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Guerra Gaza, Hamas: "Spirito positivo, prosegue esame proposta sul cessate il fuoco"

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Il Cairo, colloqui per arrivare a un cessate il fuoco a Gaza
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Il Cairo, colloqui per arrivare a un cessate il fuoco a Gaza
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In un comunicato di Hamas, rilanciato dai media arabi, il movimento fa sapere che il suo leader Ismail Haniyeh ha espresso apprezzamento per il ruolo svolto dall'Egitto, sottolineando lo "spirito positivo" del movimento stesso "nell'esame della proposta di cessate il fuoco". Ieri la tv israeliana Channel 12 aveva riferito che per Yahya Sinwar - leader di Hamas a Gaza - la proposta di intesa per una tregua era vista come "una trappola". Attacchi israeliani a est di Rafah: almeno 9 civili uccisi

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In un comunicato di Hamas rilanciato dai media arabi il movimento fa sapere che il suo leader Ismail Haniyeh ha espresso apprezzamento per il ruolo svolto dall'Egitto, sottolineando lo "spirito positivo" del movimento "nell'esame della proposta di cessate il fuoco".

Ieri la tv israeliana Channel 12 aveva riferito che per Yahya Sinwar - leader di Hamas a Gaza - la proposta di intesa per una tregua era vista come "una trappola". 

Almeno nove civili palestinesi sono stati uccisi stamattina da attacchi aerei israeliani che hanno preso di mira edifici residenziali e anche "terreni e tende degli sfollati a est della città di Rafah": è quanto si legge sull'agenzia palestinese Wafa.

Proseguono intanto le proteste nelle università statunitensi: la Polizia ha arrestato 19 persone all'Università del Texas e almeno 15 persone sono rimaste ferite in scontri all'Università della California.


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Unesco assegna il premio per la libertà di stampa ai giornalisti palestinesi

"Come umanità, abbiamo un enorme debito nei confronti del loro coraggio e del loro impegno per la libertà di espressione", ha detto Mauricio Weibel, presidente della giuria internazionale di professionisti dei media che ha assegnato il premio UNESCO. Secondo il Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj), almeno 97 membri della stampa sono stati uccisi dallo scoppio della guerra in ottobre, 92 dei quali erano palestinesi

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Ankara conferma, azzerato commercio con Israele

Il ministero del commercio turco ha confermato lo stop a tutto il commercio con Israele fino a quando non sarà garantito alla popolazione di Gaza accesso agli aiuti umanitari. La notizia era stata anticipata dall'agenzia Bloomberg oggi, ma la conferma del ministero del Commercio turco è arrivata questa sera. Azzerato import ed export con lo Stato ebraico, una misura decisa dopo che lo scorso mese la Turchia aveva sanzionato Israele bloccando la vendita di 54 prodotti. 

Proteste pro-Gaza nelle università Usa, Biden: "Tuteliamo manifestazioni non violente

Il presidente degli Stati Uniti: "Il diritto alla protesta non significa diritto al caos. Non siamo un regime autoritario dove mettiamo la gente a tacere, ma non siamo neanche un Paese che non ha leggi". Oggi le forze dell’ordine hanno smantellato l'accampamento allestito dai manifestanti alla Ucla di Los Angeles e hanno arrestato più di 100 persone. Secondo la Cnn, gli agenti hanno anche sparato alcuni proiettili di gomma prima di rimuovere le tende a una a una. Tensioni anche in Arizona e Texas. LEGGI L'ARTICOLO

Proteste pro Gaza nelle università Usa, dalla Columbia all’Ucla: cosa succede

Da settimane gli atenei americani sono il fulcro delle manifestazioni contro la guerra, con gli studenti che chiedono alle amministrazioni di interrompere scambi, investimenti e collaborazioni con Israele. In diversi casi nei campus è intervenuta la polizia, ma la situazione rimane delicata e in bilico fra il diritto dei dimostranti a esprimere il proprio pensiero e le pressioni economiche e politiche che ricadono sui vertici accademici. L'APPROFONDIMENTO

Stati Uniti, proiettili di gomma e al peperoncino sui manifestanti pro-Gaza all'università

Dall'Arizona al Texas passando per la California, negli atenei statunitensi scatta la repressione degli agenti nei confronti degli studenti. LEGGI L'ARTICOLO

Media Svezia: bandiere della Palestina vietate all'Eurovision

L'Unione europea di radiodiffusione (Ebu), che organizza l'evento, ha specificato che qualsiasi oggetto che "possa disturbare il successo dell'evento" non sarà permesso, riferisce il quotidiano svedese Goteborgs Posten. LEGGI L'ARTICOLO

Usa, proteste pro Gaza in almeno 60 campus: oltre 2100 gli arresti

Continua a crescere il numero degli arrestati durante le proteste contro la guerra a Gaza che ormai si sono sviluppate, con accampamenti ed occupazioni, in almeno 60 campus americani. Secondo il conteggio di Nbcnews, sono almeno 2138 le persone arrestate dall'inizio delle proteste, a metà aprile, alla Columbia di New York.

Rafah, crisi umanitaria e insediamenti: i tre punti che hanno allontanato Israele e Usa

Con l'approvazione della risoluzione Onu per il cessate il fuoco a Gaza sembra essersi inasprita la relazione tra i due Stati, storicamente alleati e ora divisi da una spaccatura. Le colonie in territorio palestinese e la crisi umanitaria in corso nella Striscia sono fra gli elementi che hanno incrinato i rapporti fra i due leader, Joe Biden e Benjamin Netanyahu, spiega il Washington Post. IL PUNTO

Almeno 2.000 arresti nei campus Usa per proteste pro-Gaza

Sono almeno 2.000 e persone arrestate nei campus americani nell'ambito delle proteste pro-Gaza. Lo riporta l'Ap sul suo sito, sottolineando che Ucla, in California, ci sono stati 200 fermi portando il totale a più di 2.000 arresti dalla metà di aprile, da quando polizia è entrata la prima volta nel campus della Columbia.

Shlomi Binder nuovo capo dell'intelligence militare di Israele

L'Idf ha annunciato la nomina del generale Shlomi Binder a capo dell'intelligence militare dell'esercito. Binder prende il posto del suo pari grado Aharon Haliva dimessosi dall'incarico lo scorso 22 aprile con l'ammissione di aver "fallito" nel prevenire l'attacco di Hamas del 7 ottobre. Haliva finora è stato il primo alto esponente della leadership israeliana  ad assumersi la responsabilità per quanto accaduto. Al tempo stesso l'Idf ha nominato il generale Avi Bluth capo del Comando centrale. Le due nomine sono state varate dopo un colloquio tra il capo di stato maggiore Herzi Halevi e il ministro della difesa Yoav Gallant. 

