Terremoto Myanmar, migliaia di vittime. Scosse e raid rallentano soccorsi, ospedali pieni

Il bilancio ancora provvisorio delle vittime del sisma è arrivato a oltre 1.700 persone, ma se ne temono più di 10.000. I soccorritori continuano a scavare tra le macerie. Almeno 3.000 gli edifici crollati. Allarme dell'Onu sulle forniture mediche. Attesa per gli aiuti internazionali. La giunta militare del Paese asiatico continua intanto a lanciare raid aerei contro i gruppi ribelli
in evidenza
Continua a salire in Myanmar il bilancio ancora provvisorio delle vittime del terremoto di venerdì: è arrivato a oltre 1.700 morti, ma se ne temono più di 10.000. I soccorritori continuano a scavare tra le macerie. Almeno 3.000 gli edifici crollati. Mentre si attende l’arrivo degli aiuti internazionali, l'Onu lancia l’allarme sulle forniture mediche e sul rischio di crisi sanitaria. Appello dell’Oms, che ha classificato il sisma come emergenza al massimo livello: bisogna trovare rapidamente 8 milioni di dollari per salvare vite umane e prevenire epidemie nei prossimi 30 giorni.
Intanto la giunta militare del Paese asiatico continua a lanciare raid aerei contro i gruppi ribelli: il Governo di unità nazionale, nato dalle ceneri del partito democratico della dissidente ed ex leader d'opposizione in carcere Aung San Suu Kyi (della quale non si hanno notizie dopo il sisma) e alleato contro la giunta con le varie milizie etniche locali, ha dichiarato unilateralmente una tregua parziale per agevolare i soccorsi ma l’offerta è caduta nel vuoto e proseguono i bombardamenti.
Gli approfondimenti:
- Il racconto del sisma
- Danni dal Myanmar alla Thailandia: LE FOTO
- Esondano piscine sui tetti di Bangkok: VIDEO
- Thailandia, testimone a Sky TG24: "Non riuscivo a stare in piedi per il terremoto"
- Perché c'è il rischio di liquefazione del terreno: cosa sappiamo
- Da scosse di assestamento a emergenza sanitaria: cosa può succedere
- Myanmar, gli antichi templi e le statue di Buddha a rischio dopo il sisma. FOTO
Per ricevere le notizie di Sky TG24:
- Il canale Whatsapp di Sky TG24 (clicca qui)
- Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)
Questo liveblog termina qui
Continua a seguire gli aggiornamenti sulla diretta di Sky TG24.
Continuano le operazioni ricerca a Bangkok
Intanto i soccorritori sono ancora attivi a Bangkok, in Thailandia: in foto si vedono le operazioni di ricerca intorno a un edificio crollato a causa del terremoto. Nel Paese è stata confermata la morte di 17 persone, altre 32 sono ferite e 83 disperse.
©Ansa
Unicef: milioni di bambini a rischio, servono fondi
Milioni di bambini sono a rischio in seguito al devastante terremoto di magnitudo 7,7 che ha colpito il Myanmar il 28 marzo, aggravando una situazione umanitaria già disastrosa. L'Unicef segnala l'aggravarsi dell'impatto su bambini e famiglie, con bisogni che aumentano di ora in ora e scosse di assestamento continue, e chiede alla comunità internazionale di rispondere con urgenza per sostenere gli sforzi per salvare la vita di bambini e famiglie. "Questo terremoto è un altro brutale colpo per i bambini del Myanmar, molti dei quali stavano già affrontando conflitti, sfollamenti e privazioni", ha dichiarato la direttrice generale dell'Unicef Catherine Russell. "In pochi minuti, hanno perso i loro cari, le loro case e l'accesso ai servizi essenziali. I bisogni sono enormi e aumentano di ora in ora", ha aggiunto. L'Unicef chiede fondi urgenti per aumentare la fornitura di aiuti salvavita ai bambini e alle famiglie colpite dal terremoto, tra cui acqua potabile, cure mediche, protezione, sostegno psicosociale e istruzione d'emergenza.
