
Guerra Ucraina, Kiev ha un piano nel caso Zelensky fosse ucciso: ecco cosa succederebbe
Fin dall’inizio dell’invasione russa il presidente ucraino ha deciso di rimanere nel suo Paese: una scelta che lo espone a rischi maggiori per la sua incolumità. Se dovesse perdere la vita, spiega Politico.eu, la costituzione prevede che ad assumere la guida sia il numero uno del Parlamento, Ruslan Stefanchuk. Ma secondo gli analisti potrebbe invece formarsi un governo collettivo

All’inizio della guerra in Ucraina è stata una delle primissime scelte di Volodymyr Zelensky a renderlo il punto di riferimento che è poi rapidamente diventato per il suo popolo: la decisione di rimanere nel suo Paese. “Ho bisogno di munizioni, non di un passaggio”, rispose agli americani che gli proponevano l’evacuazione. Una presa di posizione netta che però, inevitabilmente, lo espone a rischi maggiori
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Già nel marzo 2022, poche settimane dopo l’invasione da parte della Russia, il consigliere di Zelensky, Mikhail Podolyak (nella foto), aveva rivelato all’Ukrainska Pravda che il presidente era sfuggito a una dozzina di tentativi di omicidio organizzati - fra gli altri - da ceceni e membri della Wagner
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Nel caso in cui Zelensky dovesse essere ucciso, ovviamente Kiev ha un piano stabilito. L’ha detto - lo scorso anno - anche il segretario di Stato americano Antony Blinken (nella foto) durante un’intervista a Cbs News: “Gli ucraini hanno dei piani - di cui non parlerò né entrerò nei dettagli - per assicurarsi che ci sia quella che chiameremmo 'continuità di governo' in un modo o nell'altro”
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Come spiega Politico.eu, citando il parlamentare di Lviv Mykola Knyazhytsky, la costituzione ucraina prevede che “quando il presidente non è in grado di adempiere ai suoi doveri, il presidente della Verkhovna Rada [il Parlamento ucraino] si assume le sue responsabilità”. Attualmente il presidente del Parlamento è Ruslan Stefanchuk (nella foto)
L'approfondimento di Politico.eu
Stefanchuk però non ha un indice di fiducia particolarmente alto, motivo per cui secondo Adrian Karatnycky - membro dell'Eurasia Center dell'Atlantic Council, citato da Politico.eu - “vedremmo un governo collettivo”
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Accanto a Stefanchuk potrebbero schierarsi Andrii Yermak, ex produttore cinematografico e avvocato che è a capo dell'ufficio del presidente, il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba (nella foto) e il ministro della Difesa Oleksii Reznikov. Valery Zaluzhny rimarrebbe il massimo generale del Paese

Accanto a questo piano, però, c’è una forte rete di prevenzione per evitare che lo scenario peggiore possa realizzarsi. Innanzitutto, le visite in patria - ad esempio ai soldati - e all’estero di Zelensky sono pianificate con la massima segretezza

Basti pensare alla visita a Washington nel dicembre 2022, il primo viaggio del presidente fuori dall’Ucraina dall’inizio della guerra. Per organizzarlo, hanno spiegato funzionari statunitensi citati dal Washington Post, gran parte delle comunicazioni è avvenuta di persona, con l'ambasciatrice Usa Bridget Brink che ha incontrato direttamente gli assistenti di Zelensky a Kiev

Ci sarebbe poi, riporta Il Corriere della Sera citando indiscrezioni trapelate nel 2022, una sorta di protezione “a strati” da parte degli Stati Uniti. Un primo livello consisterebbe nel monitoraggio di informazioni su possibili rischi tramite intercettazioni e informatori

Poi ci sarebbe un altro tipo di “sorveglianza”, ancora più vicina a Zelensky, che osserva elementi più concreti come missioni, uffici e movimenti intorno al presidente ucraino. Tuttavia, secondo gli esperti, è probabile che Kiev per prudenza tenga per sé alcuni dettagli nascondendoli anche ai partner occidentali
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