Guerra Israele, farina e cibo consegnati a Gaza. Onu: aiuti non sono sufficienti

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Secondo gli operatori, sono stati consegnati ai residenti farina, cibo per bambini e attrezzature mediche. Una parte dei prodotti è stata consegnata poi ad un ospedale da campo. "Un'intesa con Israele? Dipendesse da me, la firmerei all'istante", ha detto Hussein al-Sheikh, numero due dell'Autorità Nazionale Palestinese. L'Europa alza la voce con Israele dopo gli spari ai diplomatici a Washington. Dall'alba di oggi sono decine le vittime dei nuovi raid

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La Croce Rossa rende noto che gli aiuti umanitari vengono distribuiti alla popolazione di Gaza. Secondo gli operatori, sono stati consegnati ai residenti farina, cibo per bambini e attrezzature mediche. Una parte dei prodotti è stata consegnata a un ospedale da campo.

"Un'intesa con Israele? Dipendesse da me, la firmerei all'istante. E se ora gli israeliani respingono la formula dei due popoli in due Stati sono pronto ad accettare e siglare un accordo per uno Stato unico, nel quale tutti i cittadini abbiano uguali diritti. Con Gerusalemme capitale",  ha detto Hussein al-Sheikh, numero due dell'Autorità Nazionale Palestinese. 

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, durante una conferenza stampa, ha dichiarato di essere pronto a un "cessate il fuoco temporaneo" per liberare gli ostaggi, ma ha ribadito che Israele intende "controllare Gaza".

Dura reazione di Tel Aviv che ha accusato alcuni leader occidentali di aver alimentato il clima d’odio contro Israele e che ha portato alla condanna unanime da parte dei governi europei per l’uccisione di due dipendenti dell’ambasciata israeliana davanti al Jewish Museum di Washington. Le vittime, una donna e un uomo, sono state colpite a distanza ravvicinata. È stato arrestato Elias Rodriguez, 30 anni, residente a Chicago. 

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Israele-Hamas, chi sono gli ostaggi liberati finora

L'operazione israeliana del ritorno a casa per gli ostaggi è stata ribattezzata “Derech Eretz”, “il cammino della terra” in ebraico. L'Idf ha voluto dare un nome simbolico all'organizzazione militare per riportarli indietro, “Wings of freedom", ali della libertà. Le prime tre persone, tutte donne, sono state prese in consegna a Gaza City dalla Croce Rossa il 19 gennaio. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova: ecco chi sono gli ex ostaggi. COSA SAPPIAMO

Gaza secondo Trump, il video realizzato con l'AI con statue d'oro e resort di lusso

Il presidente Usa ha pubblicato su Truth e Instagram una clip in cui, grazie all'intelligenza artificiale, mostra come immagina la Striscia di Gaza grazie al suo intervento. Intanto, nella realtà, la guerra rischia di veder vacillare la tregua tra Israele ed Hamas e a Gaza regnano morte e distruzione.IL VIDEO

Abu Mazen ha compiuto 90 anni: la carriera politica del presidente della Palestina

Nato il 26 marzo 1935 a Safed, è presidente della Palestina dal 2005. Esponente dell'ala moderata di al-Fatàh, del quale fu fra i fondatori nel 1957, entrò nell'OLP nel 1981 ed ebbe una parte di primo piano  negli  accordi di Oslo del 1993. Nel 2004 prese il posto di Arafat. LA STORIA DEL LEADER

Kiev: Putin crei 'zona cuscinetto' in territorio russo

Il ministero degli Esteri ucraino ha osservato che le dichiarazioni del leader del Cremlino sulle "zone cuscinetto" non fanno che confermare che è la Russia a rappresentare un ostacolo agli sforzi di pace. Il portavoce del ministero degli Esteri, Georgy Tykhy, aggiunge: "In un momento in cui la Russia è invitata a cessare il fuoco, tali dichiarazioni dimostrano ancora una volta che l'unica ragione della guerra è Putin stesso. Per quanto riguarda le 'zone cuscinetto', potrebbe esserci una 'zona cuscinetto' sul territorio della Russia, ed è per questo che l'Ucraina sta conducendo un'operazione lì dallo scorso anno".

23enne israeliana già ostaggio di Hamas denuncia: "Violentata da un personal trainer"

La ragazza franco-israeliana, 23 anni, era stata rapita dai terroristi durante il festival musicale Nova il 7 ottobre 2023 e rilasciata dopo 55 giorni di prigionia. Ha coraggiosamente parlato della sua vicenda nel corso di un'intervista concessa al canale israeliano Canale 12.LA DENUNCIA

Mohammed Sinwar, morto il leader di Hamas a Gaza. Cosa succede ora

Dopo la morte il 17 ottobre del fratello Yahya Sinwar, l'ideatore del massacro del 7 ottobre, ora Hamas si ritroverebbe nuovamente senza un leader. Come confermano alcuni media israeliani, Mohammed Sinwar sarebbe stato ucciso in uno degli attacchi nell’area dell’Ospedale europeo di Khan Yunis nella Striscia di Gaza. LEGGI QUI

Media, capo Mossad e Dermer a Roma per incontrare Witkoff

Il capo del Mossad David Barnea e il ministro israeliano per gli Affari strategici Ron Dermer, il più stretto collaboratore del premier Benyamin Netanyahu, saranno domani a Roma per incontrare l'inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff a margine del quinto round di colloqui sul nucleare iraniano. Lo riferisce  Axios spiegando che Barnea e Dermer stanno cercando di coordinare le posizioni con Witkoff e di essere informati subito dopo la conclusione dei colloqui. 

La Papamobile di Bergoglio diventa una clinica mobile per i bambini di Gaza

È stato chiesto alla Caritas di Gerusalemme di allestire la Papamobile di Papa Francesco per farne una piccola clinica mobile per i bambini di Gaza. La richiesta è stata effettuata dal Pontefice stesso prima di morire. LEGGI L'ARTICOLO

Chi erano Sarah Milgrim e Yaron Lischinsky, i diplomatici uccisi nell'attacco a Washington

I due formavano una coppia e stavano già progettando il matrimonio. Lischinsky aveva 28 anni, mentre di Milgrim, ebrea americana, non è stata resa nota l’età. Mercoledì erano arrivati assieme all’evento programmato al Capital Jewish Museum di Washington per un ricevimento per giovani diplomatici. LA VICENDA

Casa Bianca: "Trump ha parlato con Netanyahu anche di Iran"

Donald Trump e il premier Benjamin Netanyahu hanno parlato della sparatoria di Washington ma anche di un possibile accordo sull'Iran, che il presidente ritiene si stia muovendo nella giusta direzione. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca. 

Netanyahu: "Macron-Carney-Starmer dalla parte sbagliata della storia"

"Dico al presidente Macron, ai premier Carney e Starmer che quando degli assassini vi ringraziano vuol dire che siete dalla parte sbagliata della storia e dell'umanità": così il premier israeliano Benyamin Netanyahu, affermando che Hamas ha ringraziato i tre leader per aver chiesto la cessazione delle ostilità. "Francia, Gran Bretagna, Canada e altri propongono di creare uno Stato palestinese, e assegnare a questi assassini il loro premio", ha aggiunto Netanyahu. "Stanno incoraggiando Hamas a continuare a combattere per sempre". 

