"Entreremo a Gaza. Inizieremo una missione operativa e professionale per distruggere gli agenti di Hamas, le infrastrutture e terremo in mente anche le immagini, le scene e i caduti dello Shabbat di due settimane fa". Così il capo di stato maggiore dell'esercito Herzi Halevi. Contatti in corso tra Hamas e i mediatori arabi per la liberazione di ostaggi civili. Dal valico di Rafah transitati i primi camion per la popolazione della Striscia di Gaza. Meloni è stata a Tel Aviv per incontrare Netanyahu e Herzog
Capo esercito: "Entreremo a Gaza per distruggere Hamas"
"Entreremo a Gaza. Inizieremo una missione operativa e professionale per distruggere gli agenti di Hamas, le infrastrutture di Hamas, e terremo in mente anche le immagini, le scene e i caduti dello Shabbat di due settimane fa". Lo ha detto il capo di stato maggiore dell'esercito Herzi Halevi riferendosi all'attacco di sabato 7 ottobre.
WP: "Israele vuole che gli aiuti umanitari passino attraverso il valico egiziano di Rafah e arrivino nella Striscia di Gaza, ma solo se non vengono dirottati verso Hamas. Lo ha detto un portavoce del primo ministro Benjamin Netanyahu"
Qatar: "Da mediazione presto rilascio di altri ostaggi"
Il Qatar, tra i principali mediatori nella crisi degli ostaggi di Hamas, giudica possibile "molto presto" la liberazione di altre persone nelle mani dell'organizzazione terroristica. Lo ha dichiarato il portavoce del Ministero qatarino degli Affari Esteri, in un'intervista al giornale tedesco Welt am Sonntag: "Non posso promettervi che questo avverrà oggi, domani o dopodomani, ma siamo su una strada che condurra' molto presto alla liberazione degli ostaggi, in particolare dei civili" ha affermato Majed Al-Ansari all'indomani della liberazione di due cittadine americane rapite il 7 ottobre scorso e rilasciate grazie alla mediazione del Qatar. A Doha spiegano di discutere sia con gli israeliani sia con Hamas: "Attualmente lavoriamo a un accordo per cui innanzitutto tutti gli ostaggi civili siano liberati", ha detto il portavoce del Ministero. La liberazione delle due americane "ci conforta, al pari dei nostri partner, nell'idea che gli sforzi intrapresi in questi ultimi giorni sono efficaci e devono essere proseguiti".
Meloni arrivata all'aeroporto Tel Aviv
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è giunto all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, accolta dall’ambasciatore d’Italia in Israele, Sergio Barbanti.
Attacco israeliano, incendio a Gaza sud
"Un grande incendio" è scoppiato oggi pomeriggio nella zona di Bani Suhaila a Khan Younis in seguito ad un attacco aereo israeliano su una casa. Lo rende noto il ministero dell'Interno palestinese. La Cnn ha ottenuto un filmato da Khan Younis che mostra un grande pennacchio di fumo che si innalza sopra l'orizzonte nella città meridionale della Striscia di Gaza. Le forze di difesa israeliane non avevano alcuna informazione immediata sulle circostanze dell'apparente attacco.
Tajani: "Hamas deve essere sradicato da Gaza"
"Hamas deve essere sradicato dal territorio di Gaza, l'organizzazione terroristica deve essere tolta dal territorio, ma non bisogna confondere Hamas con la popolazione palestinese". Lo ha detto il vice presidente del Consiglio, Antonio Tajani, a margine dell'incontro Forza Italia per l'Umbria e per l'Italia, in corso a Perugia. "Bene che oggi si sia aperto il corridoio di Rafah, che siano arrivati i primi aiuto umanitari. Ci auguriamo che presto possano essere liberati gli ostaggi e possano tornare anche in Italia gli italiani che sono nella striscia di Gaza" ha ribadito ancora il vice presidente. "Siamo assolutamente convinti che nessuno possa arrogarsi il diritto di togliere Israele dalla carta geografica, come è giusto che il popolo palestinese abbia il suo Stato, due Stati che si riconoscano amichevolmente e che possano poi convivere nel mutuo riconoscimento per garantire la pace" ha sottolineato inoltre Tajani. "L'attacco di Hamas puntava proprio a interrompere il dialogo tra i Paesi arabi e Israele, sperando in una reazione violenta di Israele e dopo nella strage degli innocenti. Noi dobbiamo fare esattamente il contrario di quello che fa Hamas e non assecondare il suo gioco" ha concluso Tajani.
