"Entreremo a Gaza. Inizieremo una missione operativa e professionale per distruggere gli agenti di Hamas, le infrastrutture e terremo in mente anche le immagini, le scene e i caduti dello Shabbat di due settimane fa". Così il capo di stato maggiore dell'esercito Herzi Halevi. Contatti in corso tra Hamas e i mediatori arabi per la liberazione di ostaggi civili. Dal valico di Rafah transitati i primi camion per la popolazione della Striscia di Gaza. Meloni è stata a Tel Aviv per incontrare Netanyahu e Herzog
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"Entreremo a Gaza. Inizieremo una missione operativa e professionale per distruggere gli agenti di Hamas, le infrastrutture di Hamas, e terremo in mente anche le immagini, le scene e i caduti dello Shabbat di due settimane fa". Lo ha detto il capo di stato maggiore dell'esercito Herzi Halevi.
"Ci sono contatti in corso" tra Hamas e i mediatori arabi, "Egitto e Qatar", per la liberazione di altri ostaggi civili presi dal movimento islamico palestinese il 7 ottobre scorso. così Osama Hamdan, rappresentante di Hamas a Beirut. Intanto sono stati liberati due osatti americani, una madre e una figlia.
Il valico di Rafah fra Egitto e Gaza è stato aperto al transito degli aiuti umanitari e dopo un'ora già richiuso. Introdotte scorte di alimentari, assieme con acqua e materassi.
Vertice di pace in Egitto, al Cairo, voluto da Al Sisi, al tavolo anche il presidente palestinese Abu Mazen. A rappresentare l'Italia la Premier Giorgia Meloni, volata poi a Tel Aviv da Netanyahu. "Sono felice di essere qui. Ho pensato che fosse molto importante venire qui di persona per portare la solidarietà del governo italiano e del popolo italiano, e per dire che dalle immagini che abbiamo visto per noi è incredibile quello che è successo due settimane fa. Mostrano qualcosa più di una semplice guerra, mostrano la volontà di cancellare gli ebrei da questa regione ed è un atto di antisemitismo. E dobbiamo combatterlo, oggi come ieri", ha detto.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Cos'è Hamas
- Le cause del conflitto
- I motivi storici
- Cos'è Hezbollah
- Cosa sono i kibbutz
- Gaza, il fallimento dell'intelligence israeliana
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Iran, cosa significa la bandiera nera issata sulla moschea dell’Imam Reza
Per gli osservatori americani il colore del vessillo issato sul mausoleo sciita per volere del custode Astan Quds Razavi simboleggia la possibile entrata di Teheran nella guerra tra Israele e Hamas. Dal mondo arabo però arrivano rassicurazioni: "Il nero indica il lutto, la vendetta sarebbe di colore rosso". LEGGI L'ARTICOLO
Onu: secondo convoglio con 20-30 tir forse domani
Il capo della missione umanitaria delle Nazioni Unite afferma che un secondo convoglio di 20-30 camion potrebbe entrare a Gaza domani. L'Onu e Israele stanno avendo discussioni "dure ma giuste" su come verranno ispezionati i camion. "Ho sentito questo pomeriggio - ma siamo in trattative proprio adesso - che potremmo avere un altro convoglio domani, forse anche leggermente piu' grande, da 20 a 30 camion", ha detto Martin Griffiths. "Dobbiamo costruire da domani un sistema di ispezione leggero, efficiente e, si spera, casuale, che non rallenti le cose", ha detto Griffiths. Griffiths ha aggiunto che e' stato discusso anche un sistema per monitorare l'uso del carburante, che non è stato incluso negli aiuti consegnati oggi a Gaza. Il carburante è necessario per gli ospedali e per la fornitura di acqua.
Qatar: "Ottimisti su prossimo rilascio degli ostaggi civili"
Un alto funzionario del Qatar, Majed Al-Ansari, consigliere del ministero degli esteri, ha detto, citato dai media israeliani, di essere ottimista sul fatto che tutti gli ostaggi civili trattenuti da Hamas saranno rilasciati presto, spiegando che il rilascio dei due ostaggi americani di ieri non è stato che il primo passo. "La liberazione ha avuto luogo in un quadro che conferma la positiva intenzione di rilasciare gli ostaggi".
Piantedosi: "Se problemi ordine pubblico no a cortei pro Palestina"
"Abbiamo in Italia non solo una tradizione giuridica ma anche una tradizione operativa che ci induce, laddove non è strettamente necessario un divieto, a gestire queste operazioni di ordine pubblico per incanalarle e fare in modo che le stesse non si trasformino in fenomeni incontrollabili: ha sempre funzionato e credo sia giusto continuare in questo modo. Oggi nessuno ha mai preannunciato apertamente una manifestazione per sostenere Hamas ma si ricorre spesso alla formula di sostenere la causa palestinese. Ovviamente se questo dovesse cambiare e ci fossero manifestazioni che pongono problemi di tenuta dell'ordine pubblico è chiaro che ricorreremmo al divieto". Così il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi a 'Stasera Italia weekend', in merito allo svolgimento in Italia delle manifestazioni di protesta contro gli interventi militari a Gaza.
Onu: "La situazione umanitaria a Gaza è catastrofica"
"La situazione umanitaria di Gaza era disperata prima delle ultime ostilità. Ora è catastrofica. Il mondo deve fare di più". Lo si legge in un comunicato congiunto di cinque agenzie Onu, Undp, Unfpa, Unicef, Wfp and Oms. "Decine di migliaia di persone sono sfollate e non possono cucinare o acquistare cibo in sicurezza", scrivono le agenzie chiedendo un cessate il fuoco umanitario "immediato". "Gli ospedali sono sovraccarichi di vittime. I civili hanno sempre più difficoltà ad accedere alle forniture alimentari essenziali" e i bambini "muoiono a un ritmo allarmante".
Guerra Israele-Hamas, preoccupa il fronte iraniano. Cosa sappiamo sul ruolo di Teheran
Secondo il portavoce militare Daniel Hagari, Israele ha "capacità di difesa aerea fra le migliori al mondo" e sa come affrontare attacchi come quello che potrebbe essersi verificato nelle scorse ore, quando gli Stati Uniti hanno intercettato missili e droni lanciati dagli Houthi (i ribelli in Yemen) verso Nord. Washington teme un allargamento del conflitto a opera di Teheran. COSA SAPERE
Biden informato sugli ultimi sviluppi a Gaza
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden,è stato informato telefonicamente sugli ultimi sviluppi della situazione a Gaza. "I partecipanti al briefing includono il capo dello staff Jeff Zients, il Segretario di Stato Antony Blinken, il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan e il vice consigliere principale per la sicurezza nazionale Jon Finer", ha
affermato la Casa Bianca in una nota.
Guerra Israele-Hamas, dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto
Ci sono alcuni termini che più di altri raccontano la crisi in atto nel Medioriente e i suoi possibili sviluppi. Lettera per lettera, ecco un alfabeto di nomi ed espressioni tornati prepotentemente al centro dell'attualità. L'APPROFONDIMENTO
Guerra Israele-Hamas, star di Hollywood scrivono a Biden per "cessate il fuoco" a Gaza
Tra gli altri, hanno firmato Andrew Garfield, Kristen Stewart, Susan Sarandon, Oscar Isaac, Quinta Brunson, Ayo Edebiri, Cate Blanchett, Hasan Minhaj, Jeremy Strong, Joaquin Phoenix, il rapper Macklemore. Gli artisti chiedono di porre fine alla "devastante perdita di vite umane e agli orrori che vediamo scorrere davanti ai nostri occhi". L’appello è stato lanciato dall’organizzazione Artists4Ceasefire. I DETTAGLI
Israele "non risponderà" ad Hamas su ostaggi
L'ufficio del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha affermato che "non risponderà" alle affermazioni di Hamas, secondo cui Hamas avrebbe offerto di liberare due ostaggi, ma che Israele avrebbe rifiutato. Lo scrive il 'Times of Israel'. Il portavoce dell'ala militare di Hamas, le Brigate Izz ad-Din al-Qassam, conosciuto con il nome di battaglia Abu Obeida, ha detto in precedenza che il gruppo terroristico aveva informato ieri il Qatar che avrebbe rilasciato due ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza, ma che Israele ha rifiutato di accettarli. Abu Obeida ha detto che i due ostaggi sarebbero stati rilasciati per "motivi umanitari". La notizia è stata riportata anche dalla tv pubblica israeliana secondo cui potrebbe trattarsi di una mossa di "guerra psicologica" da parte di Hamas.
Hezbollah annuncia la morte di altri tre suoi combattenti
l movimento sciita libanese Hezbollah ha affermato che altri tre suoi combattenti sono stati uccisi lungo il confine con Israele, portando a 17 il numero dei suoi miliziani morti dal 7 ottobre. Lo riferisce al Jazeera notando che in precedenza, il gruppo aveva affermato che un suo combattente era stato ucciso nella zona libanese di Hula, difronte alla comunità israeliana di Margaliot. Il gruppo palestinese della Jihad islamica, presente anche nel sud del Libano, ha dichiarato separatamente che uno dei suoi combattenti è stato ucciso, riferisce la stessa fonte.
Meloni al Cairo: "Tutti bersaglio di Hamas, non cadiamo in trappola"
La presidente del Consiglio, durante la conferenza per la pace in Egitto, ha affermato: "È interesse di tutti leader a questo tavolo che quello che sta accadendo a Gaza non si trasformi in conflitto più ampio, in una guerra di religione, di civiltà". Al termine del vertice la premier si è spostata a Tel Aviv per incontrare il primo ministro Benjamin Netanyahu e il presidente israeliano Isaac Herzog. IL PUNTO
Meloni sente Herzog: "Solidarietà a Israele per brutali attacchi di Hamas"
Nel corso della sua visita a Tel Aviv, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto un colloquio telefonico con il Presidente dello Stato d’Israele, Isaac Herzog. La conversazione, si legge in una nota di Palazzo Chigi, ha rappresentato un’occasione "per ribadire la solidarietà al popolo israeliano a seguito dei brutali attacchi di Hamas" e discutere di possibili prospettive future di pace per la regione.
Guerra Israele-Hamas, salta la dichiarazione finale al vertice per la pace: “Divergenze”
Il summit, organizzato al Cairo dal presidente egiziano al-Sisi per cercare di trovare soluzioni diplomatiche per il conflitto, si è chiuso senza la dichiarazione finale congiunta a causa delle divergenze fra Paesi arabi e occidentali su Hamas e Israele. Segretario Onu Guterres: serve "una soluzione a due Stati". Il leader dell'Anp Abu Mazen: "I palestinesi non lasceranno mai la loro terra". Meloni: "Efferatezza Hamas da condannare". La premier, dopo il vertice, è andata a Tel Aviv per incontrare Netanyahu e Herzog. LEGGI L'ARTICOLO
Meloni a Netanyahu: "Diritto Israele a difesa, garantire accesso umanitario a Gaza"
A seguito della partecipazione al Vertice per la Pace del Cairo, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si è recato in Israele per portare un messaggio di solidarietà e vicinanza dell’Italia dopo il tragico attentato terroristico di Hamas contro civili inermi lo scorso 7 ottobre. Si legge in una nota di palazzo Chigi. Il colloquio con il primo ministro, Benjamin Netanyahu -prosegue il comunicato- è stato un'occasione per avere un aggiornamento sulla situazione e fare il punto alla luce della Conferenza del Cairo. Il presidente del Consiglio, nel ribadire il pieno diritto di Israele a difendersi secondo il diritto internazionale e a vivere in pace, ha sottolineato l’importanza di garantire l’accesso umanitario a Gaza e una prospettiva di pace per la regione.
