Un'unità dell'Idf ha sparato colpi di avvertimento in aria durante una visita diplomatica a Jenin, in Cisgiordania. Tajani: "Inaccettabile". Il primo ministro israeliano ha dichiarato di essere pronto a un "cessate il fuoco temporaneo" per liberare gli ostaggi. Attacchi israeliani durante la notte e in mattinata, in cui sono morte almeno 52 persone, tra cui diverse donne e un neonato di una settimana. 007 Usa: Israele verso attacco a centrali nucleari Iran
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Un'unità dell'Idf ha sparato colpi di avvertimento in aria durante una visita diplomatica a Jenin, in Cisgiordania, creando panico fra i diplomatici. La delegazione era composta da 25 ambasciatori e diplomatici europei, arabi, cinesi, giapponesi, indiani e di altre parti del mondo. Coinvolto anche ill vice console italiano a Gerusalemme Alessandro Tutino. Un portavoce dell'Idf ha commentato l'incidente affermando che "da una prima indagine risulta che la delegazione si è allontanata dal percorso previsto ed è giunta in un'area in cui non era autorizzata a trovarsi. Una forza dell'Idf operativa sul posto ha effettuato colpi di avvertimento. Non ci sono stati né danni né feriti". Infine, l'esercito israeliano si è scusato dicendosi "rammaricato".
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, durante una conferenza stampa, ha dichiarato di essere pronto a un "cessate il fuoco temporaneo" per liberare gli ostaggi.
Le autorità di Gaza, guidate da Hamas, affermano che gli attacchi israeliani durante la notte e in mattinata hanno ucciso almeno 52 persone, tra cui diverse donne e un neonato di una settimana. Lo riporta il Times of Israel.
Israele si prepara ad attaccare le centrali nucleari iraniane. Lo riferisce la Cnn citando fonti dell'intelligence americana secondo le quali "i raid sono imminenti". Se fosse confermato, l'attacco sarebbe una rottura con Donald Trump che sta cercando di raggiungere un accordo con Teheran. Erano settimane che circolavano indiscrezioni sull'irritazione di Benjamin Netanyahu nei confronti dell'amministrazione americana e della sua scelte di negoziare con il regime iraniano.
"Dalla discussione odierna emerge chiaramente che esiste una forte maggioranza a favore della revisione dell'Articolo 2 del nostro accordo di associazione con Israele. Pertanto, avvieremo questa iniziativa e, nel frattempo, spetta a Israele sbloccare gli aiuti umanitari: salvare vite umane deve essere la nostra massima priorita'". Lo ha affermato l'Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas.
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Attacco a Jenin, il Portogallo convoca l'ambasciatore israeliano
"Il Portogallo condanna fermamente l'attacco dell'esercito israeliano alla delegazione diplomatica in visita a Jenin, in Cisgiordania". Inizia così il comunicato del Ministero degli Esteri portoghese, che mercoledì ha convocato l'ambasciatore israeliano a Lisbona. "La delegazione", prosegue il comunicato, "comprendeva più di 20 diplomatici e rappresentanti dei media, tra cui l'ambasciatore Frederico Nascimento, capo della missione diplomatica a Ramallah". Oltre al comunicato, in dichiarazioni ai media da Bruxelles il ministro Paulo Rangel ha ammesso che, in accordo con la maggioranza degli Stati membri, il Portogallo è disponibile ad "applicare sanzioni individuali ad alcuni ministri del governo israeliano". Rangel riconosce inoltre che la situazione umanitaria a Gaza è peggiorata, ma resta "cauto" sull'uso del termine "genocidio".
Axios: 'Israele si prepara a colpire Iran se colloqui Usa falliscono'
Israele si sta preparando a colpire rapidamente gli impianti nucleari iraniani qualora i negoziati fra Stati Uniti e Iran dovessero fallire. Lo riporta Axios citando alcune fonti, secondo le quali l'intelligence israeliana non esclude che i colloqui possano interrompersi. L'esercito israeliano ritiene che la finestra per condurre un attacco con successo potrebbe chiudersi rapidamente e per questo Israele dovrà agire rapidamente se i negoziati falliranno. Il prossimo round di colloqui fra Stati Uniti e Iran si terrà venerdì.
Israele, rimosso il comandante responsabile dell'uccisione dei soccorritori a Rafah
Destituito il comandante della brigata Golani, coinvolto nell’attacco del 23 marzo contro un convoglio di ambulanze nel Sud di Gaza, in cui sono stati uccisi 15 operatori sanitari. Ma un'indagine interna respinge l'ipotesi di violazioni etiche e parla soltanto di un "errore professionale". LA DECISIONE
Onu: 'Inaccettabili' spari contro delegazione diplomatici, Israele indaghi
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, si è detto "allarmato" per le notizie secondo cui "le Idf hanno sparato quelli che hanno definito colpi di avvertimento" contro una delegazione di diplomatici a Jenin. "E' chiaro che non bisognerebbe mai sparare, attaccare in alcun modo o forma, la sicurezza e l'inviolabilità dei diplomatici che fanno il loro lavoro - ha detto il portavoce di Guterres - Ogni uso delle forza di contro di loro è inaccettabile e chiediamo alle autorità israeliane di condurre un'indagine approfondita, di condividere i risultati con noi e di prendere ogni misura che impedisca che tali incidenti si ripetano".
Messico chiede "chiarimenti" a Israele su Jenin
Il Messico chiederà all'ambasciata israeliana "chiarimenti" sui colpi sparati dalle forze israeliane durante una visita di diplomatici, tra cui due messicani, nella Cisgiordania occupata. "Il Ministero degli Affari Esteri chiederà all'Ambasciata di Israele in Messico di fornire i chiarimenti che il caso merita", ha informato il Governo attraverso il social network X.
Chi sono le prime 3 ragazze israeliane liberate da Hamas
Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher erano state rapite durante gli attacchi del 7 ottobre 2023. Gonen era stata catturata al festival Supernova, mentre Damari e Steinbrecher erano state prelevate dal kibbutz di Kfar Aza. Il pomeriggio del 19 gennaio, nel quadro dell'accordo sul cessate il fuoco, sono state liberate. ECCO CHI SONO
Qatar condanna Israele per attacco a diplomatici
Il Ministero degli Affari Esteri del Qatar ha condannato fermamente l'esercito israeliano per aver aperto il fuoco su una delegazione diplomatica internazionale in visita al campo profughi di Jenin, nella Cisgiordania occupata. In una dichiarazione, Doha ha descritto l'incidente come una "palese violazione" del diritto internazionale, delle convenzioni e delle norme diplomatiche. Il Ministero ha esortato la comunità internazionale ad adempiere ai propri obblighi morali e legali, chiedendo a Israele di rispondere delle sue violazioni.
Canada chiede indagine approfondita a Israele dopo Jenin
Il Canada chiede a Israele un'"indagine approfondita" dopo gli spari israeliani avvenuti durante una visita di diplomatici stranieri a Jenin. Lo ha detto la ministra degli affari esteri Anita Anand. "Ho chiesto ai miei funzionari di convocare l'ambasciatore israeliano per esprimere le serie preoccupazioni del Canada", ha messo in evidenza Anand.
Netanyahu: "Pronti per un cessate il fuoco temporaneo"
Israele-Hamas, chi sono gli ostaggi liberati finora
L'operazione israeliana del ritorno a casa per gli ostaggi è stata ribattezzata “Derech Eretz”, “il cammino della terra” in ebraico. L'Idf ha voluto dare un nome simbolico all'organizzazione militare per riportarli indietro, “Wings of freedom", ali della libertà. Le prime tre persone, tutte donne, sono state prese in consegna a Gaza City dalla Croce Rossa il 19 gennaio. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova: ecco chi sono gli ex ostaggi. COSA SAPPIAMO
Idf: uccisi oggi in Libano tre uomini di Hezbollah
Secondo quanto riportato dall'IDF, un terzo agente di Hezbollah è stato ucciso questa mattina in un attacco con drone israeliano ad Aitaroun, nel Libano meridionale. È il terzo membro del gruppo terroristico ucciso oggi da Israele in Libano.
Gaza secondo Trump, il video realizzato con l'AI con statue d'oro e resort di lusso
Il presidente Usa ha pubblicato su Truth e Instagram una clip in cui, grazie all'intelligenza artificiale, mostra come immagina la Striscia di Gaza grazie al suo intervento. Intanto, nella realtà, la guerra rischia di veder vacillare la tregua tra Israele ed Hamas e a Gaza regnano morte e distruzione. IL VIDEO
Schlein: "Da Assisi impegno per la pace in Medio oriente"
"Dalla città della pace ribadiamo con forza il nostro impegno per una pace giusta e duratura": così la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, ad Assisi, ha commentato gli sviluppi internazionali in Medio oriente e in Ucraina. Lo ha fatto a margine di un'iniziativa per il candidato sindaco del centrosinistra Valter Stoppini. "A Gaza - ha detto la segretaria del Pd - da oltre 80 giorni non entrano cibo, acqua o medicinali. L'Onu ha parlato di 14mila bambini a rischio vita: è una crisi umanitaria devastante, una violazione del diritto internazionale. Fermare il blocco è una priorità assoluta". La leader dem ha ricordato l'approvazione in Parlamento di una mozione unitaria, con M5s, Avs e Pd, che chiede il cessate il fuoco immediato, la liberazione degli ostaggi, l'invio degli aiuti umanitari e il riconoscimento dello Stato di Palestina come contributo concreto a un processo di pace. "Serve una soluzione a due popoli e due Stati - ha sollecitato Schlein - così come per l'Ucraina serve un negoziato vero, non una resa alle ragioni dell'aggressore che è la Russia di Putin. Un negoziato in cui sia seduta l'Ucraina, che faccia valere le sue ragioni, le sue condizioni e accanto abbia la presenza di un'Unione europea forte e compatta".
Rubio: "Ottimista su fine guerra Gaza e rilascio ostaggi"
Il Segretario di Stato statunitense, Marco Rubio, ha espresso "un certo ottimismo" per la fine della guerra nella striscia di Gaza e per il rilascio di tutti gli ostaggi ancora trattenuti da Hamas. "Non voglio dare troppe anticipazioni, ma ho un certo livello di ottimismo sulla possibilità di ottenere rapidamente risultati decisivi, con la speranza di porre fine a questa situazione e liberare tutti gli ostaggi", ha dichiarato Rubio davanti a una commissione parlamentare.
Onu: "Inaccettabile attacco di Israele a diplomatici"
Il segretario generale dell'Onu e' "allarmato" dall'episodio che ha visto a Jenin, in Cisgiordania, soldati israeliani sparare colpi di avvertimento all'arrivo di una delegazione di diplomatici dell'Unione Europea. "La loro sicurezza e la loro inviolabilità - ha dichiarato il portavoce Stephane Dujarric - devono essere rispettate in ogni momento. Qualsiasi uso della forza contro di loro è inaccettabile, e sollecitiamo le autorità israeliane a condurre un'indagine approfondita e a condividere con noi i risultati".
Onu: "Aiuti non raggiungono ancora i palestinesi"
Il portavoce dell'Onu, Stephane Dujarric, ha dichiarato che la maggior parte degli aiuti entrati a Gaza da lunedì è stata caricata su camion dell'Onu ma non ha raggiunto i palestinesi. Dujarric ha spiegato che la strada per cui Israele aveva dato via libera era troppo pericolosa. "Sono in corso trattative - ha aggiunto - per trovare un'alternativa". L'episodio arriva in un momento in cui la popolazione palestinese rischia di cadere nella carestia di massa a causa del lungo periodo di blocco degli aiuti umanitari da parte di Israele.
Abu Mazen ha compiuto 90 anni: la carriera politica del presidente della Palestina
Nato il 26 marzo 1935 a Safed, è presidente della Palestina dal 2005. Esponente dell'ala moderata di al-Fatàh, del quale fu fra i fondatori nel 1957, entrò nell'OLP nel 1981 ed ebbe una parte di primo piano negli accordi di Oslo del 1993. Nel 2004 prese il posto di Arafat. LA STORIA DEL LEADER
Israele, oggi entrati a Gaza 100 camion con aiuti
Israele ha annunciato oggi l'ingresso a Gaza di 100 camion carichi di aiuti umanitari. In una nota, il Cogat, l'organismo del ministero della Difesa che supervisiona gli affari civili nei Territori palestinesi, ha comunicato che "100 camion appartenenti alle Nazioni Unite ed alla comunità internazionale con aiuti umanitari, tra cui farina, cibo per bambini ed equipaggiamento medico sono stati trasferiti oggi attraverso il valico di Kerem Shalom nella Striscia di Gaza".
