Post su X con milioni di visualizzazioni che affermano il falso, cioè che gli autori si sarebbero ispirati a un fatto di cronaca ma che l’etnia del protagonista sarebbe stata cambiata per ragioni ideologiche. Si tratta di una teoria del complotto, avallata da Elon Musk ma smentita anche da uno dei creatori della serie
La serie tv Adolescence, che racconta le conseguenze sulla famiglia Miller delle accuse di omicidio rivolte al figlio tredicenne, ha superato i 66 milioni di visualizzazioni su Netflix nelle prime due settimane, stabilendo così il primato per una serie limitata, e ha creato un significativo dibattito sul cyberbullismo e i modelli negativi a cui sono esposti gli adolescenti online. Stephen Graham, coautore della serie, aveva spiegato che la serie prende spunto dai numerosi crimini commessi con armi bianche nel Regno Unito. Inoltre, secondo il co-creatore Jack Thorne, nella serie c'è anche la volontà di esplorare la rabbia maschile. A far parlare di Adolescence in questi giorni però non è stato solamente il successo della serie e i temi toccati ma anche una teoria del complotto, che è diventata virale online, secondo cui gli autori di Adolescence avrebbero preso ispirazione da uno specifico caso di cronaca, cambiando l’etnia del protagonista.
La falsa narrativa su Adolescence
A far esplodere la teoria del complotto a sfondo razziale intorno alla serie tv sarebbe stato un tweet: nel testo si legge che Adolescence “parla di un killer britannico che ha accoltellato a morte una ragazza su un bus, ed è ispirato a casi veri come l’omicidio di Southport”. E poi l’accusa: “Hanno cambiato l’identità del vero assassino, da uomo nero/migrante a ragazzo bianco, e la storia narra che sia stato radicalizzato online dal movimento della pillola rossa”. Il post su X è diventato virale, ed è stato visto (al 26 marzo) 4 milioni e 800mila volte con almeno 13mila retweet e 78mila like. E a commentare il post è stato anche Elon Musk, proprietario dello stesso social che ha scritto “Wow”.
Sui social è circolata anche un’altra versione, anche in lingua italiana, della stessa falsa narrativa: questa volta il caso di cronaca preso come esempio non è però l’attacco di Southport, ma un omicidio avvenuto a Londra nel 2023. Allegata a questa versione circola anche un’immagine, che rappresenterebbe l’autore dell’assassinio (come nel caso di Southport, nero) e la vittima. Un post su X in inglese su questa falsa narrativa ha raggiunto oltre 21 milioni di visualizzazioni.
Cos’era successo a Southport
Il caso di cronaca citato nel primo post sembra essere quello avvenuto il 29 luglio 2024, quando Axel Rudakubana uccise tre bambine che partecipavano a un evento a tema Taylor Swift in una scuola di danza a Southport. Dopo quella strage si erano registrati scontri nel Paese e diversi casi di disinformazione online, e a gennaio di quest’anno Axel Rudakubana (nato nel Regno Unito da genitori ruandesi) è stato condannato all’ergastolo.

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La narrativa proposta, però, è falsa: Netflix aveva infatti annunciato la serie Adolescence nel marzo del 2024, quindi mesi prima dell’attacco a Southport. Esiste anche un tweet dell’account Uk&Ireland della piattaforma risalente al 22 luglio 2024 (una settimana prima della strage) in cui viene spiegato che “la serie racconta come il mondo di una famiglia viene sconvolto quando un ragazzo di 13 anni viene arrestato e accusato dell'omicidio di un'adolescente”. Inoltre, come ha spiegato il co-creatore della serie Stephen Graham, Adolescence non si basa su un singolo caso reale ma è stata ispirata dai sempre più numerosi crimini commessi con armi bianche nel Regno Unito. Per altro verso, come sottolineato da Open, sul post virale su X non è apparsa per ora nessuna Community note per mettere in guardia gli utenti dalla falsa notizia: ne esistono diverse che sono state proposte, ma non sono ancora state approvate dagli utenti.
La smentita del creatore di Adolescence
A smentire ogni possibile collegamento tra fatti accaduti e Adolescence è infine arrivata la smentita anche di Jack Thorne, tra gli ideatori della serie: intervistato dal podcast The News Agents ha spiegato che “hanno sostenuto che Stephen (Graham, ndr) e io abbiamo basato Adolescence su una vicenda reale, oppure un’altra ancora, e hanno detto che abbiamo cambiato l’identità. Niente è più lontano dalla verità”. Thorne ha affermato che “non c’è neanche una parte (della serie, ndr) che è basata su fatti reali, neanche una”.

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