Si tratta di un invio da 250 milioni di dollari. Un "massiccio bombardamento" notturno russo sulla città di Kherson ha provocato la morte di almeno una persona - un agente di polizia - e il ferimento di altre 4 vicino alla stazione ferroviaria, dove si era radunata una folla di 140 civili che attendevano di essere evacuati dalla città. Così il ministro degli Interni, Igor Klymenko. Sono stati 80, nelle ultime 24 ore, i combattimenti sul fronte della guerra fra Russia e Ucraina
Kiev, 'in video russi fucilano 3 soldati ucraini arresi'
Un video diventato virale sui social e pubblicato sui media ucraini mostrerebbe tre soldati ucraini giustiziati dalle forze di difesa russe dopo essere stati fatti prigionieri nei pressi del villaggio di Robotyne, nella regione ucraina di Zaporizhzhia. L'Ufficio del procuratore generale ucraino fa sapere di aver avviato un'indagine su quanto avvenuto. Questo dicembre, durante uno scontro "tre difensori ucraini sono stati catturati. Un'ora dopo, in violazione dell'articolo 3 della Convenzione di Ginevra sul trattamento dei prigionieri di guerra, gli occupanti li hanno uccisi con un colpo di pistola", afferma la procura.
Navalny scrive su X dopo la sua "sparizione". VIDEO
Aleksei Navalny, l'arrivo a Kharp come tappa calvario degli oppositori che sfidano gli zar
L'arrivo di Aleksei Navalny nella colonia a regime speciale di Kharp, nella regione di Yamalo-Nenets, oltre al circolo polare artico, una struttura del Servizio penitenziario russo costruita sulle rovine di un gulag, lo consacra non più solo come oppositore, ma come figura martire del potere, quindi candidato a incarnare il potere, come già era stato con la sua agonia, dopo l'avvelenamento di cui era stato vittima in Siberia nell'agosto del 2020.
Non basta infatti in Russia denunciare le malefatte di chi il potere lo occupa, come pure Navalny ha fatto in passato, con la sua Fondazione anti corruzione e i post sul suo blog sin dal 2007, i video su youtube dedicati ai diversi esponenti della verticale del potere di Vladimir Putin e ai loro patrimoni, soprattutto immobiliari, manifestare nelle piazze contro la corruzione, i brogli alle elezioni, l'autoritarismo, estendere la sua rete di uffici politici da Mosca e San Pietroburgo a tutte le regioni del Paese.
Per consolidare il messaggio politico alternativo a quello del sovrano, bisogna passare attraverso la sconfitta. Come fu per i decabristi nel 1925, per Fedor Dostoievskij nel 1849, per i dissidenti di epoca sovietica, gli scrittori Julij Daniel e Andrej Sinjavskij.
Kiev: "70% di Kherson senza elettricità dopo raid russo"
Il bombardamento russo di ieri su Kherson "ha gravemente danneggiato" le infrastrutture energetiche della città, lasciando il 70% degli utenti senza energia elettrica. Lo ha riferito il governatore dell'omonimo oblast, Oleksandr Prokudin, citato da Kyiv Independent. Sono in corso riparazioni di emergenza ma è difficile dire quando saranno completate, ha aggiunto Prokudin. "I servizi stanno facendo tutto il possibile per ripristinare la luce", ha detto il funzionario. Ieri le forze russe hanno colpito una stazione ferroviaria affollata della città uccidendo almeno una persona e ferendone altre quattro.
Mosca: "Le forze di Kiev costrette a ritirarsi a Sinkovka, in Kharkiv"
Le forze ucraine sono state costrette a ritirarsi nelle direzioni sud e sud-ovest dopo contrattacchi falliti nell'area di Sinkovka, nella regione di Kharkiv: a sostenerlo è il capo del centro stampa del gruppo di truppe russe "Ovest" Sergei Zybinsky, citato dalla Tass. "Le unità del gruppo di forze dell'Ovest continuano a svolgere missioni di combattimento dell'operazione militare speciale in direzione di Kupyansk. Durante la difesa attiva, formazioni dell'esercito supportate dal fuoco di artiglieria hanno respinto tre contrattacchi nella zona di Sinkovka, il nemico è stato costretto a ritirarsi nelle direzioni sud e sud-ovest", ha affermato.
Media: "Almeno 33 dispersi in attacco ucraino a nave russa"
Almeno 33 marinai risultano dispersi dopo che nella notte di ieri l'esercito ucraino ha colpito la grande nave da sbarco Novocherkassk, nel porto di Feodosia, nella penisola di Crimea annessa nel 2014 dalla Russia. Lo riportano alcuni media russi indipendenti come Astra e Agents.media, citando un marinaio a bordo. Secondo Astra, al momento dell'attacco sulla nave si trovavano 77 marinai, ma altre fonti riportano un numero più alto. Oltre ai dispersi, 19 marinai sono rimasti feriti. Secondo Agents.media, almeno due ufficiali potevano trovarsi sulla nave al momento dell'attacco.
