Meloni al Cairo: "Tutti bersaglio di Hamas, non cadiamo in trappola"

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La presidente del Consiglio, durante la conferenza per la pace in Egitto, ha affermato: "È interesse di tutti leader a questo tavolo che quello che sta accadendo a Gaza non si trasformi in conflitto più ampio, in una guerra di religione, di civiltà". Al termine del vertice la premier si è spostata a Tel Aviv per incontrare il primo ministro Benjamin Netanyahu e il presidente israeliano Isaac Herzog

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La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al vertice internazionale per la pace promosso dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi che si tiene al Cairo, è intervenuta sul conflitto in Medioriente. "Il terribile attacco di Hamas si è abbattuto contro civili inermi con una efferatezza senza precedenti che lascia allibiti e che dal nostro punto di vista è giusto condannare senza ambiguità", ha sottolineato la premier. È interesse di tutti leader a questo tavolo - ha proseguito - che quello che sta accadendo a Gaza non si trasformi in conflitto più ampio, in una guerra di religione, di civiltà, rendendo vani gli sforzi di questi anni per normalizzare i rapporti".   Al termine del vertice la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si è spostata a Tel Aviv per incontrare il primo ministro Benjamin Netanyahu e il presidente israeliano Isaac Herzog. (CONFLITTO ISRAELE-HAMAS, GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA).

"Siamo tutti bersaglio di Hamas, non cadiamo in trappola"

"L'impressione che ho, per le modalità con cui si è svolto l'attacco", è che l'obiettivo di Hamas "fosse costringere Israele a una reazione contro Gaza che creasse un solco incolmabile fra Paesi arabi, Israele e Occidente, compromettendo la pace per tutti i cittadini coinvolti, compresi quelli che si dice di voler difendere", ha specificato la presidente del Consiglio durante il suo intervento. "Il bersaglio - ha aggiunto - siamo tutti noi, e cadere in questa trappola sarebbe molto, molto stupido". Poi sui rapiti: "Siamo molto preoccupati per la sorte degli ostaggi, ci sono anche degli italiani, chiediamo l'immediato rilascio degli ostaggi".

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"Fare l'impossibile, soluzione concreta per due Stati"

Meloni ha poi parlato delle possibili soluzioni alla crisi. "Dobbiamo fare l'impossibile per evitare una escalation della crisi, per evitare di perdere il controllo di questa crisi, perché le conseguenze sarebbero inimmaginabili", ha spiegato. "Il modo più serio per farlo - ha continuato - è un'iniziativa politica per una soluzione strutturale che si basi sulla prospettiva dei due popoli e due Stati, una soluzione che deve essere concreta e deve avere una tempistica definita". Poi, tornando a parlare del blitz di Hamas, ha sottolineato che nessuna causa "giustifica il terrorismo, azioni studiate per colpire civili inermi, nessuna causa giustifica donne massacrate e neonati decapitati e brutalmente ripresi con una telecamera". 

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"Uno Stato non deve mai reagire per vendetta"

"Di fronte ad azioni", come quelle di Hamas, ha detto ancora Meloni "uno Stato è pienamente legittimato a rivendicare il proprio diritto alla difesa, all'esistenza, alla sicurezza dei propri cittadini e confini. Ma la reazione di uno stato non può e non deve mai essere motivata da sentimenti di vendetta. Uno Stato fonda la sua reazione su precise ragioni di sicurezza, commisurando la sua forza alle ragioni di sicurezza e alla difesa della popolazione civile. Questa deve rimanere la reazione di uno Stato di fronte al terrorismo. Sono fiduciosa che sia anche la volontà dello Stato di Israele". 

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La conferenza stampa di Meloni: "Serve dialogo fra Paesi occidentali e arabi"

Dopo il suo intervento, durante una conferenza stampa nel primo pomeriggio, Meloni ha ribadito che serve "soprattutto un lavoro di dialogo fra i Paesi occidentali e i Paesi arabi". Poi ha specificato: "Difendiamo il diritto di Israele a esistere e a difendersi, in quelle immagini" degli attentati di Hamas "c'era un antisemitismo che viene molto prima della questione israelo-palestinese".  Sul conflitto "bisogna dare una tempistica chiara altrimenti si rischia una soluzione temporanea, se non si trova una soluzione strutturale diventa un problema ciclico", sottolineando che "i leadar devono esserci in questi momenti. Già l'apertura del valico di Rafah è un risultato concreto. Piccoli passi a piccoli passi". 

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"Hamas non difende la Palestina ma fa jihad"

"La mia idea è che, per le modalità con cui Hamas ha attaccato Israele, è che la causa palestinese non c'entri nulla. Quello che si sta perseguendo è una jihad islamica. Si sta perseguendo il tentativo di impedire un processo di normalizzazione nel Medio Oriente", ha infine aggiunto. La premier ha spiegato "c'è e ci sarà una strategia di divisione, per creare uno scontro di civiltà e una guerra di religione. Ma non lo deve diventare, perché non lo è".

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Meloni ad Abbas: "Italia sostiene Autorità palestinese" 

"A margine del Vertice del Cairo per la Pace, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto un lungo e cordiale incontro bilaterale con il presidente Mahmud Abbas", ha riferito una nota di Palazzo Chigi, spiegando che "nel corso del colloquio, è stato confermato il sostegno dell'Italia alla legittima Autorità rappresentativa del popolo palestinese, il quale certamente non si identifica con Hamas. Ribadito inoltre il sostegno alla prospettiva dei due Stati". 

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