Putin: "Non useremo l'arma nucleare in Ucraina"

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Usare un ordigno atomico "non avrebbe senso, né politicamente né militarmente", ha dichiarato il leader russo durante il suo discorso annuale al Club Valdai. Un intervento dove ha attaccato l'Occidente che "ha alimentato l'escalation" con Kiev e vuole "sterminare i russi come i nazisti". Non chiude però al dialogo con gli Usa dicendo che Mosca "è pronta al dialogo"

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Durante il suo discorso annuale al Valdai Discussion Club, un thinktank con sede a Mosca, il presidente della Russia Vladimir Putin è tornato ad attaccare l'Occidente, accusandolo di aver "fomentato l'escalation in Ucraina", facendo "un gioco sporco, un gioco sanguinoso, senza considerare gli interessi degli altri Paesi". Il capo del Cremlino ha poi aggiunto: "Le proposte della Russia per costruire la sicurezza collettiva sono state negate, buttate via. Non possiamo fare finta di niente, chi semina vento raccoglie tempesta". Il periodo di dominazione dell'Occidente "è finito", ha specificato, aggiungendo che la Russia non era una "semi-colonia" e "sotto le sanzioni si è rivelata ancora più forte di quanto si sarebbe aspettata". Riguardo al conflitto con l'Ucraina, il presidente russo ha detto: "Non abbiamo bisogno di usare un'arma nucleare, non avrebbe senso, né politicamente né militarmente" e si è detto pronto a "risolvere qualsiasi questione" attraverso un dialogo con gli Stati Uniti. "Nel dicembre dell'anno scorso - ha affermato - abbiamo proposto agli Usa di continuare il dialogo sulla stabilità strategica. Non ci hanno risposto. Se vogliono siamo pronti, prego. E se non vogliono, che non vogliano" (LO SPECIALE DI SKY TG24 SULLA GUERRA IN UCRAINA).

Putin cita Solgenitsin: "Occidente soffre di una cecità da superiorità"

Gran parte del discorso di Putin si è concentrato sull'Occidente, dove "non c'è unità. Per il leader russo, i Paesi occidentali, di fronte a "una crisi sistematica in diversi ambiti", hanno aggravato la situazione, "cercando di acutizzare le crisi, con la guerra in Ucraina e la militarizzazione attorno a Taiwan". "Non possiamo fare finta di niente - ha aggiunto - La crisi ora ha carattere globale, riguarda tutti. Abbiamo di fronte a noi due strade: o continuare ad accumulare problemi o cercare insieme una soluzione, non ideale, ma che funzioni, per rendere mondo più stabile e più sicuro". Poi, per condannare l'atteggiamento di europei e americani nei confronti della Russia, ha citato lo scrittore e filosofo sovietico Alexander Solgenitsin "L'Occidente soffre di una cecità da superiorità". 

epa10240259 Russian President Vladimir Putin attends a meeting with Emir of Qatar Sheikh Tamim Bin Hamad Al-Thani  (not pictured), on the sidelines of the 6th Summit of the Conference on Interaction and Confidence Building Measures in Asia (CICA) in Astana, Kazakhstan, 13 October 2022.  EPA/VYACHESLAV PROKOFIYEV / KREMLIN / SPUTNIK  POOL MANDATORY CREDIT

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"I nazisti hanno bruciato i libri e in Occidente ora vietano Dostoevski e Tchaikovski"

Secondo il capo del Cremlino, l'Occidente è "a un passo dallo sterminio di chi non piace. Anche nella Guerra fredda, quando i due sistemi erano contrapposti, a nessuno delle due parti veniva in mente di cancellare la cultura, l'arte dell'avversario, la sfera umanitaria andava trattata con rispetto per conservare per il futuro la base dei rapporti sani". Putin ha aggiunto: "I nazisti hanno bruciato i libri e in Occidente ora hanno vietato Dostoevski e Tchaikovski". 

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Putin ricorda Soleimani, ucciso dagli Usa a Baghdad 

Poi l'attacco agli Stati Uniti, che "non hanno nulla da offrire al mondo se non il loro dominio".  I Paesi occidentali, per il leader russo, ricorrono "a sanzioni, rivoluzioni colorate, colpi di Stato" e azioni illegali per ostacolare l'aspirazione alla democrazia di "miliardi di persone" al mondo che cercano di rendersi indipendenti.  Putin ha ricordato tra l'altro l'uccisione a Baghdad nel gennaio 2020 di Qassem Soleimani, capo della Forza Qods dei Pasdaran iraniani. "Si può pensare qualsiasi cosa di lui, ma è stato ucciso in un Paese terzo", ha sottolineato.

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"Occidente non deve imporre parate gay ad altri Paesi"

L'Occidente, ha attaccato ancora Putin, "non dovrebbe cercare di imporre dozzine di generi e parate gay" agli altri Paesi, può "fare quello che vuole ma non ha diritto di richiederlo agli altri". Proprio oggi il Parlamento russo ha votato in prima lettura l'inasprimento della legge contro "la propaganda Lgbt", un disegno di legge che propone di stabilire una sanzione fino a 5 milioni di rubli "per la promozione delle persone Lgbt e fino a 10 milioni di rubli per la promozione della pedofilia". Gli stranieri possono essere multati fino a 400 mila rubli, arrestati fino a 15 giorni o deportati.

