
"La grande operazione militare di Israele a Rafah non può procedere senza un piano credibile per proteggere oltre un milione di civili" ha detto il presidente Usa dopo il suo incontro alla Casa Bianca con re Abdallah di Giordania. Hamas ha annunciato la morte di tre ostaggi coinvolti in un attacco israeliano a Gaza. Blitz dell'Idf libera due ostaggi. Israele nega l'ingresso nel Paese a Francesca Albanese, inviata del Consiglio dei diritti umani dell'Onu
in evidenza
"La grande operazione militare di Israele a Rafah non può procedere senza un piano credibile per proteggere oltre un milione di civili". Lo ha detto Joe Biden dopo il suo incontro alla Casa Bianca con re Abdallah di Giordania. "Gli Stati Uniti - ha aggiunto - stanno lavorando ad una tregua tra Israele e Hamas di almeno sei settimane". Londra alza la voce con Israele: il ministro degli Esteri Cameron chiede di "fermarsi e riflettere molto seriamente prima di ogni ulteriore azione militare" e impone sanzioni a quattro leader "estremisti" del movimento dei coloni in Cisgiordania. L'esercito israeliano ha liberato a Rafah, nel sud della Striscia, due ostaggi israeliani. Intanto Hamas ha annunciato su Telegram la morte di 3 degli 8 ostaggi israeliani di cui ieri aveva fatto sapere che erano stati feriti nei "barbari attacchi sionisti sulla Striscia di Gaza". Tel Aviv ha negato l'ingresso nel Paese a Francesca Albanese, inviata del Consiglio dei diritti umani dell'Onu, denunciando sue "oltraggiose affermazioni' sulle vittime del 7 ottobre.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto
- Cos'è Hamas
- Le cause del conflitto
- Cos'è Hezbollah
- Cosa sono i kibbutz
Per ricevere le notizie di Sky TG24:
- La newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)
- Il canale Whatsapp di Sky TG24 (clicca qui)
- Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)
Questo liveblog finisce qui
Blitz israeliano in ospedale di Jenin: militari travestiti da medici e donne. VIDEO
Le forze speciali israeliane, vestite da medici e pazienti, hanno fatto irruzione nella struttura sanitaria in Cisgiordania, uccidendo tre presunti terroristi palestinesi. “Crimini dell'esercito israeliano non rimarranno senza risposta” ha detto Hamas. GUARDA IL VIDEO
Biden, lavoriamo a una tregua di sei settimane a Gaza
Gli Stati Uniti stanno lavorando ad una tregua tra Israele e Hamas di almeno sei settimane". Lo ha detto il presidente Joe Biden dopo il suo incontro alla Casa Bianca con re Abdallah di Giordania.
Sentenza Onu su Israele, quali sono le misure urgenti imposte dall’Aja e cosa succede ora
I provvedimenti sono in tutto sei, indirizzati soprattutto a prevenire azioni considerate tipiche di un "genocidio" nei confronti dei palestinesi. Le decisioni della Corte internazionale di Giustizia sono giuridicamente vincolanti e non esiste possibilità di appello. C’è però una contraddizione: la Corte non ha i mezzi e gli strumenti per imporre concretamente le misure decretate. GLI SCENARI
Biden: stop a operazione a Rafah senza piano per i civili
"La grande operazione militare di Israele a Rafah non può procedere senza un piano credibile per proteggere oltre un milione di civili". Lo ha detto Joe Biden dopo il suo incontro alla Casa Bianca con re Abdallah di Giordania.
Biden: "Usa condividono obiettivo Israele di sconfiggere Hamas"
"Gli Usa condividono l'obiettivo di Israele di sconfiggere Hamas". Lo ha detto Joe Biden dopo il suo incontro alla Casa Bianca con re Abdallah di Giordania. "Non solo preghiamo per la pace ma lavoriamo attivamente per la pace e per una soluzione a due Stati", ha sottolineato il presidente americano.
Unicef: 7mila bambini hanno perso le famiglie a Gaza
Un portavoce dell'Unicef ha riferito ad Al Jazeera che "settemila bambini hanno perso le loro famiglie a Gaza", precisando che "la situazione è peggiorata con la minaccia di un'operazione militare a Rafah, nel sud della Striscia", da parte di Israele.
Attacco coloni: feriti 2 palestinesi e auto date alle fiamme
In un nuovo episodio di violenza da parte di coloni estremisti israeliani, un giovane palestinese di 20 anni e un ragazzo di 16 sono stati feriti da colpi d'arma da fuoco, scrive Times of Israel. I fatti si sono svolti nel villaggio palestinese di Asira al-Qibliya, in Cisgiordania. Il sindaco, Hafez Saleh, ha detto ai media palestinesi che coloni arrivati dall'insediamento di Yitzhar hanno aperto il fuoco e ferito il 20enne al ventre e il 16enne alla mano. Entrambi sono stati ricoverati, ma non si hanno notizie sulle loro condizioni. Durante l'attacco, un'auto è stata incendiata. In un altro incidente attribuito ai coloni, nel vicino villaggio di Huwara è stato incendiato un camion appartenente ad un palestinese, secondo quanto riferito dall'agenzia stampa palestinese Wafa.
Gaza, trovata morta bimba palestinese che telefonò chiedendo aiuto durante attacco
La piccola aveva chiamato la Mezzaluna Rossa palestinese mentre l'auto in cui era con lo zio, la moglie e i loro tre figli veniva bersagliata da un tank israeliano. LEGGI L'ARTICOLO
Re Abdullah di Giordania arrivato alla Casa bianca
Re Abdullah di Giordania è arrivato alla Casa Bianca per incontrare il presidente americano Joe Biden, nella prima visita di un leader arabo dall'attacco del 7 ottobre che ha innescato la guerra a Gaza. Il conflitto sarà al centro dei colloqui. Accompagnato dalla regina Rania e l'erede al trono Hussein, re Abdullah è stato accolto sulla porta della Casa Bianca da Biden e la first lady Jill.
Consigliere Abu Mazen al Cairo per negoziati su cessate il fuoco
Il Consigliere del presidente dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen, Mahmoud Al-Habbash, è giunto al Cairo stasera per esaminare gli ultimi sviluppi delle trattative in corso per un cessate il fuoco. Lo riferiscono fonti aeroportuali. Al-Habbash, presidente della Corte Suprema della Palestina e Consigliere presidenziale per gli affari religiosi e le relazioni islamiche, è arrivato al Cairo da Ramallah via Giordania, per una visita in Egitto che durerà diversi giorni.
Gallant: "Liberazione due ostaggi è punto di svolta"
Il successo del raid militare israeliano che ha permesso il rilascio di due ostaggi israelo-argentini a Gaza è "un punto di svolta" nella guerra che dimostra che Hamas è "vulnerabile". Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant. "Si tratta di una svolta decisiva nella campagna militare" di risposta agli attacchi di Hamas in Israele il 7 ottobre, ha dichiarato l'esponente del governo durante un incontro con i membri del commando che ha liberato nella notte Luis Marman e Luis Har. Questo raid "ha creato un capovolgimento nel nostro modo di pensare come in quello di Hamas" perché "all'improvviso Hamas è vulnerabile, possiamo raggiungerlo ovunque", ha aggiunto. Dopo questa operazione, "la popolazione sa che può fidarsi di noi, ha aggiunto il ministro, il cui governo è sottoposto a forti pressioni da parte di numerose famiglie di ostaggi, che chiedono un accordo che consenta il rilascio dei loro cari. "Ci saranno altre operazioni", ha assicurato Gallant, mentre dei 130 ostaggi ancora nella Striscia di Gaza si stima che 29 siano morti.
Studenti sotto la Rai, 'complici del genocidio palestinese'
Blitz degli studenti di 'Cambiare Rotta' sotto alla sede Rai, a Roma, per protestare contro la linea, a loro detta, "schiacciata sulle posizioni israeliane" dei giornalisti di viale Mazzini. I manifestanti hanno intonato cori ed esposto degli striscioni tra cui uno con scritto: "Complici del genocidio dei Palestinesi". In nove sono stati identificati dalla polizia e saranno denunciati per "manifestazione non preavvisata".
