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Guerra Israele–Hamas, telefonata Meloni-Schlein sul Medio Oriente

Telefonata Meloni-Schlein, su guerra passa mozione PD
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Telefonata Meloni-Schlein, su guerra passa mozione PD
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Dopo il colloquio tra la premier e la segretaria del Pd alla Camera passa l'impegno sul cessate il fuoco della mozione dem. Tajani chiede a Israele di "evitare rappresaglie contro la popolazione civile palestinese". "Stop all'operazione a Rafah senza un piano credibile per i civili", dice Biden. Hamas annuncia la morte di altri tre rapiti nei bombardamenti. "Ora basta, lo Stato ebraico si fermi", dicono anche Gb, Ue e Cina

in evidenza

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la segretaria del Pd Elly Schlein hanno avuto un colloquio sul Medio Oriente. Tajani: 'Israele sbaglia, reazione sproporzionata sui civili'. Alla Camera passa l'impegno sul cessate il fuoco della mozione Pd. Tel Aviv ha preparato un piano che prevede l'evacuazione dei civili lungo la costa di Gaza e l'ha presentato all'Egitto, riferisce il Wall Street Journal. Al Jazeera: 'Feriti gravemente due nostri giornalisti a Gaza'. Parigi consegna un piano a Beirut, riferisce Reuters. Secondo fonti libanesi, Sinwar al Cairo incontrerà il capo dell'intelligence. "Gli Stati Uniti stanno lavorando ad una tregua tra Israele e Hamas di almeno sei settimane", ha detto il presidente Usa Joe Biden dopo il suo incontro alla Casa Bianca con re Abdallah di Giordania.  "Ora basta, lo Stato ebraico si fermi", dicono anche Gran Bretagna e Ue. Appello anche dalla Cina che chiede a Israele di fermare l'operazione militare a Rafah "al più presto possibile", avvertendo che si rischia "un grave disastro umanitario". 


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Blitz israeliano in ospedale di Jenin: militari travestiti da medici e donne. VIDEO

Le forze speciali israeliane, vestite da medici e pazienti, hanno fatto irruzione nella struttura sanitaria in Cisgiordania, uccidendo tre presunti terroristi palestinesi. “Crimini dell'esercito israeliano non rimarranno senza risposta” ha detto Hamas. GUARDA IL VIDEO

Prima colloqui Cairo, Netanyahu ha bocciato proposta Mossad

Il Mossad, insieme allo Shin Bet e i vertici militari israeliani avevano messo insieme una nuova ipotesi di accordo di tregua con Hamas per arrivare al rilascio degli ostaggi, proposta che però non ha superato il vaglio del premier Benjamin Netanyahu. Lo ha riferito l'emittente pubblica israeliana Kan. Non sono stati resi noti i dettagli della proposta, ma Kan sottolinea il fatto che fosse stata elaborata dal capo del Mossad David Barnea, dal capo dell'agenzia di intelligence Shin Bet Ronen Bar e dal maggiore generale Nitzan Alon, che sta coordinando gli sforzi dell'intelligence per trovare gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. La proposta è stata discussa con Netanyahu un certo numero di volte ed è stata anche sollevata nelle ultime ore, prima dei colloqui del Cairo, in una riunione preparatoria. Ma Netanyahu ha bocciato la proposta e ordinato al trio di andare ai colloqui del Cairo - presenti il capo della Cia William Burns, il capo dell'intelligence egiziana Abbas Kamel e il premier del Qatar Sheikh Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani- per "ascoltare soltanto", senza presentare nuove idee o offrire una risposta formale alle richieste di Hamas, che Netanyahu considera "deliranti". Di fronte a questa posizione di Netanyahu, Alon ha deciso di non partecipare all'incontro nella capitale egiziana e ha inviato al suo posto il suo vice. Netanyahu ha invece inviato al Cairo uno dei suoi assistenti politici, Ophir Falk. Prima dell'incontro, Israele era titubante sull'idea di mandare una delegazione al Cairo per i colloqui odierni, ma è stato messo sotto pressione dagli Stati Uniti perche' lo facesse. 

Sentenza Onu su Israele, quali sono le misure urgenti imposte dall’Aja e cosa succede ora

I provvedimenti sono in tutto sei, indirizzati soprattutto a prevenire azioni considerate tipiche di un "genocidio" nei confronti dei palestinesi. Le decisioni della Corte internazionale di Giustizia sono giuridicamente vincolanti e non esiste possibilità di appello. C’è però una contraddizione: la Corte non ha i mezzi e gli strumenti per imporre concretamente le misure decretate. GLI SCENARI

Gaza, trovata morta bimba palestinese che telefonò chiedendo aiuto durante attacco

La piccola aveva chiamato la Mezzaluna Rossa palestinese mentre l'auto in cui era con lo zio, la moglie e i loro tre figli veniva bersagliata da un tank israeliano. LEGGI L'ARTICOLO

Media: Al Cairo colloqui svolti "in clima positivo"

I colloqui tra i direttori dell'intelligence statunitense e israeliana, il primo ministro del Qatar e i leader egiziani al Cairo per "lavorare a una tregua nella Striscia di Gaza" sono stati "positivi": lo ha riferito un'emittente vicina all'intelligence egiziana al termine dell'incontro. Al Cairo c'erano il capo della Cia William Burns, il capo del Mossad David Barnea e il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani, che hanno avuto colloqui con i leader egiziani "in un'atmosfera positiva", ha riferito AlQahera News, citando "un alto funzionario egiziano"; e "i negoziati continueranno per i prossimi tre giorni". Da parte sua, Hamas e' "aperta all'idea di discutere qualsiasi iniziativa per porre fine all'aggressione e alla guerra", ha detto all'Afp una delle sue figure di spicco, rimasta anonima. "Hamas e altri movimenti palestinesi stanno aspettando i risultati dei colloqui del Cairo".

Rafah, perché si rischia catastrofe umanitaria in caso di attacco. FOTO SATELLITARI

Dall’inizio dell’azione militare israeliana nella città e nell’omonimo governatorato della Striscia si sono radunati centinaia di migliaia di sfollati. L’esodo nelle immagini dal satellite. GUARDA LE IMMAGINI

Onu: offensiva a Rafah "potrebbe portare a un massacro"

L'offensiva militare, che Israele ha pianificato di condurre nella città di Rafah, ultima roccaforte nel Sud di Gaza per oltre un milione di palestinesi, "potrebbe portare a un massacro": l'allarme arriva dal coordinatore umanitario delle Nazioni Unite Martin Griffiths. "La comunità internazionale ha avvertito delle pericolose conseguenze di qualsiasi invasione di terra di Rafah. Il governo di Israele non può più ignorare questi appelli", ha detto Griffiths, aggiungendo che "le operazioni militari a Rafah potrebbero portare a un massacro a Gaza".

Unrwa, tutti i Paesi che hanno sospeso i fondi dopo le accuse

Sono 10 gli Stati che hanno finora bloccato tutti i finanziamenti all'Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, in seguito alle accuse di un possibile coinvolgimento di dipendenti nell’attacco di Hamas in territorio israeliano del 7 ottobre. Gli Usa hanno immediatamente annunciato lo stop ai finanziamenti. La scelta è stata poi condivisa da Canada, Australia, Italia, Regno Unito, Finlandia, Paesi Bassi, Germania, Giappone e Austria. LEGGI

Fonti egiziane: riunione a quattro su Gaza è stata positiva

Una fonte egiziana di alto livello ha detto al quotidiano statale Al Qahera che il negoziato a quattro sul cessate il fuoco a Gaza "è stata positiva" e che le consultazioni proseguiranno nei prossimi giorni". All'incontro di oggi hanno partecipato i capi dell'intelligence di Usa, Egitto, Israele, il vice capo di Hamas a Gaza e Qatar e il vice premier qatariota e ministro degli Esteri Mohammed bin Abdulrahman Al Thani.

