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Israele–Hamas, raid di Tel Aviv in Siria: colpita ambasciata Iran a Damasco: molti morti

©Ansa
A Damasco colpito un palazzo dell'ambasciata iraniana
NEWS
A Damasco colpito un palazzo dell'ambasciata iraniana
00:01:35 min

Media hanno riferito che nel bombardamento è stato ucciso un alto comandante dei Guardiani della Rivoluzione iraniani. Teheran: 'Risposta sarà dura". Per il New York TImes l'attacco aveva nel mirino un "incontro segreto" tra 007 iraniani e Jihad islamica sulla guerra a Gaza. L'esercito israeliano ha lasciato l'ospedale di al-Shifa: "Decine di corpi rinvenuti", afferma ministero Sanità di Gaza. Knesset approva legge che blocca Al Jazeera in Israele. Usa critici: "Mossa preoccupante"

in evidenza

L'agenzia di stampa siriana Sana ha reso noto di un "attacco israeliano" contro un quartiere della capitale Damasco. Tra gli edifici colpiti, un palazzo colpito che appartiene all'Ambasciata della Repubblica Islamica dell'Iran. Diverse vittime, tra cui un alto comandante dei Guardiani della Rivoluzione iraniani, Mohammad Reza Zahedi, esponente di spicco delle Forze Quds in Siria e Libano. L'ambasciatore iraniano ha affermato che "la risposta di Teheran sarà dura. 

Per il New York Times l'attacco aveva nel mirino un "incontro segreto" tra alti funzionari dell'intelligence iraniana della Forza Quds e alti funzionari della Jihad islamica, che si erano riuniti lì per discutere della guerra a Gaza.

Proteste a Gerusalemme contro il governo. In migliaia davanti alla Knesset per chiedere le dimissioni del primo ministro Natanyahu e nuove elezioni. Il Forum delle famiglie degli ostaggi chiede che i negoziatori israeliani 'non tornino senza accordo' dal Cairo. Israele lascia l'ospedale Shifa di Gaza City, per Hamas ci sono 'decine di cadaveri'. Stretta dello Stato ebraico sulle tv, nel mirino Al Jazeera. Usa critici: "Mossa preoccupante". Messaggio per la fine delle guerre, a Gaza e in Ucraina, e il rilascio di ostaggi e prigionieri dal Papa nei riti di Pasqua.


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Al Jazeera: da Netanyahu 'menzogne gravi e ridicole'

La tv del Qatar Al Jazeera ha definito "menzogne gravi e ridicole" le ragioni menzionate dal premier israeliano Benyamin Netanyahu per mettere al bando l'emittente in Israele.  Netanyahu aveva affermato che "Al Jazeera ha danneggiato la sicurezza di Israele, ha partecipato attivamente al massacro del 7 ottobre e ha incitato contro i soldati dell'Idf", definendola "canale terrorista

Israele, decine di migliaia davanti alla Knesset per protestare contro Netanyahu

Maggiori sforzi per liberare gli ostaggi a Gaza, ma soprattutto l'uscita  di scena del primo ministro e la richiesta di elezioni anticipate. Sono  queste le istanze della folla riunitasi davanti alla sede del  parlamento israeliano a Gerusalemme per la seconda sera consecutiva, con  fumogeni e bandiere israeliane. Momenti di tensione con la polizia. FOTO

Casa Bianca: Usa hanno espresso timori per Rafah

Gli Stati Uniti hanno espresso le loro preoccupazioni su un'operazione a Rafah nel corso dell'incontro virtuale con una delegazione israeliana. Lo riferisce la Casa Bianca, sottolineando che Israele si è detta d'accordo a tenere in considerazione le preoccupazioni americane. Per la Casa Bianca ci sono state due ore "costruttive" di dialogo su Rafah fra la delegazione americana e quella israeliana. La delegazione americana era composta dal consigliere alla sicurezza nazionale Jake Sullivan e dal segretario di stato Antony Blinken; quella israeliana era rappresentata dal consigliere alla sicurezza nazionale Tzachi Hanegi e il ministro degli affari strategici Ron Dermer

Israele, la foto di una vittima di Hamas vince un premio: è polemica

Lo scatto premiato ritrae il corpo martoriato di Shani Louk, la ragazza  israeliana con nazionalità tedesca uccisa dai miliziani di Hamas dopo il  rapimento del 7 ottobre. Il premio per quella foto è stato contestato  da molti sui social, ma non da Nissim Louk, padre della ragazza, che su  Ynet si è detto contento che lo scatto sia stato inserito tra quelli  presi in esame e poi premiato. "E' una delle immagini più importanti  degli ultimi 50 anni", ha detto. LEGGI L'ARTICOLO

Ong: salgono a 11 i morti nel raid israeliano a Damasco

L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha affermato che il bilancio delle vittime dell'attacco aereo contro l'edificio annesso dell'ambasciata iraniana a Damasco - ampiamente attribuito a Israele - è salito a 11. "Il bilancio delle vittime degli attacchi israeliani all'edificio annesso all'ambasciata iraniana è salito a 11: otto iraniani, due siriani e un libanese - tutti combattenti, nessun civile", ha affermato Rami Abdel Rahman, che dirige l'Osservatorio con sede in Gran Bretagna. L'osservatorio aveva precedentemente detto che ci sarebbero stati otto morti         

Israele-Hamas, cosa c'è da sapere sul conflitto in corso

Con la situazione sul campo che è in costante evoluzione, abbiamo deciso di    raccogliere qui di seguito alcune informazioni che permettano di  farsi   un'idea del contesto più ampio in cui gli eventi di queste  settimane  si  inseriscono. L'APPROFONDIMENTO

Nuova bozza francese all'Onu su Gaza: "Tregua permanente"

"La Francia introduce oggi una nuova bozza di risoluzione onnicomprensiva, che anzitutto chiede un cessate il fuoco a Gaza senza una limitazione temporale, così come il rilascio immediato di tutti gli ostaggi, e condanna l'attacco del 7 ottobre di Hamas". Lo ha detto l'ambasciatore di Parigi all'Onu Nicolas de Riviere prima delle consultazioni a porte chiuse dei Quindici. "Il Consiglio di Sicurezza deve fare di più, non si può aspettare", ha aggiunto, sottolineando che si tratta di un "progetto ambizioso". 

