Guerra Israele–Hamas, Blinken in viaggio verso 5 paesi arabi, Cisgiordania e Israele

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Sale la tensione in tutto il Medio Oriente. Dopo gli attacchi a Beirut e Damasco, nel mirino gli hub iraniani in Iraq. Non si fermano i raid israeliani a Gaza, colpita sede della Mezzaluna Rossa a Khan Younis. Intanto l'Isis ha rivendicato la strage al cimitero di Kerman durante le cerimonie per ricordare il generale Soleimani. Gli assalitori avrebbero nascosto le bombe in due valige lasciate sulla strada che percorrevano i manifestanti in corteo per il capo dei pasdaran ucciso 4 anni fa in un raid americano

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Comandante Basij: "Usa e Israele dietro alle esplosioni di Kerman"

Un influente comandante delle forze paramilitari iraniane Basij sostiene che gli Stati Uniti e Israele "sono dietro" al doppio attentato nei pressi del cimitero dei Martiri di Kerman, città a sud-est dell'Iran, dove ieri si stava svolgendo la cerimonia per commemorare il quarto anniversario dell'uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani. Gholamreza Soleimani, che non è imparentato con il generale ucciso, ha fatto queste osservazioni durante una cerimonia a Isfahan, nell'Iran occidentale. Per il comandante di Basij gli attentati a Kerman, che hanno ucciso almeno 84 persone e ne hanno ferite altre 284, erano collegati ai recenti omicidi israeliani di un leader di Hamas a Beirut e di un comandante iraniano in Siria. Ha detto che Israele non è riuscito a distruggere Hamas a Gaza e ora sta ricorrendo a "attacchi di precisione" all'esterno. In questo modo, aggiunge secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa iraniana Tasmin, "abbiamo assistito all'assassinio di personaggi come Seyyed Razi Mousavi", il generale ucciso a fine dicembre in Siria in un attacco attribuito a Israele "e Saleh al-Arouri", il numero 2 di Hamas ucciso nei giorni scorsi a Beirut. 

India: "Monitoriamo da vicino situazione nel Mar Rosso"

L'India sta monitorando da vicino la "situazione in corso" nel Mar Rosso, con le navi della Marina che pattugliano attivamente la regione. Lo ha reso noto il portavoce del Ministero degli Affari Esteri (Mea) di Nuova Delhi, Randhir Jaiswal, preoccupato per i sospetti attacchi di droni alle navi mercantili. Jaiswal ha sottolineato l'impegno dell'India per la libertà di navigazione e la "libera circolazione" delle navi commerciali. "In merito a quanto sta accadendo nel Mar Rosso abbiamo chiarito che attribuiamo grande importanza alla libertà di navigazione e alla libera circolazione delle navi commerciali", ha dichiarato Jaiswal nel suo primo briefing settimanale. Riconoscendo la natura mutevole della situazione, il portavoce ha confermato che le navi indiane stanno pattugliando attivamente l'area, garantendo la sicurezza delle navi battenti bandiera indiana. "Stiamo esaminando la situazione. È una situazione in evoluzione e ne stiamo valutando tutti gli aspetti. Come sapete, abbiamo navi della Marina che pattugliano la zona. Stanno anche tenendo d'occhio le navi indiane che si trovano lì", ha aggiunto.  Per quanto riguarda la posizione attuale, Jaiswal ha chiarito che l'India non fa attualmente parte di alcuna iniziativa o progetto multilaterale nella regione del Mar Rosso. "Finora non facciamo parte di alcuna iniziativa o progetto multilaterale nell'area. Ma stiamo osservando da vicino l'evolversi della situazione", ha aggiunto. La dichiarazione del Mea riflette l'impegno dell'India a salvaguardare i propri interessi nell'area strategicamente importante del Mar Rosso. La regione ha visto crescere l'attenzione internazionale, con diverse nazioni che partecipano attivamente a pattugliamenti e iniziative per garantire la sicurezza delle rotte marittime.

