
Sale la tensione in tutto il Medio Oriente. Dopo gli attacchi a Beirut e Damasco, nel mirino gli hub iraniani in Iraq. Non si fermano i raid israeliani a Gaza, colpita sede della Mezzaluna Rossa a Khan Younis. Intanto l'Isis ha rivendicato la strage al cimitero di Kerman durante le cerimonie per ricordare il generale Soleimani. Gli assalitori avrebbero nascosto le bombe in due valige lasciate sulla strada che percorrevano i manifestanti in corteo per il capo dei pasdaran ucciso 4 anni fa in un raid americano
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In Libano oggi i funerali del leader di Hamas al-Arouri, mentre Nasrallah promette "lotta senza limiti" a Israele. Alta tensione in tutto il Medio Oriente il giorno dopo l'uccisione del numero due di Hamas. “Evidente attacco di Israele”, ha detto il leader di Hezbollah. Gli alleati arabi minacciano pesanti rappresaglie. La Germania invita i cittadini tedeschi a lasciare il Libano. L'Egitto sospende la sua mediazione per la tregua e gli ostaggi. Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, tornerà in Medio Oriente oggi, dove visiterà numerosi Paesi, incluso Israele. Strage ieri in Iran nell'anniversario dell'uccisione del generale Soleimani, capo dei pasdaran e grande nemico di Israele, in un raid americano. Due esplosioni, vicino al cimitero dove è sepolto, hanno causato almeno decine di morti e centinaia di feriti. Teheran parla di un "attacco terroristico di mercenari di Usa e alleati". Il presidente Raisi e la guida suprema Khamenei assicurano che "gli attentatori saranno puniti".
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa: "Sul Medio Oriente noi abbiamo lavorato fin dall'inizio per evitare un'escalation del conflitto perché l'escalation di questa crisi potrebbe avere conseguenze che io considero inimmaginabili".
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Mezzaluna Rossa: preoccupa sicurezza team ospedale al-Amal a Gaza
La Mezzaluna Rossa Palestinese ha espresso profonda preoccupazione per la sicurezza del suo personale e di altre persone che si stanno rifugiando nell'ospedale di al-Amal e nel suo quartier generale a Khan Younis, nel sud di Gaza. Lo riporta il Guardian, precisando che in una dichiarazione sui social media, la Mezzaluna Rossa ha affermato che il complesso ospedaliero è stato oggetto di "ripetuti bersagli diretti" da parte delle Forze di Difesa Israeliane negli ultimi tre giorni, con un bilancio di sette sfollati interni, tra cui un bambino di cinque anni
Nasrallah: "Dietro morte di Arouri c'è evidente aggressione di Israele"
Il leader degli Hezbollah ha ricordato l'esponente di Hamas, ucciso ieri a Beirut e "tutti i martiri caduti sulla strada per Gerusalemme". Poi il monito: "Se Israele ci fa guerra lotteremo senza limiti". LEGGI L'ARTICOLO
Idf: indagine sugli eventi che portarono al massacro di Hamas
"Il capo di stato maggiore dell'Idf, tenente generale Herzi Halevi, ha formato una squadra di ex ufficiali militari per indagare sui fallimenti dell'esercito che hanno portato al massacro di Hamas del 7 ottobre. La decisione arriva 90 giorni dopo che Hamas ha lanciato il suo attacco terroristico nel sud di Israele". Lo scrive The Times of Israel.
Tre israeliani dispersi sono in realtà ostaggio di Hamas
Erano considerati dispersi nell'attacco di Hamas del 7 ottobre, ma Israele ha le prove che sono tenuti in ostaggio. Il portavoce dell'Idf, Daniel Hagari, ha detto che i tre israeliani sono ora "considerati prigionieri" nella Striscia di Gaza. "Una conclusione cui si è giunti al termine di un'indagine condotta sulle prove e sull'analisi di tutti gli scenari possibili", ha aggiunto Hagari, secondo quanto riporta Ynet. Tra di loro Hanan Yablonka e Idan Shtivi, le cui famiglie sono state già informate.
