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Guerra a Gaza, verso accordo Hamas-Israele per scambio ostaggi-prigionieri

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Tajani in Israele:
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Tajani in Israele: "Favorevoli al cessate il fuoco, lo rispetti anche Hamas"
00:01:52 min

Sarebbe vicina una intesa tra il governo di Netanyahu e i miliziani palestinesi per uno scambio di altri ostaggi e prigionieri. Resta da chiarire il nodo del cessate il fuoco. La stessa organizzazione palestinese ha affermato che se la Corte internazionale di giustizia ordinerà un cessate il fuoco a Gaza, i miliziani si atterranno alla decisione se la rispetterà anche Israele. Il presidente Biden vuole inviare il direttore della Cia per aiutare a mediare un accordo tra le parti

in evidenza

Secondo la stampa israeliana, sarebbe vicino un accordo tra il governo di Netanyahu  e i miliziani di Hamas per uno scambio di prigionieri e ostaggi. Il sito di Haaretz cita una fonte vicina ai negoziati: l'accordo durerà 35 giorni, durante i quali verranno rilasciati tutti gli ostaggi israeliani. In cambio, Israele rilascerà i prigionieri palestinesi e fornirà aiuti umanitari alla Striscia di Gaza. L'unica questione irrisolta è se nell'accordo verrà dichiarato un cessate il fuoco completo, una richiesta di Hamas che Israele rifiuta.

In una dichiarazione pubblicata tramite il suo canale ufficiale Telegram, Hamas aveva affermato che se la Corte internazionale di giustizia ordinerà un cessate il fuoco a Gaza, i miliziani palestinesi si atterranno alla decisione se la rispetterà anche Israele.

Hamas ha denunciato anche  un attacco sulla folla in attesa degli aiuti umanitari: ci sarebbero 20 vittime. L'attacco sarebbe avvenuto alla rotonda del Kuwait a Gaza City, ferendo altre 150 persone.

Il presidente Biden intende inviare il direttore della Cia, William J. Burns, nei prossimi giorni per aiutare nelle mediazioni tra Israele e Hamas.

Pieno sostegno ad Israele, ma nel futuro della regione c'è solo la soluzione dei due Stati. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha tenuto salda la posizione che l'Italia condivide con gli Usa e l'Europa e lo ha ribadito in tutti i suoi incontri in Israele e con il presidente palestinese Abu Mazen, insistendo che quella è l'unica possibilità per uscire dalla crisi di Gaza e costruire un futuro di pace.



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Palestina, le ragioni dietro la scelta delle chiavi come simbolo di un popolo

La determinazione di tornare a casa, nonostante le abitazioni fossero distrutte, fu ciò che spinse i palestinesi a portare con sé le chiavi quando lasciarono la loro terra dopo l'insediamento di Israele nella striscia di Gaza. Per comprendere dove nasce il simbolo scelto in rappresentanza della popolazione, bisogna tornare molto indietro. LEGGI L'ARTICOLO

Yemen, chi sono gli Houthi e cosa hanno a che fare con la guerra Israele-Hamas

Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Nel dicembre 2023 il Pentagono ha detto di aver intercettato missili e droni lanciati dagli Houthi "potenzialmente indirizzati verso obiettivi in Israele" e una petroliera norvegese nel Mar Rosso è stata colpita da un missile houthi. Il 12 gennaio 2023 Usa e Gran Bretagna hanno condotto un raid contro obiettivi nello Yemen utilizzati dai ribelli. L'APPROFONDIMENTO

Hezbollah, cos'è il "super missile russo" lanciato su una base militare di Israele

Il gruppo libanese ha attaccato il centro di osservazione dello Stato ebraico sul monte Meron attraverso il Kornet-EM, un'arma a guida laser probabilmente ricevuta dall'Iran (che a sua volta l'avrebbe ottenuta da Mosca). Ma quella in mano ai militanti sciiti sarebbe una versione potenziata, in grado di colpire obiettivi fino a 10 km di distanza. CHE COS'È

Guerra in Medioriente, rischio escalation dopo gli attacchi dell'Iran: cosa sta succedendo

Si infiamma l'intera regione in seguito ai raid di Teheran in Iraq, contro una presunta sede del Mossad, e in Siria, contro una base dell'Isis. Anche il Pakistan denuncia un attacco sul suo territorio, con la Cina che invita alla calma. L'allargamento del conflitto, partito con l'attacco di Hamas e la risposta di Israele a Gaza, sembra ormai sempre più vicino. LEGGI

Israele, migliaia di persone in piazza a Tel Aviv contro Netanyahu: "Deve andare a casa"

Nella capitale proteste nei confronti del premier, soprattutto da parte dei familiari degli ostaggi e delle vittime di Hamas. "Chi divide non unirà, chi distrugge non costruirà, chi distrugge non creerà", ha dichiarato Yonatan Shamriz, il cui fratello Alon, ostaggio a Gaza, è stato ucciso dai soldati israeliani. Manifestazioni anche a Cesarea, nel nord del Paese, di fronte all’abitazione di Netanyahu. LA PROTESTA

Tajani a Netanyahu: "Sostegno ad Israele ma attenzione ai civili"

