Covid, influenza e altri virus "cugini" in autunno: cosa c'è da sapere
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L'ondata di caldo sta "mascherando" l'arrivo dell'influenza stagionale. Se si hanno sintomi come starnuti, naso chiuso, mal di gola, febbre e disturbi a stomaco e intestino potrebbe trattarsi di altri virus capaci di causare problemi simili, dal virus respiratorio sinciziale a rhinovirus e adenovirus
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- Non dobbiamo farci ingannare dagli stabilimenti balneari aperti e dal caldo record: l'influenza stagionale è già arrivata e si è portata dietro 262 “virus cugini”, come li ha battezzati il virologo Fabrizio Pregliasco. Oltre a questo, non bisogna dimenticarsi del Covid
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- Per questa stagione influenzale non c'è da aspettarsi grosse sorprese. "Sarà molto probabilmente come quella dello scorso anno, avrà le stesse caratteristiche - ha detto l'epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene all'Università del Salento, in una dichiarazione riportata da Il Messaggero -. Dovrebbe essere, dunque, una normale influenza stagionale, seppure con i virus le certezze non ci sono mai. Il virus, a bassa intensità, circola normalmente nel mese di settembre"
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- In ogni caso, non bisogna abbassare la guardia. Il 26 settembre all'Università di Parma è stato identificato il primo caso di influenza di tipo A in Italia. Si trattava di un bimbo di 4 mesi ricoverato nella Clinica Pediatrica dell'Università di Parma, per febbre, bronchite asmatica e inappetenza. Qualche giorno dopo, il virus è stato isolato in un paziente di 76 anni, ricoverato nel reparto di malattie infettive del San Martino di Genova
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- Pe proteggersi quest'autunno, così come avvenuto nei due precedenti, alla vaccinazione influenzale è consigliabile abbinare anche quella contro il Covid-19, con i vaccini a mRNA aggiornati contro il ceppo Xbb 1.5 (ma efficaci anche contro la sottovariante Pirola), che dovrebbero arrivare entro fine mese
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- Le categorie che potranno beneficiare di un'offerta prioritaria per questa vaccinazione sono i fragili, gli anziani, le donne in gravidanza, oltre ai familiari e conviventi di pazienti fragili e gli operatori sanitari
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- In ogni caso, gli esperti sottolineano la validità di questa vaccinazione in tutta la fascia d'età pediatrica e per tutti gli adulti perché anche un bambino o un adulto sano possono sviluppare complicanze di vario tipo a seguito dell'influenza
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- La carica dei virus della stagione autunno-inverno 2023-2024 non si esaurisce però con questi due. Gli esperti pediatri parlano di "tripledemic", come già lo scorso anno, a carico di neonati e bimbi nei primi mesi di vita, soggetti all'attacco del virus influenzale, del Covid- 19 e del temibile virus respiratorio sinciziale
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- Oltre a questa tripletta, è attesa una carica di oltre 260 virus "cugini" dell'influenza che sono per esempio il virus respiratorio sinciziale dell'adulto, metapneumovirus, adenovirus, coronavirus non Covid, virus parainfluenzali, enterovirus, fino ai banali rhinovirus del raffreddore
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- "La carica dei virus 'cugini' - ha spiegato Pregliasco - causerà quest'anno circa 10 milioni di casi, ai quali vanno aggiunti i 5-6 milioni di casi attesi di vera influenza, caratterizzata da sintomi come febbre oltre i 38 gradi, almeno un sintomo generale tipo dolori muscolari e articolari e almeno un sintomo respiratorio, come la tosse perduranti per più di 5 giorni. Ricordiamo che la vaccinazione è una tutela non solo per sé stessi, ma anche per coloro che sono più vulnerabili, come bambini, anziani o persone con problemi di salute preesistenti"
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- Come si riconoscono i virus cugini? "Si tratta di virus che danno problematiche molto variabili", ha precisato Pregliasco. Fra le più comuni ci sono i sintomi tipici dell’influenza ma “più sfumati e che durano meno dei classici cinque giorni”. E quindi "un po' di raffreddore e di mal di gola, magari anche febbre lieve, a volte qualche disturbo gastrointestinale”
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COME COMBATTERLI
- Sono molti i principi attivi utili per combattere questi virus. Si va “dall'antifebbrile al decongestionante nasale, da soli o formulati in mix, ad altri antinfiammatori o farmaci mirati ai sintomi specifici, da assumere - ha specificato Pregliasco - facendosi consigliare dal medico"