Leggera virata verso l'alto della curva dei ricoveri ordinari di pazienti con infezione da Sars-CoV-2. È quanto emerge dalla rilevazione degli ospedali sentinella aderenti alla rete della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere del 14 marzo 2023. Nelle ultime 4 settimane si osservano alcune piccole oscillazioni dei dati che indicano comunque una sostanziale stabilità dei casi
Kyriakides: “Long Covid per 1 ex paziente su 8, intensificare la ricerca in Ue”
Long Covid Italia: "Supporto e vita dignitosa per chi non è mai guarito"
"Si tratta di un'iniziativa volta a ricordare le persone colpite dalle conseguenze di medio e lungo termine dell'infezione da Sars-CoV-2", ricordando i due hashtag maggiormente usati in questa occasione, tre anni dopo: #LongCovidAwarenessMonth e #LongCovidAwarenessDay. Simbolo della giornata il nastro grigio, nero e verde-blu, "a simbolizzare sia la sofferenza che la speranza per un futuro migliore". Il contributo dei pazienti della prima ondata pandemica, ricordano Esperti e Perego, "è stato pionieristico per la sensibilizzazione, il riconoscimento e la ricerca su questa malattia. Tuttavia, l'intento di questo evento è quello di sostenere tutti i malati colpiti dalle conseguenze, anche gravi, dell'infezione da Sars-CoV-2, con il prolungamento del Covid-19 in una malattia cronica. Cosa è il Long Covid? Il termine e il concetto nascono dall'unione dei pazienti colpiti dalla prima ondata pandemica - ricordano nella nota - Il termine Long Covid viene condiviso per la prima volta come hashtag su Twitter nella primavera del 2020".
Poco dopo, la comunità internazionale di pazienti riesce a portare la propria voce davanti all'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) in rappresentanza di numerosi Paesi. Il Long Covid viene riconosciuto formalmente dall'Oms il 20 agosto 2020. Esperti e Perego (la prima a lanciare l'hashtag 'Long Covid') hanno rappresentato l'Italia a questo incontro chiave con l'agenzia Onu per la salute, e hanno guidato in Italia il riconoscimento del Long Covid con l'Istituto superiore di sanità e il ministero della Salute, nell'ambito della prima giornata italiana dedicata alla sensibilizzazione della ricerca biomedica sul Long Covid, il 30 gennaio 2021. Nel Luglio dello stesso anno, si ricorda nella nota diffusa oggi, l'Iss diffonde un report sulla definizione e gestione del Long Covid nei pazienti adulti e pediatrici.
Fiaso, lieve rialzo dei ricoveri ordinari di Covid-19
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Covid: pochi anticorpi uguale fallimento vaccini? L'analisi di Burioni
"La protezione suscitata da un vaccino - spiega l'esperto - è una cosa complicata: una persona non esperta può pensare che il meccanismo sia semplice. Il vaccino induce gli anticorpi, gli anticorpi proteggono e amen. Se gli anticorpi ci sono bene, se non ci sono il vaccino non ha funzionato. In realtà le cose sono molto più complicate per una serie di motivi. Prima di tutto - precisa Burioni - noi spesso non sappiamo quale sia il livello protettivo di anticorpi, per cui non è possibile sapere se la quantità di anticorpi presenti è sufficiente. In secondo luogo, anche quando gli anticorpi non ci sono, non è detto che il vaccino non abbia funzionato. Questo perché non ci sono solo gli anticorpi a proteggerci (ci sono anche le cellule T), ma anche per un motivo un poco più complesso. Quando noi incontriamo un virus per la prima volta, abbiamo una risposta immunitaria lenta e meno efficace, non fosse altro perché il sistema immunitario deve essere certo di non attaccare i nostri organi. Al contrario, quando incontriamo lo stesso virus dopo averlo già visto, la risposta è veloce e potente. Talvolta, anche se nel siero del paziente non si vedono anticorpi dopo la vaccinazione, è sufficiente questa maggiore 'velocità' nella risposta per proteggere il vaccinato dall'infezione".