Le forze israeliane: "Colpiti obiettivi di Hezbollah nel nordest e nel sud del Libano"

Le forze israeliane (Idf) confermano di aver colpito un "sito militare di Hezbollah con lanciarazzi e armi" nella Biqaa, nel nordest del Libano. Lo riferisce il giornale israeliano Haaretz. Nel sud del Libano, i militari israeliani affermato di aver "attaccato infrastrutture terroristiche, lanciarazzi dell'organizzazione terroristica di Hezbollah".

Arrivo aiuti a Gaza, Onu: "Non sono minimamente sufficienti". VIDEO

L'ufficio di Netanyahu: "Da Trump sostegno per obiettivi del premier nella guerra a Gaza"

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha manifestato "sostegno" per gli obiettivi del premier israeliano Benjamin Netanyahu nella Striscia di Gaza, dove proseguono le operazioni militari israeliane contro Hamas avviate a seguito dell'attacco del 7 ottobre 2023 in Israele. Lo rende noto l'ufficio di Netanyahu, secondo cui il premier e il presidente hanno parlato durante un colloquio telefonico, dopo i fatti di Washington, "della guerra a Gaza" e "il presidente Trump ha manifestato sostegno per gli obiettivi definiti dal premier Netanyahu, ottenere il rilascio degli ostaggi, eliminare Hamas e portare avanti il Piano Trump".

Netanyahu - Trump

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Ancora raid a Gaza, l'Anp vuole incontrare il papa

Ancora morti e feriti in una Gaza martellata dai raid israeliani in cui l'unico sollievo per la popolazione stremata è la distribuzione dei primi aiuti dopo due mesi, che per i soccorritori però sono "una goccia nell'oceano". Sul fronte diplomatico, l'Autorità nazionale palestinese, che "sta lavorando per incontrare presto papa Leone XIV", apre a sorpresa all'ipotesi di un'intesa con Israele anche "con uno Stato unico". "Se ora gli israeliani respingono la formula dei due popoli in due Stati sono pronto ad accettare e siglare un accordo per uno Stato unico, nel quale tutti i cittadini abbiano uguali diritti, con Gerusalemme capitale", ha detto ad Avvenire Hussein al-Sheikh (Abu Jahed), numero due dell'Anp, indicato da molti come il probabile successore del presidente Abu Mazen. A Gaza intanto i forni hanno ricevuto i primi sacchi di farina, ricominciando a produrre il pane che è stato distribuito a fine giornata, con le cucine di pasti caldi prese letteralmente d'assalto. L'Onu ha raccolto l'equivalente di oltre 90 camion di beni di assistenza, riuscendo a distribuirlo tre giorni dopo che Israele ha annunciato l'allentamento del blocco, durato 11 settimane. Gli aiuti, che includono anche alimenti per neonati e attrezzature mediche, sono partiti mercoledì sera dal valico di Kerem Shalom per arrivare diverse ore dopo a Gaza, con ritardi imputati "all'insicurezza lungo l'unica via di accesso approvata dall'esercito israeliano". Le scorte però, avvertono le Nazioni Unite, "non sono minimamente sufficienti a soddisfare le vaste necessità di Gaza". Sono "una goccia nell'oceano", ha detto Amjad al-Shawa, direttore di una Ong palestinese, sottolineando che durante la breve tregua di camion a Gaza "ne entravano 600 al giorno". 

Oggi 54 palestinesi uccisi a Gaza

Fonti mediche hanno riferito ad Al Jazeera che 54 palestinesi sono stati uccisi dall'alba di oggi a seguito dei continui bombardamenti aerei e di artiglieria israeliani su varie zone della Striscia di Gaza. 

Telefonata Trump-Netanyahu su attentato a Washington

"Benyamin Netanyahu ha avuto una conversazione telefonica con il presidente Donald Trump, che gli ha espresso profondo cordoglio per il terribile assassinio a Washington di due membri del personale dell'ambasciata israeliana". Lo riferisce l'ufficio di Netanyahu. "il primo ministro ha ringraziato il presidente per la lotta contro l'antisemitismo negli Usa". "I due leader hanno discusso anche della guerra a Gaza e Trump ha espresso il suo sostegno agli obiettivi di Netanyahu: la liberazione degli ostaggi, l'eliminazione di Hamas e l'avanzamento del Piano Trump. Oltre alla necessità di impedire che l'Iran ottenga armi nucleari".

Wfp: "Qualche panificio di nuovo aperto nel sud e nel centro di Gaza"

"Un piccolo numero di panifici nel sud e nel centro di Gaza, supportati dal Programma alimentare mondiale (Wfp), hanno ripreso la produzione di pane dopo che decine di camion sono finalmente riusciti a ritirare i carichi dal valico di frontiera di Kerem Shalom e a effettuare le consegne durante la notte". E' quanto si legge in una nota del Wfp con la precisazione che "tuttavia, dopo quasi 80 giorni di blocco totale dell'assistenza umanitaria, per le famiglie c'è ancora il rischio elevato di carestia e sono necessari molti più aiuti in tutta Gaza".

Comandante di un tank israeliano gravemente ferito a Gaza

Un comandante di carro armato israeliano del 52* Battaglione è stato gravemente ferito oggi durante i combattimenti nella Striscia di Gaza settentrionale. Lo ha annunciato l'IDF. "Il soldato è stato trasportato in ospedale per ricevere cure mediche e la sua famiglia è stata avvisata", ha confermato l'esercito.

Idf, ordine di evacuazione per un villaggio nel Libano

L'Idf ha emesso un avviso di evacuazione per un edificio e l'area circostante nel villaggio di Toul, nel Libano meridionale, vicino a Nabatieh, in vista di un attacco aereo su una struttura di Hezbollah. In un post su X, il portavoce in lingua araba delle IDF, il colonnello Avichay Adraee, pubblica una mappa che mostra l'ubicazione dell'edificio. "A tutti i presenti nell'edificio contrassegnato in rosso, come mostrato sulla mappa, e negli edifici adiacenti: vi trovate vicino a strutture appartenenti a Hezbollah", dice. Nella dichiarazione si invita la popolazione civile ad evacuare almeno 500 metri dall'edificio per motivi di sicurezza. 

Idf, combattimenti intensi a Khan Younis: 5 divisioni in campo

L'esercito israeliano ha annunciato l'inizio di una nuova, operazione offensiva nella parte meridionale della Striscia di Gaza, con l'impiego di migliaia di soldati. Secondo l'Idf, le truppe con la 98ma divisione stanno cercando di stabilire un "controllo operativo" nella zona di Khan Younis e di distruggere le infrastrutture di Hamas, sia in superficie che nel sottosuolo. L'esercito afferma che finora sono stati uccise decine di membri dell'organizzazione in combattimenti ravvicinati e raid aerei, e che circa 200 infrastrutture, tra cui tunnel, sono state distrutte. Attualmente operano nella Striscia cinque divisioni militari. 