Ong italiana ha già soccorso e curato 250 persone
La Ong italiana MedAcross, operativa da ieri a Mandalay e nei Paesi vicini, ha già soccorso e curato 250 abitanti nel Myanmar sconvolto dal terremoto di venerdì scorso. È attiva la clinica mobile ma la Ong ribadisce che la situazione resta di piena emergenza perché mancano farmaci, anche quelli pediatrici, cibo in scatola di lunga conservazione, acqua potabile e anche sacchi in plastica per i cadaveri. MedAcross, operativa "a pochi chilometri dall'epicentro del terremoto", ha messo a disposizione dei volontari che operano sul territorio - informa in una nota - "le prime risorse che saranno materialmente trasferite nelle prossime ore, compatibilmente con le distruzioni che hanno colpito anche il sistema bancario birmano, già precario". A operare è un team medico mobile composto da due dottori, tre volontari e un logista. Il team ha operato con un'ambulanza e ha fornito assistenza medica in tre luoghi chiave: il luogo del crollo e dell'incendio del mercato di Mingalar, l'area del Karawait Cafe (centro di Mandalay) e Mingalar Yankin nella township di Patheingyi. La maggior parte dei pazienti era composta da donne (70-80%), il 10% bambini. Il team si è occupato di assistenza medica generale e di cura delle ferite più leggere, mentre i casi di lesioni gravi sono stati avviati agli ospedali.
Oms: per il sisma in Myanmar servono subito 8 milioni di dollari
L'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms-Who) ha classificato il terremoto in Myanmar come emergenza al massimo livello e ha lanciato un appello per trovare rapidamente 8 milioni di dollari per salvare vite umane e prevenire epidemie nei prossimi 30 giorni. "Le valutazioni preliminari indicano un numero elevato di vittime e lesioni legate a traumi, con urgenti necessità di cure di emergenza", ha affermato l'Organizzazione, aggiungendo di aver "classificato questa crisi come un'emergenza di livello 3, il più alto del suo programma di risposta alle emergenze". “L'approvvigionamento di elettricità e acqua rimane interrotto, peggiorando l'accesso ai servizi sanitari e aumentando i rischi di epidemie e di malattie trasmesse dall'acqua e dagli alimenti", ha aggiunto l'Oms. E ancora: "Le ferite correlate a traumi, tra cui fratture, ferite aperte e sindrome da schiacciamento, sono ad alto rischio di infezione e complicazioni a causa della limitata capacità chirurgica". L'Oms ha sottolineato di aver bisogno di 8 milioni di dollari per rispondere alle immediate necessità sanitarie nel prossimo mese, "per salvare vite, prevenire malattie e stabilizzare e ripristinare i servizi sanitari essenziali". "Senza finanziamenti immediati, si perderanno vite e i fragili sistemi sanitari vacilleranno", ha concluso.
Figlio di San Suu Kyi: “Ignoriamo le sue condizioni di salute”
Il figlio dell'ex leader del Myanmar incarcerata, Aung San Suu Kyi, ha dichiarato alla Bbc di non aver avuto alcuna conferma sulle condizioni di salute della madre dopo il violento terremoto di venerdì. Kim Aris ha detto di aver sentito dire che la prigione di Nay Pyi Taw, dove è detenuta, non è stata in gran parte toccata dal sisma, ma ha precisato che non ha avuto modo di avere o meno delle conferme. Il team legale della donna non ha avuto accesso alla prigione e Aung San Suu Kyi, secondo quanto si è appreso, sarebbe tenuta in isolamento.
Nuove scosse rallentano i soccorsi, è emergenza umanitaria. Video

Salvate 4 persone da scuola crollata in Myanmar
Quattro persone sono state estratte vive dalle macerie di un edificio scolastico crollato nella regione di Sagaing, in Myanmar, a causa del terremoto di venerdì. Una quinta persona è stata recuperata senza vita. Lo ha reso noto il dipartimento dei vigili del fuoco del Myanmar, spiegando che le operazioni di soccorso stanno continuando.