La solidarietà del governo italiano a Israele dopo gli attacchi di Hamas è stata ribadita dal ministro degli Esteri Antonio Tajani al premier Benyamin Netanyahu nel colloquio di stasera tra i due a Tel Aviv, durante il quale il titolare della Farnesina ha anche ricordato "la richiesta italiana di fare attenzione alla vita dei civili palestinesi" a Gaza. Al primo ministro israeliano, secondo quanto si apprende, il capo della diplomazia italiana ha ribadito la posizione di Roma a favore di "due popoli due Stati", auspicando che alla fine di un negoziato politico e diplomatico possa sorgere uno Stato palestinese che venga riconosciuto dalla comunità internazionale "senza fughe in avanti e con l'assenso dello Stato di Israele". Tajani ha affermato che per l'Italia è importante rafforzare chi ha intenzione di favorire un percorso di pace: "Intendiamo continuare a lavorare con Stati Uniti, Unione Europea, Egitto, Giordania, Emirati Arabi e Arabia Saudita" con l'obiettivo di arrivare ad "un vero Stato palestinese che possa vivere in pace con lo Stato israeliano, rispettando le esigenze di sicurezza di Israele". Netanyahu ha risposto sostenendo che per il momento la priorità assoluta è smantellare ogni capacità militare di Hamas per arrivare ad una smilitarizzazione di tutta la Striscia, affinché non possa più essere una minaccia per il popolo israeliano. Il capo del governo israeliano, peraltro, ha apprezzato la posizione italiana che nega alle operazioni israeliane a Gaza il carattere di "genocidio", alla vigilia della pronuncia della Corte dell'Aja annunciata per domani. Il premier ha inoltre confermato che il suo governo accelererà tutte le procedure affinché l'Italia possa trasferire 100 bambini e giovani palestinesi fuori da Gaza perché possano essere operati o trattati in ospedali italiani: l'operazione dovrebbe essere conclusa nelle prossime ore. Tajani ha anche ricevuto rassicurazioni sul fatto che Israele farà entrare aiuti medici e umanitari a Gaza. Secondo quanto riferito da fonti ufficiali, Netanyahu ha garantito che il ruolo italiano verrà sostenuto in ogni fase, nello spirito dell'amicizia fra i due Paesi. Nel corso del colloquio è stata affrontata anche la tensione al confine fra Israele e Libano, dopo la missione di mercoledì del titolare della Farnesina a Beirut. Tajani ha riferito al leader israeliano le osservazioni del governo libanese, e in particolare gli inviti alla moderazione nell'uso della forza nel confronto con le milizie di Hezbollah. 

Israele-Hamas, trovato tunnel a Khan Yunis dove erano tenuti alcuni ostaggi

La struttura sotterranea presente nel sud della Striscia di Gaza si trovava sotto la residenza di un dirigente di Hamas e ha ospitato a varie riprese una ventina di ostaggi, compresa una bimba poi rilasciata. Secondo l'Idf, il tunnel scoperto era lungo circa 830 metri. I soldati che hanno fatto irruzione si sono scontrati con i terroristi prima di poter accedere. La struttura è stata distrutta. IL VIDEO

Onu, attacco a ospedali Gaza "inaccettabile e orrendo"

"Inaccettabile e orrendo, tutto questo deve fermarsi". Sono le parole del vice direttore del coordinamento degli aiuti umanitari in Palestina Thomas White, a commento del nuovo attacco israeliano che ha colpito gli ospedali di Khan Younis, nella Striscia di Gaza. A riportarle è stato il portavoce del segretario generale dell'Onu nel corso dell'incontro quotidiano con i media internazionali. "White - ha aggiunto il portavoce, Stephane Dujarric - ha detto che la situazione a Khan Younis sottolinea il consistente fallimento del rispetto dei principi fondamentali della legge internazionale umanitaria".

Ospedale Gaza

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Israele, le famiglie degli ostaggi protestano davanti alla residenza di Netanyahu. FOTO

I parenti dei prigionieri nelle mani di Hamas chiedono al governo dello Stato ebraico di "non indugiare" nella ricerca di un accordo per la loro liberazione. "Non c'è tempo da perdere, la maggioranza del popolo è con noi", urlano a gran voce davanti alla casa del premier. LE IMMAGINI

Israele Palestina, il piano in dodici punti dell'Ue per una soluzione a due stati

È un piano di dodici punti quello preparato dall'alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, con l'intento di porre fine alla spirale di violenza in Medio Oriente. Non si tratterebbe di un piano di pace, come lo stesso Borrell ha precisato, ma un piano per la soluzione a due Stati: ecco le sue specifiche. LEGGI

Houthi a Mosca per colloqui su tensioni in Medio Oriente

Una delegazione Houthi ha incontrato il viceministro degli Esteri russo Mikhail Bogdanov per discutere delle crescenti tensioni in Medio Oriente. Lo riporta Al Jazeera, aggiungendo che il principale negoziatore Houthi ha dichiarato in un post sui social media che il gruppo ha discusso della necessità di aumentare la pressione sugli Stati Uniti e su Israele per porre fine alla guerra a Gaza.

Israele Palestina, i motivi storici dietro alla guerra

La guerra lanciata da Hamas contro Tel Aviv ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L'ARTICOLO COMPLETO

Usa avvisarono Iran di possibile attacco a Kerman

Gli Stati Uniti hanno reso noto di avere specificamente allertato l'Iran per la minaccia di un attacco prima che avvenissero gli attentati rivendicati dal gruppo dello Stato Islamico (circa 90 persone morte nel sud-est di Kerman). Le due esplosioni del 3 gennaio hanno colpito la folla durante una cerimonia commemorativa vicino alla tomba di Qasem Soleimani, un alto generale delle guardie rivoluzionarie ucciso in un attacco con droni in Iraq nel 2020.

Chi sono i leader di Hamas uccisi da Israele, da Yahya Ayyash a Saleh al-Arouri

Dagli anni Novanta diversi esponenti ai vertici dell’organizzazione sono morti durante attacchi mirati condotti da Israele. Fra loro anche Jamila al-Shanti, l'unica donna a essere diventata membro dell'ufficio politico di Hamas nella Striscia di Gaza. Dopo la morte di al-Arouri, fonti diplomatiche coinvolte nei colloqui mediati da Egitto e Qatar che i negoziati per un accordo si sono interrotti. I DETTAGLI

Stop delle navi nel Mar Rosso, ecco cosa significa per l'economia

Gli attacchi contro navi commerciali e militari nel Mar Rosso da parte dei ribelli Houthi hanno ancora conseguenze economiche limitate, dicono gli esperti, a condizione che la crisi non duri. Ma se dovesse protrarsi, cosa succederebbe? L'APPROFONDIMENTO

Hamas: "Rispetteremo la tregua dell'Aja se lo farà Israele"

In una dichiarazione pubblicata tramite il suo canale ufficiale Telegram, Hamas ha affermato che se la Corte internazionale di giustizia ordinerà un cessate il fuoco a Gaza, i miliziani palestinesi si atterranno alla decisione se la rispetterà anche Israele. Lo riporta Al Jazeera. La dichiarazione dice anche che Hamas rilascerà tutti gli ostaggi se Israele libererà i palestinesi attualmente detenuti. "Il nemico sionista deve porre fine al suo assedio di Gaza durato 18 anni e fornire tutti gli aiuti necessari per la popolazione", conclude la dichiarazione. 