Morta Sabreen, la bambina nata con il cesareo dalla mamma uccisa in un raid israeliano

Pesava un chilo e quattrocento grammi quando è stata messa in un'incubatrice dell'Emirati hospital a Gaza, dopo esser venuta alla luce nonostante la morte della mamma, vittima delle bombe israeliane. Ora riposa in un cimitero vicino a tutta la sua famiglia. LA STORIA

Nuovi comandanti nominati nel Forum dello Stato Maggiore dell’Idf

Polizia irrompe a Ucla. Biden: "Basta proteste violente"

A due giorni dello sgombero con la forza della Columbia, la polizia torna a fare irruzione nei campus: poco prima dell'alba la tensione è esplosa in California dove forze dell'ordine in assetto anti-sommossa hanno sgomberato una tendopoli a Ucla e arrestato oltre 130 persone, usando anche - secondo la Cnn - proiettili di gomma.   "Gli americani hanno il diritto di protestare, non di creare il caos", ha detto il presidente Joe Biden tentando di "fare chiarezza" in un momento in cui "c'è sempre qualcuno che corre per mettere a segno punti politici". Allusione neanche troppo velata a Donald Trump che ha brandito lo spettro di "estremisti e agitatori di estrema sinistra" chiedendo ai suoi sostenitori: "Dov'è Biden? Dov'è Gavin Newsom?", il governatore della California chiamato in causa per gli scontri della notte nel campus di Ucla. "Questo non è il momento per la politica e dunque voglio essere chiaro: le proteste violente non sono protette. Lo sono le proteste pacifiche", ha detto Biden nel messaggio teletrasmesso. 

Hamas, cosa significa il triangolo rovesciato associato alle brigate Al-Qassam

Tradizionalmente utilizzato per segnalare obiettivi militari da colpire, si sta diffondendo come simbolo della lotta contro Israele anche negli Stati Uniti: da giorni sui social circola l'immagine di un ragazzo all'Università della Pennsylvania che con le mani va a formare il triangolo durante le manifestazioni a favore di Gaza. IL FOCUS

Media, "Hamas chiede fine incondizionata dei combattimenti"

Il capo di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, avrebbe sottoposto alcune richieste specifiche ai mediatori egiziani nel negoziato con Israele. Lo dice l'emittente israeliana Channel 12 citando fonti anonime di Hamas. Secondo l'emittente, Sinwar chiede la garanzia della fine della guerra e "un impegno scritto per la fine incondizionata dei combattimenti". Inoltre il capo di Hamas vuole specifiche garanzie sui materiali che non saranno ammessi a Gaza per la sua ricostruzione. Presumibilmente, sostiene la tv israeliana, questo servirebbe a garantire che Hamas sia in grado di ricostruire i suoi tunnel e altre infrastrutture militari. 

Presidio contro antisemitismo in piazza Scala domenica a Milano

Presidio contro l'antisemitismo domenica in piazza Scala a Milano, davanti alla sede del Comune. A promuoverlo è, come annunciato in Consiglio comunale, il consigliere dei Riformisti ed esponente della comunità ebraica, Daniele Nahum, candidato con Azione alle elezioni europee.   "Dopo l'aggressione ai danni della Brigata ebraica durante il 25 aprile, il pericolo dell'antisemitismo è sempre più preoccupante - spiega Nahum in una nota -. Per questo abbiamo convocato un presidio in risposta a questo clima insopportabile. Ci vediamo questa domenica in Piazza della Scala, il luogo è ancora da confermare". 

Comunità ebraiche di Roma e Milano incontrano Capo della Polizia

I Presidenti delle Comunità ebraiche di Roma e Milano, Victor Fadlun e Walker Meghnagi, sono stati ricevuti oggi dal Capo della Polizia, Vittorio Pisani, per fare il punto della situazione sulla sicurezza delle rispettive comunità. I presidenti Fadlun e Meghnagi hanno colto l'occasione per ringraziare il Prefetto Pisani per la stretta collaborazione e il dialogo continuo e, tramite lui, esprimere apprezzamento e gratitudine verso l'operato delle forze dell'ordine. Le Comunità ringraziano per la costante attenzione e collaborazione i Prefetti di Roma e Milano, Lamberto Giannini e Claudio Sgaraglia.

Petro a Israele: "Mostruoso il genocidio voluto da Netanyahu"

Il presidente della Colombia Gustavo Petro ha risposto al ministro degli Esteri israeliano Israel Katz secondo cui il leader sudamericano sarà ricordato per "essersi schierato dalla parte dei mostri più spregevoli" dopo aver annunciato la rottura dei rapporti diplomatici con Israele. In una pubblicazione sul suo profilo X Petro ha affermato che "mostruosi sono Netanyahu e il genocidio del popolo palestinese da lui voluto". Lo scontro a distanza è maturato dopo la decisione di Petro di rompere le relazioni con il Paese mediorientale in polemica contro la campagna militare del governo nella Striscia di Gaza. 

Presidenti comunità ebraica Roma e Milano da capo polizia: "Grati alle forze dell'ordine"

I Presidenti delle comunità ebraiche di Roma e Milano, Victor Fadlun e Walker Meghnagi, sono stati ricevuti oggi dal Capo della Polizia, Vittorio Pisani, per fare il punto della situazione sulla sicurezza delle rispettive comunità. ''I presidenti Fadlun e Meghnagi hanno colto l’occasione - si legge in una nota congiunta - per ringraziare il Prefetto Pisani per la stretta collaborazione e il dialogo continuo e, tramite lui, esprimere apprezzamento e gratitudine verso l’operato delle forze dell’ordine''. ''Le Comunità ringraziano per la costante attenzione e collaborazione i Prefetti di Roma e Milano, Lamberto Giannini e Claudio Sgaraglia''

Usa, docenti Columbia chiedono voto sfiducia presidente: "Orribile attacco della polizia"

L'associazione dei docenti della Columbia University ha presentato una mozione per votare la sfiducia alla presidente Minouche Shafik, criticando le azioni con cui ha risposto alle proteste pro Gaza nell'ateneo che "sono culminate con l'orribile attacco della polizia contro i nostri studenti, una vergogna che tutto il mondo ha potuto vedere". 

Nel documento presentato dalla sezione della Columbia dell'American Association of University Professors si afferma che "un voto di sfiducia è l'unico modo per ricostruire la nostra devastata comunità e ristabilire i valori base dell'Università, di libertà di espressione, diritto di riunirsi pacificamente e gestione condivisa". 



Israele: 'Guterres irresponsabile, aumenta odio con notizie false'

''Scegliere di aumentare l'odio e diffondere notizie false in una situazione instabile e tesa è irresponsabile e pericoloso''. Così su 'X' il ministero degli Esteri israeliano si è scagliato contro il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. Ripostando il tweet nel quale Guterres chiede di chiarire le ''notizie di fosse comuni a Gaza'' dicendosi ''profondamente allarmato'', il ministero israeliano risponde che ''i corpi a cui fai riferimento sono stati sepolti dai palestinesi''. E aggiunge che ''abbiamo cercato i corpi degli ostaggi israeliani, abbiamo esaminato i corpi e li abbiamo riportati al loro posto''. A Guterres ha detto che ''la calunnia di sangue che sta diffondendo è una completa e totale invenzione ed è un insulto alle famiglie degli ostaggi israeliani che soffrono un immenso dolore mentre aspettano notizie sui loro cari''.

Il Segretario generale dell'Onu aveva chiesto che ''agli investigatori indipendenti deve essere consentito l'accesso immediato'' e aveva detto che ''le famiglie dei morti hanno il diritto di sapere cosa è successo. Il mondo ha il diritto di rispondere di qualsiasi violazione della legge internazionale che possa aver avuto luogo''.

Oxfam: raccolta firme per stop invio armi a Israele

Oggi in tutto il mondo e' in programma una Giornata globale d'azione per chiedere a gran voce a tutti gli Stati di fermare il trasferimento di armamenti, che potrebbero alimentare le atrocità e la guerra a Gaza. Un'azione promossa da attivisti, intellettuali, artisti e tante organizzazioni umanitarie come Oxfam, impegnate a soccorrere la popolazione della Striscia. "Nonostante la risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu che chiede un cessate il fuoco immediato - spiega in una nota Paolo Pezzati, portavoce per le crisi umanitari di Oxfam Italia - il governo israeliano continua a usare armi e munizioni esplosive in aree densamente popolate, con enormi conseguenze umanitarie per la popolazione di Gaza. Questa catastrofe deve finire al piu' presto, In primis, cessando l'invio di ogni tipo di armamento a Israele, che viola il diritto internazionale umanitario".