Guerra a Gaza, cosa prevede la risoluzione Onu per il cessate il fuoco: il testo

Il documento approvato dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è  vincolante per gli Stati membri, ma Israele ne ha già ignorati altri in  passato. La risoluzione condanna gli attacchi ai civili e i rapimenti,  ma non cita mai direttamente Hamas. LEGGI L'ARTICOLO

Nyt: raid a Damasco contro incontro segreto 007 Iran-Jihad

L'attacco ad un edificio del consolato iraniano a Damasco aveva nel mirino un "incontro segreto" tra alti funzionari dell'intelligence iraniana della Forza Quds e alti funzionari della Jihad islamica, che si erano riuniti lì per discutere della guerra a Gaza. Lo scrive il New York Times, citando un membro delle Guardie rivoluzionarie iraniane.

Nyt: raid a Damasco contro incontro segreto 007 Iran-Jihad

L'attacco ad un edificio del consolato iraniano a Damasco aveva nel mirino un "incontro segreto" tra alti funzionari dell'intelligence iraniana della Forza Quds e alti funzionari della Jihad islamica, che si erano riuniti lì per discutere della guerra a Gaza.  Lo scrive il New York Times, citando un membro delle Guardie rivoluzionarie iraniane

Danneggiata base navale di Eilat da drone lanciato da Iraq, Idf: 'Prodotto in Iran'

Un drone, apparentemente lanciato dall'Iraq, ha colpito un edificio in una base navale nella città più meridionale di Eilat, in Israele, questa mattina. Lievi danni sono stati causati a un edificio nella baia di Eilat e non ci sono stati feriti. Il drone sarebbe stato lanciato dalla Resistenza Islamica dell'Iraq, una coalizione di gruppi paramilitari sostenuti dall'Iran. La milizia sostenuta dall'Iran, infatti, ha detto di aver colpito un "obiettivo vitale" in Israele "con armi appropriate", senza approfondire ulteriormente. Il portavoce dell'Idf, il contrammiraglio Daniel Hagari, riferisce 'The Times of Israel, ha detto che il drone che ha colpito la base navale di Eilat è stato "prodotto in Iran" e che l'attacco è stato "diretto dall'Iran". "Questo è un incidente molto grave", dice Hagari, aggiungendo che l'Idf sta imparando dall'incidente per migliorare le sue difese aeree nell'area di Eilat.



Attacco Damaso, Tajani: "Situazione di alta tensione"

"E' una situazione di alta tensione": lo ha detto il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, commentando l'attacco odierno al consolato iraniano a Damasco. "L'Iran è il protettore di Hezbollah, i fondamentalisti che combattono contro Israele dal sud del Libano, probabilmente addestrano i Pasdaran, e il generale ucciso oggi era un capo Pasdaran con responsabilita' in Siria e Libano. Probabilmente - ha aggiunto - in loco c'erano militanti di Hamas, è una voce che gira".

Attacco a Damasco, Iran annuncia la morte di 7 'pasdaran'

In Iran il Corpo delle Guardie della Rivoluzione, i 'Pasdaran', hanno annunciato che sono morti 7 dei loro uomini nell'attacco, attribuito a Israele, al consolato dell'ambasciata iraniana a damasco. In una notaa, i Guardiani hanno reso noto che sono stati uccisi due comandanti e cinque ufficiali. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, una ong con sede a Londra, l'attacco ha ucciso tra gli altri Mohammad Reza Zahedi e Mohammad Hadi Haji Rahimi, rispettivamente comandante della Forza Quds delle Guardie rivoluzionarie iraniane in Siria e Libano, e il suo vice, insieme al direttore del suo ufficio e a due consiglieri. 



Hamas condanna attacco contro consolato iraniano a Damasco

Hamas ha condannato con "la massima fermezza" l'attacco israeliano all'edificio del consolato iraniano nella capitale siriana Damasco. Lo riferisce 'Al Jazeera'. Il movimento ha espresso la sua piena solidarietà con l'Iran e la Siria di fronte a questa brutale aggressione e ha chiesto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di intraprendere azioni efficaci per scoraggiare Israele e fermare la loro aggressione contro la Striscia di Gaza e la regione.

Concluso incontro on-line Usa-Israele: "Sul tavolo Rafah"

Si e' concluso l'incontro on-line tra rappresentanti del governo israeliano e alti funzionari dell'amministrazione statunitense. Lo ha riferito una fonte Usa che ha confermato che "la discussione ha riguardato una possibile operazione a Rafah". Lo riferisce il sito on-line del quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth. In precedenza la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, aveva sottolineato che l'amministrazione Biden aveva a cuore i colloqui: "E' importante per noi. Ci sono piu' di un milione di palestinesi a Rafah, che si sono trasferiti li' dal nord della Striscia di Gaza, e abbiamo bisogno di questa conversazione per capire come Israele intende andare avanti".




Il re giordano e al Sisi, subito il cessate il fuoco a Gaza

Il re di Giordania Abdullah II e il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi hanno ribadito oggi la necessità di una tregua umanitaria e di un cessate il fuoco immediato e globale a Gaza. Lo riporta l'agenzia Petra precisando che nel corso di un incontro al Basman Palace ad Amman, i due leader hanno sottolineato la necessità di continuare a spingere verso l'apertura senza ostacoli dei valichi di frontiera per consentire la consegna immediata e adeguata degli aiuti umanitari a Gaza. I due leader hanno inoltre riaffermato che le catastrofiche condizioni umanitarie a Gaza richiedono un'azione immediata da parte della comunità internazionale e hanno concordato di mantenere uno stretto coordinamento. Il re giordano ha espresso apprezzamento per i continui sforzi dell'Egitto, sotto la guida del presidente al Sisi, per raggiungere un cessate il fuoco a Gaza.

Teheran chiede un'inchiesta internazionale su ospedale Al-Shifa

Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano ha chiesto un'indagine internazionale urgente su quanto accaduto nell'ospedale al-Shifa di Gaza, da cui l'esercito israeliano si è ritirato dopo un'operazione di due settimane. Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanaani in un post su 'X', secondo quanto riferisce l'agenzia stampa iraniana 'Tasnim' ha detto che le immagini dell'ospedale al-Shifa a Gaza, le testimonianze e i resoconti dei media sull'entità della distruzione "del massacro e del numero di palestinesi detenuti lì sono spaventosi e terribili". Kanaani ha anche sottolineato "l'urgente necessità di un'indagine internazionale sulle atrocità israeliane nell'ospedale".