Lite in Europarlamento su Gaza, denunciata deputata svedese

Uno scontro fisico è avvenuto ieri tra l'europarlamentare svedese Alice Teodorescu Måwe, cristiano democratica, e un'impiegata dell'europarlamento che lavora per Vänsterpartiet, partito di sinistra. L'impiegata avrebbe riportato una contusione sul braccio, e il suo partito ha presentato un esposto contro l'europarlamentare. Secondo i media svedesi, lo scontro sarebbe iniziato verbalmente sul tema della guerra a Gaza. La leader dei Cristiano Democratici e ministra dell'energia svedese, Ebba Busch, ha difeso la compagna di partito: "Alice Teodorescu Måwe ha paura - ha dichiarato Busch, citata dall'agenzia di stampa svedese Tt -, e nessuno dovrebbe avere paura nella società, tanto meno sul posto di lavoro, dove la sicurezza dovrebbe essere garantita". Secondo la ministra, i video delle telecamere di sorveglianza darebbero ragione a Teodorescu Måwe. L'europarlamentare svedese ha lasciato Bruxelles ieri sera per rientrare in Svezia, e si è detta intenzionata a presentare una denuncia contro l'impiegata alla polizia belga, al suo rientro a Bruxelles. 

Tajani: "Controproducente rivedere rapporti Ue-Israele"

Rivedere i rapporti tra Ue e Israele "non mi sembra la strada più giusta per arrivare a una soluzione perchè, fermo restando che abbiamo detto basta agli attacchi a Gaza, interrompere qualsiasi forma di dialogo con Israele è controproducente". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani da Citta' del Messico, in un punto stampa a margine del Business Forum. "Se vogliamo aiutare il popolo palestinese bisogna essere oggettivi. Abbiamo bisogno di un dialogo con Israele, come con Food for Gaza: senza dialogo con Israele non passerebbero gli aiuti. Abbiamo condannato gli attacchi a Unifil, gli spari contro la chiesa cristiana", ha ricordato il titolare della Farnesina. "Non condividiamo le ultime scelte del governo israeliano ma non siamo nemici di Israele, bisogna distinguere. Non bisogna farsi prendere dalla demagogia e dalla politica interna". Per Tajani, "dobbiamo dire a Israele basta morti a Gaza ma se non ha interlocutori non ascolterà mai nessuno. Noi vogliamo essere interlocutori, amici e quando serve anche critici. Essere amici di Israele non significa essere d'accordo con tutto quello che fa", ha ribadito il ministro. 

A Gaza si sblocca la distribuzione degli aiuti

Gaza

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Aiuti a Gaza, l'esperto: "Strategia di Israele per isolare i ribelli". VIDEO

Il killer di Washington sui social denunciava le "atrocità di Israele"

Il killer di Washington poco prima di colpire e uccidere due impiegati dell'ambasciata israeliana ha postato una lunga lettera in cui ha criticato Israele per le "atrocità al di là di ogni descrizione" commesse contro i palestinesi. La missiva, datata 20 maggio e riportata da alcuni media americani, descrive lo stato d'animo di Elias Rodriguez. "Dopo alcuni mesi di rapido aumento del numero delle vittime, Israele ha annullato la capacità di continuare a contare i morti. L'opinione pubblica si è rivoltata contro lo stato di apartheid genocida, e il governo americano ha semplicemente scrollato le spalle, facendo a meno dell'opinione pubblica, criminalizzandola dove può, soffocandola con blande rassicurazioni sul fatto che sta facendo tutto il possibile per contenere Israele laddove non può criminalizzare del tutto la protesta", ha scritto Rodriguez. 

Sky News, il killer di Washington ha detto: "L'ho fatto per Gaza"

"L'ho fatto per Gaza". Lo avrebbe detto l'uomo che ha ucciso due impiegati dell'ambasciata israeliana a Washington dopo aver compiuto il suo attacco, secondo quanto raccontato da un testimone alla tv britannica Sky news. 

Media: "In un attacco dell'Idf morto Zakaria Sinwar, fratello di Yahya"

Zakaria Sinwar, fratello del defunto leader di Hamas Yahya Sinwar e del suo successore Muhammad Sinwar, è morto in seguito alle ferite riportate in un attacco aereo israeliano sabato sera. Lo riportano i media palestinesi.

Guterres: "Nulla può giustificare l'attentato a Washington"

Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, "condanna fermamente" la spaventosa uccisione di due funzionari dell'ambasciata israeliana a Washington. "Nulla può giustificare un atto così orribile", afferma in una nota del portavoce, ribadendo "la sua costante condanna degli attacchi contro funzionari diplomatici". Guterres chiede che "l'autore sia assicurato alla giustizia". 

Gaza, arrivano gli aiuti: i panifici riprendono il lavoro. VIDEO

Conte: "Il governo di Israele assuma responsabilità dei fatti di Washington"

"Oggi due addetti dell'ambasciata israeliana a Washington sono stati uccisi da una persona. L'avevamo previsto, l'abbiamo detto. Questo genocidio alimenta una spirale di odio e di violenza in tutto il mondo, anche contro chi non c'entra nulla come quei due addetti all'ambasciata di Washington. Quindi se ne assumano la responsabilità in questo momento chi è al governo d'Israele e sta perseguendo questo progetto criminale. Non possiamo mai ritenerci non coinvolti in un progetto che si sta sviluppando in mesi e mesi di sistematico sterminio. Stop al genocidio a Gaza". Così Giuseppe Conte ad un comizio a Lamezia Terme. 

Witkoff e Anton domani a Roma per negoziati su nucleare

L'inviato speciale degli Stati Uniti per il Medioriente Steve Witkoff e il direttore della pianificazione politica presso il Dipartimento di Stato Usa Michael Anton saranno domani a Roma per partecipare al quinto round di colloqui sul programma nucleare iraniano. Lo ha dichiarato ai giornalisti una fonte ben informata, spiegando che ''i colloqui saranno diretti e indiretti''.

Mitsotakis: "Inaccettabile quello che sta accadendo a Gaza"

"Quello che sta accadendo (a Gaza) è ingiustificato e inaccettabile: Israele deve interrompere immediatamente queste operazioni": lo ha dichiarato il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis durante un'intervista all'emittente privata Skai. "La Grecia mantiene un'alleanza strategica con Israele e dobbiamo dire la verità ai nostri alleati - ha proseguito il premier greco -, ho anche detto privatamente a Netanyahu che l'orribile attacco del 7 ottobre non può giustificare operazioni dal costo umanitario sproporzionato", ha spiegato Mitsotakis. Il premier, criticato dai partiti di opposizione di sinistra greci che lo accusano di non prendere una posizione netta di condanna nei confronti di quello che sta accadendo a Gaza, ha risposto: "Ci siamo chiaramente schierati a favore dell'immediata necessità di un cessate il fuoco e del ripristino del flusso libero di aiuti umanitari a Gaza". Mitsotakis ha ricordato, inoltre, che il governo greco "non rimarrà in silenzio e perseguirà il ruolo di costruttore di ponti con una diplomazia attiva". 