Morta donna incinta estratta da macerie a Mandalay
Una donna incinta di 35 anni è stata estratta, dopo oltre 55 ore, dalle macerie di un condominio crollato a Mandalay: i soccorritori pensavano di averle salvato la vita, ma Mathu Thu Lwin è stata dichiarata morta poco dopo essere stata liberata. A nulla sono serviti i tentativi di rianimarla. L’edificio che le è crollato addosso venerdì, durante il terremoto, è il condominio Sky Villa.
Londra invia 12 milioni di euro in aiuti umanitari
Il governo britannico ha fatto sapere che invierà aiuti umanitari per un valore di quasi 12 milioni di euro alla popolazione del Myanmar. Questi aiuti, che saranno incanalati attraverso le Nazioni Unite, saranno utilizzati per fornire cibo, acqua, medicine e riparo. In una dichiarazione rilasciata dal ministero degli Esteri, è stato specificato che "in nessun caso il contingente servirà a sostenere il regime militare del Paese". La segretaria di Stato britannica per lo sviluppo Jennifer Chapman ha aggiunto che i partner del Regno Unito "stanno già mobilitando una risposta umanitaria sul campo e questo pacchetto da 10 milioni di sterline rafforzerà i loro sforzi". Il Foreign Office ha anche ricordato che offre sostegno attraverso i suoi consolati ai cittadini britannici che si trovano in Thailandia e Myanmar.
Myanmar, gli antichi templi e le statue di Buddha a rischio dopo il sisma. FOTO
Anche l’enorme patrimonio storico e culturale del Myanmar, testimonianza del prestigio di regni antichi e della devozione di monaci e pellegrini, è stato messo a dura prova dal terremoto che ha colpito il Paese venerdì 28 marzo. Al momento non è nemmeno ancora chiaro con certezza quali templi, statue del Buddha e pagode siano ancora in piedi. Ecco quali siti sono stati colpiti e per quali si teme la stessa sorte. LA FOTOGALLERY
Continuano le operazioni di soccorso fra le macerie del palazzo crollato a Bangkok. FOTO

©Getty
Media: "Tra costruttori palazzo Bangokok gruppo italo-thailandese"
Il Dipartimento dei Lavori Pubblici e della Pianificazione Urbana (Dpt) thailandese è stato incaricato di condurre un'indagine approfondita sul crollo dell'edificio dell'Ufficio di Revisione dello Stato durante il terremoto. La premier Paetongtarn Shinawatra - scrive il Bangkok Post - ha dichiarato che un comitato stabilirà la causa del cedimento strutturale e presenterà un rapporto entro una settimana. L'edificio era il risultato di una joint venture tra Italian-Thai Development Plc (fondata nel 1954, ha realizzato grandi progetti di infrastrutture del Paese) e una sussidiaria del China Railway No.10 Engineering Group, operante sotto la China Railway Engineering Corporation (Crec), una delle più grandi aziende di costruzioni e ingegneria al mondo. L'inchiesta esaminerà il progetto dell'edificio, l'autorità che ha approvato il progetto, il processo di approvazione e se uno di questi fattori abbia contribuito al crollo, ha aggiunto. Paetongtarn ha anche espresso preoccupazione sul perché questo edificio sia collassato mentre altre strutture simili sono rimaste intatte. "Ho visto diversi video del crollo da diverse angolazioni. Per la mia esperienza nel settore edile, non ho mai assistito a un problema del genere. Dobbiamo indagare a fondo perché è stato stanziato un budget significativo e la scadenza per il completamento era già stata prorogata." Alcuni utenti sui social hanno segnalato che tutti i post della compagnia relativi all'edificio crollato sono stati eliminati, nonostante la struttura fosse stata completata il 31 marzo dello scorso anno.