"Le istituzioni internazionali adempiranno ai loro doveri? I noti difensori dei diritti umani sosterranno un'indagine internazionale sugli aspetti di questo palese crimine di guerra o i comportamenti selettivi e discriminatori in materia di diritti umani continueranno ancora?", ha chiesto sarcasticamente Kanaani.

Marco Mancini, l'ex agente segreto a Sky TG24: "Bisogna catturare Sinwar a Gaza"

Dall'inizio  carriera nella squadra speciale dei carabinieri  guidata dal Generale  Dalla Chiesa, fino ai 35 anni trascorsi  nell'intelligence del nostro  Paese. L'ex 007, che ha da poco pubblicato  un libro intitolato "Le  regole del gioco", si racconta. Soffermandosi  anche sulla guerra in  Medio Oriente, il rischio di attentati in Italia e  il cyberterrorismo  di origine russa L'INTERVISTA

Onu stanno programmando una missione all'ospedale al-Shifa

Le Nazioni Unite stanno programmando una missione all'ospedale Al-Shifa non appena sara' "autorizzato ad aiutare le persone a ricevere cure mediche e a valutare la struttura": lo ha reso noto l'Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha). L'annuncio arriva dopo che Israele ha posto fine al suo assedio di 14 giorni al piu' grande ospedale di Gaza. Almeno 300 corpi sono stati scoperti finora, secondo la Protezione Civile di Gaza, e un testimone ha descritto le conseguenze come una scena da "film dell'orrore". 


Usa: "Preoccupati per notizie su Al Shifa, chiederemo informazioni a Israele"

Se le notizie sui cadaveri che sarebbero stati trovati all'ospedale al-Shifa di Gaza City, che è stato occupato per due settimane dall'esercito israeliano, saranno verificate e confermate, "sarebbero molto preoccupanti". Ad affermarlo è la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre rispondendo nel corso del briefing con la stampa ad una domanda di una giornalista. "Chiederemo ulteriori informazioni" a Israele. 

Il portavoce della Casa Bianca ricorda "il diritto di Israele a difendersi ma nello stesso tempo sottolinea che non vogliamo vedere sparatorie all'interno degli ospedali anche se sappiamo che Hamas usa le strutture civili".

Attacco a Rafah, in corso colloqui on-line Israele-Usa

E' in corso l'incontro on-line tra alti funzionari israeliani e statunitensi per discutere dell'offensiva israeliana nella città di Rafah, nel Sud della Striscia di Gaza: lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre. L'amministrazione Biden lavora per dissuadere il governo israeliano da un'incursione militare nella città dove sono concentrati centinaia di migliaia di sfollati. 

Unrwa, cosa è e come funziona l'agenzia Onu per i palestinesi

È  stata per molto tempo un'ancora di salvezza vitale nella  Striscia di  Gaza e motivo di contesa con Israele, molto prima che alcuni  dipendenti  dell'agenzia fossero accusati di essere coinvolti  nell'assalto di  Hamas del 7 ottobre scorso. LEGGI

Il Papa alla messa di Pasqua a San Pietro: "Auspico la pace e il cessate il fuoco a Gaza"

La fine delle guerre è al centro del messaggio pasquale del Pontefice  durante la benedizione "Urbi et Orbi". "La pace non si costruisce mai  con le armi, ma tendendo le mani e aprendo i cuori", ha detto Bergoglio.  Sul sagrato della Basilica Vaticana si sono riunite circa 60mila  persone per la Messa. Nel Lunedì dell’Angelo Bergoglio reciterà il  Regina Caeli. LE PAROLE DEL PONTEFICE

Palestina a Onu: voto in aprile per essere membro a pieno titolo

L'Autorità Nazionale Palestinese vuole che il Consiglio di Sicurezza dell'Onu voti questo mese sulla sua richiesta di diventare membro a pieno titolo dell'organismo internazionale. Lo ha detto l'inviato palestinese al Palazzo di Vetro, Riyad Mansour, che ha lo status di osservatore permanente. L'obiettivo è che il Consiglio di Sicurezza prenda una decisione sul tema durante l'incontro ministeriale del 18 aprile, ma il voto deve ancora essere fissato. Mansour ha spiegato che la domanda palestinese di adesione a pieno titolo risalente al 2011 e' ancora pendente perché i Quindici non hanno mai preso una decisione formale: "L'intenzione è di sottoporla al voto del Consiglio di Sicurezza questo mese", ha confermato. La richiesta deve essere approvata dal Consiglio (dove i membri permanenti Usa, Russia, Cina, Francia e Gran Bretagna hanno diritto di veto) e poi da almeno due terzi dei 193 membri dell'Assemblea Generale. Una commissione del Consiglio ha valutato per diverse settimane la richiesta palestinese nel 2011, ma non ha raggiunto una posizione unanime e l'organismo Onu non ha mai votato una risoluzione in tal senso.

Usa, bando Al Jazeera? Supportiamo la liberta' di stampa

"Continuiamo a supportare la libertà di stampa": lo ha detto il portavoce del dipartimento di stato Usa Matthew Miller criticando l'intenzione di Israele di mettere al bando la tv Al Jazeera.

Morto Sami Michael, scrittore e difensore delle minoranze in Israele

Lo scrittore israeliano Sami Michael, presidente onorario dell'Associazione israeliana per i diritti umani, impegnato per la difesa di tutte le minoranze in Israele e per mantenere sempre vivo il dialogo e la comprensione tra musulmani, ebrei e cristiani, è morto oggi a Haifa all'età di 97 anni. 

Nato a Baghdad (Iraq) il 15 agosto 1926, con perseveranza e volontà, senza averlo precedentemente studiato, Sami Michael ha imparato l'ebraico perfettamente, e nel 1974, all'età di 48 anni, ha pubblicato il suo primo romanzo, "Gli uomini sono uguali, ma alcuni lo sono di più". Michael ha scritto 11 romanzi, 3 saggi incentrati su aspetti culturali e politici della storia di Israele e 3 opere teatrali. Le complesse relazioni tra le diversità intessono le trame dei suoi romanzi, ebrei e musulmani, musulmani e cristiani, nazionalisti e comunisti, iracheni e israeliani, uomini e donne; romanzi che vogliono sempre essere simbolo di speranza, di pace e convivenza. 


