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Covid, le notizie di oggi: Fiaso, dopo 2 mesi risale la curva dei ricoveri (+2,4%)

©Getty

Stabili le terapie intensive. E' quanto emerge dalla rilevazione degli ospedali sentinella aderenti alla rete della Federazione italiana Aziende sanitarie e ospedaliere del 21 febbraio. Più evidente la risalita dei ricoveri "per Covid", cioè pazienti con insufficienza respiratoria o polmonite, +15% di casi in ricovero ordinario, tuttavia continuano a costituire una minoranza dei casi con infezione da Sars Cov-2 (38,5%) negli ospedali

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Primi passi Commissione, per audizioni 7 nomi per partito

Primi passi verso la costituzione della commissione d'inchiesta Covid. Sarà bicamerale. Prima del via libera alla proposta arrivata dalle forze politiche che hanno depositato un testo ad hoc si procederà alle audizioni. L'ufficio di presidenza della Commissione Affari sociali ha deciso, secondo quanto si apprende, che ogni partito potrà scegliere 7 persone da audire. Le liste sono piene di tecnici. Il Pd e il Movimento 5 stelle hanno chiesto, tra gli altri, di poter sentire il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli. Tra i nomi anche quello dell'ex direttore generale dell'Agenzia Italiana del Farmaco, Nicola Magrini.
- di Redazione Sky TG24

Bassetti: 'giovani morti per vaccino? Istat smaschera balla gigantesca'

"C'è chi spaventa la gente, o cerca di consolare famiglie che hanno perso prematuramente i loro figli, dicendo che c'è una correlazione tra morti improvvise nei giovani e vaccino per il Covid, generando terrore per i vaccini e odio nei confronti di noi medici. Per capire se mentono, bisogna usare il metodo scientifico guardando ai dati. Secondo l'Istat, nel 2021 sono morte 7.367 persone nella fascia tra 0 e 40 anni, 575 in meno rispetto alle 7.942 registrate in media tra il 2015 e il 2019". Un dato che Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, sottolinea su Facebook per 'smascherare' quelle che definisce fake news. "Vari giornalisti televisivi e della carta stampata ne hanno fatto il loro cavallo di battaglia, ma sono solo balle gigantesche: false verità", scrive il medico.
"Quando fai inchieste in malafede, solo per fare share Tv o per vendere giornali, perdi credibilità. Sempre che ne abbiano mai avuta", chiosa Bassetti. "Ognuno parli di ciò di cui è competente - è il suo invito - Il problema è capire se questi giornalisti siano competenti di qualcosa".
- di Redazione Sky TG24

Andreoni: "Con vaccini spray sarebbe svolta ma candidati lontani"

Il futuro della lotta al Covid passa per nuovi vaccini. "Quelli mucosali o spray potrebbero cambiare la storia, essere davvero uno svolta, per semplicità d'uso e per l'efficacia nel creare una barriera a livello delle mucose - che oggi sono invece è la parte 'debole' dei vaccini che stiamo usando - grazie alle immunoglobuline IgA che bloccano il virus in ingresso proprio nelle vie respiratorie. Ma ad oggi molti dei possibili vaccini candidati sono naufragati. E' un fronte su cui occorre investire risorse e competenze". Così all'Adnkronos Salute Massimo Andreoni, professore di Malattie infettive all'Università Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), in merito all'appello dell'Organizzazione mondiale della sanità che chiede di puntare su questo tipo di prodotti, anche per evitare i ritardi che potrebbero essere legati all'aggiornamento di quelli attualmente utilizzati. 
 
- di Redazione Sky TG24

In India presto distribuito il primo vaccino nasale: cosa sappiamo sullo spray

Approvato alcuni mesi fa, si chiama iNCOVACC e viene prodotto dalla Bharat Biotec. È spruzzato direttamente nel naso: i test hanno mostrato che il prodotto induce una vasta risposta immunitaria, sia delle cellule T che di quelle della mucosa nasale, sede primaria di penetrazione del virus Sars-Cov2. COME FUNZIONA
- di Redazione Sky TG24

Studio: il vaccino bivalente funziona contro sottovarianti Kraken e Orthrus

Secondo la ricerca le sottovarianti hanno un'alta capacità di sfuggire alla risposta immunitaria ottenuta con tre dosi a mRNA monovalenti: un richiamo con il vaccino bivalente è però in grado di ripristinare una buona protezione. Intanto sono stati sequenziati alcuni casi in Umbria.
- di Redazione Sky TG24

Le nuove linee guida dell’Oms su mascherine, cure, test e isolamento

L’Organizzazione mondiale della Sanità ha aggiornato le raccomandazioni per il coronavirus. È tornata a sottolineare l’importanza delle mascherine e ne consiglia l’uso “per chiunque si trovi in uno spazio affollato, chiuso o scarsamente ventilato”. Ha poi “esteso la sua forte raccomandazione per l'uso dell'antivirale orale Paxlovid (nirmatrelvir-ritonavir)", anche per le donne incinte o che allattano. Novità anche sul periodo di isolamento se si è positivi e su quando effettuare il tampone. 
- di Redazione Sky TG24