Rafah, perché si rischia catastrofe umanitaria in caso di attacco. FOTO SATELLITARI
Dall’inizio dell’azione militare israeliana nella città e nell’omonimo governatorato della Striscia si sono radunati centinaia di migliaia di sfollati. L’esodo nelle immagini dal satellite. GUARDA LE IMMAGINI
Unrwa, tutti i Paesi che hanno sospeso i fondi dopo le accuse
Sono 10 gli Stati che hanno finora bloccato tutti i finanziamenti all'Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, in seguito alle accuse di un possibile coinvolgimento di dipendenti nell’attacco di Hamas in territorio israeliano del 7 ottobre. Gli Usa hanno immediatamente annunciato lo stop ai finanziamenti. La scelta è stata poi condivisa da Canada, Australia, Italia, Regno Unito, Finlandia, Paesi Bassi, Germania, Giappone e Austria. LEGGI
Iran, 'lanciato missile balistico a lungo raggio da nave da guerra dei Pasdaran'
Il comandante dei Guardiani della Rivoluzione, i Pasdaran iraniani, afferma che è stato effettuato con successo un lancio di prova da una nave militare di un missile balistico a lungo raggio. "E' stato lanciato con successo un missile balistico a lungo raggio da una nave militare della Marina dei Guardiani della Rivoluzione, una collaborazione tra le Forze Aerospaziali e la Marina dei Guardiani della Rivoluzione - ha affermato Hossein Salami, in dichiarazioni riportate dall'agenzia iraniana Mehr - Questo nuovo risultato aumenta il raggio d'influenza e la nostra potenza navale fino a qualsiasi punto desiderato". Non vengono forniti altri dettagli.
Unrwa, cosa è e come funziona l'agenzia Onu per i palestinesi
È stata per molto tempo un'ancora di salvezza vitale nella Striscia di Gaza e motivo di contesa con Israele, molto prima che alcuni dipendenti dell'agenzia fossero accusati di essere coinvolti nell'assalto di Hamas del 7 ottobre scorso. Offre una serie di servizi sociali alle persone registrate come rifugiati palestinesi nelle guerre risalenti al periodo della nascita dello Stato di Israele: costruisce e gestisce scuole, cliniche mediche, rifugi e fornisce cibo, assistenza abitativa e prestiti di emergenza. COME FUNZIONA
Egitto e Slovenia chiedono un rapido cessate il fuoco a Gaza
Egitto e Slovenia condannano gli attacchi contro la popolazione civile a Gaza, chiedendo un rapido cessate il fuoco e il libero accesso agli aiuti umanitari. E' quanto è emerso da un colloquio oggi a Lubiana fra la ministra degli Esteri slovena Tanja Fajon e il collega egiziano Sameh Shoukry. "Il conflitto si può risolvere solo con la creazione di due Stati, con garanzie di sicurezza sia per Israele che per i Palestinesi. La comunità internazionale deve adottare misure chiare contro coloro che sono responsabili dell'esodo forzato degli abitanti di Gaza", ha detto Shoukry, citato dai media regionali. L'intensificazione delle operazioni militari di Israele nel sud di Gaza non farebbe altro che accrescere le tensioni, ha aggiunto il ministro egiziano, che ha al tempo stesso respinto le affermazioni di alcuni media secondo cui l'offensiva israeliana a Rafah potrebbe portare alla sospensione dell'accordo di pace tra Israele e Egitto. "L'Egitto rispetterà l'accordo raggiunto oltre 40 anni fa, fino a quando lo rispetterà Israele", ha affermato Shokry. "La Slovenia sin dall'inizio chiede un cessate il fuoco duraturo a Gaza. Siamo testimoni di una catastrofe umanitaria e di un numero intollerabile di morti", ha affermato da parte sua la ministra Fajon, secondo cui "solo un cessate il fuoco può portare la pace".
Usa insistono, non sosteniamo il cessate il fuoco a Gaza
Gli Stati Uniti continuano a ribadire di non sostenere "un cessate il fuoco generale a Gaza". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana in un briefing con la stampa. "Vogliamo che la guerra finisca, ma quello che serve ora è una tregua umanitaria", ha sottolineato il funzionario della Casa Bianca.
Onu, non sorpresi da divieto ingresso Israele ad Albanese
"Mi sarei sorpreso se le fosse mai stato permesso di andare in Israele". Così il portavoce dell'Onu, Stephane Dujarric, ha risposto a chi chiedeva un commento sul fatto che lo Stato ebraico ha vietato l'ingresso alla relatrice speciale Onu sulla situazione dei diritti umani nei Territori palestinesi occupati, Francesca Albanese. E sul fatto che Israele ne ha chiesto il licenziamento, ha precisato: "I relatori speciali sono indipendenti e nominati dal Consiglio dei diritti umani. Il segretario generale Guterres non ha l'autorita' di assumerli ne' di licenziarli".
Albanese, atrocità d'Israele raggiungono un nuovo livello
"Il divieto di ingresso da parte di Israele non è una novità. Israele ha negato l'ingresso a TUTTI i Relatori Speciali/OPt dal 2008! Ciò non deve diventare una distrazione dalle atrocità di Israele a Gaza, che stanno raggiungendo un nuovo livello di orrore con il bombardamento di persone nelle 'aree sicure' di Rafah". Lo scrive su X Francesca Albanese, relatrice speciale dell'Onu per i Territori palestinesi in risposta alla decisione di Israele di negarle l'ingresso nel Paese.
Israele, negato l'ingresso alla funzionaria Onu italiana Francesca Albanese
La decisione, hanno fatto sapere i ministeri degli Esteri e degli Interni, è legata alle sue oltraggiosi affermazioni che "le vittime del massacro del 7 ottobre non sono state uccise per la loro ebraicità ma in risposta all'oppressione israeliana'". LEGGI L'ARTICOLO
Costa, armi mai soluzione. Onu faccia sentire propria voce
"Le vittime di una guerra sono esseri umani. Sulla loro appartenenza non si può né si deve speculare. La loro tragedia non può essere oggetto di dibattiti tra schieramenti politici. La violazione dei diritti umani va al di là delle beghe interne del Paese. La politica è fatta per migliorare la vita delle persone e mai e poi mai può accettare bombe, rappresaglie, atti terroristici, l'uccisione di bambini, soccorritori e giornalisti. Arrivare alle armi è una sconfitta dell'essere umano, e quindi di tutti noi. Tacciano le armi in Medio Oriente e si apra un vero negoziato internazionale. L'Onu deve intervenire con voce forte, rigorosa e ricordarsi che prima di equilibri politici e di alleanze va tutelata la vita umana". Così il vicepresidente della Camera, Sergio Costa.
Hamas, altri 3 ostaggi israeliani morti dopo raid Idf
Sono morti tre degli ostaggi israeliani che, secondo Hamas, sono rimasti feriti in raid israeliani nella Striscia di Gaza. Lo afferma in un messaggio audio Abu Obaida, portavoce del braccio armato del gruppo, le Brigate al-Qassam. Ieri Hamas aveva parlato di due ostaggi morti e altri otto feriti a causa di operazioni israeliane. Secondo Abu Obaida, Hamas non rivelerà i nomi degli ostaggi che afferma essere deceduti fin quando non saranno "chiare le sorti" degli altri ostaggi feriti.
Procuratore Cpi, 'preoccupa eventuale offensiva a Rafah'
Il procuratore capo della Corte penale internazionale Karim Khan ha espresso oggi profonda preoccupazione per una possibile offensiva di terra israeliana a Rafah, a Gaza, avvertendo che chiunque violi il diritto internazionale sarà ritenuto responsabile. "Sono profondamente preoccupato per il bombardamento segnalato e la potenziale incursione di terra da parte delle forze israeliane a Rafah", ha precisato Khan.
Dombrovskis, non in esame stop accordo Ue con Israele
"L'Ue è stata coerentemente chiara sul fatto che l'impegno politico e il dialogo franco e aperto siano i modi più efficaci per trasmettere le nostre preoccupazioni ai nostri partner israeliani. Attualmente, la sospensione dell'accordo di associazione con Israele non è in esame". Lo ha dichiarato il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, in audizione alla commissione Agricoltura del Parlamento europeo.
Israele, 'liberazione ostaggi punto di svolta contro Hamas'
La liberazione dei due ostaggi a Rafah "è un punto di svolta nella campagna contro l'organizzazione terroristica di Hamas". Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant secondo cui "Hamas è vulnerabile, è penetrabile ed è possibile andare ovunque e fare qualsiasi cosa". "Ci sono ancora ostaggi - ha aggiunto - e bisogna raggiungerli. Molti di loro non torneranno indietro in questo modo, piuttosto spero attraverso una intesa".
Lazzarini, nessuna intenzione dimettermi da Unrwa
"Non ho intenzione di dimettermi. Abbiamo un governo che chiede le dimissioni. Potrebbero esserci altre voci, ma non ho sentito nessun altro governo. E per il momento, finché riterrò che possiamo continuare a fare la differenza, continuerò a farlo". Lo ha dichiarato il commissario generale dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi (Unrwa), Philippe Lazzarini, nella conferenza stampa al termine del Consiglio informale Sviluppo dell'Ue.
Egitto, no a rottura con Israele in caso attacco a Rafah
L'Egitto non ha intenzione di rompere il trattato di pace con Israele nel caso in cui lo Stato ebraico decidesse di avviare una operazione a Rafah. Lo dice il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry, commentando le voci che si erano diffuse ieri sull'intenzione del Cairo di denunciare il trattato di Camp David in caso di attacco israeliano su Rafah. "Esiste già un accordo di pace tra Egitto e Israele, in vigore da quarant'anni, e continueremo a rispettarlo", ha detto Shoukry in una conferenza stampa con la sua controparte slovena a Lubiana. Shoukry ha aggiunto che l'Egitto sta continuando nei suoi sforzi per garantire un accordo tra Israele e Hamas che consentirà il rilascio degli ostaggi e l'ingresso di maggiori aiuti umanitari a Gaza.