Stallo nei colloqui con Hamas, Netanyahu richiama delegazione da Doha

Il governo israeliano ha deciso di ritirare l’intera delegazione dai colloqui in corso a Doha per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, secondo quanto riportato dai media israeliani. I membri di alto livello del team erano già stati richiamati martedì, lasciando nella capitale del Qatar soltanto rappresentanti di livello tecnico, come confermato dall’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu.

La decisione ha suscitato dure critiche da parte delle famiglie degli ostaggi ancora detenuti a Gaza. Lo stallo nei negoziati persiste: Hamas chiede la fine completa delle ostilità in cambio della liberazione dei prigionieri, mentre Israele pone come condizione la resa delle armi da parte del gruppo e l’uscita dei suoi leader dalla Striscia - richieste finora respinte da Hamas.

Parigi: "Le accuse di Israele sono oltraggiose e ingiustificate"

La Francia smentisce seccamente il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa'ar, che ha accusato diversi Paesi europei di "incitamento all'odio'', dopo l'attentato a Washington costato la vita a due membri dell'ambasciata israeliana. Si tratta di ''dichiarazioni perfettamente oltraggiose e perfettamente ingiustificate'', ha ribattuto il portavoce del ministero degli Esteri di Parigi, Christophe Lemoine, ricordando che ''la Francia ha condannato, la Francia condanna e la Francia continuerà a condannare sempre e senza ambiguità alcuna ogni atto antisemita''. 

Erdogan: "La storia chiederà conto a chi a Gaza fallisce"

Israele si sta isolando a livello mondiale a causa della sua campagna a Gaza. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, ripreso dall'agenzia turca Anadolu, aggiungendo che "la storia chiederà conto a coloro che a Gaza sbagliano; la Turchia è al fianco dell'umanità e continuerà a farlo".

"Quella a Gaza non è soltanto una crisi umanitaria, ma una prova di sincerità del sistema internazionale, che le istituzioni occidentali hanno fallito", ha aggiunto Erdogan.

Ministro degli Esteri della Francia convoca ambasciatore di Israele a Parigi

L'ambasciatore israeliano a Parigi è stato convocato al ministero degli Esteri francese. La convocazione arriva all'indomani degli episodi avvenuti a Jenin, in Cisgiordania, dove i soldati israeliani hanno sparato colpi di avvertimento contro una delegazione di diplomatici, tra cui un francese. Il portavoce del ministero degli Esteri francese Christophe Lemoine ha affermato che gli spari hanno messo in pericolo i diplomatici e ha definito l'episodio "ingiustificabile e inaccettabile". L'ambasciatore israeliano è stato convocato "per dare spiegazioni su questo incidente estremamente grave", ha affermato il ministero degli Esteri francese.

Haaretz: "90 camion di aiuti entrati nella Striscia di Gaza"

Da ieri sera, 90 camion carichi di aiuti sono entrati a Gaza, ponendo fine all'assedio israeliano durato 80 giorni, che ha impedito a qualsiasi bene di entrare nell'enclave. Lo riporta Haaretz. L'Onu ha definito l'arrivo degli aiuti "una goccia nell'Oceano", aggiungendo che la maggior parte dei palestinesi di Gaza non avvertirà alcun miglioramento significativo nella distribuzione degli aiuti nel prossimo futuro. I beni arrivati consistono in farina, alimenti per bambini e attrezzature mediche. Negli ultimi due giorni, i camion sono rimasti bloccati al valico di Kerem Shalom, che porta alla Striscia, dopo che le Nazioni Unite hanno dichiarato che la strada proposta dall'Idf per i camion era pericolosa e avrebbe potuto causare saccheggi. Stamattina, le parti hanno concordato un tragitto dedicato al passaggio delle merci.

Netanyahu parla con i genitori delle vittime di Washington

"Il primo ministro Benyamin Netanyahu ha parlato poco fa con i genitori di Yaron Lishinsky e Sarah Milgrom, i due membri dello staff dell'ambasciata israeliana assassinati nell'attentato antisemita a Washington", riferisce l'ufficio del premier. "Durante la conversazione, Netanyahu ha espresso le sue più sentite condoglianze: tutto il popolo di Israele condivide il vostro dolore", ha detto. 

Croce Rossa: "Farina e cibo consegnati ai residenti di Gaza"

La Croce Rossa rende noto che gli aiuti umanitari vengono distribuiti alla popolazione di Gaza. Secondo gli operatori, sono stati consegnati ai residenti farina, cibo per bambini e attrezzature mediche. Una parte dei prodotti è stata consegnata a un ospedale da campo. 

Anp: "29 bimbi e anziani morti per fame a Gaza in 2 giorni"

Il ministro della Salute palestinese Majed Abu Ramadan ha dichiarato che negli ultimi giorni a Gaza 29 bambini e anziani sono morti di fame e che molte altre migliaia di persone sono a rischio. "Negli ultimi due giorni abbiamo perso 29 bambini", ha detto ai giornalisti il ;;ministro della Salute palestinese, descrivendoli come "morti per fame". Reuters, che riporta la notizia sul sito, riferisce che in seguito ha chiarito che il totale includeva sia gli anziani che i bambini. 

Mezzaluna Rossa: "Nessun aiuto ancora ai residenti di Gaza"

Il presidente della Mezzaluna Rossa palestinese ha dichiarato che "nessun cittadino ha ancora ricevuto aiuti arrivati nella Striscia di Gaza. La maggior parte dei camion si trova ancora al valico di Kerem Shalom ed è in fase di ispezione", ha detto. Due ore prima, le Nazioni Unite aveva dichiarato che gruppi umanitari hanno raccolto aiuti portati da circa 90 camion, su un totale di quasi 200 entrati a Gaza. 

Gaza

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Crosetto: "Giusto che l'Italia dica a Netanyahu che sta sbagliando"

"Mi sembra giusto dire oggi a Israele che quello che sta accadendo rischia di fare danno ad Israele stesso. Il fatto che questa guerra stia portando all'uccisione di migliaia di persone innocenti sta costruendo le condizioni perché Hamas trovi ancora più consenso. È giusto che una nazione amica dica che Netanyahu sta sbagliando, dobbiamo mettere in sicurezza la Palestina e dare un futuro alla Palestina". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenendo in collegamento da Roma all'incontro "Geopolitica delle risorse: materie prime e sovranità tecnologica una sfida globale" nell'ambito del Festival dell'economia di Trento organizzato dal Gruppo 24 Ore e da Trentino Marketing. 

Idf invia foto a residenti Gaza: "Mandate via questi 3 terroristi"

Il portavoce in lingua araba dell'Idf ha inviato un inusuale messaggio su X agli abitanti di Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale, in cui invita a cacciare via dalla loro zona tre miliziani di Hamas "nascosti tra di voi". Il portavoce ha allegato al messaggio le foto dei tre ricercati e la mappa del luogo in cui si trovano. "Hamas sta sfruttando infrastrutture e risorse civili per il terrorismo. Vi chiediamo di estromettere i terroristi che operano nella vostra zona e di tenervi lontani dalle strutture di Hamas vicino a voi", ha scritto.

