
Tempi di formazione dei governi, da Berlusconi a Conte: i record
Nel 2018 ci vollero 89 giorni per formare il Conte I. Ma ci sono anche casi di estrema rapidità, come dimostrano i 24 giorni di Berlusconi, nel 2008. Il nuovo esecutivo di Giorgia Meloni si è avvicinato molto a questo primato di velocità, arrivando a un intervallo di soli 27 giorni tra voto e giuramento (previsto per domani, sabato 22 ottobre)

Alla nuova premier Giorgia Meloni ci sono voluti 27 giorni per formare il suo governo (dalle elezioni del 25 settembre al giuramento programmato per il 22 ottobre). Il suo è uno dei casi in cui si è riscontrata maggiore velocità nel comporre un esecutivo. Ma quanto ci hanno impiegato quelli del passato a formarsi? Ecco alcuni esempi che sono entrati nella storia italiana
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Come esempi di esecutivi che si sono formati molto lentamente c'è quello, recente, degli 89 giorni necessari alla nascita del governo Conte nel 2018. Nella foto, il presidente Mattarella e il premier Conte durante il giuramento dell'esecutivo, 1 giugno 2018
Mattarella: buon lavoro a governo Meloni con spirito di collaborazioneI più veloci invece sono stati Silvio Berlusconi, che in 24 giorni ricevette da Giorgio Napolitano l'incarico di formare il governo dopo le elezioni del 2008 (in foto, durante il giuramento) e accettò senza riserva tagliando così i tempi, e Romano Prodi che ne impiegò tre di più nel 2006 per avere l'incarico da Oscar Luigi Scalfaro. Ma va detto che in tutto il periodo della cosiddetta seconda Repubblica, la presenza di due sole coalizioni ha spesso favorito tempi rapidi
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Poco più di un mese era la durata media anche nei governi della prima Repubblica, anche se in quel caso spesso ad allungare i tempi influivano liti all'interno della Dc, dissapori con i partiti storicamente alleati o la nascita di nuovi equilibri storico-politici

Non è un caso che i governi che nel Dopoguerra ebbero una formazione più faticosa dopo le elezioni furono quelli Leone (1963) a cavallo della nascita del centrosinistra e Cossiga (1979) dopo l'assassinio di Aldo Moro e il tentativo di compromesso storico. E infine il governo Amato, nato nel 1992 mentre infuriava Tangentopoli e si sgretolava il vecchio sistema politico del pentapartito. Nella foto, un momento del giuramento del governo Amato, 1992

Il bipolarismo della seconda Repubblica portò poi alla formazione lampo dei governi: dal minimo di 24 giorni al massimo di 44 giorni del primo governo Berlusconi (foto d'archivio) nel 1994. Con il ritorno a un sistema multipolare la formazione dei governi si è nuovamente ingarbugliata, portando ad un allungamento dei tempi

Negli anni del sistema multipolare ci sono voluti 62 giorni per il governo Letta nel 2013 (in foto), ma nel frattempo ci fu anche l'elezione del Capo dello Stato con il bis di Napolitano. Fino ad arrivare al record di 89 giorni per il Conte I
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