Onu, "terrificante" prospettiva offensiva Rafah
La prospettiva di una operazione di terra israeliana su Rafah, all'estremità meridionale della Striscia di Gaza, è "terrificante". Lo ha affermato Volker Turk, alto commissario Onu per i diritti umani, ricordando che circa un milione e mezzo di palestinesi sono stipati nell'area, sul confine egiziano, "con nessun posto dove fuggire. E' terribile, considerando che un altissimo numero di civili, ancora una volta principalmente donne e bambini, sarebbero probabilmente uccisi o feriti" nel caso di attacco militare.
Ostaggi liberati a Gaza, Netanyahu incontra unità speciali
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha incontrato gli uomini dell'unità d'elite antiterrorismo Yamam che hanno partecipato all'operazione di salvataggio a Gaza dei due ostaggi.
"Questa è stata una delle operazioni di salvataggio di maggior successo nella storia dello Stato di Israele. Avete eliminato i rapitori, i terroristi e siete tornati in Israele indenni - un'operazione perfettamente eseguita", ha detto Netanyahu, che ha incontrato le forze antiterrorismo insieme al ministro della Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir. Quest'ultimo, secondo il Times of Israel, era stato lasciato fuori dalla War Room mentre l'operazione era in corso.
Nell'operazione speciale condotta durante la notte a Rafah, nel sud di Gaza, sono stati liberati gli ostaggi con doppia nazionalità, israeliana e argentina, Fernando Simon Marman, 60 anni, e Louis Har, 70 anni, entrambi sequestrati durante l'attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre.
Netanyahu su ostaggi, 'è una delle azioni di salvataggio più riuscite'
"Una delle operazioni di salvataggio di maggior successo nella storia di Israele". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu incontrando i soldati che hanno liberato i due ostaggi a Rafah, Fernando Marman e Luis Har. "Avete eliminato i rapitori, i terroristi e - ha aggiunto Netanyahu - siete tornati in Israele senza essere colpiti: operazione perfetta con un'esecuzione perfetta. All'1.40 del mattino vi ho sentito dire 'gli ostaggi sono nelle nostre mani'". Il premier, che ha assistito alle fasi dell'azione dal centro di comando, ha rivelato di averla approvata pochi giorni fa.
Borrell a Biden, se morti a Gaza sono troppi ferma le armi
"Il presidente Biden ha detto che i morti civili a Gaza sono troppi. Se sono troppi allora forse devi dare a Israele meno armi, è abbastanza logico". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell nel corso della conferenza stampa con il commissario dell'agenzia Unrwa dell'Onu Philippe Lazzarini. "Tutti vanno a Tel Aviv e chiedono 'per piacere, ci sono troppe vittime, uccidete meno civili' ma Benjamin Netanyahu non ascolta nessuno. Forse è il caso di smettere di chiedere per piacere e fare qualcosa", ha aggiunto Borrell. Riguardo alle ultime richieste di evacuazione Borrell ha poi polemicamente chiesto: "E dove, sulla luna?".
Israele, Agenzie Onu cooperino per evacuare civili da Rafah
Israele ha fatto appello alle Agenzie di soccorso dell'Onu di aiutare i suoi sforzi di evacuare i civili dalle zone di guerra prima della sua operazione di terra a Rafah, nel sud della Striscia. "Esortiamo le agenzie dell'Onu - ha detto, citato dai media, il portavoce del governo Eylon Levy - Non dite che non può essere fatto. Trovate con noi la maniera".
Lazzarini (Unrwa),Israele cooperi all'indagine e dia prove
"L'accusa rivolta all'agenzia è così seria che richiede azioni immediate, che sono state prese: non solo il licenziamento dei dipendenti coinvolti ma l'indagine interna, diretta da New York. E chiedo che le autorità israeliane cooperino con l'indagine per fornire le prove alle accuse". Lo ha detto Philippe Lazzarini, Commissario generale dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi nel Vicino Oriente (Unrwa).
Unrwa "Israele collabori, condivida prove di accuse"
"Abbiamo un'indagine che ora è portata avanti dall'ufficio dei servizi di supervisione interna a New York e abbiamo chiesto e chiediamo la piena collaborazione da parte delle autorità israeliane per condividere con l'organizzazione le prove o le indicazioni o le evidenze rispetto a questa orribile accusa". Lo ha dichiarato il commissario generale dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei rifugiati palestinesi (Unrwa), Philippe Lazzarini, nella conferenza stampa al termine del Consiglio informale Sviluppo dell'Ue. "Ora speriamo che l'indagine sia completata nel prossimo futuro, ha aggiunto.
L'Olanda fa ricorso contro stop invio parti F35 a Israele
I Paesi Bassi presentano ricorso contro la sentenza della Corte d'Appello dell'Aja che ha ordinato lo stop delle consegne a Israele di parti per i caccia F-35. Lo ha annunciato il ministro del Commercio estero e della Cooperazione allo sviluppo, Geoffrey Van Leeuwen. Il governo, si legge in una nota, "è del parere che la fornitura di componenti americani degli F-35 non sia illegale" e che spetti "allo Stato definire la propria politica estera". "Israele - aggiunge Van Leeuwen - ha bisogno degli aerei F-35 per difendersi dalle minacce provenienti dalla regione, separate da Gaza".
Lazzarini: 'Senza Unrwa mezzo mln di bambini senza scuola'
In Israele ci sono "molti appelli" a far sì che l'Unrwa non sia più attiva nella Striscia di Gaza, ma "una decisione simile sarebbe estremamente miope", perché, per esempio, comporterebbe che "mezzo milione di bambini sarebbero privati dell'educazione". Lo dice il commissario dell'Unrwa Philippe Lazzarini, in conferenza stampa a Bruxelles al termine del Consiglio Affari Esteri Sviluppo.
Borrell: le accuse all'Unwra vanno provate
"Quelle all'Unrwa sono accuse, e ripeto accuse, e vanno provate". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrel nel corso della conferenza stampa con il commissario dell'agenzia Onu Philippe Lazzarini. "Le indagini sono state già lanciate e stiamo parlando delle azioni di 13 dipendenti su 30mila: l'Unrwa assicurerà la presa di responsabilità individuale, non la punizione collettiva. Fermare i lavori dell'Unrwa significa una catastrofe umanitaria a Gaza e nei Paesi del Medio Oriente e questo avrebbe un impatto sulla sicurezza europea: 5,6 milioni di persone dipendono dall'agenzia".
Borrell: 'Se Unrwa viene cancellata, problema rifugiati palestinesi resta'
"C'è un solo modo per sciogliere l'Unrwa: dovrebbe essere sciolta quando il problema dei rifugiati palestinese non ci sarà più. Se verrà cancellata, il problema dei rifugiati palestinesi ci sarà ancora, ma sarà ancora peggiore". Lo dice l'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell, a Bruxelles in conferenza stampa al termine del Consiglio informale Esteri Sviluppo. "Lavoriamo insieme per una soluzione che renda possibile non dover lavorare sul problema dei rifugiati palestinesi, perché è stato risolto con la creazione di due Stati, non cancellando l'Unrwa", conclude.
Media: in colloqui privati Biden insulta Netanyahu
Il presidente Usa, Joe Biden, e' orami ai ferri corti con il premier israeliano Benjamin Netanyahu per la sua campagna militare a Gaza. Secondo l'emittente statunitense Nbc, il capo della Casa Bianca in colloqui privati ha insultato lo ha insultato chiamandolo "str....". Il presidente degli Stati Uniti ha esortato Israele ad accettare un cessate il fuoco, ma coloro che hanno familiarita' con le conversazioni hanno affermato che Netanyahu gli "sta facendo passare l'inferno" ed e' difficile trattare con lui. Biden in alcuni punti si e' riferito al primo ministro israeliano semplicemente come "questo ragazzo" e almeno in tre occasioni recenti o ha definito uno "str....". Il Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti ha tuttavia respinto le dichiarazioni delle fonti di Nbc, affermando che, nonostante i disaccordi su alcune questioni, i due uomini hanno una "relazione decennale rispettosa in pubblico e in privato". Il presidente e' frustrato per l'incapacita' di Netanyahu di cambiare tattica a Gaza - dove il ministero della sanita' guidato da Hamas afferma che piu' di 28.000 persone sono state uccise dalle forze israeliane - e per la sua riluttanza a perseguire un accordo di pace a lungo termine.
Netanyahu: 'Non lasceremo in pace i battaglioni del terrore'
Israele non lascerà "in pace i battaglioni del terrore a Rafah" e la guerra "continuerà fino a quando non sarà raggiunta la vittoria totale". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu incontrando a Gerusalemme il suo omologo olandese Mark Rutte alla terza visita in Israele dal 7 ottobre. Rutte ha visto anche il premier palestinese Mohammed Shtayyeh. (ANSA).