Myanmar, 7 ribelli uccisi dai militari dopo il terremoto
Sette ribelli birmani, tra cui cinque donne, sono stati uccisi in un attacco aereo delle forze armate del regime poche ore dopo il terremoto di venerdì, ha riferito all'Afp un rappresentante di un gruppo armato etnico dello Stato Shan (nord-est). Cinque aerei della giunta birmana hanno attaccato venerdì una base dell'Esercito di Liberazione del Popolo Danu, uno dei gruppi appartenenti a una minoranza etnica dello Stato Shan, nel distretto di Naungcho, uccidendo sette combattenti, tra cui almeno cinque donne, ha dichiarato un ufficiale del gruppo. "I nostri soldati hanno cercato di raggiungere i bunker quando hanno sentito il rumore degli aerei", ha raccontato, chiedendo di restare anonimo. "Ma una grossa bomba ha colpito un bunker dove cinque soldatesse sono state uccise sul colpo", ha aggiunto. Sono stati segnalati altri attacchi aerei dopo il terremoto, ma l'Afp non è stata in grado di verificarli. Ieri i combattenti anti-giunta hanno dichiarato una tregua parziale di due settimane a partire da oggi per facilitare le operazioni di soccorso, ha annunciato il Governo di Unità Nazionale (Nug), un organo d'opposizione fondato da ex deputati del partito pro-democrazia di Aung San Suu Kyi, molti dei quali in esilio.
Fonte Onu accusa: "Raid militari in Myanmar un'ora dopo il sisma"
Un funzionario delle Nazioni Unite ha denunciato a Bbc World Service di aver ricevuto segnalazioni che la giunta militare del Myanmar ha lanciato attacchi aerei contro i ribelli meno di un'ora dopo il devastante terremoto di venerdì. James Rodehaver, che guida il team del Myanmar presso l'ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite, afferma che l'esercito "è da tempo il principale limitatore degli aiuti umanitari e dell'accesso" nel Paese. "Secondo i rapporti che stiamo ricevendo sul campo, meno di un'ora dopo il terremoto di venerdì l'esercito ha lanciato attacchi aerei. Quello era il suo obiettivo. Stava lanciando attacchi aerei contro la sua stessa gente, anche nelle aree colpite dal terremoto. Quasi come se volessero colpire" chi è impegnato "a salvare alle persone intrappolate sotto le macerie". Il funzionario Onu aggiunge che gli attacchi, pur temperati dall'appello urgente agli aiuti internazionali, sono "da anni parte della tattica della giunta militare di richiamo per le allodole".
Operatore Caritas: "In Myanmar serviranno aiuti almeno per 5 anni"
"I team dei soccorritori sono riusciti ad arrivare a Mandalay, la zona più colpita dal sisma del Myanmar. Le difficoltà delle prime ore sono state le comunicazioni interrotte, non solo telefono e internet, ma anche quelle fisiche, con i ponti crollati e le strade inagibili. Ora è dunque cominciata la raccolta dei bisogni, per poi lanciare operazioni di risposta di primissima emergenza. Tutto questo mentre si scava a mani nude per salvare vite umane". A parlare della situazione in queste ore in Myanmar è Giuseppe Pedron, responsabile dei progetti in Asia per Caritas Italiana. "Presto si porrà il problema delle abitazioni perché la maggior parte, nella zona dell'epicentro, sono andate distrutte e serviranno dei rifugi semipermanenti. Non vanno bene le tendopoli - spiega Pedron all'ANSA - che in queste occasioni vengono installate per la prima emergenza perché in quella zona sono in arrivo anche i monsoni, tra giugno e luglio". Una emergenza, dunque, nella emergenza, per un Paese da anni anche piegato dalla guerra civile. "È difficile fare previsioni puntuali ma per una ricostruzione, non solo fisica ma anche del tessuto sociale saranno necessari non meno di cinque anni", afferma l'operatore Caritas.
Giunta Myanmar: "Almeno 1.700 i morti accertati del terremoto"
Il bilancio provvisorio delle vittime del terremoto di venerdì in Myanmar è stato aggiornato ad almeno circa 1.700 morti accertati, oltre ad almeno 300 dispersi e circa 3.400 feriti. Lo ha comunicato il primo ministro della Malaysia, Anwar Ibrahim, alla Bbc, dopo aver parlato al telefono con il capo della giunta militare birmana. Le stime parlando di un bilancio finale di morti che potrebbe oscillare fra i 10mila e i 100mila morti.