23enne israeliana già ostaggio di Hamas denuncia: "Violentata da un personal trainer"
La ragazza franco-israeliana, 23 anni, era stata rapita dai terroristi durante il festival musicale Nova il 7 ottobre 2023 e rilasciata dopo 55 giorni di prigionia. Ha coraggiosamente parlato della sua vicenda nel corso di un'intervista concessa al canale israeliano Canale 12. LA DENUNCIA
Netanyahu spiega svolgimento operazione carri di Gedeone
Durante la conferenza stampa, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha osservato che la nuova operazione dell'esercito israeliano, i carri di Gedeone, sarà caratterizzata da tre fasi. Nella prima, l'Idf consentira' un flusso di aiuti alimentari di base a Gaza per "prevenire una crisi umanitaria". Nella seconda fase, le aziende americane apriranno punti di aiuto per la consegna degli aiuti. Nella terza fase, l'Idf facilitera' il movimento degli abitanti di Gaza verso sud verso punti organizzati e impedira' ad Hamas di infiltrarsi e beneficiare degli aiuti.
Idf, morto terrorista che ha ucciso donna che andava a partorire
L'esercito israeliano conferma di aver ucciso il terrorista di Hamas che la settimana scorsa ha aperto il fuoco dal ciglio della strada contro gli automobilisti a Bruqin, in Cisgiordania, uccidendo Tzeela Gez, 30 anni, che stava andando in ospedale per partorire. Nell'attentato è rimasto ferito anche il marito della donna israeliana che, portata in ospedale in condizioni disperate, ha dato alla luce un bambino prima di morire. Il neonato è in gravi condizioni. L'attentatore è riuscito a fuggire, ma sabato, mentre le truppe perlustravano la zona, un sospettato con uno zaino è corso verso di loro gridando Allahu Akbar. L'uomo è stato ucciso a colpi d'arma da fuoco, i soldati hanno trovato nello zaino un fucile d'assalto e altre attrezzature utilizzate per compiere l'attacco terroristico del 14 maggio. Naael Samarah era già stato arrestato per la sua attività con Hamas.
Netanyahu: "Mio governo nominerà nuovo capo Shin Bet"
"Il governo di Israele, sotto la mia guida, nominerà il capo dello Shin Bet". Lo ha affermato il premier israeliano Benjamin Netanyahu in una conferenza stampa a Gerusalemme, dopo che il procuratore generale di Israele ha vietato al primo ministro di farlo, in seguito alla sentenza della Corte suprema che ha definito "illegale" il licenziamento dell'ex capo dei servizi Ronen Bar.
Al Jazeera, sale a 82 bilancio morti a Gaza oggi
Almeno 82 persone sono state uccise oggi in tutta Gaza, mentre gli attacchi israeliani non mostrano segni di interruzione. Lo rende noto Al Jazeera, che cita fonti mediche. Decine di persone sono state ferite anche oggi, afferma al Jazeera.
La Papamobile di Bergoglio diventa una clinica mobile per i bambini di Gaza
È stato chiesto alla Caritas di Gerusalemme di allestire la Papamobile di Papa Francesco per farne una piccola clinica mobile per i bambini di Gaza. La richiesta è stata effettuata dal Pontefice stesso prima di morire. LEGGI L'ARTICOLO
Netanyahu: "Siamo in guerra, volete le elezioni adesso?"
Durante la conferenza stampa di questa sera, Ynet ha chiesto al primo ministro Benyamin Netanyahu perché non si assume la responsabilità del fallimento del 7 ottobre e non delega la questione della fiducia ai cittadini affinché decidano con elezioni. "Comunicavo quotidianamente la decisione al pubblico", ha affermato il premier in risposta, vengo costantemente criticato, non posso dire di assumermi la responsabilità senza specificare qual è. Sono messo alla prova dal pubblico ogni giorno, che può esprimere sfiducia. Siamo in guerra, volete le elezioni adesso?", ha chiesto.
Netanyahu: "Nessuna distanza tra me e il presidente Trump"
Il primo ministro Benyamin Netanyahu ha negato in conferenza stampa che ci sia 'una frattura' tra lui e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. "Qualche giorno fa ho parlato al telefono con il presidente Trump, che mi ha detto: 'Bibi, voglio che tu sappia che ho un impegno totale nei tuoi confronti e un impegno totale nei confronti dello Stato di Israele'", ha riferito. E ha aggiunto: "Ci stiamo coordinando con l'amministrazione. Non ho la capacità di confutare la propaganda e le fake news quattro volte all'ora circa", ha detto.
Netanyahu: "Alla fine dell'offensiva tutta Gaza sarà sotto controllo"
"Tutta la Striscia di Gaza sarà sotto il controllo dell'esercito israeliano" alla fine dell'operazione militare in corso. Lo ha detto il premier Benjamin Netanyahu in una conferenza stampa a Gerusalemme, aggiungendo: "Dobbiamo evitare una crisi umanitaria per preservare la nostra libertà di azione operativa".
Netanyahu: "Israele attuerà piano Trump a guerra finita"
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha insistito sul fatto che Israele attuerà il "piano Trump" nella Striscia di Gaza quando la guerra finirà, cosa che accadrà, ha specificato, solo quando Hamas sarà espulso dall'enclave e ci saranno "condizioni chiare che garantiscono la sicurezza di Israele". Durante la conferenza stampa a Gerusalemme, Netanyahu ha definito il piano del presidente degli Stati Uniti, "così corretto, così rivoluzionario, che dice qualcosa di semplice: i residenti di Gaza che vogliono andarsene potranno andarsene".
Rubio: "Siria non ha interesse a guerra con Israele"
Il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha affermato che "il governo siriano si è impegnato con noi a non avere alcun interesse in una guerra con Israele". Secondo lui, "in termini di stabilità, la Siria è il Paese più importante della regione. Ci sono persone con un passato problematico, ma non hanno alcun interesse a trasformare il Paese in un parco giochi per esportare rivoluzioni. Ciò che vogliono è costruire un Paese, almeno questo è ciò che affermano, e noi siamo disposti ad aiutarli".
Germania, Irlanda ed Egitto condannano fatti Jenin
Il Ministero degli Esteri tedesco ha condannato "fermamente" l'incidente di Jenin, dove le forze dell'IDF hanno accidentalmente aperto il fuoco contro ambasciatori e diplomatici arabi ed europei. "Il governo israeliano deve fare luce sulle circostanze dell'incidente e rispettare l'immunità diplomatica", si legge nella dichiarazione. Anche l'Irlanda si è affrettata a condannare, con il Ministro degli Esteri Simon Harris che si è dichiarato "scioccato e inorridito dalle segnalazioni di fuoco militare israeliano in prossimità di diplomatici, inclusi due rappresentanti irlandesi. Questo è inaccettabile". Anche l'Egitto si è unito alle condanne e ha chiesto chiarimenti.
Tajani: "Spari a Jenin errore inaccettabile"
I colpi di avvertimento sparati dalle truppe israeliane durante una visita di diplomatici stranieri sono "un errore inaccettabile". Lo ha dichiarato al Tg1 il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "Le scuse vanno bene ma non si puo' sparare quando ci sono diplomatici, gli avvertimenti con le armi sono inaccettabili", ha affermato Tajani. Il ministro degli Esteri ha riferito di aver firmato "insieme a tutti i Paesi che aiutano Gaza un documento" che chiede di "permettere di far arrivare gli alimenti necessari alla popolazione civile". L'obiettivo, ha ribadito il vicepremier, è una "tregua" seguita da una pace che preveda la costituzione di uno Stato palestinese accanto allo Stato israeliano.
Spari a Jenin, viceconsole Tutino racconta momenti tensione
Il viceconsole italiano a Gerusalemme, Alessandro Tutino, che faceva parte della delegazione di diplomatici nei confronti dei quali sono stati rivolti spari dall'esercito israeliano a Jenin, in Cisgiordania, ha raccontato quei difficili momenti al Tg2. "Mi trovavo a Jenin nell'ambito di una visita organizzata dal ministero degli Esteri Palestinese e dal Governatore di Jenin, a cui stavano partecipando numerosi altri colleghi dell'Ue ed extra-Ue. Quando la visita stava volgendo al termine, ho udito degli spari e sono entrato immediatamente nella vettura blindata, insieme alla scorta dell'arma dei Carabinieri, che era con me", ha raccontato Tutino. Il diplomatico ha poi spiegato di aver avuto la lucidita' di andare subito verso l'auto blindata" e, dopo essersi allontanato ha "informato la Farnesina di quanto accaduto". Al momento il diplomatico è "al sicuro nella sede del Consolato Generale a Gerusalemme, dove ha anche ricevuto la telefonata di solidarietà dal vicepresidente del Consiglio Tajani".
Mohammed Sinwar, morto il leader di Hamas a Gaza. Cosa succede ora
Dopo la morte il 17 ottobre del fratello Yahya Sinwar, l'ideatore del massacro del 7 ottobre, ora Hamas si ritroverebbe nuovamente senza un leader. Come confermano alcuni media israeliani, Mohammed Sinwar sarebbe stato ucciso in uno degli attacchi nell’area dell’Ospedale europeo di Khan Yunis nella Striscia di Gaza. LEGGI QUI
Gb: "Nuovi aiuti a Gaza, pressione su Israele per rimuovere blocco"
Il governo britannico invierà altri aiuti a Gaza per un valore di 4 milioni di sterline (pari a circa 4,7 milioni di euro) con l'obiettivo di intensificare la pressione su Israele affinché rimuova il blocco imposto alla Striscia. Lo ha annunciato la ministra per lo Sviluppo britannica Jenny Chapman, in visita in Israele e nei territori palestinesi. Chapman ha definito "terribile" la mancanza di aiuti per la popolazione di Gaza e ha denunciato che “l'incapacità del governo israeliano di consentire un pieno accesso umanitario agli operatori è aberrante".
"Troppo pochi camion riescono ad entrare a Gaza. L'Onu ha avvertito che quasi mezzo milione di palestinesi, compresi bambini, rischiano la fame”, ha detto ancora Chapman. "Il Regno Unito è chiaro: Israele non otterrà la sicurezza continuando a infliggere sofferenza al popolo palestinese. Ho ascoltato dagli operatori umanitari l’impatto devastante di questa situazione sulle famiglie - ha ribadito la ministra - La Gran Bretagna ha promesso nuovi aiuti per gli abitanti di Gaza, ma la cruda realtà è che la maggior parte di essi è ancora bloccata. Serve un cessate il fuoco immediato, la liberazione di tutti gli ostaggi, un’ondata di aiuti umanitari e un percorso verso una pace duratura”.
Gaza, Orlando: "Dolorosa la posizione del governo"
"Un anno fa eravamo con una delegazione di parlamentari al valico di Rafah e segnalammo che accanto ai bombardamenti e accanto all'azione militare c'era un'azione di strangolamento di Gaza che passava attraverso il blocco degli aiuti. Si muore per i bombardamenti ma si può morire anche per una appendicite o per malattie curabili da altre parti. È molto dolorosa la posizione del nostro governo in questa vicenda perché l'Italia ha sempre avuto una storia e un ruolo fondamentale nel dialogo con il mondo arabo, pensiamo a Moro, a Craxi. L'Italia, anche per ragioni geopolitiche, per la nostra collocazione al centro del mediterraneo, ha sempre svolto una funzione che oggi non svolge. E Tajani cerca di evitare le domande perché non sa quali risposte dare perché ci troviamo oggettivamente di fronte ad una posizione totalmente incomprensibile". Lo ha detto l'ex ministro del Lavoro ed esponente Pd, Andrea Orlando, a Metropolis su Repubblica.it. "C'è da chiedersi quali sono i vincoli non espliciti che impediscono al nostro Paese di assumere una posizione che sarebbe il minimo sindacale - osserva l'ex ministro dem - tanto più dopo che hanno sparato addosso oggi alla delegazione dei diplomatici. Ricordo che prima di oggi ci furono lanci di missili sulla base in Libano dove c'erano nostri militari e ricordo le telefonate di Tajani, di cui si dava notizia, abbastanza surreali in cui diceva di aver chiesto al ministro della Difesa israeliana di riflettere. La contraddizione è sempre più grande e ieri l'ha esplicitata il Premier spagnolo perché si condanna - aggiunge Orlando - giustamente Putin quando viola il diritto internazionale e non lo si fa con Israele. Questa è la domanda che si pone il mondo".