Usa: chiederemo più informazioni su corpi a ospedale Shifa

Gli Usa chiederanno "piu' informazioni" a Israele sui corpi ritrovati nell'ospedale di Al-Shifa, dopo il ritiro dell'esercito israeliano: lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre rispondendo ad una domanda.

Attacchi a Damasco, Iran chiede risposta internazionale

Il ministro degli Esteri iraniano ha invitato "la comunita' internazionale" a fornire "una risposta seria" agli attacchi israeliani che hanno ucciso almeno cinque membri del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie iraniane, tra cui un comandante, a Damasco. Durante una telefonata con il suo omologo siriano, il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian ha sostenuto che l'attacco a una dependance dell'ambasciata iraniana a Damasco e' "una violazione di tutti gli obblighi e le convenzioni internazionali, ha incolpato il regime sionista delle conseguenze di questa azione e ha sottolineato la necessita' di una seria risposta da parte della comunita' internazionale a tali azioni criminali". E' quanto si legge in una dichiarazione del ministero. 

Presidente Consiglio Onu in pressing per la tregua a Gaza

"Se la risoluzione sul cessate il fuoco a Gaza continua a non essere attuata, il Consiglio di Sicurezza dovra' incontrarsi e discutere nuovi passi". Lo ha detto l'ambasciatrice di Malta all'Onu Vanessa Frazier, presidente di turno dei Quindici. "Siamo in un momento in cui la priorita' e' l'attuazione del cessate il fuoco, perche' senza questo l'attuazione di qualsiasi altra risoluzione e' difficile", ha aggiunto.

Idf: raid Israele su strutture Hezbollah nel sud del Libano

Le forze di difesa israeliane (Ifd) hanno attaccato obiettivi in territorio libanese e in particolare un edificio dove secondo Tsahal erano depositate armi e una struttura militare di Hezbollah nella regione di Hanin, nel sud del Libano. Lo rende noto l'Idf su Telegram. Altri obiettivi presi di mira dall'esercito israeliano si trovano nelle aree di Jebel Hammis e Aita al-Sha'ab, nel sud del Libano. Inoltre, nelle ultime ore, sono stati individuati alcuni lanci che hanno attraversato il territorio del Libano fino alle zone del monte Dov e Menara. Le forze dell'Idf hanno risposto.



Blinken ripeterà i suoi timori per l'operazione su Rafah

Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ripeterà i timori già espressi su Rafah nel corso dell'incontro virtuale con la delegazione israeliana. Lo afferma il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller.

Cadaveri ad al-Shifa, Casa Bianca vuole chiarimenti

La Casa Bianca chiedera' "maggiori informazioni" a Israele sui cadaveri ritrovati nell'ospedale di al-Shifa a Gaza City, rimasto assediato per giorni dalle truppe di Idf. Lo ha reso noto la portavoce nel consueto briefing con la stampa.

Ambasciatore Iran: su Damasco 6 missili lanciati da jet F35

Gli odierni attacchi israeliani al consolato iraniano a Damasco sono stati compiuti "da aerei da caccia F-35 e l'edificio è stato colpito da sei missili". Lo ha detto l'ambasciatore iraniano a Damasco Hossein Akbari ai giornalisti. Oggi un raid attribuito a Israele ha preso di mira un annesso dell'ambasciata iraniana a Damasco, con almeno otto morti secondo l'Osservatorio siriano dei diritti umani. Il raid, il quinto in otto giorni contro la Siria, dove l'Iran e i suoi alleati sostengono il potere di Bashar al-Assad, avviene in un contesto regionale estremamente teso sullo sfondo della guerra nella Striscia di Gaza. "Il nemico israeliano ha lanciato attacchi aerei dal Golan siriano occupato, prendendo di mira l'annesso dell'ambasciata iraniana a Damasco", ha affermato il ministero della Difesa siriano, che ha parlato di diversi morti e feriti, aggiungendo che l'attacco ha "completamente distrutto l'edificio", situato a Mezzeh secondo l'agenzia di stampa ufficiale siriana Sana, un quartiere che ospita ambasciate ed edifici delle Nazioni Unite. "Tutti quelli all'interno sono stati uccisi o feriti", ha proseguito il ministero. "Condanniamo fermamente questo atroce attacco terroristico" che ha ucciso "numerose persone innocenti", ha dichiarato il ministro degli Esteri siriano Faisal Mekdad.

Usa: preoccupante mossa di Israele per bandire Al Jazeera

Se le notizie sono fondate, e' "profondamente preoccupante" che Israele intenda chiudere Al Jazeera: lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre rispondendo ad una domanda nel briefing quotidiano.

Iran: "Morti 5 'pasdaran', attacco con missili da F35"

Sono almeno cinque i Guardiani della Rivoluzione iraniani morti nei bombardamenti israeliani a Damasco. Lo hanno confermato i media iraniani. Intanto l'ambasciatore iraniano a Damasco, che ha detto di aver assistito all'attacco dalla finestra della sua residenza, ha detto che il consolato e' stato attaccato da "sei missili lanciati da aerei F-35". 

Casa Bianca conferma colloqui virtuali oggi con Israele su Gaza

La Casa Bianca ha confermato che oggi e' previsto un incontro virtuale con una delegazione israeliana su Rafah e che la delegazione americana sara' guidata dal consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan. Al termine dell'incontro sara' diffuso un resoconto delle discussioni.

Teheran: 'La risposta al raid su Damasco sarà dura'

L'ambasciatore iraniano a Damasco, Hossein Akbari, ha affermato che "la risposta di Teheran sarà dura" all'attacco a Damasco attribuito a Israele dove sono rimaste uccise otto persone fra cui Mohammad Reza Zahed, alto comandante dei Pasdaran. Lo riportano i media iraniani. Il diplomatico ha poi aggiunto che "dopo aver rimosso le macerie del palazzo distrutto dal raid sarà reso noto il numero esatto delle vittime".