'Ambasciata del genocidio', cartelli anti Israele a Roma

Alcuni finti cartelli turistici con su scritto "Ambasciata del genocidio" sono comparsi nelle strade attorno all'ambasciata d'Israele a Roma, nel quartiere Parioli. Accanto alla scritta una freccia a indicare la direzione per raggiungere la sede diplomatica e un disegno di un edificio con tre torri e delle bombe che cadono dal cielo. I cartelli sono stati trovati in via Aldrovandi e in via Giacomo Puccini. Sulla vicenda indaga la Digos.

Leader Houthi: 'In preparazione quarta fase escalation'

Il leader delle milizie sciite filoiraniane nello Yemen Abdulmalik Badr al-Din al-Houthi ha annunciato la "preparazione della quarta fase di escalation se l’ostinazione del nemico israeliano e degli americani continuerà" contro un cessate il fuoco a Gaza. Il capo degli Houthi ha rivendicato nel suo consueto discorso televisivo del giovedì che le milizie, che controllano la capitale Sanaa dal 2014, hanno “effettuato in questa settimana 8 operazioni nel Golfo di Aden, Mar Rosso e nel sud della Palestina” con “33 missili balistici e droni”, prendendo di mira “6 navi legate al nemico israeliano, agli Usa e ai britannici”.

Israele: 'Da Erdogan un comportamento da dittatore'

Quello "di Erdogan è un comportamento da dittatore" che ignora "gli accordi internazionali". Lo ha denunciato il ministro degli esteri Israel Katz dopo la decisione di Ankara di bandire ogni scambio commerciale con Israele a causa della guerra a Gaza. Al tempo steso Katz ha incaricato il ministero di "impegnarsi immediatamente con tutte le parti interessate nel governo per creare alternative al commercio con la Turchia, concentrandosi sulla produzione locale e sulle importazioni da altri paesi". "Israele - ha aggiunto - emergerà con un'economia forte e audace. Loro perdono noi vinciamo".

Ministro Esteri Israele: 'Erdogan dittatore ignora interessi suo popolo'

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, "sta rompendo gli accordi bloccando i porti per le importazioni e le esportazioni israeliane. Questo è il modo in cui si comporta un dittatore, ignorando gli interessi del popolo e degli uomini d'affari turchi e gli accordi commerciali internazionali". Lo ha scritto sul social X il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, precisando di aver dato mandato al direttore generale del dicastero che guida di lavorare "immediatamente con tutte le parti coinvolte del governo per creare alternative al commercio con la Turchia, concentrandosi sulla produzione locale e sulle importazioni da altri Paesi".

Media: la Turchia blocca tutto l'import-export con Israele

La Turchia ha interrotto tutte le esportazioni e importazioni da e verso Israele a partire da oggi. Lo scrive Bloomberg sul suo sito web citando due funzionari turchi a conoscenza della questione. Ankara - scrive l'agenzia - non ha annunciato formalmente la decisione.

Biden: non mettiamo la gente a tacere ma ci sono le leggi

"Come presidente tutelerò sempre il diritto alla parola: "non siamo un regime autoritario dove mettiamo la gente a tacere, ma non siamo neanche un paese che non ha leggi". Lo ha detto Joe Biden.

Biden: diritto di protestare ma non diritto di provocare caos

Il presidente Usa, Joe Biden, ha rilevato che le proteste nei campus universitari statunitensi contro la guerra a Gaza "non sono pacifiche"; e ha aggiunto che "le persone hanno il diritto di protestare, ma non il diritto di provocare il caos". Il presidente, che ha parlato alla stampa dalla Casa Bianca, ha insistito sul fatto che gli studenti meritano di poter andare a scuola e passeggiare per i campus in sicurezza, ma non c'e' posto per la violenza o l'antisemitismo.

Biden: sono contrario alla guardia nazionale nei campus

La guardia nazionale non dovrebbe intervenire nei campus. Lo ha detto Joe Biden parlando alla Casa Bianca delle proteste pro-Gaza nelle università.

Biden su proteste campus: "Non siamo Paese autoritario"

Gli Stati Uniti "non sono un Paese autoritario che mette a tacere le persone". Lo ha assicurato il capo della Casa Bianca, Joe Biden, in una dichiarazione alla stampa sulle proteste contro la guerra a Gaza, in corso nei campus universitari del Paese. 

Portland: polizia inizia sgombero biblioteca campus occupata da dimostranti pro Gaza

La polizia ha iniziato lo sgombero della biblioteca della Portland State University, occupata da lunedì scorso nell'ambito delle protesta contro la guerra a Gaza. Prima dell'inizio dell'azione della polizia, le autorità dell'università hanno inviato a tutti gli studenti un avviso in cui si comunicava che "la Millar Library è chiusa, nessuno è autorizzato ad entrare, chiunque rimanga al suo interno è in violazione di proprietà privata". La polizia ha spiegato che la decisione di sgombrare è stata presa, in collaborazione con i vertici dell'ateneo, dopo che "numerosi tentativi di avviare un dialogo con gli occupanti" non hanno avuto esito positivo. 

Biden: "L'antisemitismo non ha posto nelle università"

L'antisemitismo non ha alcun posto nelle università americane. Lo ha detto il presidente americano Joe Biden.

Biden: tuteliamo proteste pacifiche, non quelle violente

La legge e la libertà di parola "devono essere sostenute": "le proteste pacifiche sono tutelate in America, il vandalismo e le proteste violente no". Lo afferma Joe Biden rompendo il silenzio sulle proteste pro-Gaza nei campus americani. "Il diritto alla protesta non significa diritto al caos", ha sottolineato.

Al-Jazeera: 'Leader Hamas Haniyeh ha parlato anche con il premier del Qatar'

Il numero uno dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ha avuto un colloquio telefonico con il premier e ministro degli Esteri del Qatar, Sheikh Mohammed Abdul Rahman Al Thani, per parlare degli ultimi sviluppi nei negoziati per "fermare l'aggressione contro il nostro popolo palestinese". Lo riferisce la tv satellitare al-Jazeera, dopo che Hamas ha diffuso la notizia di un colloquio telefonico tra Haniyeh e il capo dell'intelligence egiziana, Abbas Kamel. Haniyeh, riporta ancora al-Jazeera, ha espresso apprezzamento per il ruolo svolto dal Qatar e ha insistito sullo "spirito positivo" del movimento "nell'esame" della proposta di cessate il fuoco. C'è accordo tra le due parti, riferisce sempre la tv satellitare, per concludere i colloqui in atto con l'obiettivo di un accordo mediato da Qatar ed Egitto. In precedenza Hamas aveva anche confermato che presto una sua delegazione sarà in Egitto per ulteriori colloqui.



Kirby: 'Speriamo molo Gaza operativo entro pochi giorni, maltempo fattore'

Il molo galleggiante costruito dagli Stati Uniti per accelerare, attraverso un corridoio marittimo, il flusso di aiuti umanitari a Gaza dovrebbe essere aperto nel giro di pochi giorni, nonostante il maltempo che sta ostacolando i preparativi. Lo ha indicato il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, durante un briefing. "Speriamo che lo sia entro pochi giorni. Penso ci sia ancora una speranza", ha detto Kirby, aggiungendo che "il maltempo è uno dei fattori che influiscono sull'avanzamento dei lavori del molo".

