
La Corte internazionale di giustizia, dopo aver respinto il ricorso israeliano, ritiene che vi sia sufficiente urgenza per ordinare misure provvisorie. Media affermano che ci sarebbe un'intesa di base con Hamas sulla maggior parte dei termini di un nuovo accordo per la liberazione degli ostaggi. Hamas ha diffuso un nuovo video che mostra tre ragazze israeliane ostaggio a Gaza. Sale a 26 mila il numero dei palestinesi uccisi: 183 nelle ultime 24 ore
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La Corte internazionale di giustizia dell'Aja ha respinto la richiesta di ricorso di Israele sulla denuncia del Sudafrica contro Tel Aviv per genocidio nella Striscia. I giudici ritiengono che vi sia sufficiente urgenza per ordinare misure provvisorie.
Media israeliani affermano che ci sarebbe un'intesa di base con Hamas sulla maggior parte dei termini di un nuovo accordo per la liberazione degli ostaggi. Decine di persone hanno bloccato, per il terzo giorno consecutivo, l'ingresso degli aiuti umanitari al valico israeliano di Kerem Shalom con Gaza. Gli organizzatori della protesta - che vede tra le sue file anche parenti degli ostaggi - hanno denunciato che "nessun aiuto entrerà fino a che l'ultimo dei rapiti non sarà liberato". Hamas ha diffuso un nuovo video che mostra tre ragazze israeliane ostaggio a Gaza. La fazione islamica lo ha mostrato su Telegram, è stato fatto notare, il giorno stesso della decisione della Corte di giustizia dell'Aja che ha richiesto tra l'altro, l'immediata liberazione dei rapiti da Hamas.
Secondo il ministero della Sanità di Hamas il numero di palestinesi uccisi sale a 26mila: 183 nelle ultime 24 ore.
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Hezbollah, cosa sapere sul gruppo antisionista libanese che sostiene Hamas contro Israele
Tra i protagonisti dell'escalation di tensione in Medio Oriente c’è anche l’organizzazione militare e politica libanese, da sempre fiera avversaria di Israele. Sostenuta ideologicamente e finanziariamente dall’Iran, Hezbollah controlla ancora oggi una larga parte del Paese, quasi “uno Stato nello Stato”, e partecipa attivamente alla vita politica di Beirut. Il suo leader è Hassan Nasrallah, che guida il gruppo dal 1992 COSA SAPERE
Hezbollah, cos'è il "super missile russo" lanciato su una base militare di Israele
Il gruppo libanese ha attaccato il centro di osservazione dello Stato ebraico sul monte Meron attraverso il Kornet-EM, un'arma a guida laser probabilmente ricevuta dall'Iran (che a sua volta l'avrebbe ottenuta da Mosca). Ma quella in mano ai militanti sciiti sarebbe una versione potenziata, in grado di colpire obiettivi fino a 10 km di distanza LEGGI
Israele bombarda Hezbollah in Libano, 4 morti
Le forze armate israeliane affermano di aver effettuato oggi attacchi aerei sui siti di Hezbollah nel sud del Libano. Due siti colpiti da aerei da combattimento nel villaggio di Beit Lif erano presidiati da agenti di Hezbollah, dice l'IDF. Un altro sito è stato colpito a Deir Aames. Hezbollah ammette quattro suoi membri uccisi "sulla strada per Gerusalemme", termine usato per indicare gli agenti uccisi negli attacchi israeliani. La loro morte porta a 171 il bilancio dei morti di Hezbollah dall'inizio della guerra nella Striscia di Gaza. Nelle ultime ore diversi razzi sono stati lanciati anche dal Libano verso il nord di Israele. L'IDF afferma che sta bombardando i siti da dove sono avvenuti i lanci con l'artiglieria
Guerra Medioriente, Hamas pubblica nuovo video di tre donne ostaggio
È intitolato "Il tempo stringe" e mostra una clessidra che si sta svuotando. Le tre, che dicono di essere tenute prigioniere ormai da 107 giorni, si esprimono con foga in ebraico, denunciano di essere state abbandonate dallo Stato il 7 ottobre e si rivolgono direttamente al premier Benyamin Netanyahu perché metta fine alla guerra e le riporti sane e salve alle loro famiglie LEGGI
Israele-Hamas, trovato tunnel a Khan Yunis dove erano tenuti alcuni ostaggi
La struttura sotterranea presente nel sud della Striscia di Gaza si trovava sotto la residenza di un dirigente di Hamas e ha ospitato a varie riprese una ventina di ostaggi, compresa una bimba poi rilasciata. Secondo l'Idf, il tunnel scoperto era lungo circa 830 metri. I soldati che hanno fatto irruzione si sono scontrati con i terroristi prima di poter accedere. La struttura è stata distrutta IL VIDEO
Israele, le famiglie degli ostaggi protestano davanti alla residenza di Netanyahu
I parenti dei prigionieri nelle mani di Hamas chiedono al governo dello Stato ebraico di "non indugiare" nella ricerca di un accordo per la loro liberazione. "Non c'è tempo da perdere, la maggioranza del popolo è con noi", urlano a gran voce davanti alla casa del premier LE IMMAGINI
Resistenza islamica Iraq, continuano azioni anti stranieri
Il raggruppamento di milizie pro-iraniane, Resistenza islamica dell'Iraq, ha annunciato che continuerà le sue operazioni contro le forze straniere dopo aver appreso che il governo iracheno e quello americano riprenderanno il dialogo per stabilire un calendario che ponga gradualmente fine alla presenza americana nel Paese. "La resistenza islamica continuerà le sue operazioni contro la presenza straniera fino a quando i suoi droni, aerei da guerra e altri non lasceranno completamente il Paese", ha detto il raggruppamento in un comunicato in cui ha sottolineato che la difesa del Paese spetta alle forze del Paese e non a coalizioni straniere. "Non abbiamo visto nulla del criminale nemico americano e ciò che abbiamo vissuto negli anni di lotta non è altro che tradimento e tirannia per guadagnare tempo e portare avanti altri crimini e piani diabolici per danneggiare il nostro popolo", hanno aggiunto.
Premier Qatar a Washington prossima settimana
Il primo ministro del Qatar Mohammed bin Abdulrahman al-Thani visiterà Washington la prossima settimana. Lo riporta il sito di notizie Al-Monitor. Citando fonti vicine alla questione, la notizia afferma che il premier del Qatar probabilmente incontrerà i massimi funzionari dell'amministrazione Biden e i legislatori statunitensi mentre si trova a Washington.
La sua prima visita a Parigi è prevista "nei prossimi giorni" per incontrare il direttore della CIA e i principali capi dei servizi segreti israeliani ed egiziani, ha detto all'AFP una fonte della sicurezza.
Giorno della Memoria, Mattarella: “C’è ritorno antisemitismo, Repubblica non lo tollererà”
Il presidente alla cerimonia al Quirinale: “Non dimenticare che l’Italia adottò durante il fascismo le ignobili leggi razziste”. Sulla strage del 7 ottobre: “Replica degli orrori della Shoah”. Su Israele: "Chi ha sofferto il turpe tentativo di cancellare il proprio popolo dalla terra sa che non si può negare a un altro popolo il diritto a uno stato”. Ancora: “Cresce l’angoscia per gli ostaggi nelle mani crudeli di Hamas e per le vittime tra la popolazione civile palestinese nella striscia di Gaza”. Presente Meloni LEGGI
Riad: 'Israele renda conto delle sue violazioni sistematiche'
L'Arabia Saudita ha accolto con favore la decisione della Corte internazionale di giustizia dell'Aja riguardo a Israele, invitando la comunità internazionale a "far rispondere" lo Stato ebraico delle sue "violazioni sistematiche" del diritto internazionale. In una dichiarazione del ministero degli Affari Esteri, Riad ha anche chiesto "più misure" per raggiungere un "cessate il fuoco nella Striscia di Gaza" e fornire "protezione al popolo palestinese".
Mar Rosso, Houthi: abbiamo colpito una petroliera britannica
Gli Houthi hanno rivendicato un attacco contro "una petroliera britannica" nel Mar Rosso. Poco prima la compagnia privata di rischi marittimi Ambrey aveva annunciato che una nave mercantile era stata colpita da un missile al largo delle coste dello Yemen. L'attacco ha provocato un incendio a bordo, ha fatto sapere Ambrey, precisando che l'equipaggio e'
"sano e salvo".
