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Covid, variante Nimbus in crescita: allerta Oms per aumento contagi

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Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, il primo campione raccolto della NB. 1.8.1 “Nimbus” risale allo scorso 22 gennaio. "L'attività globale di Sars-CoV-2 è in aumento, con un tasso di positività ai test che ha raggiunto l'11%, livelli che non si osservavano da luglio 2024" segnala l'Oms

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Arriva l’allarme dell’Oms su una nuova variante di Covid-19 che sta rapidamente portando a un repentino aumento dei contagi a livello globale. Questa nuova forma del virus ha dato il primo segno di sé il 22 gennaio 2025. A quella data risale infatti, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, il primo campione raccolto. Da allora la nuova variante di Sars-CoV-2 divenuta osservata speciale, NB.1.8.1, già battezzata “Nimbus” dagli esperti sui social, è cresciuta lentamente.

Il monito dell'Oms

"Da metà febbraio 2025, secondo i dati disponibili dai siti sentinella, l'attività globale di Sars-CoV-2 è in aumento, con un tasso di positività ai test che ha raggiunto l'11%, livelli che non si osservavano da luglio 2024", segnala l'Organizzazione mondiale della sanità nell'alert pubblicato per fare il punto sull'andamento di Covid-19 in queste ultime settimane e su un quadro che sta cambiando, con l'ascesa di una nuova variante che si affaccia sulla scena globale, NB.1.8.1. "L'aumento", spiega l'Oms, "si osserva principalmente nei Paesi del Mediterraneo orientale, del Sudest asiatico e delle regioni del Pacifico occidentale".  I recenti aumenti dell'attività di Sars-CoV-2 "sono sostanzialmente in linea con i livelli osservati nello stesso periodo dell'anno scorso", puntualizza l'Organizzazione. Tuttavia, "manca ancora una chiara stagionalità nella circolazione del Sars-CoV-2 e la sorveglianza è limitata. Un monitoraggio continuo è essenziale", ammonisce l'agenzia.

Le segnalazioni dell'agenzia Onu per la salute

"Per quanto riguarda le varianti in circolazione, dall'inizio del 2025 l'andamento globale - riporta l'agenzia Onu per la salute - ha subito una leggera variazione: la circolazione di LP.8.1, che era ormai diventata dominante in vari Paesi del mondo, Stati Uniti compresi (è anche la variante a cui si raccomanda di mirare i vaccini per le prossime campagna vaccinali, per esempio in Europa), adesso è in calo e c'è invece la segnalazione di NB.1.8.1, classificata come variante sotto monitoraggio (Vum) per l'Oms".

La situazione in Italia

"I casi Covid in Italia non preoccupano più da diverso tempo, c'è oggettivamente una situazione stabile, ma dobbiamo ancora capire se la nuova variante attenzionata dall'Oms, la NB.1.8.1 ribattezzata Nimbus è già Italia. A fine mese i 50 centri, compreso il nostro, che fanno parte della rete di sequenziamento nazionale ancora operativa manderanno i dati all'Iss e sapremo se questa variante sta girando. Oggi il Covid è endemico, da tempo sappiamo che non ha stagionalità, ma vedo troppe persone a rischio - i grandi anziani, gli immunodepressi, chi ha diverse comorbidità - che non si sono vaccinate contro il Covid. Se vogliamo proteggere i fragili da un virus che può fargli male, occorre mantenere altra la risposta immunologica e l'arma migliore è il vaccino". Lo spiega all'Adnkronos Salute Mauro Pistello, direttore dell'Unità di Virologia dell'Azienda ospedaliera universitaria di Pisa.

 

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