Media Israele: "Allontanare Hezbollah dal confine del Libano"

E' di importanza critica la missione che il consigliere del presidente Joe Biden Amos Hochstein sta svolgendo in Israele. Lo ha affermato la radio militare israeliana in commento del suo incontro odierno con il ministro della difesa Yoav Gallant. La radio ha rilevato che la delicatezza della missione deriva anche dalla uccisione a Beirut del dirigente di Hamas Saleh al-Arouri, ''avvenuta - secondo la emittente - mentre Hochstein si trovava nella capitale libanese''. Riguardo future intese volte a calmare la situazione al confine fra Libano ed Israele, la radio ha detto che Israele preferisce una soluzione diplomatica, ''ma non si può accontentare solo di un impegno che gli Hezbollah non aprano più il fuoco''. ''La richiesta israeliana - ha precisato - è che sia garantito che essi siano allontanati fisicamente dal confine''.

Migliaia di persone al funerale di al-Arouri a Beirut

Migliaia di persone, libanesi e palestinesi, hanno preso parte oggi a Beirut al funerale del numero due di Hamas, Saleh al-Arouri, ucciso in un attacco israeliano martedì notte. Il feretro di al-Arouri e di altri due comandanti di Hamas uccisi insieme a lui, Azzam al-Aqra e Muhammad al-Rayes, sono stati portati dalla moschea di Tarek al-Jadideh a Beirut fino al cimitero nel campo palestinese di Shatila. Intonando 'Libertà per la Palestina' i partecipanti al funerale sono scesi per le strade verso il cimitero sventolando bandiere di Hamas, palestinesi e di Hezbollah. ''Morte all'America e a Israele", ha intonato la folla.

Hamas: 125 persone uccisi in 24 ore, 22.438 in totale

Sono 125 le persone uccise e altre 318 quelle ferite nelle ultime 24 ore dagli attacchi israeliani a Gaza. Lo ha riferito il Ministero della Sanità della Striscia di Gaza controllata da Hamas nel 90  giorno di guerra tra Israele e il gruppo islamista. Secondo Hamas, il numero totale di palestinesi uccisi a Gaza è di oltre 22.438, mentre i feriti dall'inizio dell'offensiva israeliana il 7 ottobre sono 57.614.


A Gaza ucciso responsabile militare della Jihad islamica

A Gaza l'esercito israeliano ha ucciso un responsabile militare della Jihad islamica. Si tratta, ha riferito la radio militare, di Mamduh Lulu. Era il responsabile delle operazioni offensive in partenza dal settore settentrionale della Striscia. Negli anni passati ed anche nella guerra in corso Lulu - ha affermato la radio - ha progettato attacchi verso il territorio israeliano e contro le sue retrovie. Le circostanze della sua uccisione non sono state ancora divulgate. 

Israele: Gallant esamina con emissario Biden situazione al nord

Israele ha la necessità urgente di garantire un ritorno sicuro alle loro case degli 80 mila sfollati che sono stati costretti ad abbandonare l'alta Galilea a causa dei continui bombardamenti degli Hezbollah. Lo ha detto oggi il ministro della difesa Yoav Gallant ad Amos Hochstein, il consigliere particolare del presidente degli Stati Uniti Joe Biden. ''Occorre cambiare la realtà al nostro confine nord - ha detto Gallant. - Siamo giunti ad un bivio. Noi preferiamo intese diplomatiche, ma il tempo stringe. In ogni caso non accetteremo le minacce che giungono dai fiancheggiatori dell'Iran, gli Hezbollah, e siamo determinati a garantire la sicurezza dei nostri cittadini''.


'Jabarin, il Ceo di Hamas che ha finanziato l'attacco del 7/10'