Presto summit servizi Usa Israele Egitto Qatar su ostaggi
Il capo della Cia incontrera' "nei prossimi giorni a Parigi" funzionari di Israele, Egitto e Qatar per cercare di raggiungere un accordo con Hamas. Secondo quanto riferito all'AFP da una fonte di un Paese coinvolto nei colloqui, il presidente Joe Biden ha inviato William Burns a negoziare il rilascio dei rimanenti ostaggi detenuti da Hamas in cambio di una sospensione di due mesi delle ostilità.
Qatar: sentenza Onu è una "vittoria per l'umanità"
Il Qatar ha definito "una vittoria per l'umanità" la sentenza della Corte internazionale di giustizia delle Nazioni Unite secondo cui Israele deve prevenire atti di genocidio a Gaza e consentire l'arrivo degli aiuti umanitari nel territorio. Il ministero degli Esteri del Qatar le ha definite una "vittoria per l'umanita'... e per la giustizia internazionale".
Afp: nei prossimi giorni incontro a Parigi per intesa Gaza
Il capo della Cia incontrerà "nei prossimi giorni a Parigi" alti funzionari egiziani, israeliani e del Qatar per cercare di concludere un accordo tra Israele e Hamas su Gaza. Lo ha detto all'Afp una fonte della sicurezza di uno Stato coinvolto nei negoziati. Questa fonte ha così confermato le informazioni del quotidiano americano Washington Post secondo cui il presidente Joe Biden intende inviare molto presto William Burns in Europa per cercare di negoziare la liberazione degli ostaggi ancora tenuti nella Striscia di Gaza in cambio di una tregua dai combattimenti.
Casa Bianca: nessun annuncio imminente su ostaggi a Gaza
"Non c'è nessun annuncio imminente sulla situazione degli ostaggi a Gaza". lo ha detto il portavoce per il Consiglio della sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con la stampa.
'Mercantile colpito da un missile nel Golfo di Aden'
Una nave mercantile in transito nel Golfo di Aden è stata colpita da un "missile", secondo la società britannica di sicurezza marittima Ambrey citata da Sky News. L'impatto ha provocato un incendio ma l'equipaggio è stato tratto in salvo, in quello che con ogni probabilità rappresenta l'ultimo incidente legato agli Houthi yemeniti, che hanno attaccato le navi internazionali nel Mar Rosso e nelle aree circostanti.
Biden parla con emiro del Qatar, colloquio su rilascio ostaggi
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha avuto un colloquio telefonico con l'emiro del Qatar, Tamim Bin Hamad Al-Thani, "per discutere degli ultimi sviluppi in Israele e a Gaza, compresi gi sforzi per il rilascio di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas. Lo fa sapere la Casa Bianca.
Usa ribadiscono, infondate accuse di genocidio a Israele
Gli Stati Uniti hanno ribadito la loro posizione secondo cui le accuse contro Israele di genocidio a Gaza sono "infondate", dopo le misure ordinate dalla Corte internazionale di Giustizia dell'Aja. "Continuiamo a credere che le accuse di genocidio siano infondate e notiamo che la Corte non ha accertato il genocidio né ha chiesto un cessate il fuoco nella sua sentenza", ha detto un portavoce del Dipartimento di Stato americano dopo che la corte ha ordinato a Israele di fare di tutto per "prevenire la commissione di tutti gli atti che rientrano nell'ambito" della Convenzione sul genocidio.
Ramaphosa, 'la Corte ci ha dato ragione, Israele si attenga'
"Ci aspettiamo che Israele, in quanto democrazia e nazione che rispetta lo stato di diritto, si attenga alle misure raccomandate dalla Corte. Israele si trova oggi di fronte alla comunità internazionale e i suoi crimini contro i palestinesi sono stati messi a nudo". Lo ha sottolineato, dopo il pronunciamento della Corte Internazionale di giustizia all'Aja, il presidente del Sudafrica Cyril Ramaphosa in diretta tv. Il tribunale "ci ha dato ragione", ha aggiunto Ramaphosa, "in quanto siamo persone che conoscono bene il dolore dell'espropriazione, della discriminazione e della violenza sponsorizzata dallo Stato". Ramaphosa auspica che a seguito della decisione di oggi ci sia un maggiore impegno diplomatico per un cessate il fuoco e un avvio al negoziato per una soluzione che porti alla creazione di due Stati indipendenti. "Non vacilleremo nel nostro impegno verso il popolo palestinese," ha concluso. Il discorso è durato circa 10 minuti, mai menzionando nè Hamas, nè gli ostaggi israeliani.
Palestinesi d'Italia: "Rispettiamo ordinanza, corteo spostato il 28 gennaio"
Sabato alle 15, ora in cui era prevista per la partenza della manifestazione, si terrà una conferenza stampa per spiegare le motivazioni di questa scelta LEGGI
Anp: a Corte L'Aia finisce era impunità per Israele
Il primo ministro palestinese, Mohammed Shtayyeh, ha affermato che la sentenza della Corte internazionale di giustizia (ICJ) ha costituito la fine dell'era dell'impunità di Israele, cosa che, ha sottolineato, obbliga i Paesi che sostengono Israele ad astenersi dal farlo. Lo scrive l'agenzia palestinese Wafa. Il rifiuto da parte della Corte della richiesta di Israele di archiviare il caso intentato dal Sud Africa implica un alto grado di importanza perche' mette Israele sul banco degli imputati per crimini di guerra, segnando la prima volta che Israele viene processato davanti alla Corte, ha detto il Primo Ministro . Il premier palestinese ha affermato di sperare che la decisione della Corte includa un ordine per un cessate il fuoco immediato, date le gravi sofferenze inflitte alla popolazione della Striscia di Gaza a causa dei massacri quotidiani che hanno portato alla morte di centinaia di civili, soprattutto bambini donne.
Comunità palestinese Napoli, antidemocratico vietare cortei "Si limita la libertà dei cittadini"
"Vietare le manifestazioni pro Palestina programmate per domani a Roma, Milano, Cagliari e in tante altre città italiane è un gesto antidemocratico che limita la libertà di manifestazione dei cittadini e delle cittadine italiane". Così Omar Suleiman, rappresentante della comunità palestinese a Napoli, commenta la circolare sulle manifestazioni di solidarietà al popolo palestinese organizzate per sabato 27 gennaio in diverse città italiane. Suleiman è intervenuto all'iniziativa "Alimentiamo la Pace: oltre le narrazioni, uno sguardo sulla Palestina", organizzata da Cgil e Flai Cgil Napoli e Campania nella sede della onlus "Figli in Famiglia" a San Giovanni a Teduccio. "Il governo italiano - ha detto - non può sottostare ai diktat dell'ambasciata israeliana e della comunità ebraica. Dall'altra parte, oggi è anche una giornata storica perché la Corte europea per i diritti dell'uomo ha condannato Israele per i crimini di guerra contro la Palestina nella striscia di Gaza. In 76 anni di vita lo Stato di Israele non è mai stato condannato e non ha mai subito critiche ed ha avuto il diritto di fare di tutto. Ci auguriamo che il diritto internazionale venga finalmente riaffermato".
La decisione della Corte dell'Aja: "Israele eviti il genocidio a Gaza"
La Corte internazionale di giustizia dell'Aja ordina a Israele di "prendere tutte le misure per prevenire qualunque atto di genocidio a Gaza" ma non chiede il cessate il fuoco LA DECISIONE
Egitto, 'bene decisioni dell'Aja, ora cessate il fuoco'
L'Egitto, attraverso il suo ministero degli Esteri, ha accolto con favore le decisioni della Corte Internazionale di Giustizia dell'Aja e ha sollecitato a Israele "l'attuazione di una serie di misure provvisorie immediate volte a garantire la protezione dei palestinesi, la più importante delle quali è un cessate il fuoco e la fornitura urgente di aiuti umanitarie alla popolazione della Striscia". L'Egitto - afferma una nota del ministero degli Esteri - "aspira alla richiesta della Corte internazionale di giustizia di un cessate il fuoco immediato a Gaza, come la Corte ha stabilito in casi simili, come principale garanzia dell'attuazione delle misure necessarie e urgenti da essa approvate per proteggere i civili palestinesi nella Striscia di Gaza" e ha "sottolineato la necessità di rispettare e attuare le decisioni della Corte Internazionale di Giustizia come principale organo giudiziario delle Nazioni Unite". Ha quindi "invitato Israele ad attuare immediatamente tutte le misure contenute nella decisione della Corte Internazionale di Giustizia, che rappresentano l'inizio del percorso verso l'applicazione delle norme del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario", e "la fine degli attacchi e delle violazioni commessi contro di esso, che sono costati la vita a più di 26.000 civili innocenti, due terzi dei quali sono donne e bambini".