Unrwa, cosa è e come funziona l'agenzia Onu per i palestinesi

È stata per molto tempo un'ancora di salvezza vitale nella Striscia di Gaza e motivo di contesa con Israele, molto prima che alcuni dipendenti dell'agenzia fossero accusati di essere coinvolti nell'assalto di Hamas del 7 ottobre scorso. Offre una serie di servizi sociali alle persone registrate come rifugiati palestinesi nelle guerre risalenti al periodo della nascita dello Stato di Israele: costruisce e gestisce scuole, cliniche mediche, rifugi e fornisce cibo, assistenza abitativa e prestiti di emergenza. COME FUNZIONA

Rispunta Yahya Sinwar, in un video e "in fuga sottoterra"

E' rispuntato il leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, ma in un video di cui Israele è entrato in possesso: è in un tunnel con la moglie e i figli, cammina ed è  guidato da un miliziano che fa luce con la torcia. Il filmato, lungo circa un minuto, è stato girato il 10 ottobre, dunque tre giorni dopo il massacro del 7 ottobre ed è  finito nelle mani israeliane nelle fasi iniziali della guerra. Israele ne ha autorizzato la diffusione solo ora. Il tunnel in questione è sotto Khan Younis e il video, che dura circa un minuto, proviene dai circuiti di sorveglianza di Hamas e recuperato dai soldati che operano in quella che è considerata la roccaforte del movimento islamista. Sinwar appare in buona salute, con una borsa e ai piedi le ciabatte: davanti a lui camminano la moglie e tre figli in tenera eta'. "A Gaza c'e' Khan Yunis 'di sopra' e c'e' Khan Yunis 'di sotto', una rete di tunnel sotterranei lunga decine di chilometri, con i complessi pensati per il soggiorno di figure di alto livello di Hamas", ha raccontato il portavoce dell'esercito, il generale di brigata Daniel Hagari, presentando alla stampa il documento. "Nei giorni scorsi, le unita' speciali hanno analizzato decine di metri di video di una telecamera di sicurezza di Hamas. Il video mostra l'assassino Yahya Sinwar che scappa con i figli, guidato da suo fratello. E' fuggito con la sua famiglia, sottoterra, in uno dei tunnel precostruiti". Hagari ha ripetuto che l'obiettivo di Israele è scovare Sinwar "vivo o morto". "Il nostro compito è quello di trovarlo. Questa è  la nostra missione, ma non diremo 'quando' e 'come'. Siamo determinati a catturarlo e lo cattureremo. Continuiamo ad arrestare i terroristi, a interrogarli e a scoprire altre informazioni. Le informazioni sulla leadership di Hamas e sui miliziani più anziani dell'organizzazione ci rivelano ulteriori roccaforti".

Israele, negato l'ingresso alla funzionaria Onu italiana Francesca Albanese

La decisione, hanno fatto sapere i ministeri degli Esteri e degli Interni, è legata alle sue oltraggiosi affermazioni che "le vittime del massacro del 7 ottobre non sono state uccise per la loro ebraicità ma in risposta all'oppressione israeliana'". LEGGI L'ARTICOLO

Hezbollah boccia il piano francese per il Libano

Hezbollah ha già bocciato il piano francese per un cessate il fuoco tra Israele e la milizia filoiraniana  accusando i mediatori stranieri che cercano di allentare le tensioni nel sud del Libano di servire gli interessi dello Stato ebraico. In un discorso televisivo, Hassan Nasrallah ha assicurato che il movimento islamico libanese fermerà i suoi attacchi contro Israele, quotidiani per quattro mesi dal sud del Libano, solo in caso di cessate il fuoco a Gaza. "Tutte le delegazioni che sono venute in Libano negli ultimi quattro mesi hanno un obiettivo: proteggere Israele", ha detto il leader di Hezbollah. Il ministro degli Esteri francese Stephane Sejourne aveva annunciato proprio oggi di aver avanzato "proposte" durante la sua recente visita a Beirut per evitare un conflitto aperto tra Israele e Hezbollah. Questo piano prevede, secondo fonti diplomatiche, la fine delle violenze da entrambe le parti e il ritiro dei combattenti Hezbollah da dieci a dodici chilometri a nord del confine. "Nessuno pensi che il Libano sia debole, che abbia paura e che possa imporci condizioni a sette o dieci chilometri di distanza", ha detto il leader di Hezbollah. "Ciò che ci viene chiesto è di garantire la sicurezza degli israeliani, di chiudere il fronte con gli israeliani" e senza rispondere alle richieste libanesi, in particolare la risoluzione della controversia sul confine con Israele, ha sottolineato Hassan Nasrallah. Il piano prevede anche la piena attuazione della risoluzione ONU 1701 che stabilisce che solo l'esercito libanese e le forze di pace delle Nazioni Unite siano dispiegati nel sud del Libano. Secondo l'entourage del ministro degli Esteri francese, le proposte francesi "sono state consegnate direttamente alle massime autorità dei due Paesi", Libano e Israele. Da parte sua il primo ministro libanese, Najib Mikati, ha

affermato di aver "ricevuto dai francesi non un documento

ufficiale, ma un foglio contenente idee al quale hanno chiesto

di rispondere". Un funzionario libanese liquida la proposta come

un tentativo di Parigi di "avere un ruolo in Libano" e ha

accusato la diplomazia francese di "giocare da soli", in

particolare senza coordinare l'azione con gli Stati Uniti.

Ambasciatore Israele: "È l'ora in cui vediamo chi sono i veri amici"

"Questo è un momento di prova per noi. Non siamo certamente dei santi. Abbiamo fatto, e purtroppo probabilmente faremo, anche degli errori. Ma questo è anche un momento di prova per i nostri amici, dei Paesi amici. L'ora in cui vediamo chi ci sta accanto. Chi è davvero impegnato per la sicurezza di Israele e non si limita a usare questo slogan nei giorni di calma, tanto per togliersi l'obbligo". Lo afferma l'ambasciatore israeliano a Roma, Alon Bar, intervenendo alle celebrazioni del 75esimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra l'Italia e Israele.

Haaretz: negoziati capi intelligence al Cairo sono finiti

I colloqui dei capi dell'intelligence al Cairo sono terminati. Lo ha riferito Haaretz secondo cui l'aereo israeliano ha lasciato l'Egitto per riportare in patria i capi del Mossad e dello Shin Bet.

Ambasciatore Israele: "Con i negoziati Hamas vuole riorganizzarsi"

"Nei negoziati che si svolgono in questi giorni, Hamas e i suoi sostenitori sono interessati - approfittando della difficile situazione umanitaria a Gaza e delle campagne di influenza sull'opinione pubblica - a riorganizzare le proprie capacità per attaccare Israele, e ripetere il massacro del 7 ottobre". Lo afferma l'ambasciatore israeliano a Roma, Alon Bar intervenendo alle celebrazioni del 75 esimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra l'Italia e Israele. "Noi stiamo lavorando per ottenere la liberazione dei rapiti, e per l'adempimento del dovere morale nei confronti dei nostri cittadini: garantire che la minaccia di Hamas venga rimossa, e consentire il ritorno dei residenti del sud e del nord, nelle loro case, senza la minaccia dei missili e del terrorismo".

Italia-Santa Sede, Parolin: "Israele si fermi, troppi morti"

Quella di chi chiede a Israele di fermarsi "è una voce generale, che non si può continuare così e bisogna trovare altre strade per risolvere il problema di Gaza, il problema della Palestina". E "la Santa Sede l'ha detto fin dall'inizio: da una parte, una condanna netta e senza riserve di quanto avvenuto il 7 ottobre, e qui lo ribadisco; una condanna netta e senza riserve di ogni tipo di antisemitismo, e qui lo ribadisco, ma nello stesso tempo anche una richiesta perché il diritto alla difesa di Israele che è stato invocato per giustificare questa operazione sia proporzionato e certamente con 30 mila morti non lo è". Così il segretario di Stato vaticano al termine della bilaterale Italia- Santa Sede.

Ambasciatore Israele: "Tajani sa sforzi per evitare vittime civili"

"Il ministro Tajani è stato in Israele: ha incontrato Netanyahu, il nostro ministro degli Esteri e il presidente del Parlamento, che gli hanno fornito i dettagli sugli sforzi di Israele per evitare vittime civili. Noi dobbiamo essere sicuri che Hamas non abbia più la capacità di attaccarci come il 7 ottobre. Stiamo provando a farlo, riducendo al mimino il numero di vittime civili". Lo afferma l'ambasciatore israeliano a Roma Alon Bar a margine delle celebrazioni del 75esimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra l'Italia e Israele, commentando le parole di stamattina del titolare della Farnesina.

Unrwa: nessuna prova accuse; Israele collabori

"Nessuna evidenza è stata fornita ed è proprio questo quello che chiediamo al governo di Israele: di collaborare pienamente col gruppo investigativo sul terreno per trovare queste prove. Anche noi vogliamo chiarezza come la volete voi". Lo ha dichiarato Marta Lorenzo, rappresentante dell'Unrwa per l'Europa, in audizione alle commissioni Affari esteri e sviluppo del Parlamento europeo. "Il 18 gennaio l'Unrwa è stata informata delle accuse di coinvolgimento di 12 dipendenti negli attacchi del 7 ottobre che l'agenzia continua a condannare in modo inequivocabile.