Blinken: Israele disposto a compromessi, dipende da Hamas

Israele è disposto a fare "grandi compromessi" per raggiungere una tregua e un accordo sugli ostaggi con Hamas e ora "dipende" dal gruppo palestinese far si' che questo si realizzi. Ne e' convinto il segretario di Stato americano, Antony Blinken, sottolineando come la proposta di intesa sul tavolo "ottiene un cessate il fuoco immediato, riporta gli ostaggi a casa e ci da' qualcosa su cui costruire". Quanto alle intenzioni del premier israeliano Benjamin Netanyahu di proseguire con l'annunciata invasione di Rafah, nonostante l'opposizione di Washington e il rischio di mandare all'aria i negoziati per gli ostaggi, il capo della diplomazia ha ricordato che "la gente dice cose, concentriamoci su quello si fa". "La cosa più immediata e urgente e' vedere nei prossimi giorni

quale sarà la risposta di Hamas a una proposta molto forte che è sul tavolo", ha continuato Blinken, che si e' rifiutato di

discutere dell'"ipotetica" risposta americana alla minacciata

offensiva israeliana a Rafah, dovesse veramente accadere.



Mo: Hamas: bene Colombia su rottura con Israele, altri facciano lo stesso

Hamas elogia la Colombia. E' un riconoscimento delle sofferenze del popolo palestinese, la decisione - afferma il movimento - sulla rottura delle relazioni diplomatiche con Israele. Hamas, riporta la tv satellitare al-Jazeera, chiede ad altri Paesi della regione di tagliare i rapporti diplomatici con Israele, descritto dal gruppo responsabile dell'attacco del 7 ottobre come "un'entità canaglia e fascista che continua con i suoi crimini contro il nostro popolo". 

Prosegue l'occupazione pro-Palestina in facoltà a Valencia

Non hanno intenzione di lasciare l'ateneo gli studenti che da lunedì occupano la facoltà di filosofia dell'Università di Valencia in segno di solidarietà con la Palestina, e continueranno la protesta "a tempo indeterminato" fino a quando non avranno raggiunto l'obiettivo, che è "la fine del genocidio palestinese". Lo ha segnalato una portavoce della protesta, Esther Monge, studentessa di scienze politiche e membro dell'associazione Studenti per Palestina e del movimento sociale Bds Pais Valencià, che ha promosso la mobilitazione. La prima negli atenei spagnoli, sull'onda di quelle in corso da settimane negli Usa, che reclama anche la fine degli accordi fra università e istituzioni con imprese od organismi israeliani che "finanziano l'apartheid". Sono una cinquantina gli studenti universitari che partecipano alla 'acampada' alla Facoltà di Filosofia, durante la quale si svolgono attività divulgative e colloqui sulla situazione sulla Striscia di Gaza e in Medio Oriente, seminari di dabke, danza palestinese, o scrittura araba. "Tutti sono ben accolti, indipendentemente da se sono studenti oppure no", ha spiegato Monge. E ha chiesto la collaborazione cittadina per donazioni di alimenti e per la "cassa di resistenza", per portare avanti la protesta. Reclamano alle istituzioni universitarie una condanna che vada "oltre l'equidistanza" del conflitto in corso, "che non è una guerra bensì un genocidio". "Allo Stato spagnolo chiediamo la fine della vendita di armi e di recuperare la giurisdizione universale per portare a giudizio in Spagna crimini di guerra" commessi a Gaza, rivendicano gli studenti universitari. Nella lista di richieste anche la modifica della così detta 'legge bavaglio' sulla sicurezza pubblica e quella sugli Stranieri "che tante conseguenze stanno avendo sugli attivisti palestinesi". 

Netanyahu: 'Il necessario per battere Hamas, anche a Rafah'

"Faremo ciò che è necessario per vincere e sconfiggere il nostro nemico, anche a Rafah". Lo ha detto, secondo una nota del suo ufficio, il premier Benyamin Netanyahu intervenendo ad una cerimonia in onore dei soldati caduti. "C'erano e ci sono differenze di opinione dentro di noi - ha aggiunto riferendosi alla diversità di posizioni nel governo - riguardo alle azioni in arene lontane e vicine. Ma alla fine della discussione la decisione è stata presa. Abbiamo agito lì e - ha concluso - agiremo anche qui".

Usa: da Hamas nessuna risposta ufficiale su intesa

Hamas non ha ancora dato "nessuna risposta ufficiale" sull'accordo per la liberazione degli ostaggi ed il cessate il fuoco. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana John Kirby in un briefing con un ristretto gruppo di giornalisti.

Usa: completata la costruzione del molo temporaneo a Gaza

"La costruzione del molo temporaneo a Gaza è stata completata". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana John Kirby in un briefing con un ristretto gruppo di giornalisti.

A Ucla oltre cento arresti tra i manifestanti pro Gaza

Oltre cento manifestanti sono stati arrestati sul campus di Ucla e saranno trasportati in una locale prigione. Lo ha detto alla iv locale KCal-Tv il portavoce della California Highway patrol Luis Quintero.

Onu: tra i 30 e i 40 mld di dollari per ricostruire Gaza

Saranno necessari tra i 30 e i 40 miliardi di dollari per ricostruire l'intera Striscia di Gaza dopo i raid aerei israeliani contro Hamas. E' la stima elaborata dal Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo, come ha spiegato il direttore generale del suo ufficio per gli Stati arabi Abdallah al-Dardari, dicendo che ''la portata della distruzione è enorme e senza precedenti. Questa è una missione che la comunità internazionale non affrontava dalla Seconda Guerra Mondiale''. Dardari ha sottolineato che ''le stime del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undp) per ricostruire tutta la Striscia di Gaza superano i 30 miliardi di dollari, forse fino a 40 miliardi di dollari''.



Re Giordania da Mattarella: 'Lavorare a cessate il fuoco a Gaza'

Re Abdullah II di Giordania, nel suo incontro con il presidente Sergio Mattarella, ha discusso degli ultimi sviluppi nella regione, in particolare - riporta l'agenzia giordana Petra - del deterioramento delle condizioni nella Striscia di Gaza. Il re "ha chiesto il raggiungimento di un cessate il fuoco permanente a Gaza, ponendo fine alla catastrofe umanitaria nella Striscia e consentendo il flusso senza ostacoli degli aiuti con tutti i mezzi possibili" e "ha ribadito che non possono esserci né pace né stabilità nella regione senza una giusta soluzione alla questione palestinese sulla base della soluzione dei due Stati. Nel corso dell'incontro al Quirinale, alla presenza di Sua Altezza Reale il Principe Ghazi bin Muhammad, consigliere principale di Sua Maestà per gli affari religiosi e culturali e inviato personale, si è discusso anche "dei legami profondamente radicati tra i due Paesi e popoli. Mattarella ha affermato che l'Italia condivide la posizione della Giordania, in particolare per quanto riguarda gli sforzi per raggiungere un cessate il fuoco permanente a Gaza e creare un orizzonte politico che porti al raggiungimento della pace sulla base della soluzione dei due Stati". "Il presidente - riferisce la Petra - ha elogiato gli sforzi della Giordania nel fornire aiuti a Gaza e nel mitigare le sofferenze degli abitanti di Gaza, sottolineando l'importanza del ruolo del Regno in un momento così critico per la regione". E ha "messo in guardia sulle conseguenze di un'invasione militare di Rafah e di un'espansione del conflitto nella regione". All'incontro - conclude - hanno partecipato il vice primo ministro e ministro degli Esteri Ayman Safadi, il direttore dell'ufficio di Sua Maestà Jafar Hassan, l'ambasciatore della Giordania in Italia Qais Abu Daieh e alcuni alti funzionari italiani. 