Zelensky: "La priorità rimane la stessa: rafforzare il nostro Paese, difendere il nostro popolo e rafforzare le nostre posizioni in tutti i settori"
Tarnavsky, per Kiev prossimo anno forse ancora più difficile
Il prossimo anno della guerra in Ucraina "potrebbe essere ancora più difficile" per Kiev, perché "i russi sono un nemico forte, sono tanti e imparano molto velocemente". Lo ammette in un'intervista alla Bbc il comandante del gruppo delle forze armate ucraine "Tavria", Oleksandr Tarnavsky, il generale che guida l'operazione sulla linea del fronte meridionale e ha condotto nel 2022 le operazioni per liberare Kherson. "La situazione nella nostra zona è estremamente difficile" spiega Tarnavsky riferendosi alla sua area di competenza, quella a sud-est, che comprende Avdiivka, Marinka e Robotyne. "Il nemico ha intensificato le sue azioni quasi lungo tutta la linea di battaglia, siamo chiaramente consapevoli che il suo obiettivo strategico è la liquidazione dello Stato ucraino" ha aggiunto il generale ucraino sottolineando che le forze russe "continuano ad attaccare Avdiivka" nella regione di Donetsk, "ma stanno cercando di aggirare la città".
Isw, cattura russa di Marinka sarebbe guadagno tattico limitato
La "probabile cattura" da parte dei russi di Marinka, nella regione del Donetsk, "rappresenta un guadagno tattico limitato e non fa presagire un'avanzata significativa dal punto di vista operativo, a meno che le forze russe non abbiano migliorato drasticamente la loro capacità di condurre rapidi movimenti meccanizzati in avanti, cosa che non mostrano di aver fatto". Lo riferisce il think thank statunitense Institute for the Study of War (Isw) nel suo report quotidiano sulla guerra in Ucraina. Le parole dell'Isw seguono l'annuncio da parte di Mosca di aver "completamente liberato" la città. Il capo delle forze armate di Kiev, Valeriy Zaluzhny, ha ammesso che l'esercito si è ritirato nella periferia di Marinka, spiegando però che le truppe rimangono nella parte nord e che la battaglia continua. Secondo il think thank Usa, "le forze russe probabilmente controllano la maggior parte, se non la totalità, di Marinka, nonostante il 26 dicembre non si avesse ancora avuto conferma visiva della completa cattura". Molti milblogger russi segnalano la presa della città, che Mosca cerca di conquistare dal 2014 e dal 2022 è presa di mira da assalti continui, come una "vittoria tattica" e spiegano che da qui l'esercito del Cremlino potrà "condurre operazioni offensive verso insediamenti fino a 15 km a ovest". Per l'Isw, però, "un insediamento piccolo e completamente distrutto non offre alle forze russe un punto d'appoggio operativo sicuro da cui lanciare ulteriori operazioni offensive". Anche perché "Marinka si trova a meno di un chilometro dalla linea del fronte precedente all'invasione e le forze ucraine hanno da tempo fortificato molti degli insediamenti circostanti, che le forze russe hanno faticato in modo analogo a catturare".
Mosca: "Kiev farà provocazione anti-russa con sostanze chimiche"
Kiev sta pianificando una provocazione con sostanze tossiche di produzione occidentale per accusare la Russia del presunto uso di armi chimiche. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, come riporta la Tass. "Il regime di Kiev sta tramando qualcosa anche questa volta. Potrebbe organizzare un'altra provocazione anti-russa con l'uso di sostanze tossiche di produzione occidentale per lanciare una nuova campagna nelle sedi delle Nazioni Unite e nei media mondiali e accusare il nostro Paese del presunto uso deliberato di armi chimiche", ha detto Zakharova.
Kiev: "I carri armati russi continuano a bruciare in Ucraina"
Kiev, sale a due bilancio dei morti per le bombe russe su Odessa
E' salito a due il bilancio delle vittime dell'attacco compiuto dai russi nella notte con droni kamikaze 'Shahed' su un sobborgo della città ucraina di Odessa, sul Mar Nero. Lo ha dichiarato Oleg Kiper, capo dell'amministrazione militare regionale di Odessa, come riporta Ukrinform. "Una persona è morta sul posto. Un uomo che è stato portato in ospedale in gravi condizioni è morto", si legge nel rapporto. Aumenta anche il numero di feriti, che passa da tre a quattro. Kiper ha riferito che c'è anche "un adolescente di 17 anni" che "rimane in ospedale".
