Guerra Israele Medio Oriente, a Gaza 29 decessi per fame. Direttore Oms: "Clemenza"

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Tedros Adhanom Ghebreyesus ha esortato Israele a mostrare "clemenza" nella guerra di Gaza e ha ricordato che "è davvero sbagliato trasformare la mancanza di cibo e di forniture mediche in armi". Le Nazioni Unite hanno iniziato a consegnare aiuti con circa 90 camion, la prima consegna dal 2 marzo, quando Israele ha imposto un blocco totale. Il ministro della Salute palestinese ha riferito che nella Striscia almeno 29 bambini e anziani sono morti per "decessi legati alla fame"

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Il direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità ha esortato Israele a mostrare "clemenza" nella guerra di Gaza e ha insistito sul fatto che la pace gioverebbe allo stesso Stato ebraico, per poi ricordare che "è davvero sbagliato" trasformare la mancanza di cibo e di forniture mediche in armi". Le Nazioni Unite hanno iniziato a consegnare aiuti con circa 90 camion che hanno attraversato la Striscia, la prima consegna dal 2 marzo, quando Israele ha imposto un blocco totale.

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Israele-Hamas, chi sono gli ostaggi liberati finora

L'operazione israeliana del ritorno a casa per gli ostaggi è stata ribattezzata “Derech Eretz”, “il cammino della terra” in ebraico. L'Idf ha voluto dare un nome simbolico all'organizzazione militare per riportarli indietro, “Wings of freedom", ali della libertà. Le prime tre persone, tutte donne, sono state prese in consegna a Gaza City dalla Croce Rossa il 19 gennaio. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova: ecco chi sono gli ex ostaggi. COSA SAPPIAMO

Gaza secondo Trump, il video realizzato con l'AI con statue d'oro e resort di lusso

Il presidente Usa ha pubblicato su Truth e Instagram una clip in cui, grazie all'intelligenza artificiale, mostra come immagina la Striscia di Gaza grazie al suo intervento. Intanto, nella realtà, la guerra rischia di veder vacillare la tregua tra Israele ed Hamas e a Gaza regnano morte e distruzione.IL VIDEO

Abu Mazen ha compiuto 90 anni: la carriera politica del presidente della Palestina

Nato il 26 marzo 1935 a Safed, è presidente della Palestina dal 2005. Esponente dell'ala moderata di al-Fatàh, del quale fu fra i fondatori nel 1957, entrò nell'OLP nel 1981 ed ebbe una parte di primo piano  negli  accordi di Oslo del 1993. Nel 2004 prese il posto di Arafat. LA STORIA DEL LEADER

23enne israeliana già ostaggio di Hamas denuncia: "Violentata da un personal trainer"

La ragazza franco-israeliana, 23 anni, era stata rapita dai terroristi durante il festival musicale Nova il 7 ottobre 2023 e rilasciata dopo 55 giorni di prigionia. Ha coraggiosamente parlato della sua vicenda nel corso di un'intervista concessa al canale israeliano Canale 12.LA DENUNCIA

Mohammed Sinwar, morto il leader di Hamas a Gaza. Cosa succede ora

Dopo la morte il 17 ottobre del fratello Yahya Sinwar, l'ideatore del massacro del 7 ottobre, ora Hamas si ritroverebbe nuovamente senza un leader. Come confermano alcuni media israeliani, Mohammed Sinwar sarebbe stato ucciso in uno degli attacchi nell’area dell’Ospedale europeo di Khan Yunis nella Striscia di Gaza. LEGGI QUI

La Papamobile di Bergoglio diventa una clinica mobile per i bambini di Gaza

È stato chiesto alla Caritas di Gerusalemme di allestire la Papamobile di Papa Francesco per farne una piccola clinica mobile per i bambini di Gaza. La richiesta è stata effettuata dal Pontefice stesso prima di morire. LEGGI L'ARTICOLO

Chi erano Sarah Milgrim e Yaron Lischinsky, i diplomatici uccisi nell'attacco a Washington

I due formavano una coppia e stavano già progettando il matrimonio. Lischinsky aveva 28 anni, mentre di Milgrim, ebrea americana, non è stata resa nota l’età. Mercoledì erano arrivati assieme all’evento programmato al Capital Jewish Museum di Washington per un ricevimento per giovani diplomatici. LA VICENDA

Guterres: Gaza vive forse il periodo più crudele della guerra'

I palestinesi a Gaza stanno vivendo "forse il periodo più crudele di questo conflitto". Lo ha denunciato il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres, riferendosi a una popolazione affamata e costantemente sfollata. Dopo oltre due mesi e mezzo di blocco, "finalmente gli aiuti umanitari stanno arrivando a piccoli passi", ma non abbastanza visto che da lunedì le Nazioni Unite avevano raccolto solo 115 camion di aiuti.