L'attore israeliano di Fauda Idan Amedi gravemente ferito a Gaza

Il musicista e attore, 35 anni, stava combattendo come riservista dell’esercito isralieano nell’enclave palestinese. LEGGI L'ARTICOLO

Media: "Verso incontro capi 007 Usa-Israele-Egitto con Qatar"

Il presidente Usa Joe Biden intende inviare nei prossimi giorni il direttore della Cia William Burns in Europa per colloqui ad alto livello volti al rilascio degli ostaggi israeliani delle mani di Hamas a Gaza. Lo riferiscono media americani e israeliani, secondo i quali Burns incontrerà i capi dell'intelligence israeliana ed egiziana, David Barnea e Abbas Kamel, insieme al primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani. 

Hamas: "Quasi 26 mila morti a Gaza"

Il ministero della Salute a Gaza, gestito da Hamas, ha riferito che il bilancio è  salito ad almeno 25.900 morti nella Striscia, di cui 200 nelle ultime 24 ore. I feriti sono 64.110. 

Tajani: "Favorevoli a cessate il fuoco"

"Siamo favorevoli a un cessate il fuoco" nella Striscia di Gaza. "Siamo favorevoli alla ricerca di un'interruzione del conflitto armato" a Gaza. A ribadirlo è il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani nel corso di una conferenza stampa mentre è in Israele rispondendo a una domanda se la Corte internazionale di giustizia domani decidesse di imporre a Israele un cessate il fuoco. "Non deve essere una proposta che sia contro Israele", precisa Tajani sottolineando che "non va sottovalutato Hamas: un conto è la popolazione di Gaza, un altro è Hamas".

Per Tajani, aggiunge,"ora bisogna lavorare per la pace" ed è quello che sta facendo l'Italia che curerà 100 bambini palestinesi in Italia, che è pronta a installare un ospedale da campo.

Tajani

©IPA/Fotogramma

Israele: "Oms collusa con Hamas, ignora l'uso degli ospedali come scudi"

Israele ha accusato l'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) di essere "collusa" con Hamas per aver ignorato le prove presentate dallo Stato ebraico sul fatto che l'organizzazione islamica palestinese avrebbe utilizzato gli ospedali della Striscia di gaza "per fini terroristici" e come "scudi" dai miliziani. A parlare è l'ambasciatrice d'Israele presso l'Onu, Meirav Eilon Shahar, che si è espressa durante una riunione del Consiglio esecutivo a Ginevra dell''agenzia. Hamas, ha detto, "è presente negli ospedali" e "li usa come scudi umani": secondo Shahar, "in ogni ospedale perquisito l'Idf (l'esercito dello Stato ebraico) ha trovato prove che veniva utilizzato per fini terroristici da Hamas". Israele accusa Hamas di operare dagli ospedali, utilizzati per sferrare attacchi e per nascondere armi e ostaggi nei tunnel. "Hamas ha militarizzato tutta la zona civile di gaza secondo una strategia premeditata", ha detto ancora l'ambasciatrice israeliana, accusando l'Oms "di ignorare per scelta" i "fatti innegabili" di cui Israele ha presentato prove, e di sapere che ostaggi israeliani vengono tenuti negli ospedali. 

Tajani: "Hamas organizzazione terroristica, ha compiuto atti quasi peggiori dei nazisti"

"Nessuno deve dire che Israele può essere cancellata dalla carta geografica. Hamas è un'organizzazione terroristica che ha compiuto degli atti quasi addirittura peggiori di quelli compiuti dai nazisti. Bambini messi nei forni mentre si violentavano le madri dei bambini, sono cose che non si sono viste da nessuna parte nel mondo. Lasciano senza parole". Ad affermarlo è il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani mentre è in Israele,

Mar Rosso, arrivata una seconda nave francese

Una seconda nave da guerra francese è arrivata nella regione del Mar Rosso come parte degli sforzi per garantire la libertà di navigazione. Lo hanno reso noto le Forze armate francesi. Molti operatori commerciali hanno dirottato le navi su altre rotte in seguito agli attacchi nel Mar Rosso da parte dei militanti Houthi dello Yemen. La prima nave da guerra francese sta già pattugliando lo stretto di Bab al-Mandab dall'8 dicembre insieme a una missione internazionale guidata dagli Stati Uniti per proteggere le navi dagli attacchi. Le Forze armate transalpine hanno oggi affermato che la seconda nave da guerra ha attraversato il Canale di Suez e continuerà la sua missione nel Mar Rosso e nell'Oceano Indiano. Funzionari francesi hanno affermato che le loro navi rimangono sotto il comando nazionale e che la loro priorità è scortare le navi legate alla Francia. La Francia non ha preso parte agli attacchi guidati dagli Stati Uniti contro i ribelli Houthi perchè vuole evitare un'escalation regionale, ha detto il presidente Emmanuel Macron.