Netanyahu: 'Non lasceremo intatto Hamas a Rafah, guerra fino a vittoria totale'
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ribadito al premier olandese Mark Rutte che "Israele non lascerà intatti i battaglioni dei terroristi a Rafah" e "la guerra è destinata a continuare fino alla vittoria totale su Hamas". E' quanto si legge in una nota diffusa dopo l'incontro a Gerusalemme.
Egitto: 'No a sfollamento palestinesi Gaza, non possiamo accettare altre morti civili'
"Respingiamo categoricamente lo sfollamento dei palestinesi dalla Striscia di Gaza". Lo ha detto il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukri, che in dichiarazioni al canale egiziano Al Qahera ha lanciato l'allarme per il "livello senza precedenti di distruzione e uccisione di civili a Gaza". "La situazione a Gaza sta peggiorando e costituisce una violazione del diritto internazionale - ha detto - Non possiamo accettare la perdita di altre vite civili nella Striscia".
Attacchi Israele a Rafah danneggiano recinzioni su lato egiziano
Testimoni oculari e fonti della sicurezza egiziana fanno sapere che sono in corso lavori di manutenzione delle protezioni alla frontiera con la Striscia di Gaza, in particolare a Rafah, città divisa tra Gaza ed Egitto, dove i violenti bombardamenti lanciati da Israele sul versante palestinese che hanno danneggiato recinzioni e filo spinato anche sul lato egiziano. L'Egitto sta continuando a rinforzare le misure sul confine, riferiscono le stesse fonti, e a ridistribuire forze di frontiera e pattuglie di sicurezza lungo il confine egiziano con Israele e Gaza. Il pesante bombardamento israeliano su diverse aree della città palestinese di Rafah ha portato molti residenti a lasciare le proprie case e ad avvicinarsi al confine egiziano per cercare riparo, secondo testimonianze degli abitanti del Sinai. Rinforzate anche le protezioni al valico di Kerem Salem. Una fonte della sicurezza ha confermato quanto riferito dai testimoni oculari.
'L'inferno in terra', la paura dei palestinesi durante il blitz
Majed al-Afifi aveva solo 40 giorni quando è stato ucciso, ha detto suo zio all'AFP a Rafah, dove le forze israeliane hanno bombardato stanotte diverse case mentre salvavano due ostaggi di Gaza. "il bombardamento è arrivato senza preavviso", ha detto Said al-Hams, 26 anni, nel campo profughi di Rafah. Il neonato è tra le circa 100 persone uccise dalle forze israeliane durante la notte a Rafah, secondo il ministero della Sanità di Gaza. Sua madre è rimasta ferita. Mentre in Israele c'è stata esultanza per la liberazione dei due ostaggi, a Rafah la gente ha raccontato una notte di paura.
Ministro Esteri Israele: 'Guterres rimuova Albanese per parole antisemite'
"Il tempo del silenzio degli ebrei è finito. Se le Nazioni Unite vogliono tornare ad essere un organismo rilevante, il suo leader Antonio Guterres deve sconfessare pubblicamente le parole antisemite della loro 'inviata speciale' Francesca Albanese e rimuoverla immediatamente dal suo posto. Impedirle di entrare in Israele servirà a ricordare le atrocità commesse da Hamas, compreso lo spietato attacco agli innocenti". Così il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha commentato sul social X la decisione di vietare l'ingresso in Israele alla relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti umani nei Territori palestinesi occupati.
Violenze contro palestinesi, Gb sanziona 4 coloni israeliani
Anche il Regno Unitla Cisgiordania occupata". Lo riporta una nota del Foreign Office, precisando che i quattro colpiti dal congelamento degli asset e da restrizioni relative ai viaggi e ai visti per il Regno Unito sono Moshe Sharvit, Yinon Lev (l'unico dei quattro sanzionato anche dagli Stati Uniti), Zvi Bar Yosef e Ely Federman. "Le sanzioni odierne impongono restrizioni per coloro che sono coinvolti in alcuni dei più eclatanti abusi dei diritti umani", ha dichiarato il ministro degli Esteri britannico, David Cameron, secondo cui "i coloni israeliani estremisti minacciano i palestinesi, spesso con le armi, e li costringono ad abbandonare la terra che appartiene loro di diritto. Questo comportamento è illegale e inaccettabile". Cameron ha quindi chiesto a Israele di "adottare azioni più forti e porre fine alla violenza dei coloni. Troppo spesso vediamo promesse che non hanno seguito".
Nbc: 'Biden furioso con Netanyahu, in privato lo insulta'
Joe Biden sarebbe sempre più furibondo con Benyamin Netanyahu per la campagna militare israeliana a Gaza e con i suoi collaboratori, secondo quanto riferisce la Nbc, si sarebbe lasciato andare anche ad insulti verso il premier israeliano. A volte, riporta l'emittente Usa, Biden si riferisce a Netanyahu semplicemente come "quel ragazzo" mentre in almeno tre recenti occasioni lo ha definito "uno stronzo", riferisce Nbc News. Sollecitato su questo, il Consiglio per la sicurezza nazionale Usa ha smentito, affermando che nonostante alcuni disaccordi i due hanno una "relazione decennale rispettosa in pubblico e in privato".
Mozione maggioranza, governo promuova sforzi diplomatici
Con la sua mozione sul Medio Oriente, la maggioranza punta poi a impegnare il governo a "sostenere ogni possibile sforzo negoziale per l'attuazione della risoluzione Onu 1701 del 2006 che prevede l'assenza di uomini armati e materiali bellici, ad esclusione dell'esercito libanese, tra il confine Libano-lsraele e la linea del fiume Litani e ad appoggiare la proposta degli Stati Uniti di allargare la distanza tra Hezbollah e Israele estendendo la 'linea Blu' di circa 7-8 chilometri". Tra gli impegni previsti, anche quello "a proseguire la collaborazione con i principali Paesi dell'area per assicurare cure adeguate ai minori palestinesi feriti e creare le condizioni per poter inviare un ospedale da campo dell'Esercito per aiutare la popolazione civile palestinese, che è vittima incolpevole dei terroristi di Hamas", e "a lavorare in sede europea affinché la proposta italiana per una missione navale difensiva dell'Unione europea nel Mar Rosso a difesa del traffico commerciale marittimo possa essere approvata già nel corso del prossimo Consiglio affari esteri di febbraio 2024".
Israele vieta l'ingresso a una funzionaria italiana Onu
Israele ha deciso di negare l'ingresso nel Paese a Francesca Albanese, inviata del consiglio dei diritti umani dell'Onu. La decisione, hanno fatto sapere i ministeri degli Esteri e degli Interni, è legata "alle sue oltraggiosi affermazioni che 'le vittime del massacro del 7 ottobre non sono state uccise per la loro ebraicità ma in risposta all'oppressione israeliana'".
Egitto rafforza 'sicurezza' al confine con la Striscia di Gaza
L'Egitto ha ulteriormente rafforzato la presenza di forze di sicurezza al confine con Gaza. Lo riferisce l'agenzia Dpa che cita testimoni e una fonte della sicurezza. Testimonianze parlano di un rafforzamento delle misure di sicurezza e di pattuglie intensificate lungo la frontiera, soprattutto nella zona del valico di Rafah e in quella del transito di Kerem Shalom. Si tratta, secondo la fonte della Dpa, di misure decise nel contesto di quanto annunciato da parte israeliana riguardo Rafah. La fonte ha anche confermato operazioni in corso per innalzare ulteriormente la recinzione al confine e rafforzare il filo spinato dopo danni attribuiti alle operazioni israeliane.
Rutte: "Operazione su Rafah avrebbe conseguenze catastrofiche"
''Un'operazione militare su larga scala a Rafah avrebbe conseguenze umanitarie catastrofiche''. Lo ha scritto in un tweet il primo ministro olandese Mark Rutte, oggi ''in Israele e nei Territori palestinesi'' per colloqui ''con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il primo ministro palestinese Mohammad Shtayyeh''. Come ha scritto Rutte in un tweet, ''tre cose hanno ora la massima priorità: sono necessari molti più aiuti umanitari a Gaza, Hamas deve rilasciare immediatamente gli oltre 100 ostaggi e le operazioni israeliane devono ridurre rapidamente e in modo significativo la loro intensità''. Perché questo accada, ha aggiunto, serve ''una pausa immediata nei combattimenti, che deve culminare in una fine duratura di questo conflitto''. Necessaria ''una soluzione politica sostenibile: uno Stato palestinese vitale, accanto a un Israele sicuro''.