Meloni a Netanyahu: "Garantire accesso umanitario a Gaza"
"A seguito della partecipazione al Vertice per la Pace del Cairo, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si è recato in Israele per portare un messaggio di solidarietà e vicinanza dell'Italia dopo il tragico attentato terroristico di Hamas contro civili inermi lo scorso 7 ottobre". Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi. "Il colloquio con il Primo Ministro, Benjamin Netanyahu, è stato un'occasione per avere un aggiornamento sulla situazione e fare il punto alla luce della Conferenza del Cairo - viene spiegato -. Il Presidente del Consiglio, nel ribadire il pieno diritto di Israele a difendersi secondo il diritto internazionale e a vivere in pace, ha sottolineato l'importanza di garantire l'accesso umanitario a Gaza e una prospettiva di pace per la regione".
A Gaza ucciso un palestinese ogni 500
Almeno 248 persone sono state uccise a Gaza nelle ultime 24 ore, tra cui 56 persone nel sud della Striscia di Gaza , dove ai civili è stato chiesto di trasferirsi, nel corso della campagna di attacchi aerei israeliani. Lo afferma l'ufficio stampa governativo di Gaza. Il bilancio delle vittime a Gaza dagli attacchi di Hamas contro Israele del 7 ottobre e' salito a 4.385, inclusi 1.756 bambini e 967 donne. Altre 13.561 persone sono rimaste ferite, aggiunge il comunicato. Complessivamente a Gaza, dove vivevano 2,2 milioni di persone, è stato ucciso lo 0,2% della popolazione: una persona ogni 500.
Sky News: "Il gruppo militante di Hamas ha affermato che intendeva rilasciare altri due ostaggi per ragioni umanitarie, ma Israele avrebbe rifiutato di accoglierli"
Netanyahu a Meloni: "Vinceremo la battaglia contro le barbarie"
"Dobbiamo sconfiggere questa barbarie: è una battaglia tra le forze di civiltà e barbari mostri che hanno ucciso, mutilati, violentato, decapitato, bruciato persone innocenti. Questo è un test, un test di civiltà. E lo vinceremo". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu a Giorgia Meloni nel loro incontro a Tel Aviv, ringraziandola per essere "venuta in questi tempi bui". "Ci aspettiamo che tutti i Paesi che hanno combattuto l'Isis, combattano Hamas", ha concluso.
Biden: "Non possiamo rinunciare a soluzione a due Stati"
"Per quanto sia difficile, non possiamo rinunciare alla pace. Non possiamo rinunciare ad una soluzione a due Stati". Lo afferma su Israele e Palestina il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.
Meloni a Netanyahu: "Noi siamo diversi da questi terroristi"
"Noi difendiamo il diritto di Israele a esistere, a difendere la sicurezza dei propri cittadini. Comprendiamo assolutamente che è un atto di terrorismo che deve essere combattuto. Pensiamo e crediamo che voi siate in grado di farlo nel migliori dei modi, perché noi siamo diversi da quei terroristi". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni rivolgendosi al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, dopo l'incontro a Tel Aviv.

©Ansa
Ucciso un membro della Jihad Islamica in Libano durante bombardamenti israeliani
Un membro della Jihad islamica palestinese, siriano, sarebbe stato ucciso oggi nel sud del Libano durante i bombardamenti israeliani. Lo sostiene l'organizzazione palestinese secondo quanto riferisce 'The Times of Israel'. Si ritiene che Muhammad Mahmoud Musa, 41 anni, sia stato ucciso durante un attacco aereo israeliano.
L'Idf, l'esercito israeliano, riferisce 'The Times of Israel', ha affermato di aver colpito oggi tre cellule terroristiche nel sud del Libano che sono state coinvolte nel lancio di razzi e missili su posizioni militari e città israeliane.
Almeno sei soldati israeliani, 17 terroristi di Hezbollah e sei terroristi palestinesi sono stati uccisi in scaramucce al confine nelle ultime due settimane. Un civile israeliano è stato ucciso in un attacco di Hezbollah, e diversi civili libanesi e un giornalista sono stati uccisi dai bombardamenti israeliani.
Meloni a Netanyahu: "Combattere antisemitismo oggi come ieri"
"Sono felice di essere qui. Ho pensato che fosse molto importante venire qui di persona per portare la solidarietà del governo italiano e del popolo italiano, e per dirti che dalle immagini che abbiamo visto per noi è incredibile quello che è successo due settimane fa. Mostrano qualcosa più di una semplice guerra, mostrano la volontà di cancellare gli ebrei da questa regione ed è un atto di antisemitismo. E dobbiamo combatterlo, oggi come ieri". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni rivolgendosi al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, dopo l'incontro a Tel Aviv.
Biden: "Gli Usa impegnati a proteggere i civili a Gaza"
"Gli Stati Uniti restano impegnati a garantire che i civili a Gaza continuino ad avere accesso a cibo, acqua, cure mediche e altra assistenza, senza deviazioni da parte di Hamas". Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti Joe Biden dopo l'ingresso del primo convoglio di aiuti. "Continueremo a lavorare con tutte le parti per mantenere operativo il valico di Rafah per consentire il movimento degli aiuti che sono indispensabili per il benessere della popolazione di Gaza, e per proteggere i civili, in linea con gli obblighi previsti dal diritto umanitario internazionale", ha sottolineato il presidente americano.
Erdogan parla con leader di Hamas Haniyeh
Il presidente turco, Tayyip Erdogan, ha avuto oggi un colloquio telefonico con il leader del gruppo militante palestinese Hamas, Ismail Haniyeh. Erdogan, secondo quanto si apprende, avrebbe parlato con Haniyeh degli sforzi di Ankara per un cessate il fuoco, per far arrivare gli aiuti umanitari a Gaza e per la possibile cura dei feriti in Turchia.
Biden: "Il varco di Rafah resti in funzione"
"Gli Stati Uniti rimangono impegnati a garantire che i civili di Gaza continuino ad avere accesso a cibo, acqua, cure mediche e altri aiuti, senza che Hamas li distragga. Continueremo a lavorare con tutte le parti per mantenere in funzione il valico di Rafah per consentire il continuo movimento di aiuti che è imperativo per il benessere della popolazione di Gaza e per continuare a lavorare per proteggere i civili, conformemente agli obblighi derivanti dal diritto umanitario internazionale". Lo afferma il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Biden prosegue: "Continuiamo anche a lavorare tutto il giorno, in collaborazione con l'Egitto e Israele, per facilitare l'uscita da Gaza dei cittadini statunitensi attraverso l'Egitto".
Griffiths: "Nuovi aiuti potrebbero entrare a Gaza domani"
Il capo degli aiuti umanitari delle Nazioni Unite Martin Griffiths ha affermato che domani potrebbe entrare a Gaza un secondo convoglio di 20-30 camion di aiuti umanitari, parlando a margine del vertice del Cairo. "Ho sentito questo pomeriggio - ma siamo in trattative proprio adesso - che domani potremmo ricevere un altro convoglio, forse anche leggermente più grande, da 20 a 30 camion", ha affermato Griffiths citato da Sky News. Il funzionario ha detto che prevenire lacune negli aiuti è "incredibilmente importante".
Biden: "Impegnati per valico Rafah operativo, garantire aiuti ai civili di Gaza"
"Gli Stati Uniti rimangono impegnati a garantire che i civili a Gaza continuino ad avere accesso a cibo, acqua, cure mediche ed altra assistenza, senza interferenze di Hamas". Lo ha dichiarato Joe Biden nel giorno dell'arrivo del primo convoglio di aiuti umanitari grazie "all'apertura di un'essenziale via di rifornimento che è il risultato di giorni di impegno diplomatico al più alto livello".
"Continueremo a lavorare con tutti i partner per mantenere il valico di Rafah operativo - ha aggiunto - per permettere il continuo movimento di aiuti che è essenziale per la popolazione di Gaza". Il presidente americano inoltre si impegna a "continuare a lavorare per proteggere i civili, nel rispetto degli obblighi della legge internazionale umanitaria".
"Continuiamo anche a lavorare senza sosta, in partnership con Egitto e Israele, per facilitare rendere possibile per i cittadini americani ed i loro diretti familiari di uscire da Gaza e andare in Egitto", ha concluso, riferendosi alla situazione delle centinaia di palestinesi con cittadinanza americana, insieme ad altri palestinesi con doppia cittadinanza, che da giorni aspettano a Rafah di poter uscire.

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Finito l'incontro tra Meloni e Netanyahu a Tel Aviv
L'incontro tra la premier Giorgia Meloni e Benyamin Netanyahu, durato oltre un'ora, è appena terminato. Il premier israeliano ha accolto Meloni con un abbraccio prima del faccia a faccia che si è poi allargato alle delegazioni, secondo quanto riferito dall'ufficio del primo ministro israeliano.
Hezbollah: siamo già nel cuore guerra Israele-Hamas
Un alto dirigente di Hezbollah ha promesso che Israele pagherà un prezzo elevato ogni volta che inizierà un'offensiva di terra nella Striscia di Gaza e ha detto che il suo gruppo militante con sede in Libano è già "nel cuore della battaglia". I commenti del vice leader di Hezbollah, Sheikh Naim Kassem, sono arrivati mentre Israele bombardava e lanciava attacchi con droni nel sud del Libano e Hezbollah lanciava razzi e missili verso Israele. Per Hezbollah, riscaldare il confine tra Libano e Israele ha uno scopo chiaro. Kassem ha detto: "Stiamo cercando di indebolire il nemico israeliano e fargli sapere che siamo pronti". Uomini di Hamas hanno affermato che se Israele lanciasse un'offensiva di terra a Gaza, Hezbollah si unirebbe ai combattimenti. Gli scontri a fuoco lungo il confine tra Libano e Israele - scrive 'Haaretz' - sono aumentati nelle due settimane successive all'attacco del gruppo militante palestinese Hamas che ha ucciso oltre 1.400 civili e soldati nel sud di Israele. Gli attacchi aerei di ritorsione israeliani su Gaza hanno ucciso più di 4.000 palestinesi. Kassem ha detto che il suo gruppo, che èalleato di Hamas, sta già influenzando il corso del conflitto riscaldando il confine tra Libano e Israele e mantenendo tre divisioni dell'esercito israeliano legate nel nord invece di prepararsi a combattere a Gaza. "Credi che se tentassero di schiacciare la resistenza palestinese, gli altri combattenti della resistenza nella regione non agiranno?" Lo ha detto Kassem in un discorso durante il funerale di un combattente di Hezbollah. "Siamo nel cuore della battaglia oggi. Stiamo ottenendo risultati attraverso questa battaglia".