Protezione civile Gaza: almeno 60 vittime in raid in 24 ore

Almeno 60 persone sono state uccise negli attacchi israeliani a Gaza nell'arco di 24 ore: ha dichiarato il ministero della Salute di Gaza. Lo riportano i media internazionali.   Tra le vittime ci sono 10 persone nella città meridionale di Khan Younis, quattro nella città centrale di Deir al-Balah e nove nel campo profughi di Jabaliya nel nord, secondo gli ospedali Nasser, Al-Aqsa e Al-Ahli dove sono state portate le salme.

Consiglio d'Europa: "A Gaza verso pulizia etnica e genocidio"

Le scelte operate da Israele a Gaza "vanno nella direzione della pulizia etnica e del genocidio", afferma Saskia Kluit (Paesi Bassi, Soc), relatrice dell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa per il rapporto sottolineando "l'assoluta e urgente necessità di porre fine alla crisi umanitaria per le donne, i bambini e gli ostaggi a Gaza". 

Msf, oggi a Gaza 4 camion con medicinali ma insufficienti

Quattro camion di aiuti di Medici Senza Frontiere (Msf) sono entrati nella Striscia di Gaza. Al loro interno: antidolorifici, antibiotici, garze, guanti medici, soluzioni saline e mascherine. "È una goccia nell'oceano", dice Angelo Rusconi, capo progetto di Msf a Gaza. "Gli aiuti devono arrivare in quantità sufficiente e in modo da poter raggiungere chi ne ha bisogno", chiarisce Rusconi.

Governo Usa: Columbia viola diritti degli studenti ebrei

Secondo l'amministrazione Trump, la Columbia University ha violato la legge sui diritti civili, "agendo con deliberata indifferenza" nei confronti delle molestie subite da studenti ebrei. Si tratta dell'ultima accusa di antisemitismo mossa dall'amministrazione Trump contro l'ateneo di New York. Il Department of Health and Human Services non  include nuove misure contro la Columbia, una delle università più prestigiose del paese a cui l'amministrazione ha sospeso oltre 400 milioni di dollari di sovvenzioni federali anche se un'accertata violazione dei diritti civili spesso precede l'adozione di provvedimenti punitivi. 

British Airways estende cancellazioni voli a fine luglio

British Airways si unisce alla crescente lista di compagnie che hanno esteso la cancellazione dei voli da e per Israele in seguito all'attacco missilistico Houthi vicino all'aeroporto Ben Gurion avvenuto all'inizio del mese di maggio. Lo riferiscono i media ebraici, sottolineando che la compagnia ha esteso la sua sospensione fino alla fine di luglio. Il sito web infatti non consente agli utenti di prenotare voli fino ad agosto. 

Ong, carri armati colpiscono ultimo ospedale a nord di Gaza

L'ospedale Al-Awda, nel nord di Gaza, gestito da un'organizzazione partner di ActionAid, è stato "nuovamente oggetto di un violento attacco da parte dell'esercito israeliano". Lo riferisce l'ong. Nelle ultime 24 ore, spiega ActionAid, il personale ha riferito che colpi di carro armato hanno colpito il reparto di chirurgia dell'ospedale, i serbatoi d'acqua, i serbatoi di carburante e gli edifici destinati all'assistenza ambulatoriale. Anche un magazzino contenente forniture mediche è stato colpito, provocando un enorme incendio che è stato difficile domare, poichè, secondo quanto riportato, ai vigili del fuoco è stato impedito di raggiungere il sito. "La situazione - spiegano dall'ospedale - è estremamente pericolosa: nessuno può entrare o uscire dalla struttura, e circa 160 tra operatori sanitari e pazienti sono intrappolati all'interno, cercando di continuare a salvare vite umane sotto il costante rumore di droni armati che sorvolano l'area. Tutto ciò avviene mentre, dopo oltre undici settimane di blocco totale, cibo, carburante e forniture mediche nella struttura stanno finendo in modo allarmante". "Questi attacchi inaccettabili - afferma ActionAid - sono l'ennesimo esempio della sistematica presa di mira da parte dell'esercito israeliano delle strutture sanitarie in tutta la Striscia di Gaza, in palese violazione del diritto umanitario internazionale". 

Al-Jazeera: "A Gaza 60 morti e 185 feriti in 24 ore"

Almeno 60 persone sono rimaste uccise e 185 ferite in 24 ore nella Striscia di Gaza. E' quanto denunciano dal ministero della Salute di Gaza, che nel 2007 finì in mano a Hamas, come riporta la tv satellitare al-Jazeera. L'ultimo bilancio rilanciato dall'emittente parla di 53.822 morti nell'enclave palestinese dal 7 ottobre 2023.

Teheran: "Colloqui con gli Usa? Legittima nostra posizione su nucleare pacifico"

"Devo sottolineare che l'Iran presenterà in modo serio e con fermezza le sue posizioni legittime sull'uso pacifico dell'energia nucleare e sulla revoca delle sanzioni". Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, Esmaeil Baghaei, ai media iraniani all'inizio dei nuovi colloqui a Roma tra negoziatori di Iran e Stati Uniti sul controverso programma nucleare della Repubblica Islamica.