Kiev, un morto in bombardamento russo su Odessa
Almeno una persona è rimasta uccisa e altre tre ferite in conseguenza di un attacco, compiuto dai russi con droni kamikaze 'Shahed', su un sobborgo della città ucraina di Odessa, sul Mar Nero. Lo hanno reso noto le forze di difesa ucraine su Telegram, citate da Ukrinform. Le stesse forze di difesa hanno annunciato di aver abbattuto 32 su 46 droni Shahed lanciati fra la serata di ieri e le prime ore di stamattina sul territorio ucraino.
Zakharova: "Con il Capodanno 2024 alle porte, vorremmo augurare agli ucraini di sbarazzarsi al più presto dei neonazisti di Kiev che, per compiacere i loro padroni occidentali, stanno trasformando il Paese in un campo bruciato, privando la gente della memoria storica e della speranza in un futuro migliore"
Mosca: "Export di petrolio quasi del tutto deviato in Asia"
La Russia ha quasi completamente "reindirizzato le sue esportazioni di petrolio verso la Cina e l'India", raccogliendone proventi "comparabili a quelli del 2021", malgrado le sanzioni imposte dall'Occidente per l'invasione dell'Ucraina: lo ha affermato il vicepremier russo con delega sull'Energia, Aleksandr Novak. Oggi la Russia - ha detto Novak, parlando alla tv Russia 24 - esporta il 45-50% del suo petrolio alla Cina e il 40% all'India, mentre verso l'Europa oggi "non supera il 4-5%", malgrado - ha notato il ministro - prima della guerra rifornisse il Vecchio continente per circa 40-45% del totale esportato.
Kyiv Independent: "La Russia cerca di aggirare Avdiivka evitando di combattere all’interno della città"
Lavrov a Teheran: "Mosca rispetta integrità territoriale iraniana"
"La Russia rispetta, in modo sincero e senza condizioni, l'integrità territoriale dell'Iran e questa è la nostra posizione immutabile": lo ha affermato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, rispondendo alle critiche di Teheran per la dichiarazione congiunta, in seguito al recente forum della cooperazione russo-araba tenutosi in Marocco, che ha sostenuto le rivendicazioni degli Emirati Arabi Uniti su tre isole nel Golfo Persico, in prossimità dello stretto di Ormuz. L'arcipelago dal 1971 fa parte del territorio dell'Iran. Secondo quanto riporta Irna, il ministro degli Esteri russo ha discusso in una telefonata con l'omologo iraniano Hossein Amirabdollahian anche della situazione nella regione del Caucaso. Amirabdollahian ha accolto il processo negoziale in corso tra Armenia e Azerbaigian per trovare un accordo di pace duraturo e ha sottolineato che l'Iran è a favore di soluzioni per trovare stabilità e pace a livello regionale.
Ucraina, Tajani: "Siamo in stallo, vogliamo una pace giusta, non di resa democratica"
"Siamo in una situazione di stallo. I russi attaccano da una parte e gli ucraini dall'altra". Così il ministro degli esteri Antonio Tajani che a Mattino 5 aggiunge: "Tutti vogliamo che si arrivi alla pace, ma deve essere una pace giusta, non di resa democratica. Bisogna raggiungere degli obiettivi che garantiscano una base stabile". "L'Italia continuerà a fare la sua parte con aiuti a 360 gradi".
Guerra Russia-Ucraina, Mosca schiererà i nuovi 2S35 Koalitsiya-SV
Progettata dall'Istituto Centrale di Ricerca “Burevestnik” e prodotta dall'Ural Transport Engineering Plant (Uraltransmash), la nuova arma vanta un cannone all’avanguardia 2A88 da 152 mm e incorpora un'automazione modernizzata per il targeting, la selezione degli obiettivi e i processi di navigazione. I DETTAGLI
Tajani: "Solidarietà a Kiev continua, anche con Italia a guida G7"
"L'occidente continua a dare grande solidarietà all'Ucraina. e anche il G7 che dal primo gennaio l'Italia guiderà avrà come punto principale la questione Ucraina, oltre alla questione Medio oriente e all'intelligenza artificiale. Quindi per noi rimane una priorità quella di aiutare l'Ucraina a difendere la propria integrità territoriale. L'Italia continua a fare la sua parte, con aiuti a 360 gradi agli ucraini": lo ha detto a Mattino Cinque News il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Noi vogliamo la pace, sia in Ucraina sia in Medio Oriente. Però bisogna raggiungere degli obiettivi e che possano veramente garantire una base stabile. Perché un'occupazione dell'Ucraina non va bene, quindi bisogna arrivare a una situazione che porti i russi ad arretrare e poi sedersi ad un tavolo", ha aggiunto.