Idf: "Bombardamenti più intensi preparano prossima fase"
Israele ha intensificato i bombardamenti su Gaza per aumentare la pressione su Hamas. Lo ha sottolineato il portavoce dell'Idf, ammiraglio Daniel Hagari, in una conferenza stampa: "Dobbiamo entrare nella prossima fase della guerra nelle migliori condizioni e non secondo quel che ognuno ci dice di fare. Da oggi, stiamo incrementando i colpi e minimizzando il pericolo", ha spiegato.

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5 agenzie Onu: "Subito cessate il fuoco umanitario, a Gaza situazione catastrofica"
Un appello per un cessate il fuoco umanitario a Gaza, che permette l'immediato ed illimitato accesso di aiuti, è stato lanciato oggi da cinque agenzie delle Nazioni Unite, tra le quali l'Organizzazione mondiale per la Sanità e il Programma alimentare mondiale. "Gaza era in una situazione umanitaria disperata prima delle più recenti ostilità - si legge nell'appello - ora è catastrofica, il mondo deve fare di più".
Le strutture sanitarie della Striscia, prosegue l'appello, "non hanno più carburante e funzionano grazie a piccole quantità che sono riuscite a recuperare a livello locale". Scorte che "si ritiene si esauriranno" presto, forse già domani. La disponibilità di acqua è il al 5% dei livelli normali, e le "scorte umanitarie che erano state predisposte si sono già esaurite".
Prima dell'inizio del conflitto, un terzo della popolazione palestinese di Gaza viveva in una situazione di insicurezza alimentare, continua la dichiarazione delle agenzie Onu: "Oggi le scorte nei negozi sono quasi esaurite, i forni stanno chiudendo, mentre decine di migliaia di persone sono sfollate e non possono cucinare o acquistare in sicurezza prodotti alimentari", conclude.
Entrano aiuti a Gaza ma non bastano, valico richiuso
Israele, migliaia di ultraortodossi si arruolano
Oltre 2mila ultraortodossi hanno chiesto di arruolarsi come volontari nell'esercito israeliano. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri israeliano, Daniel Hagari, sottolineando che c'è una crescente richiesta da parte di 'haredim'. Lo riferisce Times of Israel.
Molte comunità ultraortodosse evitano il servizio militare, una questione che ha provocato una forte divisione nella società israeliana.
Michel: "Grazie all'Egitto, è chiave per la stabilità regione"
Palestinesi: "Uccisi 1.661 bambini"
La sezione palestinese di 'Defense for Children International' (Dcip) afferma oggi che le forze di occupazione israeliane hanno ucciso almeno 1.661 bambini durante l'aggressione in corso a Gaza dal 7 ottobre. Nello stesso periodo, altri 27 bambini sono stati uccisi dalle forze israeliane in Cisgiordania. La media è di circa 120 bambini uccisi al giorno. La notizia è dell'agenzia palestinese Wafa. In un comunicato stampa, la Dcip ha sottolineato che il numero delle vittime, compresi i bambini, a Gaza non è definitivo, dato che ci sono circa 1.400 persone ancora disperse sotto le macerie degli edifici distrutti. Ciò significa che il numero effettivo delle vittime è molto più alto. La Dcip ha spiegato che i bambini palestinesi sopravvissuti agli intensi bombardamenti israeliani su tutta Gaza stanno soffrendo una grave crisi umanitaria. Ciò aggrava i traumi psicologici ed emotivi che si sono accumulati negli ultimi 16 anni a causa del blocco israeliano e degli attacchi militari all'enclave.
Onu: "Domani forse altri aiuti a Gaza, imperativo che arrivi carburante"
"C'e' la possibilità che domani possano arrivare altri aiuti". E' quanto ha dichiarato, in un'intervista a Al Jazeera, Martin Griffiths, coordinatore delle operazioni umanitarie dell'Onu, pur sottolineando che si tratta di aiuti molto inferiori a quelli di cui ha bisogno la popolazione di Gaza. "Speriamo che gli aiuti possano entrare ogni giorno - ha aggiunto - e speriamo che possa diventare un'operazione a larga scala efficiente ed affidabile".
In particolare, Griffiths insiste sul fatto che gli aiuti debbano comprendere il carburante, invio a cui Israele si oppone sostenendo che potrebbe essere confiscato da Hamas ed usato per i combattimenti.
"Abbiamo bisogno del carburante", afferma il coordinatore Onu, ricordando come questo sia essenziale per i bisogni dei civili, comprese le cure sanitarie. E spiegando che nei negoziati in corsi si sta cercando di sviluppare un sistema con cui si possa "in modo chiaro e trasparente monitorare che il carburante che entra non sia usato per la guerra ma solo per scopi pacifici".
Capo esercito: "Entreremo a Gaza per distruggere Hamas"
"Entreremo a Gaza. Inizieremo una missione operativa e professionale per distruggere gli agenti di Hamas, le infrastrutture di Hamas, e terremo in mente anche le immagini, le scene e i caduti dello Shabbat di due settimane fa". Lo ha detto il capo di stato maggiore dell'esercito Herzi Halevi riferendosi all'attacco di sabato 7 ottobre.
WP: "Israele vuole che gli aiuti umanitari passino attraverso il valico egiziano di Rafah e arrivino nella Striscia di Gaza, ma solo se non vengono dirottati verso Hamas. Lo ha detto un portavoce del primo ministro Benjamin Netanyahu"
Qatar: "Da mediazione presto rilascio di altri ostaggi"
Il Qatar, tra i principali mediatori nella crisi degli ostaggi di Hamas, giudica possibile "molto presto" la liberazione di altre persone nelle mani dell'organizzazione terroristica. Lo ha dichiarato il portavoce del Ministero qatarino degli Affari Esteri, in un'intervista al giornale tedesco Welt am Sonntag: "Non posso promettervi che questo avverrà oggi, domani o dopodomani, ma siamo su una strada che condurra' molto presto alla liberazione degli ostaggi, in particolare dei civili" ha affermato Majed Al-Ansari all'indomani della liberazione di due cittadine americane rapite il 7 ottobre scorso e rilasciate grazie alla mediazione del Qatar. A Doha spiegano di discutere sia con gli israeliani sia con Hamas: "Attualmente lavoriamo a un accordo per cui innanzitutto tutti gli ostaggi civili siano liberati", ha detto il portavoce del Ministero. La liberazione delle due americane "ci conforta, al pari dei nostri partner, nell'idea che gli sforzi intrapresi in questi ultimi giorni sono efficaci e devono essere proseguiti".
Meloni arrivata all'aeroporto Tel Aviv
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è giunto all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, accolta dall’ambasciatore d’Italia in Israele, Sergio Barbanti.
Attacco israeliano, incendio a Gaza sud
"Un grande incendio" è scoppiato oggi pomeriggio nella zona di Bani Suhaila a Khan Younis in seguito ad un attacco aereo israeliano su una casa. Lo rende noto il ministero dell'Interno palestinese. La Cnn ha ottenuto un filmato da Khan Younis che mostra un grande pennacchio di fumo che si innalza sopra l'orizzonte nella città meridionale della Striscia di Gaza. Le forze di difesa israeliane non avevano alcuna informazione immediata sulle circostanze dell'apparente attacco.
Tajani: "Hamas deve essere sradicato da Gaza"
"Hamas deve essere sradicato dal territorio di Gaza, l'organizzazione terroristica deve essere tolta dal territorio, ma non bisogna confondere Hamas con la popolazione palestinese". Lo ha detto il vice presidente del Consiglio, Antonio Tajani, a margine dell'incontro Forza Italia per l'Umbria e per l'Italia, in corso a Perugia. "Bene che oggi si sia aperto il corridoio di Rafah, che siano arrivati i primi aiuto umanitari. Ci auguriamo che presto possano essere liberati gli ostaggi e possano tornare anche in Italia gli italiani che sono nella striscia di Gaza" ha ribadito ancora il vice presidente. "Siamo assolutamente convinti che nessuno possa arrogarsi il diritto di togliere Israele dalla carta geografica, come è giusto che il popolo palestinese abbia il suo Stato, due Stati che si riconoscano amichevolmente e che possano poi convivere nel mutuo riconoscimento per garantire la pace" ha sottolineato inoltre Tajani. "L'attacco di Hamas puntava proprio a interrompere il dialogo tra i Paesi arabi e Israele, sperando in una reazione violenta di Israele e dopo nella strage degli innocenti. Noi dobbiamo fare esattamente il contrario di quello che fa Hamas e non assecondare il suo gioco" ha concluso Tajani.
Palestinesi con doppio passaporto non escono da Gaza
Palestinesi americani e altri cittadini con doppia cittadinanza si sono precipitati al valico di Rafah, nel sud di Gaza, mentre 20 camion carichi di aiuti umanitari entravano nella Striscia assediata. Oggi il confine si è aperto per la prima volta dall'inizio della guerra. Non e' chiaro - scrive il 'Times of Israel' - se le autorità di Hamas a Gaza o quelle egiziane abbiano impedito loro di andarsene. Le ambasciate avevano chiesto ai loro cittadini a Gaza di tenersi pronti al confine, ma folle di palestinesi delusi con passaporti americani, canadesi, tedeschi e britannici hanno aspettato ore invano per almeno la quinta volta questa settimana. "Non c'è alcuna apertura del valico e la sofferenza è sempre la stessa", ha detto la cittadina statunitense Dina al-Khatib. "Comunicano con noi, ma non c'è alcun cambiamento". Al-Khatib ha detto che lei e la sua famiglia volevano disperatamente uscire.
Tajani: "Fare di tutto per evitare escalation"
"Bisogna fare di tutto per evitare una escalation come sta facendo il governo italiano che e' tornato ad essere protagonista nell'area del mediterraneo e nelle aree del Medio Oriente". Così il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani, a margine dell'incontro Forza Italia per l'Umbria e per l'Italia, che si sta svolgendo a Perugia. "Ci confrontiamo con Israele ma ci confrontiamo anche con i paesi Arabi con i paesi del G7, con tutti i Paesi dell'Unione europea," ha aggiunto Tajani, sottolineando che "lavoriamo perchè non ci sia un allargamento della guerra perchè la popolazione civile non debba soffrire, non debba accadere mai più quello che è successo al confine tra il territorio di Gaza e Israele dove i terroristi di Hamas hanno ammazzato come facevano i nazisti persone solo perchè ebree. Questo è inaccettabile".

©IPA/Fotogramma
Identificati 765 dei civili uccisi da Hamas
Sono stati identificati 765 dei civili uccisi da Hamas durante l'attacco del 7 ottobre. Lo ha reso noto la polizia israeliana, citata dal Jerusalem Post. A questo punto sono state identificate circa il 75% delle vittime.