Presidente Cile: "Israele a Gaza fa pulizia etnica"
"Il governo israeliano sta attuando una pulizia etnica a Gaza. Si è arrivati a un punto così estremo che migliaia di bambini potrebbero morire nelle prossime ore perché Israele non fa entrare gli aiuti umanitari. Coloro che lo fanno e lo permettono sono criminali di guerra e saranno giudicati come tali dall'umanità". Lo afferma il presidente cileno, Gabriel Boric, sul suo profilo X. "Il Cile - ricorda inoltre Boric - sta facendo pressione, in tutti i forum multilaterali a cui appartiene, per porre fine a questa barbarie".
Netanyahu: "Governo nominerà prossimo capo Shin Bet"
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, durante una conferenza stampa a Gerusalemme, ha dichiarato che "il suo governo nominerà il prossimo capo dello Shin Bet", nonostante il procuratore generale Gali Baharav-Miara gli abbia impedito di farlo.
Netanyahu: "Teheran minaccia per noi, speriamo in accordo"
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, durante la conferenza stampa, ha affermato che Tel Aviv ha dovuto affrontare una massiccia pressione internazionale e interna per porre fine alla guerra a Gaza, ma anche in Libano e in Iran. Quest'ultimo, "rimane una seria minaccia contro Israele", ha spiegato Netanyahu sottolineando che Israele è "in pieno coordinamento con gli Stati Uniti" e auspicando che sia possibile raggiungere un accordo che impedisca l'uso di un'arma nucleare da parte dell'Iran". "Se verrà raggiunto, ovviamente, lo accoglieremo con favore", ha detto, prima di avvertire che "Israele si riserva il diritto di difendersi da un regime che minaccia di distruggerci".
Netanyahu: "Pronto a concludere guerra ma con garanzie sicurezza"
Il primo ministro Benyamin Netanyahu ha dichiarato di essere pronto a concludere la guerra "alle condizioni chiare che garantiranno la sicurezza di Israele". Nella prima conferenza stampa tenuta dopo 163 giorni, ha elencato i requisiti per la fine del conflitto: "Tutti gli ostaggi tornano a casa, Hamas depone le armi, la sua leadership viene esiliata dalla Striscia, Gaza viene completamente smilitarizzata e attuiamo il piano Trump".
Netanyahu: "Non vogliamo una crisi umanitaria a Gaza"
"Non possiamo accettare una crisi umanitaria a Gaza. Sappiamo che Hamas saccheggia una parte significativa degli aiuti e vende il resto a prezzi gonfiati per finanziare il suo esercito terroristico. Noi li eliminiamo e loro reclutano", Ha detto Benyamin Netanyahu in conferenza stampa. "Al termine dell'operazione Carri di Gedeone tutte le aree della Striscia di Gaza saranno sotto il controllo di sicurezza israeliano e Hamas sarà sconfitto".
Netanyahu: "20 ostaggi certamente ancora vivi a Gaza"
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che l'Idf ha restituito vivi 148 ostaggi e che "certamente 20 ostaggi" sono ancora vivi a Gaza.
Netanyahu: "Idf controllerà l'intera Striscia di Gaza" (2)
Netanyahu ha definito l'offensiva a Gaza "un'operazione senza precedenti nella storia delle guerre", confermando che l'Idf si impadronirà di tutto il territorio di Gaza, ma che Gerusalemme deve "garantire che non si verifichi alcuna crisi umanitaria".
Netanyahu: "Idf controllerà l'intera Striscia di Gaza"
L'esercito israeliano controllerà "l'intera Striscia di Gaza" alla fine dell'offensiva. Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu durante una conferenza stampa a Gerusalemme.
Netanyahu: "Pronto a cessate il fuoco per liberare ostaggi"
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, durante una conferenza stampa, ha dichiarato di essere pronto a un "cessate il fuoco temporaneo" per liberare gli ostaggi.
Italia vota a favore all'Oms a documento su Palestina
L'Italia ha votato a favore del documento sulle condizioni sanitarie nei Territori Palestinesi all'OMS. Il testo - informa la Farnesina - contiene una condanna degli attacchi indiscriminati contro strutture sanitarie e personale medico e il richiamo alle misure provvisorie ordinate dalla Corte Internazionale di Giustizia (ICJ) nel procedimento nei confronti di Israele. Il testo contiene anche un appello al rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi detenuti a Gaza e di tutti i prigionieri palestinesi detenuti arbitrariamente in Israele. Il documento è stato approvato con 104 voti a favore, 4 contrari e 19 astenuti. Su istruzione del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, la Rappresentanza Permanente italiana a Ginevra ha votato a favore.
Procuratore vieta a Netanyahu nomina capo Shin Bet
Il procuratore generale di Israele ha vietato al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di nominare il nuovo capo dello Shin Bet. La decisione arriva dopo la sentenza della Corte suprema che ha dichiarato il licenziamento di Ronen Bar "illegale".
Papa: "Il dolore straziante per Gaza, portare aiuti"
Un accorato appello per far arrivare aiuti "dignitosi" a Gaza, dove le persone muoiono di fame e a pagarne il prezzo piu' alto sono i bambini e gli anziani. Il dolore straziante di Papa Leone XIV si leva al termine della sua prima Udienza Generale (40 mila le persone in piazza San Pietro), nella quale commenta la parabola del seminatore ed esorta gli uomini a disarmare il loro cuore e a non chiudersi al dono della pace. "E' sempre più preoccupante e dolorosa la situazione nella Striscia di Gaza. Rinnovo il mio appello accorato a consentire l'ingresso di dignitosi aiuti umanitari e a porre fine alle ostilità, il cui prezzo straziante è pagato dai bambini, dagli anziani, dalle persone malate", è la supplica del Pontefice. "In un mondo diviso e ferito dall'odio e dalla guerra siamo chiamati a seminare la speranza e a costruire la pace!". Disarmare il cuore, quindi è l'invito di Leone che dai suoi primi discorsi aveva sottolineato di essere pronto a ogni sforzo per giungere alla pace. La Santa Sede in passato è stata già luogo di dialogo. Ricordiamo dieci anni fa, l'incontro tra Peres e Abu Mazen o nel 2019 l'incontro con i leader del Sud Sudan. Negli ultimi giorni si è ventilata l'offerta per Russia e Ucraina. Anche se da fonti vaticane si fa notare che debbano essere le parti a prendere l'iniziativa. Nel corso della catechesi, Leone spiega come le parabole ci fanno capire l'opera di Dio, "ci aiutano a ritrovare la speranza". E si sofferma sulla parabola del seminatore che getta il seme (della sua parola) su ogni tipo di terreno. "Noi siamo abituati a calcolare le cose - e a volte è necessario -, ma questo non vale nell'amore!", afferma sottolineando che Dio è "sprecone" con noi, nonostante le nostre superficialità e distrazioni. "Dio è fiducioso e spera che prima o poi il seme fiorisca. Egli ci ama cosi': non aspetta che diventiamo il terreno migliore, ci dona sempre generosamente la sua parola". E alla fine cita un quadro di Van Gogh "Il seminatore al tramonto", immagine, osserva, che sembra proprio "di speranza", dato che alle spalle dell'uomo, l'artista ha rappresentato il grano già maturo. Ma tutto il dipinto, sottolinea, "è dominato dall'immagine del sole, forse per ricordarci che e' Dio a muovere la storia, anche se talvolta ci sembra assente o distante. E' il sole che scalda le zolle della terra e fa maturare il seme". Alla fine dell'udienza, a un mese esatto dalla morte dell'"amato" Papa Francesco, Leone lo ricorda "con tanta gratitudine".
Renzi: "Su Gaza diversità posizioni con altri partiti"
"Su Gaza abbiamo la nostra posizione e noi ci siamo astenuti sulla loro mozione e loro astenuti sulla nostra, perché c'è evidentemente una diversità di valutazione anche rispetto ad altre forze politiche. Naturalmente questo non toglie nulla al fatto che, mentre non pensiamo che si debba ritornare ai confini del 1967, come dice quella mozione, sia prioritario per tutti, intervenire oggi dal punto di vista umanitario per quello che sta accadendo". Lo ha detto il leader di Italia Viva Matteo Renzi, a Roma, a margine della presentazione del libro di Andrea Spiri su Bettino Craxi 'Lettere di fine Repubblica', rispondendo a una domanda sulle mozioni in Parlamento sulla situazione a Gaza. "Su questo credo che ci sia condivisione, mi sentirei di dire unanime, io sono dalla parte degli sforzi che stanno facendo altri governi con molta più intensità del governo italiano, ho sentito da Starmer, dal canadese Mark Carney e da altri parole di assoluto buon senso", ha osservato Renzi.
Idf, intercettato missile lanciato da nord Gaza
Un missile lanciato dal nord della Striscia di Gaza ad Ashkelon è stato intercettato dalle difese aeree. Lo rende noto l'esercito israeliano. Non ci sono segnalazioni di feriti o danni.
Farnesina a Israele: "Fermare operazioni militari a Gaza"
Il segretario generale della Farnesina Riccardo Guariglia "ha ripetuto" all'ambasciatore di Israele Jonathan Peled "quello che il Governo italiano chiede insistentemente da giorni e che il ministro Antonio Tajani ha dichiarato anche pubblicamente: Israele deve interrompere le operazioni militari a Gaza, puntare sul negoziato per la liberazione degli ostaggi israeliani e per raggiungere un cessate-il-fuoco che possa far ripartire un processo di pace". E "Israele deve aprire immediatamente i varchi a Gaza per permettere l'ingresso massiccio di aiuti alimentari e sanitari per la popolazione palestinese". Lo si legge in una nota.
La Farnesina contesta ad ambasciatore Israele comportamento Idf
Il segretario generale della Farnesina ambasciatore Riccardo Guariglia ha convocato al ministero degli Affari esteri l'ambasciatore di Israele Jonathan Peled per "protestare e chiedere spiegazioni per l'incidente di oggi in cui una delegazione diplomatica di Paesi dell'Unione europea, che comprendeva il vice-console italiano a Gerusalemme, è stata fatta segno a colpi d'arma da fuoco da parte di soldati delle Idf all'ingresso del campo profughi di Jenin". L'ambasciatore Guariglia - si legge in una nota della Farnesina - ha contestato il comportamento dei militari israeliani, definendo "inaccettabile il fatto che una delegazione diplomatica civile venisse allontanata da un'area presidiata dai militari con l'uso delle armi da fuoco".
FdI: "Amici di Israele, ma non indifferenti al dramma di Gaza"
"La gestione del conflitto israelo-palestinese richiede equilibrio, fermezza e umanità. Come ha ricordato la Presidente Giorgia Meloni: siamo amici di Israele, ma non indifferenti al dramma che si sta consumando nella Striscia di Gaza". Lo ha detto in aula a Bruxelles l'eurodeputato di Fratelli d'Italia Alberico Gambino. "Siamo stati tra i primi a condannare con forza gli attacchi terroristici di Hamas e a sostenere il diritto di Israele a difendersi, nel pieno rispetto del diritto internazionale. Ma proprio perché siamo alleati sinceri, chiediamo chiarezza sugli obiettivi a lungo termine e il massimo rispetto per la popolazione civile palestinese", ha spiegato Gambino. "Oggi è urgente ottenere la liberazione degli ostaggi, raggiungere un cessate il fuoco immediato, sconfiggere definitivamente il terrorismo di Hamas e rilanciare un processo negoziale credibile che porti a una soluzione basata su due popoli e due Stati, nel reciproco riconoscimento e nella convivenza pacifica di questi due popoli. Perché oggi più che mai è il tempo del dialogo, della responsabilità e del coraggio di costruire ponti, con amore verso il prossimo e fedeltà ai nostri valori", ha concluso l'eurodeputato di FdI.
Farnesina ad ambasciatore Israele: "Stop operazioni a Gaza, permetta ingresso massiccio aiuti"
All'ambasciatore israeliano a Roma Jonathan Peled, convocato dopo gli spari del'Idf contro una delegazione di diplomatici a Jenin, il segretario generale della Farnesina Riccardo Guariglia ha anche ripetuto quello che il Governo italiano chiede insistentemente da giorni, e che il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dichiarato anche pubblicamente: Israele deve interrompere le operazioni militari a Gaza, deve puntare sul negoziato politico e diplomatico per la liberazione degli ostaggi israeliani e per raggiungere un cessate-il-fuoco che possa far ripartire un processo di pace. Soprattutto, si legge in una nota della Farnesina, Israele deve aprire immediatamente i varchi di accesso a Gaza per permettere l’ingresso massiccio di aiuti alimentari e sanitari per la popolazione palestinese. L’ambasciatore Guariglia conferma la posizione del Governo italiano secondo cui è la popolazione palestinese ad essere essa stessa vittima dei terroristi di Hamas e non può più essere coinvolta negli attacchi militari delle Idf.
