Guerra a Gaza, verso accordo Hamas-Israele per scambio ostaggi-prigionieri

©Ansa

Sarebbe vicina una intesa tra il governo di Netanyahu e i miliziani palestinesi per uno scambio di altri ostaggi e prigionieri. Resta da chiarire il nodo del cessate il fuoco. La stessa organizzazione palestinese ha affermato che se la Corte internazionale di giustizia ordinerà un cessate il fuoco a Gaza, i miliziani si atterranno alla decisione se la rispetterà anche Israele. Il presidente Biden vuole inviare il direttore della Cia per aiutare a mediare un accordo tra le parti

in evidenza

Secondo la stampa israeliana, sarebbe vicino un accordo tra il governo di Netanyahu  e i miliziani di Hamas per uno scambio di prigionieri e ostaggi. Il sito di Haaretz cita una fonte vicina ai negoziati: l'accordo durerà 35 giorni, durante i quali verranno rilasciati tutti gli ostaggi israeliani. In cambio, Israele rilascerà i prigionieri palestinesi e fornirà aiuti umanitari alla Striscia di Gaza. L'unica questione irrisolta è se nell'accordo verrà dichiarato un cessate il fuoco completo, una richiesta di Hamas che Israele rifiuta.

In una dichiarazione pubblicata tramite il suo canale ufficiale Telegram, Hamas aveva affermato che se la Corte internazionale di giustizia ordinerà un cessate il fuoco a Gaza, i miliziani palestinesi si atterranno alla decisione se la rispetterà anche Israele.

Hamas ha denunciato anche  un attacco sulla folla in attesa degli aiuti umanitari: ci sarebbero 20 vittime. L'attacco sarebbe avvenuto alla rotonda del Kuwait a Gaza City, ferendo altre 150 persone.

Il presidente Biden intende inviare il direttore della Cia, William J. Burns, nei prossimi giorni per aiutare nelle mediazioni tra Israele e Hamas.

Pieno sostegno ad Israele, ma nel futuro della regione c'è solo la soluzione dei due Stati. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha tenuto salda la posizione che l'Italia condivide con gli Usa e l'Europa e lo ha ribadito in tutti i suoi incontri in Israele e con il presidente palestinese Abu Mazen, insistendo che quella è l'unica possibilità per uscire dalla crisi di Gaza e costruire un futuro di pace.



Gli approfondimenti:

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

  • La newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)
  • Le notifiche su Facebook Messenger (clicca qui)
  • Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)
LIVE

Questo liveblog termina qui:

Per tutti gli aggiornamenti segui il nuovo live di venerdì 26 gennaio

Palestina, le ragioni dietro la scelta delle chiavi come simbolo di un popolo

La determinazione di tornare a casa, nonostante le abitazioni fossero distrutte, fu ciò che spinse i palestinesi a portare con sé le chiavi quando lasciarono la loro terra dopo l'insediamento di Israele nella striscia di Gaza. Per comprendere dove nasce il simbolo scelto in rappresentanza della popolazione, bisogna tornare molto indietro. LEGGI L'ARTICOLO

Yemen, chi sono gli Houthi e cosa hanno a che fare con la guerra Israele-Hamas

Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Nel dicembre 2023 il Pentagono ha detto di aver intercettato missili e droni lanciati dagli Houthi "potenzialmente indirizzati verso obiettivi in Israele" e una petroliera norvegese nel Mar Rosso è stata colpita da un missile houthi. Il 12 gennaio 2023 Usa e Gran Bretagna hanno condotto un raid contro obiettivi nello Yemen utilizzati dai ribelli. L'APPROFONDIMENTO

Hezbollah, cos'è il "super missile russo" lanciato su una base militare di Israele

Il gruppo libanese ha attaccato il centro di osservazione dello Stato ebraico sul monte Meron attraverso il Kornet-EM, un'arma a guida laser probabilmente ricevuta dall'Iran (che a sua volta l'avrebbe ottenuta da Mosca). Ma quella in mano ai militanti sciiti sarebbe una versione potenziata, in grado di colpire obiettivi fino a 10 km di distanza. CHE COS'È

Guerra in Medioriente, rischio escalation dopo gli attacchi dell'Iran: cosa sta succedendo

Si infiamma l'intera regione in seguito ai raid di Teheran in Iraq, contro una presunta sede del Mossad, e in Siria, contro una base dell'Isis. Anche il Pakistan denuncia un attacco sul suo territorio, con la Cina che invita alla calma. L'allargamento del conflitto, partito con l'attacco di Hamas e la risposta di Israele a Gaza, sembra ormai sempre più vicino. LEGGI

