in Arabia Saudita il principe ereditario, Mohammed bin Salman, per un potenziale accordo che potrebbe includere la normalizzazione dei rapporti tra Riad ed Israele. Lo riferisce il sito Axios, secondo cui il viaggio di Sullivan dimostra che, nonostante la guerra a Gaza e a soli sette mesi di distanza dalle elezioni presidenziali americane, il presidente Joe Biden è ancora determinato a perseguire lo storico accordo di pace.
Inoltre riporta sempre Axios, citando quattro funzionari statunitensi e israeliani, la Casa Bianca continua a lavorare per una bozza di trattato di difesa Usa-Arabia Saudita e ad intese relative al sostegno degli Stati Uniti a un programma nucleare civile saudita.
I funzionari statunitensi sperano di raggiungere un accordo bilaterale con i sauditi e poi eventualmente presentarlo al primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, dal momento che l'intesa includerebbe l'impegno verso una soluzione a due Stati. Netanyahu si troverebbe quindi di fronte a una scelta: se desse il via libera, potrebbe stringere uno storico accordo di pace con l'Arabia Saudita. Se dicesse di no, rischierebbe di perdere definitivamente il sostegno degli Stati Uniti.
Siria, attacco a Damasco: Iran addossa responsabilità a Usa
Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, ha reso noto di aver inviato agli Stati Uniti un messaggio in cui comunica che ritiene il Paese responsabili, in quanto principale alleato di Israele, dell'attacco che ha distrutto il consolato iraniano a Damasco e in cui sono morti sette uomini della Guardia rivoluzionaria.
Riad condanna attacco a Damasco, 'rifiuto categorico' raid strutture diplomatiche
L'Arabia Saudita ha condannato l'attacco al consolato iraniano a Damasco, condotto con ogni probabilità da Israele, che tuttavia non ha rivendicato l'operazione. Il ministero degli Esteri di Riad, pur non citando lo Stato ebraico, ha espresso in una nota il "rifiuto categorico" per gli attacchi che "prendono di mira le strutture diplomatiche con qualsiasi giustificazione e pretesto". Secondo il regno del Golfo, che da poco si è riconciliato con l'Iran, ciò costituisce "una violazione delle leggi diplomatiche internazionali e delle regole sull'immunità diplomatica".
Zahedi, chi era il comandante dei pasdaran iraniani ucciso in raid israeliano a Damasco
Wck, 'è attacco a tutte le organizzazioni umanitarie, imperdonabile'**
Il raid israeliano nel quale sono rimasti uccisi sette operatori umanitari internazionali di World central kitchen "non è solo un attacco contro Wck, è un attacco alle organizzazioni umanitarie che si presentano nelle situazioni più terribili, dove il cibo viene usato come arma di guerra. È imperdonabile". Lo ha denunciato in una nota Erin Gore, l'amministratore delegato della ong fondata dallo chef spagnolo José Andres.
Il team di Wck, si ricorda in un comunicato, "viaggiava a bordo di due auto blindate con il logo" della ong e, "nonostante i movimenti fossero stati coordinati con le Idf, il convoglio è stato colpito mentre lasciava il deposito di Deir al-Balah, dove il team aveva scaricato più di 100 tonnellate di aiuti alimentari umanitari" arrivati a Gaza attraverso il corridoio marittimo da Cipro.
World Central Kitchen sospende operazioni nell'area
L'Ong di aiuti alimentari World Central Kitchen sospende le sue attività nella regione dopo l'attacco a Gaza in cui sono rimasti uccisi 7 suoi operatori.
World Central Kitchen: 7 membri dello staff uccisi
Sono sette gli operatori umanitari della ong World central kitchen morti in un raid israeliano su Gaza. Lo riferisce la stessa Wck in una nota, nella quale si dice "devastata nel confermare che sette membri del nostro team sono stati uccisi in un raid delle Idf". Le sette vittime sono di nazionalità australiana, polacca, britannica, palestinese e con doppia cittadinanza americana e canadese.
"World Central Kitchen è sconvolta nel confermare che sette membri della nostra squadra sono stati uccisi a Gaza in un attacco dell'Idf", ha comunicato in una nota la Ong di base negli Stati Uniti, aggiungendo che le vittime "provenivano da Australia, Polonia, Regno Unito, un cittadino con doppia nazionalità americana e canadese e un palestinese".
Usa a Iran: non coinvolti in attacco a Damasco
Gli Stati Uniti hanno detto all'Iran di "non essere coinvolti" nel presunto attacco israeliano contro il consolato iraniano nella capitale siriana Damasco. Lo scrive il sito Axios, citando un anonimo funzionario americano. L'Iran ha promesso di rispondere all'attacco missilistico che ha distrutto il suo consolato a Damasco, uccidendo sette persone tra cui un alto comandante iraniano e il suo vice.
Usa: distrutto un drone marino dei ribelli yemeniti Houthi
Le forze Usa hanno distrutto ieri, per legittima difesa, un drone marino dei ribelli yemeniti filoiraniani Houthi: lo ha reso noto su X il Comando Centrale degli Stati Uniti. "Alle 9 del mattino ora di Sanaa (le 8 in Italia, ndr) dell'1 aprile, le forze del Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom) hanno distrutto con successo, per autodifesa, una imbarcazione di superficie senza equipaggio (Usv) dei terroristi Houthi sostenuti dall'Iran", si legge nel messaggio. "È stato stabilito che questo Usv rappresentava una minaccia per le forze statunitensi e della coalizione e per le navi mercantili nella regione - prosegue la nota -. Queste azioni sono necessarie per proteggere le nostre forze, garantire la libertà di navigazione e rendere le acque internazionali più sicure per le navi mercantili, della coalizione e degli Stati Uniti".
Casa Bianca afflitta per morte operatori umanitari a Gaza
La Casa Bianca si è detta "afflitta" per la morte di diversi operatori umanitari della ong statunitense World Central Kitchen in un attacco israeliano nella Striscia di Gaza. "Siamo afflitti e profondamente turbati dall'attacco", ha scritto su X la portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, Adrienne Watson, aggiungendo che "gli operatori umanitari devono essere protetti mentre consegnano aiuti di cui c'è un disperato bisogno, ed esortiamo Israele a indagare rapidamente sull'accaduto".
Diversi operatori World Central Kitchen uccisi in raid Idf
Diverse persone che lavoravano per la ong statunitense World Central Kitchen dello chef José Andres sono state uccise in un raid aereo dell'esercito israeliano. Lo annuncia lo stesso José Andres, dicendosi distrutto dalla perdita. "Queste persone sono angeli", ha scritto José Andres su X. In precedenza il ministero della Sanità di Hamas aveva annunciato la morte di quattro operatori umanitari stranieri e del loro autista palestinese in seguito ad un attacco israeliano contro il loro veicolo nel centro della Striscia di Gaza.