Gaza, mercoledì informativa di Tajani in Aula alla Camera

Nella seduta di mercoledì 28 maggio, alle ore 9,30, si terrà l'informativa urgente del governo in Aula alla Camera, con la partecipazione del ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, sulla situazione della Striscia di Gaza. E' possibile seguire la diretta sulla webtv e sul canale satellitare della Camera anche con la traduzione nella lingua dei segni. E' quanto rende noto Montecitorio. 

Diplomatici uccisi, rientra oggi in Israele la salma di Lischinsky

Il corpo di Yaron Lischinsky, 28enne ucciso insieme alla sua compagna, Sarah Lynn Milgrim, mercoledì sera davanti al Capital Jewish Museum di Washington, sarà portato oggi in Israele per la sepoltura. Lo fa sapere il ministero degli Esteri israeliano. Entrambi erano dipendenti dell'ambasciata israeliana a Washington. Il ministero degli Esteri afferma che la famiglia di Lischinsky riceverà il suo corpo all'aeroporto insieme ai rappresentanti del ministero. Sia la cerimonia in aeroporto che il funerale - rende noto il Times of Israel - saranno chiusi alla stampa e ai fotografi. 

Lega araba: "Paesi Med premano su Israele, stop al genocidio"

"Il popolo palestinese sta subendo un genocidio ed è vittima della carestia: gli vengono negate le forniture alimentari, mentre la comunità internazionale resta in silenzio. Rivolgo un appello a tutti i Paesi del Mediterraneo e a tutte le delegazioni presenti" per "fare pressione su Israele affinché consenta l'ingresso di cibo e medicinali e fermi il genocidio in corso in Palestina". Lo ha detto Ahmed Al-Jubouri, vicepresidente del Parlamento arabo, organo della Lega Araba, intervenendo al terzo Forum economico dell'Assemblea parlamentare del Mediterraneo (Pam), a Marrakech. 

Iniziato a Roma quinto round di colloqui Iran-Usa sul nucleare

Il quinto round dei colloqui sul nucleare iraniano fra Iran e Stati Uniti è cominciato a Roma. Lo riferiscono i media iraniani. "È iniziato a Roma, con la mediazione dell'Oman, il quinto round di colloqui indiretti tra Iran e Stati Uniti, guidati dal ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi e dall'inviato speciale degli Stati Uniti per il Medio Oriente Steve Witkoff", ha riferito l'agenzia di stampa Tasnim. 

Raid israeliano a Jabalia, quattro morti e oltre 50 dispersi

“Quattro martiri sono stati recuperati, sei persone sono state tratte in salvo, e oltre 50 cittadini risultano ancora dispersi sotto le macerie di una casa di quattro piani appartenente alla famiglia Dardouna, nel campo di Jabalia, all'incrocio di Al-Jurn". Sono queste le parole diffuse da Mahmoud Basal, portavoce della difesa civile della Striscia di Gaza, attraverso un post su Telegram. Le dichiarazioni seguono un raid aereo israeliano che ha colpito un edificio residenziale nel nord dell’enclave palestinese, provocando almeno quattro morti, in quello che le squadre di soccorso della zona hanno descritto come un “massacro orrendo”. 

Wsj, Muhammed Sinwar e altri capi di Hamas sepolti in silenzio

Il Wall street journal riporta oggi che il leader Muhammed Sinwar e diversi comandanti senior di Hamas sono stati uccisi nell'attacco israeliano del 13 maggio a un bunker sotto l'ospedale Europeo di Khan Younis dove stavano tenendo una riunione. Fonti arabe e di Hamas hanno riferito al Wsj che  l'attacco "ha ucciso importanti personalità lasciando un vuoto tra i vertici dell'organizzazione". Secondo il quotidiano, Muhammed Sinwar, fratello di Yahya da cui ha ereditato la leadership dopo l'uccisione a ottobre, è stato "sepolto in silenzio" qualche giorno dopo i potenti raid dell'Idf, insieme ad altri comandanti di alto rango, tra cui il capo della Brigata Rafah Muhammad Shabana. L'Idf non ha ancora stabilito con certezza se i due siano stati uccisi, ma secondo fonti non ufficiali ritiene che sia così. Secondo il report i leader dell'organizzazione terroristica si sono riuniti in un tunnel nella città di Khan Yunis per discutere anche dell'approccio ai colloqui sul cessate il fuoco con Israele. L'incontro "si è svolto in violazione delle procedure di sicurezza di Hamas in tempo di guerra, consentendo di fatto a Israele di colpire simultaneamente diversi obiettivi di alto valore", scrive il giornale. Secondo fonti, "la precisione e la tempistica dell'attacco hanno dimostrato le notevoli capacità di intelligence di Israele". 