Salta la dichiarazione finale al vertice del Cairo
Il summit per la pace al Cairo si è concluso senza dichiarazione finale condivisa da tutti i partecipanti, ma solo con un comunicato della presidenza egiziana che ha promosso il vertice. Il motivo sono le divergenze fra le diplomazie del gruppo dei Paesi arabi con quello occidentale, spiega Sky News Arabia citando fonti diplomatiche di alto livello. "I rappresentanti occidentali - dicono le fonti - volevano che la dichiarazione includesse solo una condanna di Hamas, mentre si rifiutavano di condannare Israele per l'uccisione di migliaia di civili a Gaza o di chiedere un cessate il fuoco urgente e l'ingresso di aiuti nella Striscia".
Fonti esercito: "Le case usate da Hamas sono obiettivi legittimi"
Per Israele è cambiata la definizione di ciò che costituisce "un obiettivo legittimo" a causa dell'uso delle strutture civili fatto da Hamas. Lo ha detto una fonte militare spiegando che Hamas "ha cambiato una casa privata in un obiettivo legittimo. Chiunque sostenga quella casa, è un obiettivo legittimo". La stessa fonte ha poi detto che l'esercito non colpirà le zone a Gaza dove viene distribuito l'aiuto umanitario a meno che da quelle stesse zone non siano lanciati razzi verso il territorio dello stato ebraico. "Sono - ha specificato - zone sicure. Abbiamo un sistema con cui se una area è una zona sicura, dichiariamo quella stessa zona 'sicura'. E non le attaccheremo".
Negoziatori: "Cauta speranza che possano essere liberati altri ostaggi"
I negoziatori nutrono la cauta speranza che il rilascio di ieri delle due cittadine americane "possa portare alla liberazione di altri ostaggi" in mano ad Hamas. E' quanto riferisce una fonte diplomatica informata sui negoziati in corso, riporta oggi Nbcnews. "Gli israeliani sono chiari nel dire che non vogliono parlare fino a quando gli ostaggi non saranno rilasciati, quindi sarebbe meglio per Hamas rilasciarli velocemente - è il ragionamento del diplomatico - perché questo potrebbe portare ad un dialogo più ampio o a una mediazione".
I negoziati, che vedono il Qatar impegnato in prima linea, sulla sorta degli ostaggi hanno avuto "degli altri e dei bassi", con un momento positivo dopo la visita a Doha di Antony Blinken, con una battuta d'arresto dopo l'esplosione nell'ospedale di Gaza.
Ora con il rilascio di Judith Tai Raanan e Natalie Shoshana Raanan, "la speranza è che questo venga visto come un ramoscello d'ulivo", spiegano ancora le fonti. C'è poi anche l'inizio "dell'arrivo degli aiuti" a Gaza, "per quanto non sia parte di uno scambio o di un accordo":"questi costituiscono passi positivi che si spera possano condurre ad altri passi positivi e disponibilità", concludono le fonti.
Reuters: "I camion che trasportavano aiuti hanno attraversato il sud di Gaza. Si tratta del primo convoglio di forniture umanitarie da quando Israele ha iniziato l’assedio 12 giorni fa"
Raid aereo Israele uccide Talal Al Hindi, dirigente Hamas
Un raid aereo israeliano ha eliminato un comandante militare di Hamas, Talal Al Hindi, nell'area centrale della Striscia di Gaza, dove e' stato ucciso con la moglie e con alcuni famigliari. Lo riporta l'agenzia Safa, affiliata ad Hamas.
Abu Mazen a Meloni: "Unica soluzione sono i due Stati"
Il Presidente palestinese, Mahmoud Abbas, ha avuto oggi incontri separati con il ministro degli Esteri giapponese Yoko Kamikawa, la premier italiana Giorgia Meloni e il Presidente del Consiglio presidenziale della Libia, Mohamed al-Menfi. Gli incontri si sono svolti a margine del vertice di pace del Cairo, ospitato dall'Egitto. Durante gli incontri - scrive l'agenzia palestinese Wafa - il Presidente ha discusso con i funzionari giapponesi, italiani e libici - ciascuno in un incontro separato - gli ultimi sviluppi in Palestina e gli sforzi in corso per fermare l'aggressione israeliana contro il popolo palestinese e proteggere i civili dai pericoli della guerra. e garantire la consegna urgente di aiuti medici e alimentari, nonchè l'accesso all'acqua e all'elettricità, alla popolazione di Gaza.
Il Presidente Abbas ha sottolineato che "la pace e la sicurezza possono essere raggiunte solo attraverso l'attuazione della soluzione dei due Stati basata su risoluzioni di legittimità internazionale, che richiedono il riconoscimento dello Stato di Palestina su tutti i territori della Cisgiordania, compresa Gerusalemme Est. e la Striscia di Gaza". Agli incontri hanno partecipato il segretario generale del comitato esecutivo dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina, Hussein al-Sheikh, e il consigliere per gli affari diplomatici del presidente, Majdi al-Khaldi.
Biden alle americane liberate: "Impegnati per liberare tutti gli ostaggi"
L'Algeria annuncia un ponte aereo di aiuti a Gaza
Le autorità algerine hanno annunciato di aver deciso di inviare aiuti umanitari "importanti e urgenti" tramite un ponte aereo verso l'aeroporto di Al-Arish in Egitto, e di trasportarli nella Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah. Lo afferma un comunicato della presidenza algerina diffuso dalla Tv di Stato, precisando che l'operazione è stata ordinata dal presidente Abdelmadjid Tebboune. La nota specifica che gli aiuti, che comprendono cibo, forniture mediche, vestiti e tende, saranno consegnati da un ponte aereo composto da diversi velivoli dell'aeronautica militare algerina. "Questo aiuto urgente esprime l'impegno dei leader e del popolo algerino per una solidarietà incondizionata e illimitata con il fraterno popolo palestinese, che è sottoposto a continue aggressioni, in particolare nella Striscia di Gaza, da parte delle forze di occupazione nel quadro di un assedio globale e ingiusto", viene aggiunto.
Hamas: "Se bombardano militari ostaggi restano tali"
"La nostra posizione nei confronti dei prigionieri dell'esercito israeliano è chiara: si tratta di un possibile scambio di prigionieri, ma non ne discuteremo finchè Israele non porrà fine alla sua aggressione a Gaza e ai palestinesi". Lo afferma l'esponente di Hamas, Osama Hamdan, in una conferenza televisiva.
Netanyahu contestato: "Giorni contati per il tuo governo"
Il premier Benyamin Netanyahu, in visita insieme ad altri membri del governo di guerra a Beersheva è stato contestato da diversi israeliani che gli hanno gridato di dimettersi. Lo ha riferito il Times of Israel secondo cui uno dei manifestanti - di quelli accorsi appena saputo la notizia del suo arrivo - gli ha detto "questi sono gli ultimi giorni del tuo corrotto regime". Insieme a Netanyahu c'erano i ministri Yoav Gallant e Benny Gantz. A Beersheva c'è la sede del comando del fronte sud dove si sta preparando l'offensiva di terra a Gaza.

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Guerra in Medioriente, la distruzione dei palazzi di Gaza
Egitto: "Pace opzione strategica fino alla soluzione a 2 Stati"
"L'Egitto manterrà sempre la sua ferma posizione a sostegno dei diritti dei palestinesi, credendo nella pace come opzione strategica e irreversibile fino a quando non si realizzerà la visione di una soluzione a due Stati, palestinese e israeliano, che vivono fianco a fianco". E' quanto si legge in un comunicato della presidenza egiziana per il summit di pace del Cairo. "L'Egitto attende con ansia che i partecipanti" al vertice "lancino un appello globale alla pace, in cui concordino sull'importanza di rivalutare la strategia internazionale per affrontare la questione palestinese negli ultimi decenni in modo da emergere dall'attuale crisi con un nuovo spirito politico, e ciò aprirà la strada per sbloccare un processo di pace reale e serio. Ciò porterà, in un breve periodo di tempo, alla creazione di uno Stato palestinese indipendente, lungo i confini del giugno 1967, con Gerusalemme Est come capitale", scrive la presidenza egiziana.
Meloni e al-Sisi, focus su azione diplomatica in Medio Oriente
"A margine del Vertice per la Pace del Cairo, il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto un incontro con il Presidente della Repubblica araba d'Egitto, Abdel Fattah al-Sisi". Lo riferisce un a nota di Palazzo Chigi. "Il colloquio si è incentrato sul grave conflitto in corso in Medio Oriente e sulla necessità di sostenere un'urgente e coordinata azione diplomatica volta a contenere la sua ulteriore espansione. In questo senso - viene spiegato -, il Presidente Meloni ha sottolineato l'importanza del Vertice organizzato dal Cairo e il confronto tra tutti gli Stati partecipanti. L'incontro è stata anche un'occasione per approfondire le urgenti necessità umanitarie a Gaza. Italia ed Egitto continueranno a lavorare nelle prossime settimane in uno spirito di rafforzata collaborazione".
Hezbollah: "Primo nostro soldato ucciso da Israele"
Hezbollah ha annunciato l'uccisione del primo soldato dell'organizzazione a seguito dell'intenso scambio di fuoco con Israele avvenuto verso il villaggio di Houla, nel settore orientale del sud del Libano, nei pressi della Linea Blu. Lo riferiscono Haaretz e Al Jazeera.
Esercito: "Da Hamas foto degli israeliani uccisi a loro parenti"
Hamas ha rubato i telefonini degli israeliani uccisi nell'attacco ai kibbutz dello scorso 7 ottobre ed ha inviato le immagini dei loro corpi ai parenti. Lo ha detto su X l'esercito israeliano che pubblica anche uno scatto al riguardo con la scritta "immaginate di ricevere questa foto di uno dei vostri familiari".
Hamas: "Su ostaggi militari trattiamo solo dopo fine raid"
Hamas non discuterà della sorte degli ostaggi militari fino a quando Israele non avrà smesso di bombardare la Striscia di Gaza. Lo ha detto Osama Hamdan, il rappresentante di Hamas in Libano, durante una conferenza stampa a Beirut. "Fino a quando sarà in corso l'aggressione nemica di questo non trattiamo", ha detto Hamdan.
Stoltenberg sente Erdogan su Medio Oriente e Svezia nella Nato
Hamas, "Israele è responsabile dell'incolumità degli ostaggi"
E' Israele responsabile dell'incolumità degli ostaggi nella Striscia di Gaza: lo ha detto oggi a Beirut Osama Hamdan, rappresentante di Hamas in Libano durante una conferenza stampa. "Riteniamo l'occupazione (israeliana) responsabile dell'incolumità dei civili alla luce dell'incessante bombardamento fascista sulla Striscia di Gaza", ha detto Hamdan.
Hamas: "Vogliamo chiudere su ostaggi civili appena possibile"
Vogliamo chiudere il dossier degli ostaggi civili appena possibile: lo ha detto all'ANSA a Beirut Osama Hamdan, rappresentante di Hamas in Libano a margine di una conferenza stampa. "Lavoriamo con tutti i mediatori per chiudere il dossier dei civili appena le condizioni di sicurezza saranno opportune", ha detto Hamdan.