Analista: 'A Damasco l'omicidio più importante dopo Soleimani'

"E' l'omicidio più importante compiuto da quello del generale Soleimani". Così il direttore dell'Istituto per gli studi sulla sicurezza nazionale (Inss) israeliano Tamir Hyman - ex direttore dell'Agenzia nazionale per la Sicurezza - ha commentato l'uccisione del comandante senior della Forza Quds Mohammad Reza Zahedi a Damasco. "Sembra - ha aggiunto citato da Ynet - che l'Iran stia finalmente pagando un prezzo per essere dietro la maggior parte dell'attività offensiva contro Israele". Il generale Qasem Soleimani fu ucciso in un attacco in Iraq circa quattro anni fa.

Al via a Gerusalemme secondo giorno proteste, 'voto subito'

A Gerusalemme, vicino alla Knesset, si stanno radunando i manifestanti per la seconda giornata di protesta per chiedere le dimissione del premier Benyamin Netanyahu e nuove elezioni generali. Molti dei manifestati - hanno riferito i media - hanno indosso adesivi con la scritta 'Governo vai via' e sventolano bandiere israeliane. Molte le tende montate sulle strade nelle vie che portano alla Knesset. Tra le richieste sostenute dai manifestanti quella che vuole elezioni in questo stesso anno.

La Palestina convoca il Consiglio della Lega Araba

Il rappresentante permanente dello Stato di Palestina presso la Lega degli Stati arabi, l'ambasciatore Muhannad Al-Aklouk, ha annunciato che "la Palestina ha presentato una richiesta per tenere una sessione straordinaria del Consiglio della Lega a livello di delegato permanente il prima possibile per discutere dell'azione araba, soprattutto alla luce del perdurante crimine di genocidio, della politica di fame portata avanti da Israele e dello sfollamento forzato del popolo palestinese". Al-Aklouk ha precisato che la richiesta è stata espressa anche alla "luce delle persistenti minacce israeliane di un'imminente invasione della città di Rafah, che ospita più persone. più di 1,5 milioni di sfollati e cittadini palestinesi, oltre all'intransigenza di Israele e al rifiuto di attuare le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, relative al cessate il fuoco e all'ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, l'ultima delle quali è stata la risoluzione n. 2728, che chiedeva per un cessate il fuoco immediato durante il mese di Ramadan".

Colombia parteciperà a causa Sudafrica contro Israele a Corte internazionale giustizia

Il ministero degli Esteri colombiano ha riferito che Bogotà parteciperà alla causa aperta alla Corte internazionale di giustizia (Icj) contro Israele in seguito alla denuncia presentata dal Sudafrica a fine dicembre in cui avvertiva di un possibile genocidio nella Striscia di Gaza. "Presenteremo davanti alla Corte la nostra interpretazione delle norme della Convenzione contro il Genocidio che Israele sta ignorando con le sue azioni militari a Gaza", ha affermato la diplomazia colombiana, che invita gli altri Stati parti della suddetta Convenzione a fare lo stesso. Il ministero degli Esteri colombiano ha incoraggiato altri paesi a seguire le sue orme - e quelle dell'Irlanda, che la settimana scorsa ha annunciato la sua partecipazione al caso - non solo come "una dimostrazione di solidarietà con la Palestina in quest'ora tragica", ma come un segno di "ripudio" delle azioni israeliane, che "non possono rimanere impunite". "La comunità internazionale non può rimanere impassibile quando un paese usa la fame come metodo di guerra. Questa è una grave violazione del diritto internazionale che non può essere tollerata", si legge in una dichiarazione rilasciata lunedì dalla diplomazia colombiana sul suo sito web. A questo punto, Bogotà ha ricordato che la Corte internazionale di giustizia aveva già emanato settimane fa una serie di misure provvisorie, ampliate venerdì scorso, con le quali ordinava a Israele di intraprendere azioni concrete per prevenire la morte di civili. "Secondo il diritto internazionale, queste misure sono obbligatorie per gli Stati a cui sono dirette", aggiunge il ministero.


Ong: uccisi a Damasco anche 5 membri Guardia rivoluzionaria Iran

L'Osservatorio siriano dei diritti umani che ha sede in Gran Bretagna ha reso noto che nell'attacco siriano a Damasco, "sono stati uccisi cinque membri della Guardia rivoluzionaria iraniana", oltre a Mohammad Reza Zahedi, esponente di spicco delle Forze Quds in Siria e Libano. Tra le altre vittime, per un totale di otto persone, si contano anche due consiglieri iraniani.

Delegazione Israele lascia il Cairo dopo due giorni di colloqui su rilascio ostaggi

Una delegazione di alto livello di Israele arrivata al Cairo ieri ha lasciato la città questo pomeriggio, dopo quasi due giorni di negoziati sul rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas, il rilascio dei detenuti palestinesi nelle carceri israeliane e una tregua nei combattimenti a Gaza, rendono noto fonti bene informate. I negoziati indiretti non avrebbero portato a risultati significativi, ha riferito al Jazeera. 

Media: 'Illesi ambasciatore Iran a Damasco e la sua famiglia'

"Hossein Akbari, ambasciatore della Repubblica islamica dell'Iran a Damasco, e la sua famiglia non sono rimasti feriti nell'attacco israeliano". Lo ha reso noto l'agenzia di stampa iraniana Nour, dopo l'attacco israeliano nella capitale siriana dove sono rimaste uccise almeno otto persone, secondo l'Osservatorio siriano die diritti umani.

Israele approva stretta sulle tv, nel mirino Al Jazeera

Il parlamento israeliano ha approvato la legge che permette di chiudere un'emittente straniera in Israele che danneggia la sicurezza dello stato. Lo hanno riferito i media secondo cui la decisione sulla chiusura di una rete - e nel mirino c'e' la tv del Qatar Al Jazeera - dovrà essere firmata dal ministro delle Comunicazioni Shlomo Karai.

Nuova riunione del Consiglio di Sicurezza Onu su Gaza

Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu si riunisce nuovamente sulla situazione a Gaza. I Quindici terranno consultazioni a porte chiuse alle 16 locali di oggi, le 22 italiane. L'incontro è stato chiesto dalla Francia.

Media: 'Nel raid di Damasco ucciso un alto comandante Pasdaran'

Media internazionali, tra cui il canale saudita al Hadth, hanno riferito che nel raid su Damasco è stato ucciso, tra gli altri, un alto comandante dei Guardiani della Rivoluzione iraniani, Mohammad Reza Zahedi, esponente di spicco delle Forze Quds in Siria e Libano. Lo riportano anche i media israeliani.