Palestinesi con doppio passaporto non escono da Gaza
Palestinesi americani e altri cittadini con doppia cittadinanza si sono precipitati al valico di Rafah, nel sud di Gaza, mentre 20 camion carichi di aiuti umanitari entravano nella Striscia assediata. Oggi il confine si è aperto per la prima volta dall'inizio della guerra. Non e' chiaro - scrive il 'Times of Israel' - se le autorità di Hamas a Gaza o quelle egiziane abbiano impedito loro di andarsene. Le ambasciate avevano chiesto ai loro cittadini a Gaza di tenersi pronti al confine, ma folle di palestinesi delusi con passaporti americani, canadesi, tedeschi e britannici hanno aspettato ore invano per almeno la quinta volta questa settimana. "Non c'è alcuna apertura del valico e la sofferenza è sempre la stessa", ha detto la cittadina statunitense Dina al-Khatib. "Comunicano con noi, ma non c'è alcun cambiamento". Al-Khatib ha detto che lei e la sua famiglia volevano disperatamente uscire.
Tajani: "Fare di tutto per evitare escalation"
"Bisogna fare di tutto per evitare una escalation come sta facendo il governo italiano che e' tornato ad essere protagonista nell'area del mediterraneo e nelle aree del Medio Oriente". Così il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani, a margine dell'incontro Forza Italia per l'Umbria e per l'Italia, che si sta svolgendo a Perugia. "Ci confrontiamo con Israele ma ci confrontiamo anche con i paesi Arabi con i paesi del G7, con tutti i Paesi dell'Unione europea," ha aggiunto Tajani, sottolineando che "lavoriamo perchè non ci sia un allargamento della guerra perchè la popolazione civile non debba soffrire, non debba accadere mai più quello che è successo al confine tra il territorio di Gaza e Israele dove i terroristi di Hamas hanno ammazzato come facevano i nazisti persone solo perchè ebree. Questo è inaccettabile".
Identificati 765 dei civili uccisi da Hamas
Sono stati identificati 765 dei civili uccisi da Hamas durante l'attacco del 7 ottobre. Lo ha reso noto la polizia israeliana, citata dal Jerusalem Post. A questo punto sono state identificate circa il 75% delle vittime.
Salta la dichiarazione finale al vertice del Cairo
Il summit per la pace al Cairo si è concluso senza dichiarazione finale condivisa da tutti i partecipanti, ma solo con un comunicato della presidenza egiziana che ha promosso il vertice. Il motivo sono le divergenze fra le diplomazie del gruppo dei Paesi arabi con quello occidentale, spiega Sky News Arabia citando fonti diplomatiche di alto livello. "I rappresentanti occidentali - dicono le fonti - volevano che la dichiarazione includesse solo una condanna di Hamas, mentre si rifiutavano di condannare Israele per l'uccisione di migliaia di civili a Gaza o di chiedere un cessate il fuoco urgente e l'ingresso di aiuti nella Striscia".
Fonti esercito: "Le case usate da Hamas sono obiettivi legittimi"
Per Israele è cambiata la definizione di ciò che costituisce "un obiettivo legittimo" a causa dell'uso delle strutture civili fatto da Hamas. Lo ha detto una fonte militare spiegando che Hamas "ha cambiato una casa privata in un obiettivo legittimo. Chiunque sostenga quella casa, è un obiettivo legittimo". La stessa fonte ha poi detto che l'esercito non colpirà le zone a Gaza dove viene distribuito l'aiuto umanitario a meno che da quelle stesse zone non siano lanciati razzi verso il territorio dello stato ebraico. "Sono - ha specificato - zone sicure. Abbiamo un sistema con cui se una area è una zona sicura, dichiariamo quella stessa zona 'sicura'. E non le attaccheremo".
Negoziatori: "Cauta speranza che possano essere liberati altri ostaggi"
I negoziatori nutrono la cauta speranza che il rilascio di ieri delle due cittadine americane "possa portare alla liberazione di altri ostaggi" in mano ad Hamas. E' quanto riferisce una fonte diplomatica informata sui negoziati in corso, riporta oggi Nbcnews. "Gli israeliani sono chiari nel dire che non vogliono parlare fino a quando gli ostaggi non saranno rilasciati, quindi sarebbe meglio per Hamas rilasciarli velocemente - è il ragionamento del diplomatico - perché questo potrebbe portare ad un dialogo più ampio o a una mediazione".
I negoziati, che vedono il Qatar impegnato in prima linea, sulla sorta degli ostaggi hanno avuto "degli altri e dei bassi", con un momento positivo dopo la visita a Doha di Antony Blinken, con una battuta d'arresto dopo l'esplosione nell'ospedale di Gaza.