Hamas: "Prossime 24 ore cruciali per accordo"

Hamas considera cruciali le prossime 24 ore dei colloqui al Cairo per arrivare a un accordo su ostaggi e cessate il fuoco. Lo ha indicato alla Cnn una fonte del gruppo palestinese.
"Il quadro diventerà più chiaro entro le prossime 24 ore", ha dichiarato la fonte, aggiungendo che "c'è una determinazione chiara e forte tra i mediatori a raggiungere accordi di cessate il fuoco e avviare un processo di scambio per liberare i prigionieri da entrambe le parti e portare cibo, rifornimenti, forniture mediche e benzina" a Gaza.
Un funzionario di alto livello al corrente con l'andamento dei negoziati ha detto alla tv americana che i colloqui stanno "andando avanti", ma ha sottolineato che le parti non sono ancora "vicine" a un accordo finale.

'Usa indagano su possibili crimini di guerra di Israele"

Gli Stati Uniti stanno indagando su possibili crimini di guerra compiuti da Israele, nonostante pubblicamente sostengano il contrario. Lo riporta l'Huffington Post citando alcune fonti, secondo le quali da mesi l'amministrazione Biden sta valutando possibili violazioni delle leggi internazionali. Al Dipartimento di Stato, alcuni funzionari stanno indagando sulle azioni di Israele a Gaza che potrebbero rappresentare delle violazioni. Si valutano anche abusi dei diritti umani che potrebbero violare la legge americana.

Schlein: "Telefonata con Meloni? Non ci interessano derby "

L'esito della conversazione telefonica con Meloni? "Lo misureremo col tempo. A noi non interessano i derby interni ma ci interessa contribuire come Italia alla fine di questo conflitto e a un'iniziativa più forte dell'Ue per riuscire a raggiungere una conferenza di pace e una soluzione politica. Per noi il primo passo è questo cessate il fuoco umanitario che chiediamo da mesi. Ritengo positivo che sia stato possibile". Lo dice la segretaria del Pd, Elly Schlein - conversando con i cronisti in Transatlantico - dopo il via libera della Camera al punto della mozione dem sul Medio Oriente relativo all'immediato cessate il fuoco umanitario. "In aula pur non avendo noi la maggioranza - spiega Schlein - siamo riusciti ad approvare questo punto. Penso che sia un risultato positivo per tutto il Paese".

Leader Hezbollah: 'Stop guerra a Gaza e finiranno attacchi dal Libano'

"Quando finirà l'aggressione contro Gaza, ci sarà un cessate il fuoco nel sud" del Libano, ma se Israele "farà qualsiasi azione, torneremo alla stessa equazione e alle stesse regole e le nostre risposte saranno proporzionate". Lo ha detto il leader degli Hezbollah libanesi, Hasan Nasrallah, in dichiarazioni rilanciate dal sito di notizie Naharnet dopo un discorso televisivo. "Quello che stiamo facendo sul nostro fronte libanese - ha aggiunto Nasrallah - è una responsabilità nazionale". Stamani, hanno riferito i media libanesi, due persone sono rimaste ferite dopo che un razzo lanciato dal Libano è caduto a Kiryat Shmona, nel nord di Israele. 



Schlein: a Meloni ho chiesto che il governo sia più incisivo

"Ho chiamato Meloni sul conflitto in Medio Oriente chiedendo un'iniziativa diplomatica e politica molto più forte ed incisiva del governo italiano in linea con quella è la tradizione diplomatica italiana e senz'altro siamo felici che l'astensione non abbia impedito che passasse questo punto per noi dirimente, noi il cessate il fuoco lo chiediamo da ottobre ed in questi 4 mesi la situazione è solo che peggiorata. Trovo positivo che oggi ci sia stato questo passo avanti della Camera". Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein conversando con i cronisti alla Camera.

Schlein: ci batteremo perchè Ue riconosca lo Stato di Palestina

"Avevamo presentato questa mozione proprio per scuotere il dibattito nel Paese e ottenere un avanzamento nella posizione del Parlamento che su questo punto è arrivata. C'è stata l'astensione della maggioranza ed un voto favorevole delle opposizioni. Comunque è passata e per noi è un elemento significativo, la Camera oggi chiede un cessate fuoco umanitario a tutela di tutti i civili e per liberare gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas".Lo afferma la segreteria del Pd Elly Schlein. "La nostra mozione - aggiunge - aveva anche altri punti, è passato anche quello che chiede una conferenza politica per avviare il discorso sui due popoli e due Stati e anche questo lo riteniamo importante. Sui punti non passati continueremo ad insistere a partire dal riconoscimento dell'Ue dello Stato di Palestina che riteniamo necessario tanto più di fronte al primo capo di governo israeliano che nega questa prospettiva".

Nyt: 'Tunnel sotto allo Shifa mostra come Hamas sfrutta gli ospedali'

L'ospedale di Al-Shifa a Gaza è stato usato da Hamas come copertura per immagazzinarvi le armi grazie ad un tunnel lungo oltre 200 metri dotato di acqua, elettricità e aria condizionata. Lo rivelano documenti dell'intelligence israeliana di cui il New York Times ha preso visione. Tuttavia, secondo alcuni analisti, i documenti non dimostrerebbero che sotto l'ospedale ci fosse il comando centrale di Hamas, come invece sostenuto da Israele prima dell'invasione del 27 ottobre. Dall'inizio della guerra gli ospedali di Gaza sono stati al centro del dibattito con accuse reciproche da entrambe le parti di strumentalizzare la sofferenza dei civili. In quattro mesi di conflitto, le truppe israeliane hanno fatto irruzione in diverse strutture, tra cui il Kamal Adwan e il pediatrico Al-Rantisi, per cercare armi e combattenti. Ma l'ospedale di Al-Shifa, la più grande struttura medica a Gaza, è diventato una sorta di simbolo. Stando alle immagini e ai documenti riservati esaminati dal New York Times, il tunnel si estende oltre l'ospedale e probabilmente si collega alla più ampia rete sotterranea di Hamas. I soldati di Israele avrebbero trovato bunker, alloggi per dormire e una stanza con dei computer. 

Media: 'Israele ha un video di Sinwar in un tunnel a Khan Yunis'

Israele ha ottenuto un video del leader di Hamas a Gaza Yahya Sinwar che appare in un tunnel con accanto la moglie e "due o tre" dei suoi figli. Lo riporta Canale 12 che tuttavia non ha trasmesso le immagini. Il filmato - secondo la stessa fonte - mostra Sinwar e la famiglia spostarsi da un tunnel all'altro sotto Kahn Yunis. Il video è tratto da quelli della sorveglianza di Hamas ed è stato recuperato dai soldati che operano nella città del sud di Gaza. Dalle immagini - ora analizzate dall'esercito e dallo Shin Bet - il leader di Hamas appare in buona salute.

Schlein: 'Bene Tajani su risposta sproporzionata, giudizio che diamo da tempo'

"Ho richiamato le parole del ministro Tajani ed è bene che il governo dica che la risposta di Israele è sproporzionata, è un giudizio che diamo da tempo anche noi". Così Elly Schlein risponde ai cronisti alla Camera sulle parole del ministro Antonio Tajani. C'è un cambiamento nella posizione del governo? "Questo lo misureremo nel tempo", risponde la segretaria dem. 

Sisi riceve il capo della Cia e il premier del Qatar

Il presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi ha ricevuto il direttore della Cia William Burns, alla presenza del capo dell'intelligence egiziana Abbas Kamel. Subito dopo ha incontrato lo sceicco Mohammed bin Abdul Rahman Al Thani, primo ministro e ministro degli Esteri del Qatar con il suo capo dell'intelligence, entrambi a margine dei colloqui a 4 sul cessate il fuoco a Gaza. Il portavoce della presidenza Ahmed Fahmy ha riferito che l'incontro con Burns "ha confermato la forza del partenariato strategico egiziano-americano". Burns ha anche trasmesso i saluti del presidente Joe Biden al presidente Sisi e il suo apprezzamento "per gli instancabili sforzi dell'Egitto per far avanzare il percorso di pace nella Striscia di Gaza e un cessate il fuoco" e per lo sforzo profuso negli aiuti a Gaza dall'inizio della crisi. I due "hanno confermato che continueranno le consultazioni e il coordinamento intensivi per raggiungere gli obiettivi del cessate il fuoco, proteggere i civili e attivare la soluzione a due Stati, in modo da rafforzare gli sforzi per stabilire un cessate il fuoco, sicurezza e stabilità nella regione". Nel corso del colloquio con Al Thani, accompagnato dal suo capo dell'intelligence Abdullah bin Mohammed Al-Khulaifi, è stata sottolineata la volontà di continuare la consultazione e il coordinamento tra i due Paesi per giungere a un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e proteggere i civili. E' stato poi ribadito "l'estremo pericolo" di un'escalation delle operazioni militari a Rafah.

