Guerra Ucraina-Russia, a Davos riunione con 80 Paesi: focus su formula di pace

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A quasi due anni dall'invasione su larga scala lanciata dalla Russia, il futuro dell'Ucraina al centro della riunione a Davos tra il governo di Kiev ed i rappresentanti di circa 80 Paesi. L'evento, focalizzato sulla 'Formula di pace' proposta dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si è tenuto prima dell'inizio dell'incontro annuale del World Economic Forum (Wef) nella località svizzera

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A quasi due anni dall'invasione su larga scala lanciata dalla Russia, il futuro dell'Ucraina sarà al centro di una riunione oggi a Davos tra il governo di Kiev ed i rappresentanti di circa 80 Paesi. L'evento, focalizzato sulla 'Formula di pace' proposta dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, si terrà prima dell'inizio dell'incontro annuale del World Economic Forum (Wef) nella località svizzera. Il piano in 10 punti di Zelensky, presentato per la prima volta alla fine del 2022, prevede il ritiro di tutte le forze russe dai territori occupati dell'Ucraina, compresa la Crimea, il perseguimento dei crimini di guerra russi, risarcimenti e garanzie di sicurezza. Inoltre i leader russi sarebbero tenuti a rendere conto del loro ruolo nell'invasione. Mosca rifiuta il piano e non è stata invitata ai precedenti incontri. Zelensky non dovrebbe partecipare al quarto round dei colloqui, l'ultimo dei quali si è svolto lo scorso ottobre a Malta, ma prenderà parte al Wef con l'obiettivo di rinsaldare l'appoggio dell'Occidente a Kiev. Negli ultimi due anni, Zelensky ha partecipato al Forum in videoconferenza, ma lo scorso anno a Davos si era recata la moglie Olena.


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Ucraina, la guerra colpisce gli anziani con isolamento e povertà

Un report di Amnesty International spiega che le persone più in là con l'età sono fortemente colpite dal conflitto. Il loro è uno stato di vulnerabilità crescente, dovuto anche all'emigrazione o al reclutamento dei giovani. LE FOTO

Joschka Fischer: "Più armi nucleari in Europa di fronte alla minaccia di Putin"

Lo ha detto alla Zeit l'ex ministro degli affari esteri della Germania e vice-cancelliere nei due governi di Gerhard Schröder dal 1998 al 2005, oltre che membro di spicco dei Verdi. Di fronte al “ricatto nucleare di Putin” sarebbe necessario che l’Ue abbia “un proprio deterrente atomico”, ha spiegato. L'INTERVISTA

Disinformazione, così la Russia sfrutta video di attori famosi per attaccare Zelensky

Un report del Threat Analysis Center di Microsoft ha svelato la campagna in corso da luglio: messaggi autentici di attori noti inconsapevoli sono stati manipolati al fine di screditare il presidente ucraino, per essere poi diffusi sui social. A novembre un’altra operazione di disinformazione che sfrutta l’immagine di personaggi pubblici è stata lanciata su Facebook e X. COSA SAPERE

Save the children, 468 milioni di bambini in zone di guerra

“I nu­me­ri del­le gra­vi vio­la­zio­ni sono estre­ma­men­te al­lar­man­ti. So­prat­tut­to per­ché i casi ac­cer­ta­ti rap­pre­sen­ta­no pro­ba­bil­men­te solo la pun­ta del­l’i­ce­berg. Ogni bam­bi­no che cre­sce in con­te­sti di guer­ra po­treb­be es­se­re a ri­schio”, ha com­men­ta­to Gu­drun Østby, pro­fes­so­re di ri­cer­ca pres­so il Pea­ce Re­sear­ch In­sti­tu­te di Oslo, che ha collaborato al rap­por­to. IL REPORT

Guerra in Ucraina, cosa succede se vince la Russia? I possibili scenari

Secondo l’Institute for the Study of the War, sono diversi le ipotesi che contemplano una possibile vittoria di Mosca: a rimetterci sarebbero soprattutto gli Stati Uniti, che dovrebbero spostare molte più truppe e aerei in Europa orientale. GLI SCENARI

Guerra in Ucraina, così account fake su TikTok hanno diffuso la disinformazione russa

Un network di profili fasulli individuato dalla BBC ha pubblicato video che hanno ottenuto milioni di visualizzazioni con lo scopo di minare il sostegno a Kiev. La piattaforma ha fatto sapere di aver rimosso più di 12mila account. LEGGI L'ARTICOLO

Guerra Ucraina, 19 mila bambini deportati in Russia: inchiesta del New York Times

Per la deportazione di minori Vladimir Putin è accusato di crimini di guerra dalla Corte penale internazionale insieme alla commissaria per l’Infanzia, Maria Llova-Belova. L'INCHIESTA

Ucraina, l’Unione europea lavora al piano B per aiutare Kiev con 20 miliardi di euro

Dopo il veto di Orban delle scorse settimane, Bruxelles pensa a uno schema di prestiti. Il nuovo vertice straordinario, in programma l’1 febbraio, sarà interamente dedicato alla revisione del bilancio comunitario. In vista di quella data la Commissione europea studia un programma di sostegno per salvare Kiev da un'incombente crisi finanziaria. IL PUNTO

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Umerov a Davos chiede ritiro truppe russe

Il ministro della Difesa ucraino, Rustem Umerov, ha proposto la creazione di un gruppo di lavoro internazionale a livello di ministri della Difesa e consiglieri per la sicurezza nazionale per sviluppare congiuntamente un meccanismo per il ritiro delle truppe russe dall'Ucraina. Lo ha affermato Umerov, nel corso della quarta riunione dei consiglieri per la sicurezza nazionale sulla formula di pace ucraina, presentando ai partecipanti il sesto punto dell'iniziativa: "Il ritiro delle truppe russe dal territorio dell'Ucraina". la notizia è rilanciata dall'agenzia ucraina Ukrinform.

