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Guerra Ucraina Russia, 007 Usa: "Controffensiva di Kiev non raggiungerà obiettivi"

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L'intelligence statunitense stima che le truppe ucraine non riusciranno ad arrivare a Melitopol, città chiave del Sud-Est del Paese per bloccare il corridoio terrestre che collega la Russia alla Crimea. Nyt: "500mila soldati russi e ucraini morti o feriti in guerra". Gli Usa autorizzano Danimarca e Olanda a consegnare F16 agli ucraini

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L'intelligence statunitense stima che la controffensiva dell'Ucraina non riuscirà a raggiungere Melitopol, la città chiave del sud-est del Paese. Lo riferiscono al Washington Post fonti anonime al corrente di tali informazioni al momento considerate riservate, una previsione che se si rivelasse corretta, significherebbe che Kiev non riuscirebbe a raggiungere uno dei principali obiettivi della sua controffensiva, ovvero riuscire entro l'anno a bloccare il corridoio terrestre che collega la Russia alla Crimea.

Nel frattempo il New York Times rivela: "Sono 500mila i soldati russi e ucraini morti o feriti durante il conflitto".

La difesa aerea russa ha distrutto un drone in avvicinamento su Mosca, riferisce il sindaco della capitale russa Sergei Sobyanin citato dai media locali. Lo spazio aereo sopra l'aeroporto Vnukovo di Mosca è stato chiuso e poco dopo riaperto, secondo quanto riporta l'agenzia Tass citando i servizi del traffico aereo russo. 

Una Corte di Mosca ha decretato la chiusura del Centro Sakharov, il museo e centro culturale dedicato alla protezione dei diritti umani in Russia e alla conservazione dell'eredità del fisico Premio Nobel dissidente dell'Unione Sovietica.

Gli Stati Uniti hanno dato la luce verde a Danimarca e Olanda per la consegna degli F16 all'Ucraina. Il ministro della difesa olandese,  Wopke Hoekstra, ha confermato e celebrato sui social il via libera americano che costituisce "un importante risultato per l'Ucraina nella difesa del suo popolo e del suo Paese". 



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Lavrov: Occidente non vuole negoziare con Russia

 Le consultazioni multilaterali sull'Ucraina a Gedda e Copenaghen senza l'invito della Russia indicano che l'Occidente non intende concordare nulla con Mosca. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in un'intervista alla rivista 'International Affairs'. La notizia è rilanciata dalla Tass. "In varie citta', ora a Copenaghen, ora a Gedda, si tengono incontri multilaterali senza l'invito dei rappresentanti russi - nella speranza di convincere i Paesi in via di sviluppo a sostenere la 'formula di pace' del presidente ucraino Volodymyr Zelensky". Mosca è accusata di "riluttanza a partecipare ai negoziati e ogni argomentazione sulla necessita' di tenere conto degli interessi vitali del nostro Paese viene immediatamente respinta . E' chiaro che un simile approccio non indica l'intenzione dell'Occidente di negoziare qualcosa con la Russia", ha sottolineato il ministro.

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Guerra, con nuova legge Mosca potrebbe arruolare 5 milioni di soldati

Secondo il media indipendente Novaya Gazeta "le nuove leggi della Duma facilitano l'arruolamento dei cittadini". Le modifiche comprendono anche l'ampliamento dell'età di leva nonché l'innalzamento delle multe per chi non si presenta davanti alla commissione di leva. IL FOCUS

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Guerra Ucraina, Kiev ha un piano nel caso Zelensky fosse ucciso: ecco cosa succederebbe

Fin dall’inizio dell’invasione russa il presidente ucraino ha deciso di rimanere nel suo Paese: una scelta che lo espone a rischi maggiori per la sua incolumità. Se dovesse perdere la vita, spiega Politico.eu, la costituzione prevede che ad assumere la guida sia il numero uno del Parlamento, Ruslan Stefanchuk. Ma secondo gli analisti potrebbe invece formarsi un governo collettivo. COSA SAPERE

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L'informatrice, secondo quanto ricostruito dall'Ukrainska Pravda, stava raccogliendo notizie sulla visita programmata, e poi effettivamente svolta dal presidente ucraino il 27 luglio scorso, nella regione di Mykolaiv, ad Ochakov. LEGGI L'ARTICOLO

Zelensky

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Ucraina, il conflitto si concentra tra cielo e mare