Iran, tre uomini e una donna giustiziati per legami con il Mossad
Secondo le accuse, avevano ricevuto denaro per diverse missioni nelle province dell'Azarbaijan occidentale, Teheran e Hormozgan. La pena di morte è stata eseguita per "crimine di guerra e corruzione attraverso la cooperazione con il regime sionista". LA STORIA
Israele, Corte Suprema annulla elemento chiave della riforma della giustizia di Netanyahu
Igiudici si sono espressi contro l’emendamento che di fatto annullava la “Clausola di ragionevolezza”. Esponenti del governo hanno reagito con foga contro la sentenza, trovando anche fuori luogo che sia uscita mentre il Paese è in guerra. Grande soddisfazione, invece, nel movimento popolare di protesta che per mesi era sceso in massa nelle strade per contrastare quello che riteneva un colpo di mano del Likud contro il regime democratico di Israele. LEGGI L'ARTICOLO
Gaza, aiuti a rilento. L'allarme dell'Oms: "Popolazione con ferite terribili e fame acuta"
"La cattiva salute e la mancanza di rifugi sono la norma nella Striscia", ha denunciato il direttore dell'organizzazione Tedros Adhanom Ghebreyesus, che è tornato a chiedere una pausa umanitaria. Il bilancio dei morti sale a oltre 21mila, con 55mila feriti. Gli sfollati raggiungono quota 1,9 milioni. LEGGI
Le 20 foto simbolo dal mondo del 2023, dalla guerra a Gaza al naufragio di Cutro
Il conflitto in Ucraina che continua, gli sfollati del Nagorno-Karabakh, la terza guerra civile in quattro anni in Sudan. Poi l'Inghilterra che saluta un nuovo Re e una nuova Regina, i fenomeni migratori (dagli Stati Uniti all'Italia) e gli effetti del cambiamento climatico. SFOGLIA LA GALLERY
Blitz israeliano a Beirut, l'ufficio colpito, le vittime e la reazione di Hamas: le foto
Come riportano i media statali libanesi, un drone israeliano ha colpito un ufficio di Hamas nella periferia sud di Beirut. Ci sono morti e feriti. Tra le vittime c’è il vicecapo del politburo di Hamas, Saleh al-Arouri. Hamas conferma: è stato ucciso in un "vile attacco sionista". LEGGI
Israele, i superstiti del 7 ottobre fanno causa all'intelligence
La richiesta di risarcimento è di 56 milioni di dollari. "Bastava una telefonata per evitare il massacro, c'è stata negligenza e omissione", si legge nella causa firmata da 42 querelanti. Nel rave nel deserto vennero uccise 362 persone. LEGGI L'ARTICOLO
Saleh al-Arouri, chi era il numero due di Hamas: su di lui una taglia da 10 milioni
Ritenuto più pericoloso del leader Sinwar, di cui era vice, il 58enne ucciso nel raid israeliano a Beirut era l'anello di congiunzione con Hezbollah e Iran. Nella periferia sud della capitale libanese, dove si era trasferito dal 2018, era solito cambiare più volte nascondiglio. Gli Usa lo avevano inserito nella lista dei "terroristi su scala globale". LEGGI L'ARTICOLO
Chi sono i leader di Hamas uccisi da Israele, da Yahya Ayyash a Saleh al-Arouri
Dagli anni Novanta diversi esponenti ai vertici dell’organizzazione sono morti durante attacchi mirati condotti da Israele. Fra loro anche Jamila al-Shanti, l'unica donna a essere diventata membro dell'ufficio politico di Hamas nella Striscia di Gaza. Dopo la morte di al-Arouri, fonti diplomatiche coinvolte nei colloqui mediati da Egitto e Qatar che i negoziati per un accordo si sono interrotti. LEGGI
Hamas, è caccia ai leader dell’organizzazione all’estero: chi c’è nel mirino di Israele
Lo Stato ebraico ha creato un'unità speciale denominata Nili, composta da uomini della Difesa e del Mossad e autorizzata a operare a livello internazionale per eliminare i capi del movimento palestinese. Il più ricercato è Yahya Sinwar, leader di Hamas nella Striscia di Gaza e ritenuto fra i principali responsabili dell'attacco dello scorso 7 ottobre. LEGGI L'ARTICOLO
Mar Rosso, i dubbi (e i rischi) dell'operazione Usa contro gli Houthi
Regole di ingaggio, durata dell'intervento, numero di navi da guerra coinvolte: sono gli aspetti ancora da chiarire, secondo il sito Analisi Difesa, sulla coalizione statunitense nata per combattere gli attacchi del gruppo yemenita alle imbarcazioni occidentali. E non è tutto: ci potrebbe essere un allargamento del conflitto di Gaza. LEGGI
Tv: "Piano Gallant per futuro di Gaza con quattro attori"
La futura gestione della Striscia di Gaza dovrà essere affidata a quattro attori che opereranno in sintonia: l'esercito israeliano, l'Egitto, una task force multinazionale e una coalizione di comitati palestinesi locali: questo - secondo la televisione pubblica Kan - un piano elaborato dal ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant assieme con i vertici militari. Quel piano, ha aggiunto l'emittente, sarà discusso stasera dal gabinetto di guerra e poi da un forum allargato: il 'gabinetto politico-di sicurezza'.