Schlelin: felici che Parlamento voti cessate fuoco umanitario

"E' un momento molto importante questo perchè il Parlamento ha approvato il primo punto della nostra mozione così come riformulato per chiedere un immediato cessate il fuoco umanitario e di questo siamo molto felici". Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein, conversando con i cronisti alla Camera e commentando il voto dell'Aula sul primo punto della mozione del Pd.

Alla Camera passa mozione maggioranza e Pd per cessate il fuoco

Approvata dalla Camera la mozione presentata dalla maggioranza sulla crisi in Medio Oriente. Via libera anche a parti del documento presentato dal Pd, in particolare al punto che chiede al Governo di "sostenere ogni iniziativa volta a perseguire la liberazione incondizionata degli ostaggi israeliani e a chiedere un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza". Bocciata invece la premessa del testo.

Ok anche alle mozione presentata da Azione e a gran parte di quella depositata da Iv. Stop al documento del Movimento 5 stelle, con il via libera però alla parte che chiede l'apertura di corridoi umanitari, il sostegno a iniziative internazionali per la liberazione degli ostaggi, e di informare il Parlamento sull'autorizzazione all'esportazione di armi e sulle missioni del mar Rosso. Bocciata infine la mozione di Alleanza Verdi e Sinistra, tranne l'impegno per la convocazione di una Conferenza di pace.  


Biden: 'Bene Senato per fondi Ucraina e Israele, ora Camera agisca in fretta'

"Apprezzo la coalizione bipartisan di senatori che si sono uniti per mandare avanti questo accordo e chiedo alla Camera di muoversi con urgenza. Non possiamo permetterci di aspettare più a lungo: il costo dell'inazione è ogni giorno più alto specialmente in Ucraina". E' quanto dichiara Joe Biden commentando l'approvazione al Senato del pacchetto da 95 miliardi, in cui oltre ai 60 miliardi per "continuare il nostro lavoro vitale per difendere la libertà dell'Ucraina", ci sono i fondi di cui Israele "ha bisogno per proteggere il suo popolo dai terroristi di Hamas", e quelli per "gli aiuti umanitari che salvano la vita per il popolo palestinese, la vasta maggioranza del quale non ha niente a che vedere con Hamas". "E' arrivato il momento che la Camera agisca e mi mandi sulla scrivania la legge bipartisan immediatamente in modo che la possa firmare", aggiunge Biden rivolgendosi alla leadership repubblicana della Camera che ha già detto che non intende mandare in aula per il voto il testo approvato al Senato, avvisando che "vediamo già notizie di truppe ucraine che esauriscono le munizioni al fronte mentre i russi continuano ad attaccare e Putin prosegue il suo sogno di soggiogare il popolo ucraino". 

Gli Usa insistono: 'Troppi civili uccisi a Gaza'

"Troppi civili sono stati uccisi nel conflitto a Gaza". Lo ha ribadito il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby, in un briefing con la stampa. "Siamo stati molto chiari su questo punto con Israele e stiamo lavorando per ridurre il numero delle vittime civili", ha aggiunto il funzionario.

Schlein: ripristinare i fondi a Ong e agenzie Onu a Gaza

"So che non tutti sono d'accordo in quest'aula, ma bisogna ripristinare tutti i fondi a ong e agenzie Onu che si occupano di sostenere la popolazione palestinese che non ha colpe per l'azione di Hamas". Così la segretaria del Pd Elly Schlein intervenendo in Aula alla Camera sulle mozioni sulla crisi in Medio Oriente, sottolineando che "serve una missione internazionale di interposizione a Gaza, che coinvolga i Paesi arabi, sotto l'egida delle Nazioni unite" e una "conferenza di pace"- "In questi mesi - ha osservato - la situazione è peggiorata, con oltre 28mila palestinesi di cui 10mila bambini rimasti uccisi. Gaza è un territorio non sicuro. La storia giudica non da domani, ma già da oggi, Hamas non è il popolo palestinese, fare questa equazione è fare un favore ad Hamas". "Israele ha diritto ad esistere in pace e sicurezza ma dall'altra parte non c'è neanche il riconoscimento dello Stato di Palestina: la nostra mozione chiede al governo di spingere per il riconoscimento dello stato di Palestina da parte dell'Ue, perché per la prima volta c'è un capo del governo israeliano che nega questo riconoscimento, minando la prospettiva dei due popoli-due stati che resta l'unica prospettiva per la pace".

La Camera approva la mozione della maggioranza

La Camera ha approvato la mozione presentata dai deputati della maggioranza, a prima firma Andrea Orsini (FI), sulla guerra israeliano-palestinese. 

Camera approva mozione Rosato-Azione

Nell'Aula della Camera passa la mozione sulla crisi in Medio oriente presentata dai deputati di Azione, a prima firma Ettore Rosato.

Oggi due telefonate tra Schlein e Meloni

Si sono sentite due volte oggi, a quanto si apprende, Elly Schlein e Giorgia Meloni. Al centro dei colloqui telefonici  - il primo più breve e il secondo più articolato - tra la segretaria del Pd e la premier la situazione in Medio Oriente, un confronto alla luce della discussione in corso alla Camera con la mozione presentata dai dem in cui si chiedono il cessate fuoco umanitario e una conferenza di pace. 

Razzo Hezbollah nel Nord Israele: 2 feriti gravi

Due persone sono rimaste gravemente ferite dal lancio di un razzo, rivendicato da Hezbollah, che ha colpito la città israeliana settentrionale di Kiryat Shmona. L'attacco, che è avvenuto come rappresaglia per un attacco mortale israeliano su un sito di Hezbollah, è stato uno dei numerosi incidenti in cui sono stati lanciati proiettili nel nord di Israele stamattina ed è avvenuto poche ore dopo che la Francia aveva annunciato una proposta volta a calmare le tensioni lungo la frontiera. Il servizio di ambulanze di Magen David Adom ha riferito che un ragazzo di 15 anni e una donna di 47 anni sono in gravi condizioni dopo essere stati feriti dal razzo, che è caduto in una strada della città in gran parte evacuata.

Schlein: attacco annunciato a Rafah, sarebbe ecatombe

"Il Governo italiano deve fare tutto il possibile per fermare l'attacco annunciato da Israele a Rafah, sarebbe un'ecatombe". Cosi' Elly Schlein, segretaria del Partito democratico, alla Camera sulle mozioni sul conflitto in Medio Oriente. 

Schlein: contro palestinesi punizione collettiva

"Hamas non e' il popolo palestinese, e va isolata, nel popolo palestinese e nel mondo arabo". Il popolo palestinese sta subendo "una punizione collettiva". Lo ha detto Elly Schlein, segretaria del Partito democratico, intervenendo alla Camera durante l'esame delle mozioni sul conflitto in Medio oriente. La risposta di Istraele all'attacco del 7 ottobre "e' del tutto sproporzionata", ha aggiunto. 

Francia, 28 coloni nel mirino di sanzioni per 'violenze contro civili palestinesi'

Il ministero degli Esteri francese annuncia "sanzioni" per "coloni estremisti israeliani che si sono resi colpevoli di violenze contro civili palestinesi in Cisgiordania". Sono 28 le persone finite nel mirino di "un'interdizione amministrativa del territorio francese". Misure adottate dopo un aumento, "negli ultimi mesi, delle violenze commesse da coloni ai danni della popolazione palestinese". Parigi ribadisce la "condanna ferma di queste violenze inammissibili" e, come si legge in una nota, insiste sul fatto che è "responsabilità delle autorità israeliane mettervi fine e perseguirne gli autori". La Francia è inoltre "favorevole all'adozione di sanzioni a livello europeo" per colpire i "coloni violenti" e su questo il Quai d'Orsay afferma di lavorare con i partner europei. 



Media: Paesi arabi guidati da Riad preparano documento per fine guerra

"Paesi arabi guidati da Riad stanno preparando un documento congiunto che comprende tre punti: fermare la guerra, trovare una soluzione politica e aiutare i palestinesi a riorganizzarsi internamente”. Lo riferisce il segretario del comitato esecutivo dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (Olp), Hussein Al-Sheikh, all’emittente saudita ‘Al-Sharq’. Al-Sheikh ha aggiunto che “attualmente si sta lavorando per creare un clima volto ad avviare un dialogo intra-palestinese”, affermando che la leadership di Ramallah “accoglie con favore l’ingresso di Hamas nell’Olp”. Il presidente dell’Anp Mahmoud Abbas è stato ricevuto ieri a Doha dell'emiro Tamim bin Hamad Al Thani. Secondo ‘Al-Sharq’ l’Emiro avrebbe informato Abbas che Hamas sostiene un governo tecnico dopo la fine della guerra nella Striscia di Gaza.