Unicef: "In 2 settimane a Gaza 1.600 bambini uccisi e 4.200 feriti"
"Oltre 1.600 bambini sarebbero stati uccisi in 2 settimane di bombardamenti a Gaza. Più di 4.200 altri sarebbero stati feriti. L'uccisione e la mutilazione di bambini, gli attacchi su ospedali e scuole e la negazione dell'accesso umanitario costituiscono gravi violazioni dei diritti dei bambini. L'umanità deve prevalere". Lo dichiara Adele Khodr, direttore regionale Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa.
Hamas: "Contatti in corso per liberazione ostaggi civili"
"Ci sono contatti in corso" tra Hamas e i mediatori arabi, "Egitto e Qatar", per la liberazione di altri ostaggi civili presi dal movimento islamico palestinese il 7 ottobre scorso. Lo ha detto all'ANSA Osama Hamdan, rappresentante di Hamas a Beirut a margine di una conferenza stampa.
Meloni ad Abbas: "L'Italia sostiene l'Autorità palestinese"
"A margine del Vertice del Cairo per la Pace, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto un lungo e cordiale incontro bilaterale con il presidente Mahmud Abbas". Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi, spiegando che "nel corso del colloquio, è stato confermato il sostegno dell'Italia alla legittima Autorità rappresentativa del popolo palestinese, il quale certamente non si identifica con Hamas. Ribadito inoltre il sostegno alla prospettiva dei due Stati".
Sky News: "Le forze di difesa israeliane riferiscono il numero di ostaggi tenuti a Gaza e il numero attuale delle loro stesse vittime"
Svizzera, indagine su finanziamenti ad Hamas
Le autorità elvetiche stanno indagando se Hamas sia stato finanziato con denaro proveniente dalla Svizzera. Intervenuto alla radio Srf, il procuratore federale svizzero Stefan Blaettler ha reso noto di aver avviato un procedimento penale. L'Ufficio del pubblico ministero si è già attivato un paio di settimane prima dell'attacco di Hamas contro Israele, ha aggiunto Blaettler, senza fornire ulteriori dettagli per non compromettere il procedimento, che è condotto per sospetto sostegno a un'organizzazione terroristica. Blaettler ritiene che si possa arrivare a una condanna, ma ci vorrà molto tempo.
Contrariamente all'Ue, la Svizzera non ha messo al bando Hamas. Nonostante ciò, lo scorso 11 ottobre il governo federale si è detto favorevole ad una classificazione di questa organizzazione come terrorista. Un'apposita "task force" sta valutando le vie giuridiche a disposizione. Una designazione ufficiale di Hamas quale terrorista - come è il caso per Al-Qaïda o lo Stato islamico- semplificherebbe le cose per l'accusa, ha spiegato Blaettler.
Allo stato attuale, i vari video e foto del massacro perpetrato da Hamas una quindicina di giorni fa in Israele non sono sufficienti a costituire una prova legale della natura terroristica dell'organizzazione. Il caso è complicato dal fatto che Hamas controlla anche un territorio (Gaza) e svolge attività per la popolazione civile.
ActionAid: "7 ospedali Gaza al collasso, vergognoso livello aiuti da Rafah"
"Mentre 20 camion di aiuti hanno attraversato il confine di Rafah questa mattina, 7 ospedali di Gaza si trovano sull'orlo del collasso", denuncia ActionAid, perché "i generatori per incubatori e macchine di supporto vitale sono rimasti completamente senza carburante". Dichiara Riham Jafari, coordinatrice delle attività di Advocacy e Comunicazione di ActionAid Palestina: "Accogliamo con favore qualsiasi forma di aiuto in questo momento, ma il livello di aiuti che sta arrivando a Gaza è un insulto vergognoso per i milioni di gazawi che stanno affrontando una catastrofe umanitaria".
"Prima che questa crisi iniziasse - ricorda in una nota - circa 500 autocarri di aiuti attraversavano normalmente il confine ogni giorno, fornendo un'ancora di salvezza vitale a milioni di gazawi che stavano già affrontando una crisi umanitaria. I camion di aiuti" passati attraverso il valico tra Egitto e Striscia di Gaza "non hanno portato con sé il carburante necessario per alimentare gli ospedali, mantenere in movimento le ambulanze o pompare acqua dal terreno. Ogni giorno sentiamo storie di comunità che si uniscono per donare il carburante rimasto per mantenere in funzione le incubatrici per i neonati in condizioni critiche".
Blinken: "Ringraziamo i nostri partner in Egitto e Israele e le Nazioni Unite, per aver facilitato il passaggio sicuro di alcuni convogli salvavita a Rafah""
Blinken: "Esortiamo tutti a lasciare Rafah aperto"
Gli Stati Uniti hanno salutato con soddisfazione l'arrivo dei primi camion di aiuti umanitari a Gaza dall'Egitto attraverso il valico di Rafah. Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha esortato in un comunicato "tutte le parti a tenere il valico di Rafah aperto per rendere possibile il costante transito di aiuti che e' imperativo per l'assistenza della popolazione di Gaza".

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Media: "Usa e Israele studiano governo a Gaza dopo Hamas"
Funzionari di alto livello dell'amministrazione israeliana e statunitense hanno cominciato a discutere del futuro della Striscia di Gaza una volta defenestrato il governo di Hamas e stanno considerando, tra le altre cose, l'istituzione di un governo ad interim sostenuto dalle Nazioni Unite e con il coinvolgimento dei governi arabi. Lo hanno riferito fonti informate all'agenzia di stampa Bloomberg. La riflessione è ancora in una fase iniziale, prosegue l'agenzia, e dipende dai prossimi sviluppi, non ultima la riuscita dell'assalto di terra israeliano che ancora non è cominciato.
Meloni: "Con Abu Mazen parlato di lavorare a de-escalation"
Bisogna "lavorare a una de-escalation vera" e "continuare a lavorare su una soluzione di lungo termine, che può essere solo quella dei due Stati". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, spiegando in un punto stampa, a Il Cairo, i contenuti dell'incontro con il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen.
"C'è un lavoro pregresso che va ripreso e va costruito, anche con una tempistica decisa. Ci vuole un grande impegno della comunità internazionale, non facile se prima non si riesce a dare risposte che possono partire da una parte dal tema degli aiuti umanitari per la Striscia di Gaza; dall'altra parte un lavoro importante va fatto per gli ostaggi, che sarebbe un altro segnale significativo", ha osservato la presidente del Consiglio a margine dei lavori del Summit per la pace.
Meloni: "Hamas non difende la Palestina ma fa jihad"
"La mia idea è che, per le modalità con cui Hamas ha attaccato Israele, è che la causa palestinese non c'entri nulla. Quello che si sta perseguendo è una jihad islamica. Si sta perseguendo il tentativo di impedire un processo di normalizzazione nel Medio Oriente". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni incontrando la stampa al Cairo, al margine del vertice sulla pace. La premier ha spiegato "c'è e ci sarà una strategia di divisione, per creare uno scontro di civiltà e una guerra di religione. Ma non lo deve diventare, perché non lo è".
Dg Oms: "Nostri aiuti arrivati a Gaza ma i bisogni sono molto più grandi"
Meloni: "Solo con due popoli due stati soluzione duratura"
"Lavorare su una soluzione di lungo termine che solo due popoli due stati può garantire. Il lavoro pregresso va ripreso e fatto con una tempistica precisa, con grande impegno della comunità internazionale, non facile senza risposte come quelle sugli aiuti umanitari nella striscia". Lo dice la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a margine della conferenza sulla pace del Cairo. "Dall'altra parte, un lavoro importante va fatto sugli ostaggi, un lavoro di dialogo fra paesi occidentali e arabi: tutto quello che si può fare per impedire la escalation è buono e giusto, dobbiamo capire che siamo tutti sulla stessa barca", ha aggiunto Meloni.
Dopo vertice di pace Meloni a Tel Aviv per vedere Netanyahu e Herzog
Al termine del vertice della Pace del Cairo il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si recherà a Tel Aviv dove incontrerà il primo ministro Benjamin Netanyahu e il presidente israeliano Isaac Herzog.
Meloni: "Fondamentale non consentire l'isolamento di Israele"
"A Netanyahu dirò che difendiamo il diritto di Israele a difendersi ed esistere, in quelle immagini c'era un antisemitismo che viene molto prima della questione israelo-palestinese. Noi difendiamo il diritto di Israele a esistere e difendersi, ma il modo migliore per farlo è non consentire l'isolamento di Israele dalle nazioni che hanno lavorato per un processo di normalizzazione, perchè questo è il disegno" di chi ha progettato l'attacco del 7 otobre. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a margine della conferenza per la pace del Cairo.
Intelligence Israele requisisce la casa del numero 2 di Hamas
Nel villaggio di Arrura (presso Ramallah, Cisgiordania) militari israeliani hanno requisito oggi la casa di Saleh el-Arruri, il vice capo dell'ufficio politico di Hamas (che ormai risiede a Beirut), ed hanno esposto sulla facciata uno striscione col volto del dirigente di Hamas sovrapposto alla stella di Davide azzurra. Sullo striscione, riferiscono i media israeliani, è stato scritto in arabo: 'Questa era la casa di el-Arruri, adesso è la sede di Abu Nimer, dell'intelligence di Israele'. Durante l'ingresso nel villaggio di Arrura i militari hanno compiuto decine di arresti di sostenitori di Hamas e hanno sequestrato materiale politico.
Meloni: "Apertura del valico Rafah è un risultato concreto"
"I leadar devono esserci in questi momenti. Già l'apertura del valico di Rafah è un risultato concreto. Piccoli passi a piccoli passi". Lo ha detto la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, in conferenza stampa a Il Cairo.
Intenso e prolungato scambio di fuoco tra Hezbollah e Israele
Un intenso e prolungato scambio di fuoco è in corso tra Hezbollah e Israele a ridosso della Linea Blu di demarcazione tra Israele e Libano. Lo riferiscono testimoni oculari e media libanesi, secondo cui i lanci di razzi da parte di Hezbollah e la risposta di artiglieria israeliana si concentra nelle aree di Hula, Blida e Mays al Jabal, nel settore orientale della Linea Blu.
Meloni: "Negli attacchi di Hamas l'antisemitismo viene prima"
"Difendiamo il diritto di Israele a esistere e a difendersi, in quelle immagini" degli attentati di Hamas "c'era un antisemitismo che viene molto prima della questione israelo-palestinese". Lo ha detto la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, in conferenza stampa a Il Cairo.

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Meloni: "Serve dialogo fra paesi occidentali e arabi"
Serve "soprattutto un lavoro di dialogo fra i Paesi occidentali e i Paesi arabi". Lo ha detto la presidente del consiglio, Giorgia Meloni, in conferenza stampa a Il Cairo.