Gaza, Fratoianni: "Trascinati nell'infamia da un governo ipocrita"

Sul fronte politico internazionale, alla luce del voto "contro la scelta della maggioranza dei Paesi europei che propone di rivedere l'accordo di associazione con Israele dopo tutto quello che sta succedendo" a Gaza, "il Paese oggi è trascinato nell'infamia da questo governo ipocrita e complice".  Lo ha detto il deputato e segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, intervenendo ad un incontro elettorale a sostegno del candidato sindaco del centrosinistra a Ravenna, Alessandro Barattoni.    "Ieri in Parlamento unitariamente col Partito Democratico e Movimento. 5 Stelle, ed è stato un fatto molto importante politicamente, abbiamo presentato una mozione che impegnava il Governo a fare qualcosa che dal mio punto di vista dovrebbe essere persino naturale. Si è invitato il governo a dimostrare una qualche dignità e a tirar fuori il nostro Paese dal marchio di infamia nel quale l'hanno collocato ancora una volta votando contro la scelta della maggioranza dei Paesi europei che propone di rivedere l'accordo di associazione con Israele dopo tutto quello che sta succedendo che ormai non si hanno più nemmeno le parole per essere per essere descritto".    Ieri, ha argomentato Fratoianni, "l'ambasciatore israeliano è stato convocato dal ministro degli Esteri, dopo l'incredibile attacco dell'Idf a una ampia delegazione diplomatica a Jenin. Bene che lo abbia convocato - ha aggiunto -: vorrei chiedere al ministro Taiani però se non fosse stato necessario convocarlo prima, se non fossero bastati  oltre 55.000 morti civili per provocare un ambasciatore israeliano chiedere conto di quello che sta accadendo".    Comunque, ha concluso il parlamentare, "in ogni caso, mi auguro che qualcosa si muova anche sul terreno diplomatico: non ne va non solo della sopravvivenza dei palestinesi e delle palestinesi di Gaza ma anche della sopravvivenza dell'onore di questo Paese che oggi è trascinato, ripeto, nell'infamia da questo Governo ipocrita e complice".

Lupi (Nm): "L'antisemitismo è una drammatica realtà"

"I fatti di Washington sono gravissimi. L'assassinio dei due dipendenti dell'ambasciata di Israele conferma che il ritorno dell'antisemitismo, anche nelle sue forme più violente, è ormai una drammatica realtà. L'odio contro gli ebrei va condannato sempre con la massima fermezza. La comunità internazionale lavori per la restituzione degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas ma, allo stesso tempo, Israele fermi i bombardamenti su Gaza. Siamo amici di Israele e lo saremo sempre, ma occorre mettere fine alla strage di civili nella Striscia e permettere l'ingresso degli aiuti umanitari. Lavoriamo a una pace stabile duratura e l'unica soluzione è quella dei 'due popoli due stati'". Lo afferma Maurizio Lupi, presidente di Noi Moderati.

De Luca: "Su Gaza anche noi come Occidente ci dovremo vergognare"

"A Gaza è in atto un genocidio vergognoso. Una vicenda drammatica come dico spesso che ha avuto quest'ultimo episodio, addirittura spari contro una delegazione diplomatica. Ma ricordo a tutti che la cosa più tragica è vedere bambini che muoiono di fame, nell'indifferenza generale. Anche noi come Occidente ci dovremo vergognare nei prossimi decenni". Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca a margine dell'evento Industria Felix, a Napoli.     "È davvero drammatica - ha aggiunto De Luca - la situazione di un Paese che è guidato da un criminale di guerra come Netanyahu. Quello che sta succedendo lascerà nei decenni un marchio sul popolo israeliano nel suo complesso ed è un dramma perché Israele non è Netanyahu, Israele sono anche le centinaia e migliaia di cittadini che manifestano contro questa politica criminale. Israele, lo ricordo, è anche il paese di Yitzhak Rabin, che venne ucciso perché tentava di creare un equilibrio fra i popoli palestinese ed ebreo".     "Mi auguro - ha concluso - che si svegli l'Occidente che ha mostrato la propria doppiezza e la propria ipocrisia. Israele sta violando tutte le norme internazionali, tutte le ordinanze delle Nazioni Unite, ma nessuno ha avuto il coraggio di porre sanzioni come si è fatto, giustamente, con la Russia. L'Occidente appare oggi come la parte del mondo che ha una sua doppiezza nei confronti del diritto internazionale. Per gli amici il diritto internazionale si può calpestare, per gli altri si fa finta di difendere la legalità".

Media: "Netanyahu richiama da Doha anche il team tecnico"

Secondo i media israeliani, il premier Benyamin Netanyahu avrebbe deciso di richiamare l'intera delegazione israeliana dal Qatar a causa della persistente situazione di stallo nei negoziati indiretti con Hamas sulla tregua e il rilascio degli ostaggi. Martedì, Netanyahu aveva annunciato che i membri di alto livello del team negoziale sarebbero rientrati dopo una settimana di intensivi colloqui  a Doha, mentre un certo numero di rappresentanti a livello operativo sarebbero rimasti nella capitale del Qatar. Oggi avrebbe richiamato la delegazione tecnica. Non ci sono conferme ufficiali.

Piantedosi: “Già attenzione massima, sarà intensificata”

 "Eravamo già in una condizione di massima attenzione. Ci sono migliaia di siti già vigilati con una dinamica di graduale rafforzamento anche in forma fissa. Abbiamo sensibilizzato le strutture periferiche, prefetture e questure che intensificheranno azione di vigilanza". Così il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ha risposto alle domande sull'allarme sicurezza relativamente ai siti ebraici dopo l'omicidio a Washington dei due dipendenti dell'ambasciata israeliana, a margine del convegno "Accoglienza e sicurezza. Un equilibrio possibile?" organizzato dal sindacato di polizia Coisp."Non credo sia il caso di lanciare allarmi - ha ribadito - ma l'attenzione era già ai massimi livelli e l'abbiamo sensibilizzata ulteriormente". "Abbiamo allertato tutte quelle che sono le capacità di scambio di informazioni tra agenzie di intelligence e le forze di polizia. Mi sentirei di dire, pur senza lanciare allarmismi, che c'è massima attenzione come da nostra tradizione", ha poi aggiunto il ministro Piantedosi. 

Ebrei Roma: "Stop a parole come genocidio e complicità"

"Sgomento e preoccupazione". é quanto afferma il presidente della comunità ebraica di Roma Victor Fadlun in merito all'attentato a Washington in cui sono stati uccisi due funzionari dell'ambasciata israeliana, sottolineando che "anche in Italia sta montando, nell'indifferenza generale, un antisemitismo che si manifesta sui social, nelle piazze e anche nelle affermazioni di politici e leader di partito".    Nel discorso pubblico "è stata superata la linea rossa dell'antisemitismo" aggiunge lanciando un "appello a tutte le forze politiche" affinché "si evitino le generalizzazioni e si comprenda fino in fondo la portata delle parole che vengono scelte". Fadlun fa riferimento a "genocidio" e a "complicità": "parole - conclude - che chiamano in causa non solo Israele e il suo governo, ma le comunità ebraiche e le sue figure di spicco, ancora una volta confondendo le acque e contribuendo a creare e alimentare un clima di odio antiebraico".