Morto poeta dissidente Rubinstein, investito da auto

Il poeta russo Lev Rubinstein, un intellettuale dissidente durante il periodo sovietico e molto critico nei confronti dell'attuale presidente, è morto domenica a 76 anni, pochi giorni dopo essere stato investito a Mosca. Lo ha annunciato la figlia. "Mio padre, Lev Rubinstein, è morto", ha scritto Maria Rubinstein sul suo blog del Live Journal, citato dai media russi. L'8 gennaio il poeta fu investito da un'auto mentre attraversava una strada della capitale e venne ricoverato in condizioni molto gravi. Secondo il Dipartimento dei Trasporti di Mosca, il proprietario dell'auto era stato coinvolto in 19 violazioni del codice della strada negli ultimi 12 mesi. Rubinstein, nato nel 1947 a Mosca, aveva studi di bibliotecario ed era una delle figure del panorama letterario clandestino sovietico degli anni 1970 e 1980. È considerato uno dei fondatori del movimento "concettualista", che derideva la dottrina ufficiale del realismo socialista. Dopo la disintegrazione dell'Unione Sovietica, la sua notorieta' crebbe, pubblicà con diversi editori rinomati e lavorò come giornalista, senza nascondere le sue critiche al Presidente russo Vladimir Putin. Nel marzo 2022, insieme ad altri scrittori russi, ha firmato una lettera aperta definendo "guerra criminale" l'offensiva dell'esercito russo in Ucraina e criticando le "bugie" del Cremlino.

Parigi e Berlino sosterranno Kiev "tutto il tempo necessario"

l nuovo ministro degli Esteri francese e il suo omologo tedesco hanno dichiarato oggi che continueranno a sostenere l'Ucraina per tutto il tempo necessario, quasi due anni dopo l'invasione russa. "Siamo pienamente d'accordo... sul fatto che dobbiamo sostenere gli ucraini per tutto il tempo necessario", ha detto il ministro francese Stephane Sejourne in una conferenza stampa insieme al ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock.

Kiev: drone kamikaze contro caserma vigili del fuoco a Kherson

I russi hanno attaccato con un drone kamikaze i vigili del fuoco locali di Stanislav, nel Kherson, ferendo 4 soccorritori. Lo afferma l'amministrazione statale regionale di Kherson, come riporta Ukrainska Pravda.

Mosca, "abbattuti 23 droni ucraini nelle ultime 24 ore"

I sistemi di difesa aerea russi hanno intercettato 23 droni ucraini nelle ultime 24 ore, oltre a 17 razzi di sistemi di artiglieria a lancio multiplo Himars e Uragan: lo ha reso noto il ministero della Difesa russo, come riporta la Tass. "Le difese aeree hanno abbattuto 23 droni ucraini vicino agli insediamenti di Novoandreyevka, Spornoye e Lipovoye nella Repubblica popolare di Donetsk; Podkuichansk e Popasnaya nella Repubblica popolare di Lugansk; Veseloye, Lyubimovka e Novoye nella regione di Zaporizhizhia e Novaya Kakhovka nella regione di Kherson, oltre a 17 proiettili di sistemi a lancio multiplo Himars e Uragan", si legge in un comunicato.

Yermak da Davos: se l'Ucraina perde, scompare

"Un semplice cessate il fuoco non porrebbe fine all'aggressione russa in Ucraina, ma darebbe solo una pausa all'aggressore per ricostruire le sue forze. Non è sicuramente la strada per la pace. I russi non vogliono la pace. Vogliono il dominio. Quindi, la scelta è semplice: o perdiamo e scompariamo, oppure vinciamo e continuiamo a vivere. E noi stiamo combattendo". Lo ha dichiarato il capo dell'ufficio presidenziale ucraino Andriy Yermak da Davos, dove martedì dovrebbe arrivare anche il presidente Volodymyr Zelensky. Lo riporta Ukrinform. Yermak ha sottolineato che a Davos si parla di "ordine mondiale e di giustizia", "se non si ripristinano il diritto internazionale e l'integrità territoriale dell'Ucraina, domani qualsiasi aggressore in qualsiasi parte del mondo sarà in grado di impadronirsi di un pezzo di qualsiasi Paese e di organizzarvi elezioni fasulle. La pace che l'Ucraina cerca, deve garantire la sua sopravvivenza, integrità, sovranità e sviluppo. E deve prevenire il ripetersi di aggressioni", ha detto. E ha ricordato che la Formula di pace presentata da Kiev dovrebbe essere presa in considerazione al quarto incontro dei consiglieri di sicurezza nazionale e di politica estera dei capi di Stato a Davos. 

Ucraina, droni ucraini hanno attaccato la regione russa di Kursk

Droni ucraini hanno attaccato il villaggio di Tetkino nel distretto di Glushkovsky, nella regione russa di Kursk, ha riferito su Telegram il governatore Roman Starovoit, citato da Ria Novosti. "Purtroppo c'è un ferito", ha scritto Starovoit. 

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