Gb alza i toni: "Ora basta, Israele si fermi"
Il Regno Unito è "molto preoccupato" per la situazione dei civili palestinesi a Rafah, che "non hanno più dove andare". Lo ha detto il ministro degli Esteri britannico, David Cameron, alzando i toni nei confronti del governo israeliano sulla scia degli Usa. "E' impossibile vedere come si possa combattere una guerra fra la gente", ha poi rincarato Cameron riferendosi ai civili della Striscia di Gaza e sollecitando Israele a "fermarsi e riflettere molto seriamente prima di ogni ulteriore azione militare: noi vogliamo una pausa immediata dei combattimenti che conduca a un tregua sostenibile senza ripresa delle ostilità".
Ankara contro attacco Rafah "Parte piano pulizia etnica"
La Turchia condanna senza mezzi termini i bombardamenti israeliani nella città di Rafah, definiti "parte di un piano di pulizia etnica" che danneggia "gli sforzi per un cessate il fuoco". "I continui attacchi di Israele non fanno che aumentare le dimensioni della tragedia in atto danneggiare gli sforzi mirati a raggiungere un cessate il fuoco", si legge nel comunicato. Parole dure, giunte dopo gli intensi bombardamenti che nelle ultime ore hanno ucciso decine di civili in fuga da Gaza verso il confine con l'Egitto. "Esprimiamo la nostra più profonda preoccupazione per i massacri e la distruzione causati dall'attacco israeliano. Consideriamo questa operazione come parte di un piano per eliminare dal proprio territorio il popolo di Gaza", si legge nel comunicato del ministero. Con lo stesso comunicato Ankara chiede al Consiglio di Sicurezza dell'Onu e alla comunità internazionale di "compiere i passi necessari per fermare Israele".
Tajani: "Non dare prospettiva a palestinesi è aiutare Hamas, troppe vittime civili"
"Condanna durissima di quanto fatto da Hamas, ma continuiamo a dire a Israele di non coinvolgere la popolazione civile, ci sono troppe vittime civili provocate dalla reazione di Tel Aviv". Lo dice Antonio Tajani, segretario di Fi, a margine di una conferenza stampa alla Camera, rispondendo a una domanda sulla guerra a Gaza. "Per noi la soluzione è 'due popoli due Stati', l'ho detto a Netanyahu, l'ho detto a Abu Mazen" perché "non dare prospettiva ai palestinesi è aiutare Hamas. Basta vittime civili con numeri inaccettabili, e subito liberare gli ostaggi israeliani. Il nostro compito è favorire il dialogo e la nascita dei due stati".
Borrell: 'Molto preoccupato per situazione a confine Egitto'
Nel Consiglio informale dei ministri Ue oggi "parleremo anche della situazione a Gaza. Sono felice di sapere che due ostaggi sono stati liberati, ma sono anche molto preoccupato per la situazione al confine con l'Egitto, dove sembra che vengano intraprese nuove operazioni militari da parte delle forze di difesa israeliane". Lo afferma l'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell, a margine della riunione a Bruxelles. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, prosegue, "aveva chiesto l'evacuazione di 1,7 milioni di persone, senza dire dove queste persone potrebbero essere evacuate. La situazione è molto tesa. Siamo preoccupati per ciò che può accadere: molti ministri dell'Unione Europea ieri hanno inviato messaggi, l'ho fatto anch'io, chiedendo a Israele di non impedire l'accesso a Gaza dei sostegni umanitari". "Se lanciano operazioni militari al confine con l'Egitto, come abbiamo già detto, gli aiuti umanitari non saranno in grado di arrivare a Gaza. Vediamo cosa succede nelle prossime ore. I ministri stanno seguendo la situazione, ma forse dobbiamo fare qualcosa di più che esprimere semplicemente preoccupazione", dice.
Portavoce Abu Mazen: 'Usa non siano schiavi politica Israele'
Nabil Abu Rudeina portavoce del presidente palestinese Abu Mazen - che si trova in Qatar per incontri con la leadership di Doha - ha chiesto alla Comunità internazionale di fermare l'offensiva di terra di Israele a Rafah, nel sud di Gaza. "L'amministrazione Usa - ha detto, citato dai media - non può rimanere ostaggio delle politiche israeliane". Rudeinah ha poi definito "insensate" e un "inganno del mondo" le affermazioni di Netanyahu sul piano di evacuazione dei civili dell'area di Rafah. "Non c'è più un posto sicuro a Gaza - ha spiegato - e i civili non possono ritornare al centro e al nord per i bombardamenti".
Brigate Al-Quds: 'Uccisi soldati israeliani in un'imboscata'
I combattenti delle Brigate di al-Quds hanno rivendicato l'uccisione di soldati israeliani in un'imboscata stamattina presto in un'imboscata nel sud-est della città meridionale di Khan Younis, nella Striscia di Gaza. In una dichiarazione su Telegram, l'ala militare del gruppo della Jihad islamica ha dichiarato: “Immediatamente dopo l’arrivo delle forze israeliane sul luogo dell’imboscata, le abbiamo attaccate con mitragliatrici e ordigni esplosivi, lasciando i nemici morti e feriti”. Il gruppo ha anche affermato che i suoi combattenti hanno bombardato con pesanti colpi di mortaio un posto di comando e controllo israeliano nella parte centrale di Khan Younis.
Australia: offensiva Rafah avrebbe conseguenze devastanti
L'offensiva militare israeliana su Rafah avrebbe ''conseguenze devastanti'' per i civili palestinesi che hanno trovato rifugio nella città a sud della Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato la ministra degli Esteri australiana Penny Wang, aggiungendo che l'operazione annunciata dal premier Benjamin Netanyahu ''causerebbe un grave danno agli interessi di Israele''. Ricordando il voto a favore di un cessate il fuoco umanitario, Wang ha affermato che ''molti amici di Israele, inclusa l'Australia, hanno espresso profonda preoccupazione per le notizie di un'operazione militare israeliana a Rafah".
Hezbollah: drone Israele colpisce alto funzionario
Un drone israeliano ha colpito l'auto sulla quale viaggiava Mohammed Aliwayeh, responsabile di Hezbollah per la regione di Maroun al-Ras, al confine con Israele. Il raid è avvenuto nella città di Bint Jbeil, roccaforte del movimento sciita nel sud del Libano. Lo ha confermato l'ufficio stampa di Hezbollah alla Dpa, spiegando che le condizioni di Aliwayeh sono ''molto gravi''.
Msf: 'Offensiva di terra a Rafah catastrofica, non deve andare avanti'
“L'offensiva di terra dichiarata da Israele su Rafah sarebbe catastrofica e non deve procedere”. Lo ha detto Medici Senza Frontiere (Msf). “Mentre il bombardamento aereo dell’area continua, più di un milione di persone, molte delle quali vivono in tende e rifugi di fortuna, si trovano ad affrontare una drammatica escalation di questo massacro ancora in corso”, ha scritto su X l'organizzazione umanitaria. “Nessun posto a Gaza è sicuro e i ripetuti sfollamenti forzati hanno spinto le persone a Rafah, dove sono intrappolate in un minuscolo pezzo di terra e non hanno opzioni”.
Hezbollah: drone Israele colpisce alto funzionario
Un drone israeliano ha colpito l'auto sulla quale viaggiava Mohammed Aliwayeh, responsabile di Hezbollah per la regione di Maroun al-Ras, al confine con Israele. Il raid è avvenuto nella città di Bint Jbeil, roccaforte del movimento sciita nel sud del Libano. Lo ha confermato l'ufficio stampa di Hezbollah alla Dpa, spiegando che le condizioni di Aliwayeh sono ''molto gravi''.
Cooperante palestinese a Rafah: 'Notte allucinante, se entrano sarà massacro'
E' stata ''una notte molto difficile, allucinante'' quella che hanno vissuto i palestinesi a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Gli israeliani ''hanno bombardato da terra, aria, i carri armati ovunque, le forze speciali israeliane sono entrate sotto copertura a Rafah. Hanno ucciso 105 persone'' e ''il cielo era illuminato a giorno dalle bombe. La paura è stata tanta''. Ma lo è ancora di più pensando all'annunciata operazione militare che il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato contro Rafah. ''Se entrano sarà un massacro, le vittime non si conteranno più''. Lo racconta all'Adnkronos proprio da Rafah il cooperante palestinese Sami Abu Omar che all'inizio di dicembre, insieme alla sua famiglia, aveva lasciato Khan Yunis dopo che i cecchini israeliani si erano posizionati sul tetto della sua casa.Aveva camminato 14 chilometri insieme alla moglie e ai figli, il più piccolo di 12 anni, per arrivare a Rafah e trovare riparo dai combattimenti. Parte di ''un esodo di massa'' verso la città al confine con l'Egitto dove lui racconta di aver ''preso una stanza in affitto vicino al mare per 500 euro al mese. Quattro metri per quattro dove vivono 40 persone, le donne con i bambini. Gli uomini, io con i miei fratelli, dormiamo in tende di plastica lì vicino''.