Croce rossa: "Servono 115 milioni di dollari per aiuti"
Servono urgentemente 115 milioni di dollari per aiutare la popolazione colpita dal devastante terremoto in Myanmar. È l'appello rivolto dalla Federazione Internazionale delle Società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (Ifrc). "L'Ifrc lancia un appello di emergenza per 100 milioni di franchi svizzeri (115 milioni di dollari) per assistere 100.000 persone (20.000 famiglie) con aiuti salvavita e per un sostegno alla ripresa nei prossimi 24 mesi", ha dichiarato la più grande rete umanitaria del mondo in un comunicato.
A Mandalay 29 salvati da macerie complesso abitativo, 9 morti
Le squadre di soccorso nelle ultime ore sono riuscite a salvare 29 persone, estratte vive dopo circa 30 ore da un complesso abitativo a Mandalay, la seconda città del Myanmar, gravemente colpita dal terremoto di venerdì. Dalle macerie, fanno sapere funzionari della Croce Rossa citati dalla Bbc, sono stati estratti anche 9 cadaveri, mentre le persone che si ritiene siano ancora intrappolate sotto i detriti siano almeno 90, non si sa se vivi o morti. Il complesso è lo Sky Villa, molto noto a Mandalay, consiste di quattro palazzi, tutti di 11 piani, tre delle quali sono collassate.
Terremoto in Myanmar, uomo estratto vivo dalle macerie dopo 40 ore. VIDEO
Le squadre di soccorso hanno lavorato quasi 24 ore per rimuovere i pesanti detriti di cemento che intrappolavano l'uomo ferito sotto a un palazzo di tre piani crollato nella capitale Naypyidaw. La vittima, in condizioni stabili, è stata prima visitata sul posto e poi trasportata in un ospedale locale. IL RACCONTO
Myanmar, da scosse di assestamento a emergenza sanitaria. Cosa può succedere
Dopo il catastrofico sisma del 28 marzo, che ha colpito anche la Thailandia, lo scenario per il quale si possano verificare scosse altrettanto forti rispetto a quella già avvenuta è "abbastanza improbabile" anche se possibile. Secondo Lucia Margheriti, direttrice dell'Osservatorio Nazionale Terremoti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, "sicuramente avremo invece delle scosse d'assestamento anche di magnitudo intorno a 6". L'ARTICOLO COMPLETO
Croce Rossa: "Soccorritori stremati, emergenza minori"
In Myanmar l'emergenza ora è "la ricerca dei sopravvissuti. Ma mancano mezzi, risorse, persino la corrente elettrica", denuncia Francesca Capoluongo, delegata della Federazione Internazionale della Croce Rossa che si trova a Yangon, in un'intervista a Repubblica. "Dalle nostre squadre arrivano racconti dell'orrore. Palazzi, strade, ponti, templi crollati. Quartieri cancellati", ha spiegato. Tra gli obiettivi c'è quello di assistere i quasi 7 milioni di bambini toccati dal terremoto: "Abbiamo già avviato i nostri protocolli per tentare di riunire le famiglie che il sisma ha diviso, come per capire il numero di dispersi - ha riferito Capoluongo - I minori soli potrebbero aumentare esponenzialmente in un Paese in cui molti nuclei sono stati già spezzati dallo sfollamento dovuto al conflitto. Anziani, bambini e donne sono nelle città, molti giovani sono nelle foreste". Quella toccata dal sisma è "un'area in cui vivono 18milioni di persone, senza contare gli sfollati", ha ricordato la delegata della Croce Rossa, "sulle vittime, facciamo riferimento alle cifre ufficiali, ma siamo certi che aumenteranno ancora". Le prospettive sono molto cupe: "Ci sono migliaia di feriti e milioni di persone senza casa, senza accesso all'acqua, potabile e non. Serve tutto il necessario per dare riparo a chi è rimasto senza. E la situazione andrà a peggiorare perché i prossimi mesi saranno quelli del gran caldo". "Come Federazione internazionale lavoriamo con la Croce rossa locale, più delegazioni di altri Paesi - ha aggiunto - Noi abbiamo mobilitato 400 operatori e più di 7mila volontari, ma non sono neanche lontanamente sufficienti".
