Cortei pro-Palestina nel Giorno della Memoria, scontro sui divieti: "In piazza lo stesso"

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L'associazione dei palestinesi d'Italia, nel rispetto dell'ordinanza, ha deciso invece di spostare a domenica 28 il corteo di Milano. Le prescrizioni delle questure hanno accolto l'invito contenuto nella circolare del Dipartimento della Pubblica sicurezza a prevedere un rinvio delle manifestazioni indette nel giorno della commemorazione della Shoah

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Alla vigilia del Giorno della memoria arriva lo stop delle questure ai cortei pro-Palestina indetti per domani in varie città italiane. E si accende lo scontro. "La repressione non ci fermerà" assicurano i giovani palestinesi che confermano gli appuntamenti a Milano, Roma, Napoli e Cagliari. "Scendiamo in piazza contro i divieti perché abbiamo memoria" sottolineano. Le prescrizioni delle questure sono state notificate in mattinata e hanno accolto l'invito contenuto nella circolare di ieri del Dipartimento della Pubblica sicurezza a prevedere un rinvio dei cortei indetti nel giorno della commemorazione della Shoah. Per il corteo di Roma l'indicazione fornita ai promotori è di spostarlo ad altra data, a partire da domenica. "È estremamente grave che la comunità ebraica incida su una decisione già presa dall'autorità competente che aveva autorizzato il nostro corteo" è il commento a caldo di Maya Issa, presidente del Movimento degli studenti palestinesi. "È una decisione che aumenta la rabbia - aggiunge - Noi ci riserveremo di decidere se manifestare il 28 ma non possiamo garantire che non ci siano persone che domani scendano comunque in piazza". E anche a Napoli la Rete per Palestina lancia un sit-in alle 11 in piazza San Domenico: "Sfidiamo i divieti di Piantedosi" per "urlare mai più al genocidio di un popolo" e "chiedere il cessate il fuoco".  (CONFLITTO ISRAELE-HAMAS, SEGUI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA).

Palestinesi d'Italia rinviano

Mentre l'associazione dei palestinesi d'Italia, nel rispetto dell'ordinanza, ha deciso di spostare a domenica il corteo di Milano, convocando per domani nel primo pomeriggio una conferenza stampa. Resta, dunque, alta l'attenzione delle forze dell'ordine nelle aree in cui erano state annunciate le varie proteste. "Promotori siamo noi e non i giovani palestinesi". "I promotori del corteo siamo noi, - ha spiegato il presidente dell'associazione palestinesi d'Italia Mohammad Hannoun - non i giovani palestinesi. Alle 15 ci troviamo con i giornalisti per chiarire come sono andate le cose e spiegare perché abbiamo deciso di rinviare il corteo dopo aver parlato con tutte le realtà palestinesi. I giovani pretendono di manifestare nelle date previste, noi siamo in contatto con loro e speriamo che vada tutto in senso positivo".

Tensioni a Roma

Intanto oggi a Roma si sono registrati momenti di tensione durante un sit-in alla Farnesina quando alcuni manifestanti hanno tentato di imbrattare di rosso la bandiera di Israele raffigurata su dei cartelli: gli agenti lo hanno impedito. Un presidio a cui era atteso anche Gabriele Rubini, in arte chef Rubio, da sempre attivo per la causa palestinese. Il noto personaggio televisivo, però, durante il tragitto verso il ministero è stato fermato per un controllo dalla polizia che ha trovato nell'auto una tanica con dentro cinque litri di una sostanza compatibile con sangue animale. Portato in commissariato per le verifiche del caso, Chef Rubio ha riferito che si trattava di sangue di origine bovina e suina destinato ad usi culinari. La polizia scientifica ha prelevato un campione della sostanza per effettuare le analisi e, in base all'esito, si procederà eventualmente a norma di legge. 

 

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