Esercito diramerà linee-guida per israeliani Eurovision

Con una mossa a sorpresa, il Comando centrale del Fronte Interno dell'esercito israeliano ha annunciato che diramera' linee guida per gli israeliani a Malmo in Svezia perche' c'e' "il timore fondato" di un attentato durante l'Eurovision Song Contest. Si tratta di istruzioni che di solito verranno diramate tramite sull'app dei telefonini solo in caso di attacchi missilistici o magari terremoti. Il Consiglio di Sicurezza Nazionale ha emesso un avviso di viaggio aggiornato per Malmo, citando "un timore fondato" che i terroristi possano prendere di mira gli israeliani presenti all'Eurovision: le istruzioni diranno agli israeliani nella citta' svedese come comportarsi in caso di emergenza. "Si tratta di una mossa unica adattata solo per l'evento Eurovision e all'interno dei programmi definiti".

Ucla, terminato lo sgombero: la polizia carica sugli autobus i dimostranti pro Gaza arrestati

Dopo tre ore dall'inizio dello sgombro dell'accampamento dei dimostranti pro Gaza, la polizia di Los Angeles ha preso il controllo del campus di Los Angeles. Lo riferisce la Cnn, riportando che l'accampamento è stato sgombrato e smantellato e la polizia sta caricando i dimostranti arrestati sugli autobus. Non ci sono numeri esatti sugli arrestati, ma un portavoce della California Highway Patrol ha detto alla Nbcnews che vi sarebbero "centinaia" di arrestati. 

Guerra in Medioriente, faccia a faccia Netanyahu - Blinken. VIDEO

Onu: "30-40 miliardi di dollari per la ricostruire della Striscia di Gaza"

Il costo della ricostruzione della Striscia di Gaza, devastata dalla guerra tra Israele e il movimento islamico palestinese Hamas, oscilla tra i 30 ei 40 miliardi di dollari, a causa "della portata senza precedenti della distruzione". E' la stima del Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) per la ricostruzione della Striscia di Gaza. "Le stime per la ricostruzione di tutta la Striscia di Gaza superano i 30 miliardi di dollari, forse fino a 40 miliardi di dollari", ha affermato Abdallah al-Dardari, direttore dell'ufficio regionale per gli Stati arabi dell'UNDP, durante una conferenza stampa ad Amman. "La portata della distruzione è enorme e senza precedenti. Questa è una missione che la comunità internazionale non affrontava dalla Seconda Guerra Mondiale". 

Media: "Metà degli arrestati nei campus di NY non erano legati ai college"

Circa la metà delle 282 persone arrestate alla Columbia University e al City College di New York non erano iscritti alle due università. Lo afferma la polizia di New York secondo quanto riporta la Cnn. Sul totale di 282 persone arrestate martedi' sia alla Columbia che al City College, 134 persone non erano legate a nessuna delle due scuole, ha detto un funzionario del Dipartimento di Polizia di New York. I restanti 148 individui avevano invece un legame con una delle due universita'. La polizia di New York ha affermato di essere in grado di determinare questi dati effettuando un controllo incrociato dei registri con le università.  

Proteste Usa

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Hamas: "Presto una delegazione di nuovo al Cairo per i colloqui"

Una delegazione di Hamas visitera' presto l'Egitto per ulteriori colloqui sul cessate il fuoco. Lo ha fatto sapere il gruppo palestinese, che sta studiando l'ultima proposta per una tregua a Gaza in cambio di ostaggi israeliani presentata nei giorni scorsi.

Haniyeh: "Studiamo una proposta di tregua con spirito positivo"

Hamas sta studiando l'ultima proposta di tregua a Gaza con "spirito positivo". Lo ha affermato il capo dell'ufficio politico del gruppo palestinese, Ismail Haniyeh.


Mattarella vede il Re di Giordania, focus sulla soluzione "due Stati" e sulla stabilità dell'area

Una soluzione politica della crisi in Medio Oriente che conduca ai due Stati e la stabilità dell'area. Sono questi i temi al centro dell'incontro tra il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Re Abdullah II di Giordania, questa mattina al Quirinale.

L'appello di Oxfam: "Stop all'invio di armi a Israele"

Oggi in tutto il mondo è in programma una Giornata globale d'azione per chiedere a gran voce tutti gli Stati di fermare il trasferimento di armamenti, che potrebbero alimentare le atrocità e la guerra a Gaza. Un'azione promossa, assieme ad attivisti intellettuali, artisti e da tante organizzazioni umanitarie, come Oxfam, impegnate a soccorrere la popolazione della Striscia. Lo rende noto un comunicato dell'associazione no-profit.  "Nonostante la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che chiede un cessate il fuoco immediato - spiega Paolo Pezzati portavoce per le crisi umanitarie di Oxfam Italia - il governo israeliano continua a usare armi e munizioni esplosive in aree densamente popolate, con enormi conseguenze umanitarie per la popolazione di Gaza. Questa catastrofe deve finire al più presto, In primis cessando l'invio di ogni tipo di armamento a Israele, che viola il diritto internazionale umanitario".  Tante - prosegue la nota - le manifestazioni e le azioni sui social media in programma in decine di Paesi, che chiedono: di fermare tutti i trasferimenti di armi, componenti e munizioni utilizzate per alimentare la crisi a Gaza; che i responsabili delle violazioni del diritto umanitario internazionale e dei crimini di atrocità siano chiamati a risponderne; ai governi di non essere complici delle continue violazioni del diritto internazionale, adempiendo ai loro obblighi legali e garantendo un cessate il fuoco permanente al più presto. L'appello è rivolto in particolare ai Paesi maggiormente responsabili dell'export di armi verso Israele negli ultimi anni, in particolare Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Germania, Danimarca, Francia, Paesi Bassi, Spagna, Australia e Italia.  "Al nostro governo chiediamo in particolare maggiore trasparenza rendendo pubblica la lista degli armamenti e di componenti inviati ad Israele dopo il 7 ottobre 2023, relativi a licenze precedentemente approvate. - aggiunge Pezzati - Se il Governo ha attivato i meccanismi previsti dalla legge 185/90, che regola l'export di armi italiane, si fa fatica a capire quali siano le motivazioni che impediscono di rendere pubbliche le tipologie di armamenti inviate. Purtroppo questo atteggiamento non fa ben sperare anche alla luce della riforma alla legge proposta dall'attuale maggioranza, che approderà a breve alla Camera. Una modifica che mira ad aumentare la discrezionalità del Governo su come verranno prese le decisioni riguardo a vendite o divieti alle esportazioni e contemporaneamente a diminuire la trasparenza e gli strumenti di controllo a disposizione del Parlamento e della società civile".

Media del Libano: "Sviluppi sul ritiro di Israele e sul ritorno degli sfollati"

Ci sono "chiari sviluppi" riguardo il ritiro delle truppe israeliane dalla Striscia e sulle condizioni per il ritorno degli sfollati nella parte nord dell'enclave palestinese, mentre mancano ancora garanzie sul cessate il fuoco. Lo hanno indicato fonti palestinesi citate dal media libanese al-Mayadeen. Le fonti, che hanno definito lo stop alle ostilità "la questione più importante per Hamas"  hanno sottolineato che il documento negoziale costituisce "una base seria" per le trattative che presto potrebbero portare a un accordo globale.

