Vaccino Covid aggiornato, nei prossimi giorni parte la campagna: gratis anche per under 60
I primi lotti di vaccini anti-Covid della Pfizer, aggiornati alla sottovariante Omicron XBB.1.5, sono arrivati in Italia. Le Regioni hanno aperto le prenotazioni e si partirà ufficialmente da ottobre. Una circolare del ministero della Salute raccomanda la somministrazione a 5 categorie e la consiglia ai familiari e caregiver di persone fragili: ma, sulla base della disponibilità delle dosi, potrà essere richiesta da tutti. L'anti-Covid potrà essere somministrato insieme al vaccino antinfluenzale nella stessa seduta
- Sono arrivati in Italia, e consegnati nelle sedi indicate dalle Regioni, i primi lotti di vaccini anti-Covid della Pfizer aggiornati alla sottovariante Omicron XBB.1.5. Nei prossimi giorni, più probabilmente dai primi di ottobre, partirà ufficialmente la nuova campagna vaccinale. È stata pubblicata una circolare del ministero della Salute, dopo quella preliminare di agosto, con indicazioni tecniche più specifiche indirizzate ai soggetti vaccinatori. Intanto, le Regioni hanno aperto le prenotazioni
- La circolare, firmata dal direttore Prevenzione del ministero della Salute Francesco Vaia, s’intitola “Indicazioni e raccomandazioni per la campagna di vaccinazione autunnale/invernale 2023/2024 anti Covid-19”. Nel documento si raccomanda la vaccinazione a 5 categorie e si consiglia a familiari e caregiver di persone fragili. Però, sulla base della disponibilità delle dosi, il vaccino potrà essere richiesto da tutti i cittadini. L'anti-Covid, poi, potrà essere somministrato insieme al vaccino antinfluenzale nella stessa seduta vaccinale
- Senza i grossi hub, la campagna di vaccinazione si svilupperà di più sul territorio. A dispensare la vaccinazione saranno i medici di famiglia (che si sono detti pronti a vaccinare negli studi), i centri vaccinali delle Asl e le farmacie. Intorno al 9 ottobre è previsto l’arrivo della seconda tranche, più consistente, di dosi aggiornate di Pfizer. Intanto, in contemporanea stanno arrivando i vaccini anti influenzali: dalla prossima settimana, su tutto il territorio nazionale, dovrebbe essere attiva la doppia vaccinazione
- La campagna nazionale di vaccinazione autunnale e invernale anti Covid-19 “al momento, si avvarrà delle nuove formulazioni monovalenti del vaccino Comirnaty (Omicron XBB 1.5)”, conferma la circolare. E ancora: è possibile “la co-somministrazione dei nuovi vaccini aggiornati con altri vaccini, con particolare riferimento al vaccino antinfluenzale “
- Il richiamo anti-Covid, si legge nella circolare del ministero della Salute, "ha una valenza di 12 mesi; la dose di richiamo con Comirnaty Omicron XBB 1.5, al fine di massimizzare la protezione per la stagione autunno/inverno 2023-2024, è raccomandata a distanza di 6 mesi dall'ultima dose di vaccino anti-Covid-19 ricevuta o dall'ultima infezione (data del test diagnostico positivo), a prescindere dal numero di eventi pregressi (dosi ricevute o diagnosi di infezione)”
- Inoltre, si legge ancora nel documento, “si prevede una singola dose di Comirnaty Omicron XBB 1.5 anche per coloro che non sono mai stati vaccinati (ciclo primario). Per i bambini dai 6 mesi ai 4 anni compresi che non hanno completato un ciclo primario di vaccinazione anti‑Covid‑19 o senza storia di infezione pregressa da SARS‑CoV‑2, si prevedono invece 3 dosi”
- La vaccinazione con la dose anti-Covid aggiornata non è obbligatoria. Tuttavia, come già anticipato dal ministro della Salute Orazio Schillaci, tutti quelli che ne faranno richiesta - se c’è disponibilità - potranno riceverla. La somministrazione dovrebbe essere gratuita: la circolare non è esplicita su questo punto, in quanto atto tecnico, ma apre la porta alla possibilità che il vaccino non si paghi
- In generale, il vaccino aggiornato è consigliato a tutte le persone con età maggiore o pari a 60 anni. Il ministero, poi, raccomanda la somministrazione a determinate categorie: over 60, personale sanitario, donne incinte, persone di tutte le età con determinate patologie. In un primo momento il vaccino sarà destinato a queste categorie considerate più fragili e a rischio, poi - come detto - se c’è disponibilità sarà messo a disposizione di tutti
