Guerra Israele-Hamas, preoccupa il fronte iraniano. Cosa sappiamo sul ruolo di Teheran
Secondo il portavoce militare Daniel Hagari, Israele ha "capacità di difesa aerea fra le migliori al mondo" e sa come affrontare attacchi come quello che potrebbe essersi verificato nelle scorse ore, quando gli Stati Uniti hanno intercettato missili e droni lanciati dagli Houthi (i ribelli in Yemen) verso Nord. Washington teme un allargamento del conflitto a opera di Teheran
- Il Pentagono ha fatto sapere che un cacciatorpediniere statunitense (nella foto) "operante nel Mar Rosso settentrionale" ha abbattuto tre missili terra-superficie e diversi droni lanciati dai ribelli Houthi in Yemen e "potenzialmente diretti verso obiettivi in Israele". Non sono stati segnalati feriti tra i marinai della USS Carney o tra i civili a terra "a nostra conoscenza", ha dichiarato il Dipartimento della Difesa
- Gli Houthi hanno preso il controllo della capitale yemenita Sanaa nel 2014, scatenando una guerra contro le forze governative che ha causato centinaia di migliaia di morti e milioni di sfollati e ha fatto precipitare il Paese in una delle peggiori crisi umanitarie del mondo. Sono sostenuti dall’Iran
- L'intercettazione di questi droni e missili arriva in un contesto particolare, che accende la paura di Washington di un coinvolgimento diretto di Teheran nel conflitto tra Israele e Hamas
- "Israele ha capacità di difesa aerea fra le migliori al mondo e sa far fronte ad attacchi come quelli della scorsa notte", ha detto il 20 ottobre il portavoce militare Daniel Hagari riferendosi a un attacco lanciato da ribelli Houthy nello Yemen. "Il Comando centrale americano e navi della V flotta hanno intercettato nel nord del mar Rosso missili da crociera e droni sparati dallo Yemen"
- Hagari ha sottolineato che fra il Comando centrale Usa e l'esercito israeliano c'è stretta cooperazione, rafforzatasi di recente grazie agli Accordi di Abramo con Paesi del Golfo: "Quanto hanno fatto gli Usa conferma le nostre capacità comuni"
- Ma restano i dubbi in merito al presunto coinvolgimento di Teheran negli attacchi del 7 ottobre. Euronews ha intervistato Sarah Bazubandi, ricercatrice presso il German institute for global and regional studies, secondo la quale "Teheran è uno degli sponsor di lunga data di Hamas. È uno dei principali aiutanti del gruppo in termini di organizzazione dell'addestramento e della logistica, di contrabbando di armi"
- Da ricordare inoltre che l’Iran sostiene non solo Hamas, ma anche altri gruppi basati sull’ideologia anti-israeliana come Hezbollah in Libano. È inoltre alleato di alcune forze rappresentative della Jihad islamica nella Striscia di Gaza e in Siria
- Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian ha sottolineato il "bisogno di fermare il brutale attacco del regime sionista contro la Striscia di Gaza" durante una telefonata con l'omologo algerino Ahmed Attaf. Durante il colloquio, il ministro iraniano ha anche affermato come sia importante aumentare le relazioni diplomatiche tra i Paesi islamici per fermare "i crimini" di Israele e per inviare aiuti umanitari a Gaza
- Un anno fa, la situazione era molto diversa. Gli Hezbollah siglavano, tramite gli Stati Uniti e il governo libanese, un accordo storico con Israele per la spartizione delle risorse energetiche a largo delle coste libanesi e israeliane, definendo - per la prima volta dopo decenni di belligeranza - la frontiera marittima tra i due Paesi
- Un passo che era andato nella direzione di un processo di normalizzazione regionale tra diversi attori rivali nella regione: Iran e Arabia Saudita hanno ripreso i rapporti diplomatici a marzo su pressioni della Cina, accelerando il processo di negoziazione politica in Yemen, dove sauditi e iraniani si sono fatti la guerra per otto anni appoggiandosi sui rispettivi clienti locali