A Milano domani pietre d'inciampo per i bambini palestinesi
"Pietre di inciampo per non dimenticare il genocidio palestinese": è un'iniziativa della Camera del Non Lavoro di Milano, che "fa appello a tutte le realtà solidali ad essere presenti in piazza Baiamonti alle 18 del 27 gennaio quando verranno apposte e cementate le pietre di inciampo per ricordare gli oltre 5.000 bambini uccisi a Gaza". "Non può esserci memoria senza guardare in faccia il presente" è quanto dichiarato da Riccardo Germani, portavoce della Camera del non lavoro. "Non possiamo assistere - si legge nella nota di Adl Cobas - al divieto di manifestare annunciato alla comunità palestinese di Milano in concomitanza del giorno dedicato alle vittime della shoah per mano nazista e fascista, sgretolando così uno dei capisaldi della nostra costituzione 'il diritto a manifestare' chiediamo la revoca di questo divieto in quanto estremamente violento nei confronti di un popolo già sotto aggressione con lanci di bombe e morti civili". Adl Cobas per questo invita i milanesi "a essere presenti in Piazzale Loreto alle 15 per denunciare l'ennesima forzatura di una democrazia putrefatta che nega il diritto a manifestare ai palestinesi a Milano città d'oro per la resistenza".
Israele, ombre sugli attacchi del 7 ottobre: bufera sull'Unwra
Tagliati i contratti delle dodici persone sospettate di aver contribuito agli attentati, Washington sospende i fondi e l'Ue si dichiara preoccupata. Guterres: "Inorridito dalla notizia, si proceda rapidamente con le indagini" LEGGI
Palestinesi d'Italia, rispettiamo ordinanza, corteo il 28
"Nel rispetto dell'ordinanza stabilita dalle autorità italiane", l'associazione palestinesi d'Italia - come si legge su Instagram - ha deciso di spostare a domenica 28 la manifestazione che era stata fissata per domani a Milano. Domani alle 15, ora prevista per la partenza del corteo, si terrà invece una conferenza stampa per spiegare le motivazioni dello spostamento.
Guerra Medioriente, Hamas pubblica nuovo video di tre donne ostaggio
È intitolato "Il tempo stringe" e mostra una clessidra che si sta svuotando. Le tre, che dicono di essere tenute prigioniere ormai da 107 giorni, si esprimono con foga in ebraico, denunciano di essere state abbandonate dallo Stato il 7 ottobre e si rivolgono direttamente al premier Benyamin Netanyahu perché metta fine alla guerra e le riporti sane e salve alle loro famiglie LEGGI
Sudafrica, 'misure Aja equivalgono a chiedere cessate fuoco'
Secondo il Sudafrica le misure imposte dalla Corte internazionale di giustizia a Israele equivalgono a una richiesta di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. "Come si possono fornire aiuti umanitari senza un cessate il fuoco? Come si può fornire l'acqua e l'accesso all'energia? Come si può assicurare che i feriti ricevano le cure, eccetera? Senza un cessate il fuoco, niente di tutto questo si può fare", ha dichiarato la ministra degli Esteri sudafricana, Naledi Pandor, parlando ai giornalisti uscendo dal Palais de la Paix dell'Aja dove si è tenuta l'udienza di oggi.
Erdogan, 'la sentenza dell'Aja è preziosa'
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha accolto con favore la decisione della Corte internazionale di giustizia che invita Israele a prevenire ogni possibile atto di "genocidio" e a consentire l'accesso umanitario a Gaza. "Considero preziosa la sentenza di ingiunzione provvisoria della Corte internazionale di giustizia sugli attacchi disumani a Gaza e la accolgo con favore", ha scritto su X il presidente turco, uno dei leader più critici dall'inizio della guerra tra Israele e il movimento palestinese Hamas.
Ue, ci aspettiamo immediata attuazione ordinanza Aia
"Prendiamo atto dell'ordinanza odierna della Corte internazionale di giustizia sulla richiesta del Sudafrica di indicare misure provvisorie. L'Ue ribadisce il suo costante sostegno alla Corte internazionale di giustizia, il principale organo giudiziario delle Nazioni Unite. Le ordinanze della Corte internazionale di giustizia sono vincolanti per le parti e queste devono rispettarle. L'Unione europea si aspetta la loro piena, immediata ed effettiva attuazione". E' quanto si legge in una dichiarazione della Commissione europea e dell'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, in merito all'ordinanza della Corte dell'Aia su Gaza. "Il diritto di ciascuna parte di presentare argomenti in merito alla giurisdizione, all'ammissibilità o al merito rimane inalterato dalla decisione odierna sulla richiesta del Sudafrica di indicare misure provvisorie", si legge ancora.
Video Hamas su tre donne ostaggio intitolato 'Il tempo stringe'
Il video è intitolato 'Il tempo stringe' e mostra una clessidra che si sta svuotando. Le tre donne - che dicono di essere tenute prigioniere ormai da 107 giorni - si esprimono con foga in ebraico, denunciano di essere state abbandonate dallo Stato il 7 ottobre e si rivolgono direttamente al premier Benyamin Netanyahu perché metta fine alla guerra e le riporti sane e salve alle loro famiglie, "prima che diventiamo altri cadaveri". Karina, una soldatessa di 19 anni, afferma di essere stata rapita dalla base nel Kibbutz Nahal Oz: "Siamo costantemente sotto al fuoco, sotto attacchi, bombardamenti. Quasi mi avete ammazzata con i vostri bombardamenti. Come può accadere - domanda - che io oggi abbia più paura del mio Stato di quanto tema Hamas?" Con lei sono tenute prigioniere Danielle, pure soldatessa di 19 anni, e Doron, una donna di 30 anni residente nel Kibbuz Kfar Aza. Nei loro interventi accusano l'esercito di aver provocato la morte di alcuni ostaggi e sollecitano le famiglie ad organizzare manifestazioni di protesta. "Prima ci avete esposte al pericolo - esclamano assieme - poi ci avete abbandonato, vogliamo tornare a casa adesso". In Israele questo video non è stato mostrato in quanto i media nazionali hanno deciso di non prestarsi a quello che definiscono "terrorismo psicologico" da parte di Hamas.
Shoah, Giovani palestinesi: domani in piazza contro i divieti
"Scendiamo in piazza contro i divieti. Perché abbiamo memoria". Su Instagram i Giovani palestinesi confermano le manifestazioni di domani a Milano, Roma, Napoli e Cagliari. "Il ministro Piantedosi - scrive il movimento - vieta i cortei del 27 gennaio perche' "la commemorazione della Shoah è sancita dalla legge dello Stato". La legge dello Stato sancisce anche che l'Italia dovrebbe ripudiare la guerra e che dovrebbero essere vietate le commemorazioni fasciste come quelle per Acca Larentia, perché lì sì, c'erano gli antisemiti veri; eppure non ci sembra che il Governo si sia mosso con la stessa solerzia per far rispettare queste leggi fondamentali. Chiaramente non è la legge il problema, visto che non si tratta di manifestazioni contro la commemorazione della Shoah, anzi. Chi veramente crede ed esercita la memoria, chi veramente ha vissuto profondamente nella coscienza l'esperienza della Shoah, certamente capisce perché si deve scendere in piazza per fermare il genocidio che sta avvenendo in Palestina. E' la memoria che ci impone di scendere in piazza il 27 contro e nonostante i divieti, contro un Governo alleato dei criminali sionisti, contro un Governo fascista che però ha il coraggio di additare noi come antisemiti, solo perché lottiamo perché non si ripeta uno sterminio. Rispetto a quello che sta pagando il nostro popolo per la propria libertà - aggiungono i Giovani palestinesi - questo piccolo atto di disobbedienza civile è un rischio trascurabile, anche considerando che, fino a prova contraria, manifestare è ancora un diritto in Italia. Vi aspettiamo in piazza a Milano, Roma, Napoli e Cagliari: la repressione non ci fermerà".
Iran, consegnare subito a giustizia il regime sionista
Il ministro degli Esteri iraniano ha chiesto che le autorità israeliane "siano immediatamente consegnate alla giustizia" dopo che la Corte Onu all'Aia ha ordinato a Israele di adottare misure per prevenire atti di genocidio a Gaza.