Entrato a Gaza primo carico d'aiuti salvavita, Unicef fornisce 44mila bottiglie d'acqua potabile
Oltre 44 mila bottiglie di acqua potabile fornite dall'Unicef – sufficienti per 22.000 persone per un giorno – oggi hanno attraverso il valico di Rafah, parte di un convoglio di 20 camion con la Mezzaluna Rossa egiziana, l'Organizzazione Mondiale della Sanità e il Programma Alimentare Mondiale. Lo comunica il Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia in una nota. "Con un milione di bambini a Gaza che stanno affrontando una grave crisi umanitaria e di protezione, la fornitura di acqua è una questione di vita o di morte. Ogni minuto è importante", ha dichiarato il Direttore generale dell'Unicef Catherine Russell.
"Questa prima, limitata quantità di acqua salverà delle vite, ma i bisogni sono immediati e immensi: non solo di acqua, ma anche di cibo, carburante, medicine e beni e servizi essenziali. Se non saremo in grado di fornire forniture umanitarie costanti, ci troveremo di fronte alla minaccia reale di epidemie pericolose per la vita". Gran parte delle infrastrutture di Gaza, compresi i sistemi idrici e igienici cruciali, sono stati ridotti in macerie in quasi due settimane di escalation di violenza. La capacità di produzione dell'acqua è pari al 5% dei livelli normali e i quasi 2,3 milioni di abitanti di Gaza sopravvivono con 3 litri di acqua al giorno per persona. Circa 1 milione di persone sono sfollate, di cui circa la metà sono bambini, e molti si sono rifugiati in rifugi sovraffollati con un accesso estremamente limitato all'acqua e ai servizi igienici - condizioni particolarmente pericolose per i bambini piccoli.
700mila palestinesi hanno lasciato il nord di Gaza: "Chi è rimasto vada via"
Settecentomila palestinesi hanno lasciato il nord della Striscia di Gaza, in seguito alla richiesta di evacuazione della zona chiesto da Israele, hanno reso noto le forze militari ribadendo che chi ancora, a città di Gaza o più a nord, non si è messo in movimento deve farlo per raggiungere la riserva naturale di Wadi Gaza più a sud per la sua sicurezza. Israele intensificherà gli attacchi contro gli obiettivi militari di Hamas e del governo. "Continueremo a prendere di mira obiettivi che possono porre una minaccia alle forze di terra nella prossima fase della guerra", si precisa. Più di 544mila sfollati hanno trovato spazio nei rifugi allestiti dall'Unrwa. Altri presso loro familiari o amici.
Lapid, Israele ha bisogno di un "vero governo emergenza"
Il leader dell'opposizione israeliana, Yair Lapid, ha detto che "Israele ha bisogno di un vero governo di emergenza". "Ora più che mai, è necessario un vero governo di emergenza con un unico gabinetto limitato con autorità chiare", ha detto su X. "Tutti dovrebbero sapere cosa stanno facendo in questo gabinetto, qual è il loro ruolo, quali sono le loro autorità e
quali sono gli ordini amministrativi e di comando. Senza questo, il governo non fa altro che aggravare il caos".
Baerbock: "Sicurezza Israele non negoziabile, distinguere tra civili e terroristi"
"Per la Germania, la sicurezza dello Stato di Israele non è negoziabile". Lo ha detto il ministro degli Esteri tedesco, Annalena Baerbock, al "summit del Cairo per la pace" in Medio Oriente. "Quello che è chiaro è che gli autori di questo terrore non parlano a nome del popolo palestinese - ha aggiunto in riferimento al terribile attacco del 7 ottobre in Israele - Parlano solo per loro stessi. Parlano la lingua del terrore". E, ha proseguito, "chiedo a tutti di distinguere sempre tra terroristi e popolazione civile".
La Germania, ha confermato, ha aumentato gli aiuti umanitari a Gaza di 50 milioni di euro. Baerbock si è espressa per un nuovo processo di pace che consenta a due stati indipendenti di vivere l'uno al fianco dell'altro. "Questo potrebbe suonare strano oggi, ma solo una soluzione giusta e duratura significherà anche la sconfitta ultima di Hamas e del suo piano, basato sul rifiuto totale dell'umanità, della diplomazia"-
Ministro Turchia: "Israele smetta di essere ostile con i palestinesi"
Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan, presente al vertice della pace al Cairo ha affermato che "la Palestina sta vivendo una grande tragedia" e che "non vi sono scuse per applicare questa punizione collettiva al popolo palestinese". Fidan ha aggiunto che "la comunità internazionale deve cooperare con noi e inviare un messaggio chiaro in questo momento pericoloso", mentre "Israele deve smettere di lanciare le sue operazioni ostili contro il popolo palestinese". Il ministro degli Esteri turco ha poi messo sottolineato che "non permetteremo ulteriori offese contro il popolo palestinese, perché se questa crisi continuerà, potrebbe estendersi all'intera regione. Pertanto, deve esserci una soluzione giusta e di pace globale per questa regione". Fidan ha spiegato che "dobbiamo trarre vantaggio da tutti gli sforzi per ritornare sulla via della pace basata su due Stati, affinché ci sia uno Stato palestinese indipendente prima dei confini del 1967, con Gerusalemme Est come capitale".
Gaza City, le immagini della distruzione del quartiere Al Zhara
Sky News, Cleverly: "Dobbiamo garantire che Hamas non vinca. Dobbiamo piuttosto garantire che vinca la coesistenza pacifica"
Israele: "A Gaza non entrerà carburante"
"Il carburante non entrerà a Gaza". Lo ha detto il portavoce delle forze israeliane (Idf), Daniel Hagari, in dichiarazioni riportate dal Times of Israel nel giorno del passaggio dal valico di Rafah degli aiuti per la Striscia di Gaza, i primi dall'inizio del conflitto due settimane fa dopo il terribile attacco di Hamas in Israele. Da Rafah, ha detto Hagari, entreranno nella parte meridionale di Gaza alimenti, acqua e forniture sanitarie.
Israele: "A Gaza nessuna crisi umanitaria"
"Ad ora posso dirvi che non c'è alcuna crisi umanitaria a Gaza. E' difficile spostare in pochi giorni le persone verso il sud della Striscia di Gaza, ma la popolazione se la cava". E' quanto sostiene un funzionario della sicurezza israeliana secondo dichiarazioni riportate dal Times of Israel. "Non c'è carenza di acqua a Gaza - ha affermato ancora, coperto da anonimato, nel giorno in cui dal valico di Rafah sono passati i primi aiuti per la Striscia dal 7 ottobre scorso - C'è cibo a sufficienza per le prossime settimane, oltre alle forniture di medicinali che, per quanto sappiamo, non mancano negli ospedali".
Nei giorni scorsi Israele, teatro del terribile attacco del 7 ottobre di Hamas, ha avvertito i palestinesi nel nord dell'enclave palestinese, chiedendo di spostarsi verso le aree a sud. Secondo le Idf sono circa 700mila le persone, su 1,1 milioni nel nord di Gaza, che si sono spostate verso le zone meridionale. L'ufficiale ha accusato Hamas, che controlla la Striscia nel mirino dei bombardamenti israeliani dall'attacco di due settimane fa, di continuare a impedire gli spostamenti verso sud.
Incontro Sánchez-Abu Mazen: "Dalla Spagna più aiuti alla Palestina"
Esercito Israele: "Si prepara una nuova fase, anche azione di terra"
L'esercito israeliano sta continuando i suoi preparativi per la "prossima fase della guerra, inclusa l'operazione di terra". Lo ha detto il portavoce militare aggiungendo che in questi giorni "sono stati approvati piani per espandere le attività operazionali". "Le truppe, sia quelle in servizio sia i riservisti, sono schierati sul campo e si stanno addestrando in accordo con i piani operativi approvati".
Medioriente, in corso bilaterale tra Meloni e Abu Mazen al Cairo
Un incontro bilaterale fra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il presidente palestinese, Abu Mazen, è in corso a margine della conferenza sulla pace al Cairo.

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Cleverly: 'Dobbiamo garantire che Hamas non vinca'
"Stiamo vedendo tutti sui social media e nelle nostre comunità quanto la situazione attuale sia diventata divisiva e polarizzante. Abbiamo il dovere di lavorare insieme per evitare che l'instabilità travolga la regione e mieti ulteriori vittime. Dobbiamo garantire che Hamas non vinca. Dobbiamo garantire che la coesistenza pacifica vinca". Lo ha detto il ministro degli Esteri britannico James Cleverly al summit del Cairo, secondo quanto riportato dal Guardian. Cleverly ha invitato Israele ad "alleviare le sofferenze del popolo di Gaza" e ha affermato che il Regno Unito ha parlato direttamente al governo israeliano della necessità di osservare il diritto internazionale e preservare le vite civili a Gaza, sollecitando "professionalità e moderazione" da parte dell'esercito dello Stato ebraico. Londra "crede ancora nel potere della diplomazia" e che una soluzione a due Stati sia possibile, ha aggiunto.
Giappone: 'Rilasciare subito gli ostaggi, serve de-escalation'
"Liberazione immediata degli ostaggi. Tutte le parti agiscono in conformità con il diritto internazionale. Necessaria una de-escalation". Sono i tre punti punti sui quali si è concentrato l'intervento della ministra degli Esteri giapponese Yōko Kamikawa, presente al Cairo al summit per la pace. Lo riporta il Guardian. "La sfida più imminente è affrontare la situazione umanitaria che è estremamente terribile - ha aggiunto - È fondamentale organizzare l'evacuazione dei cittadini stranieri nella Striscia di Gaza".
Colonna: Israele ha diritto a difendersi ma risposta sia giusta
"Israele ha il diritto di difendersi" ma la risposta deve essere "giusta" e "coerente con il diritto internazionale". Lo ha dichiarato la ministra degli Esteri francese Catherine Colonna al summit del Cairo, secondo quanto riportato dal Guardian. Colonna ha sottolineato che Hamas "non rappresenta la causa palestinese", aggiungendo che i civili "non sono responsabili delle azioni del gruppo. Respingiamo le azioni di Hamas e invitiamo tutte le parti internazionali a condannare queste azioni". Secondo la ministra francese, è necessario raggiungere un consenso su come fornire aiuti alla Palestina in modo sostenibile. Gli aiuti umanitari dovrebbero "concentrarsi sui settori più vulnerabili" e deve esserci un cessate il fuoco, affinché coloro che desiderano uscire dalla Striscia di Gaza possano farlo "senza alcun impedimento".
Baerbock: 'I terroristi non parlano per i palestinesi'
"In tutta la regione" mediorientale "vediamo dolore e paura. Non c'è dubbio: tutte le vite dei civili contano allo stesso modo". Lo ha detto la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock nel suo intervento al vertice al Cairo, sottolineando che la causa delle sofferenze è Hamas e i suoi "crimini atroci". Baerbock ha poi ribadito che il governo tedesco è solidale con Israele , la cui sicurezza "non è negoziabile" e che che gli autori del terrorismo "non parlano per il popolo palestinese, ma parlano solo per se stessi".