Ora con il rilascio di Judith Tai Raanan e Natalie Shoshana Raanan, "la speranza è che questo venga visto come un ramoscello d'ulivo", spiegano ancora le fonti. C'è poi anche l'inizio "dell'arrivo degli aiuti" a Gaza, "per quanto non sia parte di uno scambio o di un accordo":"questi costituiscono passi positivi che si spera possano condurre ad altri passi positivi e disponibilità", concludono le fonti.
Reuters: "I camion che trasportavano aiuti hanno attraversato il sud di Gaza. Si tratta del primo convoglio di forniture umanitarie da quando Israele ha iniziato l’assedio 12 giorni fa"
Raid aereo Israele uccide Talal Al Hindi, dirigente Hamas
Un raid aereo israeliano ha eliminato un comandante militare di Hamas, Talal Al Hindi, nell'area centrale della Striscia di Gaza, dove e' stato ucciso con la moglie e con alcuni famigliari. Lo riporta l'agenzia Safa, affiliata ad Hamas.
Abu Mazen a Meloni: "Unica soluzione sono i due Stati"
Il Presidente palestinese, Mahmoud Abbas, ha avuto oggi incontri separati con il ministro degli Esteri giapponese Yoko Kamikawa, la premier italiana Giorgia Meloni e il Presidente del Consiglio presidenziale della Libia, Mohamed al-Menfi. Gli incontri si sono svolti a margine del vertice di pace del Cairo, ospitato dall'Egitto. Durante gli incontri - scrive l'agenzia palestinese Wafa - il Presidente ha discusso con i funzionari giapponesi, italiani e libici - ciascuno in un incontro separato - gli ultimi sviluppi in Palestina e gli sforzi in corso per fermare l'aggressione israeliana contro il popolo palestinese e proteggere i civili dai pericoli della guerra. e garantire la consegna urgente di aiuti medici e alimentari, nonchè l'accesso all'acqua e all'elettricità, alla popolazione di Gaza.
Il Presidente Abbas ha sottolineato che "la pace e la sicurezza possono essere raggiunte solo attraverso l'attuazione della soluzione dei due Stati basata su risoluzioni di legittimità internazionale, che richiedono il riconoscimento dello Stato di Palestina su tutti i territori della Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est. e la Striscia di Gaza". Agli incontri hanno partecipato il segretario generale del comitato esecutivo dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina, Hussein al-Sheikh, e il consigliere per gli affari diplomatici del presidente, Majdi al-Khaldi.
Biden alle americane liberate: "Impegnati per liberare tutti gli ostaggi"
L'Algeria annuncia un ponte aereo di aiuti a Gaza
Le autorità algerine hanno annunciato di aver deciso di inviare aiuti umanitari "importanti e urgenti" tramite un ponte aereo verso l'aeroporto di Al-Arish in Egitto, e di trasportarli nella Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah. Lo afferma un comunicato della presidenza algerina diffuso dalla Tv di Stato, precisando che l'operazione è stata ordinata dal presidente Abdelmadjid Tebboune. La nota specifica che gli aiuti, che comprendono cibo, forniture mediche, vestiti e tende, saranno consegnati da un ponte aereo composto da diversi velivoli dell'aeronautica militare algerina. "Questo aiuto urgente esprime l'impegno dei leader e del popolo algerino per una solidarietà incondizionata e illimitata con il fraterno popolo palestinese, che è sottoposto a continue aggressioni, in particolare nella Striscia di Gaza, da parte delle forze di occupazione nel quadro di un assedio globale e ingiusto", viene aggiunto.
Hamas: "Se bombardano militari ostaggi restano tali"
"La nostra posizione nei confronti dei prigionieri dell'esercito israeliano è chiara: si tratta di un possibile scambio di prigionieri, ma non ne discuteremo finchè Israele non porrà fine alla sua aggressione a Gaza e ai palestinesi". Lo afferma l'esponente di Hamas, Osama Hamdan, in una conferenza televisiva.
Netanyahu contestato: "Giorni contati per il tuo governo"
Il premier Benyamin Netanyahu, in visita insieme ad altri membri del governo di guerra a Beersheva è stato contestato da diversi israeliani che gli hanno gridato di dimettersi. Lo ha riferito il Times of Israel secondo cui uno dei manifestanti - di quelli accorsi appena saputo la notizia del suo arrivo - gli ha detto "questi sono gli ultimi giorni del tuo corrotto regime". Insieme a Netanyahu c'erano i ministri Yoav Gallant e Benny Gantz. A Beersheva c'è la sede del comando del fronte sud dove si sta preparando l'offensiva di terra a Gaza.