Vaccinati con infezione pregressa sono meno contagiosi degli altri: lo studio

Lo dimostra un'analisi condotta su 111.687 residenti delle carceri statunitensi. L'immunità ibrida, quella garantita dall'azione combinata del contagio e della somministrazione dei vaccini, abbasserebbe del 40% la capacità di trasmissione verso le altre persone rispetto alla norma. 
- di Redazione Sky TG24

Covid, rischio trombosi nei contagiati senza vaccino 50-70 volte maggiore

La conferma arriva dallo studio più ampio e completo sugli effetti di tutti i quattro vaccini utilizzati contro Covid sul nostro sistema emostatico, coordinato dal Centro cardiologico Monzino e l’università Statale di Milano, in collaborazione con l’ospedale San Raffaele, e appena pubblicato su 'Thrombosis Research'. LA RICERCA
- di Redazione Sky TG24

Bassetti, 'giovani morti per vaccino? Istat smaschera balla gigantesca'

"C'è chi spaventa la gente, o cerca di consolare famiglie che hanno perso prematuramente i loro figli, dicendo che c'è una correlazione tra morti improvvise nei giovani e vaccino per il Covid, generando terrore per i vaccini e odio nei confronti di noi medici. Per capire se mentono, bisogna usare il metodo scientifico guardando ai dati. Secondo l'Istat, nel 2021 sono morte 7.367 persone nella fascia tra 0 e 40 anni, 575 in meno rispetto alle 7.942 registrate in media tra il 2015 e il 2019". Un dato che Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, sottolinea su Facebook per 'smascherare' quelle che definisce fake news. "Vari giornalisti televisivi e della carta stampata ne hanno fatto il loro cavallo di battaglia, ma sono solo balle gigantesche: false verità", scrive il medico. 
"Quando fai inchieste in malafede, solo per fare share Tv o per vendere giornali, perdi credibilità. Sempre che ne abbiano mai avuta", chiosa Bassetti. "Ognuno parli di ciò di cui è competente - è il suo invito - Il problema è capire se questi giornalisti siano competenti di qualcosa".
- di Redazione Sky TG24

Gimbe, cure essenziali hanno retto a Nord durante Covid 2020

Nel 2020, la maggior parte delle Regioni del Nord Italia è riuscita a mantenere un'erogazione dei Livelli essenziali di assistenza (Lea)  - ovvero delle prestazioni sanitarie che le Regioni devono garantire ai cittadini gratuitamente o attraverso il pagamento di un ticket - non troppo difforme rispetto all'anno precedente, e questo nonostante la prima pesante ondata pandemica di Covid-19. Al contrario le Regioni del Sud, pur essendo state meno colpite dalla pandemia nel 2020, hanno registrato performance peggiori. Lo evidenzia la Fondazione Gimbe in una nuova analisi relativa al monitoraggio dei Lea attraverso il Nuovo Sistema di Garanzia, i cui dati già pubblicati dal ministero della Salute evidenziano che solo 11 regioni risultano adempienti nel 2020. Gimbe ha analizzato le differenze tra gli adempimenti 2020 e quelli 2019, al fine di valutare l'impatto della pandemia sui punteggi totali delle Regioni, oltre che sui tre macro-livelli assistenziali (prevenzione collettiva, assistenza distrettuale ed assistenza ospedaliera). Rispetto al 2019, afferma Gimbe, nel 2020 i punteggi totali sono peggiorati in tutte le Regioni - fatta eccezione per la Provincia Autonoma di Trento e la Valle d'Aosta - dimostrando che la pandemia ha rappresentato un forte 'stress test' per la sanità italiana. Tuttavia, tra le Regioni che hanno sperimentato una prima ondata molto violenta, il gap 2019-2020 è molto contenuto (35 punti). D'altro canto, 7 delle 11 Regioni con gap superiore a 20 punti si trovano al Sud, di fatto risparmiato dalla prima ondata. Questi dati, spiega il presidente Gimbe, Nino Cartabellotta, "confermano che la resilienza alla pandemia dei servizi sanitari regionali e la capacità di erogare le prestazioni essenziali nel 2020 sono state condizionate in positivo più dalle performance 2019 che in negativo dall'impatto della prima ondata". 
- di Redazione Sky TG24

Gimbe, 'adempimento Lea peggiorato ovunque eccetto a Trento e in Vda'