Israele, migliaia di persone in piazza a Tel Aviv contro Netanyahu: "Deve andare a casa"

Nella capitale proteste nei confronti del premier, soprattutto da parte dei familiari degli ostaggi e delle vittime di Hamas. "Chi divide non unirà, chi distrugge non costruirà, chi distrugge non creerà", ha dichiarato Yonatan Shamriz, il cui fratello Alon, ostaggio a Gaza, è stato ucciso dai soldati israeliani. Manifestazioni anche a Cesarea, nel nord del Paese, di fronte all’abitazione di Netanyahu. LA PROTESTA

Tajani a Netanyahu: "Sostegno ad Israele ma attenzione ai civili"

La solidarietà del governo italiano a Israele dopo gli attacchi di Hamas è stata ribadita dal ministro degli Esteri Antonio Tajani al premier Benyamin Netanyahu nel colloquio di stasera tra i due a Tel Aviv, durante il quale il titolare della Farnesina ha anche ricordato "la richiesta italiana di fare attenzione alla vita dei civili palestinesi" a Gaza. Al primo ministro israeliano, secondo quanto si apprende, il capo della diplomazia italiana ha ribadito la posizione di Roma a favore di "due popoli due Stati", auspicando che alla fine di un negoziato politico e diplomatico possa sorgere uno Stato palestinese che venga riconosciuto dalla comunità internazionale "senza fughe in avanti e con l'assenso dello Stato di Israele". Tajani ha affermato che per l'Italia è importante rafforzare chi ha intenzione di favorire un percorso di pace: "Intendiamo continuare a lavorare con Stati Uniti, Unione Europea, Egitto, Giordania, Emirati Arabi e Arabia Saudita" con l'obiettivo di arrivare ad "un vero Stato palestinese che possa vivere in pace con lo Stato israeliano, rispettando le esigenze di sicurezza di Israele". Netanyahu ha risposto sostenendo che per il momento la priorità assoluta è smantellare ogni capacità militare di Hamas per arrivare ad una smilitarizzazione di tutta la Striscia, affinché non possa più essere una minaccia per il popolo israeliano. Il capo del governo israeliano, peraltro, ha apprezzato la posizione italiana che nega alle operazioni israeliane a Gaza il carattere di "genocidio", alla vigilia della pronuncia della Corte dell'Aja annunciata per domani. Il premier ha inoltre confermato che il suo governo accelererà tutte le procedure affinché l'Italia possa trasferire 100 bambini e giovani palestinesi fuori da Gaza perché possano essere operati o trattati in ospedali italiani: l'operazione dovrebbe essere conclusa nelle prossime ore. Tajani ha anche ricevuto rassicurazioni sul fatto che Israele farà entrare aiuti medici e umanitari a Gaza. Secondo quanto riferito da fonti ufficiali, Netanyahu ha garantito che il ruolo italiano verrà sostenuto in ogni fase, nello spirito dell'amicizia fra i due Paesi. Nel corso del colloquio è stata affrontata anche la tensione al confine fra Israele e Libano, dopo la missione di mercoledì del titolare della Farnesina a Beirut. Tajani ha riferito al leader israeliano le osservazioni del governo libanese, e in particolare gli inviti alla moderazione nell'uso della forza nel confronto con le milizie di Hezbollah. 

Israele-Hamas, trovato tunnel a Khan Yunis dove erano tenuti alcuni ostaggi

La struttura sotterranea presente nel sud della Striscia di Gaza si trovava sotto la residenza di un dirigente di Hamas e ha ospitato a varie riprese una ventina di ostaggi, compresa una bimba poi rilasciata. Secondo l'Idf, il tunnel scoperto era lungo circa 830 metri. I soldati che hanno fatto irruzione si sono scontrati con i terroristi prima di poter accedere. La struttura è stata distrutta. IL VIDEO

Onu, attacco a ospedali Gaza "inaccettabile e orrendo"

"Inaccettabile e orrendo, tutto questo deve fermarsi". Sono le parole del vice direttore del coordinamento degli aiuti umanitari in Palestina Thomas White, a commento del nuovo attacco israeliano che ha colpito gli ospedali di Khan Younis, nella Striscia di Gaza. A riportarle è stato il portavoce del segretario generale dell'Onu nel corso dell'incontro quotidiano con i media internazionali. "White - ha aggiunto il portavoce, Stephane Dujarric - ha detto che la situazione a Khan Younis sottolinea il consistente fallimento del rispetto dei principi fondamentali della legge internazionale umanitaria".