L'ambasciatore Usa in Israele: 'Parigi e Londra ipocrite'

L'ambasciatore statunitense in Israele, Mike Huckabee, in un'intervista alla Radio militare israeliana ha condannato "l'ipocrisia di Parigi e Londra che chiedono a Israele di porre fine alla guerra senza sconfiggere Hamas". "I due Paesi devono ricordare la loro storia: invece di accontentarsi di un 'pareggio', Gran Bretagna e Francia hanno bombardato a tappeto la Germania, e questo è ciò che ha posto fine alla guerra, è stata una vittoria decisiva dopo essere stati attaccati dai nazisti", ha affermato. Huckabee si è rifiutato di dire se gli Stati Uniti stiano pianificando azioni per difendere Israele dalle misure inglesi e francesi.

Merz: 'Molto preoccupati per Gaza, aiuti subito'

"Siamo molto preoccupati per la situazione nella Striscia di Gaza e anche per l'intensificarsi delle operazioni militari dell'Esercito israeliano, siamo più che preoccupati". Lo ha detto da Vilnius il cancelliere tedesco Friedrich Merz, confermando contatti con il governo israeliano e colloqui telefonici tra i ministri degli Esteri. "Soprattutto stiamo insistendo affinché gli aiuti umanitari arrivino senza rinvii nella Striscia di Gaza e alla popolazione locale, dal momento che, secondo quanto dicono le Nazioni Unite, esiste una minaccia reale di carestia nella Striscia di Gaza", ha incalzato. "Servono subito aiuti - ha detto Merz - in modo che la popolazione locale non continui a soffrire".

Starmer: "Antisemitismo è un male e va estirpato ovunque"

Keir Starmer condanna "fino in fondo" l'attentato di Washington costato la vita a due funzionari dell'ambasciata israeliana negli Usa: lo si legge nel suo profilo X dove il primo ministro britannico aggiunge: "L'antisemitismo è un male che dobbiamo estirpare ovunque appaia".  Nessun riferimento, invece, alle accuse d'istigazione rivolte da un ministro del governo Netanyahu a lui, al presidente francese Emmanuel Macron e al premier canadese Mark Carney per un una recente dichiarazione tripartita di condanna della nuova offensiva militare d'Israele nella Striscia di Gaza palestinese. 

Idf emette avviso di evacuazione per 14 aree nord Gaza

L'esercito israeliano ha emesso un avviso di evacuazione per 14 quartieri nel nord della Striscia di Gaza, comprese parti di Beit Lahia e Jabalia. Con una dichiarazione in lingua araba, l'esercito ha detto che stava "operando con forza intensa nelle vostre aree, mentre le organizzazioni terroristiche continuano le loro attività e operazioni nelle regioni menzionate". Un avvertimento simile per il nord di Gaza è stato emesso mercoledì sera in quella che l'esercito ha detto essere una risposta al lancio di razzi.

Gaza, 100 camion di aiuti umanitari autorizzati da Israele. VIDEO

Attentato a Washington al Capital Jewish Museum: un arresto. VIDEO

Anp: pronti a intesa con Israele, anche per Stato unico

"Un'intesa con Israele? Dipendesse da me, la firmerei all'istante. E se ora gli israeliani respingono la formula dei due popoli in due Stati sono pronto ad accettare e siglare un accordo per uno Stato unico, nel quale tutti i cittadini abbiano uguali diritti. Con Gerusalemme capitale". Lo afferma in un'intervista ad Avvenire Hussein al-Sheikh (Abu Jahed), numero due dell'Autorità Nazionale Palestinese. 

La Francia rafforza la sicurezza sui siti ebraici

La Francia "aumenterà la sicurezza nei pressi dei luoghi simbolo" ebraici, secondo una richiesta del ministro dell'Interno, Bruno Retailleau, inviata ai prefetti. Ne ha avuto notizia BFM TV.   Retailleau ha anche chiesto ai prefetti di "contattare i rappresentanti della comunità ebraica" in Francia. 

Idf: intercettato missile Houthi proveniente dallo Yemen

Le forze armate israeliane hanno annunciato di aver intercettato con successo un missile balistico lanciato dallo Yemen dai ribelli Houthi, sostenuti dall’Iran. L’attacco ha fatto scattare le sirene d’allarme nell’area di Gerusalemme, in alcuni insediamenti della Cisgiordania meridionale e nelle comunità vicine al Mar Morto. Un’allerta preventiva è stata inviata ai civili tramite notifica sui telefoni cellulari circa un minuto prima delle sirene. Lo riporta il Times of Israel.

Si tratta del secondo attacco missilistico condotto dagli Houthi contro Israele nelle ultime ore. Dal 18 marzo, data in cui l’Idf ha ripreso l’offensiva contro Hamas nella Striscia di Gaza, i ribelli yemeniti hanno lanciato verso Israele 37 missili balistici e almeno 10 droni, alcuni dei quali sono precipitati prima di raggiungere il territorio israeliano.

Missile Houthi verso Israele, sirene a Gerusalemme

Un missile balistico è stato lanciato dagli Houthi verso Israele. Lo riferisce il Jerusalem Post, sottolineando che dopo il lancio, le sirene d'allarme hanno iniziato a suonare a Gerusalemme. L'Idf ha annunciato che "sta lavorando per il suo abbattimento". 

Meloni "riposta" Tajani su X: fermare odio antisemita

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha 'ripostato' sul proprio account X le parole del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che, sullo stesso social network, si è detto "vicino allo Stato d'Israele per il tragico assassinio di due giovani dipendenti dell'ambasciata israeliana a Washington", parlando di "scene di terrore e violenza da condannare con forza" e aggiungendo che "l'antisemitismo figlio dell'odio contro gli ebrei va fermato" perche' "gli orrori del passato non possono piu' tornare". 

Sparatoria Washington, Sa'ar: "Filo diretto tra incitamento antisemita leader europei e sparatoria"

''Esiste un filo diretto che collega l'incitamento antisemita e anti-israeliano'' alla sparatoria di Washington, costata la vita a due giovani dipendenti dell'ambasciata di Israele negli Stati Uniti, Sarah Milgrim e Yaron Lischinsky. Lo ha sostenuto il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar nel corso di una conferenza stampa, affermando che ''questa istigazione viene praticata anche da leader e funzionari di molti paesi e organizzazioni internazionali, soprattutto europei''.

Washington, due membri dell'ambasciata israeliana uccisi al Museo Ebraico

Anche alcuni dipendenti della sede diplomatica sono rimasti feriti. Per Trump si tratta di "omicidi orribili frutto di antisemitismo". Arrestato un uomo, è un 30enne di Chicago

La Russa: non ignorare segnali allarmante antisemitismo

"E' gravissimo quanto avvenuto a Washington davanti al Jewish Museum con gli omicidi di due dipendenti dell'ambasciata israeliana al grido 'Free Palestine'", scrive su Facebook Ignazio La Russa. "L'ennesimo gesto di odio antisemita - prosegue - che si inserisce in un clima sempre piu' allarmante".