Media: 'al Cairo il vice di Sinwar, Khalil al-Hayya'

A guidare la delegazione di Hamas al Cairo per i negoziati è Khalil al-Hayya, vice del leaader di Hama a Gaza Yahya Sinwar. Lo ha detto una fonte di Hamas all'agenzia libanese Al Mayadeen, ripresa da Haaretz che poco prima riportato che fosse lo stesso Sinwar a guidare la delegazione. Al Cairo al-Hayya - secondo questa fonte - vedrà il capo dell'intelligence egiziana Abbas Kamel nell'ambito dei negoziati mediati insieme al Qatar e agli Usa.

Nasrallah: piani stranieri fanno solo l'interesse d'Israele

Le proposte di accordo tra Hezbollah e Israele finora presentate dalle cancellerie straniere "servono solo gli interessi di sicurezza israeliani". Lo ha detto il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah in un discorso tv. "Queste proposte diplomatiche non prendono in considerazione le esigenze del Libano e di Israele e propongono un compromesso... no! Queste proposte prendono le esigenze di sicurezza di Israele e vengono a proporcele in Libano", ha detto Nasrallah. Parigi, ha riferito la Reuters, ha consegnato a Beirut un piano per la fine alle ostilità con Israele che prevede l'arretramento delle milizie Hezbollah di 10 km dal confine.

Ocha su Rafah: 'Non saremo parte di nessun piano per sfollamento forzato'

"Non saremo parte di nessun piano per spostare in modo forzato le persone. Non forniremo tende altrove in modo che le forze israeliane possano poi spostarci le persone con la forza". Lo ha detto all'agenzia Dpa il portavoce dell'l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli Affari umanitari (Ocha), Jens Laerke.  Secondo notizie della stampa americana che cita funzionari egiziani, Israele ha proposto l'allestimento di tendopoli per il trasferimento della popolazione più a nord di Rafah. "Non abbiamo avuto alcuna comunicazione ufficiale da parte del governo israeliano", ha puntualizzato Laerke nel mezzo dei timori che Israele vada avanti nel progetto di offensiva in questa città del sud della Striscia di Gaza dove hanno trovato rifugio molti palestinesi costretti ad abbandonare altre aree dell'enclave palestinese.

Trattative su mozioni dopo telefonata Meloni-Schlein

Dialogo in corso sulle mozioni sul Medio Oriente che verranno votate nell'Aula della Camera. Dopo la telefonata tra la premier Giorgia Meloni e la segretaria del Pd Elly Schlein, dovrebbe esserci - secondo quanto apprende l'AGI - un'apertura del governo su alcune parti della mozione Pd, e la richiesta che ne vengano riformulati altri punti. Si sta concordando la linea da portare avanti ma il confronto c'è: il centrodestra potrebbe votare le parti della mozione dem riguardanti la necessita' di un cessate il fuoco e di puntare sulla soluzione 'due popoli due Stati'.

Hamas, 'il brutale attacco ai giornalisti a Gaza è terrorismo'

"Il movimento di resistenza Islamica (Hamas) ha affermato che il brutale e traditore attacco ai giornalisti è un ripetuto comportamento terroristico sionista volto a scoraggiare i giornalisti nel riportare i crimini dell'occupazione". Lo riporta Al Jazeera, ricordando che il suo "corrispondente Ismail Abu Omar e il collega fotografo Ahmed Matar sono rimasti gravemente feriti a seguito di un drone israeliano che aveva preso di mira un gruppo di giornalisti nella zona di Mirage, a nord di Rafah". La tv satellitare aggiunge che "i due colleghi sono stati trasferiti all'ospedale europeo per essere sottoposti a interventi chirurgici". 

Media, Sinwar al Cairo incontrerà capo dell'intelligence

Secondo fonti libanesi, riprese da Haaretz, una delegazione di Hamas guidata da Yahya Sinwar incontrerà oggi al Cairo il capo dell'intelligence egiziana. 

Siria su Rafah, 'disumani i piani Israele, Corte Aja fermi genocidio'

La Siria parla del rischio di "ripercussioni catastrofiche" di un'offensiva militare israeliana nella città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Per il ministero degli Esteri di Damasco, che non risparmia accuse agli Usa, l'attuazione da parte di Israele di "piani pericolosi e disumani a Gaza" costituirebbe "una grande minaccia per la sicurezza e la stabilità nella regione" e il Paese arabo chiede l'intervento della Corte internazionale di giustizia per "fermare il genocidio".

"Molti Paesi del mondo seguono le intenzioni disumane di Israele di lanciare un'offensiva militare di terra contro Rafah, unico e ultimo rifugio per oltre 1,5 milioni di palestinesi sfollati" da aree nel nord e nel centro della Striscia di Gaza a causa del conflitto, affermano dalla Siria di Bashar al-Assad, riconfermato alla presidenza dopo le proteste antigovernative del 2011, e la repressione, presto sfociate in un lungo e sanguinoso conflitto.

Telefonata Meloni-Schlein sul Medio Oriente

La presidente del consiglio Giorgia Meloni e la segretaria del Pd Elly Schlein si sono sentite al telefono. Tema della conversazione il Medio Oriente. Nei giorni scorsi la segretaria Pd aveva annunciato che avrebbe chiamato la premier. 

Conte, azione Netanyahu a Gaza pura follia

Mozioni distinte sul Medio Oriente tra Pd e M5s. Ancora convinto che i dem siano bellicisti? "Non coltivate polemiche, su Gaza dobbiamo essere tutti concentrati sul fatto che l'azione militare che Netanyahu vuole condurre estendendola a sud di Gaza è pura follia". Lo dice il leader M5s, Giuseppe Conte parlando dopo la proiezione del film "Palazzina Laf". "Fino adesso - riprende Conte - stiamo sfiorando i 30mila civili palestinesi morti, di cui il 70 per cento sono donne e bambini, se l'azione venisse estesa a sud di Gaza i numeri potrebbero raddoppiare". 

Flashmob dell'intergruppo per la pace, 'cessate il fuoco a Gaza'

Si è appena concluso il flashmob organizzato dall'Interguppo parlamentare per la pace Israele-Palestina davanti a palazzo Montecitorio. Presenti diversi parlamentari dei gruppi M5s, Pd e Avs. Tra gli altri, la coordinatrice dell'Intergruppo Stefania Ascari, deputata del Movimento 5 Stelle, il vicepresidente pentastellato Riccardo Ricciardi, il responsabile delle iniziative politiche del Pd Marco Furfaro, i deputati dem Arturo Scotto e Susanna Camusso, il leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni e il coportavoce di Europpa Verde ANgelo Bonelli. Hanno partecipato anche alcune associazioni che si occupano di pace e in particolare di Palestina: Assopace Palestina, rappresentata dalla presidente Luisa Morgantini, Donne in nero, Amnesty International, Un ponte per. Presenti anche alcuni esponenti della Fiom. Durante il flashmob sono stati esposti molti cartelli. tra questi, alcuni recitavano: "cessate il fuoco a Gaza", "stop bombardenti a Gaza", "proteggere la popolazione civile". Presenti anche alcuni9 cartelli con la scritte "rise up against genocide". 

Riad, 'congelare i fondi all'Unrwa favorisce le morti a Gaza'

Il congelamento dei fondi all'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi Unrwa rischia di "favorire" la morte dei civili a Gaza. Lo ha detto all'Afp Abdullah al-Rabeeah, capo del Centro di aiuto e soccorso umanitario dell'agenzia umanitaria dell'Arabia Saudita. "Se ci sono circa due milioni di persone che vivono in un posto piccolo... e poi i finanziamenti per il cibo e per i servizi sanitari di base vengono bloccati, in pratica li si sta aiutando a morire", ha detto.

'Parigi consegna piano a Beirut, Hezbollah arretri 10 km'

La Francia ha consegnato a Beirut una proposta per porre fine alle ostilità con Israele, che prevede tra le altre cose l'arretramento delle milizie di Hezbollah di 10 km a nord dalla frontiera. Il documento visionato da Reuters, il primo per iscritto dopo settimane di mediazione occidentale, è stato consegnato dal ministro degli Esteri Stephane Sejourne. Il piano in tre fasi prevede in primo luogo un allentamento della tensione per 10 giorni. l'arretramento di Hezbollah e, infine, un negoziato sui confini con il sostegno dell'Unifil.