Quando Zaher Jabarin gestiva una cellula di Hamas negli anni '80, chiedeva in prestito denaro a sua madre per comprare armi. Ora supervisiona un impero finanziario che, secondo le stime degli Stati Uniti, vale centinaia di milioni di dollari e finanzia le operazioni di Hamas contro Israele. A scriverlo è il Wall Street Journal, che cita funzionari statunitensi e israeliani secondo cui il militante 55enne gestisce le relazioni finanziarie di Hamas con il suo principale benefattore, l'Iran, e il modo in cui Teheran invia denaro alla Striscia di Gaza. Una figura chiave, quella di Jabarin, che si occupa di un portafoglio di aziende che forniscono entrate annuali a Hamas e gestisce una rete di donatori privati e uomini d'affari che investono per il gruppo islamico. L'influenza di Jabarin sulle finanze di Hamas - scrive Wsj - è così significativa che gli attuali ed ex funzionari della sicurezza statunitensi e israeliani credono che abbia permesso al gruppo di comprare le armi e pagare i combattenti per organizzare gli attacchi del 7 ottobre. "Jabarin ha svolto un ruolo enorme perché gestisce tutte le finanze di Hamas al di fuori di Gaza", ha detto Uzi Shaya, un ex funzionario della sicurezza israeliano, che lo ha definito "l'amministratore delegato di Hamas". Jabarin era poi vicino a Saleh al-Arouri, il funzionario di Hamas ucciso martedì in un'esplosione attribuita a Israele. I due hanno contribuito a fondare l'ala militare di Hamas in Cisgiordania ed erano entrambi considerati vicini all'Iran. Israele teme che, anche se distruggesse l'esercito di Hamas a Gaza, l'impero finanziario del gruppo rimarrà. E Jabarin per anni ha sfidato le sanzioni occidentali per utilizzare i sistemi finanziari in Arabia Saudita, Libano, Emirati Arabi Uniti, Sudan e ultimamente in Turchia, per fondare società e trasferire denaro a Gaza, secondo gli attuali ed ex funzionari della sicurezza statunitensi e israeliani e funzionari finanziari palestinesi.

Medio Oriente, Meloni: escalation può avere conseguenze inimmaginabili

"Sul Medio Oriente noi abbiamo lavorato fin dall'inizio per evitare un'escalation del conflitto perché l'escalation di questa crisi potrebbe avere conseguenze che io considero inimmaginabili". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa. "Lo abbiamo fatto - ha aggiunto - mantenendo una posizione molto equilibrata, la posizioone italiana è forse stata una delle posizioni riconosciute come maggiormente equilibrata".

Medio Oriente, Meloni: appello a Israele, preservare popolazione civile

"Abbiamo condannato gli attacchi terroristici di Hamas, difendendo il diritto di Israele a difendersi, ma faccio appello a Israele a preservare l'incolumità della popolazione civile". Lo dice la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in conferenza stampa. "Ci occupiamo della popolazione civile con operazioni umanitarie che condividiamo con Paesi arabi", ha sottolineato la premier: "Come la nave Vulcano" e "i soccorsi per curare prevalentemente bambini e civili presi da Gaza.

Medio Oriente, Meloni, crisi può portare a conseguenze inimmaginabili

La crisi in Medio Oriente "può avere conseguenze che io ritengo inimmaginabili". Lo dice la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in conferenza stampa rispondendo a una domanda sul rischio di escalation delle tensioni dopo la strage in Iran. 

Mezzaluna Rossa, un morto in raid sulla nostra sede a Gaza

Le forze israeliane "hanno preso di mira il quartier generale della Mezzaluna rossa palestinese a Khan Yunis, provocando l'uccisione di una persona e il ferimento di 6 persone". Lo scrive su X l'organizzazione, spiegando in un altro messaggio che un raid ha colpito il quinto piano della sede. L'organizzazione umanitaria ha pubblicato diversi video riferiti all'attacco, parlando di "panico e paura tra gli sfollati". 

Governo Israele inizia dibattito su futuro Gaza dopo fine Hamas

Il governo israeliano inizierà stasera un dibattito approfondito sulla questione del futuro di Gaza all'indomani di una sconfitta di Hamas. Lo ha riferito la radio pubblica Kan secondo cui l'esame della questione inizierà in un forum ristretto composto dei membri del gabinetto di guerra. Dopo di che il tema passerà ad un forum piu' ampio, il 'Gabinetto politico di sicurezza'. La emittente ha precisato che i diversi scenari che potrebbero prefigurarsi all'indomani di una sconfitta di Hamas saranno illustrati dal Consigliere per la sicurezza nazionale Zahi Hanegbi, dal ministro per le questioni strategiche Ron Dermer e da comandanti delle forze armate.

Onu, preoccupano inviti a palestinesi a lasciare Gaza

L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Turk si è detto oggi "molto preoccupato" per i commenti di alti funzionari israeliani che chiedevano ai palestinesi di lasciare Gaza. Sono "molto turbato dalle dichiarazioni di alti funzionari israeliani sui piani di trasferimento di civili dalla Striscia di Gaza verso paesi terzi", ha scritto Turk su X aggiungendo che "l'85% delle persone a Gaza sono già sfollate interne. Hanno il diritto di tornare alle loro case. La legge internazionale vieta il trasferimento forzato di persone protette all'interno o la deportazione dal territorio occupato". 

