La candidata del Terzo Polo è stata la donna più votata della lista nel capoluogo lombardo. A Sky.it commenta i risultati e lancia un messaggio a Letizia Moratti: "Deve liberarsi di Berlusconi, della Minetti e della Santanchè". L'INTERVISTA
AMMINISTRATIVE 2011 - GUARDA LA RASSEGNA STAMPA
Pisapia-Moratti: la cronaca del sorpasso in un video di 8 minuti
IL FOCUS: su Milano - su Napoli - su Bologna - su Torino - su Cagliari - su Salerno - I grillini alla conquista del Nord - Comunali smacco per la Lega - IL VOTO VISTO DAL WEB
(in fondo al pezzo i video sulle Amministrative 2011)
di Pamela Foti
Sara Giudice, l'ex ribelle del Pdl classe 1986 nota come l'anti-Minetti, ha ottenuto 1.028 preferenze alle amministrative 2011 di Milano. Dopo essersi opposta all'elezione in consiglio regionale dell'ex igienista dentale del presidente del Consiglio (ora indagata per induzione e sfruttamento della prostituzione nel 'caso' Ruby) e dopo essersi fatta promotrice di un documento in cui ne chiedeva le dimissioni, ha abbandonato il Popolo della Libertà ed è confluita in Fli.
Oggi, con la lista del Nuovo Polo per Milano, che ha sostenuto la candidatura a sindaco di Manfredi Palmeri ha superato anche la capolista Barbara Ciabò, (782 preferenze), che nei mesi scorsi ha sollevato lo scandalo di Affittopoli. Un dato importante il suo, che potrebbe non essere sufficiente per entrare in Consiglio comunale. Sia che al prossimo turno vinca Letizia Moratti, sia che vinca Giuliano Pisapia, il Terzo Polo di Manfredi Palmeri e la lista Movimento Cinque Stelle di Mattia Calise con un seggio a testa restano fuori dai grandi schieramenti.
“In ogni caso, siamo molto soddisfatti del risultato – dice Sara Giudice a Sky.it – Ma il dato che non può essere sottovalutato è che quello espresso dai cittadini è stato un voto di rottura con la vecchia politica”.
Quindi un voto contro?
E’ indubbio che i numeri parlano di una doppia bocciatura per il sindaco uscente Letizia Moratti. Da una parte è stata bocciata la sua amministrazione, dall’altra il berlusconismo. Il presidente del Consiglio ci ha infatti chiesto di dargli il nostro voto. E noi glielo abbiamo dato, ma in senso negativo. Queste elezioni dimostrano che il governo nazionale è stato bocciato.
Quindi al prossimo turno lei chi voterà?
Non mi riconosco né in questo centrodestra né nel centrosinistra. Sono però d’accordo con Letizia Moratti quando dice che bisogna riformare la coalizione, anche se il suo appello arriva fuori tempo limite. Ma per farlo, lei per prima si dovrebbe liberare dei personaggi impresentabili che appoggiano la sua lista. Dovrebbe prendere le distanze dalla Santanchè, dalla Minetti, da Sallusti. Dovrebbe chiedere pubblicamente a Silvio Berlusconi di dimettersi e lasciare la carica in Consiglio Comunale. Ecco, se questo avvenisse, ne potremmo anche parlare.
E Pisapia?
Sono politicamente distante dall’area di centrosinistra che Giuliano Pisapia rappresenta. Lui, che negli ultimi giorni è stato addirittura definito un estremista, dovrebbe guardare anche ai moderati e dirci cosa può e vuole fare veramente con noi. Per questo motivo il Terzo Polo ha deciso di non dare indicazioni di voto. Il nostro elettorato è libero e in grado di decidere in autonomia, perché la differenza ora la fanno i programmi.
Nel caso di un nuovo confronto tv, cosa chiederebbe a Letizia Moratti e Giuliano Pisapia?
Chiederei loro cosa intendono fare per la Milano che merita e per i giovani. Vorrei anche sapere secondo quali criteri avverrà il rinnovo dei vertici delle municipalizzate, degli enti pubblici, dell’Expo. Mi piacerebbe spiegassero qual è il loro concetto di meritocrazia. Perché è da Milano che può partire il ricambio della classe dirigente del nostro Paese.
