Tajani agli Esteri e Salvini alle Infrastrutture (entrambi vicepremier), Nordio ministro della Giustizia, Piantedosi al Viminale, Sangiuliano alla Cultura. Mattarella: "E' stato necessario procedere velocemente anche in considerazione delle condizioni interne e internazionali che esigono un governo nella pienezza dei suoi compiti". Errore nella lettura della lista dei ministeri: scambiati Pichetto Fratin e Zangrillo