Blinken vola in 5 Paesi arabi, Israele e Cisgiordania
Il segretario di Stato Usa Antony Blinken parte oggi per un nuovo tour in Medio Oriente che comprende cinque Paesi arabi, Israele e la Cisgiordania: lo ha annunciato il portavoce del dipartimento di Stato Matthew Miller.
Al-Arouri ucciso in un vecchio ufficio di Hamas, era lì per un incontro
L'appartamento all'interno del quale si trovava Saleh al-Arouri, il numero due di Hamas ucciso due giorni fa in un raid attribuito a Israele, ospitava una volta un ufficio del gruppo. Lo hanno alla Dpa fonti di Hezbollah, secondo cui al-Arouri si trovava lì per un incontro. Quell'appartamento era vuoto da tempo, ma di recente era stato rioccupato.
Da Blinken e Colonna impegno a evitare un'escalation del conflitto in Iran e Libano
Il Segretario di Stato americano Antony Blinken e la ministra degli Esteri francese Catherine Colonna hanno espresso l'impegno dei loro Paesi a evitare una escalation del conflitto in Medioriente dopo gli attacchi in Libano e in Iran. Lo ha dichiarato il portavoce del Dipartimento di Stato Usa Matthew Miller. Blinken ha inoltre chiesto la fine immediata degli attacchi illegali alle navi commerciali nel Mar Rosso da parte degli Houthi sostenuti dall’Iran e il rilascio delle navi e degli equipaggi illegalmente detenuti, si legge in una nota del Dipartimento di Stato americano. Durante il colloqui si è anche discusso dell'importanza delle misure da adottare per prevenire l'espansione del conflitto da Gaza. Necessario, hanno detto Blinken e Colonna, compiere passi positivi per allentare le tensioni in Cisgiordania ed evitare un'escalation in Libano e Iran. E' stata quindi sottolineata l'importanza di ridurre al minimo le vittime civili a Gaza. Inoltre, il Segretario Blinken e la ministra degli Esteri Colonna hanno riaffermato l'urgenza di un coordinamento internazionale per garantire che l'assistenza umanitaria raggiunga i civili palestinesi a Gaza.
Comandante Basij: "Usa e Israele dietro alle esplosioni di Kerman" (2)
Mohammad Jamshidi, vice capo dello staff per gli affari politici del presidente iraniano, ha fatto supposizioni simili in un post sulla piattaforma di social media X giovedì scorso. "Washington afferma che gli Stati Uniti e Israele non hanno avuto alcun ruolo nell'attacco terroristico a Kerman, in Iran. Veramente? Una volpe prima fiuta la propria tana", ha scritto. "Gli Stati Uniti e Israele sono responsabili del 'crimine' e che 'il terrorismo è solo uno strumento'", ha sottolineato. Ieri il portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Matthew Miller ha smentito il coinvolgimento degli Usa e di Israele.-
Comandante Basij: "Usa e Israele dietro alle esplosioni di Kerman"
Un influente comandante delle forze paramilitari iraniane Basij sostiene che gli Stati Uniti e Israele "sono dietro" al doppio attentato nei pressi del cimitero dei Martiri di Kerman, città a sud-est dell'Iran, dove ieri si stava svolgendo la cerimonia per commemorare il quarto anniversario dell'uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani. Gholamreza Soleimani, che non è imparentato con il generale ucciso, ha fatto queste osservazioni durante una cerimonia a Isfahan, nell'Iran occidentale. Per il comandante di Basij gli attentati a Kerman, che hanno ucciso almeno 84 persone e ne hanno ferite altre 284, erano collegati ai recenti omicidi israeliani di un leader di Hamas a Beirut e di un comandante iraniano in Siria. Ha detto che Israele non è riuscito a distruggere Hamas a Gaza e ora sta ricorrendo a "attacchi di precisione" all'esterno. In questo modo, aggiunge secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa iraniana Tasmin, "abbiamo assistito all'assassinio di personaggi come Seyyed Razi Mousavi", il generale ucciso a fine dicembre in Siria in un attacco attribuito a Israele "e Saleh al-Arouri", il numero 2 di Hamas ucciso nei giorni scorsi a Beirut.
