Romania, Simion chiede l'annullamento delle elezioni: "Interferenze esterne"

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"Chiedo ufficialmente alla Corte Costituzionale di annullare le elezioni presidenziali rumene di maggio 2025 - ha scritto in un messaggio su X il candidato dell'ultradestra - per le stesse ragioni per cui le elezioni di dicembre sono state annullate: interferenze esterne da parte di attori statali e non statali. Questa volta dimostrato con prove"

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George Simion, candidato nazionalista alle ultime elezioni in Romania, ha annunciato il ricorso per annullare il turno di ballottaggio delle presidenziali dalle quali è uscito sconfitto domenica 18 maggio. Il politico rumeno ha denunciato "interferenze esterne", in particolare da parte della Francia. "Chiedo ufficialmente alla Corte Costituzionale di annullare le elezioni presidenziali rumene di maggio 2025 - ha scritto in un messaggio su X il candidato dell'ultradestra - per le stesse ragioni per cui le elezioni di dicembre sono state annullate: interferenze esterne da parte di attori statali e non statali. Questa volta dimostrato con prove". "Né la Francia né la Moldavia, né nessun altro ha il diritto di interferire nelle elezioni di un altro stato. A tutti i rumeni: chiedete urgentemente alla Corte Costituzionale di annullare questa farsa. Non ci arrenderemo e non tradiremo! Questa è solo l'inizio di una grande vittoria", ha concluso.

L'esito del voto

Simion ha detto che la Moldova e la Francia sarebbero intervenute per "comprare voti, e che persone decedute avrebbero votato nel ballottaggio presidenziale del 18 maggio". Stando ai risultati finali diffusi ieri dalla commissione elettorale a Bucarest, il sindaco centrista ed europeista della capitale Nicusor Dan ha vinto il ballottaggio con il 53,6% dei voti rispetto al 46,4% andato a Simion.

Le elezioni erano state convocate una seconda volta dopo che la Corte costituzionale aveva annullato l'esito del primo turno del voto dello scorso novembre vinto dal candidato indipendente con posizioni populiste e di estrema destra Georgescu accusato di non aver denunciato fonti di finanziamento usate per promuovere la sua candidatura sui social, a partire da Tik Tok. Simion ha ora precisato che la motivazione del suo passo "sono le stesse" di quelle che avevano dato il via all'annullamento del voto, quindi ingerenze esterne. 

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