"Oggi, le autorità del falso regime israeliano devono essere assicurate immediatamente alla giustizia per aver commesso un genocidio e crimini di guerra senza precedenti contro i palestinesi", afferma il ministro degli Esteri Hossein Amirabdollahian su X. Allo stesso tempo, il capo della diplomazia iraniana si è congratulato col Sudafrica per il "successo" ottenuto all'Aia. Ribadendo il sostegno della Repubblica islamica, Amirabdollahian ha lanciato un messaggio ai suoi "omologhi di tutto il mondo", affinché "supportino l'azione del Sudafrica davanti alla Corte internazionale di Giustizia.
Ue, preoccupati da accuse ruolo Unrwa in attacchi 7/10
"Siamo estremamente preoccupati per le accuse di coinvolgimento del personale dell'Unrwa negli attacchi terroristici del 7 ottobre in Israele. L'Uw ribadisce la sua più ferma condanna degli attacchi dei terroristi di Hamas contro Israele, che non hanno alcuna giustificazione. L'Unrwa svolge da molti anni un ruolo fondamentale sostenendo i rifugiati palestinesi vulnerabili nell'accesso a servizi vitali come l'istruzione e la sanità, ed è un partner fondamentale della comunità internazionale, compresa l'Ue". E' quanto si legge in una nota della Commissione europea e dell'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell. "Siamo in contatto con l'Unrwa, ci aspettiamo che fornisca piena trasparenza sulle accuse e adotti misure immediate contro il personale coinvolto. La Commissione valuterà le ulteriori iniziative e trarrà insegnamenti sulla base dei risultati dell'indagine completa ed esauriente", si legge ancora.
Hamas pubblica nuovo video di tre donne rapite
Hamas ha pubblicato un altro video destinato a suscitare pressione psicologica in Israele, un video che mostra tre ragazze rapite tenuti prigionieri da 112 giorni. Le tre ritratte sono Karina Ariev (19 anni), Doron Steinbrecher (31 anni) e Daniella Gilboa (19 anni). Nel video, che potrebbe essere stato girato cinque giorni fa, le tre parlano di "107 giorni di prigionia".
Guterres 'inorridito' da accuse a Unrwa, indagine rapida
Il segretario generale Onu Antonio Guterres è stato informato dal commissario generale di Unrwa, Philippe Lazzarini, delle accuse che coinvolgono diversi membri dello staff dell'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi negli attacchi terroristici del 7 ottobre in Israele. In una nota del portavoce Guterres si e' detto "inorridito dalla notizia, ha chiesto a Lazzarini di indagare rapidamente sulla questione e garantire che qualsiasi dipendente Unrwa che ha partecipato o favorito gli attacchi venga immediatamente licenziato e deferito per un potenziale procedimento penale".
'Sospetti legami con raid 7/10', Unrwa indaga sullo staff
"Le autorità israeliane hanno fornito all'Unrwa informazioni sul presunto coinvolgimento di diversi dipendenti nei terribili attacchi del 7 ottobre. Per proteggere la capacità dell'agenzia di fornire assistenza umanitaria, ho preso la decisione di rescindere immediatamente i contratti di questi membri e di avviare un'indagine per stabilire senza indugio la verità. Qualsiasi dipendente coinvolto in atti di terrorismo sarà ritenuto responsabile, anche attraverso procedimenti penali". Lo ha detto il commissario generale di Unrwa Philippe Lazzarini, ribadendo la condanna degli attacchi di Hamas e parlando di "accuse scioccanti".
Usa abbattono missile lanciato da Houthi nel Golfo di Aden
"I miliziani Houthi sostenuti dall'Iran hanno lanciato un missile balistico antinave dalle aree dello Yemen verso il cacciatorpediniere classe Arleigh-Burke" americano "nel Golfo di Aden. Il missile è stato abbattuto con successo e non sono stati segnalati feriti o danni". Lo scrive su X il comando americano per il Medio Oriente Centcom.
Netanyahu, 'combattiamo Hamas per evitare una nuova Shoah'
''Alla vigilia della Giornata internazionale della memoria dell'Olocausto mi impegno da premier di Israele: 'Mai Più'. Israele continua a difendersi contro Hamas, un'organizzazione terroristica genocida'': lo ha affermato Benyamin Netanyahu dopo aver appreso le decisioni della Corte di giustizia dell'Aja. ''Il 7 ottobre Hamas si è macchiato delle peggiori atrocità contro il popolo ebraico dall'Olocausto e minaccia di ripetere altre atrocità una volta dopo l'altra''. ''La nostra guerra - ha ribadito, rivolto ai giudici dell'Aja - va contro i terroristi di Hamas, e non contro il popolo palestinese''.
Erdogan, importante decisione corte Aja
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha accolto con favore la sentenza della Corte Penale Internazionale, che impone a Israele di prendere misure precauzionali per evitare un genocidio nella Striscia di Gaza. "Ho ascoltato e accolto favorevolmente l'importante decisione della Corte, che ha ordinato misure precauzionali contro gli attacchi disumani a Gaza. Continueremo a seguire da vicino il processo per evitare che i crimini nei confronti di civili palestinesi innocenti rimangano impuniti. Vogliamo che gli attacchi finiscano e la Turchia rimane al fianco dei palestinesi. Lavoriamo per un cessate il fuoco immediato e per una pace duratura", ha detto Erdogan.
Anp, 'Corte Aja si è espressa per l'umanità e il diritto'
La leadership palestinese ha accolto con soddisfazione le decisioni giunte oggi dalla Corte internazionale di giustizia dell'Aja. "I giudici - ha rilevato in un intervento televisivo il ministro degli Esteri palestinese Riad al-Malki - hanno stabilito i fatti e la legge, si sono pronunciati in favore dell'umanità e del diritto internazionale". La Palestina, ha aggiunto, fa appello a tutti gli Stati affinché sia garantita la realizzazione dei provvedimenti richiesti dalla Corte, "anche da parte di Israele, che è la potenza occupante". Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Maan.
Netanyahu: "Israele non commette genocidio e ha diritto difesa"
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che la decisione della Corte internazionale di Giustizia "ha giustamente respinto la richiesta oltraggiosa di negare" a Israele il diritto all'autodifesa di base a cui ha diritto come Paese. Lo riferisce Haaretz citando il video messaggio diffuso dall'ufficio del primo ministro. Secondo il premier, "la stessa affermazione che Israele sta commettendo un genocidio contro i palestinesi non è solo falsa, è oltraggiosa, e la volontà della Corte di discuterne è un segno di vergogna che non sarà cancellato per generazioni". Intanto, secondo i media locali, l'ufficio di Netanyahu ha intanto chiesto ai ministri del suo governo di non commentare la sentenza della Corte né la possibile trattiva sugli ostaggi.
Hamas, 'Israele applichi le decisioni dell'Aja'
Quello dell'Aja è un passo importante che contribuisce ad isolare Israele ed "esporre i suoi crimini a Gaza". Lo ha detto un esponente di Hamas, citato dai media internazionali e ripreso da quelli israeliani, facendo appello che "l'occupazione applichi le decisioni" della Corte internazionale di giustizia.
Sudafrica, all'Aja vittoria decisiva per il diritto
"La giornata di oggi segna una vittoria decisiva per lo Stato di diritto internazionale e una pietra miliare significativa nella ricerca di giustizia per il popolo palestinese. Con una sentenza storica, la Corte internazionale di giustizia ha stabilito che le azioni di Israele a Gaza sono plausibilmente genocidio e ha indicato misure provvisorie su questa base. Per l'attuazione dello Stato di diritto internazionale, la decisione è epocale. Il Sudafrica ringrazia la Corte per la sua rapida decisione". E' il commento del ministero degli esteri del Sudafrica pochi minuti dopo la fine della lettura del pronunciamento della ICj.
Aja: "Preso nota delle parole dei ministri israeliani su Gaza"
La Corte internazionale di giustizia dell'Aja ha preso nota delle parole pronunciate da diversi membri del governo Netanyahu e funzionari israeliani sulla Striscia di Gaza e i palestinesi. Lo ha affermato la giudice Joan Donoghue, riferendosi in particolare ai commenti fatti dal ministro della Difesa Yoav Gallant, dal presidente Isaac Herzog e dal ministro degli Esteri Israel Katz. Donoghue ha ricordato le affermazioni di Gallant quando disse che "non ci sarà elettricità, né cibo, né carburante" nella Striscia, e che le forze israeliane stavano "combattendo animali umani".