India: "Monitoriamo da vicino situazione nel Mar Rosso"
L'India sta monitorando da vicino la "situazione in corso" nel Mar Rosso, con le navi della Marina che pattugliano attivamente la regione. Lo ha reso noto il portavoce del Ministero degli Affari Esteri (Mea) di Nuova Delhi, Randhir Jaiswal, preoccupato per i sospetti attacchi di droni alle navi mercantili. Jaiswal ha sottolineato l'impegno dell'India per la libertà di navigazione e la "libera circolazione" delle navi commerciali. "In merito a quanto sta accadendo nel Mar Rosso abbiamo chiarito che attribuiamo grande importanza alla libertà di navigazione e alla libera circolazione delle navi commerciali", ha dichiarato Jaiswal nel suo primo briefing settimanale. Riconoscendo la natura mutevole della situazione, il portavoce ha confermato che le navi indiane stanno pattugliando attivamente l'area, garantendo la sicurezza delle navi battenti bandiera indiana. "Stiamo esaminando la situazione. È una situazione in evoluzione e ne stiamo valutando tutti gli aspetti. Come sapete, abbiamo navi della Marina che pattugliano la zona. Stanno anche tenendo d'occhio le navi indiane che si trovano lì", ha aggiunto. Per quanto riguarda la posizione attuale, Jaiswal ha chiarito che l'India non fa attualmente parte di alcuna iniziativa o progetto multilaterale nella regione del Mar Rosso. "Finora non facciamo parte di alcuna iniziativa o progetto multilaterale nell'area. Ma stiamo osservando da vicino l'evolversi della situazione", ha aggiunto. La dichiarazione del Mea riflette l'impegno dell'India a salvaguardare i propri interessi nell'area strategicamente importante del Mar Rosso. La regione ha visto crescere l'attenzione internazionale, con diverse nazioni che partecipano attivamente a pattugliamenti e iniziative per garantire la sicurezza delle rotte marittime.
Media Israele: "Allontanare Hezbollah dal confine del Libano"
E' di importanza critica la missione che il consigliere del presidente Joe Biden Amos Hochstein sta svolgendo in Israele. Lo ha affermato la radio militare israeliana in commento del suo incontro odierno con il ministro della difesa Yoav Gallant. La radio ha rilevato che la delicatezza della missione deriva anche dalla uccisione a Beirut del dirigente di Hamas Saleh al-Arouri, ''avvenuta - secondo la emittente - mentre Hochstein si trovava nella capitale libanese''. Riguardo future intese volte a calmare la situazione al confine fra Libano ed Israele, la radio ha detto che Israele preferisce una soluzione diplomatica, ''ma non si può accontentare solo di un impegno che gli Hezbollah non aprano più il fuoco''. ''La richiesta israeliana - ha precisato - è che sia garantito che essi siano allontanati fisicamente dal confine''.
Migliaia di persone al funerale di al-Arouri a Beirut
Migliaia di persone, libanesi e palestinesi, hanno preso parte oggi a Beirut al funerale del numero due di Hamas, Saleh al-Arouri, ucciso in un attacco israeliano martedì notte. Il feretro di al-Arouri e di altri due comandanti di Hamas uccisi insieme a lui, Azzam al-Aqra e Muhammad al-Rayes, sono stati portati dalla moschea di Tarek al-Jadideh a Beirut fino al cimitero nel campo palestinese di Shatila. Intonando 'Libertà per la Palestina' i partecipanti al funerale sono scesi per le strade verso il cimitero sventolando bandiere di Hamas, palestinesi e di Hezbollah. ''Morte all'America e a Israele", ha intonato la folla.
Hamas: 125 persone uccisi in 24 ore, 22.438 in totale
Sono 125 le persone uccise e altre 318 quelle ferite nelle ultime 24 ore dagli attacchi israeliani a Gaza. Lo ha riferito il Ministero della Sanità della Striscia di Gaza controllata da Hamas nel 90 giorno di guerra tra Israele e il gruppo islamista. Secondo Hamas, il numero totale di palestinesi uccisi a Gaza è di oltre 22.438, mentre i feriti dall'inizio dell'offensiva israeliana il 7 ottobre sono 57.614.
A Gaza ucciso responsabile militare della Jihad islamica
A Gaza l'esercito israeliano ha ucciso un responsabile militare della Jihad islamica. Si tratta, ha riferito la radio militare, di Mamduh Lulu. Era il responsabile delle operazioni offensive in partenza dal settore settentrionale della Striscia. Negli anni passati ed anche nella guerra in corso Lulu - ha affermato la radio - ha progettato attacchi verso il territorio israeliano e contro le sue retrovie. Le circostanze della sua uccisione non sono state ancora divulgate.