Unrwa: "L'Idf ha ordinato l'evacuazione da un rifugio a Khan Yunis"

L'esercito israeliano ha ordinato alle persone rifugiate in una struttura dell'Unrwa a Khan Yunis, colpita ieri dai carri armati, di andarsene entro domani alle 17. E' quanto affermato dall'agenzia Onu per i palestinesi, confermando le testimonianze di sfollati che hanno riferito dell'ordine. "L'esercito ha chiamato la funzionaria dell'Unrwa attraverso l'altoparlante, lei si è avvicinata ai carri armati e le hanno detto di avvisarci di lasciare i locali entro le 17 di domani", ha detto Amal Lubbad, una sfollata di Gaza che si trova nella struttura. Da parte loro, i militari israeliani hanno riferito che "nessuna richiesta specifica di evacuazione e' stata comunicata all'Unrwa o a coloro che si trovano nelle vicinanze del rifugio". Secondo il bilancio fornito dall'Unrwa, 12 persone sono morte ieri quando due colpi di carro armato hanno colpito il rifugio, che ospita migliaia di sfollati. "Oltre 75 feriti, 15 dei quali in condizioni critiche", ha riferito Thomas White, direttore dell'agenzia a Gaza. 

Tajani: "Aiuti ai palestinesi, non un euro ad Hamas"

Nel dopoguerra bisognerà lavorare alla ricostruzione della Palestina "ma né un dollaro né un euro dovrà andare ad Hamas, che sarà fuori". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani sottolineando che "Hamas usa i soldi del popolo per fare la guerra. Vogliamo aiutare il popolo palestinese, non Hamas". 

Tajani: "L'Aja? Favorevoli al cessate il fuoco a Gaza"

"Siamo favorevoli ad un'interruzione del conflitto" a Gaza. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani rispondendo ad una domanda se la Corte dell'Aja decidesse domani di imporre a Israele un cessate il fuoco. "Ma a patto - ha aggiunto - che non sia una proposta contro Israele e che da Hamas non arrivino più razzi per colpire il Paese". 

Biden invia capo Cia per aiutare a mediare accordo per Gaza

Il presidente Biden intende inviare il direttore della Cia, William J. Burns, nei prossimi giorni per aiutare a mediare un ambizioso accordo tra Hamas ed Israele che comprenderebbe il rilascio degli ostaggi ancora a Gaza in cambio della pausa più lunga delle ostilità registrata dall'inizio della guerra a Gaza lo scorso anno. Lo rivela il Washington Post, citando fonti informate secondo le quali Burns sarà in Europa per colloqui e incontrare i capi dell'intelligence israeliana e egiziana, David Barnea e Abbas Kamel, e il premier del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani. 

Biden

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Palestina, le ragioni dietro la scelta delle chiavi come simbolo di un popolo

La determinazione di tornare a casa, nonostante le abitazioni fossero distrutte, fu ciò che spinse i palestinesi a portare con sé le chiavi quando lasciarono la loro terra dopo l'insediamento di Israele nella striscia di Gaza. Per comprendere dove nasce il simbolo scelto in rappresentanza della popolazione, bisogna tornare molto indietro. LEGGI L'ARTICOLO


Documento Hamas in più lingue: riorganizzare Anp

La pubblicazione da parte di Hamas di un lungo documento in più lingue che giustifica il suo attacco del 7 ottobre contro Israele dimostra la volontà  del movimento islamico palestinese di svolgere un ruolo politico chiave nel dopo-guerra. Lo afferma un responsabile del movimento e degli analisti. In un testo accurato di quasi 20 pagine, pubblicato domenica in arabo, inglese e francese, il movimento ha detto di voler consegnare "la sua versione dei fatti". Per Bassem Naim, alto responsabile di Hamas, il gruppo cerca di mantenere il diritto di guardare al futuro della striscia di Gaza, dove ha preso il potere nel 2007. "Il movimento non richiede, attraverso questo documento o in altro modo, l'esclusività della leadership del popolo palestinese", assicura Naim all'Afp. Ma "chiede la riorganizzazione" dell'entità palestinese e "la riforma dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp)", fondata nel 1964, "affinché sia rappresentativa di tutti", aggiunge l'alto quadro di Hamas, ex ministro della Sanità a Gaza. Hamas non ha mai fatto parte dell'Olp, che rimane dominata da Fatah, movimento del presidente dell'Autorità palestinese, Mahmoud Abbas (Abu Mazen).

"Biden invia capo della Cia per mediare su ostaggi a Gaza"

Joe Biden intende utilizzare il direttore della Cia William Burns per aiutare a realizzare un ambizioso accordo fra Hamas e Israele che includerebbe il rilascio di tutti i restanti ostaggi e due mesi di cessate il fuoco, la più lunga pausa delle ostilità da quando è iniziata la guerra a Gaza. Lo riporta il Washington Post citando alcune fonti, secondo le quali Burns nei prossimi giorni andrà in Europa per incontrare i capi dell'intelligence israeliano e egiziano e il primo ministro del Qatar.

Siria, due uccisi in raid aereo Usa al confine con l'Iraq

Due combattenti filo-iraniani sono stati uccisi e altri sei sono rimasti feriti in un raid aereo americano nell'est della Siria al confine con l'Iraq.   Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui l'attacco aereo è avvenuto nei pressi di Abukamal, località frontaliera siriana dove operano da anni combattenti iracheni filo-iraniani. Queste forze irachene sostenute da Teheran rivendicano, in nome della Resistenza islamica in Iraq, ricorrenti attacchi con razzi e droni contro basi militari Usa in Siria e Iraq. 

Germania, dal 7 ottobre forte aumento dei reati antisemiti

Dall'attacco terroristico di Hamas contro Israele del 7 ottobre, in Germania sono stati commessi 2.249 reati a sfondo antisemita. Si tratta di una crescita considerevole ed è scioccante che "il livello vergognosamente alto" di atti antisemiti sia comunque in gran parte scomparso dal dibattito pubblico. Lo ha dichiarato il Commissario del governo tedesco per la lotta all'antisemitismo, Felix Klein, citando i dati dell'Ufficio federale di polizia criminale. Una parte significativa dei reati antisemiti non è stata commessa subito dopo il 7 ottobre, ma "settimane e mesi dopo", spiega anche Klein, come riporta Tagesschau. Nel 2023 il totale dei reati antisemiti è stato 2.300, a dimostrazione di una crescita proprio anche nelle ultime settimane. Il Presidente del Consiglio Centrale degli Ebrei in Germania, Josef Schuster, ha affermato che molti ebrei, per paura, non si identificano più come tali in pubblico. I dati della Bka rappresentano un "grande peso mentale" per gli ebrei e in Germania la vita ebraica è già diventata "meno visibile", racconta Schuster. 