Farnesina protesta con ambasciatore Israele: "Inaccettabile comportamento Idf"
Il segretario generale della Farnesina ambasciatore Riccardo Guariglia ha convocato oggi al ministero degli Esteri l’ambasciatore di Israele Jonathan Peled. L’ambasciatore Guariglia, fa sapere la Farnesina in una nota, ha protestato e chiesto spiegazioni per l’incidente di oggi in cui una delegazione diplomatica di paesi dell’Unione Europea, che comprendeva il vice-console italiano a Gerusalemme, è stata fatta segno a colpi d’arma da fuoco da parte di soldati delle Idf all’ingresso del campo profughi di Jenin. L’ambasciatore Guariglia ha contestato il comportamento dei militari israeliani, definendo inaccettabile il fatto che una delegazione diplomatica civile venisse allontanata da un’area presidiata dai militari con l’uso delle armi da fuoco.
Segretario generale Farnesina convoca ambasciatore Israele
Il segretario generale della Farnesina, ambasciatore Riccardo Guariglia, ha convocato oggi al Ministero degli Affari esteri l'ambasciatore di Israele Jonathan Peled. Lo riferisce una nota della Farnesina. L'ambasciatore Guariglia ha protestato e chiesto spiegazioni per l'incidente di oggi in cui una delegazione diplomatica di paesi dell'Unione europea, che comprendeva il vice-console italiano a Gerusalemme, e' stata fatta segno a colpi d'arma da fuoco da parte di soldati delle Idf all'ingresso del campo profughi di Jenin. L'ambasciatore Guariglia ha contestato il comportamento dei militari israeliani, definendo inaccettabile il fatto che una delegazione diplomatica civile venisse allontanata da un'area presidiata dai militari con l'uso delle armi da fuoco. L'ambasciatore Guariglia ha anche ripetuto al rappresentante di Israele quello che il Governo italiano chiede insistentemente da giorni, e che il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dichiarato anche pubblicamente: Israele deve interrompere le operazioni militari a Gaza, deve puntare sul negoziato politico e diplomatico per la liberazione degli ostaggi israeliani e per raggiungere un cessate-il-fuoco che possa far ripartire un processo di pace. Soprattutto Israele deve aprire immediatamente i varchi di accesso a Gaza per permettere l'ingresso massiccio di aiuti alimentari e sanitari per la popolazione palestinese. L'ambasciatore Guariglia conferma la posizione del governo italiano secondo cui e' la popolazione palestinese a essere essa stessa vittima dei terroristi di Hamas e non puo' piu' essere coinvolta negli attacchi militari delle Idf.
Ue: "Basta politicizzare aiuti umanitari"
"Gli aiuti umanitari non devono essere politicizzati né strumentalizzati: questo deve finire". Lo afferma Glenn Micallef, commissario Ue per l'Equità intergenerazionale, nel suo intervento in chiusura del dibattito sulla situazione nella Striscia di Gaza durante la sessione plenaria del Parlamento europeo. "Consentire alle Nazioni Unite e ad altri attori umanitari tradizionali ed esperti di riprendere le loro attività è l’opzione migliore", aggiune.
"L’Unione europea deve utilizzare tutti gli strumenti a sua disposizione per aiutare la popolazione di Gaza e non si fermerà finché non sarà trovata una soluzione", dice Micallef. "Dobbiamo lavorare a ogni ora, ogni giorno, per la pace e per far arrivare gli aiuti alla popolazione di Gaza. Questa deve essere la nostra priorità assoluta. Dobbiamo continuare a chiedere con coerenza a Israele di permettere l’accesso e la distribuzione senza ostacoli degli aiuti umanitari a Gaza".
Iran-Usa: Oman, venerdì a Roma quinto colloquio sul nucleare
Il quinto round di colloqui tra Teheran e Washington sul nucleare iraniano si terrà venerdì a Roma. Lo ha annunciato l'Oman, tradizionale mediatore in Medio Oriente.
Lisbona convoca ambasciatore israeliano dopo fatti Jenin
Il ministero degli Esteri portoghese ha annunciato la convocazione dell'ambasciatore israeliano dopo gli spari effettuati dall'Idf contro la delegazione diplomatica in visita al campo profughi di Jenin.
La Grecia chiede il cessate il fuoco immediato a Gaza
Il ministro degli Esteri greco Giorgos Gerapetritis ha avuto una conversazione telefonica con il premier palestinese Mohammad Mustafa, in vista del dibattito di domani al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sulla protezione dei civili nei conflitti armati, "una delle priorità della Grecia come presidente di turno del Consiglio di Sicurezza". Lo si legge in un post su X del ministero degli Esteri greco. "Il ministro - si legge nel post - ha sottolineato che, sebbene la ripresa degli aiuti umanitari a Gaza sia stato un primo passo necessario, un'assistenza senza ostacoli e su larga scala rimane essenziale per affrontare la crisi umanitaria e alleviare le sofferenze dei civili. La Grecia chiede il cessate il fuoco immediato".
Turchia: "Indagine immediata dopo spari israeliani a Jenin"
La Turchia ha chiesto un'immediata "indagine" dopo gli spari dell'esercito israeliano sulla delegazione diplomatica in visita al campo profughi a Jenin. "Questo attacco deve essere indagato senza indugio e gli autori devono essere ritenuti responsabili", ha dichiarato il ministero degli Esteri turco.
Libano, Idf: "Uccisi 2 membri Hezbollah, incluso capo unità elite"
L'Idf afferma di aver ucciso un comandante di Hezbollah in un attacco odierno di droni nel sud del Libano all'inizio di oggi. Lo riferisce il Times of Israel. Secondo l'esercito, l'agente, preso di mira nella città di Yater, era un comandante della forza d'elite Radwan di Hezbollah. Sempre oggi, l'Idf ha affermato di aver ucciso un altro operativo di Hezbollah in un attacco in Libano.
Magi: "Spari a Jenin sono segno che Netanyahu ha perso la bussola"
"Quanto avvenuto a Jenin, in Cisgiordania, dove una delegazione diplomatica arabo-europea si è trovata sotto il fuoco di avvertimento dell' IDF, segna che Netanyahu ha totalmente perso la bussola e che manda il suo esercito allo sbaraglio, senza quasi più un obiettivo. Netanyahu dovrebbe interrompere immediatamente questa operazione militare e l'Unione europea deve proseguire con la pressione diplomatica su Israele". Lo afferma il segretario di Più Europa Riccardo Magi.
Oggi a Gaza almeno 71 palestinesi uccisi
Fonti mediche hanno riferito ad Al Jazeera che dall'alba le forze israeliane hanno finora ucciso almeno 71 palestinesi nella striscia di Gaza.
Madrid convoca ambasciatore Israele dopo spari a Jenin
Il ministero degli Esteri spagnolo ha convocato l'ambasciatore israeliano a Madrid dopo gli spari sulla delegazione diplomatica in visita al campo profughi a Jenin. La stessa decisione era stata presa in precedenza da Roma e Parigi.
Dublino condanna gli spari dell'Idf a Jenin
Il governo di Dublino ha condannato con forza gli spari in aria dell'esercito israeliano (Idf) durante la visita di una delegazione diplomatica internazionale a Jenin, in Cisgiordania. Nella delegazione c'erano due diplomatici irlandesi. "Sono scioccato e inorridito dalle notizie secondo cui l'esercito israeliano ha aperto il fuoco oggi nei pressi di un gruppo di diplomatici in visita a Jenin. Ciò è del tutto inaccettabile e lo condanno con la massima fermezza", ha dichiarato il ministro degli Esteri Simon Harris.
Media: "Hamas ha trovato corpo fratello Sinwar in tunnel e informato famiglia"
I rappresentanti di Hamas hanno informato due giorni fa la famiglia di Muhammad Sinwar - comandante dell’ala militare di Hamas nella Striscia di Gaza e fratello del defunto leader Yahya Sinwar - della sua uccisione in un raid israeliano otto giorni fa mentre si trovava in un tunnel a Khan Younis. Lo riporta il quotidiano panarabo Asharq Al-Awsat, citato dal Times of Israel.
Secondo il giornale, forze speciali del movimento palestinese avrebbero raggiunto il tunnel colpito dagli attacchi aerei dell’Idf e ritrovato il corpo del comandante, successivamente recuperato e sepolto temporaneamente. Nello stesso raid sarebbero rimasti uccisi anche Muhammad Shabana, comandante della Brigata di Rafah, e un altro ufficiale del medesimo reparto. I tre si sarebbero rifugiati nella struttura sotterranea tre giorni prima dell’attacco.
Aoun-Abu Mazen: "Le fazioni palestinesi in Libano disarmate"
Il presidente dell'Anp Abu Mazen, a Beirut per una vista di tre giorni, ha incontrato il presidente libanese Joseph Aoun e insieme hanno annunciato di essere d'accordo sul fatto che "le fazioni palestinesi non useranno il Libano come trampolino di lancio per attacchi contro Israele e che tutte le armi saranno sotto l'autorità esclusiva dello Stato libanese". In una dichiarazione congiunta letta dalla portavoce si afferma che entrambe le parti hanno concordato che l'esistenza di "armi al di fuori del controllo dello Stato libanese è cessata" e che "i campi palestinesi in Libano non sono rifugi sicuri per gruppi estremisti".
Egitto condanna con fermezza spari israeliani a Jenin
L'Egitto ha condannato "con la massima fermezza" il lancio di colpi di avvertimento da parte delle truppe israeliane contro una delegazione diplomatica nella Cisgiordania occupata, che comprendeva l'ambasciatore del Cairo a Ramallah. Il ministero degli Esteri egiziano ha affermato che l'incidente "viola tutte le norme diplomatiche" e "ha chiesto alla parte israeliana di fornire le spiegazioni necessarie" sulle sue circostanze.
Anp: "Diplomatici a Jenin per focus crisi umanitaria, da Israele grave violazione"
La delegazione diplomatica finita nel mirino delle Idf a Jenin, in Cisgiordania, ''stava svolgendo una missione ufficiale per osservare e valutare la situazione umanitaria e documentare le violazioni dell'esercito israeliano contro il popolo palestinese''. Lo ha dichiarato il ministero degli Esteri dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) in una nota. Gli spari israeliani rappresentano ''un atto deliberato e illecito'' che ''costituisce una palese e grave violazione del diritto internazionale'', ha aggiunto il ministero palestinese.
"Invitiamo la comunità internazionale a porre un freno alla brutale irruzione delle forze di occupazione nei Territori palestinesi", ha affermato su X Hussein al-Sheikh, vicepresidente dell'Anp e vicepresidente del Comitato esecutivo dell'Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp).
Rampelli: "Massimo rispetto per la bandiera della Palestina"
Com'è noto nelle aule parlamentari non si possono esporre bandiere, cartelli o simboli di qualunque specie. Nella seduta antimeridiana della Camera sono dovuto intervenire facendo rimuovere vessilli e cartelli per far rispettare il regolamento. Massimo rispetto però per la bandiera della Palestina che spero possa presto sventolare nei luoghi giusti e nel silenzio delle armi, magari attorno a un tavolo di pace dove non sia rappresentata da un'organizzazione terroristica e con un interlocutore israeliano che riesca a distinguere nelle sue azioni Hamas dai bambini e dalla popolazione civile. Condizione auspicabile e indispensabile per applicare la soluzione dei due popoli in due Stati". E' quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d'Italia.
Belgio: "Su Jenin Israele dia spiegazioni convincenti"
"Con sconcerto ho appreso che oggi l'esercito israeliano ha aperto il fuoco contro una ventina di diplomatici, tra cui un collega belga. Fortunatamente sta bene. I diplomatici erano in visita ufficiale a Jenin, coordinata con l'esercito israeliano, in un convoglio di circa venti veicoli chiaramente identificabili. Il Belgio chiede a Israele una spiegazione convincente". Lo ha scritto su X il ministro degli Affari Esteri del Belgio Maxime Prevot.