"Poi - prosegue lo scienziato - bisogna decidere a cosa vogliamo che serva il vaccino: a evitare l'infezione o a evitare la malattia grave? Un vaccino come quello contro la poliomielite (Salk) non era efficacissimo nel bloccare l'infezione e quindi il contagio, ma ha dato un contributo fondamentale per fare scomparire questa malattia, eppure mai nessuno si è lamentato di questo. Infine, ci sono stati anche casi in cui la presenza di anticorpi non solo ha significato mancanza di protezione, ma addirittura una malattia più grave: è accaduto con un vaccino contro il virus respiratorio sinciziale sperimentato (e subito ritirato!) negli anni '60, che faceva produrre gli anticorpi 'sbagliati' causando nei vaccinati una malattia più grave. Capite dunque che definire un 'fallimento vaccinale' è cosa difficile, richiede studi lunghi e ragionamenti non proprio semplicissimi da parte di gente che ha studiato molto".
Long Covid anche tra i bambini, al Gemelli seguiti 230 casi
Le cause del Long Covid non sono note, ma ricercatori di tutto il mondo sono impegnati a far luce su questa misteriosa condizione. Anche l'1% circa dei bambini reduci da un'infezione da SARS CoV-2 sviluppa segni e sintomi, riconducibili al quadro del Long Covid. Fino a poche settimane fa, però, l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) aveva messo a punto una definizione ufficiale di long Covid solo per gli adulti. "Qualche mese fa l'Oms ha organizzato un tavolo di ricerca che ha coinvolto esperti nella gestione del Long Covid da tutto il mondo, oltre a genitori e pazienti stessi, per sviluppare un processo attraverso il quale si è arrivati alla definizione di Long Covid pediatrico, che è stata pubblicata lo scorso febbraio sul portale dell'OMS - spiega Danilo Buonsenso, dirigente medico presso la UOC di Pediatria della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, docente di Pediatria all'Università Cattolica ed esperto mondiale riconosciuto di Long Covid pediatrico - Anche noi del Gemelli siamo stati coinvolti in questo tavolo di lavoro essendo stati il primo centro al mondo a segnalare l'esistenza del Long Covid in età pediatrica e a pubblicare le prime evidenze di una certa rilevanza sul tema". Al Policlinico Gemelli fino a oggi sono stati seguiti 3900 pazienti adulti e 230 pediatrici con Long Covid. Secondo la definizione dell'Oms, si parla di Long Covid in età pediatrica quando bambini, sani prima del Covid, sviluppano segni e sintomi persistenti per almeno 2 mesi dopo l'infezione, legati a problematiche di salute nuove, non spiegabili da altre diagnosi. Questi sintomi comprendono astenia cronica, facile affaticabilità, problemi cognitivi, vuoti di memoria, dolori muscolo-scheletrici, problematiche cardiache (dolori toracici, alterazioni del ritmo cardiaco, miopericarditi, ecc) e soprattutto una scarsissima tolleranza a sforzi anche lievi. "Vediamo ragazzi che praticavano sport più volte al giorno e che dopo il Covid presentano una facile affaticabilità, anche solo facendo un piano di scale. Ad oggi - spiega Buonsenso - non abbiamo una terapia perché non sappiamo ancora come mai alcuni pazienti sviluppino il Long Covid. Ma il nostro e altri gruppi stanno lavorando allo studio di nuovi biomarcatori di Long Covid. Dai dati preliminari al riguardo siamo abbastanza ottimisti; nei prossimi mesi riusciremo a capire meglio perché alcuni pazienti sviluppano il long Covid e altri no. Al momento non c'è ovviamente una terapia specifica quindi offriamo trattamenti personalizzati in base alle problematiche principali riscontrate, paziente per paziente".
In 7 giorni lieve rialzo ricoveri ordinari: +4,2%
Fiaso: lieve rialzo ricoveri ordinari, +4,2% nell’ultima settimana
Nei reparti ordinari si registra un aumento del +7,9% del numero di ricoveri 'Per Covid', ovvero pazienti con insufficienza respiratoria o polmonite, e un aumento del +4,8% dei casi 'Con Covid', soggetti che sono arrivati in ospedale per la cura di altre patologie, sono positivi al virus ma non hanno sintomi respiratori e polmonari. I pazienti hanno una età media di 69 anni e al 75% sono vaccinati da oltre sei mesi e soffrono di altre patologie. I numeri restano bassi e stabili nelle terapie intensive che per la prima volta da quando è effettuata la rilevazione non hanno ricoveri di pazienti 'Con Covid'. I soggetti hanno una età media di 68 anni e sono vaccinati da oltre 6 mesi.