Londra: "Continueremo a prendere di mira azioni illegali degli Houthi"

Il Regno Unito continuerà insieme ai suoi alleati "a prendere di mira i responsabili delle azioni inaccettabili e illegali degli Houthi". Lo ha detto il ministro degli Esteri britannico David Cameron, come si legge in una nota del Foreign Office, a proposito delle sanzioni congiunte imposte da Londra e Washington contro quattro figure chiave della leadership dei ribelli yemeniti. "Le sanzioni rafforzano il nostro chiaro messaggio rivolto agli Houthi nelle ultime settimane - ha aggiunto Cameron riferendosi ai raid anglo-americani compiuti dopo gli attacchi dei miliziani alle navi nel Mar Rosso - possiamo ridurre la loro capacità di attaccare le spedizioni internazionali e siamo determinati a tutelare la libertà di navigazione". Si tratta del primo pacchetto di sanzioni contro gli Houthi coordinato tra Regno Unito e Usa da quando sono iniziati gli attacchi dei ribelli nel Mar Rosso lo scorso novembre. 

Libano: "Pronti a negoziare con Israele sul confine"

Il Libano è pronto ad aprire negoziati con Israele, mediati da Onu o Paesi come Usa oppure Francia, per definire il confine terrestre. Ad affermarlo è stato il ministro degli Esteri Abdullah Bou Habib in un'intervista a L'Orient-Le Jour. "Questo porterà al ritiro israeliano lungo le linee riconosciute dalla comunità internazionale, a cominciare dai punti B1 e Rosh Hanikra fino a Ghajar, e un ritiro dalle Fattorie Shebaa e dal villaggio Shebaa, che sono libanesi. Poi risolveremo la questione con la Siria", ha dichiarato. "Se la guerra scoppia, non verrà dal Libano - ha assicurato il capo della diplomazia di Beirut - Nè Hezbollah nè il governo libanese sono interessati alla guerra. Stiamo parlando di difesa più che di guerra", ha sottolineato il capo della diplomazia libanese, riferendo di aver avvertito la comunita' internazionale che "se la guerra si espande, diventerà regionale, con forze provenienti dalla Siria, dall'Iraq, dallo Yemen, ovunque". "Israele deve decidere se è interessato alla guerra. Il Libano vuole attuare la risoluzione 1701", ha concluso. Nel 2022, con la mediazione Usa, Israele e Libano hanno raggiunto un accordo sulla demarcazione dei confini marittimi che ha aperto la strada per entrambi allo sfruttamento delle risorse naturali presenti nel tratto di mare conteso. 

Idf, Khan Yunis: "I soldati hanno effettuato operazioni all'interno di diversi centri di comando militare, hanno eliminato i terroristi e hanno smantellato le loro infrastrutture e armi nell'area. Inoltre, gli aerei dell'IAF hanno colpito 4 terroristi armati identificati che minacciavano le truppe di terra, nonché 6 terroristi, che sono stati identificati"

Usa e Gb impongono nuove sanzioni contro gli Houthi

Gli Stati Uniti e il Regno Unito impongono nuove sanzioni contro gli Houthi. Lo afferma il Dipartimento di Stato, sottolineando che nel mirino sono finiti quattro militari del gruppo. "Gli attacchi terroristici degli Houthi contro i mercantili nel Mar Rosso e nel Golfo di Adem hanno distrutto le forniture internazionali e infranto i diritti e le libertà di navigazione. Gli Stati Uniti sono impegnati a salvaguardare gli scambi commerciali internazionali e ad agire con i partner e gli alleati nella salvaguardia di queste vie navigabili cruciali", afferma il Dipartimento di Stato. 

Houthi

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Wsj: "Usa avvertirono in segreto Teheran su attentato a Kerman"

Gli Stati Uniti avvertirono segretamente l'Iran che il sedicente Stato Islamico (Is) stava preparando un attacco terroristico a Kerman, dove a inizio anno sono morte oltre 80 persone. Lo ha riferito il Wall Street Journal, citando funzionari americani, secondo i quali attraverso canali non meglio precisati gli Usa hanno trasmesso informazioni confidenziali a Teheran sull'imminente piano d'attacco nella Repubblica islamica dell'Is-Khorasan, il gruppo affiliato allo Stato Islamico che opera in Afghanistan.

Le fonti hanno sostenuto che le informazioni date all'Iran erano sufficientemente specifiche e tempestive da potersi rivelare utili a Teheran per contrastare l'attentato eseguito il 3 gennaio in occasione dell'anniversario della morte del generale Soleimani o almeno ridurre il numero delle vittime. L'Iran, tuttavia, non ha risposto all'informazione e non è riuscito a impedire l'attacco suicida.

Tv Israele, protesta a Khan Yunis contro la guerra

Una marcia di  protesta contro il protrarsi della guerra  si è tenuta oggi a Khan Yunis. Lo ha riferito la televisione pubblica israeliana Kan che ne ha mostrato alcune immagini. Si vedono un centinaio di dimostranti con bandiere bianche mentre scandiscono lo slogan: 'Vogliamo la pace'. Altri dimostranti esprimono esasperazione ostentando taniche d'acqua vuote. Ieri nella stessa zona (a Deir el-Ballah e a Rafah) si sono avute due altre manifestazioni. In una di esse e' stato chiesto a Hamas che ''risolva i problemi che ha creato''. Altri dimostranti hanno definito ''pescecani di guerra'' i membri di Hamas che requisiscono aiuti umanitari. 

Israele: "Colpita pista Hezbollah in Libano usata per droni"

Le forze armate israeliane hanno riferito di aver bombardato obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano, tra cui una pista d'atterraggio nella regione montuosa di Qalaat Jabbour usata dal gruppo sciita per attaccare lo Stato ebraico. Secondo la stampa libanese, è stata presa di mira un'infrastruttura che lo scorso settembre il ministro degli Esteri Yoav Gallant aveva indicato come di costruzione iraniana.