Oxfam: "Basta complicità con Israele"
Nel giorno in cui la maggioranza parlamentare boccia la mozione unitaria di PD, M5S e AVS e all'indomani della decisione dell'Italia di opporsi, in sede di Consiglio europeo dei Ministri degli Esteri, alla revisione dell'Accordo di Associazione UE-Israele, centinaia di persone convocate in poche ore da AOI, di cui Oxfam è membro, ARCI e Assopace Palestina si sono riunite a piazza Montecitorio per protestare al grido "Basta complicita'". Non è più il tempo dell'ambiguità: chi non agisce è complice. Chi protegge Israele anche davanti all'evidenza dei crimini commessi, si assume la responsabilità morale e politica della catastrofe in corso. Questo non è solo vergognoso: è un attacco ai principi fondativi del diritto internazionale e ai valori stessi su cui l'Europa dice di fondarsi."Ma c'e' un'Italia che non si arrende. Un'Italia che sceglie di stare dalla parte giusta della storia. Che continuera' a mobilitarsi per chiedere la fine dell'occupazione illegale, un cessate il fuoco immediato e permanente, lo sblocco degli aiuti umanitari, sanzioni per Israele e giustizia per il popolo palestinese", le parole delle organizzazioni. "Le ultime dichiarazioni di Tajani facevano sperare in un progressivo cambio di linea politica del Governo, ma era solo un'illusione. - ha detto Paolo Pezzati, portavoce per le crisi umanitarie di Oxfam Italia - Basti pensare alla decisione italiana contraria a una revisione dell'Accordo di Associazione Ue-Israele per la violazione dell'Art.2 in occasione del Consiglio europeo dei Ministri degli Esteri, al voto sul programma militare con Israele in Commissione Difesa ieri e all'approvazione della mozione di maggioranza stamani su Gaza. Il Governo ha ceduto così per l'ennesima volta a logiche politiche di alleanze internazionale, piuttosto che far fronte ai propri obblighi legali nel far rispettare il diritto umanitario. Si rimane sbigottiti di fronte all'incapacità di comprendere che proprio tale approccio - che di fatto consente l'impunità di Israele - è alla base della profonda crisi che si sta vivendo in Medio Oriente".
Media: "Hamas informa famiglia che Muhammed Sinwar è morto"
Il quotidiano saudita Asharq Al-Awsat ha riferito che Hamas ha informato la famiglia di Muhammed Sinwar della sua morte due giorni fa e ha trasmesso un messaggio simile alle famiglie degli altri comandanti che erano con lui nel bunker sotto l'ospedale Europeo di Khan Younis colpito dall'Idf. La fonte di Asharq ha affermato che il comando dell'ala militare di Hamas ha inviato "forze speciali che sono entrate nel tunnel distrutto e hanno cercato i corpi, e hanno confermato che Sinwar e diversi comandanti sono stati uccisi insieme a lui". Sulla morte di Sinwar non c'è alcuna conferma ufficiale di Hamas nè di Israele.
Spari contro delegazione diplomatici, Francia convoca ambasciatore Israele
Dopo l'Italia anche la Francia ha convocato l'ambasciatore israeliano a Parigi in seguito agli spari dell'Idf a Jenin contro una delegazione di diplomatici, tra cui un funzionario francese. In un post su X, il ministro degli Esteri Jean Noel Barrot ha definito "inaccettabile" quanto successo in Cisgiordania e annunciato la convocazione dell'ambasciatore perché fornisca "spiegazioni".
Meloni sente Tajani, convocazione ambasciatore anche per Gaza
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, secondo quanto si apprende, oggi ha sentito al telefono il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, per concordare la convocazione alla Farnesina dell'ambasciatore israeliano in Italia. Una mossa, viene spiegato, valutata non solo alla luce dell'episodio di oggi vicino al campo profughi di Jenin che ha coinvolto diplomatici stranieri, tra cui il vice console italiano a Gerusalemme, ma anche nel contesto più ampio della drammatica situazione nella Striscia di Gaza.
Israele, Corte suprema: "Illegale" licenziamento Bar (2)
Il presidente della Corte Suprema Isaac Amit, insieme al vice presidente della Corte Suprema Noam Sohlberg e al giudice Daphne Barak-Erez, ritengono che il governo non abbia rispettato l'obbligo di portare la questione al Comitato consultivo per le nomine di alto livello, come aveva ordinato il procuratore generale. La corte afferma anche che il primo ministro Benjamin Netanyahu aveva un conflitto di interessi nel raccomandare il licenziamento di Bar a causa dell'indagine in corso dello Shin Bet sugli stretti collaboratori del primo ministro nell'affare Qatargate. E la corte afferma che la decisione di licenziare Bar è stata presa "senza una base fattuale" e senza aver dato a Bar un'udienza formale prima di decidere di licenziarlo. La corte afferma, tuttavia, che in seguito all'annuncio di Bar che si dimetterà il 15 giugno, non emettera' alcun ordine operativo sulla questione.
Convocazione ambasciatore dopo colloquio Meloni-Tajani (2)
La mossa di convocare alla Farnesina l'ambasciatore israeliano e' stata valutata - sempre secondo quanto si apprende - non solo alla luce dell'episodio odierno vicino al campo profughi di Jenin che ha coinvolto diplomatici stranieri, tra cui il Vice Console italiano a Gerusalemme, ma anche nel contesto più ampio della drammatica situazione nella Striscia di Gaza.
Convocazione ambasciatore dopo colloquio Meloni-Tajani
La decisione di convocare l'ambasciatore israeliano a Roma per parlare di quanto successo a Jenin e più in generale del conflitto in Medio Oriente e della drammatica situazione a Gaza è stata presa, secondo quanto si apprende, dopo un colloquio telefonico tra la premier Giorgia Meloni e il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Israele, Corte suprema: "Illegale" licenziamento Bar
La decisione del governo di licenziare il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, è stata presa attraverso un processo illegale e improprio. Lo ha stabilito l'Alta Corte di Giustizia israeliana, sottolineando che a Bar non è stata concessa un'udienza adeguata prima del suo licenziamento.
Bloccato da 18 mesi a Gaza, torna nella sua Fidenza
"Con profonda emozione annunciamo una notizia che aspettavamo da troppo tempo: Majed Al-Shorbaji e la moglie sono riusciti a lasciare la Striscia di Gaza, si trovano in Giordania al sicuro, nell'ospedale italiano ad Amman, e stanno per tornare a Fidenza, nella città che Majed ha scelto come sua casa e che non ha mai smesso di aspettarlo". Così Davide Malvisi, sindaco di Fidenza (Parma), ha commentato le novità in arrivo dal Medio Oriente. Majed è un 27enne palestinese arrivato in Italia nel 2019: inizialmente accolto dal Centro immigrazione asilo e cooperazione di Parma, grazie al quale è riuscito ad ottenere lo status giuridico di rifugiato, ha trovato un lavoro stabile a Fidenza. Nell'ottobre 2023 Majed è partito per raggiungere il padre malato a Gaza ma pochi giorni è esploso il conflitto. Da allora Majed è rimasto intrappolato, nonostante avesse con sé regolari documenti italiani, un incubo lungo oltre un anno e mezzo. Il primo cittadino di Fidenza spiega: "Ho scritto al ministro degli Esteri Tajani chiedendo un suo diretto intervento, e all'ambasciatore italiano in Israele Luca Ferri. Ho avuto contatti costanti con il Consolato italiano a Gerusalemme, che ha seguito il caso con competenza, sensibilità e determinazione, operando in condizioni spesso estreme, per assicurare una via d'uscita sicura". Ciac, ente di tutela di cittadini migranti, ha seguito la vicenda sin dall'inizio. "Siamo - fa sapere - pieni di gioia per la fine positiva della storia di Majed ma, allo steso tempo, preoccupati per quello che le persone rimaste a Gaza stanno vivendo: a milioni di innocenti vivono sotto le bombe e rischiando la propria vita ogni giorno. Continueremo a lavorare anche per loro". L'uscita dalla Palestina di Majed è il risultato di una mobilitazione collettiva che ha coinvolto anche la deputata Paola De Micheli, l'ex senatrice Albertina Soliani e Potere al Popolo. Il 27enne rientrerà in Italia dopo il parto della moglie previsto a inizio giugno.
Ue: "Proposta Israele su aiuti mina diritto internazionale"
"La proposta di Israele per un nuovo meccanismo di distribuzione degli aiuti umanitari mina chiaramente l'azione umanitaria basata su principi e il diritto internazionale umanitario. Lo spostamento della responsabilitaà per la distribuzione degli aiuti verso attori non umanitari e appaltatori di sicurezza privati rappresenta un precedente molto pericoloso e, inoltre, il modello è praticamente irrealizzabile". Lo ha dichiarato il commissario europeo per l'equita' intergenerazionale, la gioventù, la cultura e lo sport, Glenn Micallef, intervenendo nella plenaria del Parlamento europeo. "Le agenzie delle Nazioni Unite e le Ong internazionali dispongono di tutti i meccanismi necessari per prevenire la deviazione degli aiuti. Devono essere messe in condizione di svolgere il loro lavoro. E' il modo più efficace per far arrivare gli aiuti a chi ne ha urgentemente bisogno", ha aggiunto. "Questa proposta introduce misure restrittive gravi che comprometterebbero gli sforzi umanitari dei nostri partner umanitari dell'Ue sul campo e, cosa ancora più importante, rappresenterebbero un rischio per la sicurezza dei palestinesi. Voglio essere molto chiaro su questo punto: l'Unione europea si oppone a qualsiasi cambiamento nel processo di consegna degli aiuti e a ulteriori restrizioni alle organizzazioni umanitarie che porterebbero Israele ad assumere il pieno controllo dell'assistenza umanitaria a Gaza", ha concluso.
Ue: "A Gaza catastrofe, scorte alimentari esaurite" (2)
"Israele è obbligata ai sensi del diritto internazionale a garantire che gli aiuti umanitari raggiungano la popolazione che ne ha bisogno. Il 18 maggio a seguito di forte pressione internazionale il governo israeliano ha annunciato la ripresa di una parte degli aiuti", ha spiegato Micallef. "E' chiaro dal dibattito di ieri nel consiglio Affari Esteri che affrontare la situazione umanitaria a Gaza è adesso la nostra principale priorità. L'Alta rappresentante ha annunciato una revisione dell'articolo 2 del nostro accordo associazione con Israele, adesso è necessario che Israele sblocchi gli aiuti umanitari", ha concluso il commissario.
Ue: "A Gaza catastrofe, scorte alimentari esaurite"
"La situazione a Gaza è catastrofica, gli aiuti che Israele ha autorizzato ad entrare a Gaza sono una goccia nell'oceano. Per più di 80 giorni Israele ha bloccato l'ingresso di aiuti umanitari a Gaza e questo significa 80 giorni senza cibo senza medicine o altri importanti e vitali prodotti. Nulla di tutto ciò è entrato nella striscia di Gaza e stando alle Nazioni Unite ora le scorte alimentari adesso sono esaurite". Lo ha detto il commissario Ue Glenn Micallef, parlando a nome della commissione Ue in aula durante la plenaria dell'Eurocamera a Bruxelles.
Netanyahu alla cantante Yuval Rafael: "Sei la vita di tutti noi"
Il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, ha parlato in videochiamata con la cantante Yuval Rafael, rappresentante di Israele all'Eurovision, elogiandola per il suo ruolo. "Hai portato tanto onore e orgoglio al Paese", ha detto Netanyahu. "Dopo tutto quello che hai passato, eri in una migunit (rifugio antibomba) e hai lottato per la vita. Ora rappresenti la vita di tutti noi. I criminali sono ancora nei rifugi, e noi porteremo a termine la missione". Quando hai alzato le mani e hai detto 'Am Israel Chai', ha aggiunto, "hai fatto vibrare i cuori di tutti noi". Rafael ha risposto: "Volevo solo portare onore a Israele, regalare un attimo di sollievo in mezzo a tutta questa follia". Nonostante le pressioni politiche e le polemiche internazionali, tra cui la richiesta del primo ministro spagnolo Pedro Sánchez di espellerla dal concorso, Yuval Rafael si è classificata al secondo posto nella competizione, conquistando il cuore di milioni di spettatori.
Hamas: "Spari Idf a Jenin dimostra l'arroganza di Israele"
Per Hamas, gli spari dell'Idf a Jenin contro la delegazione diplomatica, sono una "manifestazione dell'arroganza dell'occupazione israeliana e della sua violazione di tutte le norme internazionali".