Ministro israeliano attacca l'Aja, 'è antisemita'
Il ministro della sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben Gvir, secondo la Radio di Israele, ha definito la Corte dell'Aja " antisemita" affermando che le sue decisioni "dimostrano ciò che era noto da tempo: il tribunale non cerca la giustizia ma solo di perseguitare il popolo ebraico". Su X ha scritto: 'Aja del cavolo'. Il commento del ministro non ha tenuto conto dell'ordine del premier Benyamin Netanyahu di non commentare le decisioni "in attesa di una posizione ufficiale di Israele"
Corte Aja, palestinesi gruppo protetto da convenzione genocidio
La presidente della Corte di Giustizia dell'Aja, l'americana Donoghue, ha affermato di riconoscere il diritto dei palestinesi di Gaza ad essere protetti da atti di genocidio. "I palestinesi sembrano essere un gruppo protetto dalla convenzione sul genocidio", ha detto.
Giudice israeliano all'Aja a favore ingresso aiuti a Gaza
Secondo quanto riportato da Haaretz, il giudice Aharan Barak, rappresentante di Israele presso la corte dell'Aja nel caso di genocidio, ha votato contro tutte le misure ordinate contro lo Stato ebraico tranne una: che Israele debba garantire la fornitura di servizi di base e aiuti umanitari alla Striscia di Gaza. Secondo la presidente Donoghue, sul sito web della corte sarà disponibile un parere della minoranza scritto da Barak.
Corte Aia non arriva a chiedere il cessate il fuoco
La massima Corte di Giustizia delle Nazioni Unite ha ordinato a Israele di prevenire "atti di genocidio", ha chiesto di limitare morti e danni ai civili, ma non è arrivata a imporre la sospensione dell'operazione militare israeliana nella Striscia di Gaza, richiesta principale del Sudafrica che ha mosso il caso contro Israele per "genocidio".
Netanyahu a ministri, nessuna reazione sull'Aja, aspettare
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha ordinato ai ministri di non commentare le decisioni della Corte di giustizia dell'Aja fino a quando non sia "stata elaborata una posizione ufficiale di Israele". La riferisce la radio pubblica Kan.
Corte Aja chiede il rilascio incondizionato degli ostaggi
La Corte internazionale di giustizia dell'Aja ha chiesto il rilascio immediato e incondizionato degli ostaggi israeliani a Gaza nelle sue dichiarazioni in merito alla richiesta di misure urgenti presentata dal Sudafrica.
Attivista palestinese: 'Andremo in piazza lo stesso'
A Roma "la gente andrà in piazza lo stesso. Tante persone hanno voglia di esprimersi contro il genocidio. Le persone si sono organizzate per venire. Spero che almeno la polizia collabori in questo senso, anche per non entrare in contrasto con Costituzione. Non è una manifestazione contro nessuno ma la Memoria è di tutti. È vero che per la Comunità ebraica è più particolare, ma lo è per tutto il mondo: Quello che hanno fatto i nazisti non deve tornare ma è quello che sta accendendo in Palestina". Lo ha detto Bassam Saleh, attivista della Comunità palestinese romana, dopo un presidio organizzato davanti al ministero degli Esteri. "Abbiamo il diritto a manifestare. Lo prevede la nostra Costituzione, vorrei che il ministro ci ripensi - prosegue -. Noi abbiamo sempre rispettato la legge italiana e non vogliamo assolutamente violarla ma almeno si permetta un sit-in".
Corte Aja: 'Israele consenta assistenza umanitaria a Gaza'
Israele deve adottare misure immediate ed efficaci per consentire la fornitura dei servizi di base e dell'assistenza umanitaria urgenti e necessari per affrontare le condizioni di vita dei palestinesi nella Striscia di Gaza. Lo stabilisce la Corte di Giustizia dell'Aia nelle deliberazioni.
L'Aja: Israele riferisca entro un mese e preservi prove
La Corte dell'Aja ha chiesto a Israele di preservare le prove del presunto genocidio a Gaza. La presidente Donoghue ha ordinato a Israele di riferire alla corte entro un mese e ha anche affermato che devono essere adottate misure per migliorare la situazione umanitaria nella Striscia.
Aja ordina a Israele di prevenire atti di genocidio a Gaza
La Corte internazionale di giustizia dell'Aja ritiene che vi sia sufficiente urgenza per ordinare misure provvisorie contro Israele. Lo ha affermato la giudice Joan Donoghue ordinando a Israele di "prendere tutte le misure per prevenire qualunque atto di genocidio a Gaza".
Tentano di tingere bandiera Israele, polizia lo impedisce
Hanno tentato di tingere di rosso la bandiera di Israele ma gli agenti lo hanno impedito. Momenti di tensione al sit in davanti alla Farnesina con i movimenti pro Palestina e Gabriele Rubini, conosciuto come Chef Rubio da sempre in supporto della causa palestinese. "È offesa e vilipendio alla bandiera", hanno detto gli agenti impedendo l'azione. "È una cosa vergognosa, Palestina libera", hanno risposto gli attivisti di Cambiare Rotta e di Potere al Popolo.
Corte Aja: 'Per l'Onu Gaza è diventata un luogo di morte'
Il presidente della Corte Internazionale di Giustizia, l'americana Joan Donoghue, ha citato il coordinatore dei soccorsi d'emergenza delle Nazioni Unite Martin Griffiths che ha affermato che "Gaza è diventata un luogo di morte e disperazione". Il giudice afferma che a Gaza sono state sfollate 1,7 milioni di persone e che l'enclave è diventata "inabitabile" ma osserva, tuttavia, che i numeri provenienti da Gaza non possono essere verificati in modo indipendente.
Lanci di razzi dal Libano nel nord di Israele
Diversi razzi sono stati lanciati da Libano verso il Monte Hermon, nel nord di Israele. Sono tutti caduti in zone aperte. Lo ha reso noto il portavoce militare israeliano. Le forze armate israeliane - ha aggiunto - hanno colpito il luogo da dove era partito l'attacco. Inoltre l'aviazione israeliana ha colpito oggi un'infrastruttura militare degli Hezbollah nella zona di Bint Jbeil, nel Libano meridionale. Gli attacchi che gli Hezbollah continuano a lanciare, ha concluso il portavoce, rappresentano un'infrazione della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni.
Corte Aja: preoccupati per la continua perdita di vite a Gaza
La giudice Joan Donoghue della Corte internazionale di Giustizia dell'Aja ha affermato che la corte è consapevole della portata della tragedia umana che si sta verificando nella regione ed è profondamente preoccupata per la continua perdita di vite a Gaza.
Mezzaluna Rossa: 'Carri armati Idf sparano contro ospedale a Khan Younis'
La Mezzaluna Rossa Palestinese (Prcs) afferma che i carri armati dell'esercito israeliano stanno prendendo di mira il cancello orientale dell'ospedale al-Amal. "L'ospedale è sotto assedio con pesanti colpi di arma da fuoco, che hanno provocato diversi feriti nelle vicinanze", ha scritto la Prcs su X.
Gli ospedali Al-Amal e Nasser a Khan Younis sono sotto assedio da parte delle forze israeliane da diversi giorni. Al-Amal è gestito dalla Prcs.
Corte Aja respinge richiesta Israele di archiviare il caso
La Corte internazionale di Giustizia dell'Aja ritiene che esista una controversia tra Israele e Sudafrica e attribuisce alla corte la giurisdizione per pronunciarsi sul caso. Lo ha affermato la giudice americana Joan Donoghue, secondo cui "almeno alcuni atti sembrano in grado di rientrare nella convenzione sul genocidio", e "la Corte ritiene di non poter accogliere la richiesta di Israele di archiviare il caso".
Schlein: bene Mattarella, male assoluto senza paragoni
"Le parole del presidente della Repubblica Mattarella rinsaldano un patrimonio collettivo di memoria e consapevolezza. Un patrimonio che tutti farebbero bene a conservare e proteggere: quando dice che la Shoah e' stata il male assoluto, un orrore senza paragoni, afferma principi condivisi e verita' storiche cui nessuno puo' derogare". Cosi' in una nota la segretaria del Pd Elly Schlein.
Piantedosi: su corteo Roma decidiamo oggi. Sono fiducioso
"A Milano hanno gia' deciso, oggi decidiamo su Roma. Sono fiducioso". Cosi' il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, rispondendo a una domanda sul corte pro Palestina nella Capitale. A quanto si apprende, e' in corso un confronto con gli organizzatori per arrivare ad una scelta condivisa sul rinvio della manifestazione per motivi di sicurezza, con l'auspicio che l'indicazione del Viminale a far slittare il corteo venga accettata.
