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Covid, news. Oms: "Nel 2023 sta per diventare come un'influenza stagionale"

Ansa / Ipa

Lo ha affermato il direttore delle emergenze dell'Oms, Michael Ryan. Resta quasi invariata l'incidenza settimanale dei casi in Italia, pari a 38 ogni 100mila abitanti fra il 6 e il 12 marzo, contro i 41 dei 7 giorni precedenti. In leggero calo l'indice di trasmissibilità: l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è sceso allo 0,94 dallo 0,97. Stabile all'1%  il tasso di occupazione in terapia intensiva, in lieve diminuzione quello nelle aree mediche. 23.730 i nuovi casi e 212 i decessi nell'ultima settimana

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Il Covid è sul punto di diventare una minaccia simile all'influenza stagionale. Lo ha affermato il direttore delle emergenze dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), Michael Ryan. "Penso che stiamo arrivando a un punto in cui possiamo guardare al Covid-19 nello stesso modo in cui guardiamo all'influenza stagionale: una minaccia per la salute, un virus che continuerà a uccidere, ma un virus che non sta sconvolgendo la nostra società", ha affermato, aggiungendo che accadrà "quest'anno". 
Risulta praticamente stabile l'incidenza settimanale dei casi Covid-19 in Italia, pari a 38 casi ogni 100mila abitanti nel periodo compreso fra il 6 e il 12 marzo, contro i 41 dei 7 giorni precedenti. In leggero calo l'indice di trasmissibilità: l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è sceso allo 0,94 dallo 0,97, sotto la soglia epidemica. Lo indica il monitoraggio di Istituto Superiore di Sanità (Iss) e ministero della Salute. I dati del monitoraggio indicano inoltre che è stabile all'1% anche il tasso di occupazione dei posti letto nei reparti di terapia intensiva; in lieve diminuzione il tasso di occupazione in aree mediche Covid-19 a livello nazionale, dal 4,7% registrato il 9 marzo al 4,3% del 16 marzo. Quattro regioni sono a rischio alto, 9 moderato e 8 basso.
Nella settimana 10-16 marzo si registrano 23.730 nuovi casi positivi con una variazione di -1,1% rispetto alla settimana precedente (quando erano stati 23.988). Le vittime sono 212, -1,9% rispetto alla settimana precedente (216). I tamponi eseguiti sono stati 452.747, in calo del 5,3% rispetto alla settimana precedente (477.908). Infine, in lieve aumento il tasso di positivita', al 5,2% con una variazione di +0,2% rispetto alla settimana precedente (5,0%) - IL BOLLETTINO 

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Covid: a 3 anni dal dramma, preghiera di 10 religioni a Bergamo

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- di Maurizio Odor

Lopalco: 'zero pazienti in intensiva possibile prima con più quarte dosi'

"Le terapie intensive finalmente prive di casi di Covid sono certamente una buona notizia. Forse con un maggiore sforzo nella campagna vaccinale dei richiami - la quarta dose, in particolare - questo risultato lo avremmo raggiunto anche prima". A dirlo all'Adnkronos Salute è l'epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene all'Università del Salento, commentando il traguardo di 'zero pazienti' Covid nelle terapie intensive della Lombardia, per la prima volta dall'inizio della pandemia. Lopalco invita comunque a mantenere alta la guardia sulle vaccinazioni. "Non dimentichiamo che il virus tornerà a circolare ad intensità maggiore e quindi il rischio per le persone fragili sarà sempre presente", conclude.
- di Maurizio Odor

Rezza, situazione positiva, impatto clinico molto basso

"Questa settimana si assiste a un'ulteriore lieve diminuzione dei casi Covid nel nostro Paese. Il tasso di incidenza si fissa a 40 casi per centomila abitanti. Anche l'Rt tende leggermente a scendere, siamo a 0,94, quindi ben al di sotto della soglia epidemica. Il tasso di occupazione dei posti letto in area medica e in terapia intensiva è rispettivamente al 4,3% e all'1%. quindi la situazione epidemiologica sembra evolvere in senso positivo e l'impatto clinico appare essere molto basso". Lo sottolinea il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, in un video a commento dei dati settimanali. 
- di Redazione Sky TG24