Israele, manifestazione per i rapiti nel luogo del massacro

Centinaia di israeliani stanno protestando contro la guerra chiedendo un accordo sul ritorno degli ostaggi in un luogo diventato un simbolo e un memoriale: nel parco del festival musicale Nova dove il 7 ottobre sono state uccise oltre 370 persone e altre 44 sono state rapite. Lo riferisce Haaretz. Tra i manifestanti c'è Maccabit Meyer, zia dei gemelli ostaggi Gali e Ziv Berman: "Sono in questo posto intriso di sangue per dire che non vogliamo nessuna distruzione, nessuna vendetta, nessuna eliminazione, nessun annientamento. Il ritorno degli ostaggi: questa è l'immagine della vittoria. Tutto qui". Un'altra manifestazione contro la guerra e il ritorno degli ostaggi si sta tenendo al confine con Gaza. I dimostranti portano cartelli e foto di bambini uccisi nella Striscia: "Le bombe stanno riportando gli ostaggi nelle bare", gridano i manifestanti. 

Parlamenti Med: "In Medio Oriente rispettare diritto umanitario"

"Sull'ultima crisi umanitaria in Medio Oriente, come Assemblea parlamentare del Mediterraneo abbiamo fatto appello all'immediato rilascio degli ostaggi e all'assoluta necessità di proteggere i civili innocenti, nonché per l'applicazione del più rigoroso rispetto del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani da parte di tutte le parti". Lo ha detto il presidente dell'Assemblea parlamentare del Mediterraneo, Giulio Centemero, al terzo Forum economico di Marrakesh promosso dalla stessa Pam, che ha preso oggi il via con una sessione su commercio e finanza nella regione euro-mediterranea e del Golfo. La due giorni del forum rappresenta "un incontro fondamentale per continuare a promuovere il dialogo e la cooperazione reciproci: nel corso degli anni, e nonostante le numerose crisi nella regione, Pam si è dimostrata una piattaforma unica per facilitare, tramite la diplomazia parlamentare, la coesistenza pacifica e l'integrazione tra i nostri popoli e i nostri Paesi", ha evidenziato Centemero. 

Conte: "Non condanno Israele ma condotta criminale Netanyahu"

"Appena ho appreso ieri la notizia" dell'uccisione di due funzionari dell'ambasciata israeliana a Washington "sono rimasto sgomento e ho subito condannato in ogni modo, e' una cosa che ci fa orrore ma bisogna anche prevenirle queste cose. Mi e' stato detto che ho parlato contro lo Stato di Israele ma non falsiamo le cose, non l'ho mai fatto, ho sempre condannato la condotta criminale di Netanyahu e del suo governo e Netanyahu non e' Israele e dobbiamo assolutamente fermarlo con tutti gli strumenti a disposizione. Il problema è il genocidio in atto, il problema non è Conte ma Netanyahu con la sua condotta criminale. Lui può anche garantire la sicurezza dei cittadini in Israele" ma con quanto sta facendo "espone gli ebrei nel mondo a spirale di odio, è questo il tema". Lo ha detto il leader M5s Giuseppe Conte, a margine di una iniziativa a Triggiano in Puglia.

Libano, tensione nel sud alla vigilia delle elezioni municipali

Rimane alta la tensione nel sud del Libano dopo gli intensi bombardamenti israeliani delle ultime ore e alla vigilia delle attese elezioni municipali in un territorio dominato politicamente da Hezbollah. Come riferiscono oggi i media libanesi, l'esito delle consultazioni amministrative nel sud del Libano appare destinato a essere un "referendum per Hezbollah", il partito armato anti-israeliano sconfitto pesantemente da Israele nell'ultimo round di guerra sospeso, almeno sulla carta, con il cessate il fuoco del 27 novembre scorso. Sebbene il sostegno popolare a Hezbollah e al suo arsenale militare, nel mirino non solo di Israele ma anche delle stesse autorità libanesi ora molto vicine agli Stati Uniti, appare ancora massiccio, in alcune località chiave del sud del Libano sono emerse liste di "indipendenti" e della "società civile" che vogliono esplicitamente contrastare lo strapotere tradizionale del Partito di Dio e del suo alleato Amal, guidato dall'inamovibile presidente del parlamento Nabih Berri. Le inedite sfide da parte di queste sigle apparentemente autonome ma evidentemente ostili al progetto politico-militare di Hezbollah e Amal si svolgeranno nelle città di Tiro, Nabatiye, Kfar Remman, così come in quel che rimane delle località rase al suolo da Israele a Aytarun e Hula, lungo la linea di demarcazione tra i due paesi. A Sidone, 40 km a sud di Beirut, la battaglia elettorale invece, come tradizione, è tra leader locali sunniti. Mentre a Jezzine, nell'entroterra montagnoso, saranno i due partiti cristiano-maroniti delle Forze Libanesi, del fronte filo-occidentale, e della Corrente patriottica libera, dal 2005 alleata di Hezbollah, a sfidarsi tramite due liste locali. 