Ong: sei morti vicino ambasciata Iran dopo raid Israele

I media statali hanno riferito che gli israeliani hanno colpito la capitale siriana, mentre un osservatore di guerra ha dichiarato che sei persone sono state uccise in un edificio adiacente all'ambasciata iraniana. Un corrispondente dell'AFP sul posto ha confermato che l'edificio accanto all'ambasciata, in un quartiere elegante di Damasco, e' stato raso al suolo dagli attacchi. "I missili israeliani... hanno distrutto l'edificio annesso all'ambasciata iraniana... a Damasco, uccidendo sei persone", ha dichiarato il gruppo britannico Osservatorio siriano per i diritti umani. 



Media Teheran: a Damasco colpito edificio ambasciata Iran

Il palazzo colpito in un attacco a Damasco "appartiene all'Ambasciata della Repubblica Islamica dell'Iran e aveva una bandiera". Lo riporta su X la rete iraniana Snn, (Students News Network). Secondo al Arabya l'attacco, attribuito ad Israele e che avrebbe colpito il consolato e la residenza dell'ambasciatore, ha provocato almeno sei morti.

Netanyahu sarà dimesso domani dall'ospedale

Il primo ministro Benyamin Netanyahu, "su consiglio dei medici", sarà dimesso domani a mezzogiorno (le 11 in Italia) dall'ospedale dove è stato sottoposto ad un intervento all'ernia. Lo ha fatto sapere l'ufficio del premier secondo cui "Netanyahu si sente molto bene e continua a svolgere la sua routine quotidiana dall'ospedale, comprese consultazioni e conversazioni".

Media siriani: raid aerei Israele vicino a Damasco

I media siriani riferiscono di presunti attacchi aerei israeliani nel comune di Mezzeh, nell'area di Damasco. Secondo la radio filogovernativa Sham FM citata dai media israeliani, l'obiettivo è stato un edificio adiacente all'ambasciata iraniana. Le foto che circolano sui social media mostrano il sito preso di mira. L'emittente statale SANA afferma che i sistemi di difesa aerea stanno intercettando l'attacco israeliano. 

Media Israele: progressi in negoziato su ostaggi

Ci sono stati alcuni progressi nei colloqui sugli ostaggi al Cairo e si prevede che i negoziati si intensificheranno notevolmente nei prossimi giorni. Lo ha detto un funzionario israeliano al Times of Israel. Il giornale ricorda anche "la crescente frustrazione israeliana per l'efficacia del Qatar come mediatore e la sua volonta' di fare pressione su Hamas". La continuazione dei colloqui probabilmente influenzera' le decisioni prese riguardo ad un'operazione dell'IDF a Rafah, continua il funzionario. "I due temi sono collegati", dice la fonte al giornale israeliano, aggiungendo che "gli ostaggi sono la priorita'". 

Netanyahu preme per la chiusura di Al Jazeera in Israele

Benyamin Netanyahu "agirà in maniera decisa per far chiudere" il network del Qatar Al Jazeera in Israele, così come altre emittenti straniere ritenute un pericolo per la sicurezza nazionale. Lo dice il Likud ricordando la legge in discussione alla Knesset. Il premier, fanno sapere dal suo partito, ha parlato con il leader parlamentare della coalizione di governo Ofir Katz chiedendogli di assicurare il passaggio della legge in seconda e terza lettura alla Knesset. Il provvedimento fino ad adesso è stato approvato solo in prima lettura. Se varato in via definitiva, il premier e il ministro delle comunicazioni - hanno ricordato i media - potranno chiudere network stranieri che operano in Israele e confiscarne le attrezzature se ritenute di costituire "un danno alla sicurezza dello stato". 

Telefonata Abu Mazen-Al Sisi: "Obiettivo Stato palestinese"

Il presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi ha avuto una telefonata con il presidente dell'Anp Abu Mazen, durante la quale è stato confermato il comune obiettivo di giungere alla formazione di uno Stato palestinese indipendente sui confini fissati il 4 giugno del 1967 e con Gerusalemme est come capitale. Al Sisi - riferisce il portavoce della presidenza egiziana - si è congratulato con Abu Mazen per la formazione del nuovo governo guidato da Mohamed Mustafa, augurandogli ogni successo nel realizzare le aspirazioni del popolo palestinese. Ha poi sottolineato il costante impegno dell'Egitto a continuare a sostenere politicamente e materialmente "il popolo e i leader palestinesi". Si è parlato anche degli ultimi sviluppi della situazione nella Striscia di Gaza e dell'evoluzione degli sforzi intrapresi dall'Egitto con l'obiettivo di "raggiungere un cessate il fuoco immediato e duraturo e di aumentare il flusso di aiuti umanitari in tutte le aree della Striscia". 

Direttore Normale: nessun boicottaggio Israele, solo stop dual use

"Non boicottiamo, e non chiediamo a nessuno di boicottare". É la spiegazione che il direttore della Scuola Normale di Pisa, Luigi Ambrosio, ha dato della mozione approvata a maggioranza il 26 marzo sulle collaborazioni anche con Israele. Precisando di voler fare chiarezza dopo le polemiche, Ambrosio ha spiegato il senso del testo: "In questo momento storico riteniamo doveroso e urgente promuovere una riflessione non solo interna, ispirata dall'Articolo 11 della nostra Costituzione, in merito al rischio di cosiddetto "dual use" - civile ma potenzialmente anche militare- di alcune ricerche scientifiche e tecnologiche. È in quest'ottica che abbiamo chiesto al ministero degli Esteri di riconsiderare attentamente i bandi di cooperazione con tutti gli stati esteri".