Onu: "20 milioni persone colpite da terremoto"
Sono circa 20 milioni le persone colpite dal terremoto di magnitudo 7,7 che venerdì ha devastato il Myanmar: è quanto emerge da un rapporto redatto dal coordinatore umanitario delle Nazioni Unite in Myanmar, Marcoluigi Corsi. Un terzo della popolazione, ha spiegato Corsi, sta subendo le conseguenze del sisma in un Paese che già attraversava una profonda crisi politica ed economica dal colpo di stato militare del 2021. Le vittime accertate sono già più di 1.600 e vi sono stati ingenti danni ad abitazioni e infrastrutture, spiega ancora l'Onu: 1.690 case, 670 monasteri, 60 scuole e tre importanti ponti sono crollati in parte o del tutto. Vi sono crepe in edifici privati così come università e ospedali, che hanno costretto milioni di persone a trovare riparo in rifugi. "Le comunicazioni via Internet sono interrotte a Mandalay - la seconda città più importante del Paese, con 1,5 milioni di abitanti - i collegamenti su rotte terrestri e aerei sono interrotti", si spiega ancora nel rapporto. E non mancano "preoccupazioni per la tenuta di grandi dighe".
Terremoto Myanmar e Thailandia, perché c'è il rischio di liquefazione del terreno
Il violento terremoto che ha colpito il Myanmar, facendo danni e vittime anche in Thailandia, Laos e Cina, ha avuto una magnitudo 300 volte superiore a quella del sisma di Amatrice del 2016, e 8 volte superiore alla più alta mai registrata in Italia, che è di 7.1 dell'evento del 1908 a Messina. Secondo il presidente dell'Ingv, Carlo Doglioni, "con un evento di questa intensità sarebbe davvero strano se non si verificassero decine e decine di frane, come anche fenomeni di liquefazione del terreno". L'APPROFONDIMENTO
Un testimone a Sky TG24: "Non riuscivo a stare in piedi per il terremoto"
Stefano, un turista italiano in vacanza a Bangkok, ha raccontato a Sky TG24 il momento in cui, insieme alla compagna, ha avvertito il forte sisma di magnitudo 7.7 che ha colpito il Myanmar, facendo tremare la terra anche nel nord della Thailandia: "A un certo punto la mia compagna è caduta a terra. Io ho cercato di aiutarla a rialzarsi, ma sono caduto insieme a lei. Non riuscivamo a stare in piedi". L'ARTICOLO COMPLETO
In Myanmar continua la ricerca di sopravvissuti fra le macerie
Continua in Myanmar la disperata ricerca di sopravvissuti fra le macerie lasciate dai terremoto di magnitudo 7.7 di venerdì e dalle successive scosse. Nonostante l'arrivo graduale degli aiuti internazionali, gli esperti temono che il numero delle vittime aumenterà ulteriormente in Birmania, dove gran parte della popolazione vive lungo la faglia di Sagaing, il punto di incontro tra la placca indiana e quella eurasiatica. La guerra civile esplosa dopo il golpe militare del febbraio 2021 e che prosegue anche nel dopo-terremoto - ieri si sono registrati raid dell'esercito contro i ribelli anche non lontano dall'epicentro del sisma -, ha decimato il sistema sanitario, esponendo il Paese a una grave crisi. E in queste ore si si riscontra una penuria no solo di cibo, ma anche di medicine. A Mandalay, la seconda città del Paese di 1,7 milioni di abitanti vicina all'epicentro, che ha subito distruzioni massicce, all'alba Win Lwin si fa strada tra le rovine della sala da tè su una delle vie principali, spostando i mattoni uno a uno con le mani. "Circa sette persone sono morte qui", ha detto all'Afp. "Sto cercando altri corpi, ma so che non ci possono essere sopravvissuti. "Non sappiamo quanti corpi potrebbero esserci, ma stiamo cercando." Circa un'ora dopo, una piccola scossa di assestamento costringendo le persone a uscire di corsa da un hotel per mettersi in salvo, in seguito a una scossa simile avvertita sabato sera tardi. Camion carichi di pompieri si radunano in una delle principali stazioni dei pompieri di Mandalay per essere inviati in siti intorno alla città. Ieri sera, i soccorritori avevano estratto una donna viva dalle macerie di un condominio crollato, con applausi scroscianti mentre veniva trasportata in barella verso un'ambulanza. La giunta al potere in Myanmar ha affermato ieri in una dichiarazione che almeno 1.644 persone sono state uccise e più di 3.400 ferite, con almeno altre 139 disperse. Ma con comunicazioni inaffidabili, la vera portata del disastro rimane poco chiara e lontanissima dalla sua vera entità, che stime prudenti, come quella degli esperti dell'istituto geosismico Usa (Usgs), collocano in una vasta forbice fra i 10mila e i 100mila.
