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Guerra in Ucraina, così account fake su TikTok hanno diffuso la disinformazione russa

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©IPA/Fotogramma

Un network di profili fasulli individuato dalla BBC ha pubblicato video che hanno ottenuto milioni di visualizzazioni con lo scopo di minare il sostegno a Kiev. La piattaforma ha fatto sapere di aver rimosso più di 12mila account

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Una campagna di propaganda russa ha utilizzato migliaia di account fake su TikTok per diffondere disinformazione sulla guerra in Ucraina: a riportarlo è la BBC, secondo cui questi video hanno ottenuto milioni di visualizzazioni e hanno come obiettivo minare il sostegno a Kiev, affermando falsamente che alti ufficiali ucraini e i loro familiari avessero acquistato macchine di lusso o ville all’estero dopo l’invasione a febbraio 2022. Secondo BBC Verify esistono prove consistenti sull’origine russa del network di account fake impegnati in questa campagna di disinformazione: da luglio l’emittente britannica ha individuato circa 800 di questi account.
TikTok intanto ha fatto sapere di aver già indagato in precedenza e di aver rimosso più di 12mila profili creati in Russia. Il network, in base a quanto fatto sapere dal social in un report pubblicato la scorsa settimana, aveva raccolto quasi 850mila follower.  Secondo TikTok “gli individui dietro a questo network hanno creato un grande numero di account non autentici per amplificare di nascosto i punti di vista a favore della Russia in Europa nel contesto della guerra tra Russia e Ucraina”. La maggior parte di questi profili fake, riporta la Cnbc, erano utilizzati all’interno della Russia e promuovevano la propaganda del Cremlino in diversi Paesi: tra questi c’è anche l’Italia. (GUERRA IN UCRAINA: LO SPECIALE)

Tra i bersagli Zelensky e l'ex ministro della Difesa

I video analizzati dalla BBC prendevano di mira figure di spicco dell’Ucraina dipingendoli come ossessionati dal denaro e disinteressati alle condizioni del popolo ucraino: tra questi, oltre al presidente Zelensky, c’era anche l’ormai ex ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov, rimosso dal suo incarico a Settembre. La figlia di Reznikov, Anastasiya Shteinhauz, ha dichiarato all’emittente britannica di aver scoperto dell’esistenza di questa campagna di disinformazione quando il marito le ha inviato uno di questi contenuti: il video, con una voce generata dall’intelligenza artificiale, affermava che lei avesse comprato una casa a Madrid. Il giorno dopo, le è stato inoltrato un altro video in cui si sosteneva che avesse comprato una villa in Francia. La donna ha negato di possedere immobili fuori dall’Ucraina, e la BBC ha verificato come le case in questione risultino ancora in vendita. Altri video, invece, prendevano di mira direttamente il padre.

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Lo scopo della campagna di disinformazione

Gli account tracciati dalla BBC utilizzavano immagini di profilo rubate, tra cui anche quelle di alcune star come Scarlett Johansson, Emma Watson e Colin Farrell. Generalmente questi profili pubblicavano un solo video, una tattica che TikTok ha definito nuova e mirata a manipolare il sistema di suggerimenti del social network. Inoltre, la pubblicazione di questi contenuti sembra essere avvenuta in modo coordinato: alcuni video venivano pubblicati da diversi account nello stesso giorno, con testi praticamente uguali o molto simili. In più, molti di questi post contenevano link a siti web che fingevano di essere veri media occidentali, già denunciati da Meta - la società che controlla Facebook e Instagram - come parte di un network legato alla Russia. Un analista che ha lavorato con la BBC per investigare sul caso ha detto che gli account che bersagliavano la popolazione ucraina avevano come scopo di intaccare la fiducia nella leadership: “Stanno cercando di rendere gli Ucraini meno resilienti e far smettere loro di combattere la Russia”.

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La disinformazione attraverso video di attori famosi

La campagna su TikTok non è l’unica emersa negli ultimi mesi: pochi giorni fa un report del Threat Analysis Center di Microsoft ha svelato una strategia di disinformazione in corso da luglio, nella quale messaggi autentici di attori noti inconsapevoli sono stati manipolati al fine di screditare il presidente ucraino Zelensky ed essere poi diffusi sui social. Ad alcune celebrità inconsapevoli sarebbe stato chiesto di inviare un video messaggio a qualcuno di nome Vladimir, invitandolo a cercare aiuto per combattere la sua dipendenza. Una volta ricevuti i video, questi sono stati modificati aggiungendo emoji, link e in alcuni casi loghi di media: una volta confezionati i contenuti manipolati, questi sono stati fatti circolare sui social per sostenere la falsa teoria secondo cui Zelenksy sarebbe tossicodipendente.

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