Harvard, calano le iscrizioni: "Colpa delle proteste studentesche contro Israele"

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Secondo il New York Times, la reputazione della più antica università statunitense sarebbe stata compromessa da mesi di “turbolenze” legate alla guerra in Medioriente, culminate poi nella lettera di alcuni studenti in cui si affermava che Israele “era interamente responsabile” degli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023. Rispetto alle quasi 57mila domande dell'anno scorso, quest'anno l'ateneo del Massachusetts ha registrato 54mila iscrizioni, con un calo del 5%

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Le domande di iscrizione all'Università di Harvard sono diminuite nell'ultimo anno, nonostante molti altri prestigiosi atenei statunitensi abbiano registrato numeri da record. Perché? Come riporta il New York Times, la reputazione della più antica università americana sarebbe stata “compromessa” da mesi di “turbolenze” legate alla guerra in Medioriente, culminate poi nella lettera studentesca in cui si affermava che Israele “era interamente responsabile” degli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023. Questo, secondo il quotidiano di New York, avrebbe dissuaso alcuni studenti dal fare domanda all'ateneo del Massachusetts.  

Il calo delle iscrizioni ad Harvard

La notizia è arrivata nel giorno in cui tutte le scuole della Ivy League hanno reso noti i numeri degli ammessi (il cosiddetto Ivy Day). Oltre a Harvard, anche la Brown University ha assistito a una diminuzione delle domande di ammissione, mentre in molti altri college d'élite – come Columbia, MIT, Dartmouth e Università della Pennsylvania – le iscrizioni sono aumentate notevolmente. Secondo gli esperti e i consulenti universitari, citati dal New York Times, è difficile individuare i fattori responsabili del calo dei numeri di Harvard, anche se “il danno alla reputazione è grave”. Tutto sarebbe iniziato con la storica decisione della Corte Suprema del 29 giugno 2023, che ha di fatto annullato la cosiddetta “azione affermativa” nell'ateneo, cioè una politica finalizzata a promuovere la diversità e l'inclusione di cui Harvard si era fatta promotrice. Senza dimenticare le dimissioni, il 2 gennaio scorso, di Claudine Gay, la prima presidente afroamericana nella storia di Harvard, a causa di "attacchi personali e minacce alimentate dal razzismo", aveva dichiarato.

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I numeri

Harvard ha ricevuto 54.008 domande in questo ciclo di ammissione, rispetto alle 56.937 dell'anno scorso, registrando un calo di circa il 5%. Mentre, ad esempio, l’Università della Pennsylvania ha assistito a un boom di richieste, ben 65.230: un aumento di quasi il 10% rispetto all’anno precedente, nonostante le critiche rivolte all’allora presidente, M. Elizabeth Magill, per la sua testimonianza sull’antisemitismo durante un'udienza alla Camera.

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