Milano, rimosso il cartello shock di un negozio: "Qui israeliani sionisti non benvenuti"
CronacaA notarlo, e a denunciarlo sui social, è stato Roberto della Rocca, membro della Camera di commercio israelo-italiana e dirigente politico
È stato rimosso il cartello in ebraico che recitava "israeliani sionisti non sono i benvenuti qui" che era stato messo sulla porta di un negozio nel pieno centro di Milano. A notarlo, e a denunciarlo sui social, è stato Roberto della Rocca, membro della Camera di commercio israelo-italiana e dirigente politico. "Finchè c'è la scritta "stop the war" con un razzo con la bandiera israeliana e un razzo in direzione opposta con la bandiera palestinese, ci sta, potrei metterlo anche io" ha scritto. Ma il cartello in ebraico "per non dare nell'occhio" va oltre, dovuto a "mala fede, spesso di matrice antisemita".

La reazione di Ivan Scalfarotto, Italia viva
A commentare l'accaduto anche il senatore Ivan Scalfarotto, responsabile esteri di Italia viva, che su X ha criticato l'operato della negoziante mettendolo in correlazione al duplice omicidio dei membri dell'ambasciata israeliana a Washington: "Se la negoziante di Milano che espone un cartello (in ebraico) per cacciare gli ebrei dal suo negozio o gli attentatori di Washington che hanno ucciso due persone, pensano che il vario (ma certo) grado di immoralità e di illegalità dei loro gesti venga meno a causa di quello che sta accadendo a Gaza, si sbagliano di grosso. Sempre di antisemitismo si tratta"
Il commento dei titolari
“Non siamo razzisti né antisemiti. Siamo per la pace non solo a Gaza, ma anche in Ucraina e ovunque ci siano guerre nel mondo. Come dice il Papa”. Lo dicono i titolari del negozio in centro a Milano, dove ieri è stato affisso un cartello in ebraico con scritto “israeliani sionisti non sono benvenuti”. “Mi dispiace per chi si è offeso”, ma “è stata data un’interpretazione sbagliata di quello che intendevamo”, spiegano i titolari. La lingua ebraica è stata scelta “perché arriva direttamente agli interessati, che sono quelli che stanno massacrando tanti civili”. Ripetono di essere “molto arrabbiati” e “dispiaciuti per quello che sta succedendo a Gaza, per i civili, condanniamo Hamas al 100%, ma è stata data una interpretazione sbagliatissima” alla scritta. Da qui la decisione di rimuovere il cartello "per quieto vivere”, spiegano i commercianti.