Telemarketing illecito, nuove misure: da sanzioni ai call center a stop per i numeri falsi
Il Cdm ha approvato un decreto che modifica il Codice delle comunicazioni elettroniche e introduce nuove armi per combattere il fenomeno delle chiamate illecite e dello spoofing. Agcom e Mimit potranno sanzionare con cifre che vanno da 50mila a un milione di euro i call center che commettono “pratiche commerciali sleali, frodi o abusi o non ottemperano agli ordini e alle diffide”. Inoltre, l’autorità potrà ordinare agli operatori di bloccare le chiamate con numero di telefono alterato
- Il telemarketing illecito continua a infastidire ogni giorno migliaia di italiani, creando sia problemi per la privacy sia il rischio di incorrere in qualche truffa. Per questo, nei giorni scorsi il governo Meloni ha introdotto nuove norme per cercare di frenare i call center non in regola e limitare il fenomeno delle telefonate con numeri fasulli
- Il 20 marzo il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto che modifica il Codice delle comunicazioni elettroniche, cioè la normativa sotto cui ricade tutto il settore delle telecomunicazioni e di internet. Alcune delle novità introdotte riguardano proprio i call center da cui partono chiamate illecite. Il provvedimento, per combattere il fenomeno, chiama in causa sia l’Agcom, cioè l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, sia il Mimit, cioè il ministero delle Imprese e del Made in Italy che è competente
- Una delle nuove armi riguarda le sanzioni: come si legge nel provvedimento, Agcom e Mimit possono sanzionare i call center che commettono “pratiche commerciali sleali, frodi o abusi o non ottemperano agli ordini e alle diffide”. Le cifre vanno da 50mila a un milione di euro
- Finora le sanzioni contro call center illeciti e operatori telefonici potevano essere date da Antitrust e Garante della privacy: il primo poteva intervenire per pratiche commerciali scorrette, come inganni e truffe varie; il secondo per violazione della privacy, in quanto per le telefonate venivano usati numeri e dati personali senza il consenso delle persone interessate
- L’Agcom, invece, prima del decreto non poteva sanzionare direttamente i call center non in regola, a meno che questi non avessero già aderito in modo spontaneo al nuovo codice di condotta, introdotto nel febbraio del 2024 proprio per contrastare le pratiche illegali
- L’altra novità introdotta dal decreto riguarda la possibilità per l’Agcom di intervenire con più forza contro le chiamate con numero di telefono alterato, che rappresentano un altro illecito. L’autorità, infatti, potrà ordinare agli operatori di bloccare le comunicazioni che violano le norme. Finora, invece, l’Agcom poteva solo chiedere agli operatori, in modo non vincolante, di filtrare le chiamate con numero alterato
- L’autorità ora potrà “imporre limitazioni per bloccare comunicazioni provenienti dall’estero che illegittimamente usano numerazione nazionale per identificarne l’origine, come i call center, o per bloccare siti che forniscono App, sistemi software o servizi illegittimi, ad esempio cashfor sms (remunerazione illegittima degli utenti finali di altri operatori), creazione di reti parallele (dark web) che possono anche essere utilizzare per attività illecite (violazione dei diritti d’autore, violazione della privacy, pedopornografia, furto d’identità)”
- L’obiettivo è anche quello di mettere un freno al fenomeno dello “spoofing”, strumento di telemarketing selvaggio sempre più usato. Questa pratica illegale permette ai call center di chiamare i consumatori usando numeri di cellulare fittizi, che in realtà sono mascherati e generati in automatico in modo da sembrare veri. Attraverso questi numeri inesistenti si invade la privacy degli utenti, spesso li si inganna e si aggirano anche i controlli
- I call center che praticano lo spoofing per mascherare la loro identità sono spesso operativi in Paesi extra europei, dove i controlli e le autorità faticano ad arrivare. Anche per questo il decreto ha introdotto la possibilità per l’Agcom di ordinare agli operatori lo stop delle comunicazioni che violano le norme
- Intanto, nei giorni scorsi è stato completato l'iter per l’applicazione del Codice di condotta che regola le attività di teleselling e di telemarketing. Obiettivo: tutelare gli utenti dalle chiamate indesiderate. Le società che aderiscono si impegnano ad adottare misure per garantire la correttezza e la legittimità dei trattamenti di dati in tutta la "filiera" del telemarketing. Contro i call-center abusivi è prevista una penale o la mancata corresponsione della provvigione per i contratti stipulati dopo contatti promozionale senza consenso