Nell'ultimo periodo la controffensiva ucraina ha attraversato un’escalation: tramite i droni navali di superficie sono stati infatti presi di mira i porti militari di Sebastopoli in Crimea e di Novorossisk, come spiega il sito di settore Analisidifesa. I droni marittimi vengono considerati in grado di cambiare “le regole del gioco” da Mykhailo Podolyak, consigliere della presidenza ucraina. IL PUNTO

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La decisione è stata presa per sradicare un sistema di corruzione che consente in particolare ai coscritti di sfuggire all'esercito. LEGGI L'ARTICOLO

Kyiv Independent: "La Russia fallisce un altro contrattacco a Urozhaine, l'Ucraina avanza a sud"

Kiev: "Bombe russe su Chasiv Yar, quattro civili feriti"

L'esercito russo ha bombardato il "punto di invincibilità" a Chasiv Yar, nella regione di Donetsk, ferendo quattro civili. Lo ha riportato su Facebook l'ufficio del procuratore della regione di Donetsk. "I proiettili nemici hanno colpito un'area residenziale nel centro della città, vicino al 'punto di invincibilità', dove i residenti locali sono soliti ricevere aiuti umanitari" ha scritto l'ufficio del procuratore spiegando che "due donne di 73 e 76 anni, che si trovavano all'esterno in quel momento, e un uomo di 72 anni, ricoverato in ospedale con ferite multiple da schegge, hanno riportato ferite a causa del bombardamento". Nell'attacco è rimasto ferito anche un impiegato del centro umanitario di 67 anni. 

007 Usa: "Controffensiva di Kiev non raggiungerà gli obiettivi"

Un po' di impazienza da parte degli alleati dell'Ucraina si era già percepita nei giorni scorsi, emerse in modi più o meno espliciti. Ora l'intelligence degli Stati Uniti rincara la dose, facendo filtrare al Washington Post la convinzione che la controffensiva di Kiev non raggiungerà gli obiettivi prefissati, tra cui quello di riconquistare Melitopol (città chiave del sud-est del Paese): passo cruciale per spezzare il corridoio terrestre che collega la Russia alla Crimea da quando le forze di Vladimir Putin hanno conquistato tutta la costa ucraina sul Mar d'Azov. Mentre fa rabbrividire il bilancio di 18 mesi di guerra: sarebbero già mezzo milione i soldati russi e ucraini morti o feriti sul campo di battaglia.  Le difese preparate da Mosca, che sta difendendo il territorio occupato attraverso campi minati e trincee, stanno creando più di un problema e fanno sorgere interrogativi a Kiev e nelle capitali occidentali sul perché una controffensiva che comporta l'impiego di centinaia di miliardi di dollari in armi e attrezzature militari non riesca a raggiungere i suoi obiettivi. Dagli Usa arriva il no comment di Jake Sullivan, consigliere alla sicurezza nazionale di Joe Biden, che non azzarda previsioni "perché la guerra, questa guerra, è imprevedibile". Una nuova doccia fredda quella dell'intelligence Usa piombata a pochi giorni dalle querelle tra Kiev e la Nato: il capo di gabinetto, Stian Jenssen, aveva detto che l'Ucraina potrebbe alla fine cedere territori alla Russia come parte di un accordo per porre fine alla guerra ed entrare nell'Alleanza. Jenssen si era poi corretto e il segretario generale Jens Stoltenberg aveva quindi chiuso la questione ribadendo che spetta solo agli ucraini decidere quando ci saranno le condizioni per avviare negoziati di pace. La sensazione, però, è che un po' di affaticamento, la cosiddetta 'war fatigue', ci sia. Anche perché la guerra dura ormai da quasi un anno e mezzo e oltre ai miliardi brucia anche vite umane. Secondo il New York Times sono 500 mila i soldati morti o feriti tra le file ucraine e russe. Un calcolo difficile da effettuare considerato che Mosca tende ad abbassare le stime e Kiev non riporta dati ufficiali. Sul terreno, la Russia fa sapere di aver abbattuto un altro drone diretto a Mosca nella notte, ma l'allarme come di consueto ha comunque causato la chiusura momentanea dello spazio aereo sopra l'aeroporto Vnukovo della capitale. I frammenti sarebbero caduti nell'Expocenter senza causare vittime o danni significativi all'edificio. A buon fine sembra che sia andato invece l'attacco alla sede della 'polizia popolare' di Energodar, città che ospita la centrale di Zaporizhzhia, occupata dai russi. Il servizio di intelligence militare ucraino (Gur) lo ha rivendicato con un video dichiarando di aver ferito quasi tutti i dirigenti. Non è chiaro, invece, se ci sia la mano di Kiev dietro all'incendio scoppiato in un'area di circa 1300 metri quadrati del porto russo di Novorossiysk, sul Mar Nero, nel sud-ovest del Paese. 