Israele: Gallant esamina con emissario Biden situazione al nord
Israele ha la necessità urgente di garantire un ritorno sicuro alle loro case degli 80 mila sfollati che sono stati costretti ad abbandonare l'alta Galilea a causa dei continui bombardamenti degli Hezbollah. Lo ha detto oggi il ministro della difesa Yoav Gallant ad Amos Hochstein, il consigliere particolare del presidente degli Stati Uniti Joe Biden. ''Occorre cambiare la realtà al nostro confine nord - ha detto Gallant. - Siamo giunti ad un bivio. Noi preferiamo intese diplomatiche, ma il tempo stringe. In ogni caso non accetteremo le minacce che giungono dai fiancheggiatori dell'Iran, gli Hezbollah, e siamo determinati a garantire la sicurezza dei nostri cittadini''.
'Jabarin, il Ceo di Hamas che ha finanziato l'attacco del 7/10'
Quando Zaher Jabarin gestiva una cellula di Hamas negli anni '80, chiedeva in prestito denaro a sua madre per comprare armi. Ora supervisiona un impero finanziario che, secondo le stime degli Stati Uniti, vale centinaia di milioni di dollari e finanzia le operazioni di Hamas contro Israele. A scriverlo è il Wall Street Journal, che cita funzionari statunitensi e israeliani secondo cui il militante 55enne gestisce le relazioni finanziarie di Hamas con il suo principale benefattore, l'Iran, e il modo in cui Teheran invia denaro alla Striscia di Gaza. Una figura chiave, quella di Jabarin, che si occupa di un portafoglio di aziende che forniscono entrate annuali a Hamas e gestisce una rete di donatori privati e uomini d'affari che investono per il gruppo islamico. L'influenza di Jabarin sulle finanze di Hamas - scrive Wsj - è così significativa che gli attuali ed ex funzionari della sicurezza statunitensi e israeliani credono che abbia permesso al gruppo di comprare le armi e pagare i combattenti per organizzare gli attacchi del 7 ottobre. "Jabarin ha svolto un ruolo enorme perché gestisce tutte le finanze di Hamas al di fuori di Gaza", ha detto Uzi Shaya, un ex funzionario della sicurezza israeliano, che lo ha definito "l'amministratore delegato di Hamas". Jabarin era poi vicino a Saleh al-Arouri, il funzionario di Hamas ucciso martedì in un'esplosione attribuita a Israele. I due hanno contribuito a fondare l'ala militare di Hamas in Cisgiordania ed erano entrambi considerati vicini all'Iran. Israele teme che, anche se distruggesse l'esercito di Hamas a Gaza, l'impero finanziario del gruppo rimarrà. E Jabarin per anni ha sfidato le sanzioni occidentali per utilizzare i sistemi finanziari in Arabia Saudita, Libano, Emirati Arabi Uniti, Sudan e ultimamente in Turchia, per fondare società e trasferire denaro a Gaza, secondo gli attuali ed ex funzionari della sicurezza statunitensi e israeliani e funzionari finanziari palestinesi.
Medio Oriente, Meloni: escalation può avere conseguenze inimmaginabili
"Sul Medio Oriente noi abbiamo lavorato fin dall'inizio per evitare un'escalation del conflitto perché l'escalation di questa crisi potrebbe avere conseguenze che io considero inimmaginabili". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in conferenza stampa. "Lo abbiamo fatto - ha aggiunto - mantenendo una posizione molto equilibrata, la posizioone italiana è forse stata una delle posizioni riconosciute come maggiormente equilibrata".
Medio Oriente, Meloni: appello a Israele, preservare popolazione civile
"Abbiamo condannato gli attacchi terroristici di Hamas, difendendo il diritto di Israele a difendersi, ma faccio appello a Israele a preservare l'incolumità della popolazione civile". Lo dice la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in conferenza stampa. "Ci occupiamo della popolazione civile con operazioni umanitarie che condividiamo con Paesi arabi", ha sottolineato la premier: "Come la nave Vulcano" e "i soccorsi per curare prevalentemente bambini e civili presi da Gaza.
Medio Oriente, Meloni, crisi può portare a conseguenze inimmaginabili
La crisi in Medio Oriente "può avere conseguenze che io ritengo inimmaginabili". Lo dice la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in conferenza stampa rispondendo a una domanda sul rischio di escalation delle tensioni dopo la strage in Iran.
Mezzaluna Rossa, un morto in raid sulla nostra sede a Gaza
Le forze israeliane "hanno preso di mira il quartier generale della Mezzaluna rossa palestinese a Khan Yunis, provocando l'uccisione di una persona e il ferimento di 6 persone". Lo scrive su X l'organizzazione, spiegando in un altro messaggio che un raid ha colpito il quinto piano della sede. L'organizzazione umanitaria ha pubblicato diversi video riferiti all'attacco, parlando di "panico e paura tra gli sfollati".