Sánchez in missione in Medio Oriente, focus su Gaza

Il premier spagnolo, Pedro Sánchez, sarà impegnato tra oggi e giovedì in una missione ufficiale in Medio Oriente, con tappe previste in Giordania, Arabia Saudita e Qatar.
Il focus principale del viaggio, secondo fonti ufficiali iberiche, è quello della situazione a Gaza: l'obiettivo è di confrontarsi sul conflitto in corso con esponenti di primo piano di tre Paesi che Madrid considera attori regionali fondamentali.
Allo stesso tempo, Sánchez ribadirà la posizione ufficiale spagnola in vista di una possibile risoluzione delle tensioni belliche attuali, ovvero quella del riconoscimento "di due Stati", palestinese e israeliano. Nel breve termine, la Spagna chiede un "cessate il fuoco" immediato a Gaza. Durante la prima tappa del viaggio, il leader iberico sarà in Giordania, dove domani ha in programma, tra varie attività, una visita a un campo di accoglienza per rifugiati: un modo per manifestare il sostegno della Spagna al lavoro dell'agenzia dell'Onu per i profughi palestinesi (Unrwa). Inoltre, è previsto un incontro con il re del Paese, Abdallah II.
Sánchez sarà poi impegnato a Jeddah, in Arabia Saudita, dove è previsto un ricevimento da parte del primo ministro, il principe erede Mohammed bin Salman.
Mercoledì, invece, il leader spagnolo sarà a Doha, Qatar, dove a fine giornata parteciperà a un "Iftar" (il pasto serale che segna la rottura del digiuno nel periodo del Ramadan) offerto dall'emiro Tamim bin Hamad al-Thani.
Il viaggio di Sánchez, spiegano fonti ufficiali spagnole, sarà anche occasione per affrontare questioni bilaterali, in particolare in ambito economico e commerciale.

Fonte Israele: "Qualche progresso nei negoziati al Cairo"

C'è stato "qualche progresso" nei negoziati indiretti in corso al Cairo tra le parti sul rilascio degli ostaggi. Lo ha detto una fonte israeliana al Times of Israel aggiungendo che i colloqui "si intensificheranno notevolmente nei prossimi giorni. Il Cairo - secondo il sito - sta assumendo un ruolo sempre maggiore vista la crescente insoddisfazione israeliana sulla efficacia mediatrice del Qatar e sulla reale volontà di mettere pressione nei confronti di Hamas. La stessa fonte ha sottolineato che i negoziati si rifletteranno sull'annunciata operazione a Rafah, nel sud di Israele. "I due temi - ha detto - sono strettamente connessi".

Famiglie ostaggi: "Negoziatori non tornino senza l'intesa"

Nell'appello, il Forum ha ricordato che "le famiglie degli ostaggi rappresentano il tessuto diversificato della società israeliana, unificato da circostanze tragiche". "Il Forum - ha aggiunto - è un luogo apartitico per tutte le famiglie, che trascende le tendenze politiche di destra o di sinistra. Il suo unico scopo è garantire il rilascio di tutti gli ostaggi!".

Gaza, Hamas aggiorna bilancio a 32.845 morti

Il ministero della Sanità di Hamas ha annunciato un nuovo bilancio di 32.845 morti nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra tra Israele e il movimento islamista palestinese, il 7 ottobre. Nel giro di 24 ore sono stati registrati altri 63 decessi, secondo un comunicato del ministero, che ha anche riferito che 75.392 persone sono state ferite in quasi sei mesi di guerra.

Famiglie ostaggi: "Negoziatori non tornino senza l'intesa"

La squadra negoziale israeliana non torni dalle trattative "senza un accordo". Lo ha sostenuto il Forum delle famiglie degli ostaggi che ha rivolto un appello al premier Benyamin Netanyahu sottolineando di "essere con lui". "Signor Primo Ministro - è scritto nell'appello - noi famiglie degli ostaggi parliamo a nome di tutti i cittadini israeliani e del popolo ebraico che comprendono che il riscatto dei prigionieri è sacro. Ti chiediamo: istruisci la squadra negoziale a non tornare senza un accordo. Concedete agli ostaggi assassinati l'onore di una degna sepoltura sul suolo israeliano. Noi siamo con te!".

Iran, indagine internazionale su crimini ad al-Shifa

Il ministero degli Esteri iraniano ha denunciato che le immagini dall'ospedale al-Shifa di Gaza sono "orribili e scioccanti". "Le organizzazioni e le istituzioni internazionali faranno il loro dovere? I noti rivendicatori dei diritti umani sosterranno l'indagine internazionale sulle dimensioni di questo aperto crimine di guerra, o il comportamento selettivo e discriminatorio continuera'?", ha scritto su X il portavoce del dicastero iraniano, Nasser Kanaani.

In videoconferenza i colloqui Usa-Israele su offensiva contro Rafah

In programma nelle prossime ore una videoconferenza fra esponenti di Israele e degli Stati Uniti per discutere del piano per l'offensiva di terra contro Rafah di Israele, rende noto Axios, citando fonti israeliane e Usa. Gli Stati Uniti hanno già più volte espresso a Israele il loro parere negativo sull'offensiva. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha cancellato la visita a Washington di una delegazione del suo governo in programma la scorsa settimana, dopo che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite aveva approvato una risoluzione per il cessate il fuoco immediato a Gaza senza che gli Usa esercitassero il loro potere di veto. L'organizzazione della riunione online sarebbe il modo per "salvare la faccia" di Netanyahu.

Militari Israele si ritirano da ospedale al-Shifa

Le forze militari israeliane si sono ritirate dall'ospedale al-Shifa di Gaza due settimane dopo l'inizio dell'operazione contro il complesso, la seconda dopo il primo intervento dello scorso novembre, hanno reso noto fonti palestinesi precisando che il ritiro è avvenuto nella notte. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha descritto l'operazione contro l'ospedale, il principale nella Striscia di Gaza, come un grande successo in cui, grazie a raid "precisi e chirurgici", ha aggiunto, sono stati uccisi 200 "terroristi" e costretti alla resa in centinaia. Israele sostiene che dopo il primo intervento contro l'ospedale un mese dopo l'inizio della guerra, Hamas ha riposizionato nell'area postazioni di comando e basi per combattere. In particolare, sempre secondo fonti israeliane, postazioni di Hamas erano state organizzate nel Pronto soccorso e nel reparto di ostetricia.