"Rispetto al 2019, nel 2020" segnato dalla pandemia di Covid-19 "i punteggi totali" assegnati dal ministero della Salute per l'adempimento dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) "sono peggiorati in tutte le Regioni - fatta eccezione per la Provincia autonoma di Trento e la Valle d'Aosta - dimostrando che la pandemia ha rappresentato un forte 'stress test' per la sanità italiana". E' quanto emerge da un'analisi condotta dalla Fondazione Gimbe dopo la pubblicazione da parte del dicastero di Lungotevere Ripa del 'Monitoraggio dei Lea attraverso il Nuovo sistema di garanzia' (Nsg), che valuta 22 indicatori suddivisi in tre aree: prevenzione collettiva e sanità pubblica, assistenza distrettuale e assistenza ospedaliera. 
"Considerato che il Nsg è in sperimentazione dal 2016 - spiega la Fondazione - Gimbe ha analizzato le differenze tra gli adempimenti 2020 e quelli 2019, al fine di valutare l'impatto della pandemia sui punteggi totali delle Regioni, oltre che sui tre macro-livelli assistenziali". 
"Tuttavia - si legge nell'analisi - tra le Regioni che hanno sperimentato una prima ondata" Covid "molto violenta, il gap 2019-2020 è molto contenuto (0 punti) per Provincia autonoma di Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Toscana ed Emilia Romagna; intermedio (10-25 punti) per Veneto e Piemonte; elevato per Lombardia e Liguria (più di 35 punti). D'altro canto, 7 delle 11 Regioni con gap superiore a 20 punti si trovano al Sud, di fatto risparmiato dalla prima ondata". 
- di Redazione Sky TG24

In Toscana 272 nuovi casi e 7 decessi

Sono 272 i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime ventiquattro ore in Toscana: 66 sono stati confermati con tampone molecolare e gli altri 206 con test rapido.
Il numero dei contagiati rilevati nella regione dall'inizio della pandemia sale dunque a 1.588.384. I nuovi casi sono lo 0,02% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,1% (1.257 persone) e raggiungono quota 1.562.489 (98,4% dei casi totali).
I dati, relativi all'andamento della pandemia, sono quelli accertati oggi sulla base delle richieste della Protezione civile nazionale.
Al momento in Toscana risultano pertanto 14.341 positivi, -6,5% rispetto a ieri. Di questi 177 (2 in meno rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale: 8 (stabili) si trovano in terapia intensiva.
La lista dei decessi si aggiorna con 7 nuovi decessi: 4 uomini e 3 donne con un'età media di 86,3 anni.
Dall'ultimo bollettino quotidiano sono stati eseguiti 415 tamponi molecolari e 3.248 tamponi antigenici rapidi: di questi il 7,4% è risultato positivo. Sono invece 516 i soggetti testati, escludendo i tamponi di controllo: il 52,7% di questi è risultato positivo.
- di Redazione Sky TG24

Covid, rischi cardiaci più comuni negli uomini che nelle donne

Uno studio condotto dal British Medical Journal Medicine, ha dimostrato che le donne ospedalizzate in seguito all'infezione da Covid-19, hanno il 30% in meno di rischio rispetto agli uomini di contrarre complicazioni cardiovascolari. LO STUDIO
- di Redazione Sky TG24

Covid, secondo uno studio rischio diabete più alto per i non vaccinati

I dati dello studio statunitense riportano che per i non vaccinati il rischio di contrarre il diabete di tipo 2 è del 2,7%, dell'1% per i vaccinati. LA RICERCA
- di Redazione Sky TG24

Covid, l'Oms abbandona la seconda fase di indagine sull'origine della malattia

A causa delle difficoltà di condurre studi in Cina, riporta Nature. I ricercatori sono  delusi dallo stop, perché non permetterà di capire come le prime persone sono state infettate dal coronavirus SARS-CoV-2 per prevenire future epidemie. "La politica in tutto il mondo ha davvero ostacolato i progressi nella comprensione delle origini", ha detto l'epidemiologa dell'Oms Maria Van Kerkhove. LEGGI L'ARTICOLO
- di Redazione Sky TG24

Covid e resistenza agli antibiotici, il rischio dei super batteri. LO STUDIO

Il Covid avrebbe peggiorato la resistenza agli antibiotici. È la tesi di uno studio francese condotto dall'Istituto Pasteur e pubblicato su BioRxiv. Gli studiosi si sono concentrati sul batterio Streptococcus pneumoniae. Tramite simulazioni e modelli matematici, il gruppo di esperti suggerisce che i vari lockdown in Europa abbiano causato una diminuzione dei casi di questo batterio dal 2019 al 2020, ma che di contro, la percentuale di casi resistenti agli antibiotici sia aumentata.
- di Redazione Sky TG24

Covid, individuata nuova variante XBF sotto osservazione dell'Oms

Attualmente la sotto-variante XBF ha una circolazione bassa: è stata riscontrata in 46 Paesi e rappresenta poco più dell'1% dei campioni sequenziati a livello globale. Possiede però mutazioni che potrebbero renderla più trasmissibile. COSA SAPPIAMO
- di Redazione Sky TG24

Inail: domande entro il 4 marzo per il sostegno ai familiari

Fissata la data per richiedere la speciale elargizione economica una tantum diretta alle famiglie dei medici e dei professionisti del settore sanitario, degli assistenti sociali e degli operatori socio-sanitari vittime del Coronavirus. LE COSE DA SAPERE
- di Redazione Sky TG24

Covid, il rischio di malattia grave cala dell'88% in caso di reinfezione

Un'indagine, basata sulla revisione sistematica di un elevato numero di ricerche e pubblicata sulla rivista The Lancet, indica che il rischio di ospedalizzazione o di morte per una persona precedentemente infettata dal SARS-CoV-2 è inferiore dell'88%, per almeno 10 mesi, rispetto al rischio di un individuo mai contagiato. LO STUDIO
- di Redazione Sky TG24