Cliniche chiuse e pazienti lasciati senza cure, procura Catania apre indagine su Visodent

Cronaca
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Decine di cittadini privati e due associazioni di consumatori hanno denunciato la clinica dentistica dopo aver trovato le porte chiuse nonostante l'appuntamento fissato e il trattamento già pagato. Il procuratore aggiunto Fabio Scavone ha deciso di aprire un’indagine ipotizzando il reato di truffa. Intanto, il Codacons ha avviato una class action per ottenere la sospensione dei pagamenti e il recupero delle somme già versate

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Cliniche dentistiche chiuse da un giorno all’altro e pazienti lasciati senza cure. La procura di Catania ha aperto un fascicolo per truffa a carico della Visodent, catena con molti centri in Sicilia, dopo le denunce presentate da più cittadini e da due associazioni di consumatori. I pazienti, nonostante avessero già pagato anticipatamente per impianti o interventi dentali e avessero fissato un appuntamento con il dentista della clinica, hanno improvvisamente trovato le porte chiuse. Nessuna risposta alle telefonate e nessuno che sapesse dare una spiegazione. Dopo una pioggia di segnalazioni dello stesso tipo, il procuratore aggiunto Fabio Scavone ha deciso di aprire un’indagine ipotizzando il reato di truffa.

Federconsumatori Sicilia: “Inaccettabile”

Le segnalazioni provenienti da ogni parte della Sicilia sono state decine. "Siamo stati letteralmente sommersi”, afferma l'avvocato Manfredi Zammataro, segretario regionale di Codici Sicilia. I pazienti, spiega il legale, si sono “ritrovati all'improvviso senza cure, senza documentazione clinica, senza alcuna comunicazione ufficiale da parte della struttura e, cosa ancor più grave, con finanziamenti ancora attivi per prestazioni mai completate o nemmeno iniziate". Una situazione “inaccettabile” che, come ricorda il presidente di Federconsumatori Sicilia, Alfio La Rosa, ricorda quanto già accaduto nel 2020 con la catena dentistica spagnola Dentix. “È un grande dèjà vu - sottolinea La Rosa - studi che chiudono da un giorno all'altro e pazienti beffati".

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Codacons avvia class action

Federconsumatori fa sapere di avere assistito un paziente Visodent di Messina e, "a seguito del riscontro negativo dato dall'azienda alla legittima richiesta di risarcimento, ha avviato una mediazione che, però, si è conclusa negativamente per la mancata adesione della società". Il paziente, spiega Federconsumatori, "giorni fa è stato invitato recarsi alla sede Visodent di Catania, per organizzare un piano di intervento per terminare lì le sue cure, iniziate a Messina, ma una volta recatosi nella sede etnea della società il paziente ha trovato tutto chiuso". Il Codacons ieri ha depositato un esposto alla Procura Palermo e ha avviato una class action per ottenere la sospensione dei pagamenti e il recupero delle somme già versate. L'associazione chiede inoltre il blocco immediato di tutti i finanziamenti attivati dai pazienti al centro Visodent di Palermo, "al fine di evitare ulteriori danni economici".

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