Israele-Hamas, esercito: "Nuova fase di guerra". Ucciso capo militare Hezbollah

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L'esercito israeliano ha reso noto di aver ucciso Hassan Akasha, dirigente di Hamas responsabile del lancio di razzi dalla Siria verso il nord di Israele. "E' iniziata una fase meno intensa dei combattimenti caratterizzata da un ricorso minore alle forze di terra e agli attacchi aerei", ha detto il portavoce militare Daniel Hagari. Intanto Antony Blinken è atterrato in Israele, pronto a incontrare il premier Netanyahu e il gabinetto di guerra

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Israele è entrato in una "nuova fase" nella guerra ingaggiata a Gaza contro Hamas. Lo ha detto al New York Times il portavoce militare Daniel Hagari. "E' iniziata una fase nuova, meno intensa, dei combattimenti", caratterizzata da un ricorso minore alle forze di terra e agli attacchi aerei, ha precisato Hagari a poche ore dall'arrivo in Israele del segretario di Stato americano Antony Blinken.

Secondo i media di Beirut intanto Jawwad Tawil, leader militare di Hezbollah e membro del Partito di Dio, è stato ucciso in un raid aereo compiuto da Israele a Kherbet Selem, località 20 km a nord, linea di demarcazione con Israele. 

Il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Antonio Tajani: "I Paesi del G7 stanno lavorando con il governo israeliano per elaborare una via d'uscita rapida dalla fase militare, per tornare alla diplomazia e alla politica". 

La Jihad islamica ha diffuso sui social un video dell'ostaggio Elad Katzir, 47 anni, rapito il 7 ottobre scorso nel kibbutz di Nir Oz, dove l'uomo lancia un appello alle autorità israeliane affinché accettino un accordo per uno scambio di prigionieri con Hamas.


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Yemen, chi sono gli Houthi e cosa hanno a che fare con la guerra Israele-Hamas

Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. In queste settimane il Pentagono ha detto di aver intercettato missili e droni lanciati dagli Houthi e "potenzialmente indirizzati verso obiettivi in Israele". L'11 dicembre una petroliera norvegese nel Mar Rosso è stata colpita da un missile houthi. L'APPROFONDIMENTO

Israele-Hamas, da Gaza al ruolo degli Usa: la strategia di Netanyahu per il dopoguerra

Mentre nella Striscia si continua a combattere, il premier israeliano pensa già alla tattica da adottare successivamente al conflitto. Già convocato un team ristretto con uomini dello Stato ebraico e del Mossad e previsti colloqui con Stati Uniti, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti. LEGGI

Israele, scoperto sistema di tunnel nella Striscia di Gaza vicino al valico di Erez

La rete di gallerie, che è stata utilizzata nell'attacco del 7 ottobre, è dotata di impianti elettrici, fognari e porte blindate. “Si divide in vari rami con un'estensione di oltre 4 chilometri, arriva a soli 400 metri dal valico, con una profondità di 50 metri sottoterra", ha fatto sapere l'esercito israeliano. LE IMMAGINI

Mar Rosso, i dubbi (e i rischi) dell'operazione Usa contro gli Houthi

Regole di ingaggio, durata dell'intervento, numero di navi da guerra coinvolte: sono gli aspetti ancora da chiarire, secondo il sito Analisi Difesa, sulla coalizione statunitense nata per combattere gli attacchi del gruppo yemenita alle imbarcazioni occidentali. E non è tutto: ci potrebbe essere un allargamento del conflitto di Gaza. LEGGI

Medioriente, Israele: entrati a Gaza 202 camion di aiuti umanitari

Il collegamento militare Cogat con i palestinesi afferma che 202 camion carichi di aiuti umanitari sono entrati a Gaza oggi dopo l'ispezione da parte di Israele. Il 75% dei camion trasportava cibo, il resto trasportava acqua, forniture mediche e attrezzature per rifugi, afferma la direzioine della Difesa. "Non c'è limite alla quantità di aiuti umanitari che possono entrare nella Striscia di Gaza". L'ONU sostiene che i limiti israeliani sul carburante e gli attacchi contro le aree in cui si trovano i magazzini di stoccaggio hanno gravemente ostacolato i suoi sforzi per fornire aiuti. Israele afferma di ispezionare centinaia di camion al giorno e che le Nazioni Unite semplicemente non sono state in grado di tenere il passo.