Police officers detain Nikolai Alexeyev (C), an activist of the LGBT (lesbian, gay, bisexual, and transgender) community, who was trying to participate in a parade in front of the Moscow's mayor office building in Moscow, Russia, 30 May 2015. ANSA/SERGEI ILNITSKY

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"Nessuno sarà mai in grado di cancellare la Russia"

"Nessuno è stato o sarà in grado di distruggere la Russia o di cancellarla dalle mappe geopolitiche", ha proseguito Putin, specificando che Mosca difende il suo "diritto di esistere" a dispetto dell'Occidente che dovrà avviare "colloqui equi sul futuro condiviso negli affari globali", sottolineando che "prima è, meglio è". La Russia, ha aggiunto, "ha cercato di costruire legami con l'Occidente e la Nato, il suo messaggio era chiaro: siamo amici". Per il leader russo, l'espansione dell'Alleanza atlantica "era inaccettabile Mosca, l'Occidente lo sapeva ma lo ha ignorato".

epa09833785 A view of Spasskaya tower of the Moscow Kremlin  (R), St. Basil's Cathedral (L) in center  in Moscow, Russia, 18 March 2022.  EPA/YURI KOCHETKOV

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"Obiettivo dell'operazione speciale è aiutare il Donbass"

A chi gli chiedeva se ha  sottovalutato il nemico in Ucraina, il presidente russo Vladimir Putin ha risposto con un secco "no", aggiungendo di pensare "sempre alle vittime della Russia nell'operazione speciale". Putin ha poi rinnovato poi le sue accuse all'Occidente: "Non la Russia, ma l'Occidente ha portato alla situazione di oggi in Ucraina" aggiungendo che, "con il sostegno dei curatori occidentali, il regime di Kiev ha rifiutato pubblicamente gli accordi di Minsk". L'obiettivo principale dall'azione militare contro Kiev "è aiutare il Donbass", ha sottolineato, ribadendo che "i russi e gli ucraini sono un unico popolo e che questo è un fatto storico".  Poi ha affermato che "solo la Russia, che ha creato l'Ucraina, potrebbe garantirne la sovranità". 

TOPSHOT - Ukrainian Military Forces servicemen of the 92nd mechanized brigade use tanks, self-propelled guns and other armored vehicles to conduct live-fire exercises near the town of Chuguev, in Kharkiv region, on February 10, 2022. - Russia's deployment for a military exercise in Belarus and on the borders of Ukraine marks a "dangerous moment" for European security, NATO's chief said on February 10, 2022. (Photo by Sergey BOBOK / AFP) (Photo by SERGEY BOBOK/AFP via Getty Images)

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"Sappiamo dove l'Ucraina sta facendo la bomba sporca"

La Russia sa dove gli ucraini stanno fabbricando la 'bomba sporca', ha affermato Putin, ribadendo di fatto le accuse di russe all'Ucraina di preparare una provocazione con un'arma non convenzionale. "Kiev sta usando ogni metodo per coprire le tracce della preparazione all'uso" dell'ordigno, ha aggiunto, spiegando che gli ucraini potrebbero caricare di materiale nucleare un missile Tochka-U. Il presidente russo ha inoltre riferito di aver lui stesso ordinato al suo ministro della Difesa, Serghei Shoigu, di telefonare alle sue controparti straniere nei giorni scorsi per informarle dell'intenzione degli ucraini, e ha sollecitato l'Aiea a visitare l'Ucraina per ispezionare i suoi siti nucleari "al più presto".

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"Il decennio più imprevedibile è di fronte a noi"

Putin nel suo intervento ha anche suggerito di considerare la questione del cambiamento della struttura dell'Onu e del Consiglio di sicurezza dell'Onu affermando che dovrebbe "riflettere la diversità delle regioni del mondo". Poi, chiudendo il suo discorso, ha detto che "il decennio più imprevedibile è di fronte a noi". Rispondendo poi a una domanda, il presidente russo ha detto che sono in corso "massicci movimenti tettonici" negli equilibri mondiali, con alcuni "centri di potere" che stanno perdendo la loro predominanza mentre altri si affermano in Asia e in altri continenti. 

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La tv russa mostra Putin mentre spara con un fucile da cecchino. VIDEO

Il messaggio al Forum economico eurasiatico a Baku

In mattinata, il presidente russo aveva parlato in occasione del 15/mo Forum economico eurasiatico a Baku. Putin ha sostenuto che "la cooperazione tra i Paesi regionali si basa sui principi di sovranità, uguaglianza, fiducia reciproca e rispetto. Da parte sua, la Russia continuerà a compiere sforzi energici per la formazione di un'area comune di pace, stabilità e prosperità nella Grande Eurasia", ha dichiarato Putin nei suoi saluti pubblicati sul sito web del Cremlino. Nel corso dei suoi 15 anni di storia, il forum ha acquisito grande prestigio come sede internazionale per una conversazione seria e significativa sullo sviluppo della cooperazione multiforme nella Grande Eurasia, ha detto.

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"Eurasia cresciuta anno dopo anno"

La comunicazione aperta tra politici, dirigenti di grandi aziende, accademici, esperti e giornalisti al forum "è particolarmente rilevante oggi, poiché il mondo sta attraversando un'epoca di trasformazioni rivoluzionarie e di creazione di un ordine mondiale multipolare equo", ha dichiarato. "L'importanza dell'Eurasia è cresciuta anno dopo anno, i nuovi centri di crescita economica si sono rafforzati, le associazioni di integrazione si sono formate e i loro potenziali stanno convergendo", ha detto Putin. La discussione degli eventi globali ed eurasiatici "consentirà non solo di sperimentare appieno le realtà di oggi, ma anche di guardare al futuro, di fissare gli obiettivi e di definire le prospettive per la costruzione di un nuovo modello equilibrato e paritario di relazioni tra gli Stati e le varie associazioni di integrazione nella Grande Eurasia", ha affermato.

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