Ospedale Gaza

©Ansa

Israele, le famiglie degli ostaggi protestano davanti alla residenza di Netanyahu. FOTO

I parenti dei prigionieri nelle mani di Hamas chiedono al governo dello Stato ebraico di "non indugiare" nella ricerca di un accordo per la loro liberazione. "Non c'è tempo da perdere, la maggioranza del popolo è con noi", urlano a gran voce davanti alla casa del premier. LE IMMAGINI

Israele Palestina, il piano in dodici punti dell'Ue per una soluzione a due stati

È un piano di dodici punti quello preparato dall'alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, con l'intento di porre fine alla spirale di violenza in Medio Oriente. Non si tratterebbe di un piano di pace, come lo stesso Borrell ha precisato, ma un piano per la soluzione a due Stati: ecco le sue specifiche. LEGGI

Houthi a Mosca per colloqui su tensioni in Medio Oriente

Una delegazione Houthi ha incontrato il viceministro degli Esteri russo Mikhail Bogdanov per discutere delle crescenti tensioni in Medio Oriente. Lo riporta Al Jazeera, aggiungendo che il principale negoziatore Houthi ha dichiarato in un post sui social media che il gruppo ha discusso della necessità di aumentare la pressione sugli Stati Uniti e su Israele per porre fine alla guerra a Gaza.

Israele Palestina, i motivi storici dietro alla guerra

La guerra lanciata da Hamas contro Tel Aviv ha riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. L'ARTICOLO COMPLETO

Usa avvisarono Iran di possibile attacco a Kerman

Gli Stati Uniti hanno reso noto di avere specificamente allertato l'Iran per la minaccia di un attacco prima che avvenissero gli attentati rivendicati dal gruppo dello Stato Islamico (circa 90 persone morte nel sud-est di Kerman). Le due esplosioni del 3 gennaio hanno colpito la folla durante una cerimonia commemorativa vicino alla tomba di Qasem Soleimani, un alto generale delle guardie rivoluzionarie ucciso in un attacco con droni in Iraq nel 2020.

Chi sono i leader di Hamas uccisi da Israele, da Yahya Ayyash a Saleh al-Arouri

Dagli anni Novanta diversi esponenti ai vertici dell’organizzazione sono morti durante attacchi mirati condotti da Israele. Fra loro anche Jamila al-Shanti, l'unica donna a essere diventata membro dell'ufficio politico di Hamas nella Striscia di Gaza. Dopo la morte di al-Arouri, fonti diplomatiche coinvolte nei colloqui mediati da Egitto e Qatar che i negoziati per un accordo si sono interrotti. I DETTAGLI

Stop delle navi nel Mar Rosso, ecco cosa significa per l'economia

Gli attacchi contro navi commerciali e militari nel Mar Rosso da parte dei ribelli Houthi hanno ancora conseguenze economiche limitate, dicono gli esperti, a condizione che la crisi non duri. Ma se dovesse protrarsi, cosa succederebbe? L'APPROFONDIMENTO

Hamas: "Rispetteremo la tregua dell'Aja se lo farà Israele"

In una dichiarazione pubblicata tramite il suo canale ufficiale Telegram, Hamas ha affermato che se la Corte internazionale di giustizia ordinerà un cessate il fuoco a Gaza, i miliziani palestinesi si atterranno alla decisione se la rispetterà anche Israele. Lo riporta Al Jazeera. La dichiarazione dice anche che Hamas rilascerà tutti gli ostaggi se Israele libererà i palestinesi attualmente detenuti. "Il nemico sionista deve porre fine al suo assedio di Gaza durato 18 anni e fornire tutti gli aiuti necessari per la popolazione", conclude la dichiarazione. 

L'attore israeliano di Fauda Idan Amedi gravemente ferito a Gaza

Il musicista e attore, 35 anni, stava combattendo come riservista dell’esercito isralieano nell’enclave palestinese. LEGGI L'ARTICOLO

Media: "Verso incontro capi 007 Usa-Israele-Egitto con Qatar"

Il presidente Usa Joe Biden intende inviare nei prossimi giorni il direttore della Cia William Burns in Europa per colloqui ad alto livello volti al rilascio degli ostaggi israeliani delle mani di Hamas a Gaza. Lo riferiscono media americani e israeliani, secondo i quali Burns incontrerà i capi dell'intelligence israeliana ed egiziana, David Barnea e Abbas Kamel, insieme al primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani. 

Hamas: "Quasi 26 mila morti a Gaza"

Il ministero della Salute a Gaza, gestito da Hamas, ha riferito che il bilancio è  salito ad almeno 25.900 morti nella Striscia, di cui 200 nelle ultime 24 ore. I feriti sono 64.110. 

Mondo: I più letti