Consiglio Ancona boccia mozione condanna 'genocidio di Gaza'
Il Consiglio comunale di Ancona ha bocciato la mozione "di condanna del genocidio a Gaza e per il riconoscimento dello Stato di Palestina" presentata dal consigliere e Vicepresidente del Consiglio Comunale e Capogruppo del Gruppo Consiliare Altra idea di città, Francesco Rubini Filogna. I consiglieri della maggioranza, condividendo in parte il testo laddove descrive la situazione a Gaza, con migliaia di morti e le condizioni in cui vive il popolo palestinese, hanno chiesto di ritirare la mozione. Anche il Pd si è reso disponibile, per arrivare a un testo "condiviso" e che tenesse conto anche della violenza di Hamas contro Israele. Un invito rinnovato anche dal presidente del Consiglio comunale, Simone Pizzi che ha ricordato come "sia innegabile il genocidio del popolo palestinese ma senza dimenticare le teste mozzate". Netto il rifiuto di Rubini che ha ricordato come molti Comuni italiani in questi giorni stiano approvando tale mozione. "Le posizioni sono diverse - ha spiegato - e dubito di poter condividere quelle che non siano chiare nella condanna di Israele" perché "è il momento di scegliere da che parte stare". Il primo a negare il suo voto favorevole è stato il sindaco, vice presidente vicario dell'Anci, Daniele Silvetti secondo cui il testo offre una lettura "non solo limitante ma assolutamente parziale. Una lettura che in realtà andrebbe a sminuire la portata dei fatti ma soprattutto non sarebbe equo e rispettoso della sofferenza e del dramma che hanno vissuto tanto i civili palestinesi, tanto i civili israeliani". Il sindaco ha sottolineato che si "possono criticare le azioni di governo, si possono chiaramente criticare e condannare tutte le azioni militari e terroristiche che si sono avvicendate e che hanno provocato un'escalation fra le più potenti in quell'area del Medio Oriente". Però "così come è impostata la mozione - ha spiegato il sindaco - non ci sono le condizioni perché possa essere votata in modo favorevole".
Netanyahu terrà una conferenza stampa questa sera
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu terrà una conferenza stampa a Gerusalemme questa sera alle 20,15 (19,15 in Italia). Lo riferisce il suo ufficio.
Verdi Ue: "Sospendere accordo associazione con Israele"
"Alla luce del rapido peggioramento della situazione umanitaria a Gaza e per esercitare pressione diplomatica sul governo israeliano affinché ponga fine al blocco degli aiuti, il gruppo dei Verdi accoglie con favore la revisione, attesa da tempo, dell'accordo di associazione Ue-Israele e chiede un'azione immediata, come la sospensione dell'accordo stesso. Chiediamo inoltre un embargo sulle esportazioni di armi e attrezzature che alimentano la guerra a Gaza e l'espansione degli insediamenti illegali". Lo afferma in una nota il gruppo dei Verdi al Parlamento europeo. "Secondo le Nazioni Unite, fino a 14 mila neonati innocenti potrebbero morire a Gaza se non ricevono aiuti umanitari d'emergenza al più presto. Il governo e l'esercito israeliano sono responsabili delle più gravi violazioni del diritto internazionale e dei diritti umani: non possiamo restare a guardare", afferma il co-presidente del gruppo, Bas Eickhout. "La revisione dell'accordo di associazione Ue-Israele da parte dell'Ue è attesa da troppo tempo. Di fronte a questa catastrofe, un'azione immediata è essenziale e la sospensione dell'accordo deve essere il primo passo", aggiunge. "Chiediamo l'interruzione immediata di tutte le esportazioni di armi e della cooperazione militare che alimentano la distruzione a Gaza e permettono l'espansione degli insediamenti illegali. Ogni arma inviata aumenta la sofferenza e ogni insediamento costruito viola il diritto internazionale. Israele ha il dovere, legale e morale, di consentire il passaggio degli aiuti umanitari vitali per chi ne ha disperatamente bisogno. Continuiamo a chiedere un cessate il fuoco immediato, sanzioni mirate e piena responsabilità", aggiunge la co-presidente del gruppo, Terry Reintke. "Il tempo sta per scadere, non solo per i bambini di Gaza ma per l'intera popolazione. L'Ue non può restare in silenzio. Dobbiamo agire ora, perché da questo dipendono delle vite", conclude.
Crosetto: "Amico di Israele e Palestina, non condivido scelte governo attuale"
''Mi ritengo amico di Israele come della Palestina e distinguo Israele dalle scelte del governo attuale che come ho avuto modo di dire oggi non condivido''. Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto rispondendo al question time alla Camera.
Tajani convoca l'ambasciatore israeliano per Jenin
"Ho appena dato disposizione al Segretario generale del Ministero degli Esteri di convocare l'Ambasciatore di Israele a Roma per avere chiarimenti ufficiali su quanto accaduto a Jenin". Lo ha reso noto il ministro degli Esteri Antonio Tajani su X.
Katz: "Hamas prepara attacchi a città Israele a confine Gaza"
"Tutto ciò che Hamas sta facendo ora" è prepararsi ad attaccare le comunità israeliane di confine vicino a Gaza. Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, visitando la base navale di Ashdod, nel sud di Israele. Lo riporta il Times of Israel. "Sono tornato da una visita al quartier generale dello Shin Bet e tutto ciò che Hamas sta facendo ora è aggiornare i suoi obiettivi verso le comunità di confine attraverso fonti che gli forniscono informazioni, come gli iraniani e altri", ha detto Katz. "Si tratta anche di pianificare come continuare, e quindi dobbiamo vincere qui Dobbiamo assicurarci che Hamas non resti qui", ha aggiunto.
Madrid: "Disguidi ed errori sul contratto di munizioni da Israele"
Il ministro spagnolo dell'Interno, Fernando Grande Marlaska, ha ammesso oggi che l'appalto a un'azienda israeliana per 15 milioni di munizioni destinate alla guardia civile, poi revocato per decisione del presidente del governo Pedro Sanchez, ha "provocato un problema" nella coalizione di governo Psoe-Sumar, a causa di "disguidi ed errori puntuali", dei quali si è assunto la responsabilità in prima persona. Nel riferire oggi al Congresso, Marlaska ha assicurato che l'esecutivo ha trovato "la soluzione" per la rescissione del contratto, dopo le proteste della sinistra Sumar e di altri alleati che hanno fatto tremare il governo progressista, dopo l'impegno a interrompere la compravendita di armi ad Israele all'indomani dell'offensiva su Gaza, seguita agli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023. Il titolare dell'Interno ha assicurato che non ci sarà carenza di proiettili per le forze di sicurezza spagnole, come sostengono il Partito Popolare e Vox, dopo la rescissione del contratto, stimato in 6,8 milioni di euro, all'azienda israeliana Imi System Ltd. "Sono consapevole che questo contratto ha generato un problema. Ma anche del fatto che, a margine di disguidi o errori puntuali, abbiamo saputo risolverlo con il coinvolgimento di tutto il governo, in una maniera coordinata ed efficace", ha detto Marlaska. E ha ribadito "il fermo impegno a non contrattare armi da aziende israeliane". "Vi assicuro che lo rispetteremo", ha sottolineato. Tuttavia, intervenendo in aula, la ministra della Difesa, Margarita Robles, ha riconosciuto che "ci possono essere licenze di programmi" dell'industria israeliana vigenti "da prima del 7 ottobre", contratti che "non sono di armamenti", ma relativi all'impiego di "tecnologie" per la difesa, difficilmente sostituibili.
Kallas: "Chiediamo a Israele di risparmiare le vite dei civili"
"Vogliamo che la sofferenza umana finisca: riconosciamo gli attacchi orrendi del 7 ottobre, condanniamo Hamas, chiediamo che gli ostaggi siano rilasciati. Ma il diritto intenzionale umanitario deve essere rispettato e bisogna risparmiare le vite dei civili". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas. "Vediamo perdite di vite umani insopportabili, vediamo gli aiuti bloccati. E chiediamo a Israele di aiutare le persone a Gaza e di risparmiare i civili".
Katz: "Hamas si prepara ad attaccare comunità di confine"
Il ministro della Difesa Israel Katz ha dichiarato durante una visita alla base navale di Ashdod che "Hamas si sta preparando ad attaccare le comunità israeliane di confine vicino a Gaza". "Anche in questo momento, sta aggiornando i suoi obiettivi nei pressi del confine, con l'aiuto di fonti che gli forniscono informazioni, come gli iraniani". Secondo Katz, "stanno pianificando come proseguire, per questo dobbiamo vincere. Non esiste un'organizzazione che non si possa sconfiggere", ha sottolineato.
Boldrini: "Maggioranza dica no sterminio popolo palestinese"
"Se esiste ancora il senso di umanità, votate la nostra mozione, non portate l'Italia dalla parte sbagliata della storia". Questo l'appello rivolto alla maggioranza da Laura Boldrini, presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, durante il dibattito sulla mozione unitaria Pd-M5s-Avs "per fermare lo sterminio del popolo palestinese a Gaza". "Se Netanyahu può uccidere 53mila persone di cui 17mila bambini, se può annunciare la deportazione di 2milioni di persone, se può radere al suolo il 70 per cento delle infrastrutture, case, ospedali e scuole, se può massacrare 218 giornalisti e 433 operatori umanitari, se può bloccare per 75 giorni ogni aiuto di vitale importanza usando la fame come arma di guerra - ha sottolineato la deputata Pd - è grazie all'inerzia della comunità internazionale, dell'Unione europea e di tutti quei governi che fanno finta di non vedere l'orrore e la quantità di crimini commessi a Gaza e in Cisgiordania dall'esercito israeliano. Questa inerzia e questo mutismo abbiamo voluto rompere con la missione a Rafah, spingendoci fino alle porte di Gaza, raccogliendo le testimonianze dei palestinesi, vedendo con i nostri occhi le tonnellate di aiuti fermi a pochi passi dalla Striscia". "Ieri abbiamo chiesto alla presidente Meloni di essere qui, oggi, per prendere parola su quello che accade a Gaza. Ma non c'è. Ed è gravissimo, stiamo parlando dello sterminio del popolo palestinese, non è una questione abbastanza importante? Come è gravissimo che in commissione Difesa sia stato approvato l'acquisto di tecnologia militare da Israele mentre a Gaza si compiono crimini di guerra e contro l'umanità. Una vergogna totale. Ed è altrettanto grave che l'Italia non abbia votato a favore della revisione dell'accordo Ue-Israele. Ma se le parole di disperazione delle persone di Gaza che abbiamo riportato in questa aula per voi hanno un valore, se l'umanità per voi ha ancora un valore, prendete posizione - ha concluso la deputata Pd rivolgendosi ai banchi della maggioranza - E' ora di prendere posizione, dite no allo sterminio del popolo palestinese. Fatelo adesso".
Belgio: "Israele dia spiegazioni convincenti su attacco diplomatici a Jenin"
''Sono scioccato nell'apprendere che oggi l'esercito israeliano ha aperto il fuoco su una ventina di diplomatici, tra cui un collega belga. Per fortuna sta bene''. Lo ha scritto su 'X' il ministro degli Esteri belga, Maxime Prevot, spiegando che ''questi diplomatici stavano effettuando una visita ufficiale a Jenin, coordinata con l'esercito israeliano, con un convoglio di circa venti veicoli chiaramente identificabili. Il Belgio esige da Israele spiegazioni convincenti''.
M5s: "Stop relazioni commerciali e dure sanzioni a Israele"
"Dopo gli spari contro una delegazione diplomatica internazionale in Cisgiordania a cui partecipava anche il viceconsole italiano, il governo non può limitarsi a protestare. Vanno interrotte le relazioni diplomatiche e commerciali con lo Stato criminale, terrorista e genocida di Israele e imposte dure sanzioni economiche". Lo affermano i parlamentari M5s delle Commissioni Esteri di Camera e Senato.
Mozione pro-Palestina chiede impegno e condanna genocidio
La mozione presentata in consiglio comunale di Ancona dal consigliere Rubini chiede l'impegno della giunta comunale e il sindaco a "sottoscrivere e inoltrare al governo la richiesta di riconoscimento dello Stato di Palestina come Stato sovrano e indipendente, conformemente alle risoluzioni delle Nazioni Unite, al diritto internazionale e alle indicazioni della risoluzione del Parlamento europeo" e "chiedere al governo italiano di adoperarsi, con ogni mezzo e senza sosta nelle relazioni democratiche per giungere a un cessate il fuoco umanitario immediato e definitivo. sia a Gaza, sia in Cisgiordania, sia in Libano, per ottenere la liberazione dei prigionieri politici e degli ostaggi, per procedere senza indugi all'apertura dei valichi di frontiera sotto il controllo dell'Onu per garantire l'ingresso di aiuti umanitari, acqua e farmaci nella Striscia di Gaza". Inoltre si chiede di "affermare la nostra solidarietà con il popolo Palestinese e il suo diritto all'indipendenza e alla sovranità nazionale, oltre che a vivere in pace". Chiede inoltre l'impegno dell'Anci "a farsi portavoce e promotore di questa iniziativa presso tutti i comuni d'Italia' ed "esporre simbolicamente la bandiera della Palestina dalla finestra centra del Palazzo comunale" e chiedere al governo di "impedire che cittadini italiani con doppio passaporto pratichino il servizio militare in Israele, anche con la revoca della cittadinanza" ma anche chiedere al Parlamento e al governo di impegnarsi affinchè il conflitto israeelo-palestinese sia definitivamente risolto, favorendo un dialogo diretto tra le parti che porti al riconoscimento universale dello Stato di Palestina e al diritto al ritorno nelle proprie case per i profughi palestinesi".
