Zahedi, chi era il comandante dei pasdaran iraniani ucciso in raid israeliano a Damasco

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Mohamad Reza Zahedi, 63 anni, era la figura di collegamento tra il suo Paese e i miliziani di Hezbollah, nonchè il leader più anziano del Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche iraniane. La sua morte rappresenta una delle perdite più significative per l'Iran

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È una delle perdite più significative per l'Iran la morte del generale di brigata Mohamad Reza Zahedi, 63 anni, rimasto ucciso nell'attacco a Damasco attribuito a Israele dove hanno perso la vita altre sette persone fra cui il suo vice Mohammad Hadi Rahimi. È infatti il leader più anziano del Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche iraniane (Irgs) e il più importante, secondo alcuni analisti, a perdere la vita in un attacco dopo l'assassinio di Qassem Soleimani in Iraq nel gennaio 2020 da parte degli Stati Uniti.

 

Generale di collegamento con Hezbollah

Zahedi, conosciuto anche con altri nomi (Reza Mahdavi, Hassan Mahdavi o Alireza Zahedi), ricopriva l'incarico di comandante di alto livello del Corpo delle Guardie Irgs, ed era una figura di spicco nella Forza Quds d'élite, l'unità specializzata nell'intelligence militare all'estero. Alla sua guida vi erano circa quattromila pasdaran iraniani impegnati a sostenere l'esercito del presidente siriano Bashar Al Assad. Zahedi era anche la testa di ponte tra il suo Paese ed Hezbollah, permettendo al movimento libanese di ricevere tra l'altro anche forniture di armi.  

Figura chiave della politica iraniana

Prima del suo approdo in Siria, durante gli Anni '80 aveva ricoperto durante un ruolo determinante di comando dell'esercito nel corso della guerra che contrappose il suo Paese all'Iraq. Il sito Iran Watch scrive che il suo nome compare nell'elenco delle sanzioni Onu come persona legata al Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica dell'Iran. Anche l'Unione europea si è interessata a questa figura chiave della politica iraniana inserendolo nell'elenco dell'Ue il 20 aprile del 2007 come persona collegata al Corpo Irgc. Zahedi è stato anche sanzionato dai governi di Australia, Canada e Regno Unito, che ne hanno limitato le transazioni commerciali e finanziarie e congelato i suoi beni proprio in quei Paesi. 

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