Mattarella: "Non negare ad altro popolo diritto a Stato"
"Coloro che hanno sofferto il turpe tentativo di cancellare il proprio popolo dalla terra sanno che non si può negare a un altro popolo il diritto a uno stato". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la celebrazione del Giorno della Memoria.
Mattarella: "Angoscia per ostaggi di Hamas e civili a Gaza"
"Sentiamo crescere in noi, di giorno in giorno, l'angoscia per gli ostaggi nelle mani crudeli di Hamas. L'angoscia sorge anche per le numerose vittime tra la popolazione civile palestinese nella striscia di Gaza. Tante donne e bambini". Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la celebrazione del giorno della Memoria. "Anzitutto per l'irrinunziabile rispetto dei diritti umani di ciascuno, ovunque. E anche perché una reazione con così drammatiche conseguenze sui civili, rischia di far sorgere nuove leve di risentimenti e di odio", ha aggiunto.
Gb, incidente a largo coste Yemen, udite esplosioni
L'Agenzia per le operazioni del commercio marittimo del Regno Unito (Ukmto) ha ricevuto la segnalazione di un "incidente" a circa 60 miglia nautiche dalla città portuale dello Yemen di Al Hudayda. L'Agenzia afferma che si sono udite esplosioni e sono stati avvistati missili a circa quattro miglia nautiche dalla nave segnalante. Una seconda esplosione è stata segnalata a meno di un miglio nautico dalla posizione della nave, ma è stato confermato che la nave e l'equipaggio sono sani e salvi, afferma il rapporto.
A Khan Yunis esercito prosegue sgombero zona ovest
L'esercito israeliano continua a premere per lo sgombero della popolazione da alcuni rioni situati a ovest della citta di Khan Yunis, in prossimita' del mare. Un nuovo ordine di sgombero e' stato diffuso anche oggi sul web da Avichay Adraee, il portavoce militare in lingua araba. Riguarda - ha precisato - i rioni Nasser, Amal ed il campo profughi. Gli abitanti, ha aggiunto, devono adesso raggiungere la strada costiera, in direzione della 'zona umanitaria' istituita a Moassi, vicino a Rafah. Fonti locali aggiungono di aver notato oggi la presenza di mezzi blindati israeliani in prossimita' dell'universita' al-Aqsa, nel settore ovest della città.
IDF a residenti, evacuare Khan Younis
L'esercito israeliano ha invitato i residenti di diversi quartieri a ovest della città di Khan Younis a evacuare le loro case e recarsi nella vicina area di Al-Mawasi, nel sud della Striscia di Gaza. "Ai residenti della zona di Khan Younis nei quartieri di Al-Nasr, al-Amal, del centro città e del campo profughi negli isolati 107-112: per la vostra sicurezza dovete spostarvi immediatamente nella zona umanitaria di Al-mawasi via Al-Bahr Street", ha detto l'esercito in un post su X. Il portavoce dell'esercito israeliano, Avichay Adraee, ha pubblicato, oltre all'annuncio, una mappa delle zone che dovranno essere evacuate.
Nuova protesta a Kerem Shalom blocca ingresso aiuti a Gaza
Decine di persone hanno bloccato, per il terzo giorno consecutivo, l'ingresso degli aiuti umanitari al valico israeliano di Kerem Shalom con Gaza. Gli organizzatori della protesta - che vede tra le sue file anche parenti degli ostaggi - hanno denunciato che "nessun aiuto entrerà fino a che l'ultimo dei rapiti non sarà liberato".
Media: al-Sisi ha rifiutato colloquio telefonico con Netanyahu
Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha rifiutato un colloquio telefonico chiesto dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Lo riporta Channel 13 citando un funzionario dell'ufficio di Netanyahu a condizione di anonimato. Il quotidiano israeliano 'Maariv' ha descritto il rifiuto di Sisi di ricevere una telefonata da Netanyahu come ''un segno dell'aggravarsi della crisi tra Egitto e Israele''. Si tratta di ''una grave escalation'' nel peggioramento dei rapporti tra i due Paesi dopo la guerra a Gaza seguita all'attacco sferrato il 7 ottobre da Hamas contro Israele.
L'ultimo colloquio tra i due risale a giugno dopo uno scontro a fuoco a un posto di blocco nel deserto del Negev, a ridosso del confine tra Israele ed Egitto, costato la vita a tre militari israeliani e a un agente della polizia egiziana.
media, cecchini Idf sparano a 2 fratelli che lasciano l'ospedale a Khan Younis
Due fratelli che stavano uscendo dall'ospedale al-Amal di Khan Younis sono stati colpiti da cecchini israeliani, nonostante uno di loro portasse una bandiera bianca. Lo scrive al Jazeera, sottolineando quanto sia ormai difficile spostarsi per la città.
I cecchini sparano a ogni oggetto in movimento - afferma l'emittente del Qatar - mentre le persone cercano di lasciare le strutture e cercano rifugio provano ad uscire da Khan Younis.
Missione europea nel Mar Rosso contro Houthi, Crosetto: “Italia pronta a guidarla”
“Il problema è avere presto una missione efficace per tutelare la sicurezza delle navi commerciali e le nostre economie, oltre al diritto internazionale", ha aggiunto il ministro della Difesa in un'intervista al Corriere della Sera parlando di un possibile comando dell'Italia nella missione europea nel Mar Rosso. LEGGI L'ARTICOLO

Ong, a Gaza la gente macina mangime per animali per fare farina
Le persone sono così disperate per il cibo a Gaza che stanno macinando mangime per animali da usare come farina: lo afferma l'ong Actionaid per la quale la fame sta raggiungendo "livelli catastrofici" a Gaza. "Con ognuno dei 2,3 milioni di abitanti di Gaza che si trova ad affrontare livelli critici o anche peggiori di fame - scrive - alcuni sono così disperati per il cibo che stanno macinando mangime per animali da usare come farina. La carestia incombe su tutto il territorio, mentre si sospetta fortemente che si verifichino sacche di carestia nel nord, dove è estremamente difficile far giungere gli aiuti. Secondo il Programma alimentare mondiale, nessuno dei 335.000 bambini di Gaza sotto i cinque anni riceve un'alimentazione sufficiente, il che rischia di arrestarne la crescita e causare complicazioni di salute per tutta la vita. Nel frattempo alcune neomamme sono così denutrite che non riescono a produrre il latte per i loro figli".
Cina, 'molto preoccupati per l'escalation nel Mar Rosso'
La Cina è "profondamente preoccupata" per il forte aumento delle tensioni nel Mar Rosso le cui acque "sono un importante canale commerciale internazionale per beni ed energia". Il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin, ad una domanda sulle ricostruzioni di stampa relative alle richieste d'aiuto dei funzionari cinesi alle controparti iraniane per frenare gli attacchi Houthi per non rischiare di danneggiare i rapporti commerciali Pechino-Teheran, ha esortato "le parti interessate ad evitare di aggiungere benzina alle tensioni e a salvaguardare congiuntamente la sicurezza della navigazione in conformità con la legge".
Tv Israele: testo Hamas, "ogni israeliano è un obiettivo"
"Non c'è differenza fra uomini, donne, anziani e bambini. Tutti sono obiettivi legittimi per essere colpiti o prigionieri di guerra": questa l'indicazione impartita ai miliziani di Hamas dal suo Consiglio della Shura (la guida politico-religiosa). Lo ha riferito la televisione pubblica israeliana Kan citando un documento recuperato dall'esercito in una base di Hamas a Gaza. "L'intera società sionista - si legge - è un collettivo di coloni, responsabili del furto di terre, di stragi e di profanazioni di luoghi santi islamici". Secondo l'emittente "la crudeltà di Hamas aveva un avallo religioso, era progettata fin dall'inizio".
Attesa in mattinata decisione Corte Aia su Israele
E' attesa in tarda mattinata la decisione della Corte di giustizia dell'Onu contro Israele per presunto genocidio a Gaza, una sentenza storica seguita da vicino in Medio Oriente e in tutto il mondo. La Corte internazionale di giustizia (ICJ) potrebbe ordinare a Israele di fermare la sua campagna militare a Gaza, innescata dagli attacchi di Hamas del 7 ottobre, o di facilitare gli aiuti umanitari. La Corte tuttavia non giudicherà se Israele stia effettivamente commettendo o meno un genocidio a Gaza in questa fase, ma emetterà ordini di emergenza mentre considera l'accusa più ampia di atti di genocidio a Gaza - un processo che probabilmente richiederà anni.