Berlino: "Israele responsabile, velocizzare gli aiuti a Gaza"

"Per la prima volta arrivano di nuovo aiuti umanitari a Gaza. È troppo poco, avviene troppo tardi e troppo lentamente. Ma è uno sviluppo della situazione". Lo ha detto il portavoce del governo tedesco, Sebastian Hille, in conferenza stampa a Berlino. Rispondendo a una domanda su Gaza, Hille ha sottolineato comunque la responsabilità di Israele. L'obiettivo adesso è quello di aumentare e velocizzare l'azione umanitaria "per porre fine alla sofferenza di Gaza". "Israele ha una chiara responsabilità che deve assolvere, e nelle ultime settimane ci sono stati numerosi contatti tra il cancelliere, il premier e il Presidente israeliano". Christian Wagner, portavoce del ministero degli Esteri, ha aggiunto: "dopo le settimane di blocco gli aiuti attuali sono ovviamente molto al di sotto del fabbisogno, quindi stiamo ancora dialogando intensamente con il governo israeliano per garantire che un maggior numero di aiuti umanitari arrivino nella Striscia di Gaza". 

Ospedale di Gaza chiede aiuto: "Spegnete l'incendio"

L'amministrazione dell'ospedale Al-Awda, nel nord di Gaza, ha lanciato oggi un appello urgente alle organizzazioni internazionali, chiedendo un intervento immediato per spegnere l'incendio che divampa da giovedì nel magazzino dei medicinali dell'ospedale, in seguito a un attacco aereo israeliano. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa. L'ospedale ha chiesto alla Croce Rossa, all'Oms e ad altri organismi competenti delle Nazioni Unite di intervenire rapidamente e di coordinarsi con le squadre di protezione civile di Gaza per accedere al sito, situato nella zona di Tel al-Zaatar del campo profughi di Jabalia. "L'incendio sta ancora bruciando all'interno del deposito di materiale medico dell'ospedale", ha affermato l'amministrazione dell'ospedale in una nota, avvertendo che l'incendio in corso "minaccia di aggravare la già catastrofica crisi sanitaria e mette in pericolo la vita sia dei pazienti che del personale medico". 

Wall Street Journal: "Muhammed Sinwar e altri capi di Hamas sepolti in silenzio"

Il Wall street journal riporta oggi che il leader Muhammed Sinwar e diversi comandanti senior di Hamas sono stati uccisi nell'attacco israeliano del 13 maggio a un bunker sotto l'ospedale Europeo di Khan Younis dove stavano tenendo una riunione. Fonti arabe e di Hamas hanno riferito al Wsj che  l'attacco "ha ucciso importanti personalità lasciando un vuoto tra i vertici dell'organizzazione". Secondo il quotidiano, Muhammed Sinwar, fratello di Yahya da cui ha ereditato la leadership dopo l'uccisione a ottobre, è stato "sepolto in silenzio" qualche giorno dopo i potenti raid dell'Idf, insieme ad altri comandanti di alto rango, tra cui il capo della Brigata Rafah Muhammad Shabana. L'Idf non ha ancora stabilito con certezza se i due siano stati uccisi, ma secondo fonti non ufficiali ritiene che sia così. Secondo il report i leader dell'organizzazione terroristica si sono riuniti in un tunnel nella città di Khan Yunis per discutere anche dell'approccio ai colloqui sul cessate il fuoco con Israele. L'incontro "si è svolto in violazione delle procedure di sicurezza di Hamas in tempo di guerra, consentendo di fatto a Israele di colpire simultaneamente diversi obiettivi di alto valore", scrive il giornale. Secondo fonti, "la precisione e la tempistica dell'attacco hanno dimostrato le notevoli capacità di intelligence di Israele". Inoltre, è stato notato che Muhammad Sinwar era attento a mantenere un basso profilo e che solo una manciata di persone era a conoscenza dei suoi movimenti o di come contattarlo. Lavorava principalmente dietro le quinte, motivo per cui lo chiamavano "l'ombra". Hamas avrebbe trovato il suo corpo il giorno dopo l'attacco e lo avrebbe seppellito in una tomba provvisoria in un altro tunnel. L'organizzazione terroristica progetta di trasferire il corpo per una "degna sepoltura" dopo la fine degli scontri.

Israele, ieri sono entrati a Gaza 107 camion con aiuti

Il coordinatore israeliano delle attività governative nei territori (Cogat) ha annunciato che ieri 107 camion carichi di aiuti umanitari sono entrati nella Striscia di Gaza. Lunedì Israele ha ripreso la consegna degli aiuti a Gaza, dopo aver chiuso i valichi il 2 marzo. Secondo il Cogat, i tir ieri trasportavano farina, cibo, farmaci e attrezzature mediche. Gli aiuti sono stati sottoposti a un'ispezione da parte delle autorità israeliane prima di entrare a Gaza attraverso il valico di Kerem Shalom. I funzionari delle Nazioni Unite affermano che i gruppi umanitari hanno dovuto affrontare notevoli difficoltà nella distribuzione degli aiuti a causa dell'insicurezza, del rischio di saccheggi e dei problemi di coordinamento con le autorità israeliane. 