Onu, non cooperiamo a evacuazione forzata da Rafah

L'ufficio umanitario delle Nazioni Unite non ha ricevuto alcuna comunicazione da Israele in merito ad un piano per evacuare l'area di Rafah a Gaza, e non parteciperebbe ad alcuna evacuazione forzata anche se Israele lo facesse. Lo ha

detto un portavoce a Reuters secondo quanto riporta il Guardian. "Non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale da parte dei funzionari israeliani", ha detto Jens Laerke, portavoce dell'OCHA, in risposta alle domande sui piani di Rafah. "In ogni caso, l'ONU non partecipa alle evacuazioni forzate e non volontarie. Al momento non esiste alcun piano per facilitare l'evacuazione dei civili", ha affermato.

Hamas: attendiamo incontri Cairo, aperti a discutere

"Hamas e le altre fazioni stanno aspettando l'esito degli incontri del Cairo, Hamas è aperta a discutere qualsiasi iniziativa che metta fine all'aggressione e alla guerra". Lo ha detto all'AFP un funzionario di Hamas in condizione di anonimato. Il direttore della CIA William Burns, il capo del Mossad David Barnea e il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani stanno incontrando funzionari egiziani al Cairo "per discutere una tregua a Gaza", hanno fatto sapere in mattinata i media arabi.

Al Jazeera, 'feriti gravemente due nostri giornalisti a Gaza'

L'emittente araba Al Jazeera ha annunciato che "due nostri giornalisti sono rimasti gravemente feriti a Gaza: si tratta del cameraman Ahmad Matar e del giornalista Ismail Abu Omar, a cui è stata amputato il piede destro". Secondo la televisione satellitare, "i medici stanno tentando di salvargli la gamba sinistra", ma "sarebbe in pericolo di vita", in quanto ha frammenti di schegge in testa e al petto". Inoltre il reporter "è stato sottoposto a un intervento chirurgico a causa di una grave emorragia dovuta a una possibile recisione dell'arteria femorale. 

MO, Schlein: con Meloni ancora non ci siamo sentite

Con Giorgia Meloni "non ci siamo ancora sentite" e sulle mozioni sul Medio Oriente "credo che i gruppi stiano riflettendo in questi minuti". Lo ha detto la segretari Pd, Elly Schlein, in conferenza stampa a Roma.

Capo Unrwa, 'smantellare l'agenzia sarebbe un disastro'

Lo smantellamento dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) sarebbe un "disastro". Lo ha affermato il suo capo, Philippe Lazzarini.  Il commissario generale dell'Agenzia delle Nazioni Unite ha anche chiesto che venga avviata una "indagine", dopo la fine della guerra a Gaza, sui tunnel di Hamas e sugli attacchi contro la popolazione e le installazioni dell'Onu a Gaza compiuti dall'esercito israeliano. 

Media, 'al Cairo progressi per una tregua di 6 settimane

Israele e Hamas hanno fatto "progressi" per un accordo che porti ad una cessate di 6 settimane e alla liberazione degli ostaggi a Gaza. Lo ha riferito il Times of Israel che cita due fonti con conoscenza diretta dei colloqui in corso al Cairo. Secondo un esponente egiziano i mediatori hanno raggiunto ciò che hanno descritto come un progresso "relativamente significativo" e che le parti ora si focalizzano sulla stesura di "una bozza finale" per un cessate il fuoco di 6 settimane con la garanzia di ulteriori negoziati per uno permanente. Una fonte occidentale, pur evocando cautela, ha sottolineato l'importanza della riunione di oggi. 

Israele ha dato all'Egitto piano evacuazione civili Rafah

Israele ha preparato un piano che prevede l'evacuazione dei civili lungo la costa di Gaza e l'ha presentato all'Egitto. Lo ha riferito il Wall Street Journal (Wsj) secondo cui il piano - in vista dell'annunciata operazione militare dell'esercito nel sud - individua 15 luoghi, con ognuno 25mila tende, che vanno dalla punta sud di Gaza City fino a Moassi, a nord della città di Rafah. A Rafah ci sono oltre 1 milione di palestinesi sfollati, a rischio di essere coinvolti nell'operazione militare. Secondo fonti egiziane, citate dal Wsj, Israele stima che i costi dei campi - con strutture mediche - siano a carico di Usa e Paesi arabi.

Iran: 'Attaccheremo navi dei nemici se colpiranno le nostre'

"L'Iran prenderà di mira le navi dei nemici nel caso che le sue navi vengano attaccati da essi": questo il monito lanciato dal comandante dei Guardiani della Rivoluzione (Pasdaran), Hossein Salami, dopo l'annuncio del lancio, per la prima volta, di un missile balistico a lungo raggio da una nave da guerra iraniana in un test. "I Guardiani hanno avuto un grande ruolo in difesa del Paese e saranno certamente vittoriosi se questi entrerà in un conflitto militare", ha aggiunto Salami, citato dall'agenzia Mehr. 

Capo Lega Araba: 'Usa fermino Israele o regione esploderà come mai accaduto'

Il capo della Lega Araba, Ahmed Abul Gheit, critica la "mentalità israeliana", lo sfollamento dei palestinesi della Striscia di Gaza. Lo fa dal World Governments Summit di Dubai. "E' cruciale che gli Stati Uniti ordinino a Israele di fermare queste politiche o altrimenti il Medio Oriente esploderà come mai accaduto", ha affermato nelle dichiarazioni rilanciate dai media della regione. "La mentalità di spostare i palestinesi e lasciare la Striscia di Gaza vuota affinché gli israeliani possano prenderne il controllo lascerebbe uno scontro per i prossimi cento anni", ha detto Abul Gheit.

Peskov: 'Russia sostiene iniziativa per cessate il fuoco e rilascio ostaggi'

La Russia darà il suo sostegno a qualsiasi iniziativa finalizzata a raggiungere un cessate il fuoco tra Hamas e Israele e che permetterà la liberazione degli ostaggi ancora trattenuti nella Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov commentando l'iniziativa americana per un accordo verso il cessate il fuoco a Gaza, come riporta la Ria Novosti. "Siamo pronti a sostenere qualsiasi azione che porti al rilascio degli ostaggi e al cessate il fuoco. Ma crediamo che le azioni debbano essere costruttive, mirate a una soluzione globale del problema nel quadro del diritto internazionale e delle norme di sicurezza precedentemente adottate. Risoluzioni del Consiglio", ha detto Peskov.



Esercito Israele non ha presentato piano evacuazione Rafah

L'esercito di Israele non ha ancora presentato un piano di evacuazione per la popolazione Rafah, città nel sud della Striscia di Gaza al confine con l'Egitto. Lo ha detto alla Cnn il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf) Peter Lerner. "Il governo ha incaricato l'Idf di elaborare un piano per raggiungere i nostri obiettivi, i nostri obiettivi di guerra, nell'area di Rafah", ha detto Lerner. "Il piano deve ancora essere presentato, ovviamente, al governo", ha precisato. 

Lerner ha spiegato che l'obiettivo dell'esercito è quello di creare un piano che permetta di evacuare i civili portandoli "fuori pericolo", in modo che siano differenziati dai militanti di Hamas. Si ritiene che, in seguito agli ordine di evacuazione per il nord e il centro della Striscia di Gaza, metà della popolazione dell'enclave palestinese si trovi ora a Rafah. Distingue civili e miliziani di Hamas, secondo Lerner, "si può fare. Abbiamo fiducia nella nostra capacità di differenziare e distinguere". Altrimenti, ha affermato Lerner, "l'alternativa è arrendersi a Hamas e sacrificare 134 persone".

Erdogan a Wgs: "Paesi continuino a sostenere Unrwa"

"Dobbiamo continuare a supportare l'Unrwa (l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi) e aiutarla ancora di più" perche' (l'Agenzia) e' una valvola di salvezza per milioni di palestinesi" che hanno bisogno di protezione. E' l'appello lanciato agli oltre 85 Paesi (in maggior parte africani e arabi) presenti al World Governments Summit di Dubai dal presidente turco Recep Tayyp Erdogan, ospite d'onore dell'11ma edizione del Summit. "Sono profondamente disturbato e preoccupato dagli sviluppi che colpiscono la regione" ha aggiunto in un altro passaggio di un discorso fiume, in buona parte dedicato ai "grandi risultati" in termini economici e di politica estera raggiunti dalla nazione turca.



Lavrov, 'gli Usa spingono il Medio Oriente verso la catastrofe'

Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha accusato gli Usa di "spingere la Palestina, Israele e l'intero Medio Oriente verso una catastrofe", e Washington e Londra di proporre "ricette" che "non consistono nel procedere verso uno Stato palestinese ma nel porre Gaza sotto un controllo che sarà conveniente per le autorità israeliane". Lo riporta l'agenzia di stampa statale russa Tass. 