Al momento da Israele ''non è arrivato un ordine di evacuazione per la popolazione di Rafah'', ma ''qualcuno sta già smontando le tende''. Il vero problema, racconta Abu Omar, è che ''la gente è disperata, non sa dove andare. Stamattina camminavo per Rafah e sentivo solo bestemmie e pianti''. "Io stesso - confessa - non so cosa fare, come un altro milione di persone non so dove andare e per ora aspettiamo. Ci hanno detto di andare via dal nord e lo abbiamo fatto, via da Khan Yunis e lo abbiamo fatto. Ora dove andiamo, in mare? Non ci fanno neanche avvicinare. Dove ci vogliono portare, all'inferno?''.
Israele: operazione di terra a Gaza è importante per ostaggi
"Questa missione di salvataggio sottolinea l'importanza della nostra operazione di terra a Gaza". Lo ha detto il portavoce dell'esercito Daniel Hagari riferendosi alla liberazione dei due ostaggi israeliani avvenuta la scorsa notte. "Abbiamo un obbligo morale - ha aggiunto - di portare indietro a casa tutti i nostri ostaggi. Un obbligo per il cui adempimento continueremo a fare tutto ciò che è in nostro potere".
Turchia preoccupata per gli attacchi di Israele contro Rafah
"Siamo estremamente preoccupati per i crescenti attacchi di Israele contro la città meridionale di Rafah, in seguito a distruzione e massacri che già sono stati inflitti contro la Striscia di Gaza". Lo afferma il ministero degli Esteri di Ankara in un comunicato, dove viene sottolineato che "gli attacchi in corso aggraveranno la tragedia umana a Gaza e metteranno a repentaglio gli sforzi per assicurare un cessate il fuoco duraturo nella regione". La Turchia considera l'operazione di Israele a Rafah "parte di un piano per espellere il popolo di Gaza dalla loro terra" e lancia "un appello alla comunità internazionale, in particolare al Consiglio di Sicurezza dell'Onu, per prendere le misure necessarie a fermare Israele", si legge nel comunicato.
Panetta: 'Da conflitti rischi per inflazione, seguire sviluppi con attenzione'
"I conflitti in Medio Oriente sollevano anch’essi rischi per l’inflazione". E' quanto ha affermato il governatore della Banca d'Italia, Fabio Panetta, sabato nel corso del suo intervento al 30esimo Congresso di Assiom Forex. "Il trasporto marittimo - ha comunque avvertito - genera tuttavia solo una piccola parte dei costi di produzione complessivi. Inoltre anche in questo caso la bassa domanda e l’elevato volume di scorte riducono la probabilità che i maggiori costi di trasporto si trasmettano in misura significativa ai prezzi. Non possiamo comunque escludere che la situazione peggiori e che le tensioni si estendano, coinvolgendo l’offerta e i prezzi dei prodotti energetici. Questi sviluppi vanno seguiti con attenzione", ha indicato il governatore.
Media: nessun raid su Aleppo, esplosi ordigni di guerra
L'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria smentisce che ci sia stato stamani un attacco israeliano contro l'aeroporto di Aleppo, nel nord della Siria, come in precedenza riportato da alcuni media panarabi. "Si è trattata di una esplosione causata da ordigni di guerra", ha scritto l'Osservatorio, riferendosi alla guerra ancora in corso in Siria dal 2011.
Tv: "Raid aereo israeliano contro l'aeroporto di Aleppo in Siria"
Un raid aereo israeliano è stato compiuto poco fa contro l'aeroporto di Aleppo nel nord della Siria. Lo riferisce la tv panarabo-saudita al Arabiya. Non si hanno al momento altre informazioni.
Media: "Esponente di Hezbollah ucciso da un drone israeliano"
Un esponente di Hezbollah è stato ucciso stamani da un attacco con drone effettuato da Israele. Lo riferiscono media libanesi secondo cui l'attacco è avvenuto nei pressi di Bint Jbeil contro l'auto sulla quale viaggiava l'uomo. Non è chiaro se si tratti di un combattente o di un leader militare del Partito di Dio.
Hezbollah: "Non cerchiamo l'allargamento del conflitto"
Gli Hezbollah libanesi non intendono allargare il conflitto già in corso in Medio Oriente, nonostante i recenti attacchi israeliani nella profondità territoriale del Libano. Lo ha detto stamani Muhammad Raad, capogruppo parlamentare di Hezbollah, intervenendo ai funerali per un combattente ucciso in un raid israeliano nel sud del Libano. Citato dai media libanesi, Raad ha affermato che gli attacchi israeliani (del fine settimana) sembrano superare le regole d'ingaggio finora osservate. Raad si è riferito all'attacco compiuto con un drone israeliano contro un membro di Hamas tra Beirut e Sidone, nella località di Jadra, 60 km a nord della Linea di demarcazione con Israele. Raad ha aggiunto: questi attacchi "non cambiano l'equilibrio delle forze in campo... ma sono una reazione (israeliana) al dolore inflitto dai colpi della resistenza (Hezbollah)". "Il nemico prova a spingere per un allargamento del conflitto... ma noi restiamo pazienti, per non scivolare verso quello scontro aperto così cercato dal nemico", ha detto il deputato di Hezbollah.
Bbc: "Israele afferma che due ostaggi sono stati liberati a Rafah"
"I nostri soldati e le forze speciali sono eroi. Grazie al loro coraggio, due degli ostaggi, Fernando Simon Marman, 61 anni, e Norberto Louis Har, 70 anni, sono stati salvati e riuniti alle loro famiglie ieri sera. Dobbiamo fare tutto il possibile per riportare a casa tutti gli ostaggi". Così Israele su X.
Hamas: "A Gaza più di 28 mila morti"
E' di 28.340 vittime palestinesi l'ultimo bilancio della guerra a Gaza fornito dal ministero della Sanità di Hamas.
Media: "L'operazione di liberazione degli ostaggi era stata rinviata due volte"
L'operazione di liberazione di Fernando Marman e Luis Har, i due ostaggi argentino-israeliani liberati nella notte a Rafah, era stata rinviata almeno due volte prima di essere portata a termine. Lo scrive Ynet News, precisando che la decisione è stata approvata dal primo ministro Benjamin Netanyahu e dal ministro della Difesa Yoav Gallant.
Gli ostaggi erano detenuti al secondo piano di un edificio strettamente sorvegliato e da altre guardie in un edificio accanto, scrive il Jerusalem Post. Le forze israeliane sono entrate clandestinamente nel complesso e hanno utilizzato esplosivi, fuoco pesante, contando su informazioni molto riservate e sull'esatta posizione degli ostaggi rispetto alle loro guardie per salvare Marman e Har senza che Hamas potesse ucciderli prima.
Successivamente, un elicottero ha portato gli ostaggi allo Sheba Medical Center, dove sarebbero in buone condizioni. Un soldato è rimasto leggermente ferito, ma nessuno è rimasto ucciso.
Hamas: "Da Israele orribile massacro contro bambini e civili"
Hamas ha condannato quello che ha definito un "orribile massacro contro civili indifesi e bambini, donne e anziani sfollati" da parte di Israele contro i civili a Rafah, dopo che l'esercito israeliano ha confermato di aver condotto attacchi aerei vicino alla città per salvare due ostaggi. Lo ripora la Cnn. Hamas, confermando i 100 morti, afferma che il raid "è considerato una continuazione della guerra genocida e dei tentativi di sfollamento forzato che Israele sta conducendo contro il nostro popolo palestinese". Nella sua dichiarazione, Hamas ha detto che il presidente americano Joe Biden e la sua amministrazione si devono assumere la "piena responsabilità" per le morti di civili.
Borrell: "Unrwa insostituibile, le accuse vanno verificate"
"Una cosa per me è sicura: l'Unrwa oggi svolge un ruolo insostituibile, nessun altro può fare quello che sta facendo. In secondo luogo, le accuse devono essere verificate, la presunzione di innocenza è valida per tutti, in qualsiasi momento anche per l'Unrwa". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante Ue per la Politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio informale Sviluppo dell'Ue. "Non è un segreto che il governo israeliano voglia sbarazzarsi dell'Unrwa. E non da ora. Perchè credono che togliersi di mezzo l'Unrwa significhi disfarsi del problema dei rifugiati palestinesi. No, la situazione sarebbe ancora peggiore. Centinaia di migliaia di persone ogni giorno hanno cibo grazie al lavoro dell'Unrwa. E non solo in Palestina, ma anche in Libano, in Siria, in Giordania", ha ricordato. "Sono felice di sapere che l'Unrwa ha già avviato un'indagine completa su cio' che sta avvenendo", ha aggiunto "richiederà il tempo necessario e nel frattempo le persone devono continuare a mangiare, ad andare dai medici", ha sottolineato Borrell.