Lopalco: 'virus sta diventando stagionale, sparirà in primavera-estate'

"Quello che abbiamo osservato da tempo in Italia ormai si osserva progressivamente nel resto del mondo. Cioè il passaggio da pandemia ad endemia con picchi stagionali. Ecco perché l'Organizzazione mondiale della sanità pensa alla fine dell'emergenza Covid e considera che potremo guardare a Sars-CoV-2 come ad un virus influenzale. Il passaggio alla stagionalità farà sì che, come stiamo già osservando, in primavera-estate il virus non dovrebbe più dare segno di sé". A dirlo all'Adnkronos Salute è l'epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene all'Università del Salento, commentando le dichiarazioni degli esperti Oms, oggi durante il periodico briefing con la stampa. "Resta importante in questa fase continuare a monitorare il virus - ribadisce Lopalco - perché le sorprese purtroppo potrebbero sempre esserci". 
- di Redazione Sky TG24

Gismondo, 'presto simile a influenza stagionale? E' già così'

Covid potrà presto essere considerato come un'influenza stagionale? "Lo è già, perché Sars-CoV-2 è diventato a tutti gli effetti un coronavirus come gli altri coronavirus suoi parenti che circolano ormai da tempo nella nostra popolazione. Si è endemizzato e avremo una stagionalità tipica di questi virus". Così all'Adnkronos Salute Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell'Ospedale Sacco di Milano, commentando le parole di Mike Ryan, direttore esecutivo del Programma Emergenze sanitarie dell'Organizzazione mondiale della sanità. Oggi in conferenza stampa l'esperto ha spiegato che presto, quest'anno se il virus continuerà a evolversi nella stessa direzione, "potremo guardare Covid-19 allo stesso modo in cui guardiamo all'influenza stagionale". 
- di Redazione Sky TG24

Covid: Piemonte, stazionaria curva contagi, 1.169 negli ultimi 7 giorni

Stazionaria la curva dei contagi da Covid in Piemonte nella settimana tra il 10 e il 16 marzo rispetto ai sette giorni precedenti. I casi medi giornalieri dei contagi sono stati 167, l’incidenza regionale è stata 27.5 con andamento in calo (-7,4%) rispetto ai 29.7 della settimana precedente. Su base regionale, i casi degli ultimi 7 giorni sono stati 1.169 (-93), l’occupazione dei posti letto ordinari si attesta al 2,5%, quella dei posti letto in terapia intensiva è allo 0,2%, mentre la positività dei tamponi è al 2,4%.
- di Maurizio Odor

Fnopi, 90 infermieri morti, investire su capitale umano

Nella Giornata nazionale per le vittime del Covid il pensiero degli infermieri va agli oltre 187mila morti in Italia. La Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche ricorda, in questa occasione, anche i 90 colleghi che hanno dato la vita sul luogo di lavoro ed esprime solidarietà ai numerosi contagiati: oltre 390mila da inizio pandemia, tra infezioni e reinfezioni. Gli operatori sanitari che hanno contratto il virus sono saliti quasi a 480mila, di cui l'82% infermieri, secondo l'INAIL. Spicca anche una situazione grave di burnout che il Covid ha provocato tra chi ha contratto il virus. Secondo una ricerca dell'università di Bari, ansia e incapacità di fronteggiare lo stress sono aumentate notevolmente. Il 71,4% degli operatori intervistati ha affermato di soffrire di disturbi del sonno, il 33,2% di ansia moderata e il 50,6% di avere una bassa capacità di fronteggiare lo stress, con ovvie conseguenze negative anche sugli assistiti.
- di Redazione Sky TG24

Andreoni, 'ancora presto per derubricare emergenza internazionale'

"L'Oms ha una visone globale del Covid e per questo procede con cautela nel valutare la fine dell'emergenza mondiale. Si aspetterà ancora un po'. In Occidente c'è una situazione abbastanza tranquilla, ma in altri Paesi che hanno vaccinato meno ci sono altri numeri". Così all'Adnkronos Salute Massimo Andreoni, professore di Malattie infettive all'Università Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit). 
- di Redazione Sky TG24