Israele, abitazione colpita da missile sparato dal Libano

Un'abitazione nella città israeliana settentrionale di Metula è stata colpita da un missile anticarro sparato dal territorio libanese. Lo riferisce il capo del consiglio comunale della città citato da Haaretz.

Meloni, 'sottovalutate forme mascherate di antisemitismo'

Le immagini atroci degli attacchi di Hamas hanno prodotto una recrudescenza dell'antisemitismo, vuol dire che qualcosa covava sotto la cenere, che sono state sottovalutate forme mascherate di antisemitismo". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, nel corso della conferenza stampa di fine anno alla Camera. "Quando fu votata la Commissione Segre abbiamo presentato degli emendamenti, per citare il diritto di Israele a esistere, ma per motivi politici non è stato fatto, ci siamo astenuti e poi siamo stati accusati noi di antisemitismo", aggiunge.

Meloni, Angelosanto nuovo coordinatore lotta all'antisemitismo

"Il prefetto Pecoraro si è dimesso per ragioni personali dal suo incarico" di coordinatore nazionale per la lotta all'antisemitismo, "siamo in procinto di nominare il generale Angelosanto, già capo del Ros", una figura "molto autorevole per occuparsi di questa materia". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni durante la conferenza di fine anno LA DIRETTA

Israele accusa Onu, valichi aperti ma pochi aiuti a Gaza

L'organo del ministero della Difesa israeliano responsabile degli affari civili palestinesi (Cogat) ha accusato nuovamente le Nazioni Unite di non fare abbastanza per far arrivare gli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. "Non si può continuare a evitare i fatti: Non c'è nessuna punizione collettiva. Due valichi sono aperti. Avete detto che potete trasferire 200 camion al giorno a Kerem Shalom, eppure non riuscite a farne entrare neppure 100", ha affermato il Cogat in un post su X, rispondendo alle affermazioni di Philippe Lazzarini, commissario generale dell'Unrwa, secondo cui "il popolo palestinese è sottoposto a una punizione collettiva con troppo pochi aiuti umanitari consentiti". "Negli ultimi 80 giorni ci siamo adeguati, tutto ciò che avete fatto è stato un temporeggiamento", ha aggiunto il Cogat. 

Procura Madrid, archiviare inchiesta su 2 spagnoli vittime Hamas

La Procura dell'alto tribunale dell'Audiencia Nacional ha sollecitato l'archiviazione dell'inchiesta sull'assassinio dei due cittadini ispano-israeliani, Maya Villalobo e Ivan Illarramendi nell'attacco terrorista di Hamas dello scorso 7 ottobre a Israele, nell'impossibilità di processare i responsabili in Spagna, informano fonti giudiziarie riferite da El Confidencial. Maya Villalobo, 19 anni, figlia di un professore spagnolo dell'Università di Siviglia e di una ricercatrice israeliana, stava svolgendo il servizio militare nella base di Nahal Oz, vicino Gaza, nel paese di origine materno, quando risultò dispersa negli attacchi di Hamas, che hanno provocato almeno 1.200 vittime e l'intervento militare di Israele a Gaza con migliaia di perdite fra la popolazione. La sua morta è stata confermata l'11 ottobre scorso dal ministero spagnolo degli Affari esteri. Ivan Illarramendi, spagnolo nato a Zarautz, nel Paese Basco, viveva da un decennio in Israele con sua moglie con la quale risiedeva a due km dalla Striscia di Gaza. Secondo le fonti a conoscenza dell'inchiesta dell'Audiencia Nacional citate, non ci sono dubbi sulla natura terrorista degli attacchi in cui morirono i due cittadini spagnoli. Ma le ricerche degli autori materiali non hanno portato finora a prove conclusive.

Mezzaluna Rossa, un morto in raid sulla nostra sede a Gaza

Le forze israeliane "hanno preso di mira il quartier generale della Mezzaluna rossa palestinese a Khan Yunis, provocando l'uccisione di una persona e il ferimento di 6 persone". Lo scrive su X l'organizzazione, spiegando in un altro messaggio che un raid ha colpito il quinto piano della sede. L'organizzazione umanitaria ha pubblicato diversi video riferiti all'attacco, parlando di "panico e paura tra gli sfollati". 

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