Gaza, aiuti a rilento. L'allarme dell'Oms: "Popolazione con ferite terribili e fame acuta"

"La cattiva salute e la mancanza di rifugi sono la norma nella Striscia", ha denunciato il direttore dell'organizzazione Tedros Adhanom Ghebreyesus, che è tornato a chiedere una pausa umanitaria. Il bilancio dei morti sale a oltre 21mila, con 55mila feriti. Gli sfollati raggiungono quota 1,9 milioni. LEGGI

Blitz israeliano a Beirut, l'ufficio colpito, le vittime e la reazione di Hamas: le foto

Come riportano i media statali libanesi, un drone israeliano ha colpito un ufficio di Hamas nella periferia sud di Beirut. Ci sono morti e feriti. Tra le vittime c’è il vicecapo del politburo di Hamas, Saleh al-Arouri. Hamas conferma: è stato ucciso in un "vile attacco sionista". LE IMMAGINI

Medioriente, Blinken: attacchi Mar Rosso rallentano 20% trasporto mare

"Condanniamo gli attacchi Houthi nel Mar Rosso - uno dei corridoi commerciali piu' trafficati - che hanno interrotto o deviato quasi il 20% del trasporto marittimo globale", scrive su X il segretario di Stato Usa Antony Blinken. "Ciò aumenta i costi e i tempi di spostamento di cibo, carburante, medicinali e assistenza umanitaria". Perciò, "questo conflitto non deve espandersi". 

Saleh al-Arouri, chi era il numero due di Hamas: su di lui una taglia da 10 milioni

Ritenuto più pericoloso del leader Sinwar, di cui era vice, il 58enne ucciso nel raid israeliano a Beirut era l'anello di congiunzione con Hezbollah e Iran. Nella periferia sud della capitale libanese, dove si era trasferito dal 2018, era solito cambiare più volte nascondiglio. Gli Usa lo avevano inserito nella lista dei "terroristi su scala globale". CHI ERA

Chi sono i leader di Hamas uccisi da Israele, da Yahya Ayyash a Saleh al-Arouri

Dagli anni Novanta diversi esponenti ai vertici dell’organizzazione sono morti durante attacchi mirati condotti da Israele. Fra loro anche Jamila al-Shanti, l'unica donna a essere diventata membro dell'ufficio politico di Hamas nella Striscia di Gaza. Dopo la morte di al-Arouri, fonti diplomatiche coinvolte nei colloqui mediati da Egitto e Qatar che i negoziati per un accordo si sono interrotti. LEGGI

Blinken è appena atterrato in Israele

Il segretario di Stato americano Antony Blinken è appena atterrato in Israele, pronto a incontrare il premier Benyamin Netanyahu e il gabinetto di guerra. Lo riferisce Haaretz. 

Hamas, è caccia ai leader dell’organizzazione all’estero: chi c’è nel mirino di Israele

Lo Stato ebraico ha creato un'unità speciale denominata Nili, composta da uomini della Difesa e del Mossad e autorizzata a operare a livello internazionale per eliminare i capi del movimento palestinese. Il più ricercato è Yahya Sinwar, leader di Hamas nella Striscia di Gaza e ritenuto fra i principali responsabili dell'attacco dello scorso 7 ottobre. LEGGI L'ARTICOLO

Da Blinken impegno per la pace. Re Giordania: convincere Israele

Nel suo incontro ad Amman con Abdullah II, il segretario di Stato ha "sottolineato l'opposizione degli Stati Uniti allo spostamento forzato dei palestinesi dalla Cisgiordania e da Gaza e la fondamentale necessità di proteggere i civili palestinesi in Cisgiordania dalla violenza dei coloni estremisti". LEGGI L'ARTICOLO

Israele, proteste contro governo Netanyahu per chiedere nuove elezioni

Gli organizzatori della manifestazione davanti alla Knesset hanno affermato tra l'altro che "ogni speranza che il governo si elevasse al livello dell'emergenza si è infranta alla luce della sua condotta fallimentare, che si riflette nelle disfunzioni, nell'abbandono dei rapiti, in una ferita mortale all'immagine dello Stato". LEGGI L'ARTICOLO

Medioriente, capi sicurezza hanno avvertito Netanyahu su rischio escalation in Cisgiordania