In gravi condizioni 2 dei 3 israeliani feriti in attentato

Sono stati ricoverati in ospedale in condizioni ritenute gravi 2 dei 3 israeliani colpiti in un attentato palestinese a coltellate avvenuto ieri sera in un centro commerciale a Gan Yavne, nel centro di Israele. Lo hanno riferito i media, aggiungendo che i due, entrambi ventenni, sono stati colpiti alla testa. Il terzo ferito non è in gravi condizioni. L'attentato - secondo la polizia - è stato condotto dal palestinese Mumeen Khalil (19 anni) del villaggio di Dura, vicino a Hebron, in Cisgiordania, entrato in Israele illegalmente. Khalil - secondo la stessa fonte - è stato ucciso dalla reazione degli agenti di sicurezza subito dopo l'attacco. Quello di ieri sera è stato il secondo attentato in un giorno avvenuto in Israele: il primo è accaduto a Beer Sheva, nel sud di Israele.

Arrestata la sorella del leader di Hamas Ismail Haniyeh

Le forze di sicurezza israeliane hanno arrestato la sorella del leader di Hamas Ismail Haniyeh a Tel Sheva con l'accusa di incitare e sostenere il terrorismo. Lo hanno riferito i media israeliani e la polizia israeliana, specificando che si tratta di Zebah Abdel Salem Haniyeh, 57 anni. L’operazione, denominata “Early Dawn”, è stata congiunta tra polizia e Shin Bet ed è culminata nell'arresto di Haniyeh in un raid mattutino effettuato dalla polizia, dalla polizia di frontiera, dall'Idf e dall'unità aerea della polizia israeliana.

Israele: "L'esercito ha lasciato l'ospedale Shifa a Gaza City"

L'esercito israeliano ha annunciato di aver completato le "operazioni mirate" all'ospedale Shifa a Gaza City e di essere "uscito" dal complesso. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui i soldati "hanno ucciso terroristi in scontri ravvicinati, hanno localizzato numerose armi e documenti di intelligence in tutto l'ospedale, prevenendo danni a civili, pazienti ed équipe mediche". Sempre a Gaza City - secondo la stessa fonte - "un elicottero ha colpito un complesso militare di Hamas dotato di trappole esplosive". A Khan Yunis, commando dell'Idf - ha aggiunto il portavoce militare - stanno operando nell'area di al-Amal dove "sono stati uccisi terroristi in scontri ravvicinati e altri sono stati catturati".

Arrestata in Israele sorella del leader di Hamas, Haniyeh

La sorella del capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, che risiede in Israele, è stata arrestata perché sospettata di essere in contatto con membri dell'organizzazione palestinese e di sostenere il terrorismo. Questa mattina, la polizia ha fatto irruzione nella casa della sospettata di 57 anni della città di Tel Sheva, nel sud di Israele; la donna è stata arrestata per essere interrogata, come riporta il quotidiano Haaretz. La sorella di Haniyeh verrà  trasferita a Be'er Sheva nella giornata di oggi, per un'udienza destinata a estendere la sua detenzione. 

Netanyahu operato all'ernia "con successo"

Netanyahu è stato operato all'ernia "con successo" e si sta riprendendo. A renderlo noto, nella notte, l'ufficio del premier israeliano. 

Siria, raid Israele vicino Damasco: due civili feriti

Attacchi aerei israeliani hanno preso di mira domenica siti vicino a Damasco, ferendo due civili. Lo ha detto il ministero della Difesa siriano. "Il nemico israeliano ha lanciato attacchi aerei dal Golan siriano occupato contro siti vicino a Damasco, ferendo due civili", ha affermato il ministero in una nota, senza ulteriori dettagli. In precedenza, i media statali avevano riferito che "i sistemi di difesa aerea hanno intercettato obiettivi nemici nella regione di Damasco". Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani (OSDH), "almeno quattro missili israeliani hanno colpito la regione di Jamraya dove si trova un centro di ricerca scientifica, provocando un incendio", riferendosi ad un centro governativo siriano. 


Centomila in piazza contro Netanyahu

Decine di migliaia di persone in tutto Israele sono scese in piazza per protestare contro il governo e chiedere la rimozione di Benjamin Netanyahu e le elezioni anticipate. Secondo Haaretz cento mila persone hanno protestato ieri sera davanti alla Knesset a Gerusalemme, chiedendo elezioni anticipate e il rilascio degli ostaggi: alcuni manifestanti hanno allestito una tendopoli vicino al Parlamento israeliano dove rimarranno fino a mercoledì. Altri manifestanti antigovernativi hanno bloccato una delle strade principali di Gerusalemme e sono stati dispersi dalla polizia.



Esercito Israele: dal 7 ottobre caduti 600 nostri soldati

L'esercito israeliano ha annunciato che 600 dei suoi soldati sono stati uccisi dal 7 ottobre scorso, data dell'inizio della guerra con il movimento palestinese Hamas nella Striscia di Gaza. "Nadav Cohen, 20 anni, di Haifa (...) è caduto in combattimento nel sud della Striscia di Gaza", ha annunciato il portavoce dell'esercito israeliano sul suo sito ufficiale, portando a 600 il numero dei soldati israeliani uccisi in Israele e nei territori palestinesi dall'inizio della guerra. 


Media: oggi videoconferenza Usa-Israele su Rafah

Stati Uniti e Israele terranno oggi un incontro virtuale per discutere le proposte alternative dell'amministrazione Biden all'invasione militare di Rafah, hanno detto ad Axios funzionari israeliani e statunitensi. Il meeting si svolgerà tramite una videoconferenza sicura, secondo le fonti del sito web di notizie americano. I funzionari israeliani citati da Axios hanno affermato che tenere un incontro virtuale è un modo per il premier Benjamin Netanyahu di "salvare la faccia" e discutere con la Casa Bianca su Rafah senza inviare una delegazione a Washington, come avevano chiesto invece gli Stati Uniti. Si prevede che il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, guiderà la parte americana nell'incontro, alla quale parteciperanno rappresentanti del Pentagono, del Dipartimento di Stato e delle agenzie di intelligence statunitensi. Il ministro per gli Affari strategici Ron Dermer e il consigliere per la Sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi condurranno invece i colloqui da parte israeliana, con la partecipazione di alti funzionari della difesa e dell'intelligence. Un fonte israeliana di Axios ha annunciato che un secondo incontro avrà luogo di persona già la prossima settimana

Intervento all'ernia per Benjamin Netanyahu, Yariv Levin capo del governo a interim

In serata l'operazione. Il premier israeliano promette: "Tornerò a lavorare molto presto". A svolgere le sue funzioni durante l'operazione il vicepremier e ministro della Giustizia. LEGGI QUI

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