La Francia invia una terza nave militare in Medio Oriente

La Francia rafforza la sua presenza militare nelle acque del Medio Oriente, con l'invio di una terza nave militare per compiere missioni di ''sicurezza marittima'' nella zona: è quanto annunciato oggi dallo stato maggiore dell'esercito francese. L'invio della terza fregata, 'L'Alsace', risponde all'esigenza di ''sorveglianza degli attacchi contro navi commerciali", sottolineano a Parigi, aggiungendo che si tratta di un "contributo a tutte le iniziative nella regione, come Prosperity Guardian'', dal nome della coalizione guidata dagli Stati Uniti per difendere la libertà di circolazione marittima nel Mar Rosso.

Intensi bombardamenti israeliani nel sud del Libano

Intensi e ripetuti bombardamenti israeliani sono stati registrati oggi nel sud del Libano in località a ridosso della linea del fronte tra Hezbollah e Stato ebraico. Secondo media locali sono state colpite le cittadine di Naqura, Tayr Harfa, Blida, Bazouriye, Kfar Kila e Hebbariye, dalla costa mediterranea fino alle Fattorie di Shebaa. Un'anziana è rimasta ferita dal crollo di un palazzo colpito da un razzo israeliano a Bazuriye.

Wsj: "Usa allertarono Iran prima dell'attacco dell'Isis"

Gli Stati Uniti hanno messo in guardia l'Iran sul fatto che l'Isis stava pianificando un attacco terroristico, quello che nelle settimane scorse ha ucciso più di 80 persone. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti. Le informazioni consegnate all''Iran erano abbastanza specifiche sul luogo e sui tempi. "Prima dell'attacco terroristico del 3 gennaio in Iran, il governo americano ha messo in allerta Teheran su una minaccia terroristica all'interno dei suoi confini. Il governo americano ha seguito la pratiche del 'duty of warn' in base alla quale si avvertono i governi su potenziali minacce letali. Questi avvertimenti sono in parte perché non vogliamo vedere vite innocenti perse", afferma un funzionario americano con il Wall Street Journal.

Houthi: "Senza aiuti a Gaza attacchi continueranno"

Gli attacchi nel Mar Rosso contro navi legate a Israele continueranno fino a quando gli aiuti non arriveranno ai palestinesi a Gaza. È quanto affermato dal leader dei ribelli yemeniti filo-iraniani Houthi Abdel-Malek al-Houthi in un discorso in tv ripreso da Reuters: "Il nostro Paese continuerà le sue operazioni finché cibo e medicine non raggiungeranno la popolazione di Gaza".

Katz: "Tajani è un vero amico di Israele"

"Il ministro Taiani è un vero amico dello Stato di Israele. Io e le famiglie dei rapiti gli abbiamo detto che non avevamo altra scelta che finire la nostra missione a Gaza: riportare a casa tutti i rapiti ed eliminare Hamas". Lo ha detto il ministro degli Esteri Israel Katz al termine dell'incontro con il suo omologo italiano nel quale insieme hanno visto i parenti di alcuni ostaggi israeliani a Gaza. "Gli ho chiesto di collaborare - ha aggiunto Katz - con il governo libanese per ritirare Hezbollah dal Libano meridionale, altrimenti lo Stato libanese subirà un colpo dal quale non si riprenderà". Il ministro israeliano ha poi ringraziato Tajani "per gli sforzi e l'attività dell'Italia contro i finanziatori di Hamas in Europa" e ha chiesto di proseguire "l'attività contro i sostenitori dell'organizzazione terroristica in Europa e in Italia". I due ministri hanno poi concordato di lavorare "per rinnovare le attività delle compagnie aeree italiane e di promuovere ulteriormente la cooperazione nei settori dell'energia e del turismo".

Hamas: "Spari su folla in attesa di aiuti, 20 morti

Il portavoce del ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, denuncia un attacco contro persone che facevano la coda per ricevere aiuti umanitari a Gaza. "L'occupazione israeliana ha commesso un nuovo massacro contro migliaia di bocche affamate che aspettavano aiuti", ha detto Ashraf al-Qudra in una dichiarazione su Telegram, come riporta Al Jazeera. L'attacco è avvenuto alla rotonda del Kuwait a Gaza City, uccidendo almeno 20 persone e ferendone altre 150, ha detto.

Gaza, uccisi 20 palestinesi in fila per aiuti umanitari, 150 feriti

Venti palestinesi sono stati uccisi e almeno altri 150 sono rimasti feriti dalle Forze di difesa israeliane che, secondo quanto riporta l'emittente al-Jazeera, hanno colpito persone in attesa di ricevere aiuti umanitari a Gaza City. L'emittente riferisce che l'attacco è avvenuto in piazza Kuwait, nel quartiere di Zeitoun a est di Gaza City nel nord dell'enclave. Il portavoce del ministero della Sanità della Striscia di Gaza, Ashraf al-Qudra, ha parlato di un massacro di ''bocche affamate''. Il rischio è che il numero delle vittime aumenti perché molti feriti sono gravi e sono stati portati presso l'ospedale Al-Shifa, che è senza forniture mediche e ha solo pochi medici che lavorano, ha detto al-Qudra.

Il portavoce della protezione civile Mahmoud Basal ha riferito delle difficoltà incontrate dai soccorritori per raggiungere la scena perché i militari israeliani lo hanno ostacolato.

Tajani a Ramallah incontra il presidente palestinese Abu Mazen

E' appena cominciato a Ramallah, in Cisgiordania, l'incontro tra il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il presidente palestinese Abu Mazen. Nella riunione è presente anche il ministro degli Esteri palestinese al Malki. Tajani è il primo ministro degli Esteri dell'Ue ad incontrare il leader dell'Anp dopo il 7 ottobre.