Idf: "Il prossimo capo dello Shin Bet non è stato licenziato"

L'Idf ha dichiarato che il generale David Zini "non è stato licenziato dalle Idf", dopo questa mattina, quando il capo di stato maggiore, Eyal Zamir  ha deciso di porre fine al suo servizio poiché il premier lo ha nominato prossimo capo dello Shin Bet in una mossa non coordinata con il capo dell'esercito. Una precedente dichiarazione dell'esercito sembrava lasciar intendere che le dimissioni sarebbero avvenute perché Zini, un generale in servizio attivo, era stato nominato dal primo ministro senza alcuna consultazione con Zamir. Benyamin Netanyahu ha nominato ieri sera Zini nuovo capo del servizio di intelligence Shin Bet nonostante l'Alta Corte abbia definito 'illegale' il licenziamento dell'attuale direttore, Ronen Bar. 

Gran Bretagna "non accetta" le accuse di Netanyahu contro Starmer

Il governo del Regno Unito "non accetta" le accuse rivolte dal premier israeliano Benjamin Netanyahu al primo ministro britannico Keir Starmer dopo l'attentato di Washington. Così il viceministro della Difesa, Luke Pollard, che ha ribadito la ferma condanna all'uccisione dei due diplomatici israeliani. Ha aggiunto che Londra continua a impegnarsi per "una pace duratura a Gaza" chiedendo il rilascio di tutti gli ostaggi, un cessate il fuoco e "aiuti su larga scala" da far entrare nella Striscia. Per ora non c'è una risposta di Downing Street alle accuse dopo che Starmer ieri aveva condannato l'attacco e ogni atto di antisemitismo. 

Coloni israeliani attaccano villaggio in Cisgiordania, case e auto incendiate

Continuano le tensioni in Cisgiordania. Nella notte, decine di coloni israeliani hanno fatto irruzione nel villaggio palestinese di Bruchin, incendiando cinque abitazioni e altrettante automobili. Otto persone hanno riportato ustioni lievi e sono state soccorse dalla Mezzaluna rossa palestinese. All’arrivo delle forze di sicurezza israeliane, gli aggressori si erano già dileguati, ma l'esercito ha fatto sapere di aver avviato un'indagine sull'accaduto.

L’attacco dei coloni rientrerebbe in un’escalation di violenza successiva all’uccisione di Tzeela Gez, una donna israeliana incinta, assassinata il 14 maggio scorso nei pressi del villaggio mentre, insieme al marito, si stava recando in ospedale per partorire. L’Idf ha dichiarato di aver ucciso il presunto attentatore durante un’operazione mirata e, secondo quanto riferito alla Dpa da alcuni residenti, i militari israeliani sono rimasti nella zona per nove giorni, ritirandosi poco prima dell’aggressione notturna dei coloni.

Parroco di Gaza: "Da tre mesi non riceviamo aiuti"

La situazione a Gaza, continua ad essere "molto grave". Lo dice padre Gabriel Romanelli, responsabile dell'unica parrocchia cattolica del territorio. La chiesa ospita attualmente circa 500 uomini, donne e bambini, tra cui un gruppo di disabili assistiti dalle Missionarie della Carità. In un colloquio con Aiuto alla Chiesa che Soffre, padre Romanelli ha spiegato che "all'interno del complesso parrocchiale stiamo facendo il possibile, anche se sentiamo molti bombardamenti e a volte le schegge ci raggiungono". "Da tre mesi non riceviamo aiuti. Quindi, per ora, stiamo razionando tutto ciò che abbiamo, e solo dopo questo razionamento potremo distribuire ai rifugiati nel complesso e alle persone che vengono da fuori", spiega il parroco. Nonostante questi vincoli, di recente padre Gabriel è riuscito a distribuire acqua sia all'interno sia all'esterno del complesso. Circa 52 membri della popolazione cristiana, ortodossi e cattolici, su un totale di circa mille persone presenti prima del conflitto, sono stati uccisi nel corso degli attacchi o sono morti per malattie non curate. Padre Gabriel afferma di aver rilevato anche segni di malattia mentale, compresa la depressione. "La cosa più grave che notiamo è che nessuno parla della fine della guerra o del diritto di rimanere qui, di ricostruire le case, di ricominciare", conclude. 

Idf, 107 camion carichi di aiuti entrati ieri a Gaza dal valico di Kerem Shalom

Sono 107 i camion carichi di aiuti umanitari - generi alimentari, farina, equipaggiamento medico e medicinali - che sono entrati ieri a Gaza attraverso il valico di Kerem Shalom "dopo un accurato controllo per la sicurezza". A darne notizia sono state le forze di difesa israeliane (Idf) citate da Ha'aretz.

Netanyahu: "Il capo dello Shin Bet va nominato al più presto"

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che il nuovo capo dell'intelligence interna (lo Shin Bet) deve essere nominato "prima possibile", aggiungendo che la persona che lui ha scelto per la carica, il maggiore generale David Zini, non sarà coinvolto nelle indagini sulle presunte influenze del Qatar sui collaboratori del premier. "E' imperativo nominare un capo permanente dello Shin Bet prima possibile", si legge in una dichiarazione dell'ufficio del primo ministro, che aggiunge che "il capo nominato dello Shin Bet non sarà coinvolto in tutte queste indagini" sulle presunte influenze del Qatar sui collaboratori di Netanyahu. 