Razzo dal Libano ferisce 2 persone nel nord di Israele

Due persone sono state ferite dall'impatto di un razzo lanciato dal Libano sulla città israeliana di Kiryat Shmona nel nord del Paese. Lo hanno riferito i Servizi di pronto soccorso che parlano di "condizioni gravi" per un ragazzo di 15 anni e meno gravi per una donna di oltre 40 anni. Secondo i media, i due sono madre e figlio. 

Erdogan negli Emirati, colloquio con il presidente Al Nahyan

Il leader turco Recep Tayyip Erdogan ha incontrato a Dubai il presidente emiratino Sheikh Mohammed bin Zayed Al Nahyan. Lo riferisce il giornale turco Sabah che cita fonti diplomatiche. I colloqui sono avvenuti a margine del World Governments Summit (Turchia, India e Qatar sono ospiti d'onore), incentrati sulle relazioni bilaterali e sulla situazione nella Striscia di Gaza, nel mirino delle operazioni militari israeliane dall'attacco del 7 ottobre in Israele.

Dopo gli Emirati, meta anche di una visita di lavoro del premier indiano Narendra Modi, il leader turco sarà domani in Egitto, per la prima visita da molti anni, dopo che la scorsa estate Ankara e Il Cairo hanno nominato i rispettivi ambasciatori dopo anni di rapporti segnati da forti tensioni.

"L'escalation di attacchi israeliani su Gaza sarà senza dubbio in cima all'agenda" degli incontri negli Emirati Arabi Uniti e in Egitto, ha confermato ieri Erdogan.

Norvegia, operazione Israele su Rafah sarebbe catastrofe

Anche la Norvegia si aggiunge alle voci di pressing internazionale su Israele affinché desista dal lanciare una operazione militare su Rafah. "Ribadisco con forza il mio avvertimento contro un'operazione di terra a Rafah. Non ci sono più posti sicuri a Gaza", ha scritto su X Espen Barth Eide, ministro degli esteri di Oslo. Il capo della diplomazia norvegese ha chiesto un "cessate il fuoco duraturo". "Un'operazione di terra peggiorerebbe una situazione già catastrofica e renderebbe praticamente impossibile il sostegno umanitario", ha aggiunto. "Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco duraturo adesso". 

Mosca, 'vediamo molto negativamente un'operazione a Rafah'

La Russia vede "in modo estremamente negativo" un'operazione militare israeliana nella città di Rafah: lo ha detto il vice ministro degli Esteri russo Mikhail Bogdanov ripreso dalla Tass. 

Gaza, 133 morti in raid Israele in 24 ore, 28.473 da inizio guerra

Sono 133 i palestinesi che sono stati uccisi e 162 quelli che sono stati feriti nei raid israeliani sulla Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Gaza City, governato da Hamas, aggiornando a 28.473 il numero dei morti dall'inizio della rappresaglia israeliana lo scorso 7 ottobre e a 68.146 quello dei feriti.

Hezbollah annuncia l'uccisione di 3 suoi combattenti

Con l'annuncio nelle ultime ore da parte di Hezbollah dell'uccisione di altri tre suoi combattenti nel sud del Libano sale a 193 il numero dei miliziani del Partito di Dio, alleato di Iran e Hamas, uccisi da Israele dallo scorso 8 ottobre, giorno dell'inizio del conflitto con lo Stato ebraico. 

Israele a Borrell, limitare le nostre difese rafforza Hamas

"Gli appelli per limitare la difesa di Israele rafforzano solo Hamas". Lo ha denunciato il ministro degli esteri israeliano, Israel Katz, in risposta al responsabile della politica estera della Ue, Yosep Borrell, che ha chiesto di limitare la fornitura di armi a Israele. Katz ha ricordato che Israele aderisce "alle leggi internazionali di guerra e assicura il movimento sicuro dei civili a Gaza, a differenza di Hamas che lo impedisce". "Israele - ha concluso - è determinato a smantellare Hamas". 

Libano, atteso per oggi discorso del leader di Hezbollah

E' atteso per oggi, alle 14 italiane (le 15 in Libano), un discorso televisivo del leader degli Hezbollah filo-iraniani, Hasan Nasrallah. L'annuncio di un nuovo discorso di Nasrallah - il 6o dallo scoppio del conflitto con Israele l'8 ottobre scorso -  era stato diramato dieci giorni fa ed è stato confermato stamani dall'ufficio stampa del Partito di Dio alleato di Hamas.   Nasrallah aveva parlato in precedenza il 3 e l'11 novembre, il 3, il 5 e il 16 gennaio scorsi. 

Haaretz, progressi in negoziato su ostaggi

Una fonte straniera a conoscenza dei negoziati sugli ostaggi ha affermato che "si può dire con certezza che ci sono stati dei progressi" negli ultimi giorni. Lo scrive il quotidiano Haaretz. Secondo la fonte gli incontri sono stati costruttivi e c'è ottimismo tra le persone coinvolte nelle trattative riguardo alla possibilità di consolidare l'accordo. Anche se i ministri del gabinetto di guerra israeliano concordano sul fatto che la controproposta di Hamas è inaccettabile, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha inviato una squadra - guidata dal capo del Mossad, David Barnea - per partecipare alle riunioni piuttosto che boicottare i colloqui al Cairo, scrive il giornale israeliano. 

Iran, 'Usa non hanno onestà di cercare soluzione a guerra Gaza'

"Gli Stati Uniti non hanno l'onestà di aiutare a trovare una soluzione politica che metta fine alla guerra a Gaza", ha dichiarato il ministro degli Esteri dell'Iran,  Hossein Amirabdollahian, in occasione di un incontro in serata a Doha con il collega e primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al-Thani. Quanto ai combattimenti a Rafah, "Washington afferma di non volere l'allargamento del conflitto di Gaza nella regione, mentre continua a fornire supporto militare al regime sionista, che viene usato per attaccare e uccidere la popolazione palestinese", ha detto Amirabdollahian, citato dall'agenzia Irna. Nell'incontro, scrive Irna, il premier qatariota Al-Thani ha riferito degli sforzi diplomatici per arrivare a un cessate il fuoco a Gaza.

Rappresentante Usa a Onu, da Albanese cliché antisemiti

"Francesca Albanese ha una storia di utilizzo di clichè antisemiti. Le sue dichiarazioni più recenti che giustificano, respingono e negano le sfumature antisemite dell'attacco di Hamas del 7 ottobre sono inaccettabili e antisemite. Ci aspettiamo più esperti indipendenti delle Nazioni Unite e condanniamo ogni forma di antisemitismo". Lo scrive su X Michèle Taylor, rappresentante permanente degli Stati Uniti presso il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, riferendosi ad alcune prese di posizione recenti della relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla Palestina, Francesca Albanese. 

Media, capo del Mossad al Cairo col direttore Cia sugli ostaggi

Il capo del Mossad, David Barnea - accompagnato da quello dello Shin Bet Ronen Bar -, andrà oggi al Cairo per una riunione con il capo della Cia, Bill Burns, con il premier del Qatar, Mohammed bin Abdelrahman Al-Thani, e con il capo dell'intelligence egiziana, Abbas Kamal. Lo rende noto il quotidiano israeliano Maariv che riferisce che la riunione è incentrata sul tentativo di formulare un nuovo accordo per la liberazione degli ostaggi. 

Wafa, palestinese ucciso in Cisgiordania dall'esercito

La Wafa, l'agenzia palestinese, ha riferito che un palestinese è stato ucciso a Qalqylia, in Cisgiordania, non lontano da Nablus, dal fuoco dei militari israeliani. Si tratta - ha riferito l'agenzia - di Muhammad Sharif Salmi (20 anni) colpito dai "proiettili dell'occupazione" mentre era "a bordo della sua auto". Portato in ospedale - ha aggiunto - è morto "per le ferite al petto e alla testa". L'esercito israeliano non ha ancora dato la sua versione dei fatti. 

Palestinese tenta di investire soldati Idf vicino Tel Aviv, fermato

Un palestinese è stato fermato dopo che aveva tentato di investire con la sua auto alcuni soldati delle Forze di difesa israeliane (Idf) all'incrocio di Gush Etzion, vicino a Tel Aviv. Lo riporta il Jerusalem Post spiegando che l'uomo è fuggito verso Elazar prima di essere fermato dagli uomini della sicurezza. Il tentativo di speronamento non ha causato vittime.