Esercito Israele: arrestati 450 affiliati di Hamas in Cisgiordania
Sono stati 450 i palestinesi affiliati di Hamas arrestati in Cisgiordania dall'esercito israeliano dall'inizio della guerra. Solo la notte scorsa sono stati 68, secondo quanto annunciato dall'esercito. Sempre la notte scorsa è stata demolita la casa di Maher Shalloun — un militante di Hamas - accusato di aver ucciso il cittadino israeliano - anche con passaporto americano - Elan Ganeles.
Ap: 'Esplosione ospedale causata probabilmente da razzo Gaza'
L'Associated Press "ha analizzato più di una dozzina di video dei momenti prima, durante e dopo l'esplosione dell'ospedale" di Gaza "oltre a immagini e foto satellitari". L'analisi "mostra che il razzo che si è spezzato in aria è stato lanciato dall'interno del territorio palestinese e che l'esplosione dell'ospedale è stata molto probabilmente causata dallo schianto di una parte del razzo al suolo". Lo riporta il media sul proprio sito web, sottolineando tuttavia che la "mancanza di prove forensi e la difficoltà di raccogliere il materiale sul terreno nel bel mezzo di una guerra fanno sì che non esistano prove definitive che la rottura del razzo e l'esplosione nell'ospedale siano collegate".
Nuovi lanci dal Libano verso il nord di Israele
"Poco fa, sono stati individuati un certo numero di lanci verso l'area di Har Dov nel nord di Israele al confine con il Libano". Lo riferisce il portavoce militare aggiungendo che i soldati israeliani stanno rispondendo al fuoco verso l'origine degli spari
Premier Iraq: conflitto a Gaza potrebbe estendersi nella regione
Il primo ministro iracheno Muhammad Shiaa al Sudani nel suo discorso al Vertice per la pace del Cairo, ha sottolineato che "ciò che sta accadendo oggi a Gaza è inaccettabile" e che questo "conflitto potrebbe diffondersi a livello regionale in modo tale da minacciare le forniture energetiche globali". Lo riporta al Jazeera. L'Iraq "respinge fermamente qualsiasi spostamento dei palestinesi dalla Striscia di Gaza e qualsiasi richiesta di sfollamento - ha aggiunto -. Chiediamo il cessate il fuoco e l'apertura dei valichi umanitari a Gaza, poi lavoriamo sullo scambio di prigionieri e detenuti". Secondo al Sudani "nessuno ha il diritto di riconciliarsi o di scendere a compromessi a nome del popolo palestinese, che è l'unico a farlo".
Riad chiede a Israele il rispetto diritto internazionale
L'Arabia Saudita ha chiesto alla comunità internazionale di fare pressioni su Israele affinché rispetti il diritto internazionale e interrompa l'operazione militare che ha causato la morte di così tanti civili nella Striscia di Gaza: lo ha detto il ministero degli Esteri saudita, il principe Faisal Farhan al Saud, intervenendo al vertice per la pace in corso al Cairo. "Chiediamo alla comunita' internazionale di prendere una posizione forte per obbligare Israele a rispettare le leggi internazionali".
Al Cairo bilaterale fra Meloni e Abu Mazen
Un bilaterale fra la premier Giorgia Meloni e il presidente palestinese Abu Mazen è in corso a margine del summit sulla pace al Cairo.
Gaza: '4.385 palestinesi uccisi dal 7 ottobre'
Sale a 4.385 il bilancio delle persone rimaste uccise nella Striscia di Gaza e tra loro ci sono 1.756 minori. I feriti sono 13.561. Lo riferiscono le tv satellitari arabe al-Jazeera e al-Arabiya sulla base di quanto comunicato dal ministero della Salute di Gaza, controllata da Hamas, passate due settimane dal terribile attacco del gruppo in Israele e dall'inizio dei raid israeliani nell'enclave palestinese.
Israele: 'Hezbollah paga prezzo pesante per i suoi attacchi'
"Hezbollah ha deciso di partecipare ai combattimenti, stiamo esigendo un alto prezzo". Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, alle truppe di stanza a Biranit camp al confine con il Libano, riferendosi ai missili, razzi e colpi di mortaio sparati nelle ultime due settimane dal movimento sciita verso il nord di Israele. "Prevedo che la sfida diventerà ancora più grande, e bisogna tenerne conto per essere pronti a ogni situazione", ha aggiunto Gallant.
Meloni: più aiuti a Gaza ma con controlli più rigidi
"La priorità immediata resta l'accesso umanitario, che è indispensabile per evitare altre sofferenze alla popolazione civile, ma anche esodi di massa che contribuirebbero a destabilizzare questa regione. È qualcosa di cui non abbiamo bisogno". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni al summit per la pace al Cairo. "Considero molto importante il lavoro di mediazione fatto da diversi degli attori presenti a questa conferenza in questo senso, e molto importante la decisione della Commissione Ue di triplicare gli aiuti a Gaza. Anche l'Italia - ha aggiunto - lavora per aumentare aiuti bilaterali ma l'aumento di risorse deve essere accompagnato da un rigidissimo controllo su chi le utilizza". Meloni ha definito "incoraggianti le novità di questa mattina", esprimendo grande preoccupazione "per la sorte degli ostaggi nelle mani di Hamas. Ci sono anche degli italiani e chiediamo l'immediato rilascio di tutti, a partire da donne, bambini, anziani".
Meloni: nessuna causa giustifica bambini decapitati
Nessuna causa "giustifica il terrorismo, azioni studiate per colpire civili inermi, nessuna causa giustifica donne massacrate e neonati decapitati e brutalmente ripresi con una telecamera". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni al summit per la pace al Cairo.
Israele, 550 razzi di Hamas e Jihad Islamica caduti a Gaza
"Piu' di 550 razzi lanciati da Hamas e dalla Jihad islamica palestinese sono falliti, uccidendo civili innocenti a Gaza. Stanno uccidendo i loro stessi civili". Lo ha affermato il portavoce delle forze armate israeliane, Daniel Hagari. Martedi' scorso, un'esplosione ha scosso l'ospedale Al-Ahli a Gaza City: Hamas ha accusato gli israeliani di averlo colpito ma secondo le forze armate dello Stato ebraico, si e' trattato di un razzo sparato dalla Jihad Islamica che e' caduto dentro la Striscia.
Meloni: "Fare l'impossibile, soluzione concreta per 2 Stati"
"Dobbiamo fare l'impossibile per evitare una escalation della crisi, per evitare di perdere il controllo di questa crisi, perché le conseguenze sarebbero inimmaginabili. Il modo più serio per farlo è un'iniziativa politica per una soluzione strutturale che si basi sulla prospettiva dei due popoli e due Stati, una soluzione che deve essere concreta e deve avere una tempistica definita". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni al summit per la pace al Cairo.
Meloni: "Hamas voleva compromettere prospettive"
"Il terribile attacco di Hamas si è abbattuto contro civili inermi con una efferatezza senza precedenti che lascia allibiti e che dal nostro punto di vista è giusto condannare senza ambiguità". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni al summit per la pace al Cairo.
Guterres lancia un appello per una tregua umanitaria
Al valido di Rafah "ho constatato una catastrofe umanitaria. Aldià del confine ci sono due milioni di persone tra cui bambini che necessitano di aiuti. Sono grato all'Egitto per il ruolo che ha avuto e lancio un appello ad una tregua umanitaria". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres presente al Cairo al vertice della Pace, sottolineando che "i diritti dei palestinesi sono legittimi" e che serve "una soluzione a due Stati"
Esercito, sono 210 gli ostaggi, informate le famiglie
Sono 210 al momento le famiglie degli ostaggi che l'esercito ha informato, aggiungendo e depennando le persone sulla base "di informazioni di intelligence". Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari confermando che l'obiettivo prioritario di Israele è di riportarli tutti a casa. Secondo Hagari sono finora 307 i soldati isaraeliani caduti dall'inizio dell'attacco di Hamas.
Abu Mazen, i palestinesi non lasceranno mai la loro terra
"Non lasceremo mai la nostra terra, non lasceremo mai la nostra terra". Lo ha ripetuto due volte il presidente palestinese Abu Mazen, concludendo il suo intervento al summit per la pace al Cairo.
Esercito, 700mila le persone sfollate nella Striscia
Sono circa 700mila gli sfollati che dal nord si sono trasferite nel sud di Gaza. Questa la cifra fornita dal portavoce militare israeliano Daniel Hagari confermando che Israele finora non consente l'ingresso di benzina nell'enclave palestinese.
Oms, '4 camion aiuti verso Gaza, a malapena inizieranno a soddisfare bisogni'
"Le forniture attualmente destinate a Gaza inizieranno a malapena a soddisfare le crescenti esigenze sanitarie, mentre le ostilità continuano a crescere. C'è disperatamente bisogno di un'operazione di aiuto potenziata e protetta". Lo segnala l'Organizzazione mondiale della sanità, annunciando che "4 camion che trasportano forniture sanitarie dell'Oms hanno iniziato a muoversi verso il valico di frontiera di Rafah, diretti a Gaza".
Fra i materiali destinati all'enclave palestinese ci sono farmaci per i traumi, altri aiuti per 1.200 persone, 235 kit per stabilizzare i feriti sul posto, medicinali mirati al trattamento di malattie croniche per 1.500 pazienti, farmaci essenziali di base e forniture sanitarie per 300mila persone per 3 mesi.
"Sono un'ancora di salvezza per i feriti gravi o per chi soffre di patologie croniche o altre malattie, che hanno sopportato 2 settimane strazianti di accesso limitato alle cure e grave carenza di medicinali e forniture mediche", spiega l'agenzia delle Nazioni Unite per la salute. Ma prevedendo che il conflitto continuerà, precisa l'Oms, questi materiali potranno "a malapena" cominciare a rispondere ai bisogni sanitari della popolazione.
Hamas, 'pochi aiuti non cambieranno disastro umanitario'
"Questo convoglio limitato non sarà in grado di cambiare il disastro umanitario che sta vivendo la Striscia di Gaza". Lo ha detto il capo dell'ufficio comunicazioni di Hamas, Salama Maruf, in un comunicato citato dai media, riferendosi ai camion di aiuti entrati oggi dall'Egitto attraverso il valico di Rafah. Secondo Maruf, "è importante stabilire un corridoio sicuro che funzioni 24 ore su 24 per soddisfare i bisogni umanitari e i servizi essenziali che non ci sono più e per consentire ai feriti di partire per ricevere cure".
Missioni in Israele nucleo trasporto trapianti durante conflitto
Sono riusciti a portare a termine le loro missioni in Israele, dopo l'attacco di Hamas, due volontari dell'associazione fiorentina Nucleo operativo di protezione civile logistica dei trapianti (Nopc), che si occupa del trasporto di midollo osseo salvavita per i pazienti in attesa di trapianto per leucemia. Lo riferisce la stessa associazione presieduta da Massimo Pieraccini. Il 7 ottobre, a Gerusalemme si trovava la volontaria Rosanna Modica: la donna racconta che "ad un certo punto mentre ero in strada, è suonata una sirena" e "si sono sentite delle esplosioni. Nella camera del mio albergo, dove mi ero rifugiata, ho sentito suonare di nuovo la sirena ed è scattata la richiesta di scendere tutti nel bunker sotterraneo dell'hotel. Ci siamo trovati in una stanza lunga e stretta", "spaesati e increduli. Mancava l'aria". E' poi iniziata una lunga serie di contatti con la sala operativa Nopc che ha costantemente monitorato la situazione di concerto con Ibmdr, banca dati italiana che trova a livello mondiale i donatori e affida all'associazione fiorentina le missioni per il trasporto. Il giorno dopo, quello programmato per il ritiro del midollo osseo, la donazione ha avuto comunque corso e nonostante la cancellazione dei vari voli, Modica è riuscita a tornare in Italia.
