Medici, da aumento stipendi a stop ore di lavoro regalate: cosa cambia col nuovo contratto
Nei giorni scorsi è stato firmato all'Aran il nuovo contratto della dirigenza medica e sanitaria 2019-2021: riguarda 135mila camici bianchi del Servizio sanitario nazionale. Dagli aumenti in busta paga all’orario di lavoro, passando dalle guardie e dalla parità in corsia: ecco le novità principali
- Lo scorso 28 settembre è stato firmato all'Aran il nuovo contratto della dirigenza medica e sanitaria 2019-2021: riguarda 135mila camici bianchi del Servizio sanitario nazionale, cioè 120.063 medici e 14.573 dirigenti sanitari non medici. Le risorse per il contratto ammontano a 618 milioni di euro. Hanno firmato tutte le sigle sindacali. Dagli aumenti in busta paga all’orario di lavoro, passando dalle guardie e dalla parità in corsia: ecco cosa cambia per i medici
- Il contratto è stato firmato dopo sette mesi di trattative serrate. Prima del via libera finale, il testo dovrà ora passare le verifiche di competenza per entrare in vigore verosimilmente a inizio 2024. I sindacati medici si sono detti soddisfatti, ma hanno chiesto di avviare subito la trattativa per il nuovo contratto 2022-24. Questo contratto "segna un importante passo avanti per il miglioramento delle condizioni di lavoro dei medici", ha detto il presidente dell'Aran Antonio Naddeo
- In breve, nel contratto c’è un aumento dello stipendio. Ma non solo. Ci sono anche percorsi di carriera e un netto miglioramento delle condizioni di lavoro. Sono stati stabiliti, infatti, dei paletti su guardie, reperibilità ed extra orario. Basta, quindi, all'orario illimitato e alle ore in più non pagate e “regalate” alle aziende. L’obiettivo è mettere fine ai turni massacranti e provare ad arginare la fuga - nel privato o all’estero - di medici stanchi e stressati
- Per quanto riguarda gli stipendi, gli aumenti complessivi medi mensili sono di 289 euro lordi per 13 mensilità. Ci sono, poi, gli arretrati: sono compresi tra i 6mila e gli oltre 10mila euro pro capite. I soldi in più saranno erogati dopo la firma definitiva, alla fine dell’iter di controllo
- Uno dei punti più dibattuti del contratto è stato quello sull’orario di lavoro. Alessandro Vergallo, presidente del sindacato degli anestesisti rianimatori (Aaroi), ha spiegato che "viene di fatto ristretta l'applicabilità del comma 3 dell'art. 15 della Legge 502/92. Un articolato che rendeva possibili da parte delle Amministrazioni aziendali interpretazioni tali da portare alla cancellazione per i medici, in quanto dirigenti, di centinaia di ore lavorate oltre alle 34 + 4 contrattualmente dovute"
- Non sarà più così. Antonio Naddeo, presidente dell'Aran (l'agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni), ha sottolineato: “È stato sancito il diritto del dipendente a recuperare le eventuali ore che si fanno in più. Le ore vanno necessariamente recuperate. Abbiamo sancito, dunque, che non c'è un orario di lavoro illimitato. Questo aspetto non chiaro ora si è trasformato in un diritto chiaro". Soddisfazione per lo stop alle "ore di lavoro regalate alle aziende" è arrivata da tutte le sigle sindacali
- Con il nuovo accordo, quindi, è stato stabilito lo stop alle ore di lavoro “regalate” oltre le 34 più 4 contrattualmente dovute. Il nuovo testo riconosce le ore in più e ne stabilisce il recupero. Superata una soglia che varierà da ospedale a ospedale e verrà decisa in base a un algoritmo, le ore in più andranno recuperate entro 12 mesi
- I sindacati parlano di "risultati storici" anche per altre novità, dopo oltre tre anni di attesa. Sono stati assicurati e sbloccati, ad esempio, percorsi di carriera e riposi. Sono state ridotte guardie e reperibilità ed è stata stabilita l’impossibilità di fare guardie o reperibilità contemporaneamente in più presidi. Sono state definite anche le regole per i medici in formazione assunti nel Ssn: per gli specializzandi sono previste maggiori tutele, con un riconoscimento più certo di ruolo, diritti e competenze
- Inoltre, nel nuovo contratto c’è il riconoscimento delle ferie anche in caso di trasferimento ad altra azienda. Si è cercato di arginare anche il fenomeno dei medici “globetrotter”: finora, infatti, i sanitari potevano essere chiamati a coprire un turno in una sede ospedaliera della stessa azienda sanitaria, ma distante. Ora è stato ricondotto alla normalità il lavoro quotidiano dei dirigenti medici e sanitari, eliminando il servizio esterno per ospedali e presidi ospedalieri e definendo la sede di lavoro e la sede di guardia
- Andrea Filippi, segretario medici e dirigenti Ssn di Fp Cgil, ha sottolineato che nel contratto "sono previste delle novità che favoriranno in primo luogo le professioniste della sanità". Le donne medico rappresentano il 54% dei professionisti under-65 ma, nonostante i numeri, in vari casi si registrano forti criticità nella conciliazione dei tempi vita-lavoro. Il nuovo contratto dovrebbe contenere dei passi avanti significativi anche in questo senso, dal part time ai percorsi di carriera
- Il nuovo contratto, ha sottolineato Filippi, porta elementi di novità importanti. A partire dal part time: "A oggi la richiesta è limitata e non supera il 10% tra i medici del Ssn, ma tra i richiedenti il 90% sono donne. Un freno era rappresentato dalla prevista decurtazione del 50% sulla voce dell'indennità di esclusività, che sul totale dello stipendio pesava dai 600 ai 1.000 euro al mese". Con le nuove norme, "tale decurtazione è stata eliminata e questo credo che faciliterà l'utilizzo del part time andando incontro soprattutto alle donne medico"
- Sulla carriera, Filippi ha detto: “Le aziende raramente hanno proceduto all'assegnazione degli incarichi all'interno dei reparti. Gli incarichi da assegnare ai professionisti, previsti contrattualmente, oltre a implicare una maggiore remunerazione rappresentano degli step necessari per un percorso di carriera. Il nuovo contratto prevede una tempistica precisa per la loro assegnazione, limitando la discrezionalità delle aziende. Questa norma avrà una ricaduta positiva soprattutto sulle donne medico, che spesso non hanno le stesse opportunità dei colleghi"