Le forze russe hanno lanciato oltre 50 missili contro infrastrutture energetiche in diverse regioni. Lo ha confermato la presidenza ucraina, dopo le esplosioni avvenute nel Paese. Colpita anche la capitale, dove diversi quartieri sono rimasti senza luce e acqua. Gli Usa: "Uscita di Putin dall'accordo su grano è un ricatto al mondo"
Ministero della Difesa ucraino: "Le perdite totali in combattimento del nemico dal 24 febbraio al 31 ottobre"
Droni turchi contrasteranno droni kamikaze iraniani
I droni turchi saranno presto in grado di contrastare i droni kamikaze iraniani 'Shahed-136' che l'esercito russo sta utilizzando in Ucraina per arrecare ingenti danni alle infrastrutture. Lo ha rivelato Haluk Bayraktar, amministratore delegato dell'azienda Baykar che produce gli ormai famigerati droni TB2, che l'esercito ucraino utilizza da anni nel Donbass e che ingenti perdite hanno causato all'esercito russo nel conflitto in corso, compresa la portaerei Moskva lo scorso Aprile. "Sosteniamo la difesa dello spazio aereo ucraino. Molto presto i droni TB2 e Akinci (un nuovo modello in uscita ndr) saranno dotati di missili capaci di colpire oggetti in volo, siamo alla fase dei test. I droni iraniani sono pesanti e rumorosi, volano a basse quote e sono obiettivi facili", ha detto Haluk Bayraktar all'agenzia tedesca DPA. La Baykar ha infatti siglato un contratto di fornitura con un altro gigante dell'industria della Difesa turca, Roketsan, per integrare i TB2 con il sistema di difesa aereo Sungur, che aggiungerà ai droni di Ankara la possibilità di colpire nemici in volo, come elicotteri e appunto altri droni, compresi i kamikaze iraniani, mantenendo bassi i costi. Droni kamikaze iraniani: come si abbattono i dispositivi usati da Mosca contro Kiev
Cremlino: "Accordo sul grano pericoloso senza la Russia"
Cremlino: "Parlare con Kiev inutile, a decidere è Washington"
Gli accordi con il presidente ucraino Vladimir Zelensky sono inutili, bisogna parlare non solo con lui, ma anche con i suoi ispiratori di Washington, che hanno "il voto decisivo". Lo ha ribadito il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. "Ovviamente il voto decisivo spetta a Washington", ha detto alla stampa, "è impossibile parlare di qualcosa con Kiev. C'è un presidente a Kiev, il legittimo presidente dell'Ucraina, ma gli accordi con lui non valgono nulla, perché per volere esterno possono essere annullati all'istante", ha dichiarato Peskov in un'intervista al canale televisivo Rossiya 1. Un Kennedy in Ucraina, il nipote di Bob ha combattuto per il Paese
Mosca rivendica attacchi di oggi a sistema energetico
Stamattina le truppe di Mosca hanno lanciato massicci attacchi contro l'Ucraina. Le autorità hanno riferito che i missili russi hanno colpito infrastrutture critiche a Kharkiv, Zaporizhzhia e nelle regioni di Kiev, Bukovina, Kirovohrad e Cherkasy. Secondo il primo ministro ucraino Denys Shmyhal, a seguito degli attacchi sono stati danneggiati 18 strutture energetiche. Putin: "Non useremo l'arma nucleare in Ucraina"
Cremlino: "Difficile attuare accordo su grano senza Mosca"
"Nelle condizioni in cui la Russia parla dell'impossibilità di garantire la sicurezza della navigazione in queste zone, un accordo del genere è difficilmente fattibile, e assume un carattere diverso: molto più rischioso, pericoloso e non garantito", ha detto alla stampa il portavoce. A Peskov è stato anche chiesto di commentare l'intenzione espressa dalla Turchia di continuare l'"accordo sul grano". "I contatti continuano con la parte turca, così come con l'Onu attraverso i dipartimenti diplomatici e di altro tipo", ha risposto. Guerra in Ucraina, Cina favorevole a nuovi negoziati tra Russia, Usa e Kiev
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Ucraina, salpate diverse navi nonostante blocco export russo
Diverse navi sono salpate oggi da vari porti ucraini sul Mar Nero, nonostante la decisione russa di bloccare l'export di grano dopo l'attacco di sabato a Sebastopoli attribuito a Kiev. Secondo le Nazioni Unite, l'African Robin, carica di farina, la SK Friendship, con un carico di semi di soia e la Sealock hanno lasciato ieri le acque ucraine del Mar Nero attraverso il corridoio protetto dall'accordo del 22 luglio scorso, insieme ad altre tre navi.
Il ministero delle Infrastruttre di Kiev ha reso noto che è partita anche la Ikaria Angel, del World Food Programme, con il suo carico di 40mila tonnellate di grano destinate all'Etiopia. Ucraina, Russia blocca esportazione del grano: cosa sappiamo e quali sono le conseguenze
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Contro la guerra in Russia una nuova leva di attivisti
"Più del 60 per cento di coloro che sono perseguiti per le loro posizioni contro la guerra non è di Mosca o di San Pietroburgo - le principali città del Paese in cui si sono svolte le manifestazioni contro Putin in passato- e il 55 per cento di chi è coinvolto in un caso penale, non aveva mai partecipato a manifestazioni. La loro età media è di 35 anni", spiega Maria Kuznetsova, portavoce di Ovd-Info, una delle tante organizzazioni inserite nell'elenco degli 'agenti stranieri', in un seminario online. A essere colpiti sono gli attivisti, ma anche funzionari e persone elette, insegnanti, ex militari, pensionati e anche tre preti. Guerra in Ucraina, Cina favorevole a nuovi negoziati tra Russia, Usa e Kiev
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Isw: "Putin deciderà prossimi passi dopo l'inizio dell'inverno"
Vladimir Putin sta aspettando l'inverno e l'inizio del freddo per capire se l'Europa cambierà la propria posizione nel sostenere l'Ucraina. Lo afferma un rapporto dello statunitense Istituto per gli studi sulla guerra, secondo cui la Russia continuerà a condurre operazioni militari convenzionali fino al 2023, piuttosto che passare all'uso di armi nucleari tattiche o ridurre i suoi obiettivi nel tentativo di ottenere risultati specifici.
Putin cercherà probabilmente di continuare le operazioni militari convenzionali in Ucraina - sostiene l'Isw - al fine di mantenere i territori attualmente occupati acquisire nuove posizioni e creare le condizioni per il crollo del sostegno occidentale all'Ucraina che prevede si verificherà questo inverno. Secondo gli analisti militari, è improbabile che Putin passi all'uso di armi nucleari tattiche, a meno che un improvviso crollo dell'esercito russo non porti a un'avanzata incontrollata delle truppe ucraine. Un'eventualità possibile, ma improbabile, a giudizio dell'Isw, secondo cui è altrettanto improbabile che Putin cerchi un conflitto militare diretto con la Nato. Putin, dal Kgb al Cremlino: la fotostoria