Giro di vite a Mosca, chiuso anche il Centro Sakharov

Dopo 27 anni di attività anche il Centro Sakharov è costretto ad interrompere l'attività in Russia, ultima e tra le più illustri vittime del giro di vite impresso dalle autorità su attivisti, dissidenti e organizzazioni della società civile a partire dall'inizio del conflitto in Ucraina. Nel frattempo, appena un giorno dopo una telefonata tra il segretario di Stato americano Antony Blinken e l'ex marine Paul Whelan, detenuto in Russia, che sembrava di buon auspicio per una sua prossima liberazione nell'ambito di un nuovo scambio di prigionieri, giunge notizia da Mosca dell'arresto per spionaggio di un cittadino russo-americano, Gene Spector, già condannato in passato per corruzione. Il Centro Sakharov, intitolato al fisico Premio Nobel Andrei Sakharov, tra i più famosi dissidenti dell'era sovietica scomparso nel 1989, è stato per quasi 30 anni uno dei luoghi simbolo della nuova Russia seguita al crollo dell'Urss, ospitando centinaia di dibattiti, avvenimenti culturali e un museo sulla repressione sovietica. La primavera scorsa era stato costretto a lasciare i locali messi fino ad allora a sua disposizione gratuitamente dalle autorità della città, perché era stato designato come 'agente straniero'. E ora una Corte della capitale ha accolto la richiesta del ministero della Giustizia di interromperne le attività. Le motivazioni addotte sono che il centro ha organizzato una mostra itinerante su Sakharov in regioni dove non aveva sedi di rappresentanza e ha pubblicato video senza l'avvertenza che a diffonderli era, appunto, un 'agente straniero'. "E' sconfortante, ma rispecchia la realtà", ha detto Serghei Lukashevsky, il direttore del centro, in un post su Facebook. 

Russi: "Controlliamo riva sinistra Dnepr nella regione di Kherson"

Le truppe russe hanno completamente preso il controllo della riva sinistra del Dnepr nella regione di Kherson dalle forze armate dell'Ucraina. Lo ha riferito all'agenzia russa RIA Novosti una fonte. "Nell'area dei campi cosacchi, le unità del gruppo Dnepr hanno completamente eliminato i resti di militari e mercenari ucraini. La riva sinistra è controllata da unità delle forze armate russe", ha detto la fonte. "Anche l'aviazione russa sta lavorando attivamente sulla riva destra del Dnepr, impedendo nuovi tentativi di forzare il fiume", ha aggiunto la fonte.


Soldati Russia

©IPA/Fotogramma

Kiev: "Ucraina è il Paese più minato al mondo, sono milioni di ordigni"

Il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov lancia un appello urgente agli alleati per aumentare il sostegno allo sminamento. LEGGI L'ARTICOLO

Corridoio Suwalki, perché è importante e quali sono i timori della Polonia

Sale la tensione al confine tra Varsavia e la Bielorussia. La striscia è considerata come una delle zone calde per gli sviluppi della guerra tra Russia e Ucraina, ma che potrebbe causare un coinvolgimento dell'Europa. Secondo molti analisti questa partita potrebbe cambiare le sorti del conflitto. L'APPROFONDIMENTO

Canada sanziona 15 personalità e 3 entità per abusi diritti umani in Russia

Dal Canada nuove sanzioni contro 15 russi e tre entità per violazione dei diritti umani in Russia e per la "violenza" ai danni degli oppositori nel Paese. Il ministero degli Esteri ha annunciato il nuovo pacchetto di sanzioni. "Il Canada continua a condannare gli abusi continui e sistematici dei diritti umani da parte del Cremlino, che hanno sostenuto la guerra brutale di aggressione della Russia contro l'Ucraina", si legge in una nota del ministro degli Esteri Mélanie Joly.

Ottawa ha inserito nella sua "lista nera" funzionari di alto livello del governo russo, della magistratura, così come tribunali finanziati con fondi federali, anche il tribunale del distretto di Basmanny, coinvolto nei casi degli oppositori Vladimir Kara-Murza e Alexei Navalny.

Dal 2014, il Canada ha imposto sanzioni contro oltre 2.600 personalità ed entità di Russia, Bielorussia, Ucraina e Moldova "complici nella violazione della sovranità e dell'integrità territoriale ucraina".

Kiev: "I russi parlano apertamente della loro devozione. Eppure continuano a distruggere sistematicamente le chiese ortodosse in Ucraina"

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