Pd: "Silenzio non è opzione. Tacere su Gaza è complicità"
Una delegazione di deputati Pd composta da Laura Boldrini, Valentina Ghio, Rachele Scarpa, Arturo Scotto e Nico Stumpo - che nei giorni scorsi hanno preso parte alla missione per raggiungere il valico di Rafah - ha incontrato questa mattina le associazioni che manifestavano davanti alla Camera, in Piazza Montecitorio. "Un presidio - rimarca una nota dem - per sottolineare l'importanza della discussione in Aula delle mozioni per il Medio Oriente". "E' stata l'occasione - si legge ancora - per ribadire l'impegno del Partito democratico nel chiedere un'azione diplomatica forte per fermare il governo israeliano a Gaza e per ribadire la condanna all'immobilismo di Meloni. Tacere infatti non è un'opzione e il silenzio della Premier di fronte alle atrocità che si consumano nella Striscia e in Medio Oriente diventa complicita'".
Kallas: "Inaccettabile ogni minaccia a vita diplomatici"
"Ho sentito dell'incidente di oggi a Jenin, dove le Forze di difesa israeliane hanno sparato colpi di avvertimento, ma comunque colpi contro un gruppo di diplomatici che si avvicinava al campo profughi. Chiediamo vivamente a Israele di indagare su questo incidente e di portare davanti alla giustizia i responsabili di questo. Qualsiasi minaccia alla vita dei diplomatici è inaccettabile". Lo ha dichiarato l'Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, in conferenza stampa. "Quindi, poiché Israele è anche firmatario della Convenzione di Vienna, ha l'obbligo di garantire la sicurezza di tutti i diplomatici stranieri", ha aggiunto.
Madrid: "Condanniamo fermamente fuoco contro delegazione"
La Spagna "condanna fermamente" il fuoco dell'esercito israeliano su una delegazione diplomatica che mercoledi' stava visitando la città di Jenin, nella Cisgiordania occupata. "C'era uno spagnolo nel gruppo di diplomatici che sta bene. Siamo in contatto con gli altri paesi colpiti per coordinare congiuntamente una risposta a quanto accaduto, che condanniamo fermamente", hanno detto le fonti.
Tajani parla con viceconsole: "Sta bene, chiarire accaduto"
"Ho appena parlato con Alessandro Tutino il vice console d'Italia a Gerusalemme che sta bene e che era tra i diplomatici che sarebbero stati attaccati a colpi di arma da fuoco vicino al campo profughi di Jenin. Chiediamo al governo d'Israele di chiarire immediatamente l'accaduto. Le minacce contro i diplomatici sono inaccettabili". Lo scrive il ministro degli Esteri Antonio Tajani su X.
Germania difende accordo associazione Ue-Israele
Il governo tedesco ha difeso l'utilita' dell'accordo di associazione tra l'Unione europea e Israele, definendolo un "forum importante" poiche' la maggioranza dei paesi dell'Ue ha votato a favore della revisione del testo in risposta all'offensiva su Gaza. Senza confermare formalmente le notizie di stampa secondo cui la Germania si sarebbe opposta alla revisione, il portavoce del ministero degli Esteri Christian Wagner ha affermato che "l'accordo di associazione UE-Israele e' un forum importante che dobbiamo utilizzare per discutere questioni cruciali" relative alla situazione a Gaza.
Vice console italiano coinvolto in episodio a fuoco contro delegazione a Jenin
Il vice console italiano a Gerusalemme Alessandro Tutino è stato coinvolto nell'episodio a fuoco a Jenin contro una delegazione diplomatica italiana. Il ministro Antonio Tajani ha appena parlato con il diplomatico che non ha subito danni ed è rientrato in consolato. Tajani ha dato istruzioni per chiedere immediate spiegazioni e protestare per l’accaduto con il Governo di Israele: “Chiediamo al governo di Israele di chiarire immediatamente l’accaduto.Le minacce contro i diplomatici sono inaccettabili”, ha dichiarato.
L'Idf si scusa per l'incidente con i diplomatici a Jenin
L'esercito israeliano si è scusato per l'incidente a Jenin, durante la visita di una delegazione diplomatica, dicendosi "rammaricato" per aver sparato colpi di avvertimento in aria "e aver provocato l'inconveniente". Lo scrive l'Idf in una nota stampa.
Anp: "Diplomatici a Jenin erano in missione ufficiale"
Il ministero degli Esteri palestinesi chiarisce sul suo account X che la delegazione diplomatica internazionale coinvolta nell'incidente a Jenin "stava svolgendo una missione ufficiale per osservare e valutare la situazione umanitaria e documentare le violazioni perpetrate dall'esercito israeliano contro il popolo palestinese". "Questo atto deliberato e illecito costituisce una palese e grave violazione del diritto internazionale", aggiunge il ministero palestinese, chiedendo protezione internazionale per il popolo e il personale diplomatico che opera in Palestina.
Hamas: "Idf attacca generatori per mettere fuori uso ospedali"
Le forze israeliane hanno deliberatamente colpito i generatori di corrente per mettere fuori servizio gli ospedali di Gaza. Lo dice il Ministero della Salute di Gaza gestito da Hamas secondo quanto riporta Al Jazeera. "La situazione sanitaria nel nord di Gaza è ora catastrofica dopo che l'ospedale indonesiano è stato chiuso", ha affermato il ministero. "L'occupazione israeliana mira a distruggere i sistemi elettromeccanici per mettere fuori servizio altri ospedali. "Gli ospedali operano con scorte di carburante limitate, il che minaccia la continuita' delle cure mediche di emergenza ai feriti e ai malati", conclude.
Idf: "Diplomatici a Jenin in un'area non autorizzata"
Un portavoce dell'Idf ha commentato l'incidente a Jenin che ha coinvolto una delegazione diplomatica affermando che "da una prima indagine risulta che la delegazione si è allontanata dal percorso previsto ed è giunta in un'area in cui non era autorizzata a trovarsi. Una forza dell'Idf operativa sul posto ha effettuato colpi di avvertimento. Non ci sono stati né danni né feriti". "Saranno immediatamente contattati i rappresentanti dei Paesi coinvolti, e nei prossimi giorni condurrà colloqui personali con i diplomatici per aggiornarli sui risultati preliminari dell'indagine", aggiunge l'Idf.
Tajani a Israele: "Minacce contro diplomatici inaccettabili"
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha appena parlato con il viceconsole italiano coinvolto nell'episodio a Jenin, con gli spari in aria dell'Idf. Il diplomatico non ha subito danni ed è rientrato in consolato. Tajani ha dato istruzioni per chiedere immediate spiegazioni e protestare per l'accaduto con il Governo di Israele: "Le minacce contro i diplomatici sono inaccettabili", ha detto Tajani, secondo quanto hanno riferito fonti della Farnesina.
Anp condanna gli spari Idf durante visita diplomatica a Jenin
Il ministero degli Esteri palestinese ha condannato l'incidente in cui l'Idf ha sparato colpi durante la visita di una delegazione diplomatica internazionale a Jenin, in Cisgiordania. "Il ministero ritiene il governo israeliano pienamente e direttamente responsabile di questo attacco criminale e afferma che tali atti non passeranno inosservati", ha dichiarato il ministero.
Bandiere e slogan, flash mob pro Gaza davanti Montecitorio
Mentre in Aula alla Camera, dove si discute la mozione Ps-M5s-Avs per sanzionare "il governo criminale di Benjamin Netanyahu" il confronto e' acceso, di fronte a Montecitorio riecheggiano gli slogan scanditi delle associazioni pro-Palestina raccolte per flash mob per dire "stop al genocidio". Tra le bandiere palestinesi, sventola quella di Rifondazione Comunista insieme a quelle di diverse associazioni, in mezzo, cartelli e slogan chiedono di "fermare il massacro che si sta consumando nella Striscia di Gaza". Si legge, "Basta con l'occupazione illegale", "Stop armi a Israele", "Stop genocide". Un cartello riporta la foto della senatrice a vita Liliana Segre, con la scritta a grandi lettere "Io ti stimo, ma come puoi non urlare contro il genocidio?" e la foto di un bimbo palestinese denutrito con la scritta "Auschwitz-Gaza. Oggi come allora, Italia complice". Il presidio viene raggiunto da Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni, Marco Grimaldi, Laura Boldrini insieme ad alcuni attivisti che hanno partecipato alla recente missione dei parlamentari a Rafah. "Un ex valico che oggi in realta' e' un muro", sottolinea Grimaldi (Avs) prendendo la parola per portare la testimonianza delle "crudelta'" cui i parlamentari hanno assistito nella Striscia. "Per quanto fossimo in pochi a Rafah - ha proseguito - siete stati con noi con la vostra indignazione per quello che sta accadendo, mentre quello che e' chiamato Occidente sta in silenzio" e "gli Stati Uniti appoggiano la soluzione finale". Grimaldi, tra le grida "as-sas-si-ni" e "free-Palestine", ha ricordato tra l'altro che mai prima d'ora gli aiuti umanitari per un popolo in guerra "sono stati interrotti per cosi' tanto tempo". La deputata M5s Stefania Ascari, che gia' ieri in Aula aveva stigmatizzato il "silenzio della presidente del Consiglio" su Gaza, ha ribadito che "quello che abbiamo visto a Rafah e' un genocidio che il governo non ha mai condannato". "Resistere per i palestinesi e' esistere", urla un'attivista a lungo appludita dai manifestanti. Dalla piazza si levano i fischi quando arriva la notizia che in Aula a Montecitorio la mozione e' stata bocciata, esito che Grimaldi aveva ampiamente previsto nel suo intervento. Tuttavia, sottolinea "la mozione resta un punto di partenza importantissimo anche se sara' bocciata dal Parlamento". Dara' il via - dice - a "una lunghissima marcia". Per sensibilizzare l'opinione pubblica ma, soprattutto, per insistere sull'urgenza di sanzioni contro il governo israeliano che, secondo le opposizioni, "avrebbero dovuto essere approvate gia' da tempo". Per il Parlamento, e' "un'altra occasione persa", afferma infine Luisa Morgantini, ex europarlamentare oggi presidente dell'associazione Assopacepalestina, tirando le somme della mattinata.
Idf spara in aria durante visita diplomatici, anche Ue (2)
Il ministero degli Esteri dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) ha postato alcuni video che mostrano decine di persone, tra cui fotografi, nei pressi di un posto di blocco dell'esercito a Jenin. Si vedono i soldati sparare in aria dall'interno del campo profughi di Jenin e il gruppo che scappa verso le proprie auto. Non sono stati segnalati feriti. Secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa, la delegazione comprendeva diplomatici provenienti dall'Unione Europea, dalla Francia, Regno Unito, Canada, Spagna, Russia, Unione Europea, Egitto, Giordania, Marocco, Portogallo, Cina, Austria, Brasile, Bulgaria, Turchia, Lituania, Polonia, Turchia, Giappone, Romania, Messico, Sri Lanka, Canada, India e Cile.
Idf spara in aria durante visita diplomatici, anche Ue
Un'unità dell'Idf ha sparato colpi di avvertimento in aria durante una visita diplomatica a Jenin, in Cisgiordania, creando panico fra i diplomatici. La delegazione era composta da 25 ambasciatori e diplomatici europei, arabi, cinesi, giapponesi, indiani e di altre parti del mondo. L'Idf ha dichiarato che l'episodio è in fase di accertamento.
Gaza: "82 persone uccise e 262 ferite a Gaza nelle ultime 24 ore"
Ottantadue persone sono state uccise e 262 ferite a Gaza nelle ultime 24 ore. Lo ha riferito il ministero della Salute di Gaza, guidato da Hamas, aggiungendo che dalla ripresa dei combattimenti a marzo, 3.509 palestinesi sono stati uccisi e 9.909 feriti.
Idf, eliminato a Gaza terrorista che prese parte al 7 ottobre
L'esercito israeliano ha riferito che le sue forze, con il supporto dell'intelligence dello Shin Bet, continuano le operazioni contro le infrastrutture terroristiche nella Striscia di Gaza nell'ambito dell'operazione Carri di Gedeone: tra i bersagli colpiti figura Mohammad Shahin, membro della forza d'élite Nukhba di Hamas, del battaglione orientale di Jabaliya, che secondo l'esercito s'infiltrò in Israele e partecipò al massacro del 7 ottobre. Nelle ultime 24 ore, l'Aeronautica ha colpito oltre 115 obiettivi terroristici in tutta la Striscia, tra cui rampe di lancio, strutture militari, tunnel e cellule terroristiche. Anche la Marina israeliana ha preso parte agli attacchi nel nord della Striscia, in coordinamento con le forze di terra.