La star di 'Fauda' Amedi dimesso dopo grave ferimento a Gaza

L'attore israeliano Idan Amedi, uno dei protagonisti della serie televisiva 'Fauda' ed una delle star israeliane dello spettacolo, e' stato congedato oggi dall'ospedale Tel ha-Shomer di Tel Aviv dove era stato ricoverato l'8 gennaio dopo essere stato investito a Gaza - dove prestava servizio come riservista - da una potente deflagrazione in cui sei suoi compagni sono rimasti uccisi. Trasportato in un elicottero dal campo di battaglia Amedi era giunto in ospedale in condizioni gravi, e in quelle ore si temeva per la sua vita. ''Sono arrivato qua bruciato ed annerito, sotto respirazione artificiale e sotto sedativi'', ha detto Amedi in una conferenza stampa. ''L'aspetto ironico e' che in quel momento non mi si poteva identificare. Qualcuno mi ha applicato una etichetta: 'Sconosciuto, di 22 anni' ''. In servizio in una unità del genio nel campo profughi di el-Bureij (Gaza) si è visto - ha detto - ''in punto di morte'' dopo essere stato proiettato a distanza dall'onda d'urto della esplosione. Nelle sua dichiarazione alla stampa ha riferito che la ampiezza delle reti di tunnel e di bunker realizzate da Hamas sotto Gaza ''dovrebbe toglierci il sonno''. Israele, ha aggiunto, deve essere grato ai suoi soldati ''che sono lo scudo difensivo del Paese''. Amedi ha anche lanciato un appello agli israeliani affinchè sostengano adesso gli invalidi di guerra perchè possano superare ''le ferite anche mentali, avendo incontrato a Gaza il male assoluto''.

Tajani a Gerusalemme incontra alcuni familiari degli ostaggi

Il ministro degli esteri Antonio Tajani dopo il suo incontro con l'omologo Israel Katz ha incontrato a Gerusalemme alcuni familiari degli ostaggi israeliani a Gaza. Lo hanno fatto sapere fonti ufficiali.

Sirene d'allarme suonano vicino Gaza, prima volta dopo 4 giorni

Per le prima volta dopo quasi quattro giorni le sirene d'allarme hanno suonato in Israele  a causa di un apparente lancio di razzi dalla Striscia di Gaza. Lo ha riferito il Times of Israel, secondo cui l'allarme è scattato nel villaggio di Netiv Haasara, situato al confine con la parte settentrionale dell'enclave. Non si hanno per il momento notizie di danni o feriti nel villaggio.

La Russia, la Turchia e Iran condannano raid israeliani in Siria


La Russia, la Turchia e l'Iran hanno condannato congiuntamente i raid isrealiani sulla Siria denunciandoli come "violazioni della legge internazionale". E' quanto si legge in una dichiarazione emessa dopo il 21/o incontro tra i rappresentanti dei tre Paesi sulla Siria nel formato di Astana. "Condanniamo tutti gli attacchi militari israeliani in Siria poiché consideriamo queste azioni come violazioni della legge internazionale e della legge umanitaria internazionale, così come violazioni della sovranità e dell'integrità territoriale della Siria", si afferma nel testo, di cui ha dato lettura il vice ministro degli Esteri del Kazakhstan Alibek Bakayev e che è stato citato dall'agenzia russa Tass. 

Idf, 'uccisi decine terroristi Hamas a Khan Yunis'

Decine di "terroristi" di Hamas sono stati uccisi nel quartiere di al-Amal, a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo hanno reso noto le Forze di difesa israeliane (Idf), mentre proseguono le operazioni militari nella seconda città più grande dell'enclave palestinese. 

Secondo le Idf, diversi operativi della formazione palestinese, alcuni armati di rpg, sono stati uccisi dai cecchini della 98ma divisione. Le truppe, si precisa, hanno anche distrutto "infrastrutture del terrore e armi nell'area", mentre unità del commando Maglan hanno fatto irruzione in alcuni covi di Hamas a Khan Yunis.

A Jenin palestinese ucciso in scontri con l'esercito

Un palestinese e' stato ucciso oggi nella zona di Jenin (Cisgiordania) nel corso di una operazione dell'esercito israeliano. Lo riferisce la agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa. Fonti locali precisano che si tratta di Wissam al-Hashan, un palestinese che in passato aveva scontato un periodo di reclusione in Israele. In precedenza si era appreso che nella localita' di Bir el-Basha (Jenin)  reparti militari avevano stretto d'assedio un edificio e compiuto numerosi arresti. L'esercito non ha ancora fornito una propria versione dell'episodio. 

Sale a 12 il bilancio delle vittime attacco a rifugio Onu

Il bilancio delle vittime dell'attacco di ieri al rifugio della Unrwa a Khan Yunis a Gaza è salito a 12, secondo una dichiarazione di Thomas White, il vice coordinatore umanitario per i territori palestinesi occupati. Lo riporta il Guardian. White ha detto che un certo numero di missioni per raggiungere i morti e i feriti sono state negate, senza dire direttamente che i tentativi sono stati bloccati da Israele. Ha detto che le squadre delle Nazioni Unite sono riuscite a raggiungere il sito solo la sera. Altre 75 persone sono rimaste ferite, di cui 15 in condizioni critiche. Israele ha negato la responsabilità dell'attacco, in cui due colpi di carro armato hanno colpito un centro di addestramento dell'Unrwa. 

Tajani, serve distanza di sicurezza tra Israele e Hezbollah

"Nel Sud Libano è importante mantenere una distanza di sicurezza fra l'esercito di Israele e le formazioni militari di Hezbollah". Lo ha detto il ministro degli esteri Antonio Tajani annunciando che di questi temi e delle "richieste ricevute dal governo Libanese" nella sua visita ieri nel Paese, ne parlerà con la dirigenza israeliana oggi a Gerusalemme. "Il negoziato - ha aggiunto - deve procedere nonostante questa fase di guerra a Gaza, vogliamo dare un messaggio a tutte le parti coinvolte in questo scenario: non c'è alternativa ad un percorso di pace, da avviare immediatamente".