Negli ultimi giorni i capi della sicurezza hanno più volte avvertito il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, che la Cisgiordania è sull'orlo di una grave escalation. Lo ha riferito l'emittente israeliana Channel 12, secondo cui l'accresciuta preoccupazione arriva a seguito del rifiuto da parte di Israele di consegnare centinaia di milioni di dollari di entrate fiscali che appartengono all'Autorità nazionale palestinese (Anp), oltre al rifiuto di permettere a circa 150mila palestinesi di tornare al loro lavoro in Israele e negli insediamenti. L'emittente ha evidenziato come Netanyahu abbia finora rifiutato di tenere votazioni nel gabinetto di sicurezza per rivedere entrambe le decisioni, data la pressione dei alleati di estrema destra.

Guerra Hamas-Israele, tre giornalisti uccisi nella Striscia di Gaza in raid

L'agenzia Wafa ha riportato che due reporter sono rimasti uccisi in un raid Israeliano a Khan Yunis, nel sud della Striscia: sono Mustafa Abu Thraya e Hamza Dahdouh. Il governo di Hamas, poi, ha diffuso la notizia della morte del fotoreporter Ali Salem Abu Ajwa, nipote dello sceicco Ahmed Yassin che fondò Hamas a Gaza nel 1987 e ne fu il leader spirituale finché non fu ucciso da Israele nel 2004, durante un attacco aereo sulla città di Gaza. Hamza Dahdouh è invece il figlio del giornalista di Al Jazeera Wael Al-Dah. LEGGI L'ARTICOLO

Il Papa: “Cessate il fuoco e liberazione ostaggi a Gaza. Soluzione a 2 Stati"

"Auspico che la Comunità internazionale percorra con determinazione la soluzione di due Stati, uno israeliano e uno palestinese, come pure di uno statuto speciale internazionalmente garantito per la Città di Gerusalemme, affinché israeliani e palestinesi possano finalmente vivere in pace e sicurezza". Lo ha ribadito Papa Francesco ricevendo in udienza il Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede per la presentazione degli auguri per il nuovo anno. LEGGI L'ARTICOLO

Biden contestato da manifestanti pro-Gaza in Carolina del Sud

 Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, è stato contestato da un gruppo di manifestanti pro-Gaza durante un discorso a Charleston, nella Carolina del Sud. Secondo Axios, il presidente è stato interrotto dai manifestanti che chiedevano un cessate il fuoco nella Striscia e almeno tre di loro sono stati rapidamente scortati fuori dall'evento che si è svolto nella chiesa metodista episcopale africana Emanuel, la stessa dove il 17 giugno 2015 il suprematista bianco Dylann Roof uccise nove persone.

Biden stava parlando da diversi minuti nella chiesa quando un manifestante ha iniziato a interromperlo, lanciando slogan su Gaza prima che altri dimostranti si unissero a lui chiedendo un "cessate il fuoco, adesso!". Il presidente ha tentato di calmare i manifestanti, dicendo di "comprenderne la passione". "E - ha aggiunto - ho lavorato in silenzio con il governo israeliano per convincerlo a ridurre (l'operazione, ndr) e a lasciare Gaza in modo significativo".

Biden: "Lavoro per l'uscita 'significativa' di Israele da Gaza"

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha detto che sta lavorando per far sì che Israele riduca la sua presenza militare a Gaza, dopo che i manifestanti che chiedono un cessate il fuoco lo hanno interrotto durante un discorso elettorale. "Ho lavorato in silenzio con il governo israeliano per far sì che riducano e lascino Gaza in modo significativo", ha detto Biden in una chiesa di Charleston, nella Carolina del Sud, dove un suprematista bianco ha ucciso nove parrocchiani neri nel 2015. Mentre i manifestanti cantavano "cessate il fuoco ora", Biden ha detto: "Capisco la loro passione". La congregazione della Mother Emanuel African Methodist Church ha poi soffocato il rumore della manifestazione cantando "altri quattro anni" per sostenere la campagna di Biden per un secondo mandato. Biden ha sostenuto fermamente Israele durante l'operazione militare contro Hamas in seguito agli attentati del 7 ottobre, attirandosi una serie di proteste in occasione di recenti eventi pubblici e la rabbia di parte del suo partito. Ha chiesto sempre più spesso a Israele di evitare vittime tra i civili, avvertendo a dicembre che i bombardamenti "indiscriminati" rischiano di fargli perdere il sostegno globale. 

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