Colloquio Scholz-Netenyahu, focus sul rilascio degli ostaggi e sul cessate il fuoco

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha avuto un colloquio telefonico con il primo ministro israeliano Benjamin Netenyahu sulla guerra in corso nella Striscia di Gaza. Lo ha reso noto il portavoce del governo di Berlino, Wolfgang Büchner, in una nota. ''Hanno parlato degli sforzi in atto per liberare tutti gli ostaggi in mano a Hamas e del cessate il fuoco'', si legge nella nota, che aggiunge: ''si è parlato anche di un ulteriore impegno per aiuti umanitari per la popolazione nella Striscia di Gaza''.

Medio Oriente, tv dell'Egitto: "Progressi nei colloqui sulla tregua"

Si registrano progressi nei colloqui al Cairo sul documento negoziale che dovrebbe portare a un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e al rilascio di un certo numero di ostaggi israeliani. Lo ha riferito l'emittente Al-Qahera, citando una fonte egiziana di alto livello, secondo cui l'Egitto sta intensificando i contatti con tutte le parti interessate.

Cnn, la polizia spara proiettili di gomma dentro Ucla

La Cnn ha visto un gruppo di agenti di polizia entrare dentro la Royce Hall nell'università di Ucla per raggiungere l'accampamento dei manifestanti pro-Palestina. L'emittente tv sostiene di aver visto membri delle forze dell'ordine sparare con quelli che sembrano proiettili di gomma. 

Israele: "Allerta per chi va a Malmo per l'Eurovision"

Israele ha innalzato il livello di allerta per i suoi cittadini che intendono recarsi a Malmo in Svezia per l'Eurovision in programma dal 7 all'11 maggio. Lo ha fatto sapere l'ufficio del premier secondo cui il provvedimento riguarda solo città svedese e non l'intero territorio nazionale. "Malmo - è stato spiegato - è conosciuta come centro delle proteste anti-israeliane (la città ha un'alta concentrazione di immigrati provenienti da Siria, Libano, Iraq e Iran). Va notato che il 7 ottobre (il giorno dell'attacco di Hamas contro Israele), elementi anti-israeliani hanno espresso in città gioia per gli eventi del massacro compiuto da Hamas in Israele". "Gli israeliani che intendono recarsi in città - è detto nell'avviso del ministero della sicurezza - valutino la necessità del viaggio. L'avviso è limitato al periodo degli eventi dell'Eurovision e soggetto a una valutazione della situazione". 

Blinken: "Chiaro che Israele sia disposto a grandi compromessi per un accordo"

E' chiaro che Israele è disponibile a fare "grandi compromessi" per raggiungere una tregua ed ottenere il rilascio degli ostaggi. Lo ha detto alla Nbc il segretario di Stato americano Antony Blinken, reduce da una visita nella regione, che si è conclusa a Tel Aviv e Gerusalemme. "E' chiaro che vorrebbero che accadesse", ha sottolineando parlando della possibilità di un accordo, che dovrebbe prevedere "un cessate il fuoco immediato, il ritorno degli ostaggi e qualcosa su cui costruire".

Blinken

©Ansa

Erdogan: "L'Occidente parla di democrazia ma è ipocrita su Gaza"

"Le amministrazioni occidentali, che ci danno lezioni su democrazia e libertà, si dimostrano ipocrite nelle loro politiche di fronte ai massacri a Gaza". Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan durante una conferenza ad Ankara, trasmessa dalla tv di Stato turca Trt. "Sono gli interessi di Israele a definire i limiti delle democrazie occidentali, qualunque cosa che danneggi gli interessi di Israele è ai loro occhi ritenuta anti democratica e antisemita", ha aggiunto il leader turco accusando l'Occidente di doppi standard e criticando il "silenzio" da parte delle amministrazioni occidentali riguardo alle tensioni nelle università americane durante le proteste per la Palestina. "Abbiamo sempre tenuto nella nostra agenda il genocidio perpetrato da Israele contro i nostri fratelli di Gaza, nonostante le pressioni da parte della lobby sionista globale restiamo fermi sulle nostre posizioni", ha aggiunto il leader turco. "Respingiamo l'antisemitismo allo stesso modo di come ci opponiamo all'islamofobia, alla xenofobia e a tutte le forme di razzismo culturale", ha detto Erdogan. 

Erdogan: "Nei campus americani torture e linciaggi"

"In America studenti e accademici sono vittima di torture e linciaggi". Accusa che arriva dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che dalla capitale Ankara ha commentato l'intervento della polizia in alcune università dove da settimane vanno avanti le proteste contro il sostegno Usa alle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza. "In alcune prestigiose università studenti e accademici stanno protestando contro il massacro in corso. Per questo motivo sono vittime di torture e violenza. Accademici e rettori perdono il posto e vengono linciati così come gli studenti. Nessuno dice una parola, aspettano solo che la situazione si plachi. Abbiamo scoperto che è Israele a fissare il limite al concetto di democrazia in occidente", ha detto Erdogan. 

L'Egitto invita Hamas e Israele al Cairo per colmare le distanze sugli accordo

L'Egitto ha rivolto un invito ai miliziani di Hamas e ai funzionari israeliani perché tornino al Cairo in modo da cercare di colmare la distanza tra le parti che sta rinviando il raggiungimento di un accordo su Gaza. Lo scrive il quotidiano saudita Asharq.

Israele sta però ancora aspettando da Hamas una risposta alla proposta consegnata la scorsa settimana tramite i mediatori egiziani, ricorda il Times of Israel.

Il Papa: "Confidiamo alla Madonna le sofferenze di chi è in guerra"


Proteste pro Gaza nelle università Usa, dalla Columbia all’Ucla: cosa succede

Da settimane gli atenei americani sono il fulcro delle manifestazioni contro la guerra, con gli studenti che chiedono alle amministrazioni di interrompere scambi, investimenti e collaborazioni con Israele. In diversi casi nei campus è intervenuta la polizia, ma la situazione rimane delicata e in bilico fra il diritto dei dimostranti a esprimere il proprio pensiero e le pressioni economiche e politiche che ricadono sui vertici accademici. LA SITUAZIONE

Guerra Gaza, proteste negli atenei Usa: sgomberi e arresti. VIDEO

Colombia: "La rottura con Israele non è contro il popolo ebreo"

La rottura delle relazioni della Colombia con Israele, effettiva da oggi, "è diretta esclusivamente alla sua dimensione diplomatica e mai contro il popolo israeliano o contro le comunità ebraiche, poiché siamo uniti da legami storici e da un'amicizia che persisterà", sottolinea un comunicato del ministero degli Esteri diffuso a Bogotà Nel documento si ribadisce che "la Colombia non ha mai smesso di insistere sulla necessità di ottenere un cessate il fuoco, l'immediata liberazione degli ostaggi, e l'ingresso di aiuti umanitari per la popolazione di Gaza". Tuttavia, si dice poi, abbiamo visto "la carestia abbattersi sulla popolazione, la distruzione delle infrastrutture civili, la morte di centinaia di operatori umanitari, giornalisti, personale medico, donne e bambini, che continuano a cadere vittime della ritorsione di Israele che non ha rispettato le regole principi di distinzione, proporzionalità e precauzione, base del diritto internazionale umanitario". La Colombia "è un Paese seriamente impegnato a favore della pace e rifiuta e condanna ogni atto di violenza (...) di conseguenza, si è recentemente unito ad altri 17 stati nel chiedere il rilascio immediato e incondizionato degli ostaggi detenuti da Hamas". Purtroppo, "né gli appelli della Colombia né quelli della comunità internazionale sono stati ascoltati e l'unica cosa che hanno ricevuto il paese e il presidente Gustavo Petro sono stati insulti, accuse distorte di antisemitismo e atti ostili da parte del governo di Israele e dei suoi rappresentanti". Per cui "la Colombia non può essere complice o tacere mantenendo relazioni diplomatiche con un governo che si comporta in questo modo e si trova ad affrontare accuse così gravi di aver commesso genocidio, crimini di guerra e violazioni del diritto internazionale umanitario".

