Sindrome da rientro dalle vacanze, cos'è e come superarla
Secondo la ricerca “Applied Research in Quality of Life”, il picco di felicità per aver staccato la spina ha un orizzonte temporale di un paio di settimane, poi subentrano ansia e disagio per la ripresa della routine quotidiana. Ecco come affrontarla
IL RIENTRO
- Disfare la valigia dopo una vacanza può coincidere con l’aumento di sensazioni negative. Ecco perché, secondo gli esperti, queste emozioni si verificano e quali trucchi si possono attuare per ritrovare la concentrazione necessaria a riprendere la vita di tutti i giorni
LA RICERCA
- Secondo la ricerca “Applied Research in Quality of Life”, staccare la spina in vacanza innalza il picco di felicità che resiste fino a due settimane dopo il rientro. Nel momento di tornare al lavoro o a scuola, tuttavia, monta spesso una sensazione di disagio e di ansia del tutto simile a quella “paura della domenica” che si prova alla fine del weekend
POST-VACATION BLUES
- Rebecca Brendel, direttrice del centro di Bioetica Harvard Medical School, ha definito questo stato d’animo “post-vacation blues”, espressione mutuata dal famoso “monday blues”, caratterizzato da un senso di perdita per la fine di qualcosa di gioioso. Sintomi come insonnia, irritabilità e umore basso possono manifestarsi durante la discesa del picco di felicità prodotto dalle vacanze e ostacolare la ripresa delle attività
SINDROME DA RIENTRO
- La “sindrome da rientro” è una risposta psico-fisica che si manifesta in alcune persone quando si ritorna alla routine quotidiana dopo un periodo di vacanza. Secondo il polo ospedaliero Humanitas, questa condizione è caratterizzata da una sintomatologia depressiva e/o ansiosa che può presentarsi subito dopo il rientro dalle ferie: l’interruzione dei ritmi tranquilli e rilassati e la repentina ripresa della quotidianità, infatti, possono generare un vero e proprio malessere generale
I SINTOMI
- A differenza della depressione vera e propria, la sindrome da rientro è una condizione transitoria e gestibile che di solito si risolve nel giro di qualche settimana. I sintomi possono manifestarsi sia a livello mentale sia fisico. Tra i sintomi mentali più diffusi ci sono apatia, difficoltà di concentrazione, mancanza di iniziativa, irritabilità, ansia, malinconia, tristezza e sbalzi d’umore. Sul piano fisico, invece, si possono avvertire spossatezza, tensione muscolare, cefalee, problemi di sonno e di digestione
I CONSIGLI
- Per prevenire i disagi legati al post-vacation blues, ci sono alcune accortezze che possiamo mettere in atto. Ad esempio, prima di partire è consigliabile lasciare la casa in ordine: così al rientro non si deve subito affrontare la riorganizzazione dell'ambiente domestico. È bene anche concedersi un periodo di adattamento e senza troppi impegni, per non tornare subito alla frenesia quotidiana. Si consiglia anche di mantenere alcune abitudini che durante la vacanza hanno contribuito a farci stare bene, come una passeggiata, la lettura, l’attività fisica
STACCARE O NO
- Per determinate persone controllare almeno una volta al giorno la posta elettronica quando si è in vacanza aiuta ad affrontare la paura dell’ignoto una volta rientrati. Per altre, invece, staccare la spina serve a recuperare le energie per affrontare le mansioni in base al ruolo ricoperto
STRESS
- Come sottolineato dallo psicologo Guy Winch, lo stress legato al lavoro subentra più in generale quando non si è in servizio: rimuginare nei tempi morti concessi durante le ferie crea un senso di “impotenza” per non agire su una determinata situazione che invece aumenta l'autostima
I TRUCCHI
- Per chi non vuole dimenticare la gioia provata durante una vacanza, gli esperti consigliano qualche trucco pratico. Ad esempio, usare le carte di imbarco come segnalibri, mettere come foto del desktop sul pc la meta nel quale si è stati o indossare vestiti acquistati durante l'ultimo viaggio
COSA FARE
- Tra i consigli per mitigare gli effetti negativi della "sindrome del rientro" rientrano anche l’annotazione su un diario dei ricordi più belli della vacanza a partire da qualcosa di nuovo che si è imparato a fare. Ma anche gesti come ripristinare gli orari dei pasti o del sonno contribuiscono a ritrovare l'equilibrio post-vacanza
AMICI E PARENTI
- Per tornare serenamente alla routine gli esperti suggeriscono di programmare incontri con amici e parenti, in modo da allievare il senso di perdita facendo rivivere i ricordi positivi
PROGRAMMARE
- La programmazione aiuta a superare i disagi legati alla fine della vacanza. Ed ecco che per provarne i benefici basta, per esempio, leggere un libro sul luogo che si desidererebbe visitare, curiosare sui siti di voli aerei, immaginare la prossima vacanza o un progetto che si potrebbe realizzare stando a casa. Ma anche stilare una lista delle priorità per affrontare le cose da fare una alla volta
ASPETTATIVE
- A livello mentale, occorre poi intervenire sulle aspettative evitando di pensare al rientro dalle vacanze come un cambiamento interiore radicale. Charles Samenow, professore associato di Psichiatria e scienze comportamentali presso la facoltà di Medicina della George Washington University, raccomanda poi di tracciare un confine tra il tempo lavorativo e quello personale
PRENDERSI CURA DI SÉ
- È importante anche prendersi di sé, ritagliarsi dei momenti di pausa e benessere per hobby e attività come yoga o meditazione. È positivo, per combattere lo stress, anche restare in contatto con le persone conosciute in vacanza e ritrovare gli amici lasciati in città. È fondamentale, poi, essere pazienti con se stessi. Se i sintomi di ansia e depressione persistono e interferiscono con la vita quotidiana, infine, potrebbe essere utile consultare un professionista per un supporto psicologico