Tajani: "Due popoli due Stati unica via per futuro di pace"
"Al PM israeliano Netanyahu ho chiesto rafforzamento di iniziative umanitarie per civili palestinesi e offerto l’impegno del Governo italiano per la ricostruzione. Per l'Italia la soluzione "due popoli, due Stati" è unica via per un futuro di pace e sviluppo per i popoli israeliano e palestinese". Lo scrive su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Per quanto riguarda il confine settentrionale "siamo favorevoli a trovare una soluzione che rinforzi la frontiera tra il Libano e il Nord di Israele. Condividiamo la proposta Usa. Abbiamo già trovato la soluzione per la frontiera marittima ora dobbiamo trovare per la frontiera terrestre in modo che le popolazioni civili dall'una e dall'altra possano vivere in tranquillità senza timore di attacchi", ha detto ieri ser Tajani nel corso di una conferenza stampa mentre era in Israele.
"Certamente bisognerà anche lavorare per la ricostruzione nella Striscia di Gaza ma con Hamas fuori, non un euro o un dollaro per Hamas. Hamas usa i soldi del popolo per fare la guerra. Noi vogliamo aiutare il popolo palestinese, non vogliamo aiutare Hamas. Tutto quanto accade è una responsabilità esclusiva di Hamas che ha fatto di tutto per evitare che Israele facesse un accordo con l'Arabia Saudita", ha detto. "Hamas è un'organizzazione terroristica. Non abbiamo nessuna intenzione di dialogare con Hamas, non parliamo con Hamas. Il nostro interlocutore è l'Anp e bisogna rafforzare il ruolo dell'Autorità nazionale palestinese", ha detto.
Al Jazeera, cecchini sparano su chi lascia ospedale Khan Yunis
Cecchini sparano alle persone che cercano di lasciare l'ospedale di Khan Younis: lo afferma Al Jazeerasostenendo che l'ospedale al-Amal "è sotto assedio militare negli ultimi giorni e ora è completamente fuori servizio". Secondo Al Jazeera, cecchini nelle vicinanze dell' ospedale sparano sui palestinesi sfollati se tentano di lasciare gli edifici.
Ministero Sanità Gaza, oltre 26mila palestinesi uccisi
Secondo gli ultimi dati pubblicati dal ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, sono almeno 26.083 i palestinesi uccisi e 64.487 feriti dalle forze israeliane nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra. Lo riporta Al Jazeera. Nelle ultime 24 ore almeno 183 persone sono state uccise e 377 ferite, secondo la stessa fonte.
Hamas: "26 mila palestinesi uccisi; 183 in ultime 24 ore"
Sono 183 i palestinesi uccisi e 377 i feriti negli attacchi israeliani nelle ultime 24 ore. Lo afferma il ministero della Sanità palestinese gestito da Hamas, secondo cui sono almeno 26.083 i palestinesi che sono stati uccisi e 64.487 feriti negli attacchi israeliani su Gaza dal 7 ottobre.
Berlino, 'estrema preoccupazione per civili a Khan Yunis'
"Sono estremamente preoccupata per la situazione disperata della popolazione di Khan Yunis. Anche il diritto all'autodifesa ha delle regole e nella lotta contro il terrorismo si applica il diritto umanitario internazionale. Il governo di Israele deve rispettarlo come tutti gli altri Stati del mondo, anche in un contesto difficile in cui Hamas sta violando tutte le regole e abusa delle persone come scudi." Lo dichiara in una nota Annalena Baerbock, ministra tedesca degli Esteri. Baerbock ha aggiunto che "molte centinaia di migliaia di persone hanno cercato rifugio nel sud di Gaza" su indicazione di Israele e ora "i civili non possono semplicemente sparire nel nulla. Per questo non basta l'invito a lasciare questi luoghi, ma è necessaria una pausa umanitaria". Questo è utile anche perché vengano "liberati finalmente tutti gli ostaggi" israeliani di Hamas, sottolinea Baerbock.
Ft, 'compagnie di navigazione cinesi puntano su Mar Rosso'
Diverse compagnie di navigazione cinesi hanno redistribuito le loro navi per servire il Mar Rosso e il Canale di Suez, in quello che gli analisti hanno definito come un tentativo di sfruttare la percepita immunità della Cina dagli attacchi Houthi che, cacciando la gran parte degli altri operatori dall'area per i legami con Israele, hanno dichiarato di agire a sostegno dei palestinesi di Gaza durante la guerra Israele-Hamas. Queste linee cinesi più piccole, scrive il Financial Times, "servono porti come Doraleh a Gibuti, Hodeidah nello Yemen e Jeddah in Arabia Saudita, che hanno tutti dovuto affrontare grandi cali di traffico".
Idf, intensa battaglia a Khan Younis, uccisi decine di miliziani di Hamas
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno riferito di ''intense battaglie nel cuore di Khan Younis'', la seconda città più grande della Striscia di Gaza nel sud dell'enclave palestinese. Qui, si legge in una nota, sono stati ''colpiti decine di obiettivi terroristici, tra cui depositi di armi e centri operativi di Hamas''. L'Idf spiega che ''dopo aver identificato cinque terroristi entrare in una struttura militare di Hamas, le truppe hanno colpito la struttura con un aereo militare e li ha eliminati''.
Le truppe di terra israeliane hanno poi ''identificato quattro terroristi che avevano poche ore prima lanciato missili anticarro contro i militari. La cellula terroristica è stata eliminate con un raid aereo''. Nel documento si legge poi ''altri terroristi uccisi durante combattimenti''.
Israele, 'pressione Usa importante per rilascio ostaggi'
"La pressione degli Usa è di grande importanza negli sforzi per far ritornare gli ostaggi". Lo ha detto il ministro della difesa Yoav Gallant che ha parlato con i suo omologo statunitense Lloyd Austin. A lui Gallant ha denunciato che il rifiuto degli Hezbollah di ritirare le proprie forze "dal confine" del Libano "riduce la possibilità di raggiungere una soluzione politica, nonostante il sostegno di Israele a questa posizione".
Israele sotto accusa per genocidio, attesa sentenza Cig
E' atteso per oggi il pronunciamento della Corte internazionale di giustizia (Cig) sul ricorso presentato dal Sudafrica, che accusa Israele di violare la Convenzione sul genocidio sulla Striscia di Gaza. Presente all'Aia anche la ministra degli Esteri sudafricana Naledi Pandor. Israele si aspetta che la Cig respinga l'accusa di commettere il crimine di genocidio a danno dei palestinesi di Gaza, come ha detto nelle scorse ore il portavoce del governo israeliano Eylon Levy.
In ogni caso non ci si aspetta per oggi una sentenza sull'accusa di genocidio, ma quello che potrebbe decidere la Cig, affermano gli osservatori, è di chiedere una serie di misure di emergenza, tra cui lo stop dell'operazione militare nella Striscia di Gaza. La sua decisione è vincolante e non appellabile, ma non è detto che Israele decida di rispettarla dato che la Corte non ha gli strumenti per far rispettare le sue sentenze.
Crosetto: "Abbiamo capacità per guidare missione nel Mar Rosso"
"Se ci chiederanno di averlo lo prenderemo, ne abbiamo le capacità , se lo vogliono i francesi va benissimo, il problema è avere presto una missione efficace per tutelare la sicurezza delle navi commerciali e le nostre economie, oltre al diritto internazionale". Lo spiega il ministro della Difesa Guido Crosetto in un'intervista al Corriere della Sera rispondendo in merito a un ipotetico comando dell'Italia nella missione europea nel Mar Rosso. Sul fatto se la Ue stia andando o meno in ordine sparso su questa vicenda il ministro precisa che "l'Europa al momento è fatta così, è un dato di fatto: esistono 27 politiche estere diverse, ogni Paese ha una sua agenda non solo a Gaza, ma anche in Libano, in Niger, nel Nord Africa, in Kosovo. Per questo non abbiamo un ruolo rilevante nel mondo". Sia in Germania che in Gran Bretagna si discute di invertire le strategie militari anche ripristinando la leva obbligatoria. "Tutti stanno cambiando tutto, ma qui in Italia a me dicono che voglio togliere denaro agli asili o alle scuole. Molti fingono di non voler capire che senza la difesa non c'è né libera istruzione né libero commercio né democrazia - spiega -. Noi non abbiamo un problema di numero, ma per esempio costruire una Riserva nazionale delle forze armate, come in Svizzera e in Israele, è un mio obiettivo, anche se da attivare, ovviamente, in casi gravissimi. Proporremo una legge, su questo, nelle prossime settimane, è una delle riforme necessarie all'Italia". La Lega ha proposto di frenare sugli aiuti a Kiev, poi ha fatto marcia indietro. "Non vedo spaccature nella maggioranza, sono polemiche inventate - assicura Crosetto -. La mozione Romeo è stata riformulata e approvata dall'intera maggioranza. Se poi mi chiede se si è stufi della guerra le rispondo che sono stufi tutti, gli ucraini, i russi, i francesi, i tedeschi, gli italiani, ma fino a quando non si stufa Putin purtroppo per tutti noi continuerà e rischia di peggiorare. Ha stufato chi l'ha iniziata".