Gaza, dal valico di Rafah convoglio di 20 camion con farmaci e cibo
Questa mattina 20 camion giunti dall'Egitto sono passati dal valico di Kerem Shalom e sono entrati nella striscia di Gaza, trasportando principalmente farmaci e cibo. Dopo il passaggio del convoglio il valico è stato nuovamente chiuso. LEGGI QUI
Trasferiti gli aiuti sui camion palestinesi Rafah richiude
Le merci in entrata a Gaza vengono trasferite da 20 camion egiziani a doppio container a 30 camion già presenti nel lato palestinese del valico. Lo ha constatato l'ANSA sul posto. Questi aiuti vengono adesso smistati fra quelli che saranno diretti all'Unrwa (l'ente dell'Onu per i rifugiati) e quelli destinati alla Mezzaluna Rossa palestinese. Al termine del trasbordo delle merci il lato egiziano del valico tornerà ad essere chiuso e non si prevede, a quanto si apprende, il passaggio di persone.
Guerra Israele-Hamas, invasione di terra a Gaza può partire stanotte
La battaglia si sposta sempre più sul terreno di Gaza e l’offensiva sul campo nella Striscia da parte delle truppe israeliane è data come imminente. Secondo il Corriere dalla Sera, il piano dell’esercito potrebbe scattare nella notte tra sabato e domenica. Ecco cosa può succedere. LEGGI QUI
M.O.: dopo 20 camion, valico di Rafah ha già richiuso
Dopo il passaggio di 20 camion che sono entrati nella Striscia di Gaza, il valico di Rafah ha gia' richiuso. Lo riporta la Cnn che cita fonti locali.
Aperto valico Rafah, passano i primi camion
Almeno 30 camion giunti dall'Egitto sono gia' passati dal valico di Kerem Shalom e sono entrati cosi' nella striscia di Gaza in un grande terreno di smistamento. Nei giorni scorsi era stato bombardato da Israele e ieri ruspe hanno provveduto a livellare il terreno per consentire l'ingresso dei camion. Il capo della delegazione sul posto della 'Mezzaluna rossa' palestinese, Mahmud a-Nairab ha detto all'ANSA che la maggior parte di questi aiuti consiste in medicinali per gli ospedali. Inoltre vengono introdotte scorte di alimentari, assieme con acqua e materassi. Al momento, ha precisato a-Nairab, non è previsto l'ingresso di combustibile. La 'Mezzaluna rossa' palestinese, in coordinamento con l' Unrwa (l'ente dell'Onu per i rifugiati) ha predisposto due grandi magazzini nel sud della Striscia - a Rafah e a Deir el Ballah - per provvedere alla distribuzione degli aiuti alla popolazione e agli sfollati. Al valico di Rafah resta invece chiuso anche oggi il punto di transito per i passeggeri. Nessuno può dunque uscire da Gaza verso l'Egitto. Nel valico non si vedono funzionari delle autorita' di Hamas. L'ingresso degli aiuti umanitari attraverso Rafah - a cui Israele si era opposto a lungo - è giunto poche ore dopo la liberazione da parte di Hamas di due cittadine statunitensi. Ancora non è noto se vi sia un legame fra questi due sviluppi.
Al valico Rafah anche palestinesi con doppia cittadinanza
Dopo aver appreso dell'ingresso di aiuti umanitari a Gaza dall'Egitto, una cinquantina di palestinesi con doppia cittadinanza (in particolare egiziana) sono sopraggiunti al valico di Rafah nella speranza di passare nel Sinai. Ma, come ha constatato l'ANSA sul posto, gli uffici del terminal passeggeri del valico restano chiusi e questi palestinesi (fra cui molti bambini) non trovano interlocutori.
Meloni atterra al Cairo per il summit internazionale per la pace
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è atterrata al Cairo, per partecipare al vertice internazionale per la pace promosso dal presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi alla luce del conflitto in Medio Oriente. Il summit è organizzato in due sessioni, una al mattino aperta alla stampa, e una pomeridiana. Dall'Egitto la premier dovrebbe volare nel pomeriggio in Israele, per una breve visita a Tel Aviv per incontrare il premier Benjamin Netanyahu e il capo dello Stato ebraico Isaac Herzog. Poi in serata è previsto il rientro a Roma. Tra i leader europei, oltre a Meloni hanno risposto all'invito al summit anche Pedro Sanchez, primo ministro della Spagna che ha la presidenza di turno dell'Ue, il premier greco Kyriakos Mitsotakis e quello di Cipro Nikos Christodoulides (Cipro). Per Germania, Francia e Regno Unito sono attesi i ministri degli Esteri. Al vertice organizzato nella Nuova capitale amministrativa, prende parte anche il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, e l'Alto rappresentante della politica estera dell'Unione europea, Josep Borrell.
Un camion di aiuti umanitari nel valico di Rafah

Tv, entrato primo convoglio umanitario a Gaza
Il primo convoglio di aiuti umanitari è entrato nella Striscia di Gaza dal valico di Rafah con l'Egitto. Lo mostrano immagini diffuse dalla tv al Jazira
Almeno 17 dipendenti Onu uccisi da inizio guerra a Gaza
Almeno 17 dipendenti dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) sono stati uccisi nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra tra Israele e il movimento islamico palestinese Hamas. Lo ha reso noto oggi il commissario generale dell'Unrwa Philippe Lazzarini. "Finora è stata confermata la morte di 17 nostri colleghi in questa guerra brutale. Ma con tutta probabilità la cifra reale è ancora più alta", ha precisato.
Aperto valico Rafah, passano i primi camion
Il valico di Rafah fra Egitto e Gaza è stato da poco aperto al transito degli aiuti umanitari. Lo ha constatato l'ANSA sul posto, dove stanno transitando i primi camion per la popolazione della Striscia.
Unicef, '1.600 bambini uccisi in due settimane a Gaza'
"Oltre 1.600 bambini sarebbero stati uccisi in due settimane di bombardamenti a Gaza. Più di 4.200 altri sarebbero stati feriti. L'uccisione e la mutilazione di bambini, gli attacchi su ospedali e scuole e la negazione dell'accesso umanitario costituiscono gravi violazioni dei diritti dei bambini. L'umanità deve prevalere". Lo rende noto Adele Khodr, Direttore regionale Unicef per il Medio Oriente e il Nord Africa
Israele a suoi cittadini, non andate nei Paesi del Medio Oriente
"Fino a nuovo avviso" il ministero degli Esteri israeliano, d'intesa con il Consiglio della sicurezza nazionale dell'ufficio del premier, ha raccomandato agli israeliani "di astenersi dal soggiornare in tutti i Paesi arabi del Medio Oriente, inclusi Turchia, Egitto (compreso il Sinai), Giordania, Emirati Arabi Uniti, Bahrain e Marocco". Le stesse autorità hanno ricordato la raccomandazione di non raggiungere "i Paesi musulmani che hanno già avuto avvisi in tal senso come Malesia, Bangladesh, Indonesia" e anche quelli senza divieto come le Maldive.
Nuove sirene di allarme per razzi da Gaza ad Ashkelon
Le sirene di allarme per i razzi da Gaza stanno risuonando ad Ashkelon, città costiera del sud di Israele. Lo ha riferito l'esercito.
Ambasciata Usa, 'il valico di Rafah aprirà oggi alle 10
Secondo informazioni dell'Ambasciata Usa in Israele, "il valico di Rafah tra Gaza e l'Egitto aprirà oggi sabato 21 ottobre alle 10.00 ora locale (le 9.00 in Italia). Se il confine sarà aperto, non sappiamo per quanto tempo lo resterà affinché i cittadini stranieri lascino Gaza". Lo riferisce una nota della sede diplomatica americana avvertendo che "molte persone cercheranno di attraversare il confine, e i cittadini Usa che vorranno entrare in Egitto devono aspettarsi una situazione di caos e disordine da entrambi i lati".
Esercito: quasi 7 mila i razzi lanciati da Gaza su Israele
Sono stati quasi 7 mila i razzi lanciati da Gaza contro Israele dall'attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre. Lo ha fatto sapere l'esercito israeliano spiegando che circa 450 di questi sono ricaduti all'interno della Striscia. Secondo la stessa fonte - a due settimane dall'attacco - sono stati oltre 1.000 "i terroristi neutralizzati, molti di loro dopo essersi infiltrati in Israele". "Decine - ha aggiunto - i capi terroristi di Hamas eliminati".
Media Israele: rilascio 2 ostaggi non modificherà piani
Il rilascio di due americani, madre e figlia, da parte di Hamas non influenzerà i piani di Israele per un'operazione militare contro il Movimento islamico che governa Gaza. Lo ha riferito Yedioth Ahronoth citando alti funzionari israeliani
Nato: risorse sufficienti per sostenere Israele e Ucraina
La Nato dispone di risorse sufficienti per sostenere Israele nel conflitto con Hamas, ma anche per sostenere militarmente l'Ucraina nella guerra con la Russia: lo ha detto ieri sera all'emittente tv rumena Digi 24 il vice segretario generale dell'Alleanza, Mircea Geoană, come riporta Digi 24 sul suo sito
Biden chiede rinvio invasione Gaza, la Casa Bianca lo corregge
La Casa Bianca corregge il presidente Joe Biden sull'auspicio di un rinvio da parte di Israele dell'invasione di terra Gaza per permettere il rilascio di altri ostaggi. Rispondendo a una domanda in merito prima di salire sull'Air Force One diretto a Rehoboth Beach (Delaware), il presidente aveva risposto ai giornalisti al seguito: 'Sì'. Tuttavia, poco dopo, la Casa Bianca ha precisato in un comunicato che il 'sì' del presidente si riferiva alla necessità che Hamas liberi altri ostaggi e non ad un rinvio dell'invasione di terra
Attacchi Israele contro strutture Hezbollah in Libano
L'esercito israeliano ha condotto una serie di attacchi notturni contro numerosi obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano. Lo rendono noto le Forze di Difesa israeliane, che hanno anche pubblicato un video delle operazioni. Gli obiettivi colpiti includevano una "serie di strutture militari utilizzate da Hezbollah per esigenze operative" e un lanciamissili anticarro puntato contro Israele. "L'IDF (Israel Defence Force, ndr) e' pronto per tutti gli scenari nei vari settori e continuera' ad agire per la sicurezza dei cittadini israeliani", affermano i militari