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Sisma Thailandia, testimone a Sky TG24: “Non riuscivo a stare in piedi per il terremoto"

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Sisma Bangkok, testimone:
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Sisma Bangkok, testimone: "Non riuscivo a stare in piedi"
00:01:56 min

Stefano, un turista italiano in vacanza a Bangkok, ha raccontato a Sky TG24 il momento in cui, insieme alla compagna, ha avvertito il forte sisma di magnitudo 7.7 che nelle scorse ore ha colpito la Birmania, facendo tremare la terra anche nel nord della Thailandia. "A un certo punto la mia compagna è caduta a terra. Io ho cercato di aiutarla a rialzarsi, ma sono caduto insieme a lei. Non riuscivamo a stare in piedi", ha detto

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“Siamo caduti a terra. Abbiamo provato a rialzarci, ma non riuscivamo a stare in piedi. Non capivamo che cosa stesse succedendo, poi abbiamo realizzato che era il terremoto”. Stefano L.G., un turista italiano in vacanza a Bangkok, ha raccontato a Sky TG24 il momento in cui, insieme alla compagna, ha avvertito il forte sisma di magnitudo 7.7 che nelle scorse ore ha colpito violentemente il Myanmar, facendo tremare la terra anche nel nord della Thailandia e nella Cina sud occidentale. La scossa, registrata alle 14.20 ora locale (le 7.50 italiane), ha provocato diverse vittime e feriti, molti dei quali sono stati travolti dalle macerie degli edifici, crollati e sbriciolati. “Noi adesso stiamo abbastanza bene, ci troviamo nella hall del nostro hotel a Bangkok e aspettiamo che il transfer ci porti in aeroporto. Poi torneremo a casa”, ha aggiunto Stefano.

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Il racconto del testimone

Stefano e la sua compagna si trovavano all'interno dell'Iconsiam, il più grande centro commerciale di Bangkok, quando il violento terremoto, 300 volte superiore a quello di Amatrice del 2016, ha fatto tremare il suolo. “Improvvisamente abbiamo visto decine e decine di persone correre verso l'uscita. In quel momento non abbiamo avvertito la scossa e pensavamo si trattasse di un attacco terroristico”, racconta il turista italiano. “Dopo essere usciti dal centro commerciale, la mia compagna è caduta a terra. Io, che la tenevo per mano, ho cercato di aiutarla a rialzarsi, ma sono caduto insieme a lei. Non riuscivamo a stare in piedi, e in quel momento abbiamo capito che non era un attentato”. A causa della caduta, “la mia compagna ha preso una botta al ginocchio e io una lieve botta in testa”. Subito dopo il sisma, centinaia di persone sono scese in strada, mentre automobili e taxi in fuga hanno riempito in un attimo ogni strada della capitale. “Abbiamo cercato riparo in un tempio vicino, poi abbiamo preso un taxi, che in quel momento era praticamente bloccato nel traffico”, ha spiegato.

L'hotel bloccato e l'attesa in un campo da calcio

Dopo il tragitto in taxi, “siamo arrivati in hotel e abbiamo trovato le transenne davanti all'ingresso. Non potevamo salire in camera perché la struttura non era sicura in quel momento. C'era una grande crepa su una parte del muro e uno degli ascensori dell'albergo era crollato”, racconta ancora Stefano. “I dipendenti dell'hotel ci hanno medicato le ferite provocate dalla caduta e poi, insieme agli altri clienti dell'albergo, ci hanno trasferiti in un campo da calcio nelle vicinanze. Sono stati gentilissimi: ci hanno offerto dell'acqua e sono rimasti insieme a noi”. All'interno del campo sportivo, Stefano e la compagna sono rimasti circa 3 o 4 ore, mentre alcuni esperti eseguivano i controlli di sicurezza e stabilità all'interno dell'edificio. “Davanti a noi in quel momento c'era un grande palazzo in costruzione, proprio come quello che è crollato a Bangkok. Se fosse caduto anche quello sul campo in cui eravamo, sarebbe successa la stessa tragedia...”, ha aggiunto.

Il ritorno in hotel

“Dopo l'attesa ci hanno permesso di tornare all'hotel ma, ancora spaventati per ciò che era accaduto, abbiamo preferito non salire nella nostra camera, che si trovava al 36° piano del palazzo, e siamo rimasti nella hall”, ha proseguito Stefano. Dopo i dovuti controlli, la struttura ricettiva ha concesso agli ospiti di accedere alle proprie camere per recuperare gli effetti personali. “Ci avevano detto che si sarebbero potute verificare ulteriori scosse di assestamento, ma per fortuna non ci sono stati altri sismi. I residenti non sembravano allarmati, forse erano confusi. Ci hanno detto che l'ultimo terremoto a Bangkok è avvenuto circa trent'anni fa e che generalmente questa non è una zona sismica”, ha ribadito il turista italiano. “In questo momento siamo circondati da palazzi molto alti. Non esiste, a Bangkok, un posto in cui alzando la testa si riesce a vedere il cielo. Ciò che conta, ora, è tornare a casa”.

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