Sisma Asia: bilancio vittime Bangkok sale a 17, 83 ancora dispersi
Continua ad aggravarsi il bilancio delle vittime del terremoto a Bangkok, salite ufficialmente a 17. L'Autorità Metropolitana della capitale thailandese ha reso noto che 32 persone sono rimaste ferite e 83 risultano ancora irreperibili, la maggior parte delle quali provenienti dal sito di un grattacielo di 30 piani in costruzione crollato a causa del sisma.
Usgs, in Myanmar nuove scosse fino a magnitudo 5.1
Due scosse di terremoto si sono susseguite nelle ultime ore in Myanmar, dopo quelle potentissime (7.7 e 6.4) di venerdì: alle 10.20 locali (le 03.50 italiane) l'istituto geosismico americano (Usgs) ha registrato un sisma di magnitudo 5.1 nei pressi della capitale Naypyidaw a una profondità di 10 km, preceduta di circa 9 ore da una di 4.2 a Shwebo, circa 70 km a nord di Mandalay.
Terremoto Myanmar, gli antichi templi e le statue di Buddha a rischio dopo il sisma. FOTO
Anche l’enorme patrimonio storico e culturale del Myanmar, testimonianza del prestigio di regni antichi e della devozione di monaci e pellegrini, è stato messo a dura prova dal terremoto che ha colpito il Paese venerdì 28 marzo. Al momento non è nemmeno ancora chiaro con certezza quali templi, statue del Buddha e pagode siano ancora in piedi. Ecco quali siti sono stati colpiti e per quali si teme la stessa sorte. I SITI A RISCHIO
Terremoto Myanmar, da scosse di assestamento a emergenza sanitaria. Cosa può succedere
Dopo il catastrofico sisma del 28 marzo, che ha colpito anche la Thailandia, lo scenario per il quale si possano verificare scosse altrettanto forti rispetto a quella già avvenuta è "abbastanza improbabile" anche se possibile. Secondo Lucia Margheriti, direttrice dell'Osservatorio Nazionale Terremoti dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, "sicuramente avremo invece delle scosse d'assestamento anche di magnitudo intorno a 6". L'APPROFONDIMENTO
Sisma in Myanmar, il bilancio dei morti a Bangkok sale a 17
È salito a 17 morti nella capitale thailandese Bangkok il bilancio delle vittime del violento terremoto che ha colpito venerdì il vicino Myanmar, hanno affermato oggi le autorità locali. I feriti a Bangkok sono 32. Risultano ancora 83 persone disperse, la maggior parte delle quali sepolte nel crollo di una torre di 30 piani in costruzione in un quartiere della capitale thailandese.
Sisma in Myanmar, si temono 10.000 vittime, il regime bombarda i ribelli
Continua a salire in Myanmar il bilancio delle vittime del terremoto, arrivando a oltre 1.600 morti. Ma se ne temono più di 10.000. I soccorritori continuano a scavare tra le macerie. Almeno 3.000 gli edifici crollati. Allarme dell'Onu sulle forniture mediche. Apparentemente incurante dell'emergenza, la giunta militare del Paese asiatico continua intanto a lanciare raid aerei contro i gruppi ribelli.