Kallas: sconvolta per attacco Washington, no spazio ad antisemitismo

L'Alto rappresenta della politica estera della Ue, Kaja Kallas, si è detta ''sconvolta dalla sparatoria che ha coinvolto due membri del personale dell'ambasciata israeliana a Washington''. Su 'X', Kallas ha scritto che ''non c'è e non dovrebbe esserci posto nelle nostre società per l'odio, l'estremismo o l'antisemitismo. Porgo le mie condoglianze alle famiglie delle vittime e al popolo di Israele''.

Tajani: vicino a Israele, antisemitismo va fermato

''Sono vicino allo Stato d'Israele per il tragico assassinio di due giovani dipendenti dell'ambasciata israeliana a Washington. Scene di terrore e violenza da condannare con forza''. Lo ha scritto il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani su 'X'. ''L'antisemitismo figlio dell'odio contro gli ebrei va fermato, gli orrori del passato non possono più tornare'', ha aggiunto.

Israeliani uccisi, aggressore legato a estrema sinistra

Elias Rodriguez, accusato di aver ucciso due dipendenti dell'ambasciata israeliana a Washington, era membro di un gruppo di estrema sinistra che si batte per i diritti dei palestinesi. Secondo il quotidiano Liberation, il gruppo ha partecipato a una protesta nel 2017 davanti all'abitazione dell'allora sindaco di Chicago Rahm Emanuel in qualita' di componente della galassia che fa capo al Partito per il Socialismo e la Liberazione. Ieri il gruppo marxista-leninista ha esortato i suoi iscritti a firmare un impegno volto a fermare il "genocidio" israeliano contro i palestinesi.

Gaza, Anp: stiamo lavorando a un incontro con papa Leone

"Stiamo lavorando per incontrarlo presto". Lo dice a proposito di papa Leone XIV Hussein al-Sheikh (Abu Jahed), numero due dell'Autorità Nazionale Palestinese, in un'intervista ad Avvenire, commentando gli appelli del Pontefice su Gaza. "Siamo grati per le sue parole e per l'impegno della Chiesa - afferma -. Non osservo le cose in una prospettiva ideologica. Non ho niente contro gli ebrei, ma ho il diritto e il dovere di criticare le politiche di Israele. Così come dobbiamo lavorare per proteggere la presenza dei cristiani e incentivare anche il ritorno in questi luoghi dei cristiani che sono emigrati". 

Israele: "Macron-Starmer-Carney hanno incoraggiato terrore"

"Dobbiamo chiamare a rispondere per quello che è successo a Washington anche i leader irresponsabili dell'Occidente che sostengono l'odio" verso Israele. Lo scrive su X il ministro israeliano Amichai Chikli. "Il presidente Emmanuel Macron, il premier Keir Starmer, il primo ministro canadese Mark Carney hanno tutti incoraggiato, in modi diversi, le forze del terrore senza tracciare linee rosse morali. Questa codardia viene pagata dal sangue ebraico", ha aggiunto.

Procuratore Usa a Netanyahu: "Trump segue indagine attentato"

"Il procuratore generale degli Stati Uniti, Pam Bondi, ha parlato con il primo ministro Benyamin Netanyahu fornendogli tutte le informazioni disponibili sull'attentato a Washington in cui sono stati uccisi due dipendenti dell'ambasciata israeliana, sottolineando che il presidente Donald Trump è direttamente coinvolto nella gestione dell'incidente e che gli Stati Uniti si impegneranno a portare l'assassino davanti alla giustizia". Lo riferisce l'ufficio di Netanyahu.

Grossman: "Ai bambini di Gaza serve speranza verso il futuro"

"So che posso suonare ingenuo, ma sarà la realtà a insegnare ai bambini le cose brutte: a noi, nonni e genitori, spetta essere messaggeri di speranza". Lo spiega lo scrittore israeliano David Grossman in un'intervista a Repubblica.    "Anche contro la realtà che ci circonda, anche contro l'odio che la guerra crea nei cuori. È nostro dovere ricordare ai bambini che guerra e odio non sono l'unica opzione - prosegue -, che popoli che si sono combattuti per anni ora vivono in pace e si scontrano solo sui campi di calcio".    "È necessario coltivare l'immaginazione dei bambini. Dobbiamo fare in modo che non venga schiacciata dalla tristezza e dalla tensione di noi adulti: posso solo immaginare quanto possa essere difficile applicare questa idea ai bambini di Gaza oggi, ma non possiamo assolutamente arrenderci - dice -. Abbiamo il dovere di dare ai bambini strumenti per superare la paralisi che noi stiamo vivendo. L'odio ha tanti agenti: più la guerra va avanti più crescono".    "In una situazione così brutta, sperare è un atto di protesta. Non possiamo lasciare la realtà nelle mani dei codardi, di chi odia o di chi assiste passivamente a quello che succede", spiega Grossman.    La pace, secondo lo scrittore, "è una prospettiva lontana. Sto parlando di dialogo, di tolleranza reciproca: israeliani e palestinesi non potranno camminare mano nella mano verso il tramonto, ma verrà il tempo in cui dovranno ricominciare a parlarsi - conclude -. Ho sentito che a Gaza c'è gente che protesta contro Hamas, vedo la gente in Israele protestare contro il governo: sperare non è impossibile".

Tutino: "Nessuno di noi è entrato nel campo a Jenin"

"Eravamo praticamente alla fine degli incontri con il governatore di Jenin e con altri interlocutori istituzionali che ci stavano descrivendo la situazione che si è venuta a creare nel campo quando abbiamo sentito gli spari". Lo spiega Alessandro Tutino, viceconsole italiano a Gerusalemme che ieri mattina era con gli altri diplomatici europei della delegazione arrivata davanti ai cancelli del campo profughi di Jenin.   "È stato ovviamente un momento del tutto inaspettato - racconta a Corriere e Repubblica -. Quando abbiamo sentito sparare eravamo per fortuna ciascuno vicino alla propria auto blindata e ci siamo diretti verso le auto. Io ero con i colleghi dell'Arma dei carabinieri che in Cisgiordania ci accompagnano negli spostamenti".    Dicono che la delegazione si è spinta fuori dal percorso stabilito e che quindi è per questo che i militati israeliani hanno sparato in aria per avvertimento. "Nessuna persona della delegazione è mai stata all'interno del campo. Tutte le delegazioni erano e sono rimaste al di fuori, in prossimità del campo ma mai dentro. Anche durante la visita, prima degli spari", precisa. A Gerusalemme "sono arrivato a giugno del 2023 e adesso sono a fine mandato. È stato un periodo per me intenso ma bellissimo", conclude.

Netanyahu: "Spari per selvaggia istigazione contro Israele"

Il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, ha affermato che l'attentato di ieri sera   a Washington è frutto della "selvaggia istigazione" contro Israele.    Netanyahu ha annunciato inoltre di aver ordinato un rafforzamento della sicurezza nelle missioni diplomatiche del Paese in tutto il mondo dopo la sparatoria avvenuta all'esterno del museo ebraico di Washington, costata la vita a due dipendenti dell'ambasciata israeliana.

