Scuola, sindrome del rientro in classe. Ecco i 5 consigli “anti-trauma” dei pediatri

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Introduzione

Manca sempre meno alla ripartenza della scuola per gli studenti italiani. Come in ogni ritorno in classe, bambini e ragazzi, dopo la lunga pausa natalizia dovranno fare i conti con la “sindrome da rientro”. Un lieve stato di ansia che colpisce gli alunni ma anche i genitori, che temono possibili difficoltà nella ripresa della routine dopo giorni di vacanza.

Quello che devi sapere

Sindrome per grandi e piccoli

  • "La cosiddetta sindrome da rientro dalle vacanze crea ansia in molti genitori, in realtà i bambini sono abitudinari per eccellenza e a loro basta poco per riprendere la routine, che non è solo sintomo di regolarità, ma anche di serenità", tranquillizza Annamaria Staiano, già presidente della Società italiana di pediatria (Spi), società che ha messo a punto 5 consigli utili per le mamme e i papà che vogliono gestire al meglio il periodo della ripresa.

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I momenti di svago

  • Il rientro dovrà basarsi sulla gradualità e prevedere, nei prossimi giorni, momenti di svago. "Un po’ di attività fisica, una passeggiata in famiglia, giochi con gli amici, aiutano ad accettare la fine delle vacanze, oltre che a mantenere uno stile di vita sano, utile tutto l’anno", aggiunge Staiano. Ma ecco le cinque regole “salva rientro”

I momenti di svago

La gradualità

  • In primo luogo è importante la gradualità. "I bambini - spiega Rino Agostiniani, presidente Sip appena entrato in carica con il nuovo anno – devono passare dalla vacanza alla vita di tutti i giorni in maniera graduale, in modo da avere il giusto tempo per riabituarsi al ritmo e apprezzare anche i lati positivi della ripresa delle attività abituali. Nel weekend, oltre ai compiti si potrebbero recuperare alcune buone abitudini delle vacanze: poca tv, computer e smartphone, ore libere dedicate ad attività da fare insieme, meglio se all’aria aperta. Sia nel sonno che nelle abitudini alimentari non è indicato un cambio brusco di ritmi”

I dolci

  • Anche per i dolci avanzati dalle feste e quelli che arriveranno nella calza della Befana la parola d’ordine resta “gradualità”. "Anche in questo caso - prosegue Agostiniani - niente bruschi  cambiamenti ma razionalità. Occorre essere fermi: se si dà al bambino da mangiare qualcosa di dolce, è bene che non si concedano altri strappi alimentari".

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Il sonno

  • La terza regola riguarda il sonno. Occorre dormire all’orario giusto, per svegliarsi meglio. Il consiglio è semplice: bisogna andare a letto prima la sera per svegliarsi più sereni al mattino. "Non esiste un orario valido per tutti - precisa Agostiniani – ma se ad esempio si dovesse dare un riferimento per un bimbo nella prima età scolare, 5-6 anni, si potrebbe indicare come orario quello delle nove e trenta di sera. Tra le nove e le dieci in ogni caso”

Il sonno

La colazione

  • Quarto suggerimento: la colazione tutti insieme al mattino, facile a dirsi meno facile a farsi. "Ma se si riuscisse ad avere un’organizzazione familiare per la quale al mattino si fa la colazione tutti insieme – sottolinea però Agostiniani- sarebbe una cosa importante, dal punto di vista dell’alimentazione così come dal punto di vista relazionale"

Gli amici

  • Ultimo consiglio è puntare sulla parte più bella del rientro: gli amici di sempre, la stabilità e divertimento nella vita di tutti i giorni. "Incontrarsi con gli amici, condividere le esperienze delle vacanze, riprendere a giocare insieme renderà più facile il passaggio dalla spensieratezza e libertà della vacanza alla routine della quotidianità. Se per i più grandi anche i contatti telefonici hanno consentito di mantenere durante le feste le relazioni con gli amici e i compagni, tramite telefonate, invio di messaggi audio o video per gli auguri, per i più piccoli è sempre consigliato il contatto diretto", conclude Agostiniani

Gli amici

I consigli per gli adulti

  • La ripresa post-feste può essere pesante anche per gli adulti. Guido Di Sciascio, psichiatra, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell'Asl di Bari e Segretario Nazionale della Società Italiana di Psichiatria, ha spiegato all'AGI come ridurre i rischi. Gli esperti suggeriscono di essere preventivi e di non attendere il 7 gennaio per rimettersi in carreggiata. Le feste alterano innanzitutto il rapporto con il tempo, "è necessario tornare a regolarizzare i ritmi 3 o 4 giorni prima dell'effettivo rientro alla normalità"

Le raccomandazioni

  • "La raccomandazione - continua Di Sciascio - è di riprendere gradualmente le nostre buone abitudini in termini di riposo e di porre attenzione alla dieta, sana varie e bilanciata, abbandonando gli eccessi calorici che ci hanno accompagnato nel corso delle festività". E se la preoccupazione è quella di smaltire qualche chilo di troppo, oltre ad assumere cibi detox, l'attività fisica resta un toccasana. "Il movimento tonifica anche la mente e l'umore e regala benessere all'intero organismo", prosegue Emi Bondi, psichiatra, direttrice del dipartimento di Salute mentale del Papa Giovanni XXIII di Bergamo e presidente uscente della Società italiana di psichiatria. "Inoltre facciamo in modo che i buoni propositi - aggiunge - che sempre di fanno a fine d'anno, non restino chiusi in un cassetto. Mettiamoli in pratica, coltiviamo le relazioni sociali, gli affetti, le amicizie, come abbiamo fatto nel corso delle festività, dedichiamo del tempo a noi stessi". E il peso del rientro alla quotidianità sarà minore.

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