Tajani, sostegno a Israele ma serve Soluzione a 2 Stati

"Sosteniamo con forza le azioni del governo israeliano contro le organizzazioni terroristiche e parallelamente vogliamo affrontare con i nostri amici israeliani la preparazione per un ritorno al confronto politico e diplomatico". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, incontrando a Gerusalemme il presidente Isaac Herzog. "Dopo le operazioni militari a Gaza - ha aggiunto - bisognerà individuare immediatamente un percorso politico per evitare che gli attuali scontri" si ripetano e si allarghino nella regione. Bisogna avviare "un percorso politico che inevitabilmente dovrà portare" alla formula della Soluzione a 2 Stati.

Tajani incontra il presidente israeliano Herzog

Tajani e Herzog

©Ansa

Tajani incontrerà Netanyahu oggi a Gerusalemme

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, incontrerà il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, oggi a Gerusalemme. Lo si è appreso da fonti Ufficiali.

Israele: Tajani incontra il presidente Herzog

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, in visita nella regione, ha incontrato questa mattina a Gerusalemme i presidente israeliano Isaac Herzog. L'incontro, secondo quanto si è appreso, è durato 35 minuti e si è discusso della guerra a Gaza e della conseguente situazione internazionale. Tajani incontrerà successivamente il ministro degli Esteri, Israel Katz, e il ministro del Gabinetto di guerra, Benny Gantz.

Onu, 'Houthi hanno ordinato a personale Usa e Gb di lasciare lo Yemen'

Le Nazioni Unite hanno confermato che i ribelli yemeniti Houthi hanno ordinato al personale americano e britannico delle Nazioni Unite con sede nella capitale Sana'a di lasciare il paese entro un mese, a causa dei bombardamenti in risposta agli attacchi contro le imbarcazioni nel Mar Rosso.

Il portavoce del Segretariato generale dell'Onu Stéphane Dujarric ha dichiarato in una conferenza stampa di aver "ricevuto comunicazioni dalle autorità de facto" che chiedevano la partenza dalle aree del Paese sotto controllo, che comprende Sana'a e altre zone nel nord e nell'ovest.

"Qualsiasi richiesta sul personale delle Nazioni Unite basata esclusivamente sulla sua nazionalità è incompatibile con il quadro giuridico dell'Onu", ha detto il portavoce prima di aggiungere che questa misura "ostacola" anche la capacità dell'organizzazione di adempiere al mandato di sostegno al popolo yemenita.

Netanyahu convoca riunione per decisione l'Aja domani

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha convocato una riunione nel pomeriggio di oggi per prepararsi alla decisione, domani, della Corte di giustizia dell'Aja sulla denuncia del Sudafrica contro Israele per la guerra a Gaza. Lo ha riferito la Radio militare secondo cui nella riunione di discuterà dei possibili scenari se la Corte dovesse accogliere la richiesta di Pretoria di "ingiungere" ad Israele di fermare la guerra. La Corte - secondo la stessa fonte - dovrebbe far sapere la sua scelta alle 13 (ora italiana) di domani. 

Ministro israeliano Smotrich contro Qatar, protegge Hamas

"Il Qatar sostiene e finanzia il terrorismo, protegge Hamas ed è in gran parte responsabile del massacro di cittadini israeliani commesso" dal movimento islamista palestinese: è l'accusa del ministro delle Finanze israeliano d'estrema destra Bezalel Smotrich. In un post sul suo account X, Smotrich ha risposto così ai commenti del portavoce del Ministero degli Esteri qatariota Majed Al Ansari, che ha affermato come Doha sia "sconvolto" dalle osservazioni attribuite al premier israeliano Benjamin Netanyahu secondo cui i suoi sforzi di mediazione di Doha sarebbero "problematici". 

media, Qatar invia nuova proposta tregua a Israele e Hamas

Il Qatar ha inviato a Israele e Hamas una nuova proposta d'accordo per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, riferisce Bloomberg citando fonti vicine ai negoziati. Il piano prevedrebbe il rilascio di tutti gli ostaggi detenuti dal movimento islamista, in cambio della liberazione di un certo numero di prigionieri palestinesi. Il documento affermerebbe inoltre che la quantità di aiuti umanitari consegnati all'enclave dovrebbe essere aumentata. 

Casa Bianca: "Siamo seriamente preoccupati"

"Siamo seriamente preoccupati per le notizie di attacchi che hanno colpito una struttura dell'Agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi (l'Unrwa), con conseguenti segnalazioni di incendi nell'edificio, in un quartiere nel sud di Gaza dove si sarebbero rifugiati più di 30.000 palestinesi sfollati", si legge in una nota. "Anche se non disponiamo ancora di tutti i dettagli su quanto accaduto e continueremo a cercare ulteriori informazioni sugli incidenti di oggi - prosegue il testo - la perdita di ogni vita innocente è una tragedia. Questo conflitto ha già provocato la morte e il ferimento devastanti di decine di migliaia di civili palestinesi, e piangiamo ogni singola vita civile che è andata perduta. È straziante vedere i bambini uccisi, feriti e resi orfani". 

Monito Casa Bianca a Israele dopo raid su centro Onu Gaza

Gli Stati Uniti "sostengono fermamente il diritto di Israele a difendersi, in conformità con il diritto internazionale umanitario, contro i terroristi di Hamas che si nascondono tra la popolazione civile e vogliono annientare lo Stato di Israele. Ma Israele mantiene la responsabilità di proteggere i civili, compreso il personale e i siti umanitari". Lo ha detto la portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Adrienne Watson dicendo che gli Usa sono "seriamente preoccupati per le notizie di attacchi che hanno colpito una struttura dell'Agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi (l'Unrwa)".

Media, 4 bimbi morti in raid Israele su campo Nuseirat

L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che quattro bambini sono stati uccisi ieri sera in un bombardamento effettuato da aerei da guerra israeliani sul campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza.

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