Vaccino Covid e antinfluenzale, campagna al via per over 60, fragili e donne in gravidanza
Con l'inizio di ottobre Regioni e Asl avviano la campagna per il vaccino antinfluenzale e per i vaccini aggiornati per il Covid-19. Il ministero della Salute consiglia la somministrazione ai soggetti che desiderano evitare la malattia influenzale e non abbiano specifiche controindicazioni
- A dispetto del clima estivo prolungato che sta interessando la Penisola, l'inizio di ottobre segna l'avvio della campagna vaccinale contro i virus, dall'influenza stagionale al Covid-19. E le Regioni hanno aperto le prenotazioni
- Nei giorni scorsi il Ministero della Salute ha emesso una circolare con indicazioni specifiche indirizzate ai soggetti incaricati di somministrare i sieri della Pfizer anti-Covid aggiornati alla sottovariante Omicron XBB.1.5
- La vaccinazione antinfluenzale può essere effettuata nella stessa seduta della vaccinazione anti Covid-19 presso medici di base, pediatri, farmacie convenzionate e nei distretti di Base
- Le autorità sanitarie raccomandano i vaccini antinfluenzali e Covid-19 a donne che all'inizio della stagione epidemica si trovano in gravidanza e nel periodo "postpartum" in fase di allattamento
- La somministrazione è raccomandata a chi soffre di malattie croniche dell'apparato respiratorio, cardio-circolatorio, diabete mellito e altre malattie metaboliche, inclusa l'obesità. Suggerito anche ai pazienti con insufficienza renale cronica, malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie
- Il doppio vaccino antinfluenzale e Covid-19 è inoltre raccomandato ai pazienti oncologici in trattamento chemioterapico, a chi ha malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da Hiv e patologie associate a un rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie, epatopatie croniche
- Allo scopo di ridurre la circolazione del virus influenzale fra gli adulti e gli anziani, la vaccinazione è suggerita anche ai bambini nella fascia di età 6 mesi - 6 anni
- La doppia somministrazione vaccinale viene consigliata a tutti i cittadini dai 60 anni in su, in particolare agli ospiti in strutture di lungodegenza e Rsa
- Federfarma raccomanda la vaccinazione a operatori sanitari e sociosanitari così come a familiari, conviventi e caregiver di persone con gravi fragilità
- Le Asl precisano che serve praticare la vaccinazione nel più breve tempo possibile, considerato che sono necessarie circa due settimane per sviluppare gli anticorpi