Meloni al Re di Giordania: "Impegno per l'assistenza umanitaria a Gaza"

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni e Re Abdullah II di Giordania nell'incontro tenutosi a palazzo Chigi si sono concentrati sulla situazione umanitaria: il presidente del Consiglio Meloni - spiega una nota di palazzo Chigi - ha espresso forte apprezzamento per il ruolo cruciale svolto dalla Giordania in questo ambito e ha ribadito l'impegno italiano nel fornire assistenza umanitaria alla popolazione civile di Gaza, anche in cooperazione con la Giordania. 

Medio Oriente, Meloni riceve il re di Giordania: "Auspicio legato al successo degli sforzi diplomatici"

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto oggi a Palazzo Chigi Re Abdullah II di Giordania. Il presidente e il sovrano - si legge in una nota di palazzo Chigi - hanno discusso della situazione in Medio Oriente, auspicando che "gli sforzi diplomatici in corso per un cessate il fuoco sostenibile e il rilascio dei prigionieri, in linea con la Risoluzione 2728 del Consiglio di Sicurezza Onu, abbiano presto successo". 

Medio Oriente, von der Leyen: "Aiuti per un miliardo di euro da qui al 2027"

L'Unione Europea fornirà al Libano "un pacchetto finanziario di 1 mld di euro, disponibile di qui al 2027", per "contribuire alla stabilità socioeconomica" del Paese. Lo dice la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Beirut insieme al primo ministro libanese Najib Mikati e al presidente cipriota Nikos Christodoulides. 

Von der Leyen

©IPA/Fotogramma

Stasera riunione gabinetto guerra Israele su negoziati

Il gabinetto di guerra israeliano si riunirà alle 18.30 (le 17.30 in Italia) per discutere i prossimi passi nei negoziati con Hamas per raggiungere un accordo sugli ostaggi. Lo ha riferito il Times of Israel, citando un funzionario dell'ufficio del premier Benjamin Netanyahu. A seguire, ci sarà una riunione dell'intero gabinetto di sicurezza.

Bbc: bimbo palestinese ucciso,Onu evoca crimine guerra di Israele

C'è un sospetto "crimine di guerra" dietro l'uccisione da parte dell'esercito d'Israele, il 29 novembre scorso in Cisgiordania, di un bambino palestinese di 8 anni di nome Adam. Ad affermarlo è Ben Saul, rapporteur dell'Onu per i diritti umani e l'antiterrorismo, sulla base di un'inchiesta indipendente condotta dalla Bbc. Lo riferisce oggi la stessa emittente britannica, dopo verifiche approfondite sull'accaduto e l'esame di video ripresi da telecamere a circuito chiuso. Episodio nel quale si vedono soldati israeliani aprire il fuoco su Adam e su un ragazzo di 15 anni, Basil, scesi in strada lungo una via dove erano soliti giocare, ferendoli a morte. Secondo Saul, le immagini appaiono certificare un'evidente violazione del diritto internazionale in materia di crimini di guerra almeno per l'uccisione di Adam. Mentre un esperto sentito dalla Bbc, il giurista Lawrence Hill-Cawthorne, evoca indizi di un uso letale della forza "indiscriminato" da parte dei militari. Un portavoce dell'esercito israeliano ha dal canto suo replicato affermando che le circostanze del fatto di sangue sono tuttora "sotto investigazione" interna; mentre ha sostenuto che le regole d'ingaggio prevedono l'uso di armi da fuoco "solo per rimuovere minacce immediate, o in caso di arresti dopo che ogni altra opzione sia stata esaurita".

Presidente Libano: "Ue faccia pressione su Israele"

"Ho rinnovato la mia richiesta all'Unione europea e al mondo a fare pressione su Israele affinché fermi i suoi continui attacchi contro il popolo palestinese e lavorare per una soluzione complessiva ed equa. Così come ho rinnovato la richiesta per fare pressione affinché Israele fermi i suoi attacchi nel Sud del Libano". Lo ha dichiarato il presidente libanese, Najib Mikati, in punto stampa a Beirut con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il presidente di Cipro, Nikos Christodoulides. 

Gaza: "34.596 morti dal 7/10, i feriti sono più di 77.800"

Sarebbero almeno 34.596 le persone morte e 77.816 quelle rimaste ferite nella Striscia di Gaza dallo scorso 7 ottobre. Lo denuncia il ministero della Sanità dell'enclave palestinese che nel 2007 finì sotto il controllo di Hamas e che dal 7 ottobre è nel mirino delle operazioni militari israeliane scattate a seguito dell'attacco in Israele. L'ultimo bilancio diffuso da Gaza, e riportato dalla tv satellitare al-Jazeera, comprende 28 persone rimaste uccise e 51 ferite nelle ultime 24 ore. 

L'Iran annuncia sanzioni contro gli Usa e la Gran Bretagna

L'Iran ha annunciato sanzioni contro individui, istituzioni e aziende del settore della Difesa degli Stati Uniti e della Gran Bretagna "in relazione al loro sostegno e finanziamento per le azioni terroristiche del regime sionista di Israele, per la glorificazione e il sostegno del terrorismo e gravi violazioni dei Diritti Umani contro il popolo palestinese e particolarmente la Striscia di Gaza". Lo si apprende da un comunicato del ministero degli Esteri di Teheran, pubblicato dall'agenzia Irna. 

Wafa, 6 morti in raid israeliano a Nuseirat a Gaza

Sei persone sono state uccise in un bombardamento israeliano sulla città di Al-Zahraa, a nord del campo di Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale. Lo riporta Wafa. A Khan Yunis, a sud della Striscia di Gaza, un palestinese è stato ucciso, e altri sono rimasti feriti, in un bombardamento israeliano sulla zona di Qaa al-Qurain, a sud-est della città di Khan Yunis. 

Israele apre valico Erez, 30 camion entrano in nord Gaza

Israele ha riaperto l'unico valico all'estremità settentrionale della Striscia di Gaza per la prima volta dal 7 ottobre, consentendo ai camion degli aiuti di passare attraverso il checkpoint di Erez in seguito alle richieste degli Stati Uniti di fare di più per portare aiuti nella Striscia. La riapertura del valico di Erez - che normalmente facilita il passaggio di persone, non di rifornimenti - è da mesi una delle principali richieste delle agenzie umanitarie internazionali. Il checkpoint è stato in gran parte distrutto da Hamas durante l'attacco del 7 ottobre. Nelle vicinanze, all'interno di Gaza, l'esercito ha poi trovato un enorme tunnel di Hamas abbastanza largo da consentire il passaggio di un'auto. L'esercito ha detto che circa 30 camion che trasportavano cibo e forniture mediche dalla Giordania sono entrati via Erez mercoledì, subendo prima un "attento controllo di sicurezza".