LE DICHIARAZIONI: - Pisapia - Moratti - Lettieri - Fassino - Bersani - Di Pietro - Casini - Montezemolo - Formigoni - Santanchè - Capezzone - Verdini - Enrico Letta - De Magistris - Podestà - Castelli e Calderoli
LE GALLERY: I festeggiamenti di Pisapia - di De Magistris - di Fassino - di Merola - La delusione di Letizia Moratti - Le prime proiezioni - I tweet dei candidati - La stampa italiana - La stampa estera - Ballottaggi: vincitori e vinti - l'Album -
Pisapia-Moratti: la cronaca del sorpasso in un video di 8 minuti
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(in fondo al pezzo i video sulle Amministrative 2011)
di Pamela Foti
Sara Giudice, l'ex ribelle del Pdl classe 1986 nota come l'anti-Minetti, ha ottenuto 1.028 preferenze alle amministrative 2011 di Milano. Dopo essersi opposta all'elezione in consiglio regionale dell'ex igienista dentale del presidente del Consiglio (ora indagata per induzione e sfruttamento della prostituzione nel 'caso' Ruby) e dopo essersi fatta promotrice di un documento in cui ne chiedeva le dimissioni, ha abbandonato il Popolo della Libertà ed è confluita in Fli.
Oggi, con la lista del Nuovo Polo per Milano, che ha sostenuto la candidatura a sindaco di Manfredi Palmeri ha superato anche la capolista Barbara Ciabò, (782 preferenze), che nei mesi scorsi ha sollevato lo scandalo di Affittopoli. Un dato importante il suo, che potrebbe non essere sufficiente per entrare in Consiglio comunale. Sia che al prossimo turno vinca Letizia Moratti, sia che vinca Giuliano Pisapia, il Terzo Polo di Manfredi Palmeri e la lista Movimento Cinque Stelle di Mattia Calise con un seggio a testa restano fuori dai grandi schieramenti.
“In ogni caso, siamo molto soddisfatti del risultato – dice Sara Giudice a Sky.it – Ma il dato che non può essere sottovalutato è che quello espresso dai cittadini è stato un voto di rottura con la vecchia politica”.
Quindi un voto contro?
E’ indubbio che i numeri parlano di una doppia bocciatura per il sindaco uscente Letizia Moratti. Da una parte è stata bocciata la sua amministrazione, dall’altra il berlusconismo. Il presidente del Consiglio ci ha infatti chiesto di dargli il nostro voto. E noi glielo abbiamo dato, ma in senso negativo. Queste elezioni dimostrano che il governo nazionale è stato bocciato.
Quindi al prossimo turno lei chi voterà?
Non mi riconosco né in questo centrodestra né nel centrosinistra. Sono però d’accordo con Letizia Moratti quando dice che bisogna riformare la coalizione, anche se il suo appello arriva fuori tempo limite. Ma per farlo, lei per prima si dovrebbe liberare dei personaggi impresentabili che appoggiano la sua lista. Dovrebbe prendere le distanze dalla Santanchè, dalla Minetti, da Sallusti. Dovrebbe chiedere pubblicamente a Silvio Berlusconi di dimettersi e lasciare la carica in Consiglio Comunale. Ecco, se questo avvenisse, ne potremmo anche parlare.
E Pisapia?
Sono politicamente distante dall’area di centrosinistra che Giuliano Pisapia rappresenta. Lui, che negli ultimi giorni è stato addirittura definito un estremista, dovrebbe guardare anche ai moderati e dirci cosa può e vuole fare veramente con noi. Per questo motivo il Terzo Polo ha deciso di non dare indicazioni di voto. Il nostro elettorato è libero e in grado di decidere in autonomia, perché la differenza ora la fanno i programmi.
Nel caso di un nuovo confronto tv, cosa chiederebbe a Letizia Moratti e Giuliano Pisapia?
Chiederei loro cosa intendono fare per la Milano che merita e per i giovani. Vorrei anche sapere secondo quali criteri avverrà il rinnovo dei vertici delle municipalizzate, degli enti pubblici, dell’Expo. Mi piacerebbe spiegassero qual è il loro concetto di meritocrazia. Perché è da Milano che può partire il ricambio della classe dirigente del nostro Paese.
LE DICHIARAZIONI: - Pisapia - Moratti - Lettieri - Fassino - Bersani - Di Pietro - Casini - Montezemolo - Formigoni - Santanchè - Capezzone - Verdini - Enrico Letta - De Magistris - Podestà - Castelli e Calderoli
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