Fumarola: "Chiediamo cessate il fuoco a Gaza, è strage infinita"

"Chiediamo il cessate il fuoco immediato, che si possano portare aiuti alle popolazioni civili, che si costruisca un percorso per arrivare a una pace giusta e duratura. Pensiamo che non si possa continuare ad assistere a questa strage infinita di innocenti e di bambini". Lo ha detto a Bari la segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, a margine del congresso regionale pugliese, riferendosi al sit-in organizzato dal sindacato a Roma domenica 25 maggio (dalle 10 alle 12) in piazzale Don Giovanni Minzoni, vicino all'Ambasciata israeliana. "La nostra organizzazione - ha aggiunto - con tutto il gruppo dirigente, ha deciso di andare a fare questo sit-in vicino all'Ambasciata israeliana perché vogliamo gridare con forza che non si può continuare ad assistere inermi, ognuno di noi deve esercitare un pezzo di responsabilità". 

Iran, fonti alla Cnn: "Gli Usa insistono sullo stop all'arricchimento dell'uranio? Non vogliono l'intesa"

Difficilmente il quinto round di colloqui tra Iran e Stati Uniti sul dossier nucleare di Teheran porterà a un accordo. Lo affermano due fonti iraniane sentite dalla Cnn mentre si attende l'avvio dei negoziati a Roma. "Le dichiarazioni e l'approccio negoziale degli Stati Uniti hanno lasciato molta delusione" nelle stanze del potere a Teheran, dicono le fonti. E, dalla prospettiva iraniana, "se gli Usa sanno che accettare" la condizione "zero arricchimento è impossibile per l'Iran ma continuano a insistere, si tratta di un indizio del fatto che - affermano - di fondo gli Stati Uniti non vogliono un accordo e usano i negoziati come strumento per intensificare le pressioni".

Secondo le fonti, sebbene né l'Iran né gli Usa vogliano lasciare il tavolo dei negoziati, la posizione dell'Amministrazione Trump starebbe rendendo vani i colloqui e gli incontri formali difficilmente andranno avanti a lungo. E ora, stando alle voci raccolte dalla Cnn, Teheran passerà probabilmente su una posizione più dura in assenza di concessioni tangibili da parte degli Stati Uniti.

A Gaza sei addetti per la consegna degli aiuti uccisi in raid dell'Idf

Sei membri delle squadre incaricate della protezione degli aiuti umanitari a Gaza sono stati uccisi in una serie di attacchi israeliani a Deir al-Balah, al centro dell'enclave palestinese. "Condanniamo con la massima fermezza l'orrendo crimine commesso dall'esercito di occupazione israeliano contro il personale di sicurezza e di soccorso e i comitati popolari volontari nell'area di Deir al-Balah, che ha portato al martirio di sei membri delle squadre di sicurezza e di protezione degli aiuti", ha denunciato il governo di Gaza in un comunicato. Fonti locali hanno riferito che la squadra, composta sia da agenti di polizia di Hamas che da volontari, stava proteggendo i camion da un tentativo di assalto da parte di un gruppo di individui non identificati quando le Idf hanno lanciato una serie di attacchi contro di loro. Secondo la stampa palestinese, l'incidente è avvenuto mentre i camion percorrevano l'autostrada Salah al-Din, una delle due strade principali che attraversano Gaza da nord a sud, la più vicina alla linea di demarcazione con Israele e all'area occupata dalle truppe. "Diversi morti rimangono sul luogo del massacro, difficile da raggiungere a causa dei bombardamenti e del continuo fuoco aereo nella zona", si legge nella dichiarazione a firma di Hamas, che governa a Gaza, accusando Israele di voler interrompere il flusso di aiuti umanitari "e di creare uno stato di caos e anarchia". 

Chi erano Sarah Milgrim e Yaron Lischinsky, i diplomatici uccisi nell'attacco a Washington

I due formavano una coppia e stavano già progettando il matrimonio. Lischinsky aveva 28 anni, mentre di Milgrim, ebrea americana, non è stata resa nota l’età. Mercoledì erano arrivati assieme all’evento programmato al Capital Jewish Museum di Washington per un ricevimento per giovani diplomatici. I DETTAGLI

Iran, Teheran contro gli Usa: "Sanzioni sollevano ulteriori dubbi sulla serietà"

Nuove critiche dall'Iran agli Stati Uniti arrivano nel giorno degli attesi nuovi colloqui sul dossier nucleare della Repubblica Islamica. Teheran contesta le sanzioni Usa, affermando che le misure "annunciate alla vigilia del quinto round di colloqui indiretti tra Iran e Stati Uniti, mettono ulteriormente in discussione la volontà dell'America e la serietà sulla strada della diplomazia". Su X il portavoce del ministero degli Esteri, Esmaeil Baghaei, scrive che "il Dipartimento di Stato guidato da Marco Rubio ha toccato un nuovo minimo nella lunga storia americana di misure coercitive e ostili contro l'Iran allargando ulteriormente le sanzioni illecite contro il settore edile e l'edilizia residenziale". Nel post critica misure che considera "oltraggiose" e anche "illegali" e "disumane".