Governo Israele inizia dibattito su futuro Gaza dopo fine Hamas
Il governo israeliano inizierà stasera un dibattito approfondito sulla questione del futuro di Gaza all'indomani di una sconfitta di Hamas. Lo ha riferito la radio pubblica Kan secondo cui l'esame della questione inizierà in un forum ristretto composto dei membri del gabinetto di guerra. Dopo di che il tema passerà ad un forum piu' ampio, il 'Gabinetto politico di sicurezza'. La emittente ha precisato che i diversi scenari che potrebbero prefigurarsi all'indomani di una sconfitta di Hamas saranno illustrati dal Consigliere per la sicurezza nazionale Zahi Hanegbi, dal ministro per le questioni strategiche Ron Dermer e da comandanti delle forze armate.
Onu, preoccupano inviti a palestinesi a lasciare Gaza
L'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Turk si è detto oggi "molto preoccupato" per i commenti di alti funzionari israeliani che chiedevano ai palestinesi di lasciare Gaza. Sono "molto turbato dalle dichiarazioni di alti funzionari israeliani sui piani di trasferimento di civili dalla Striscia di Gaza verso paesi terzi", ha scritto Turk su X aggiungendo che "l'85% delle persone a Gaza sono già sfollate interne. Hanno il diritto di tornare alle loro case. La legge internazionale vieta il trasferimento forzato di persone protette all'interno o la deportazione dal territorio occupato".
Israele, abitazione colpita da missile sparato dal Libano
Un'abitazione nella città israeliana settentrionale di Metula è stata colpita da un missile anticarro sparato dal territorio libanese. Lo riferisce il capo del consiglio comunale della città citato da Haaretz.
Meloni, 'sottovalutate forme mascherate di antisemitismo'
Le immagini atroci degli attacchi di Hamas hanno prodotto una recrudescenza dell'antisemitismo, vuol dire che qualcosa covava sotto la cenere, che sono state sottovalutate forme mascherate di antisemitismo". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, nel corso della conferenza stampa di fine anno alla Camera. "Quando fu votata la Commissione Segre abbiamo presentato degli emendamenti, per citare il diritto di Israele a esistere, ma per motivi politici non è stato fatto, ci siamo astenuti e poi siamo stati accusati noi di antisemitismo", aggiunge.
Meloni, Angelosanto nuovo coordinatore lotta all'antisemitismo
"Il prefetto Pecoraro si è dimesso per ragioni personali dal suo incarico" di coordinatore nazionale per la lotta all'antisemitismo, "siamo in procinto di nominare il generale Angelosanto, già capo del Ros", una figura "molto autorevole per occuparsi di questa materia". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni durante la conferenza di fine anno LA DIRETTA
Israele accusa Onu, valichi aperti ma pochi aiuti a Gaza
L'organo del ministero della Difesa israeliano responsabile degli affari civili palestinesi (Cogat) ha accusato nuovamente le Nazioni Unite di non fare abbastanza per far arrivare gli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. "Non si può continuare a evitare i fatti: Non c'è nessuna punizione collettiva. Due valichi sono aperti. Avete detto che potete trasferire 200 camion al giorno a Kerem Shalom, eppure non riuscite a farne entrare neppure 100", ha affermato il Cogat in un post su X, rispondendo alle affermazioni di Philippe Lazzarini, commissario generale dell'Unrwa, secondo cui "il popolo palestinese è sottoposto a una punizione collettiva con troppo pochi aiuti umanitari consentiti". "Negli ultimi 80 giorni ci siamo adeguati, tutto ciò che avete fatto è stato un temporeggiamento", ha aggiunto il Cogat.
Procura Madrid, archiviare inchiesta su 2 spagnoli vittime Hamas
La Procura dell'alto tribunale dell'Audiencia Nacional ha sollecitato l'archiviazione dell'inchiesta sull'assassinio dei due cittadini ispano-israeliani, Maya Villalobo e Ivan Illarramendi nell'attacco terrorista di Hamas dello scorso 7 ottobre a Israele, nell'impossibilità di processare i responsabili in Spagna, informano fonti giudiziarie riferite da El Confidencial. Maya Villalobo, 19 anni, figlia di un professore spagnolo dell'Università di Siviglia e di una ricercatrice israeliana, stava svolgendo il servizio militare nella base di Nahal Oz, vicino Gaza, nel paese di origine materno, quando risultò dispersa negli attacchi di Hamas, che hanno provocato almeno 1.200 vittime e l'intervento militare di Israele a Gaza con migliaia di perdite fra la popolazione. La sua morta è stata confermata l'11 ottobre scorso dal ministero spagnolo degli Affari esteri. Ivan Illarramendi, spagnolo nato a Zarautz, nel Paese Basco, viveva da un decennio in Israele con sua moglie con la quale risiedeva a due km dalla Striscia di Gaza. Secondo le fonti a conoscenza dell'inchiesta dell'Audiencia Nacional citate, non ci sono dubbi sulla natura terrorista degli attacchi in cui morirono i due cittadini spagnoli. Ma le ricerche degli autori materiali non hanno portato finora a prove conclusive.