Almeno 14 palestinesi uccisi in raid Idf a Gaza
Almeno 14 palestinesi sono morti la scorsa notte dopo una serie di bombardamenti dell'esercito israeliano nella parte centrale della Striscia di Gaza, anche se le operazioni israeliane sono rimaste concentrate soprattutto nella città di Khan Younis, nel sud dell'enclave. Secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa, l'Idf ha ucciso undici persone nel campo profughi di Nuseirat in seguito ad un attacco ad una casa.
Secondo fonti sanitarie citate dall'agenzia, altre tre persone, tra cui una ragazza, sarebbero morte in un altro raid contro una casa nella cittadina di Zawaida. I dintorni del complesso medico Nasser a Khan Yunis hanno continuato a essere colpiti da un intenso fuoco di artiglieria e attacchi di droni. Pochi giorni fa, anche la Mezzaluna Rossa palestinese ha denunciato attacchi israeliani contro la sua sede, l'ospedale Al Amal, nella stessa città.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ieri in visita in Israele, ha incontrato Herzog e Netanyahu
Media: "Pressioni Cina su Iran per frenare Houthi nel Mar Rosso"
Funzionari cinesi hanno chiesto alle loro controparti iraniane di aiutare a frenare gli attacchi alle navi nel Mar Rosso da parte degli Houthi sostenuti dall'Iran, per non danneggiare le relazioni commerciali con Pechino. Lo hanno riferito fonti iraniane e un diplomatico, scrive Reuters sul suo sito. I colloqui tra Cina e Iran hanno avuto luogo in diversi incontri a Pechino e Teheran. "Fondamentalmente, la Cina dice: 'Se i nostri interessi vengono danneggiati, ciò avrà un impatto sui nostri affari con Teheran. Quindi dite agli Houthi di mostrare moderazione", ha detto un funzionario iraniano informato sui colloqui.
Media, canale Usa-Israele su episodi vittime civili
Gli Stati Uniti hanno creato un canale con Israele per discutere degli episodi in cui la popolazione e le strutture civili della Striscia di Gaza restano vittime di azioni dell'esercito israeliano, rende noto l'agenzia Reuters sul suo sito web citando due funzionari statunitensi. Il canale è stato creato dopo un incontro all'inizio di questo mese tra il segretario di Stato americano Antony Blinken e il gabinetto di guerra israeliano, durante il quale Blinken avrebbe espresso preoccupazione per le "costanti" notizie di attacchi israeliani che hanno colpito siti umanitari o provocato un gran numero di morti civili. Nell'incontro Blinken avrebbe detto al premier Benjamin Netanyahu e ai ministri Yoav Gallant e Benny Gantz che Washington ha bisogno di sapere "quali sono le risposte" quando si tratta di notizie di attacchi del genere e che cercava un "canale affidabile" attraverso il quale gli Stati Uniti Gli stati potessero sollevare regolarmente tali questioni con i funzionari israeliani. Attraverso questo canale attivo nelle ultime settimane Washington solleva a Israele "ogni specifico episodio preoccupante" legato alla campagna militare nella Striscia di Gaza, ha detto uno dei funzionari americani citati dalla Reuters. In alcuni casi gli israeliani hanno trasmesso informazioni aggiuntive che hanno fatto luce sugli incidenti mentre in altri hanno ammesso di "aver commesso un errore", ha aggiunto al fonte.
Austin sente Gallant, evitare escalation regionale
Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha parlato ieri con il suo omologo israeliano Yoav Gallant "per ribadire il sostegno degli Stati Uniti al diritto di Israele di difendersi e l'importanza di garantire una fornitura ininterrotta di assistenza umanitaria a Gaza". In un comunicato pubblicato sul suo sito we, il Pentagono aggiunge che Austin "ha riaffermato l'impegno degli Stati Uniti a perseguire nello sforzo diplomatico per risolvere le tensioni lungo il confine tra Israele e Libano e nell'obiettivo condiviso di evitare un'escalation regionale".
Cisgiordania: media, 4 palestinesi feriti da forze Israele
L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che in Cisgiordania quattro cittadini sono rimasti feriti ieri sera in uno scontro con le forze israeliane nel villaggio di Fahma, a sud di Jenin. Secondo fonti locali citate dalla Wafa, i soldati avrebbero fatto irruzione in oltre dieci case della zona distruggendone il contenuto e picchiando i residenti.
Haaretz, 'intesa su maggior parte punti accordo ostaggi'
Israele e Hamas hanno raggiunto un'intesa di base sulla maggior parte dei termini dell'accordo che riguarda il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi. Lo scrive Haaretz citando una fonte che ha familiarità con i negoziati. Secondo quanto previsto - scrive il portale - l'accordo durerà 35 giorni, durante i quali verranno rilasciati tutti gli ostaggi israeliani. In cambio, Israele rilascerà i prigionieri palestinesi e fornirà aiuti umanitari alla Striscia di Gaza. Secondo la fonte, l'unica questione irrisolta è se nell'accordo verrà dichiarato un cessate il fuoco completo, una richiesta di Hamas che Israele rifiuta.
Media, 11 morti in raid Israele su campo Nuseirat
L'emittente araba Al Jazeera afferma che almeno undici persone sono morte in un attacco aereo israeliano che ieri sera ha colpito una casa nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Tra le vittime ci sarebbe un giornalista e alcuni membri della sua famiglia.
Blinken a ministra Sudafrica, garantire sicurezza Israele
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha avuto ieri sera una telefonata con la ministra per le Relazioni internazionali sudafricana Naledi Pandor, con la Corte internazionale di giustizia dell'Aja che oggi dovrà pronunciarsi sull'accusa del Sudafrica secondo cui Israele sta commettendo un "genocidio" nella Striscia di Gaza. Un rapporto del Dipartimento di Stato americano citato dai media internazionali afferma che durante la loro telefonata Blinken e la Pandor hanno discusso "del conflitto a Gaza, inclusa la necessità di proteggere le vite dei civili, garantire assistenza umanitaria continua ai civili palestinesi e lavorare per una pace regionale duratura che garantisca la sicurezza di Israele e promuova la creazione di uno stato palestinese indipendente". Blinken ha "riaffermato il sostegno al diritto di Israele di garantire che gli attacchi terroristici del 7 ottobre non possano mai più ripetersi", aggiunge il comunicato.
Gaza: Usa, Qatar partner insostituibile in negoziati ostaggi
"Il Qatar è stato un partner regionale fondamentale, integrale e insostituibile" per gli Stati Uniti da quando è scoppiato il conflitto tra Israele e Hamas il 7 ottobre scorso, ha affermato il vice portavoce del Dipartimento di Stato americano Vedant Patel. Il commento di Patel è arrivato ieri sera in conferenza stampa in risposta a una domanda sul primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che avrebbe etichettato come "problematico" il ruolo del Qatar negli sforzi di mediazione nel tentativo di garantire il ritorno degli ostaggi israeliani dalla Striscia di Gaza. "Non ho alcuna valutazione da offrire su questi commenti: quello che posso solo dire è che non vediamo l'ora di continuare ad approfondire la nostra partnership e di lavorare" con il Qatar "su una serie di questioni chiave", ha detto il funzionario Usa. Sulla questione è intervenuto anche il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale americano John Kirby. "Il Qatar è un partner chiave nella regione: siamo grati per il suo sostegno ai nostri continui sforzi per cercare di portare gli ostaggi fuori da Gaza e riunirli alle loro famiglie", ha detto Kirby in un comunicato.