Tajani: "Netanyahu fermi le bombe, sì a Palestina senza Hamas"

"Basta bombardamenti sulla Striscia, serve un cessate-il-fuoco immediato". Antonio Tajani lancia un messaggio dalle pagine del Messaggero a Benjamin Netanyahu, a poche ore dagli spari dell'esercito israeliano a Jenin di fronte a una delegazione di diplomatici. Con loro il viceconsole italiano.    "Abbiamo convocato l'ambasciatore israeliano a Roma e chiesto chiarimenti. È inaccettabile usare le armi con una delegazione di diplomatici - sottolinea -. È inaccettabile, una violazione aperta del diritto internazionale. I diplomatici non si toccano".     "La nostra posizione è chiara. I bombardamenti devono fermarsi, serve un cessate-il-fuoco immediato e la liberazione degli ostaggi da Hamas, che deve uscire da Gaza: l'unico attore che riconosciamo è l'Autorità nazionale palestinese - prosegue -. Netanyahu deve fermare i raid sulla Striscia e ripristinare gli aiuti umanitari. Ieri abbiamo votato la risoluzione dell'Oms che chiede di terminare l'emergenza sanitaria a Gaza. È fondamentale che le condizioni sanitarie rispettino gli standard internazionali e anche di questo stiamo discutendo con Israele".     Le opposizioni accusano il governo di restare in silenzio. "Demagogia. Rispondiamo con i fatti. L'Italia sostiene la soluzione proposta dall'Egitto e dai Paesi arabi per ricostruire la Striscia senza sfollare la popolazione - evidenzia Tajani -. Abbiamo prorogato lo stato di emergenza per Gaza, stanziato nuovi fondi, martedì abbiamo fatto uscire dalla Striscia 52 palestinesi".     Quindi l'Italia riconoscerà lo Stato palestinese. "Certo, ma senza Hamas. E deve arrivare al culmine di un processo negoziale con Israele in cui i due Stati si riconoscano reciprocamente. Altrimenti si tratterebbe di azioni dimostrative - conclude -. C'è un'evidente violazione del diritto internazionale umanitario".

Schlein: "Da Assisi impegno per la pace"

"Dalla città della pace ribadiamo con forza il nostro impegno per una pace giusta e duratura": così la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, ieri ad Assisi, ha commentato gli sviluppi internazionali in Medio oriente e in Ucraina. Lo ha fatto a margine di un'iniziativa per il candidato sindaco del centrosinistra Valter Stoppini.      "A Gaza - ha detto la segretaria del Pd - da oltre 80 giorni non entrano cibo, acqua o medicinali. L'Onu ha parlato di 14mila bambini a rischio vita: è una crisi umanitaria devastante, una violazione del diritto internazionale. Fermare il blocco è una priorità assoluta".      La leader dem ha ricordato l'approvazione in Parlamento di una mozione unitaria, con M5s, Avs e Pd, che chiede il cessate il fuoco immediato, la liberazione degli ostaggi, l'invio degli aiuti umanitari e il riconoscimento dello Stato di Palestina come contributo concreto a un processo di pace. "Serve una soluzione a due popoli e due Stati - ha sollecitato Schlein - così come per l'Ucraina serve un negoziato vero, non una resa alle ragioni dell'aggressore che è la Russia di Putin. Un negoziato in cui sia seduta l'Ucraina, che faccia valere le sue ragioni, le sue condizioni e accanto abbia la presenza di un'Unione europea forte e compatta".

Ambasciatore Israele all'Onu: "Terrorismo antisemita"

"La sparatoria mortale avvenuta all'esterno dell'evento che ha avuto luogo al Jewish Museum di Washington è un depravato atto di terrorismo antisemita". Lo afferma su X l'ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite, Danny Danon, aggiungendo che "fare dal male alla comunità ebraica significa oltrepassare una linea rossa". "Siamo fiduciosi che le autorità statunitensi intraprenderanno azioni forti contro il responsabile di questo atto criminale - conclude -. Israelecontinuerà ad agire con determinazione per proteggere i propri cittadini e rappresentanti, ovunque nel mondo".

Israele intercetta missile lanciato dallo Yemen

L'aeronautica israeliana ha intercettato nella notte un missile lanciato dallo Yemen verso il territorio israeliano. Lo rende noto l'Idf sul proprio profilo Telegram spiegando che le sirene sono risuonate in diverse parti del Paese, così come previsto dal protocollo che invita i cittadini a seguire le linee guida dell'Home Front Command.

Onu recupera equivalente di 90 camion di aiuti a Gaza

L'Onu ha recuperato, e cominciato a distribuire nella Striscia di Gaza, l'equivalente di 90 camion di aiuti umanitari, per la prima volta dall'inizio del blocco totale sul territorio palestinese. Tre giorni dopo l'annuncio della ripresa limitata degli aiuti da parte di Israele, "mercoledì 21 maggio le Nazioni Unite hanno raccolto circa 90 camion al valico di Kerem Shalom e li hanno spediti a Gaza", ha detto Stéphane Dujarric, portavoce del segretario generale dell'Onu in un comunicato.

Media: "Killer di Washington ha aspettato l'arrivo della polizia"

L'uomo accusato di aver ucciso una giovane coppia dipendente dell'ambasciata israeliana a Washington all'esterno dal Museo Ebraico della capitale statunitense  mercoledì sera ha aspettato per circa 10 minuti l'arrivo della polizia e si è poi consegnato agli agenti, ai quali ha detto:   "L'ho fatto io, l'ho fatto per Gaza. Liberate la Palestina!":   lo ha detto alla Cnn una testimone oculare, Sara Marinuzzi.     Secondo la donna, l'uomo ha finto di essere un "testimone" dell'attacco: il killer ha chiesto alla sicurezza del museo di chiamare la polizia e "le guardie di sicurezza gli hanno offerto dell'acqua, cercando di confortarlo - ha raccontato Marinuzzi -. Aveva un comportamento piuttosto irregolare, (le guardie) hanno pensato che avesse assistito alla sparatoria".

Attentato Washington: uomo arrestato è 30enne di Chicago

L'uomo arrestato in relazione all'attentato di Washington costato la vita a due dipendenti dell'ambasciata israeliana è un 30enne di Chicago, Elias Rodriguez: lo ha reso noto la responsabile della polizia metropolitana della capitale, Pamela Smith, come riportano i media internazionali.

Gaza secondo Trump, il video realizzato con l'AI con statue d'oro e resort di lusso

Il presidente Usa ha pubblicato su Truth e Instagram una clip in cui, grazie all'intelligenza artificiale, mostra come immagina la Striscia di Gaza grazie al suo intervento. Intanto, nella realtà, la guerra rischia di veder vacillare la tregua tra Israele ed Hamas e a Gaza regnano morte e distruzione. IL VIDEO

Chi sono le prime 3 ragazze israeliane liberate da Hamas

Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher erano state rapite durante gli attacchi del 7 ottobre 2023. Gonen era stata catturata al festival Supernova, mentre Damari e Steinbrecher erano state prelevate dal kibbutz di Kfar Aza. Il pomeriggio del 19 gennaio, nel quadro dell'accordo sul cessate il fuoco, sono state liberate. ECCO CHI SONO

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