Secondo il portavoce, "le sanzioni" e le "misure coercitive contro l'Iran" sono state "calibrate per privare ogni cittadino iraniano dei diritti umani fondamentali" e quindi "non sono altro che crimini contro l'umanità". "I continui cicli di sanzioni Usa rafforzano solo la già forte convinzione della nostra popolazione che (i leader) americani siano disposti a fare di tutto per ostacolare lo sviluppo e il progresso dell'Iran".

Netanyahu: "Impegnati in una guerra feroce su sette fronti"

In un video messaggio su X, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato che Israele e' impegnato in una "feroce guerra su sette fronti" e che è stata una guerra iniziata dalla Repubblica islamica e dai suoi delegati. Avvertendo che la Gran Bretagna, il Canada e la Francia sono dalla "parte sbagliata dell'umanità" nel sostenere la creazione di uno Stato palestinese indipendente, Netanyahu ha affermato che "stanno dando ad Hamas la speranza che creerà un altro Stato palestinese da cui cerchera' di nuovo di distruggere lo Stato ebraico". Il primo ministro israeliano ha poi avvertito che "quando si forma uno Stato palestinese, abbiamo visto gli estremisti prendere il controllo. L'Iran li manda e loro prendono il governo. Uno Stato palestinese non sarà pacifico". "Ora questi leader possono pensare che stanno facendo avanzare la pace. Ma non è così. Stanno incoraggiando Hamas a continuare la guerra per sempre. Danno ad Hamas la speranza di creare un altro Stato palestinese da cui cercherà di nuovo di distruggere lo Stato ebraico", ha ancora detto Netanyahu.

Netanyahu

©Ansa

Media, colloqui Usa-Iran sul nucleare alle 13 a Roma

La quinta tornata dei negoziati fra Iran e Stati Uniti sul nucleare comincerà a Roma alle 13 ora italiana. Lo rendono noto i media iraniani. Due round di negoziati si sono già tenuti in Oman e altri due a Roma. La delegazione iraniana è guidata dal ministro degli Esteri Abbas Araghchi. 

Milano, rimosso il cartello shock di un negozio: "Qui israeliani sionisti non benvenuti"

È stato rimosso il cartello in ebraico che recitava "israeliani sionisti non sono i benvenuti qui" che era stato messo sulla porta di un negozio nel pieno centro di Milano. A notarlo, e a denunciarlo sui social, è stato Roberto della Rocca, membro della Camera di commercio israelo-italiana e dirigente politico. "Finchè c'è la scritta "stop the war" con un razzo con la bandiera israeliana e un razzo in direzione opposta con la bandiera palestinese, ci sta, potrei metterlo anche io" ha scritto. Ma il cartello in ebraico "per non dare nell'occhio" va oltre, dovuto a "mala fede, spesso di matrice antisemita". LA VICENDA

Protezione civile di Gaza: "16 morti in attacchi israeliani"

La protezione civile di Gaza ha riferito che 16 persone sono rimaste uccise nella notte in attacchi israeliani in varie zone della Striscia. Il bilancio "degli attacchi israeliani in diverse zone della striscia di Gaza dopo la mezzanotte arriva a 16 morti", ha dichiarato alla France Presse Mohamed al-Moughayir, un responsabile dei soccorsi. 

Arrivo aiuti a Gaza, Onu: "Non sono minimamente sufficienti". VIDEO

Israele, intercettato missile balistico lanciato dallo Yemen

L'esercito israeliano ha annunciato che un missile balistico lanciato dallo Yemen è stato abbattuto dalle difese aeree del paese. Non ci sono notizie di feriti, secondo quanto riportano i servizi di emergenza citati dal Times of Israel. Precedentemente era stato reso noto che a Tel Aviv e in altre comunità del centro di Israele erano state attivate le sirene d'allarme.

Gaza decessi di 29 bambini e anziani legati alla fame

Il ministro della Salute palestinese ha riferito che nella Striscia di Gaza almeno 29 bambini e anziani sono morti per "decessi legati alla fame" negli ultimi giorni. Majed Abu Ramadan ha avvertito che altre migliaia di persone sono a rischio per la consegna tardiva e a rilento degli aiuti umanitari, mentre sono in corso bombardamenti dell'esercito israeliano. Secondo il ministro, le precedenti dichiarazioni del responsabile degli aiuti umanitari delle Nazioni Unite alla Bbc, secondo cui 14.000 bambini potrebbero morire senza gli aiuti alimentari disperatamente necessari, erano "molto realistiche", ma potrebbero essere una sottostima.

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