Oms: "Solo 15 dei 36 ospedali di Gaza funzionano parzialmente"
Il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha affermato che solo 15 dei 36 ospedali di Gaza sono "ancora parzialmente o minimamente funzionanti" e che gli operatori umanitari stanno facendo del loro meglio in circostanze impossibili. Lo scrive il Guardian. Intervenendo al Vertice del governo mondiale a Dubai, ha affermato che l'Oms ha continuato a chiedere un accesso sicuro per il personale e le forniture umanitarie, il rilascio degli ostaggi da parte di Hamas e un cessate il fuoco. "Sono particolarmente preoccupato per i recenti attacchi a Rafah, dove la maggioranza della popolazione di Gaza è fuggita dalla distruzione", ha affermato. "Finora abbiamo consegnato 447 tonnellate di forniture mediche a Gaza, ma è una goccia nell'oceano dei bisogni, che continua a crescere ogni giorno", ha aggiunto.
Media: "Sale a 100 il numero delle vittime dell'attacco a Rafah, 230 i feriti"
Il bilancio delle vittime del massiccio attacco delle forze di difesa israeliane sulla città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, è salito a 100. Lo ha riferito il canale televisivo libanese Al Mayadeen, aggiungendo che più di 230 persone sono rimaste ferite. La maggior parte delle vittime dell'attacco sono donne e bambini.
In precedenza è stato riferito che gli aerei dell'aeronautica israeliana stavano effettuando attacchi mirati sulle moschee di Al-Huda e Al-Rahma, dove si trovano molti rifugiati. La Mezzaluna Rossa Palestinese ha riferito di bombardamenti su edifici residenziali nell'area circostante e sul quartier generale dell'organizzazione.
Gli Houthi rivendicano l'attacco ad una nave Usa nel Mar Rosso
Gli Houthi dello Yemen hanno dichiarato di aver attaccato una nave statunitense nel Mar Rosso, dopo che le società di sicurezza marittima hanno riferito che sono stati lanciati missili su una nave portarinfuse (navi usate per trasportare carichi non-liquidi in container). "Le forze navali delle Forze armate yemenite hanno preso di mira la nave americana Star Iris nel Mar Rosso con una serie di missili navali, e i colpi sono stati precisi e diretti", ha dichiarato il portavoce degli Houthi Yahya Saree.
Netanyahu: "Rilascio degli ostaggi solo con la pressione militare"
"Solo una costante pressione militare, fino alla vittoria totale, ci porterà alla rilascio di tutti i nostri ostaggi". Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu parlando della liberazione di due ostaggi da parte dell'esercito a Rafah. "Non perderemo nessuna occasione per riportarli a casa", ha concluso.

©Ansa
Hezbollah: "Nasrallah ha incontrato il leader Jihad Nakhaleh"
Il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah ha incontrato Ziad al-Nakhaleh, segretario generale della Jihad islamica palestinese. Lo ha reso noto Hezbollah in una nota, senza specificare dove e quando si sia tenuto l'incontro. I leader dei due gruppi sostenuti dall'Iran hanno discusso “degli ultimi sviluppi e di quelli attesi” e del “sostegno fornito dall’asse della resistenza nelle diverse 'arene'”, si legge nel comunicato.
Iran: "Gaza si è trasformata in un cimitero per i sionisti"
"I gruppi della resistenza non hanno lasciato senza risposta alcuna azione israeliana durante la guerra a Gaza e oggi il premier israeliano Benjamin Netanyahu è rimasto intrappolato nella palude di Gaza che è diventata un cimitero per i sionisti". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian, durante una conferenza stampa congiunta con l'omologo siriano Faisal al-Mekdad a Damasco, domenica. "La crisi a Gaza può essere risolta soltanto attraverso soluzioni politiche e la fine degli attacchi di Israele e il suo genocidio, i suoi crimini di guerra, commessi assieme agli Stati Uniti", ha aggiunto il capo della Diplomazia di Teheran, come riferisce Irna, sottolineando che "l'Iran sostiene fermamente qualunque iniziativa politica che riguardi la causa della Palestina". Il ministro degli Esteri siriano ha affermato che la Siria è pronta per impegnarsi in altre guerre contro Israele, sottolineando che "è la Siria a decidere quando, dove e come queste guerre avranno luogo".
Netanyahu saluta la liberazione di ostaggi argentini: "Avanti fino alla vittoria"
''Fernando e Luis: bentornati a casa. Rendo omaggio ai nostri coraggiosi guerrieri per l'azione che ha portato alla loro liberazione''. Così ha scritto in un tweet il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu salutando la liberazione di due ostaggi argentini. ''Solo il proseguimento della pressione militare, fino alla vittoria completa, potrà portare alla liberazione di tutti i nostri rapiti. Non perderemo nessuna occasione per riportarli a casa'', ha aggiunto su X.
Medioriente, caccia dell'Idf colpiscono casa nel sud del Libano
Aerei da guerra israeliani hanno bombardato una casa nella città di Shihin, nel sud del Libano, vicino al confine con Israele. Lo riporta l'agenzia di stampa nazionale ufficiale del Libano “National News Agency” (Nna), aggiungendo che l'attacco ha causato feriti ma non vittime.
Oms: "Aiuto medico a Gaza è una goccia nell'oceano del bisogno, serve cessate il fuoco"
L'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) ha rinnovato il suo appello per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza mentre aumenta lo spettro di un'offensiva militare israeliana a Rafah. L'aiuto fornito finora alla popolazione palestinese di Gaza in termini di forniture mediche è ''una goccia nell'Oceano del bisogno che continua a crescere ogni giorno'', ha dichiarato il segretario generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus.

©Ansa
Idf: "La liberazione degli ostaggi è motivo per cui siamo in guerra"
"Oggi ci siamo svegliati con una buona notizia: in un'operazione delle forze speciali con lo Shin Bet, due ostaggi sono stati recuperati. Riportarli a casa è la ragione per la quale siamo in guerra". Lo ha affermato Peter Lerner, uno dei portavoce delle forze armate israeliane (Idf) durante un briefing al quale AGI ha partecipato. "In precedenza, l'obiettivo non è mai stato quello di rimuovere Hamas dal potere, ma di colpire le loro capacità offensive. Quello che è successo è un cambio paradigmatico nel rapporto tra Israele e la striscia di Gaza", ha sottolineato il colonnello riservista, tornato a servire l'Idf dopo l'attacco del 7 ottobre, "qualcosa di completamente diverso, mai successo prima nella storia di Israele". Sul numero degli ostaggi ancora vivi nella Striscia, Lerner non si è sbilanciato, limitandosi a ricordare che "la settimana scorsa abbiamo notificato a 32 famiglie che riteniamo i loro cari morti". "Facciamo simili affermazioni solo con solide informazioni di intelligence", ha aggiunto. Lerner ha attaccato l'uso di ospedali e centri medici nella Striscia come basi militari, una pratica che "Hamas ha istituzionalizzato". Quanto alle operazioni in corso a Gaza, il colonnello ha sottolineato le sfide che affrontano le truppe ma anche la minaccia che incombe sul nord di Israele al confine con il Libano. Li' "c'è Hezbollah, che è dieci volte più forte di Hamas con una gran numero di razzi e missili da crociera" e la minaccia ventilata in passato "di conquistare la Galilea. E' una minaccia molto grave".
Medioriente, gli ostaggi liberati erano imprigionati nella casa di una famiglia a Rafah
I due ostaggi con doppia cittadinanza israeliana e argentina, liberati in un'operazione notturna dall'Idf, hanno affermato di essere stati tenuti prigionieri nella casa di una famiglia a Rafah. Lo riporta il sito di notizie Ynet, secondo cui, Fernando Marman, 61 anni, e Louis Har, 70 anni, hanno detto allo Sheba Medical Center, dove sono attualmente in cura, che il motivo della loro salute relativamente buona, nonostante siano stati tenuti in ostaggio per 129 giorni, è dovuto al fatto che erano stati imprigionati in una casa e non in un tunnel.
Rafah, perché si rischia catastrofe umanitaria in caso di attacco
Dall’inizio dell’azione militare israeliana nella città e nell’omonimo governatorato della Striscia si sono radunati centinaia di migliaia di sfollati. L’esodo nelle immagini dal satellite. LE FOTO SATELLITARI
Israele, un parente racconta l'incontro con gli ostaggi liberati. VIDEO
Israele, altri 2 soldati morti a Gaza: bilancio sale a 229
L'esercito israeliano ha annunciato la morte in combattimento nel sud di Gaza di altri due soldati. Lo ha fatto sapere il portavoce militare spiegando che i due non stati uccisi nell'operazione di salvataggio dei due ostaggi israeliani a Rafah. Si tratta di Adi Eldor (21 anni) e di Alon Kleinman (21 anni). Il bilancio dei soldati morti in combattimento - dall'inizio dell'operazione nella Striscia - è ora di 229.
Giappone: "Preoccupa l'operazione a Gaza, migliorare la situazione umanitaria"
Il ministero degli Esteri giapponese si è detto ''profondamente preoccupato'' per l'annunciata ''operazione militare israeliana su Rafah'', nel sud della Striscia di Gaza.