Covid, Long Covid per 1% bimbi guariti, Gemelli Roma primo al mondo a scoprirlo
In Toscana 227 nuovi casi e nessun decesso
Il numero dei contagiati rilevati nella regione dall'inizio della pandemia sale dunque a 1.592.510. I nuovi casi sono lo 0,01% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,02% (305 persone) e raggiungono quota 1.573.652 (98,8% dei casi totali).
I dati, relativi all'andamento della pandemia, sono quelli accertati oggi sulla base delle richieste della Protezione civile nazionale.
Al momento in Toscana risultano pertanto 7.250 positivi, -1,1% rispetto a ieri. Di questi 150 (2 in meno rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale: 6 (1 in più) si trovano in terapia intensiva.
Oggi non si registrano nuovi decessi.
Dall'ultimo bollettino quotidiano sono stati eseguiti 325 tamponi molecolari e 2.599 tamponi antigenici rapidi: di questi il 7,8% è risultato positivo. Sono invece 419 i soggetti testati, escludendo i tamponi di controllo: il 54,2% di questi è risultato positivo.
Nursing Up, '20mila sanitari colpiti da Long Covid ma non riconosciuti'
Usa, ok a vaccino bivalente Pfizer per richiamo in bimbi 6 mesi-4 anni
L'Agenzia americana del farmaco Fda ha annunciato di avere modificato l'autorizzazione all'uso di emergenza (Eua) del prodotto bivalente del gruppo Usa e del suo partner tedesco, per includere l'indicazione al richiamo negli under 4. L'ente regolatorio precisa che l'ok al richiamo bivalente riguarda solo i bambini fra 6 mesi e 4 anni d'età che hanno completato la vaccinazione primaria con tre dosi del vaccino monovalente, prima che il bivalente fosse autorizzato come terza dose. Da dicembre 2022, infatti, i bimbi under 4 che hanno ricevuto le prime due dosi di vaccino monovalente Pfizer-BioNTech possono completare il ciclo primario con il bivalente. I piccoli che hanno assunto due dosi di monovalente più una terza di bivalente non sono idonei al richiamo con un'ulteriore dose di bivalente, perché si ritengono già protetti contro le conseguenze più gravi dell'infezione da Sars-CoV-2.
"I dati attualmente disponibili - dichiara Peter Marks, direttore del Center for Biologics Evaluation and Research della Fda - mostrano che la vaccinazione rimane la migliore difesa contro forme gravi, ricoveri e morte da Covid in tutte le fasce d'età. Incoraggiamo tutte le persone idonee ad assicurarsi che le loro vaccinazioni siano aggiornate con un vaccino bivalente".
Turismo, Fto: "Sbloccare 39 mln di aiuti covid alle agenzie di viaggi"
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Siracusa, esposizione Santa Lucia dedicata al personale sanitario
Kyriakides: “Long Covid per 1 ex paziente su 8, intensificare la ricerca in Ue”
Lo ha segnalato, in un tweet, la commissaria europea alla Salute. “Insieme dobbiamo intensificare la ricerca sulle sue cause, conseguenze e trattamento, con un approccio coordinato" a livello europeo. "Lo dobbiamo a milioni di nostri cittadini", ha spiegato. LEGGI L'ARTICOLO
Tre anni fa l’Oms usava per la prima volta la definizione di “pandemia”
Wsj, per rapporto Usa pandemia Covid nata da una fuga in laboratorio
Studio, "per long Covid efficace mix Arginina-vitamina C"
coordinato da un consorzio internazionale composto dall'Università Federico II di Napoli, l'Albert Einstein College of New York e il Cardiovascular Research Center di Ahalst (Belgio). Secondo questa ricerca il mix di Arginina e Vitamina C, dopo essersi rivelato efficace nel contrastare la perdita di forza muscolare nei pazienti post-Covid, ha dimostrato di migliorare in modo marcato anche altri sintomi legati al Long Covid, tra cui in particolare insonnia e disturbi gastrointestinali.