Media, attacchi a est Rafah, almeno nove civili uccisi

Almeno nove civili palestinesi sono stati uccisi stamattina da attacchi aerei israeliani che hanno preso di mira edifici residenziali e anche "terreni e tende degli sfollati a est della città di Rafah": è quanto si legge sull'agenzia palestinese Wafa. Secondo l'agenzia, "sei cittadini sono stati uccisi in un bombardamento israeliano della città di Al-Zahraa, a nord del campo di Nuseirat nella Striscia di Gaza centrale" e che una persona è stata uccisa vicino a Khan Younis, e due sono state uccise quando Israele ha bombardato "un quartiere residenziale". Si tratta di un edificio di proprietà della famiglia Ishteiwi nel quartiere di Al-Zaytoun, a sud di Gaza City" dove si legge che ci sono anche "numerose persone scomparse ancora sotto le macerie". 

Media Svezia: bandiere della Palestina vietate all'Eurovision

L'Unione europea di radiodiffusione (Ebu), che organizza l'evento, ha specificato che qualsiasi oggetto che "possa disturbare il successo dell'evento" non sarà permesso, riferisce il quotidiano svedese Goteborgs Posten. LEGGI L'ARTICOLO

Israele: "Colpiti tunnel e postazioni mortaio nel centro di Gaza"

Israele ha colpito "l'imbocco di un tunnel e una postazione di lancio di mortaio nel centro della Striscia dopo che erano stato tirati numerosi proiettili contro i soldati che operavano nell'area". Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che in un'altra operazione è stata "eliminata una cellula di operativi che si trovava vicino ai militari". Secondo la stessa fonte, altre "infrastrutture di gruppi terroristici della Striscia, inclusi tunnel, edifici ed operativi sono stati colpiti" nelle ultime 24 ore. 

Media, 'bandiere della Palestina vietate all'Eurovision'

Le bandiere palesinesi non potranno entrare nella Malmo Arena dove tra meno di una settimana si svolgeranno le semi-finali e la finalissima dell'Eurovision song contest. L'Unione europea di radiodiffusione (Ebu), che organizza l'evento, ha specificato che qualsiasi oggetto che "possa disturbare il successo dell'evento" non sarà permesso, riferisce il quotidiano svedese Goteborgs Posten. Saranno ammesse solo le bandiere dei Paesi partecipanti all'evento, dunque anche quella d'Israele. Durante la settimana dell'Eurovision sono previste proteste a Malmo contro la guerra.

Media, sicurezza Anp uccide operativo della Jihad a Tulkarem

Un operativo del Battaglione Tulkarem - città della Cisgiordania -della Jihad islamica, Ahmed Abu Al-Ful, è stato ucciso dalle forze di sicurezza dell'Autorità nazionale palestinese (Anp). Lo hanno riferito i media secondo cui l'organizzazione ha accusato l'Anp dell'uccisione denunciando che "questi sono meccanismi insidiosi che perseguitano i combattenti per la libertà che si oppongono all'occupazione". Secondo la Jihad islamica Abu Al-ful aveva preso parte ad una serie di sparatorie per fermare le operazioni israeliane in città contro la Jihad. E' la seconda volta in circa un mese - è stato ricordato - che le forze di sicurezza dell'Anp colpiscono operativi della Jihad.

Protesta per rilascio ostaggi blocca tangenziale Tel Aviv

Un gruppetto di manifestati, inclusi parenti degli ostaggi israeliani a Gaza, ha bloccato questa mattina per meno di mezz'ora il traffico sulla tangenziale di Tel Aviv per spingere il governo ad un accordo per la liberazione dei rapiti. Uno dei cartelli innalzati dai dimostranti recitava: 'O gli ostaggi o Rafah'. "Entrare a Rafah significa rinunciare alla vita degli ostaggi. Ci hanno promesso per sei mesi che solo la lotta avrebbe riportato indietro i rapiti, oggi - ha sostenuto una rappresentante di 'Protesta delle donne', citata dai media - capiamo tutti che l'unico modo per salvare coloro che sono possibili è solo attraverso un accordo". Contro di loro - ha segnalato Ynet - ci sono state voci di dissenso. Due le persone arrestate. 

Forze dell'ordine a manifestanti Ucla: lasciate l'accampamento pro-Palestina

Le forze dell'ordine presenti nel campus dell'Università della California, Ucla, hanno chiesto via altoparlante ai manifestanti presenti nell'accampamento pro-Palestina di lasciare il posto, dopo aver dichiarato illegale l'accampamento. Lo riferisce la Cnn, che ha assistito all'ingresso nelle ultime ore di oltre un centinaio di agenti antisommossa. 

Diverse agenzie per la sicurezza hanno inviato sul posto le loro unità con compiti specifici: al Dipartimento di Polizia di Los Angeles è affidato l'incarico di mettere in sicurezza il perimetro, la California Highway Patrol entrerà nell'accampamento, il dipartimento dello sceriffo di Los Angeles sarà responsabile del controllo sulla folla. Le forze dell'ordine sul posto saranno dotate di dispositivi di protezione, comprese maschere antigas, secondo le fonti citate dall'emittente. 

Hamas: "Negativi su attuale trattativa ma andiamo avanti"

"La posizione sull'attuale documento negoziale è negativa". Lo ha detto Osama Hamdan, alto rappresentante di Hamas in Libano in una intervista ad una tv locale, ripresa dal New York Times. Hamas ha poi precisato che questo "non vuol dire che i negoziati si siano fermati". "Anche se il gruppo non accetta le attuali proposte israeliane senza modifiche, siamo disposti - ha continuato - a continuare a negoziare". 

New Hampshire, numerosi arresti al Dartmouth College

Numerose persone sono state arrestate ieri sera durante una protesta filo-palestinese al Dartmouth College, ad Hanover, nello Stato del New Hampshire: lo riporta la Cnn. Un video trasmesso dall'emittente locale Wmur-Tv mostra la polizia mentre allontana i manifestanti dalla folla radunata sul Dartmouth Green e li trattiene con le mani legate da fascette di plastica. I manifestanti intanto gridano "Palestina libera".

Proiettili gomma su manifestanti università Arizona

La Polizia dell'Arizona ha sparato ieri pomeriggio proiettili di gomma e al peperoncino contro manifestanti alla University of Arizona durante le proteste di gruppi di filo-palestinesi e filo-israeliani: lo ha reso noto il presidente dell'ateneo, Robert Robbins, come riporta la Cnn. Le forze dell'ordine hanno fatto un "uso minimo" di proiettili al peperoncino, proiettili di gomma e hanno indossato attrezzature tattiche di sicurezza "per disperdere la folla... non avevano altra scelta se non quella di adottare misure significative" di fronte alle "azioni pericolose" di centinaia manifestanti, ha affermato Robbins in un comunicato.

Proteste all'Università della California, 15 feriti

Almeno 15 persone sono rimaste ferite nel pomeriggio di ieri nel campus della UCLA (University of California, Los Angeles) in seguito a scontri durante una protesta "diventata violenta": lo ha reso noto il presidente dell'università, Michael Drake, come riportano i media statunitensi. Gli scontri, scrive la Cnn sul suo sito, hanno coinvolto gruppi di manifestanti filo-palestinesi e filo-israeliani.

Proteste pro Palestina all'Università del Texas, 19 arresti

Almeno 19 persone sono state arrestate ieri pomeriggio all'Università del Texas, a Dallas, dopo che le forze dell'ordine hanno sgombrato un accampamento di manifestanti filo-palestinesi: lo riporta il Guardian, che cita un canale di notizie locale. Secondo quest'ultimo, non è chiaro se tutti gli arrestati fossero studenti.

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