Mezzaluna Rossa, un morto in raid sulla nostra sede a Gaza
Le forze israeliane "hanno preso di mira il quartier generale della Mezzaluna rossa palestinese a Khan Yunis, provocando l'uccisione di una persona e il ferimento di 6 persone". Lo scrive su X l'organizzazione, spiegando in un altro messaggio che un raid ha colpito il quinto piano della sede. L'organizzazione umanitaria ha pubblicato diversi video riferiti all'attacco, parlando di "panico e paura tra gli sfollati".
Media, 'raid a Baghdad, uccisi due comandanti milizie filoiraniane'
Un raid ha colpito nella capitale irachena Baghdad una base di milizie sostenute dall'Iran, uccidendo due combattenti. Lo riferisce il giornale The National, pubblicato ad Abu Dhabi, in riferimento a notizie diffuse da un canale Telegram legato alle milizie e dopo che due esplosioni sono state udite nella zona orientale di Baghdad. Le milizie, si legge, accusano gli Usa e affermano che le persone uccise sono "comandanti di alto livello".
Cina, 'ci opponiamo ad attacchi contro navi civili nel Mar Rosso'
"La Cina si oppone agli attacchi contro le navi civili. Credo che tutte le parti debbano svolgere un ruolo costruttivo e responsabile nel salvaguardare la sicurezza delle rotte marittime nel Mar Rosso". Lo ha affermato durante un punto stampa il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin, riferendosi ai recenti attacchi partiti dallo Yemen contro le navi commerciali legate a Israele in reazione agli eventi nella Striscia di Gaza. Nel suo intervento Wang non ha menzionato specificamente gli Houthi, il gruppo yemenita che ha rivendicato gli attacchi.
Al Jazeera, 14 morti in raid vicino zona evacuazione Gaza
Il network Al Jazeera riferisce che stanotte "ci sono stati costanti bombardamenti vicino alla zona di evacuazione di al-Mawasi, dove l'esercito israeliano ha dato istruzioni alle persone di rifugiarsi" e "una casa vicino a quell'area è stata distrutta. Le due famiglie che vi si rifugiavano sono state uccise, per un totale di 14 persone. La vittima più giovane aveva cinque anni e la maggioranza aveva meno di 10 anni". In un episodio separato riportato dall'agenzia palestinese Wafa, 6 persone sono morte in un attacco aereo su terreni agricoli che ospitavano gli sfollati a ovest di Khan Yunis.
Borrell contro ministri Israele, 'trasferimenti forzati violano diritto'
"Condanno fermamente le dichiarazioni provocatorie e irresponsabili dei ministri israeliani Ben Gvir e Smotrich che diffamano il popolo palestinese di Gaza e sollecitano un piano per l'emigrazione. Gli spostamenti forzati sono severamente vietati in quanto grave violazione del diritto internazionale umanitario e le parole contano". Così in un post su X l'Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell.
Hamas, è caccia ai leader dell’organizzazione all’estero
Lo Stato ebraico ha creato un'unità speciale denominata Nili, composta da uomini della Difesa e del Mossad e autorizzata a operare a livello internazionale per eliminare i capi del movimento palestinese. Il più ricercato è Yahya Sinwar, leader di Hamas nella Striscia di Gaza e ritenuto fra i principali responsabili dell'attacco dello scorso 7 ottobre CHI C'È NEL MIRINO DI ISRAELE
'Difesa Israele vuole affidare a clan famiglie gestione di Gaza'
Secondo il Jerusalem Post, i massimi funzionari della Difesa israeliana vorrebbero che dopo la conclusione della guerra a gestire Gaza siano gruppi familiari che non abbiano collegamenti con Hamas e di affidare loro il controllo sulle consegne di cibo, acqua e altri beni essenziali. Secondo il piano ipotizzato da alti funzionari della Difesa, l'idea sarebbe di affidare la gestione locale di Gaza a clan tradizionalmente legati a città e settori specifici, ha appreso il Jerusalem Post. Hamas governa Gaza da 16 anni e i funzionari non hanno spiegato come sarebbero in grado di garantire una separazione netta tra i clan familiari e il gruppo terroristico, ma la tattica è stata utilizzata con un certo successo dagli Stati Uniti in Iraq e Afghanistan dopo la caduta dei regimi.