''Mentre la situazione umanitaria sul campo peggiora e continua ad aumentare il numero delle vittime civili, tra cui un gran numero di bambini, donne e anziani, è fondamentale migliorare la situazione umanitaria il prima possibile e garantire un ambiente in cui si possono svolgere attività di assistenza umanitaria per raggiungere questo obiettivo'', si legge nella nota diffusa da Tokyo.

©Ansa
Al Jazeera: "63 morti in raid dell'Idf a Rafah". Hamas: "E' genocidio"
L'esercito israeliano ha confermato su Telegram di aver effettuato una "serie di attacchi contro obiettivi terroristici" nella zona Shaboura di Rafah. Secondo al Jazeera, almeno 63 persone sono state uccise durante raid contro due moschee nella città nel sud della Striscia. Il ministero della Sanità di Gaza ha riferito che almeno 50 persone sono state uccise negli attacchi e il bilancio delle vittime è ancora in aumento.
Hamas ha condannato gli ultimi attacchi aerei israeliani su Rafah, affermando che rappresentano “un ampliamento della portata dei massacri che sta commettendo contro il nostro popolo”. “L’attacco dell’esercito di occupazione nazista stasera contro la città di Rafah, che finora ha causato la morte di più di un centinaio di martiri, è considerato una continuazione della guerra genocida e dei tentativi di sfollamento forzato che sta conducendo contro il nostro popolo palestinese”, ha scritto il gruppo in un comunicato stampa.
Israele annuncia la morte di due soldati
Due soldati israeliani 21enni sono stati uccisi ieri. Lo ha reso noto l'Idf, precisando che i militari facevano parte dell'unità Magellan e sono morti durante i combattimenti nel sud di Gaza.
Milei ringrazia l'Idf per aver liberato 2 ostaggi argentini
Il neoeletto presidente argentino Javier Milei ha ringraziato l'esercito israeliano per aver salvato due ostaggi con doppia nazionalità, israeliana e argentina, a Rafah, nel sud di Gaza.
Milei, che era in Israele la scorsa settimana per una visita di Stato, si è impegnato a coltivare legami più stretti tra i Paesi e trasferirà l'ambasciata argentina in Israele a Gerusalemme.
Medioriente, Biden chiede a Netanyahu la sicurezza dei civili a Rafah. VIDEO
Crosetto: "Con attacchi degli Houthi impatti molto pesanti, soprattutto in Italia"
"Ufficialmente gli Houthi lottano per la causa di Hamas ma la portata del conflitto è più vasta. Rischiamo un forte impatto economico stanno attaccando navi incapaci di difendersi, mentre i cargo cinesi e russi passano indisturbati. Tutto questo un effetto negativo principalmente per l’Italia e crea squilibri inaccettabili nella concorrenza internazionale. Il Mar Rosso è uno dei colli di bottiglia cruciale del traffico commerciale globale. I cinesi stanno già contattando le aziende anche italiane per promuovere le loro compagnie marittime quelle spedizioni costano meno e non subiscono attacchi. E' la nuova guerra ibrida che abbatte intere economie e che potrebbe marginalizzare il Mediterraneo". Così, in una intervista a La Verità, il Ministro della Difesa Guido Crosetto.
Secondo il Ministro Crosetto l’Italia è esposta "perché - spiega - se le navi sono costrette a circumnavigare l’Africa, potrebbero imporsi nuove rotte commerciali stabili a vantaggio per esempio di Rotterdam le nostre merci saranno zavorrate da uno svantaggio competitivo e costeranno di più. L’Italia guiderà la missione navale UE: "ci sarà un minimo di tre unità navali europee supporto di intelligence e logistico e valutiamo la possibilità di offrire assetti aerei con capacità di sorveglianza", aggiunge. Una missione solo difensiva, sottolinea il Ministro, "perché l’Italia non può attaccare un territorio sovrano se non è aggredita, se non ci chiede aiuto uno Stato amico sovrano invaso o attaccato, o se manca una risoluzione internazionale di condanna che permette un attacco. Ovviamente, se le navi verranno attaccate, le forze italiane si difenderanno"

©Ansa
Israele: "Terroristi nell'edificio degli ostaggi e in quelli vicini"
I due ostaggi "erano trattenuti al secondo piano da terroristi armati che erano presenti nell'edificio e anche in palazzi adiacenti". Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari rivelando particolari che hanno portato alla liberazione dei due ostaggi israeliani nel centro di Rafah. La liberazione - ha aggiunto Hagari - è stata accompagnata da raid aerei per "consentire il disimpegno dei soldati e per colpire i terroristi di Hamas nell'area".
Reuters: "Israele ha lanciato un'operazione delle forze speciali che ha liberato due ostaggi israeliani a Rafah durante gli attacchi aerei, che secondo funzionari sanitari locali hanno ucciso 37 persone e ne hanno ferite dozzine nella città meridionale di Gaza"
Biden incontrerà oggi il re di Giordania
Il presidente Usa Joe Biden riceverà oggi a Washington il re di Giordania Abdullah II. I due leader dovrebbero discutere degli sforzi in corso per liberare gli ostaggi detenuti a Gaza e della crescente preoccupazione per una possibile operazione militare israeliana su larga scala nella città di Rafah. Lo scrivono i media Usa. Si tratta del loro primo incontro da quando tre soldati americani sono stati uccisi il mese scorso in un attacco di droni contro una base americana in Giordania, al confine con la Siria.
Nave segnala attacco missilistico al largo coste dello Yemen
Una nave ha segnalato un attacco "con due missili" al largo delle coste dello Yemen: lo riferisce l'Agenzia britannica per le operazioni commerciali marittime (Ukmto). "L'equipaggio è salvo e la nave sta procedendo verso il prossimo porto di scalo", ha detto l'agenzia. L'incidente è avvenuto in un'area del Mar Rosso dove i ribelli Houthi hanno ripetutamente attaccato navi.
Hamas: "A Rafah guerra genocida, Biden corresponsabile"
Prima reazione da parte di Hamas al pesante bombardamento notturno israeliano su Rafah, la città a Sud della Striscia di Gaza dove sono rifugiati almeno 1,3 milioni di persone; bombardamento che, secondo fonti palestinesi, ha fatto una cinquantina di vittime. Il Movimento di Resistenza Islamica ha detto che è stata "il prosieguo della guerra di genocidio" in corso. Hamas ha anche sottolineato che l'amministrazione statunitense e il presidente Joe Biden hanno personalmente la piena responsabilità dell'accaduto perche' hanno dato "la luce verde". Hamas ha invitato la Lega degli Stati Arabi, l'Organizzazione della Cooperazione Islamica e il Consiglio di Sicurezza ad agire con urgenza per fermare l'aggressione.
©Ansa
Medioriente, l'Idf libera due ostaggi in un raid a Rafah
L'esercito israeliano ha annunciato di aver liberato due ostaggi durante un'operazione speciale condotta durante la notte a Rafah, nel sud di Gaza. Gli ostaggi sono Fernando Simon Marman, 60 anni, e Louis Har, 70 anni, entrambi catturati 128 giorni fa, durante l'attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre.
I due sono in buone condizioni mediche e sono stati trasferiti allo Sheba Medical Center di Tel HaShomer, hanno riferito le forze di difesa israeliane. L'operazione congiunta è stata condotta con l'Agenzia di sicurezza israeliana e la polizia israeliana.
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha definito su X "impressionante" l'operazione dell'esercito, aggiungendo di averla seguita dal Centro di comando insieme al primo ministro Benjamin Netanyahu e agli alti comandanti. Entrambi gli ostaggi erano stati rapiti dal kibbutz Nir Yitzhak, ha aggiunto, vicino al confine con Gaza, il 7 ottobre, quando circa 1.200 persone furono uccise e più di 240 prese in ostaggio.
Hamas: "Circa 100 morti in operazione Israele a Rafah"
L'operazione israeliana di questa notte a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, ha provocato "circa 100 morti": lo rende noto il ministero della Sanità di Hamas.
Israele: "Soldati hanno protetto gli ostaggi con i loro corpi"
L'operazione per la liberazione dei due ostaggi israeliani è cominciata attorno alle 2:00 della scorsa notte, quando "le forze israeliane hanno fatto irruzione in un edificio nel cuore di Rafah dove i due erano tenuti da Hamas". Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari secondo cui l'azione "era stata preparata da qualche tempo". "Dal momento dell'apertura del fuoco - ha aggiunto - i soldati hanno protetto i due ostaggi con i loro corpi durante la battaglia con i terroristi che è divampata con pesanti scambi di colpi in molti posti e con molti terroristi".
Israele annuncia: "Liberati due ostaggi israeliani a Rafah"
L'esercito israeliano ha liberato nella notte a Rafah, nel sud della Striscia, due ostaggi israeliani che erano stati rapiti da Hamas il 7 ottobre scorso: lo hanno annunciato le Forze di difesa israeliane (Idf) su Telegram.