L'Ue apre una procedura di infrazione nei confronti di X

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Lo ha fatto sapere su X il commissario europeo al Mercato interno, Thierry Breton. Si sospetta la violazione degli obblighi di contrasto a contenuti illegali e disinformazione e degli obblighi di trasparenza. Nel mirino anche il "design ingannevole dell'interfaccia utente" 

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"Oggi abbiamo avviato una procedura formale di infrazione nei confronti di X per sospetta violazione degli obblighi di contrasto ai contenuti Illegali e alla disinformazione, sospetta violazione degli obblighi di trasparenza, sospetto 'Deceptive Design' dell'interfaccia utente". Lo ha annunciato su X il commissario Ue al Mercato interno Thierry Breton.

La prima procedura avviata sulla base del Dsa

"Si tratta della prima volta che la Commissione avvia una procedura di infrazione", sulla base del Digital Service Act (Dsa)", ha spiegato un portavoce della Commissione nel briefing con la stampa. In nota l'esecutivo europeo ha sottolineato che "dopo l'avvio formale del procedimento, la Commissione continuerà a raccogliere prove, ad esempio inviando ulteriori richieste di informazioni, conducendo colloqui o ispezioni. L'avvio di un procedimento formale autorizza la Commissione ad adottare ulteriori misure di esecuzione, quali misure provvisorie e decisioni di non conformità. La Commissione ha inoltre la facoltà di accettare qualsiasi impegno assunto da X per porre rimedio alle questioni oggetto del procedimento. La Dsa non fissa alcun termine legale per la conclusione del procedimento formale. La durata di un'indagine approfondita dipende da una serie di fattori, tra cui la complessità del caso, la misura in cui l'azienda interessata collabora con la Commissione e l'esercizio dei diritti di difesa". 

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Fari puntati anche sulle "Note della comunità" di X

Nel mirino di Bruxelles è finita anche "l'efficacia delle misure adottate per combattere la manipolazione delle informazioni sulla piattaforma, in particolare l'efficacia del sistema delle cosiddette "Note della comunità" di X nell'Ue e l'efficacia delle relative politiche che attenuano i rischi per il discorso civico e i processi elettorali", ha affermato sempre Palazzo Berlaymont. "Più alto è il rischio che le grandi piattaforme rappresentano per la nostra società, più specifici sono i requisiti del Digital Services Act. Prendiamo molto sul serio qualsiasi violazione delle nostre regole", ha sottolineato la vice presidente della Commissione con delega alla Concorreza, Margrethe Vestager. 

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