Attacco a Southport, disordini e proteste nel Regno Unito: cosa sta succedendo
Non si placano le proteste dopo l'uccisione di tre bambine a una festa danzante a Southport, nel Merseyside. Decine di persone sono state arrestate dopo che le dimostrazioni organizzate da gruppi di estrema destra sono sfociate nella violenza. Disordini a Hull, Liverpool, Bristol, Manchester, Stoke-on-Trent, Blackpool e Belfast: cosa sta succedendo
- Decine di persone sono state arrestate dopo che le dimostrazioni organizzate da gruppi di estrema destra sono sfociate sabato in dimostrazioni violente in città e paesi in tutto il Regno Unito. A scriverlo è la Bbc, secondo cui ci sono stati disordini a Hull, Liverpool, Bristol, Manchester, Stoke-on-Trent, Blackpool e Belfast, con lanci di oggetti, saccheggi di negozi e attacchi alla polizia. Altre dimostrazioni più piccole altrove non sono diventate violente
- Il primo ministro Sir Keir Starmer ha promesso di dare alle forze di polizia il "pieno sostegno" del governo per agire contro gli "estremisti" che tentano di "seminare odio". Il governo britannico offrirà una maggiore protezione alle moschee del Regno Unito: la misura è stata concepita per affrontare il più rapidamente possibile la minaccia di ulteriori attacchi alle case di culto musulmane.
- Le tensioni sono andate crescendo dopo l'uccisione di tre bambine a una festa danzante a Southport, Merseyside, lunedì scorso
- Tra i disordini più gravi ci sono stati quelli di Liverpool, dove mattoni, bottiglie e un petardo sono stati lanciati contro la polizia: un agente è stato colpito alla testa quando è stata lanciata una sedia e un altro è stato preso a calci e buttato giù dalla sua moto. Circa mille manifestanti anti-immigrazione, alcuni dei quali urlavano insulti islamofobi, sono stati affrontati da contro-manifestanti antifascisti radunati vicino alla stazione di Lime Street di Liverpool all'ora di pranzo
- La polizia in tenuta antisommossa ha lottato per tenere separate le due parti e sono stati chiamati rinforzi per cercare di mantenere l'ordine. I disordini sono continuati fino alle prime ore di ieri mattina, con petardi lanciati verso gli agenti di polizia. Una biblioteca è stata incendiata nella zona di Walton della città e i rivoltosi hanno cercato di impedire ai pompieri di spegnerla, ha affermato la polizia del Merseyside. Molti negozi sono stati saccheggiati e sono stati incendiati diversi bidoni della spazzatura
- Diversi agenti sono rimasti feriti. "Il disordine, la violenza e la distruzione non hanno posto qui nel Merseyside, men che meno dopo i tragici eventi che hanno avuto luogo a Southport lunedì. Coloro che hanno adottato questo comportamento non portano altro che vergogna a se stessi e a questa città", ha detto il vice capo della polizia locale Jenny Simms
- Ormai da qualche giorno dilagano nel Regno Unito, e si trasformano anche in una battaglia tra fronti opposti, i disordini violenti innescati questa settimana dalla strage di bambine imputata al raptus di un 17enne a Southport, vicino a Liverpool
- L’ultima ondata di tumulti registrata nel weekend ha contagiato numerosi centri urbani, soprattutto nel nord dell'Inghilterra profonda, dopo la guerriglia metropolitana scatenatasi a Sunderland per mano di almeno 200 facinorosi giunti da fuori città: sullo sfondo di quella che appare come la prima vera sfida al governo laburista di Keir Starmer, nato giusto un mese fa in seguito alle elezioni del 4 luglio
- Dietro l’ondata di violenze secondo le autorità si annidano le strumentalizzazioni ad arte degli ultimi fatti di sangue, e dell'emozione popolare, promosse da sigle dell'ultradestra extraparlamentare islamofoba e anti-immigrazione più radicale, come l'English Defence League (Edl), a colpi di fake news partorite sul web sull'identità dell'accoltellatore di Southport, indicato falsamente alla stregua d'un migrante sbarcato di fresco sull'isola o di un musulmano
- La comunità musulmana, forte di milioni di cittadini nel Regno, intanto ha manifestato da parte sua angoscia e invocato tutele. Il governo laburista, sotto la leadership moderata di Starmer, ha puntato il dito contro l'ultradestra, parlando di "teppismo" e promettendo la stessa linea dura che una quarantina d'anni fa consentì all'amministrazione Tory di Margaret Thatcher di sradicare i fenomeni di brutalità più vergognosi - negli stadi di calcio o attorno ad essi - dei cosiddetti hooligans, famigerate frange del tifo ultrà
- “Non ci sono scuse" dietro questi disordini, ha ribadito nei giorni scorsi Starmer, bollando "la strumentalizzazione" di quanto accaduto a Southport come "violenze criminali e non proteste legittime". Sir Keir ha quindi ribadito "il sostegno pieno" alla polizia e "a tutte le azioni necessarie a garantire la sicurezza" della gente, dopo aver denunciato nei giorni scorsi alla stregua di una forma d'incitamento all'odio "la "tempesta di disinformazione" rinfacciata a influencer vari, ma anche a leader populisti come Nigel Farage