- Nella circolare, in particolare, si legge che il vaccino è raccomandato a cinque categorie di persone: “Alle persone di età pari o superiore a 60 anni; agli ospiti delle strutture per lungodegenti; alle donne che si trovano in qualsiasi trimestre della gravidanza o nel periodo postpartum comprese le donne in allattamento”
- Ancora: “Agli operatori sanitari e sociosanitari addetti all'assistenza negli ospedali, nel territorio e nelle strutture di lungodegenza, oltre che studenti di medicina, delle professioni sanitarie che effettuano tirocini in strutture assistenziali e tutto il personale sanitario e sociosanitario in formazione; alle persone dai 6 mesi ai 59 anni di età con elevata fragilità in quanto affette da patologie”. La vaccinazione viene poi consigliata a familiari, conviventi e caregiver di persone con gravi fragilità
- "In fase di avvio della campagna, pur rimanendo raccomandata per tutti i gruppi di persone indicati e disponibile anche per coloro che non rientrano nelle suddette categorie, sarà prioritariamente somministrata alle persone di età pari o superiore a 80 anni, agli ospiti delle strutture per lungodegenti, alle persone con elevata fragilità, con particolare riferimento ai soggetti con marcata compromissione del sistema immunitario, agli operatori sanitari e sociosanitari", si legge nella circolare
- Riguardo alla disponibilità delle dosi, comunque, non dovrebbero esserci problemi. Anzi: considerata la scarsa richiesta per le immunizzazioni registrata al momento anche da parte delle categoria più a rischio, i medici temono che ci sarà una ridotta adesione dei cittadini. Da più parti, oltre che per le categorie considerate a rischio, è arrivato l’appello a vaccinarsi anche a chi ha contatti diretti con gli anziani
- “L'impressione è che molti pazienti non siano intenzionati a vaccinarsi, anche quelli che appartengono alle categorie più a rischio per le quali la vaccinazione è raccomandata”, ha detto Silvestro Scotti, segretario della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg). “Il numero di richieste che abbiamo registrato è di molto inferiore rispetto a quello segnalato nello stesso periodo degli ultimi 2 anni. C'è una certa stanchezza. Penso che la vera campagna vaccinale dovrà essere fatta nel convincere i pazienti", ha aggiunto
- Oltre ai medici di famiglia e alle Asl, a occuparsi delle vaccinazioni saranno le farmacie. "In Italia 50mila farmacisti effettueranno le somministrazioni. Nelle passate campagne in farmacia si sono somministrate oltre 6 milioni di dosi”, ha detto il presidente della Federazione degli ordini dei farmacisti Andrea Mandelli. Le vaccinazioni, ha ricordato il segretario nazionale di Federfarma Roberto Tobia, "potranno essere effettuate anche in locali separati e questo permetterà alle farmacie di poter operare insieme"
- Quest'anno, quindi, le indicazioni ministeriali prevedono la possibilità di effettuare le due vaccinazioni - anti-Covid e antinfluenzale - anche nell'ambito della stessa seduta. Sulla doppia somministrazione spingono anche le Regioni, che hanno già aperto le prenotazioni. Le categorie di persone alle quali i due vaccini sono raccomandati, infatti, sono quasi del tutto sovrapponibili e fare le due iniezioni in contemporanea semplifica le cose
- Tornando al Covid, nei giorni scorsi anche in Italia (a Brescia) è stata isolata la variante Pirola, inizialmente temuta per le sue mutazioni. L'Istituto superiore di sanità ha ricordato che in Europa sono circa 150 i casi segnalati e in tutto il mondo sono circa 200. Gli epidemiologi, comunque, invitano a evitare allarmismi
- "Consiglio prudenza, ma non c'è motivo di allarme: Pirola non ha dato evidenze di una maggiore contagiosità o patogenicità", ha detto Massimo Ciccozzi, direttore dell'Unità di statistica molecolare e di Epidemiologia del Campus Bio-Medico di Roma. È "una variante del gruppo Omicron, sia pure con alcune differenze avendo delle mutazioni, e i vaccini aggiornati garantiscono una protezione. È stata isolata in Italia in un soggetto immunocompromesso e questo è un dato importante: evidenzia l'importanza della vaccinazione in questa categoria"