Israele, l'esercito continua le operazioni a Khan Yunis

L'esercito sta continuando le operazioni nella zona occidentale di Khan Yunis, la roccaforte di Hamas nel sud della Striscia di Gaza, a un passo da Rafah. Lo ha fatto sapere il portavoce militare, secondo cui "sono stati uccisi oltre 30 terroristi" ed è stato "rafforzato il controllo dell'area con raid sulle infrastrutture terroriste, i cecchini e pattuglie" di Hamas. "Nella parte occidentale di Khan Yunis due terroristi hanno tentato di muoversi sotto la copertura della popolazione civile", ha proseguito la stessa fonte aggiungendo che sono stati "eliminati". "Questo è un altro esempio - ha detto - dell'uso sistematico di Hamas della popolazione civile usata come scudo umano". I soldati hanno poi "distrutto due depositi di armi locati nelle residenze dei terroristi". Oltre al sud, l'esercito ha operato anche nel centro della Striscia.

Peskov, 'aspettiamo Abbas a Mosca al momento opportuno'

Il Cremlino si augura che il presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Mahmoud Abbas si rechi in visita in Russia in un momento proficuo per le parti. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dall'agenzia di stampa Ria Novosti. ''Abbas ha un invito aperto. Ci auguriamo che la visita abbia luogo in un momento conveniente per entrambe le parti'', ha affermato Peskov.

La visita di Abbas in Russia era in programma a novembre dello scorso anno, ma è stata rinviata su richiesta dell'Anp, spiega la Ria Novosti.

Israele, altri 3 militari uccisi, bilancio ora a 232

L'esercito israeliano ha annunciato la morte di 3 soldati riservisti, tra cui un ufficiale superiore, uccisi in combattimento nel sud di Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui si tratta del tenente colonnello Netanel Yaacov Elkouby (36 anni) a capo del 630%esimo Battaglione della Divisione di Gaza sud; di Yair Cohen (30 anni), della stessa forza, e di Ziv Chen (27 anni) anche lui inquadrato nel Battaglione. Il bilancio dei soldati uccisi in combattimento - dall'avvio dell'operazione di terra nella Striscia - è ora salito a 232. 

Amb. Iran a Roma, impegnati a evitare escalation

L'Iran "continua a svolgere un ruolo stabilizzatore negli sviluppi regionali in corso e, pur sottolineando la necessità di difendere i diritti delle nazioni oppresse di Palestina e Yemen, sta cercando con moderazione di prevenire l'escalation della crisi nella regione". Lo ha assicurato l'ambasciatore iraniano a Roma, Mohamnad Reza Sabouri, nel suo discorso ieri sera in occasione del ricevimento per la Festa nazionale della Repubblica islamica. "Riteniamo che i continui attacchi del regime sionista ai Territori palestinesi e quelli della coalizione americana in territorio yemenita non faranno altro che alimentare l'insicurezza e l'instabilità in quell'area, attraverso la militarizzazione della regione", ha ammonito il capo missione. "La Repubblica islamica dell'Iran", ha proseguito, "aspira a relazioni politiche, economiche e culturali equilibrate e adeguate con tutti i Paesi e ribadisce la necessità di favorire la distensione e la sicurezza collettiva nella regione, risolvendo le crisi regionali con la partecipazione di tutte le nazioni dell'area". "Nel contempo", ha tenuto a ribadire Sabouri, "la promozione di un sistema internazionale giusto e paritario e la lotta contro le sanzioni unilaterali illegali e oppressive degli Stati Uniti contro le nazioni sono tra le principali strategie di politica estera della Repubblica islamica dell'Iran". 

Ostaggi a Gaza: quanti liberati, quanti uccisi e quanti ancora nella mani di Hamas

Il numero delle persone rapite durante gli attacchi di Hamas del 7 ottobre in Israele si aggira tra 240 e 253, secondo le stime più recenti. Ad oggi quelle che si trovano ancora nella Striscia sarebbero circa 130. Almeno una trentina sono morte. I rilasciati sono oltre 100. COSA SAPPIAMO

Capi Mossad e IDF al Cairo con Burns, colloqui su ostaggi

Il capo del Mossad David Barnea, il direttore dello Shin Bet Ronan Bar e il tenente generale dell'IDF, Nitzan Alon saranno oggi al Cairo per un incontro con il direttore della CIA William J. Burns, il direttore dell'intelligence egiziana Abbas Kamel e il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdul Rahman Al-Thani. Lo riferisce il quotidiano Maariv citando un alto funzionario israeliano. Durante l'incontro si discuterà degli sforzi per liberare altri ostaggi dalla prigionia di Hamas. 

Biden a Netanyahu;no operazione Rafah senza proteggere civili

'No' a una massiccia offensiva di Israele a Rafah senza un "piano credibile" per proteggere più di un milione di persone che vi si rifugiano. Questa la richiesta avanzata dal presidente Usa Joe Biden al primo ministro israeliano Benjamyn Netanyahu. Biden, ieri al termine dei colloqui con il re di Giordania Abdullah alla Casa Bianca, ha detto che "una grande operazione militare a Rafah non dovrebbe procedere senza un piano credibile per garantire la sicurezza e il sostegno di oltre 1 milione di persone che si rifugiano" nella città. "Molte persone sono state sfollate più volte in fuga dalle violenze nel nord e ora sono stipate a Rafah, esposte e vulnerabili. Hanno bisogno di essere protetti", ha aggiunto. Biden ha affermato che gli Stati Uniti hanno lavorato "giorno e notte" per concordare una pausa di sei settimane nei combattimenti tra Israele e Hamas come inizio verso un cessate il fuoco più lungo. Ha affermato che "gli elementi chiave dell'accordo sono sul tavolo", anche se rimangono dei nodi da sciogliere. 

Pechino, 'stop operazione militare a Rafah al più presto'

La Cina ha chiesto a Israele di fermare l'operazione militare a Rafah "il più presto possibile". Lo afferma un portavoce del ministero degli Esteri in un comunicato. "La Cina... si oppone e condanna le azioni che danneggiano i civili e violano il diritto internazionale", si legge nella nota. Pechino esorta Israele a "fermare le sue operazioni militari il prima possibile e fare ogni sforzo per evitare vittime civili innocenti.. .per prevenire un disastro umanitario più grave nella zona di Rafah". 

Morti 3 soldati israeliani a Gaza, totale vittime 232

Le forze armate israeliane hanno annunciato la morte di tre soldati uccisi ieri durante i combattimenti nel sud della Striscia di Gaza. Si tratta di tre riservisti, tra cui un alto ufficiale, di 36, 30 e 27 anni. Sale così a 232 il bilancio dei soldati israeliani uccisi nell'offensiva di terra contro Hamas. Altri due soldati del 630 battaglione sono rimasti gravemente feriti nella stessa battaglia, ha riferito l'IDF. 

Biden, lavoro giorno e notte per ostaggi e pace duratura

"Vi do la mia parola: sto lavorando giorno e notte per trovare i mezzi per riportare a casa tutti gli ostaggi, per alleviare la crisi umanitaria, per porre fine alla minaccia terroristica e per portare la pace a Gaza e in Israele - una pace duratura con due stati per due popoli". Lo scrive su X il presidente Usa Joe Biden, dopo l'incontro di questa sera alla Casa Bianca con il Re di Giordania. 

Attacchi Houti colpiscono nave mercantile diretta in Iran

Gli Houti hanno lanciato due missili contro una nave mercantile diretta in Iran, paese sostenitore del gruppo ribelle yemenita, causando lievi danni e nessun ferito. Lo hanno riferito le autorità militari statunitensi, secondo quanto riporta Times of Israel. L'attacco, avvenuto all'alba, è il primo contro una nave diretta in Iran da quando gli Houthi hanno iniziato gli attacchi alle navi internazionali in solidarietà con i palestinesi per la guerra Israele-Hamas a Gaza. "I militanti Houthi sostenuti dall'Iran hanno lanciato due missili dalle aree dello Yemen da loro controllate verso Bab al-Mandeb", afferma il Comando Centrale degli Stati Uniti su X. "Entrambi i missili sono stati lanciati verso la MV Star Iris, una nave mercantile battente bandiera delle Isole Marshall, di proprietà greca, in transito nel Mar Rosso che trasportava mais dal Brasile". "La nave riferisce di essere idonea alla navigazione con lievi danni e nessun ferito all'equipaggio", dicono i funzionari del CentCom su X. "Da notare, la destinazione della MV Star Iris è Bandar Iman Khomeini, Iran".

Israele, colpite infrastrutture di Hezbollah nel sud del Libano

'Aeronautica militare israeliana ha colpito ieri sera le "infrastrutture terroristiche" di Hezbollah nell'area di Tallouseh, nel sud del Libano: lo ha reso noto l'esercito su Telegram. Ieri mattina gli aerei da combattimento delle Forze di difesa israeliane avevano colpito un complesso militare nell'area di Blida e un posto di osservazione di Hezbollah nell'area di Khiam era stato colpito con fuoco di artiglieria, conclude il messaggio. 

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