Media Gaza: Idf ha colpito ospedale al-Awda nel nord
I media palestinesi riferiscono che l'Idf ha colpito con l'artiglieria l'ospedale al-Awda, nel nord della Striscia di Gaza. Al momento non vengono riportati dettagli.
Hamas: 82 palestinesi uccisi in raid Israele a Gaza in 24 ore
Almeno 82 palestinesi sono stati uccisi e 262 sono rimasti feriti negli attacchi dell'esercito israeliano a Gaza nelle ultime 24 ore: lo afferma il ministero della Sanità della Striscia, gestito da Hamas, in un comunicato stampa pubblicato su Telegram. Dall'inizio delle ostilità il 7 ottobre 2023, il bilancio complessivo conta 53.655 vittime e 121.950 feriti, aggiunge la nota.
Mozione maggioranza, "stop combattimenti, Hamas liberi ostaggi"
La Camera impegna l'esecutivo "a lavorare affinché le parti, nel rispetto del diritto internazionale umanitario e della legalità internazionale, giungano all'immediata cessazione dei combattimenti, alla liberazione degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas, al ripristino delle condizioni che consentano l'assistenza umanitaria alla popolazione civile di Gaza". Così si legge nella mozione di maggioranza sul conflitto a Gaza, approvata dalla Camera dei deputati.
Delegazione diplomatica visita Jenin, Idf spara in aria
Le truppe israeliane hanno sparato colpi di avvertimento in aria mentre un gruppo di diplomatici stranieri stava visitando Jenin, in Cisgiordania. Lo ha riferito l'Autorita' nazionale palestinese in diversi post su X. La visita di diplomatici di una trentina di paesi era stata organizzata dal ministero degli Esteri palestinese per "mostrare la distruzione e la sofferenza" della popolazione. Quando il gruppo di e' avvicinato al campo profughi, i soldati israeliani hanno sparato diversi colpi in aria.
Wafa, salgono a 52 le vittime dei raid dell'Idf nella Striscia
Fonti mediche della Striscia hanno riferito la morte di 52 persone nei raid aerei israeliani su alcune zone di Gaza iniziati all'alba di oggi. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa, finora non ci sono conferme da altre fonti. Altri media di Gaza riferiscono un bilancio delle vittime diverso, impossibile da verificare.
"Basta sparare sui giornalisti": appello della carovana al valico di Rafah
"Basta sparare sui giornalisti": è l'appello sottoscritto dai 14 giornalisti che hanno partecipato alla carovana al valico di Rafah per l'informazione a Gaza. "In 19 mesi di offensiva contro Gaza - scrivono - sono stati uccisi dai raid israeliani oltre 220 giornalisti e giornaliste palestinesi; 29 erano donne, secondo i dati aggiornati delle Nazioni unite al 19 maggio. Altri 48 colleghi e colleghe sono imprigionati nelle carceri israeliane. Anche le famiglie vengono perseguitate. La stampa non è testimone del conflitto: è bersaglio". "Nel corso del nostro viaggio verso il valico di Rafah - sottolineano -, in una sola notte tra sabato e domenica, cinque colleghi sono stati uccisi dall'offensiva israeliana. Per l'urgenza di raccontare, all'inizio i colleghi e le colleghe scendevano in strada senza segni di riconoscimento. Ora alcuni indossano giubbotti autoprodotti sul posto, fatti di spugna e con la scritta 'Press'. Non proteggono dal fuoco, non servono a niente, se non a indicare che si è giornalisti. Sono gli unici testimoni del conflitto, e solo grazie a loro finora abbiamo avuto notizie da dentro la Striscia: la stampa internazionale a Gaza non può entrare. Non ci sono da 19 mesi occhi esterni mentre, anche in Italia, abbiamo visto un'informazione purtroppo non sempre al servizio del racconto della realtà. Già da un anno il Comitato per la protezione dei giornalisti e centinaia di organizzazioni internazionali della stampa esortano le autorità israeliane a 'porre subito fine alle restrizioni all'accesso dei media stranieri a Gaza e a garantire un accesso indipendente alle organizzazioni giornalistiche di tutto il mondo'. La stampa e l'informazione non sono un target militare. Basta sparare sui giornalisti. Chiediamo ai governi - concludono - di fare pressione su Israele perché tuteli i giornalisti e le giornaliste palestinesi e garantisca l'ingresso della stampa internazionale a Gaza". L'appello è sottoscritto da Flavia Amabile, Angela Caponnetto, Chiara Cruciati, Chiara Ercolani, Alessandra Fabbretti, Antonino Farina, Angela Gennaro, Youssef Hassan Holgado, Luca Liverani, Alberto Magnani, Daniele Napolitano, Lucia Sgueglia, Anna Spena Giulia Zaccariello.
Idf: "Ucciso un membro di Hamas che partecipò all'attacco del 7 ottobre"
Un membro di Hamas, che partecipò all'attacco del 7 ottobre 2023 nel sud di Israele, è stato ucciso. Lo ha reso noto l'Idf, precisando che l'uomo è stato identificato come Mohammad Shahin, del battaglione Jabaliya Est di Hamas.
Le forze israeliane affermano che nelle ultime 24 ore hanno "colpito oltre 115 obiettivi terroristici in tutta la Striscia di Gaza ", tra cui, "depositi di lanciarazzi, strutture militari, tunnel, cellule terroristiche e ulteriori siti infrastrutturali".
Nella dichiarazione, pubblicata sul canale Telegram ufficiale delle Idf, si afferma che la marina israeliana è stata coinvolta anche in "attacchi contro obiettivi terroristici nel nord di Gaza".
Hamas: "45 vittime nei raid israeliani notturni a Gaza"
Le autorità di Gaza, guidate da Hamas, affermano che gli attacchi israeliani durante la notte e in mattinata hanno ucciso almeno 45 persone, tra cui diverse donne e un neonato di una settimana. Lo riporta il Times of Israel.

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Gaza, ok a mozione della maggioranza: "Si rispetti il diritto internazionale"
L'Aula della Camera ha approvato la mozione di maggioranza su Gaza, bocciando le altre di opposizione, di Pd-M5s-Avs e di Azione. Della mozione di Iv sono stati approvati solo alcuni impegni che avevano avuto parere favorevole da parte del governo. La mozione di maggioranza chiede di "sostenere, insieme ai partner europei e internazionali, ogni tentativo di soluzione negoziata tra Israele e i rappresentanti palestinesi - anche a partire dal piano predisposto dai Paesi arabi - per la stabilizzazione e la ricostruzione di Gaza e per consolidare in modo permanente la cessazione delle ostilità, anche nell'ottica di rilanciare un processo politico verso una pace giusta e duratura in Medio Oriente, basata sulla soluzione dei due Stati, con Israele e uno Stato di Palestina che vivano fianco a fianco in pace e sicurezza, all'interno di confini mutualmente riconosciuti". Lo stesso documento punta a "lavorare affinché le parti, nel rispetto del diritto internazionale umanitario e della legalità internazionale, giungano all'immediata cessazione dei combattimenti, alla liberazione degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas, al ripristino delle condizioni che consentano l'assistenza umanitaria alla popolazione civile di Gaza".
Calenda: Da Israele su Gaza un crimine orrendo, non è più possibile chiudere gli occhi"
''Abbiamo presentato una mozione dura nei confronti di Israele''. Quello che stiamo vedendo a Gaza ''non ha nulla a che vedere con l'autodifesa è un crimine orrendo, accompagnato da espressioni della destra israeliana umanamente ripugnanti. Non è più possibile chiudere gli occhi. Basta, Israele sta perdendo se stesso''. Lo ha detto il leader di Azione Carlo Calenda a 'L'Aria che tira' su La7.
Gaza, Magi: "Dal governo assist a Netanyahu per continuare il massacro"
"Bisogna dirlo chiaramente: da tempo la conduzione dell'azione militare di Netanyahu a Gaza non ha nulla a che vedere con il diritto di Israele a difendersi, e l'ultima operazione Carri di Gedeone lo conferma. Anche l'Unione Europea ha fatto un passo formale per distanziarsi da Israele e dalla sua guerra nella Striscia. Proprio ieri Kaja Kallas ha annunciato che l'Unione «rivedrà» il trattato di associazione con Israele firmato nel 1995 e in vigore dal 2000 per palese violazione dei diritti umani. L'Italia ha invece deciso di votare contro, offrendo un immotivato assist a Netanyahu, mentre invece avrebbe dovuto unirsi allo sforzo europeo per fare pressioni sul governo israeliano affinché interrompa questa operazione folle". Lo afferma il segretario di Più Europa Riccardo Magi.
Gaza, Conte: "In corso una pulizia etnica, il governo è complice"
Nella mozione di maggioranza, su Netanyahu ci sono frasi da "avvocati difensori di un criminale", "Meloni non ci racconti più la vicenda di una madre, cristiana e patriota. Una cristiana non si gira dall'altra parte quando si fanno a pezzi i bambini. Sono 15mila i bambini uccisi a Gaza". Lo ha detto il leader del M5s Giuseppe Conte in Aula. "Accanto alla responsabilità degli autori di un genocidio ci sono le corresponsabilità" di quei "governi che ancora si mostrano amici di Netanyahu". "Tutto questo ha un nome: complicità", ha aggiunto. A Gaza "non è" in corso "una operazione di antiterrorismo, si chiama pulizia etnica".
Trump paziente con Putin, frustrato da Netanyahu. VIDEO
Papa Leone XIV: "Dolorosa situazione a Gaza, i bambini pagano prezzo straziante"
"E' sempre più preoccupante e dolorosa la situazione nella Striscia di Gaza. Rinnovo il mio appello accorato a consentire l'ingresso di dignitosi aiuti umanitari e a porre fine alle ostilità il cui prezzo straziante è pagato dai bambini, dagli anziani, dalle persone malate". Così Papa Leone XIV al termine della Udienza Generale.

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Missile dell'Idf sbaglia mira e cade in Israele
Un missile lanciato da un elicottero d'attacco dell'aviazione israeliana ha sbagliato mira ed è atterrato in territorio di Israele. Lo ha riferito lo stesso Idf, a quanto riporta il Times of Israel. L'errore è stato causato da un guasto tecnico, sostiene l'Idf. Non ci sono stati feriti.
Tajani: "Ho chiesto a Israele di fermare raid contro civili"
"Ho chiesto nuovamente a Israele di fermare le operazioni militari che coinvolgono i civili e di aprire subito tutti i valichi per fare entrare aiuti umanitari. Vogliamo il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi: la guerra a Gaza deve terminare". Lo afferma il ministro degli Esteri Antonio Tajani su X annunciando che "il governo italiano continua a seguire i civili colpiti dalla guerra. Un nuovo gruppo di 52 cittadini palestinesi di Gaza è stato trasferito in Giordania. Sono parenti di palestinesi già arrivati in Italia con le precedenti evacuazioni sanitarie dalla Striscia. Arriveranno presto in Italia con voli di linea".
Accordo Emirati-Israele per invio aiuti a Gaza
Gli Emirati Arabi Uni e Israele hanno stretto un accordo per l'invio di aiuti umanitari a Gaza. Ne ha dato notizia l'agenzia di stampa ufficiale emiratina Wam. Lo sceicco Abdullah bin Zayed, vice primo ministro e ministro degli Esteri degli Emirati Arabi Uniti, "ha avuto una telefonata con Gideon Sa'ar, ministro degli Affari esteri di Israele, che ha portato a un accordo per consentire la consegna di aiuti umanitari urgenti dagli Emirati Arabi Uniti", si legge nella nota.
Hamas: raid israeliani a Gaza, 19 vittime
La Protezione Civile di Gaza, gestita da Hamas, ha reso noto che 19 persone sono state uccise nel corso di alcuni raid israeliani lanciati durante la notte. "Le nostre squadre hanno trasportato 19 morti, la maggior parte dei quali bambini, e decine di feriti dopo i raid aerei effettuati da Israele in diverse zone della Striscia di Gaza la scorsa notte e nelle prime ore di questa mattina", ha detto un portavoce.
007 Usa: Israele si prepara ad attaccare centrali nucleari Iran
Israele si prepara ad attaccare le centrali nucleari iraniane. Lo riferisce la Cnn citando fonti dell'intelligence americana secondo le quali "i raid sono imminenti". Se fosse confermato, l'attacco sarebbe una rottura con Donald Trump che sta cercando di raggiungere un accordo con Teheran. Erano settimane che circolavano indiscrezioni sull'irritazione di Benjamin Netanyahu nei confronti dell'amministrazione americana e della sua scelte di negoziare con il regime iraniano.
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