Compie un anno il più piccolo degli ostaggi israeliani a Gaza
Ha compiuto un anno il più piccolo degli ostaggi israeliani, Kfir Bibas, rapito il 7 ottobre con il fratellino Ariel di quattro anni, e i genitori e portato a Gaza. Nelle scorse settimane Hamas ha diffuso un video in cui il padre veniva informato in diretta che la moglie e i due bambini sono morti, ma per il momento non c'è stata nessuna conferma che non siano più in vita. Le tv israeliane e i social mostrano di continuo le immagini del rapimento, ripreso dai terroristi, in cui si vede la madre dei due piccoli, Shir, che tiene in braccio i figli dai capelli rossi cercando di proteggerli con una coperta.
Raid Israele nel sud del Libano, uccisi quattro operativi Hezbollah
Quattro operativi di Hezbollah sono stati uccisi in un raid aereo israeliano condotto nelle scorse ore nel sud del Libano. Lo riporta il Times of Israel, precisando che l'organizzazione sciita filo-iraniana ha confermato la morte dei suoi affiliati, rendendo noti i loro noti: Hussein Hadi Yazbek, Ibrahim Pahtz, Hadi Racha e Hossein Ghazala. Sale così a 151 il numero degli operativi di Hezbollah uccisi dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas.
Al via nuova missione di Blinken in Medioriente, obiettivo evitare escalation
Il capo della diplomazia americana, Antony Blinken, inizierà nelle prossime ore una nuova missione in Medio Oriente nella speranza di evitare un allargamento della guerra a Gaza dopo l'uccisione a Beirut del numero due di Hamas, Saleh al-Arouri, e gli attentati di ieri in Iran durante le celebrazioni per il quarto anniversario della morte del generale Qassem Soleimani. Il segretario di Stato americano partirà stasera da Washington per la quarta visita dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas, con una sosta prevista nello Stato ebraico. Al momento non sono noti molti dettagli della missione, altre al fatto che Blinken sabato dovrebbe essere in Turchia.
Fonti Usa, Blinken andrà di nuovo in Medio Oriente oggi
Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, tornerà in Medio Oriente oggi, dove visiterà numerosi Paesi, incluso Israele: lo ha reso noto un funzionario americano a condizione di anonimato. Il capo della diplomazia statunitense partirà questa sera. Aumentano intanto i timori di un'escalation regionale della guerra a Gaza, che dura da quasi tre mesi.
Israele, i superstiti del 7 ottobre fanno causa all'intelligence
La richiesta di risarcimento è di 56 milioni di dollari. "Bastava una telefonata per evitare il massacro, c'è stata negligenza e omissione", si legge nella causa firmata da 42 querelanti. Nel rave nel deserto vennero uccise 362 persone. LEGGI L'ARTICOLO
Saleh al-Arouri, chi era il numero due di Hamas: su di lui una taglia da 10 milioni
Ritenuto più pericoloso del leader Sinwar, di cui era vice, il 58enne ucciso nel raid israeliano a Beirut era l'anello di congiunzione con Hezbollah e Iran. Nella periferia sud della capitale libanese, dove si era trasferito dal 2018, era solito cambiare più volte nascondiglio. Gli Usa lo avevano inserito nella lista dei "terroristi su scala globale". IL PROFILO
Chi sono i leader di Hamas uccisi da Israele, da Yahya Ayyash a Saleh al-Arouri
Dagli anni Novanta diversi esponenti ai vertici dell’organizzazione sono morti durante attacchi mirati condotti da Israele. Fra loro anche Jamila al-Shanti, l'unica donna a essere diventata membro dell'ufficio politico di Hamas nella Striscia di Gaza. Dopo la morte di al-Arouri, fonti diplomatiche coinvolte nei colloqui mediati da Egitto e Qatar che i negoziati per un accordo si sono interrotti. L'APPROFONDIMENTO
Nasrallah: "Dietro morte di Arouri c'è evidente aggressione di Israele"
Il leader degli Hezbollah ha ricordato l'esponente di Hamas, ucciso ieri a Beirut e "tutti i martiri caduti sulla strada per Gerusalemme". LEGGI L'ARTICOLO
Iran, esplosioni alla tomba di Soleimani. Quasi 100 morti, centinaia i feriti
Il 3 gennaio 2020 il leader pasdaran venne ucciso da un'operazione Usa. Oggi migliaia di persone si stavano dirigendo verso la sua tomba per celebrare l'anniversario della morte. Il bilancio di vittime e feriti è molto grave. Il presidente Raisi: "Gli autori di questo atroce atto saranno puniti". FOTO